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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA RELAZIONE DEL PRESIDIO PER LA QUALITÀ DELLA FORMAZIONE Maggio 2015 Redazione a cura del Servizio Statistico e Valutazione Ufficio di Supporto al Presidio per la Qualità 1

2 INDICE 1. PREMESSA COMPOSIZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL PRESIDIO PER LA QUALITÀ DELLA FORMAZIONE PROCESSI ATTRIBUITI AL PRESIDIO DALLA NORMATIVA VIGENTE Consulenza agli Organi di governo dell Ateneo ai fini della definizione e dell aggiornamento della politica per l Assicurazione della Qualità e degli strumenti per la sua attuazione Politica per la qualità della formazione Obiettivi per la qualità della formazione L assicurazione della qualità della formazione dell Ateneo I processi per l Assicurazione della qualità della formazione dell Ateneo La struttura organizzativa del sistema di assicurazione di Ateneo della qualità della formazione Individuazione di indicatori per l autovalutazione Organizzazione, supporto e verifica dell attuazione delle procedure di AQ per le attività di formazione Organizzazione e verifica delle informazioni contenute nella SUA-CdS Organizzazione e verifica delle attività periodiche di Riesame dei CdS Valutazione dell efficacia degli interventi di miglioramento proposti dai CdS e delle loro effettive conseguenze Organizzazione e monitoraggio delle rilevazioni delle opinioni di studenti, laureati e docenti sulla didattica e sui servizi di supporto Organizzazione e gestione della attività di formazione del personale coinvolto nell AQ della formazione Organizzazione e gestione dei flussi informativi e documentali relativi all AQ della formazione Modalità organizzative adottate dal PQF nei confronti dei flussi informativi verso il Nucleo di Valutazione e verso le Commissioni paritetiche Modalità organizzative dei flussi informativi adottate dal Presidio nei confronti delle Commissioni AQ dei Corsi di Studio

3 1. PREMESSA Gli obiettivi generali che ogni Ateneo si deve porre per la realizzazione di una politica di assicurazione della qualità sono ampiamente determinati e descritti dalla normativa attuale. Pur in presenza di chiare linee guida nazionali, nella politica di valutazione della qualità è necessario individuare degli obiettivi di sede, che non si esauriscano nelle specifiche direttive A.N.V.U.R., ma rispecchino valutazioni tagliate sulla realtà dell Ateneo genovese. Si ritiene in particolare che agli Atenei competa l autonoma definizione degli obiettivi individuati per garantire la qualità della formazione. In relazione a tale aspetto, il Presidio ha sviluppato una riflessione sui parametri maggiormente rilevanti ai fini della valutazione della qualità della formazione, con specifica attenzione alla qualità strutturale, riferita alla presenza di risorse e di requisiti contestuali imprescindibili per consentire una formazione di qualità. Il lavoro svolto nell ultimo anno è stato orientato principalmente a supportare il processo di autovalutazione dei Corsi di Studio in relazione a questi obiettivi di base, centrati sul rispetto di regole e sull'elaborazione di schemi di lavoro che garantiscano stabilità e affidabilità ai sistemi didattici. Questo lavoro è stato realizzato nella consapevolezza che sia opportuno in prospettiva impegnarsi anche per incrementare la qualità processuale o dinamica, più specificamente legata alla capacità dei docenti di sviluppare un rapporto educativo all interno del quale siano acquisite conoscenze e competenze approfondite e sistematiche in ambito disciplinare, nonché competenze e abilità di buon livello in ambito trasversale. Nella riunione del 5 maggio 2014, il ha deliberato di conferire alla sua Relazione annuale il carattere di Rapporto di autovalutazione. Allo scopo ha provveduto a prendere in esame i processi dei quali il documento A.N.V.U.R. Autovalutazione, valutazione e accreditamento del sistema universitario italiano, il DM 47/2013 e successive modificazioni, gli attribuiscono la responsabilità e a valutare, per ognuno di essi, il grado di sistematicità con cui effettua le seguenti attività: attuazione del processo, secondo procedure esistenti; raccolta di dati e verifica dell efficacia del processo; individuazione di obiettivi di correzione/miglioramento e delle azioni per conseguirli; messa a disposizione delle risorse necessarie. Inoltre per ogni attività ha espresso un giudizio secondo la seguente scala: attività sistematica; attività quasi sistematica; in attesa di indicazioni dagli Organi di governo/nucleo di Valutazione/Commissione Paritetica di Ateneo; attività sporadica/casuale. Infine ha provveduto a individuare, per ogni processo, Punti di forza e Aree da migliorare. Nella presente relazione vengono esaminate le attività svolte dal Presidio nel periodo da maggio 2014 a maggio Tutti i documenti citati all interno della Relazione sono consultabili alla pagina web del Presidio per la qualità della formazione 3

4 2. COMPOSIZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL PRESIDIO PER LA QUALITÀ DELLA FORMAZIONE Il (nel seguito PQF) è dotato al suo interno di responsabilità istituzionali e funzioni tecnico-amministrative; entrambe le componenti sono indispensabili al funzionamento del PQF e dispongono di specifiche competenze. Il PQF dell Ateneo di Genova: è presieduto dal Prorettore per la Formazione, che ha la responsabilità di allineare le procedure a tutela della qualità con le deliberazioni degli Organi di governo dell Ateneo; è costituito dai docenti referenti delle cinque Scuole, designati dal Senato accademico, che si impegnano nello sviluppo e nella promozione della Assicurazione della Qualità (AQ) di Ateneo; è affiancato dalle unità di personale tecnico-amministrativo indicate nel DR. n 90 del 14/03/2013 di costituzione del PQF, che verificano tecnicamente l applicabilità delle procedure operative di AQ di Ateneo; si avvale del contributo del Settore di Supporto al PQF. L attuale composizione del PQF è la seguente: Prof.ssa Michela TONETTI - Coordinatrice, Ordinario a tempo pieno Prof. Luca BANFI - Ordinario a tempo pieno, Scuola di Scienze matematiche fisiche e naturali Prof.ssa Lia Raffaella CRESCI - Ordinario a tempo pieno, Scuola di Scienze umanistiche Prof. Francesco D AGOSTINI - Associato a tempo pieno, Scuola di Scienze mediche e farmaceutiche Prof. Giuseppe LO NOSTRO - Associato a tempo pieno, Scuola Politecnica Prof.ssa Daniela PREDA - Straordinario a tempo pieno, Scuola di Scienze sociali Inoltre l attività del Presidio è affiancata dalle seguenti unità di personale tecnico-amministrativo Ing. Maurizia SCHIOZZI - Capo Servizio del Servizio statistico e valutazione Dott. Mario DEIDDA - Capo Settore del Settore offerta formativa Dott.ssa Cristina ROVEDA - Capo Settore del Settore Supporto al Presidio di Qualità 4

