Portici, 20 aprile Linee Guida di Attestazione Officine di Manutenzione dei veicoli diversi da carri

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1 Portici, 20 aprile 2017 Linee Guida di Attestazione Officine di Manutenzione dei veicoli diversi da carri

2 LA MANUTENZIONE Dalla norma UNI EN : la manutenzione è la: "combinazione di tutte le azioni tecniche, amministrative e gestionali, previste durante il ciclo di vita di un'entità, destinate a mantenerla o riportarla in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta". L importanza di una corretta gestione dell intero processo di manutenzione consente di rispettare i requisiti normativi con ricadute positive sia da un punto di vista della sicurezza che punto di vista economico. 2

3 LA MANUTENZIONE Nell ambito ferroviario, la Direttiva 2008/110/CE (recepita con D.Lgs. 43/2011) stabilisce (art. 16 bis) che: a ciascun veicolo prima della messa in servizio o dell utilizzo sulla rete è assegnato un Soggetto Responsabile della Manutenzione (ECM) registrato nel RIN. L ECM per questi veicoli deve assicurare che i veicoli siano mantenuti in conformità a: - il piano di manutenzione di ciascun veicolo; - requisiti in vigore, norme in materia di manutenzione, disposizioni STI. L ECM deve garantire che i veicoli della cui manutenzione è responsabile siano in grado di circolare in condizioni di sicurezza mediante un sistema di manutenzione. 3

4 LA MANUTENZIONE L ECM non è solo l esecutore delle attività ma il responsabile della gestione dell intero sistema manutentivo, accertando che il veicolo venga manutenuto in conformità alle richieste, attestando la riammissione in servizio del veicolo, con o senza eventuali limitazioni senza la quale chi sta a monte non può reimmettere in esercizio il veicolo. 4

5 LA MANUTENZIONE Fondamentale importanza viene confermata al ruolo del soggetto responsabile della manutenzione (ECM) dalle nuove Direttive Comunitarie emanate con il cosiddetto IV pacchetto ferroviario, dove viene presa in esame l'opportunità di estendere l obbligo di certificazione a tutti i veicoli e alle officine di manutenzione e dove viene evidenziata l importanza della cooperazione tra i vari soggetti interessati, in modo da condividere tutte le informazioni utili per evitare possibili incidenti, così come lo sono le criticità che possono essere rilevate durante una fase di manutenzione. 5

6 DIRETTIVA SICUREZZA E REG. 445/2011 Secondo la direttiva 2008/57/CE ciascuno Stato membro detiene un registro dei veicoli ferroviari (RIN) contenente informazioni aggiornate e accessibili alle autorità preposte alla sicurezza e agli organismi investigativi, nonché all Agenzia, IF, GI. DIRETTIVA SICUREZZA 2004/49/CE /110/CE (Art. 14 bis) Veicoli iscritti nel RIN Soggetto Responsabile della Manutenzione (ECM) deve essere certificato da un Organismo accreditato o riconosciuto o da una NSA nel rispetto del sistema di certificazione (che definisce anche i criteri per l accreditamento o riconoscimento degli OdC) 6

7 REG. 445/2011 E DECRETO ANSF 4/2012 Per carri merci Stabilisce l obbligatorietà del sistema di certificazione per gli ECM responsabili della manutenzione dei carri merci; Reg. UE 445/2011 Dettaglia i requisiti che tali ECM devono rispettare. Funzione Esecuzione Manutenzione può essere: - All interno dell ECM - Appaltata a strutture esterne Decreto ANSF 4/2012 (All. A - Punto 2.6) Specifica che le funzioni di cui deve essere composto un SGM di un ECM di veicoli diversi da carri sono le stesse di quelle stabilite dal Reg. UE n. 445/2011 art.4. 7

