Questione intorno all armonizzazione di un Corale

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1 Questione intorno all armonizzazione di un Corale Sul corale si può fare uno studio in generale, andando a vedere la sua caratteristica precipua di essere fondato su un contrappunto isoritmico, oppure uno studio particolare andando a trattare il corale bachiano. l corale di J.S.Bach ha delle costanti nel trattare le cadenze e possiede una grande ricchezza di soluzioni armoniche. Che cosa è un CORALE? l corale è un canto sillabico, composto per essere cantato da un coro liturgico: la melodia cantata dal soprano viene solitamente armonizzata a 4 voci, ponendo - possibilmente - un accordo ad ogni nota del corale, che corrisponde ad una sillaba del testo. Quando si armonizza qualcosa, come una semplicissima melodia cantata all unisono, si deve tener conto del contesto e dell andamento musicale generale. Una melodia semplice può avere moltissime possibilità di armonizzazione [ogni nota infatti può far parte di tre accordi diversi]. Tra i corali di Bach, nella raccolta dei 371 Corali a 4 parti, uno dei più complessi è quello della cantata BWV 60, Es ist genug per la sua ardita ricerca nell armonia. Fu addirittura usato e rimescolato da Alban Berg nel suo Concerto per Violino e Orchestra, che è ricco di citazioni. Durante il lavoro di armonizzazione si devono: A) NDVDUARE PERN DELL ARMONA; si deve quindi distinguere gli elementi strutturali (base) da quello che non lo sono, ma che sono tuttavia importanti ai fini espressivomelodici nel brano. B) VALUTARE L PERCORSO CADENZALE (che spesso è ambiguo); C) (A VOLTE) FARE SCELTE OVVE: dipende tutto dal contesto e dallo stile; D) TENDERE ALLA MAGGOR DFFERENZAZONE NEL MOTO DELLE PART. Per 1 questo motivo si predilige il moto contrario rispetto a quello retto o parallelo e si vogliono evitare anche le 5e e 8e nascoste.

2 Metodologia. 1) ANALZZARE LA MELODA; 2) STENDERE LA LNEA DEL BASSO; 3) SCRVERE LE PART NTERNE. mportanza della cadenza. l punto coronato è strutturale, corrisponde infatti alla scansione delle frasi (o versetti). respiri delle frasi si sottolineano con le CADENZE. La cadenza enfatizza i respiri e le cesure delle frasi, le quali possono essere di carattere conclusivo (si chiude con V - ) oppure di carattere sospensivo (si chiude in dominante consonante, cioè senza la settima). Nel corale, sulla nota con la corona, è sempre presente una Triade. L armonizzazione di Bach: alcune linee di tendenza generali. Nei corali di Bach si possono osservare a livello fenomenologico alcune linee di tendenza stereotipate: in certi casi, il suo stile contiene anche numerose particolarità che risulterebbero errori per un normale manuale di armonia odierno. n genere le costanti di Bach riguardano i trattamenti delle cadenze. 1) trattamento della settima di dominante Bach risolve quasi sempre la settima con una costante ben precisa, facendo saltare la sensibile alla dominante, considerando importante la conclusione accordale completa e corretta. Nelle cadenze dei corali, la settima di dominante (V7) viene introdotta quasi sempre come nota di passaggio, oppure come nota che procede per grado congiunto. J.S.Bach prepara la settima di dominante anche nel canto. 2

3 Bach addirittura presenta la settima di dominante in tutti i salti melodici quando è dentro l armonia, utilizzando anche moti proibiti come il tritono. 6 V7 2) il grado l grado nel modo minore di solito non è usato alla stato fondamentale, ma in primo rivolto. 3) risoluzione della sensibile Bach non risolve quasi mai la sensibile nelle parti interne: nella conclusione della cadenza egli vuole sempre andare a ricercare la COMPLETEZZA DELL ACCORDO. Esercizi da svolgere. Armonizzare la melodia Jesu meine Freude (Re min.), privilegiando il movimento omoritmico delle voci con pochi passaggi di crome. Armonizzare la melodia Wer nur den Lieben gott lasst walten. 3