5 3. PROCESSI ATTRIBUITI AL PRESIDIO DALLA NORMATIVA VIGENTE Al PQF è attribuito un ruolo di coordinamento fra: gli Organi di Ateneo che, sulla base delle proposte del PQF, stabiliscono la Politica e gli obiettivi della Qualità della Formazione; il Nucleo di valutazione (NdV), le Commissioni Paritetiche di Ateneo (CPA) e di Scuola (CPS) che, di tale Politica, verificano l applicazione; le Scuole, i Dipartimenti, e, soprattutto, i Corsi di Studio (CdS) che, di tale Politica, realizzano gli obiettivi. In tale ruolo il PQF è chiamato a svolgere le seguenti attività: Consulenza agli Organi di governo dell Ateneo ai fini della definizione e dell aggiornamento della politica per l AQ e degli strumenti per la sua attuazione; Organizzazione, supporto e verifica dell attuazione delle procedure di AQ per le attività di formazione: - Organizzazione e verifica delle informazioni contenute nella Scheda Unica Annuale del CdS (SUA- CdS); - Organizzazione e verifica delle informazioni contenute nel Riesame dei CdS; - Valutazione dell efficacia degli interventi correttivi e di miglioramento proposti dai CdS e dei loro effettivi risultati; - Organizzazione e monitoraggio delle rilevazioni delle opinioni di studenti, laureati e docenti sulla didattica e sui servizi di supporto; Organizzazione e gestione dell attività di formazione del personale coinvolto nell AQ della formazione; Organizzazione e gestione dei flussi informativi e documentali relativi all AQ della formazione. Nell assolvimento dei propri compiti, il PQF deve costantemente promuovere la cultura della qualità e deve adoperarsi affinché il processo di Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento (A.V.A.) non sia visto come un mero adempimento formale, un ulteriore aggravio di lavoro per il personale dell Ateneo ma, al contrario, sia colto come un occasione di miglioramento, uno strumento inteso a razionalizzare gli sforzi, a dare trasparenza, a sollecitare l interazione fra competenze diverse, a ottimizzare e sistematizzare ciò che già si sta facendo, con lo scopo collettivo di incrementare l efficacia e l efficienza del servizio formativo. Poiché per il pieno assolvimento dei compiti attribuiti al PQF sono fondamentali le rilevazioni delle opinioni di docenti, laureandi e studenti (rilevazioni interne) e quelle di laureati e mondo del lavoro (rilevazioni esterne), il PQF si impegna altresì affinché l Ateneo predisponga procedure che rendano obbligatorie le prime e favoriscano le seconde. Infine il PQF intende adoperarsi affinché l Ateneo valorizzi maggiormente l impegno di chi opera a livello di coordinamento, progettazione e valutazione nell ambito della Didattica e dell AQ della formazione, promuovendo anche attività di formazione rivolte ai docenti e finalizzate a migliorare la loro professionalità. 5

6 2.1 CONSULENZA AGLI ORGANI DI GOVERNO DELL ATENEO AI FINI DELLA DEFINIZIONE E DELL AGGIORNAMENTO DELLA POLITICA PER L ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ E DEGLI STRUMENTI PER LA SUA ATTUAZIONE Nell ambito della sua attività di consulenza agli Organi di governo, il PQF ha provveduto, anche per il 2015, alla stesura delle bozze dei seguenti documenti, che sono poi stati proposti agli Organi di governo: 1) Politica di Ateneo per la qualità della formazione per il 2015; 2) Struttura organizzativa per l Assicurazione della Qualità della formazione dell Ateneo; 3) Elenco di una serie di indicatori da utilizzare per effettuare un autovalutazione sufficientemente completa e oggettiva dell Ateneo e dei suoi Corsi di Studio e per individuare punti di forza e aree di miglioramento su cui focalizzare le iniziative e gli impegni collettivi. Gradi di sistematicità: (In seguito al cambiamento di governance, il PQF attende dagli Organi di governo linee guida aggiornate circa le proprie funzioni nella gestione dell AQ di Ateneo. Nel frattempo le attività di consulenza agli Organi sono quindi svolte seguendo le procedure o le prassi esistenti e con i gradi di sistematicità sotto indicati): a) raccolta di dati e verifica dell efficacia del processo: attività quasi sistematica, ma ancora priva di procedure aggiornate; b) individuazione di obiettivi di correzione/miglioramento e delle azioni per conseguirli: in attesa di indicazioni da parte degli Organi di governo; c) messa a disposizione delle risorse necessarie: attività sistematica, ma ancora priva di procedure aggiornate. Punti di forza: il Presidio ha svolto puntualmente il proprio compito di consulenza agli Organi di governo proponendo anche per il 2015 una bozza di Politica per l AQ della formazione, in parte modificata rispetto al Questo nuovo documento prevedeva che gli Organi di governo fornissero una selezione di indicatori da considerare prioritari ed una definizione, entro luglio 2015, dei relativi obiettivi, quantificati e tempificati a livello di Ateneo. Il Presidio ha invece lasciato immutati, rispetto al 2014, i documenti: Struttura organizzativa del Sistema di AQ di Ateneo per la qualità della formazione e Processo di AQ. Aree da migliorare: Gli Organi di governo hanno approvato un documento sulla politica AQ di Ateneo con modifiche significative rispetto alla bozza predisposta dal PQF. Ciò impone al PQF, che si deve adeguare a questo mutamento di politica, un aggiornamento dei propri obiettivi; scrivere le procedure necessarie, una volta ricevuti dagli Organi di governo specifiche linee guida sulle funzioni del Presidio all'interno della politica AQ di Ateneo; proporre agli Organi valori aggiornati e realistici degli obiettivi di miglioramento per gli indicatori considerati prioritari POLITICA PER LA QUALITÀ DELLA FORMAZIONE Nella seduta del 24 febbraio 2015, il Senato Accademico dell Ateneo ha approvato la Politica per la qualità della formazione (cfr. Politica dell Ateneo di Genova per la qualità della Formazione 2015), modificando in parte la bozza approvata dal PQF (cfr. Bozza di Politica dell Ateneo di Genova per la qualità della Formazione 2015). Una sintesi del documento approvato dagli Organi di governo viene riportata di seguito 1. 1 Fonte: Delibera del Senato Accademico del 24/02/