8 LINEE GUIDA ANSF per l attestazione di ECM di veicoli DIVERSI DA CARRI Per veicoli diversi da carri Linee guida per l attestazione dei Soggetti Responsabili della Manutenzione dei veicoli ferroviari (ad esclusione dei carri) Rev.1 del SU BASE VOLONTARIA indirizzo per la valutazione dei requisiti dell ECM di veicoli ferroviari diversi da carri, per ogni funzione di cui è composto il SGM che deve avere istituito ogni ECM, adottando come base quanto già previsto dal Reg. UE n. 445/2011, per quanto applicabile, integrato con requisiti specifici dei veicoli diversi da carri; schema di riferimento per Organismi di Attestazione (OA) da seguire per quei soggetti che su base volontaria decidessero di ottenere una attestazione ECM per veicoli diversi da carri. Anche per i veicoli diversi da carri viene mantenuta la possibilità che la Funzione Esecuzione Manutenzione possa essere svolta all interno dell ECM o appaltata a strutture esterne. 8

9 LINEE GUIDA ANSF per l attestazione delle Officine di Manutenzione dei veicoli diversi da carri L Officina di manutenzione o qualsiasi organizzazione che assume parte delle funzioni di un ECM di veicoli diversi da carri, analogamente a quanto previsto all art. 2 c.1 del Reg. UE n. 445/2011 per i carri merce, può applicare il sistema di attestazione su base volontaria, che: Stabilisce una presunzione di conformità a tali requisiti E rilasciata dagli Organismi di Attestazione (OA) Schema ERA CERTIFICAZIONE OFFICINE parte da standard normativi esistenti (ISO 9001, IRIS, altri dei singoli stati; indipendente dalla certificazione del singolo ECM, purché nel rispetto dei requisiti previsti dal regolamento UE n. 445/2011 non si limita solo ad una certificazione di qualità (tipo ISO 9001)in quanto guarda tutti gli aspetti di efficacia ed efficienza della struttura manutentiva (rapporto cliente/fornitore con l ECM) 9

10 LINEE GUIDA ANSF per l attestazione delle Officine di Manutenzione dei veicoli diversi da carri LINEE GUIDA ANSF per l attestazione delle Officine di Manutenzione dei veicoli diversi da carri SU BASE VOLONTARIA Obiettivi Fornire agli Organismi di Attestazione (OA) norme comuni (sistema di attestazione per l attestazione delle Officine di Manutenzione di veicoli ferroviari diversi da carri); Fornire una garanzia che l Officina ha stabilito un proprio sistema di manutenzione in grado di manutenere i veicoli registrati nei Registri di Immatricolazione nazionali (NVR) secondo quanto ordinato dall ECM; Fornire all ECM, poiché su base volontaria, uno strumento di accertamento dei requisiti di efficacia ed efficienza dell officina, basandosi sulla valutazione della capacità della stessa di soddisfarli e di applicarli in modo coerente. Sostenere la creazione e lo sviluppo della fiducia tra le parti interessate, in particolare tra le Imprese Ferroviarie, Detentori, ECM e le Officine di Manutenzione, facilitando il controllo dei rischi. 10

11 LINEE GUIDA ANSF per l attestazione delle Officine di Manutenzione dei veicoli diversi da carri Obiettivo economico Ottimizzazione del costo del servizio di manutenzione in funzione della qualità richiesta; Razionalizzazione del mercato per la manutenzione; Aumento della disponibilità di siti manutentivi a disposizione dell ECM. Obiettivo sicurezza Strumento di valutazione e di garanzia di supervisione per la NSA come da art. 16 della Direttiva Sicurezza. Strumento di valutazione del rischio derivante dall appalto a terzi di attività di manutenzione per le IF. Agevolazione nella valutazione della documentazione per il rilascio dei certificati di sicurezza. Agevolazione nelle valutazioni da parte degli OA per il rilascio delle attestazioni agli ECM di veicoli diversi da carri e nella creazione, implementazione e mantenimento della sicurezza del sistema di gestione dell ECM. Raggiungimento dei requisiti di affidabilità e disponibilità, salute, tutela ambientale e compatibilità tecnica. Tutti gli obiettivi sopra riportati devono garantire l interoperabilità (direttiva 2008/57/CE) 11