7 L Ateneo ha come obiettivo prioritario il miglioramento qualitativo della propria didattica, e si impegna quindi a mantenere e, se possibile, a migliorare, anche attraverso i servizi e le strutture predisposti allo scopo, un ambiente di insegnamento incentrato sugli studenti e atto a consentire loro di: seguire con regolarità il proprio percorso formativo e ottenere risultati di apprendimento di qualità, cioè il più possibile vicini ai risultati di apprendimento individuati dai Corsi di Studio in base alla domanda di formazione proveniente da: studenti e loro famiglie; personale docente; personale tecnico amministrativo; mondo del lavoro e delle professioni; scuole secondarie di II grado; comunità economica, politica e sociale; acquisire consapevolezza del proprio futuro ruolo nel contesto lavorativo e nella società. In particolare, gli Organi di governo si impegnano a realizzare con sistematicità i seguenti processi: identificare la domanda di formazione proveniente dalla società e dal mercato, traducendola nei corrispondenti risultati di apprendimento attesi e pubblicizzando efficacemente questi ultimi; orientare le aspiranti matricole, per metterle in grado di effettuare scelte informate e consapevoli, che limitino gli insuccessi nelle loro scelte future; progettare processi formativi coerenti con i risultati di apprendimento attesi; dotarli delle adeguate risorse; erogarli con le modalità che ne assicurino, per la maggior parte degli studenti, la conclusione nei tempi canonici; tenere sotto controllo tali processi mediante opportuni indicatori e attraverso l analisi delle schede per la raccolta delle opinioni degli studenti e dei docenti sulla qualità della didattica; individuare e risolvere i problemi che possono emergere; promuovere la qualità della didattica, anche attraverso il coinvolgimento del personale nell autovalutazione; diffondere, attraverso i siti web dell Ateneo, informazioni complete e aggiornate sull offerta formativa; sollecitare la partecipazione degli studenti agli organi collegiali che ne prevedono la presenza, e coinvolgerli nelle attività di miglioramento della didattica; interpellare periodicamente il mondo del lavoro e delle professioni circa la qualità del servizio formativo erogato; coinvolgere regolarmente le scuole secondarie di II grado, in un proficuo scambio di iniziative, per migliorare la fase del passaggio all università; incrementare l internazionalizzazione dei titoli di studio e favorire la mobilità studentesca internazionale; agevolare gli studenti lavoratori, anche attraverso siti web dedicati all'apprendimento a distanza; riesaminare periodicamente la presente Politica, per valutarne l attualità, verificare il grado di raggiungimento dei suoi obiettivi ed eventualmente fissarne di nuovi. Gli Organi di governo dell Ateneo assicurano il loro supporto a questa Politica e affidano: ai Presidi delle Scuole, ai Direttori dei Dipartimenti, ai Coordinatori dei Corsi di Studio e all Osservatorio per la qualità della formazione, l attuazione della presente Politica; alle Commissioni AQ di CdS e di Scuola il compito di fornire supporto ai processi di AQ attivi nelle rispettive strutture e finalizzati al conseguimento degli obiettivi fissati; alle Commissioni Paritetiche di Ateneo, di Scuola o di Dipartimento, ove costituite, la valutazione della qualità del servizio formativo erogato e dell efficacia degli interventi volti a migliorarlo OBIETTIVI PER LA QUALITÀ DELLA FORMAZIONE In coerenza con quanto stabilito dalle "Linee generali del bilancio di previsione - anno 2015", gli Organi di governo, nella seduta del 24/2/2015, hanno deliberato di individuare, in tempi brevi, una serie di indicatori che misurino i seguenti tre aspetti fondamentali: il fenomeno delle mancate iscrizioni; il rendimento di apprendimento complessivo che caratterizza il percorso formativo dello studente; l internazionalizzazione dei corsi di studio. 7

8 Tali indicatori consentiranno di effettuare un autovalutazione sufficientemente completa e oggettiva della capacità dell Ateneo di migliorare la didattica in relazione ai tre aspetti sopraindicati e di individuare punti di forza e aree di miglioramento su cui focalizzare le iniziative e gli impegni collettivi. Gli Organi di governo hanno incaricato un gruppo di lavoro costituito nell ambito del Senato accademico di effettuare un analisi approfondita degli indicatori al fine di identificare gli strumenti ottimali e le modalità del loro utilizzo nel processo di AQ. Il PQF che, prima della riunione del 24/2/2015, aveva già fatto pervenire agli Organi di governo una sua proposta di indicatori (si veda il punto 2.1.6) si è offerto ed è stato accettato quale consulente tecnico di questo Gruppo di Lavoro. Per ciò che riguarda invece la definizione di obiettivi quantificati e tempificati di Ateneo, sulla base di quanto deliberato dagli Organi di governo, il PQF non ha ancora potuto attuare la procedura che aveva predisposto allo scopo di supportare gli Organi nella definizione degli obiettivi di Ateneo. Tale procedura prevedeva (si veda il punto 2.1.5) un approccio "bottom-up", in cui le Commissioni AQ di Scuola avrebbero dovuto, sentite le Commissioni AQ di CdS, proporre, relativamente a ciascuno degli indicatori selezionati dagli Organi di governo, obiettivi credibili e raggiungibili da parte di ciascuna Scuola L ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ DELLA FORMAZIONE DELL ATENEO L Assicurazione della Qualità è una delle componenti della Gestione per la qualità (insieme alla Pianificazione, al Controllo e al Miglioramento). Per una istituzione universitaria l AQ consiste nelle attività necessarie a dimostrare in modo oggettivo alle Parti Interessate (PI) 2 che l Ateneo ha la capacità di soddisfare i loro requisiti, realizzando così un servizio formativo di qualità, cioè rispondente alla Domanda di formazione delle PI stesse. In genere, le organizzazioni che intendono dare questa dimostrazione alle loro PI seguono un Modello di AQ condiviso (es.: ISO 9001; EFQM; ecc.) e caratterizzato da requisiti, che costituiscono il che cosa occorre fare. Nel caso delle istituzioni universitarie, A.N.V.U.R. non prevede un modello di AQ per la formazione da seguire; tuttavia si può osservare che i requisiti, implicitamente o esplicitamente contenuti nei quadri della SUA- CdS, di fatto configurino un modello di AQ coerente con gli standard europei ESG-ENQA. Tali requisiti vanno quindi considerati il riferimento comune a livello nazionale. Ciò che invece ogni Ateneo deve elaborare autonomamente, fatto salvo il rispetto delle prescrizioni A.N.V.U.R., è il Sistema AQ di cui l Ateneo stesso intende dotarsi, coerente col modello desunto dalla SUA-CdS. Questo in quanto il Sistema AQ costituisce il come, cioè le modalità con cui ogni singolo Ateneo ha deciso di adeguarsi al modello di AQ. Per definizione, il Sistema di AQ garantisce la sistematicità delle attività che l organizzazione svolge, seguendo il modello di riferimento ma avvalendosi di processi, strutture organizzative, responsabilità, procedure e risorse in gran parte già esistenti e attivi. Anche l Ateneo di Genova, nel definire il proprio Sistema AQ, ha dunque tenuto conto del fatto che, in realtà, molti dei requisiti previsti dal modello sono già soddisfatti, anche se talvolta in modo discontinuo, scarsamente coordinato e documentato, in quanto affidati a iniziative individuali. Pertanto, il primo impegno dell Ateneo deve essere quello di diffondere, tramite Linee guide e incontri formativi, i seguenti concetti, scarsamente recepiti nelle strutture universitarie, tipicamente caratterizzate da forte autonomia ma da scarso riscontro del mercato che ne riceve il risultato formativo: - la necessità di provvedere, prima della attuazione di ogni iniziativa avente effetto sulla qualità della formazione, a una fase di pianificazione formale; - la necessità, ancora maggiore della precedente, di effettuare, dopo l attuazione di ogni iniziativa, una verifica obiettiva e documentata dell efficacia da essa raggiunta, per migliorarla o per evitare il perpetuarsi di eventuali errori. 2 L Ateneo considera Parti Interessate le seguenti: studenti e loro famiglie; personale docente; personale tecnico amministrativo; mondo del lavoro e delle professioni; scuole secondarie di II grado; comunità economica, politica e sociale. 8

9 2.1.4 I PROCESSI PER L ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ DELLA FORMAZIONE DELL ATENEO Nella definizione del proprio Sistema di AQ 3, l Ateneo ha proceduto a individuare ed elencare nella propria Politica per la Qualità della formazione i processi da attuare e gestire, partendo da quello iniziale di individuazione della Domanda di formazione delle Parti Interessate (qualità attesa), per giungere a quello finale della verifica sistematica della soddisfazione delle Parti Interessate (qualità percepita). Per l attuazione di quest ultimo processo l Ateneo solleciterà una valutazione da parte delle PI esterne, ma soprattutto un attività di valutazione interna (autovalutazione), fondamentale sia per una tempestiva individuazione dei punti di forza e delle aree da migliorare, sia per la diffusione di una cultura della qualità intesa come responsabilità condivisa. Per comodità di consultazione, nel presente documento i processi principali sono stati raccolti nella seguente sequenza logica: Individuare la Domanda di formazione, analizzarla e tradurla nei corrispondenti risultati di apprendimento attesi, da pubblicizzare efficacemente per consentire alle PI di valutarne il grado di corrispondenza con le proprie esigenze. In particolare la pubblicità dei risultati di apprendimento attesi è utile per le aspiranti matricole, alle quali offre la possibilità di confrontarli con i propri interessi, potenzialità e attitudini, al fine di effettuare scelte consapevoli. Progettare quindi un percorso formativo coerente con i risultati di apprendimento attesi e dotarlo delle adeguate risorse. Erogare il processo formativo con la gradualità e i supporti necessari affinché esso possa concludersi, per la maggior parte degli studenti, nei tempi canonici e accertare credibilmente il raggiungimento di risultati di apprendimento almeno sufficienti rispetto a quelli attesi. Verificare l andamento del processo formativo mediante opportuni indicatori, da integrare con le opinioni degli studenti e dei docenti, con i pareri della Commissione Paritetica di Ateneo, con le indicazioni del Nucleo di Valutazione, con le considerazioni del Mondo del lavoro, delle professioni e della scuola; analizzare i risultati di queste indagini per individuare i malfunzionamenti e/o le opportunità di miglioramento. Decidere, sulla base degli esiti della verifica precedente, se pianificare interventi correttivi o di miglioramento, e i relativi obiettivi. 3 Si veda il documento Processo di assicurazione della qualità dell Ateneo 9

10 2.1.5 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL SISTEMA DI ASSICURAZIONE DI ATENEO DELLA QUALITÀ DELLA FORMAZIONE Per guidare e tenere sotto controllo i processi individuati, l Ateneo ha quindi previsto una struttura organizzativa di Assicurazione della Qualità (si veda Struttura organizzativa del sistema di assicurazione di Ateneo della qualità della formazione).tale struttura organizzativa, approvata inizialmente dagli Organi di governo il 4 marzo 2014, è stata riapprovata, senza modifiche, nella seduta del 24 febbraio 2015 ed è quindi attualmente vigente. Tuttavia va rimarcato come il documento sulla Politica AQ di Ateneo, approvato nella stessa seduta, lasci prevedere alcuni futuri aggiustamenti di tale struttura organizzativa, necessari per renderla coerente con la Politica. Le incongruenze fra i due documenti (Struttura e Politica) sono riportate di seguito in carattere italico. Come indicato nell organigramma che segue, la struttura organizzativa del Sistema di AQ prevede attualmente tre livelli: il PQF, la Commissione AQ di Scuola (costituita a luglio 2014) e la Commissione AQ di Corso di Studio. La Commissione AQ di Scuola e la Commissione AQ di CdS sono connesse al PQF da un rapporto di dipendenza funzionale. MINISTERO/ A.N.V.U.R. ORGANI DI GOVERNO Commissione Paritetica di Ateneo Presidio per la Qualità Nucleo di valutazione Commissione Paritetica di Scuola Commissione AQ di Scuola Commissione AQ di CdS 1 Commissione AQ di CdS 2 Commissione AQ di CdS 3 Commissione AQ di CdS n Fermi restando i compiti attribuiti al Presidio, al Nucleo di Valutazione e alle Commissioni Paritetiche dalla normativa vigente, di seguito ci soffermeremo sui compiti e sulle attività che l attuale Struttura organizzativa attribuisce alle Commissioni AQ di Scuola e di Corso di studio. La Commissione AQ di Scuola (che può inglobare le competenze dell eventuale Commissione Didattica) è costituita all interno di ogni Scuola dell Ateneo e dipende funzionalmente dal Presidio per la qualità della formazione. Essa è presieduta dal Preside ed è composta dai Direttori di Dipartimento, o da loro delegati, dal 10