12 LINEE GUIDA ANSF per l attestazione delle Officine di Manutenzione dei veicoli diversi da carri ATTESTAZIONE DI PROCESSO secondo una valutazione di conformità composta da una valutazione del sistema di manutenzione e dei processi Conformità delle officine alla legislazione in vigore, in particolare di sicurezza e interoperabilità; Disponibilità di competenze ingegneristiche e tecniche necessarie per manutenere i veicoli; Valutare l efficacia delle attività manutentive, scambio di informazioni attraverso procedure conformi ai principi riportati nell allegato III del Reg. n. 445/2011, per quanto applicabili per veicoli diversi da carri, attraverso la verifica almeno di: Organizzazione della manutenzione; Progettazione, pianificazione, programmazione della manutenzione; Esecuzione e controllo della manutenzione; Gestione delle informazioni e monitoraggio; Gestione della Documentazione; Gestione Ricambi; Gestione sistema HSE (Salute Sicurezza e Ambiente); Strumenti di gestione (Sistemi informatici); Controlli, Audit 12

13 Modalità di Attestazione da parte di ente terzo L attestazione delle Officine di Manutenzione è strutturata come: Domanda formale di Attestazione Controllo dell'applicazione Valutazione iniziale Redazione dell Attestazione Attività di sorveglianza durante il periodo di validità Processo di riattestazione Ulteriori principi necessari sono aggiunti per: Valutazione multi-siti Linguaggio utilizzato Tempo di valutazione Cambiamenti nel sistema di manutenzione Accesso e la tracciabilità delle segnalazioni Condizioni sulla revoca e la sospensione dell attestazione Certificazione esistenti Numero di identificazione decisione di attestazione Uso dell attestazione Trasferimento di attestazioni. 13

14 Modalità di Attestazione da parte di ente terzo MODELLO DI ASSESSMENT CHECK LIST controlli su processi selezionati Valutazione iniziale Audit e Ispezioni iniziali sui processi Attività di sorveglianza Valutazione SGM e controlli sui processi Compatibile con l'art. 7 del regolamento (UE) n. 445/2011, per quanto applicabili a veicoli diversi da carri, e con le buone pratiche comuni nel settore di certificazione, come le norme ISO 17021:2015 e ISO 17065:

15 Organismi di Attestazione OA I requisiti degli Organismi di Attestazione (OA) delle officine di manutenzione sono gli stessi di quelli degli Organismi di Attestazione (OA) dei soggetti responsabili della manutenzione definiti nelle Linee guida ANSF rev.01 del 16/10/2015 per l Attestazione dei Soggetti Responsabili della manutenzione dei veicoli ferroviari (ad esclusione dei carri). 15

16 Requisiti degli Organismi di Attestazione (OA) di ECM di veicoli diversi da carri Gli OA sono riconosciuti idonei a ECM da ANSF; svolgere l attività di attestazione Possono ricoprire il ruolo di OA i Verificatori Indipendenti di Sicurezza (VIS) in possesso dei seguenti requisiti: qualifica VIS almeno per sottosistemi «Manutenzione», «Materiale Rotabile», e «Controllo-Comando e Segnalamento di bordo»; Riconoscimento come Organismi di Certificazione ECM dei carri da parte del MIT (DM 21 dicembre 2012) in corso di validità; Indipendenza e terzietà organizzativa, funzionale e decisionale da IF, GI, detentori, ECM; Personale dotato di competenza e integrità professionale relativa alla organizzazione e manutenzione veicoli diversi da carri merci ed al relativo sistema di manutenzione (Allegato 2). Copertura assicurativa specifica per l attività di OA anche attraverso l estensione delle polizze contro i rischi professionale e per danni a terzi, già previste per la qualifica di VIS. 16

17 IV PACCHETTO FERROVIARIO Il IV pacchetto è teso a rimuovere i rimanenti ostacoli alla creazione di uno spazio ferroviario europeo unico. La legislazione proposta intende riformare il settore ferroviario dell'ue, favorendo la concorrenza e l'innovazione nei mercati nazionali di trasporto di passeggeri, aumentare la sicurezza, l'interoperabilità e l'affidabilità della rete ferroviaria europea. Obbiettivi principali: Norme ed autorizzazioni funzionanti Una struttura efficiente Aprire i mercati nazionali di trasporto di passeggeri Mantenere personale ferroviario specializzato L attenzione verso il settore della manutenzione del materiale rotabile è costantemente in crescita, dalla ratifica della Direttiva 2008/110/CE, che ha visto l introduzione della figura del Soggetto Responsabile della Manutenzione (ECM), la normativa ha continuato il suo processo di perfezionamento fino ad arrivare al IV pacchetto ferroviario con la nuova Direttiva sicurezza (UE) 2016/