11 referente della Scuola nel PQF, da un rappresentante del personale tecnico-amministrativo, nominato dal Preside, e da uno studente, nominato al loro interno dagli studenti eletti nel Consiglio della Scuola. Alla Commissione AQ di Scuola (si vedano le Linee Guida per le Commissioni AQ di Scuola) sono attualmente assegnati i seguenti compiti: 1) Cura la formazione delle Commissioni AQ dei CdS afferenti alla Scuola, circa le finalità della Scheda Unica Annuale del Corso di Studio (SUA-CdS), e del Rapporto Annuale di Riesame (RAR). In particolare supporta le Commissioni per i seguenti aspetti: a. compilazione della SUA-CdS e del RAR (per le attività gestite direttamente dalla Scuola, sarà la stessa Commissione AQ di Scuola a compilare le parti da inserire nelle SUA-CdS); b. scelta, fra quelli selezionati dagli Organi di governo, degli indicatori sui quali attivare le iniziative di correzione/miglioramento dei CdS, coordinamento sia degli obiettivi previsti dalle Commissioni AQ di CdS, sia delle azioni necessarie a conseguirli; c. verifica che i RAR dei CdS contengano gli obiettivi concordati e l indicazione delle risorse messe in campo e dei tempi previsti per raggiungerli; 2) effettua un'autovalutazione annuale del Sistema AQ di Scuola e stende, sotto la responsabilità del Preside, un rapporto di riesame da sottoporre al Consiglio della Scuola e al PQF; 3) propone al Consiglio della Scuola (e, in caso di approvazione, al PQF) iniziative volte e a migliorare la qualità: a. del servizio formativo b. del risultato di apprendimento c. dei servizi comuni gestiti dalla Scuola. In particolare, in riferimento al punto 1) comma b., la Commissione AQ di Scuola riceve dal Presidio i valori aggiornati degli indicatori di Ateneo selezionati dagli Organi per il miglioramento, e li trasmette ai Coordinatori delle Commissioni AQ di CdS, al Presidente e al vice-presidente della Commissione Paritetica di Scuola. Successivamente si consulta con loro, al fine di concordare, per ogni CdS: a. gli indicatori sui quali le Commissioni AQ di CdS pensano di poter agire nei tempi assegnati; b. i rispettivi obiettivi di miglioramento; c. le iniziative che le Commissioni AQ di CdS prevedono di attuare, avendo cura di individuare, per ciascuna, il responsabile e le risorse messe a disposizione. Le Commissioni AQ di CdS, portano i dati così concordati in ratifica ai propri Consigli di CdS, quindi li trasmettono formalmente alla Commissione AQ di Scuola. La Commissione AQ di Scuola valuterà il complesso dei contributi forniti dai CdS al miglioramento degli indicatori di Ateneo e trasmetterà i dati a) e b) e il dato complessivo al Presidio. La Commissione AQ del Corso di studio è costituita a livello di ogni Corso di studio, dipende funzionalmente dal Presidio per la della qualità della formazione e interagisce con la Commissione AQ di Scuola. La Commissione AQ è presieduta dal Coordinatore del CdS ed è composta da almeno due docenti del corso di studio, da un rappresentante del personale tecnico-amministrativo e da uno studente tra gli eletti del Consiglio di Corso di Studio (CCdS) o del Dipartimento. Qualora più corsi di studio facciano capo ad un unico CCdS, la Commissione AQ è di norma unica per tutto il CCdS. La Commissione AQ del CdS: promuove e coordina le iniziative volte a migliorare la qualità della didattica all interno del Corso di studio; recepisce e analizza le richieste degli studenti, dei docenti e del personale T/A del CdS e decide se inserirle, corredate di eventuali commenti, nel Rapporto Annuale di Riesame (RAR). compila, entro i termini stabiliti e con dati aggiornati, la Scheda Unica Annuale (SUA-CdS); compila, entro i termini stabiliti e con dati aggiornati, il Rapporto Annuale di Riesame (nel Rapporto: confronta i risultati ottenuti con gli obiettivi prefissati; propone interventi correttivi e/o di miglioramento; i relativi obiettivi, misurabili e tempificati; le risorse per raggiungerli); invia, entro i termini stabiliti e con le modalità indicate, il RAR al Presidio per la revisione; 11

12 porta la SUA-CdS e il Rapporto Annuale di Riesame in approvazione al Consiglio di Corso di Studi (CCdS) che, verificata l assenza di contenuti non conformi alle indicazioni della Commissione AQ di Scuola e del PQF, provvede all inoltro all A.N.V.U.R., al Presidio, al Dipartimento, alla Commissione AQ di Scuola e alla Commissione paritetica di Scuola; coordinandosi con la Commissione AQ di Scuola diffonde all interno del Corso di studio, mediante esempi, incontri e seminari, la cultura della qualità della formazione e dell autovalutazione; svolge tutte le sue attività in modo pianificato, sistematico, documentato e verificabile. Oltre a ciò, la Commissione AQ si assicura che il Corso di studio: a) periodicamente recepisca la Domanda di formazione, cioè: le competenze specifiche e generali richieste dal Mondo del lavoro, le esigenze culturali dei docenti e la richiesta di formazione di studenti e famiglie; b) stabilisca i risultati di apprendimento attesi, coerenti con la Domanda di formazione, e progetti un processo formativo adeguato a consentirne il raggiungimento entro la durata prevista; c) attui il processo formativo progettato e tenga sotto controllo la sua regolare erogazione; d) adotti modalità credibili di verifica del grado di raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi; e) dia adeguata pubblicità alla Domanda di formazione, ai risultati di apprendimento attesi, al percorso formativo progettato, alle risorse disponibili, alle modalità adottate per la verifica dell apprendimento; f) monitori i dati di ingresso e di percorso degli studenti, e quelli di uscita dei laureati e valuti, con gli indicatori IRIS e IRIL l effettività dei risultati di apprendimento raggiunti; g) attui e adotti le indicazioni e gli strumenti forniti dal Presidio; h) deliberi circa le azioni correttive o di miglioramento proposte dalla Commissione AQ, i relativi obiettivi, le risorse e i tempi previsti per raggiungerli; i) deliberi circa la SUA-CdS e il Rapporto Annuale di Riesame, compilati dalla Commissione AQ; j) invii, nei tempi stabiliti, la SUA-CdS e il Rapporto Annuale di Riesame definitivi all A.N.V.U.R., al Presidio, al Dipartimento, alla Commissione AQ di Scuola e alla Commissione paritetica di Scuola; k) svolga tutte le sue attività in modo pianificato, sistematico, documentato e verificabile. Le attività connesse col sistema di AQ comportano rilevanti oneri di gestione amministrativa e impegnativi adempimenti organizzativi e normativi. È pertanto essenziale la presenza di una struttura di Supporto al PQF, adeguatamente dimensionata e costituita da personale capace di fornire, al PQF stesso e alle Commissioni AQ, assistenza e consulenza circa tali aspetti. Con decreto del D.G. in data è stato costituito l Ufficio di Supporto al Presidio, all interno del Servizio Statistico e Valutazione dell Area Direzionale, attualmente composto da due unità di personale tecnicoamministrativo INDIVIDUAZIONE DI INDICATORI PER L AUTOVALUTAZIONE A gennaio 2014 sono stati approvati dal Magnifico Rettore precedente 10 indicatori 4 per la revisione dell Offerta Formativa, predisposti dall Ufficio Statistico su indicazione del PQF. Per la ponderazione degli indicatori sopra riportati sono state seguite le indicazioni fornite dall Osservatorio per la qualità della formazione, che aveva proposto al Magnifico Rettore un alternativa fra due diverse serie di pesi. Dettagli su tali indicatori e sui relativi pesi sono reperibile nella relazione del PQF del Una serie di circostanze, anche intervenute nel frattempo, ha indotto il PQF a integrare tali indicatori. Tali circostanze sono: Gli indicatori proposti nel 2014 erano relativi solo a lauree o lauree magistrali a ciclo unico e non erano tutti adattabili alle lauree magistrali; 4 Indicatori relativi ai soli corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico. 12

13 Le Linee generali del bilancio di previsione - anno 2015, approvate dagli Organi di governo a dicembre 2014, contenevano alcuni obiettivi non misurabili con i 10 indicatori precedentemente proposti; A.N.V.U.R. ha fatto conoscere, in via preliminare, gli indicatori che intende utilizzare per la autovalutazione e il posizionamento degli Atenei e dei Corsi di studio. Sulla base sia del documento per la Politica di AQ predisposto dal Presidio, sia del documento approvato dagli Organi di governo, lo scopo degli indicatori non dovrebbe più essere legato soltanto alla revisione dell'offerta Formativa, quanto all'autovalutazione dell'ateneo e dei CdS ed alla definizione di realistici obiettivi di miglioramento. A seguito di tali circostanze, il PQF ha inviato agli Organi di governo una proposta contenente 15 indicatori, che vengono qui sotto elencati. Essi sono in parte correlati ai tre aspetti fondamentali citati nelle Linee generali del bilancio di previsione - anno 2015 e cioè: il fenomeno delle mancate iscrizioni; il rendimento di apprendimento complessivo che caratterizza il percorso formativo dello studente; l internazionalizzazione dei corsi di studio. 13

14 N. Indicatore Tipo di CdS Aspetto Note fondamentale correlato 1 % mancate iscrizioni L, LM, LMCU 1 Calcolato per l'ultima coorte escludendo i passaggi ad altri CdS dell'ateneo. Per L e LMCU determinato sugli immatricolati per la prima volta al Sistema Universitario Nazionale (SUN), per le LM sugli iscritti al primo anno per la prima volta. 2 % laureati in corso L, LMCU, LM 2 Laureati della coorte che hanno concluso il percorso formativo entro la durata del corso sul totale degli immatricolati SUN n anni prima (n = durata del corso). 3 IRILp (laureati + iscritti) L, LM, LMCU 2 Rendimento di apprendimento degli studenti "fedeli" al CdS, ovvero laureati o iscritti in corso al momento della rilevazione. 4 IRIS/VM (corretto) L, LMCU 2 Rapporto tra valore di IRIS e voto di diploma, corretto uniformando la composizione degli studenti dei CdS. È una misura del grado di evoluzione dell apprendimento scolastico in 5 Grado di soddisfazione dei laureandi per il CdS nel suo complesso apprendimento universitario. L, LM, LMCU 2 Tratto dall'ultima indagine Alma Laurea disponibile ( **) 6 % studenti immatricolati stranieri L, LMCU 3 Calcolato per l'ultima coorte (immatricolati SUN) e basato sulla cittadinanza 7 % studenti immatricolati diplomati in L, LMCU 3 Calcolato per l'ultima coorte (immatricolati SUN) altre nazioni 8 % di CFU acquisiti all'estero L, LM, LMCU 3 Determinato per a.a. 9 Mediana del numero di L, LM, LMCU (*) Calcolato per le ultime 3 coorti. Per L e LMCU immatricolati o iscritti I anno I volta determinato sugli immatricolati SUN, per le LM 10 Mediana dei rapporti tra candidati presenti alla prova di ammissione e posti disponibili (CdS a numero programmato) o dei rapporti tra iscritti I anno I volta e numerosità di riferimento (CdL ad accesso libero) 11 % immatricolati con voto di diploma > % immatricolati residenti in altre regioni 13 % iscritti I anno I volta con diploma di laurea ottenuto presso altri Atenei (italiani o esteri) 14 Situazione occupazionale o formativa sugli iscritti al primo anno per la prima volta. L, LM, LMCU (*) Calcolato per le ultime 3 coorti. L, LMCU (*) Calcolato per l'ultima coorte (immatricolati SUN). L, LMCU (*) Calcolato per l'ultima coorte (immatricolati SUN) di studenti italiani (su cittadinanza) provenienti da altre regioni (su residenza). LM (*) Calcolato per l'ultima coorte. L (***) Calcolato come complemento a 100 del dato AlmaLaurea "non lavora, non è iscritto alla laurea specialistica/magistrale ma cerca". Ultima indagine AlmaLaurea disponibile. 15 Tasso di occupazione ISTAT LM, LMCU ( *** ) Tratto dall'ultima indagine AlmaLaurea disponibile. Note: (*) Pur non essendo correlato ai tre aspetti fondamentali citati nelle linee programmatiche, tale indicatore misura l'attrattività dell'ateneo e può incidere sul "costo standard" e quindi sulla distribuzione della quota base dell'f.f.o. (**) A partire da novembre 2015 si potranno utilizzare i questionari generali sul corso di studio. E' invece sconsigliabile utilizzare quelli del 2014, a causa della bassa percentuale di compilazione in alcuni CdS e dal momento che non era presente una domanda sulla soddisfazione complessiva. (***) Anche se A.N.V.U.R. non ha proposto, per difficoltà tecniche, indicatori relativi alla situazione occupazionale, né questi sono correlati ai tre aspetti fondamentali citati nelle linee programmatiche, il PQF 14