18 PROSPETTIVE FUTURE: DIRETTIVA SICUREZZA (UE) 2016/798 Il «quarto pacchetto ferroviario» accresce il ruolo e le responsabilità degli ECM, richiedendo loro, mediante il Sistema di Gestione della Manutenzione, di: mettere in atto i necessari metodi di valutazione del rischio definiti nei CSM; provvedere affinché le proprie imprese appaltatrici attuino misure di controllo del rischio attraverso l'applicazione di CSM per il monitoraggio e affinché ciò sia stabilito in accordi contrattuali di cui sia data comunicazione su richiesta dell'agenzia o dell'autorità nazionale preposta alla sicurezza; assicurare la tracciabilità delle attività di manutenzione e, nel caso dello scambio di veicoli tra imprese ferroviarie, che gli attori interessati si scambino tutte le informazioni pertinenti per lo svolgimento sicuro dell'esercizio. 18

19 PROSPETTIVE FUTURE Principali aspetti che rafforzano il ruolo di ECM: Introduzione delle 4 funzioni relative al sistema di manutenzione di cui al Regolamento (UE) n. 445/2011 all interno dell articolato della Direttiva (UE) 2016/798 con i relativi requisiti in allegato. Il sistema di certificazione deve fornire la prova che l ECM abbia posto in essere il sistema di manutenzione per garantire la circolazione in condizioni di sicurezza dei veicoli della cui manutenzione è responsabile. L Impresa Ferroviaria o il Detentore affidano all ECM, tramite un regolare contratto, la gestione del sistema manutentivo nella sua totalità e complessità, in virtù del quale l ECM diventa il primo riferimento della linea di responsabilità che il nuovo sistema ferroviario ha codificato per quanto concerne il sistema manutentivo nel suo insieme. 19

20 PROSPETTIVE FUTURE La nuova Direttiva sicurezza (UE) 2016/798 (art. 14 cc. 7 e 8) riporta che entro il 16 giugno 2018, l'agenzia (ERA) prenderà in esame l'opportunità di estendere il sistema di certificazione del soggetto responsabile della manutenzione di carri merci a tutti i veicoli e la certificazione obbligatoria delle officine di manutenzione e che la Commissione adotterà disposizioni dettagliate che individueranno quali tra i requisiti di cui all'allegato III della Direttiva stessa si applicheranno ai fini della certificazione di soggetti responsabili della manutenzione di veicoli diversi dai carri merci e ai fini delle funzioni di manutenzione eseguite dalle officine di manutenzione. E già stato dato avvio alla revisione del regolamento (UE) n. 445/2011 con la costituzione di un gruppo di lavoro in ambito ERA, a cui parteciperanno anche membri di ANSF. 20

21 PROSPETTIVE FUTURE Sempre entro il 2018 L Agenzia europea: Stabilirà per i componenti di sicurezza: a) l'obbligo per i fabbricanti di contrassegnare con un codice di identificazione i componenti critici per la sicurezza che circolano sulle reti ferroviarie europee, con la garanzia che il codice di identificazione indichi chiaramente il componente, il nome del fabbricante e i dati di produzione significativi; b) la completa tracciabilità di detti componenti critici per la sicurezza, la tracciabilità delle relative attività di manutenzione e l'identificazione della relativa vita operativa; c) l'individuazione di principi comuni obbligatori per la manutenzione di detti componenti. 21

22 Grazie per l attenzione Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie Settore Standard Tecnici Responsabile Ufficio Standard Tecnici Veicoli Rocco Cammarata rocco.cammarata@ansf.gov.it Portici 20 Aprile 2017

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