15 ritiene che questi indicatori siano essenziali per la valutazione della qualità della formazione dei CdS. L'indicatore 14 era tra quelli già proposti nel 2014 e approvati dal precedente Rettore. Il Gruppo di lavoro nominato dal Senato Accademico deciderà quali di questi indicatori considerare, e se proporne differenti o ulteriori. Gradi di sistematicità: a) attuazione del processo, secondo procedure esistenti: attività quasi sistematica, ma ancora priva di specifiche procedure; b) raccolta di dati e verifica dell efficacia del processo: attività sistematica; c) individuazione di obiettivi di correzione/miglioramento e delle azioni per conseguirli: in attesa di indicazioni dagli Organi; d) messa a disposizione delle risorse necessarie: attività sistematica. Punti di Forza: gli indicatori individuati sono in parte (i 10 già proposti nel 2014) il risultato di un accurato lavoro di raccolta, di analisi e di elaborazione dei dati, richiesto dal Magnifico Rettore precedente e in parte condiviso con l Osservatorio per la qualità della formazione. I 5 indicatori aggiunti nel 2015 sono anch'essi il risultato di un accurato lavoro del PQF, in sintonia con il Servizio Statistico di Ateneo. Aree da migliorare: verificare periodicamente l attualità degli indicatori proposti e dei relativi obiettivi. 15

16 2.2 ORGANIZZAZIONE, SUPPORTO E VERIFICA DELL ATTUAZIONE DELLE PROCEDURE DI AQ PER LE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE ORGANIZZAZIONE E VERIFICA DELLE INFORMAZIONI CONTENUTE NELLA SUA-CDS Sulla base di quanto deliberato dagli Organi di governo il 24/02/2015 ed esplicitato nel documento Struttura organizzativa del sistema di assicurazione di Ateneo della qualità della formazione, la Commissione AQ di CdS è responsabile dell attività di compilazione e aggiornamento della Scheda SUA-CdS. L inserimento delle informazioni nella SUA-CdS avviene secondo il calendario delle scadenze indicato dall A.N.V.U.R. e dalle specifiche note ministeriali. L Area Didattica, Settore Offerta Formativa, e il PQF, tramite l Ufficio di Supporto, forniscono ai CdS le informazioni, i testi e i dati necessari per la compilazione e l aggiornamento della Scheda SUA-CdS. In particolare l Area Didattica indica le modalità operative per la compilazione della scheda, fissa la tempistica da seguire per rispettare le scadenze decise dal MIUR e provvede a inserire nella Scheda SUA-CdS le informazioni e i documenti relativi all Ateneo. Il PQF, tramite l Ufficio di Supporto, invia i dati relativi all ingresso, percorso e uscita degli studenti, da inserire nel quadro C1 della Sezione C Risultati della formazione, mette a disposizione i dati aggregati sui questionari degli studenti, da inserire nel quadro B6 della Sezione B Esperienza dello studente, ed il testo da inserire nel quadro D1 della Sezione D - Organizzazione e gestione della qualità. Nel 2015 si prevede di poter fornire anche i dati da inserire nei quadri B7 della Sezione B Esperienza dello studente e C2 della Sezione C Risultati della formazione, che, fino al 2014 compreso, erano ricavati autonomamente dai CdS da AlmaLaurea. In particolare, nei mesi di luglio e agosto 2014, in accordo con le scadenze fornite da A.N.V.U.R. per la compilazione della SUA-CdS e sulla base delle indicazioni del PQF, l Ufficio Studi e statistiche ha predisposto i report con i dati relativi a ogni CdS per il quadro C1. I dati forniti sono articolati in sei sezioni: 1) Caratteristiche degli studenti in ingresso: contiene sia il riepilogo dei dati relativi agli studenti iscritti al corso di studi (iscritti totali, regolari, iscritti al primo anno per la prima volta, immatricolati), sia l'analisi delle nuove carriere in termini di anagrafica, provenienza geografica, tipo e voto di diploma di scuola secondaria superiore, obblighi formativi aggiuntivi e numero di domande presentate e numero di presenti alla prova, se il corso di studio prevede l'accesso programmato. Nel caso di corsi di laurea magistrale vengono forniti anche i dati relativi alla laurea triennale precedente (voto e Ateneo di provenienza). 2) Progressioni: descrive la situazione della coorte nel passaggio dal I al II anno, riportando le mancate iscrizioni, i passaggi di corso all'interno della stessa scuola, i passaggi di scuola e gli studenti che ripetono il primo anno, non avendo conseguito CFU sufficienti per passare al secondo. 3) Crediti conseguiti: indica, riferendosi alle progressioni al II anno riportate al punto 2), il numero di CFU con cui gli studenti si sono iscritti al II anno, suddividendolo in quattro classi: meno di 15, da 16 a 30, da 31 a 45, più di 46. 4) Laureati in corso: riporta sia il numero degli studenti di tre coorti complete (per le triennali 2008/09, 2009/10 e 2010/2011, per le magistrali 2009/10, 2010/11 e 2011/12, per i cicli unici le coorti di partenza variano a seconda della durata) che si sono laureati entro i sei mesi successivi al tempo canonico di laurea, sia il numero degli abbandoni nel triennio (o biennio o quinquennio, ecc.), sia infine il numero di coloro che risultano ancora iscritti nel periodo successivo a quello previsto per conseguire la laurea in corso. 5) Esami superati: contiene, per ogni insegnamento del CdS, il numero e il voto medio degli esami superati nell'anno solare ) IRIS e IRIL: riporta i due indicatori (IRIS e IRIL) che, come si è detto, misurano il rendimento di apprendimento raggiunto dagli studenti e quindi anche l'influenza del CdS rispetto alla preparazione conseguita al termine della scuola secondaria di II grado. 16

17 I dati sono stati estrapolati, considerando come appartenenti alla medesima coorte di partenza anche gli studenti che abbiano effettuato un passaggio da un CdS con ordinamento disciplinato dal DM 509/99 a un CdS disciplinato dal DM 270/04; inoltre sono stati considerati come unico corso quei corsi di studio accorpati o confluiti a causa del processo di razionalizzazione dell'offerta formativa. In aggiunta, al fine di fornire alle Commissioni AQ di CdS un valido aiuto per l interpretazione e per il commento dei dati forniti, l Ufficio di Supporto al Presidio ha predisposto la Guida all interpretazione dei dati che descrive, in maniera puntuale, ogni colonna di ciascuna tabella inviata. A parere del PQF tale Guida, attribuendo una denominazione univoca ai dati con le stesse caratteristiche, svolge anche l importante funzione di diffondere in Ateneo un linguaggio comune, ponendosi quindi come catalogo di metadati. Sempre al fine di supportare le Commissioni AQ di CdS nella redazione della SUA-CdS con scadenza maggio 2015, il PQF ha elaborato e trasmesso un edizione aggiornata delle Linee Guida per la compilazione della SUA-CdS. Infine, per ciò che riguarda la verifica dell aggiornamento delle informazioni contenute nella Scheda SUA- CdS, il PQF ha deciso di attribuire tale compito alla Commissione AQ di CdS, che potrà avvalersi del supporto della Commissione AQ di Scuola. Nel frattempo il PQF effettua, tramite l Ufficio di Supporto, la verifica della conformità degli aspetti formali. Durante tutta l attività di compilazione della SUA-CdS, il PQF e l Ufficio di Supporto, ognuno per la parte di propria competenza, hanno provveduto a fornire ai CdS un aiuto metodologico e operativo, recependone le criticità e i dubbi, e proponendo risposte univoche. I contatti sono avvenuti principalmente attraverso la forma elettronica e i colloqui telefonici, modalità che si sono rivelate entrambe efficaci. Gradi di sistematicità: a) attuazione del processo, secondo procedure esistenti: attività sistematica; b) raccolta di dati e verifica dell efficacia del processo: attività sistematica; c) individuazione di obiettivi di correzione/miglioramento e delle azioni per conseguirli: attività sistematica; d) messa a disposizione delle risorse necessarie: attività sistematica. Punti di Forza: tempestiva messa a disposizione dei dati necessari per la compilazione della SUA-CdS, della relativa Guida all interpretazione, delle Linee Guida per la redazione della SUA-CdS. Aree da migliorare: intensificare il controllo sulle schede SUA-CdS compilate, coinvolgendo sistematicamente la Commissione AQ di Scuola ORGANIZZAZIONE E VERIFICA DELLE ATTIVITÀ PERIODICHE DI RIESAME DEI CDS Sulla base di quanto previsto dalla normativa A.N.V.U.R. Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento del Sistema Universitario Italiano e di quanto deliberato dagli organi di governo il 4 marzo 2014, confermato il 24 febbraio 2015, ed esplicitato nel documento Struttura organizzativa del sistema di assicurazione di Ateneo della qualità della formazione, la Commissione AQ di Corso di studio (CdS) è l organismo preposto allo svolgimento delle attività di Riesame e di stesura del relativo Rapporto. Con riferimento al Rapporto Annuale di Riesame 2015, il Presidio per la qualità della formazione (PQF), ha supportato e coordinato le Commissioni AQ di CdS e di Scuola mediante le seguenti iniziative: 1) stesura delle Linee guida per la redazione del RAR; 2) fornitura, a tutti i CdS, di un template e del set di dati e di indicatori da riesaminare, corredati da una riedizione della Guida alla interpretazione dei dati; 3) effettuazione di seminari informativi presso le Scuole; 17

18 4) stesura del documento Programmazione delle attività di riesame del CdS e criteri per la revisione dei RAR contenente in particolare delle linee guida per la revisione dei RAR da parte delle Commissioni AQ di Scuola; 5) indicazione di precise scadenze ai CdS per le varie fasi dell attività di riesame; 6) attività di consulenza svolta dai referenti di Scuola nel PQF e dal Settore Supporto al PQF nelle fasi di compilazione del RAR. Per quanto riguarda le Linee Guida per la redazione del RAR, come indicato nella Relazione del Presidio per la Qualità della Formazione di maggio 2014, il primo modello proposto da A.N.V.U.R., adeguato dal Presidio alle specificità di Unige, è risultato troppo generico e di non facile applicazione per i CdS. Il Presidio ha pertanto predisposto, al fine di fornire l adeguato supporto nella stesura del RAR 2015, delle linee guida più puntuali. In questo modo il PQF, oltre a supportare le Commissioni AQ di CdS, intende fornire modalità operative comuni, per assicurare che i rapporti dei diversi CdS dell Ateneo si presentino omogenei, sia nella forma, sia nella tipologia di informazioni contenute (fonti ufficiali dei dati utilizzati per le analisi). Ai fini della presentazione delle Linee Guida e dei dati forniti per la redazione del RAR, il Presidio ha effettuato, presso le Scuole dell Ateneo, delle giornate di in-formazione, rivolte ai Presidi, ai Direttori dei Dipartimento, ai Coordinatori dei CdS ed alle Commissioni AQ di Scuola. Tali giornate si sono svolte nelle seguenti date: Scuola Scienze Sociali: 14/10/2014; Scuola Scienze Umanistiche: 14/10/2014; Scuola Politecnica: 16/10/2014; Scuola di Scienze MFN: 16/10/2014; Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche: 22/10/2014. Nel corso di tali giornate, il referente della Scuola nel Presidio, il Capo del Servizio Statistico e Valutazione e il Capo del Settore di Supporto al PQF, hanno illustrato le attività da svolgere per la redazione del RAR, hanno presentato i dati, ricordando sia le motivazioni della scelta degli indicatori proposti, sia le modalità di costruzione degli stessi. Inoltre hanno dato informazioni circa l assistenza/consulenza che sarebbe stata fornita alle Commissioni AQ di CdS nella fase di compilazione dei RAR, da parte sia dei Referenti di Scuola, sia dell Ufficio di Supporto al Presidio. Il Presidio, inoltre, ha aggiornato il documento Programmazione delle attività di riesame del CdS e criteri per la revisione dei RAR. Gli obiettivi del documento sono quelli di programmare l attività di riesame dei CdS dell Ateneo di Genova e di definire e uniformare le modalità e i criteri adottati per le revisioni dei RAR da parte delle Commissioni AQ di Scuola. Il Presidio ha deliberato che tale attività sarà svolta in tre fasi, di cui la prima sarà affidata all Ufficio di Supporto al Presidio (Supporto), la seconda alle Commissioni AQ di Scuola e quella finale al Presidio stesso, in seduta plenaria. Nel suo complesso l attività di revisione ha i seguenti scopi: individuare e segnalare al Coordinatore del CdS eventuali scostamenti del RAR proposto dalla Commissione AQ di CdS, rispetto alle indicazioni contenute nelle Linee Guida; contribuire al processo di formazione ai principi di Assicurazione della Qualità. Le attività connesse al Rapporto di riesame 2015, si sono svolte secondo quanto indicato nel documento Programmazione delle attività di riesame dei CdS e criteri per la revisione dei RAR. Di seguito viene riportato il calendario delle attività. 18

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