4 Quando si armonizza, si vanno a considerare le funzioni degli accordi all interno di un contesto ben preciso. L armonia funzionale regge un certo discorso melodico, infatti ogni melodia per essere armonizzata va valutata dentro il contesto in cui si trova. La melodia gira intorno alla funzione che sta esplicitando ogni singolo accordo che la regge. MPARARE A RAGONARE SULLE DFFERENT POSSBLTA D ARMONZZAZONE da e dove si deve andare? > questo deve essere il ragionamento su ogni nota Armonizzando la nota di un canto, si deve: 1) DOPO AVER VAGLATO TUTTE LE POSSBLTA, VEDERE CHE LA NOTA SA CONTENUTA (O MENO) NELL ACCORDO 2) SAPERE DOVE E DREZONATA NSEME ALL ACCORDO (porsi la domanda: dove mi conduce?) 3) SAPERE CHE UN BASSO E BUONO QUANDO FUNZONA DA SOLO insieme alla melodia. 4) METTERE ALLA BASE UN OSSATURA ARMONCA CHE DEVE FUNZONARE SENZA FORTURE 5) LE FORTURE NON REMPONO BUCH. SONO MPORTANT A LVELLO ESPRESSVO E NON STRUTTURAL manuali sono fondamentali, ma vanno messi in dubbio. Basti pensare al concetto di accordo : è vero che si tratta di una simultaneità di più suoni? l concetto è AMBGUO L armonizzazione del corale può essere utile, data la sua netta verticalità, a capire come si può armonizzare una qualsiasi melodia, al di fuori del corale. Lo studio dei corali armonizzati da J.S.Bach fa capire come si devono distinguere le vere note di passaggio espressive e melodiche dall armonia primaria. ESSTE UNA MACROARMONA CHE REGGE TUTTO > ESSTE PO UNA MCROARMONA NE DETTAGL 4

5 L armonia è uno sguardo d insieme sulle funzioni dei singoli accordi. La funzione è data dal grado, che può essere assente (es. V -> : è chiaro che la funzione del V è quello di essere una dominante del, anche se al basso è assente il sol). L ARMONA FUNZONALE è definita in questo modo poiché sussiste una grammatica strutturale di base che lega le diverse funzioni. La nota FONDAMENTALE garantisce la funzione dell accordo: infatti per Schoenberg non è MA ALTERATA. & b c 6 V V(minore) V Nel caso del corale Jesu Meine Freude, Bach si trova davanti a due LA, all inizio della melodia: quante possibilità potrebbero esserci per armonizzarli? n ogni battuta si è sondata ogni & b possibilità, partendo dal fatto che il primo LA deve essere in tonica (altrimenti, le possibilità aumenterebbero). Nella prima, i due la potrebbero essere armonizzati con due accordi di tonica; nella seconda, i due la potrebbero essere armonizzati con due accordi di tonica, di cui il secondo è stato spostato nel primo rivolto; nella terza, si è utilizzato un, un accordo poco usato per la sua sonorità modale e arcaica (si usa per lo più in forma alterata come dominante del V); nella quarta, si sono usati una tonica e una dominante (ma nel caso del corale in questione è SCORRETTO, dal momento che la nota successiva è un SOL e quindi non si saprebbe continuare. Mettendo ancora un armonia di dominante, si formerebbe sincope armonica ); nella quinta, altra possibilità potrebbe essere quella di usare un armonia di tonica ed un altra di dominante minore (Re minore / La minore) che porta la linea del basso a scendere, usando quindi una scala minore naturale; nell ultima, si può considerare di usare una tonica a cui si fa seguire una settima (che ovviamente è preparata). A proposito degli accordi alterati, come nasce la sesta aumentata o eccedente? Per definizione è un accordo alterato e la sua genesi risiede nell alterazione del suo grado fondamentale, il. La funzione primaria dell accordo è infatti quello di essere una SOTTODOMNANTE. n principio si ha una settima minore (7) che ha come funzione quella di andare verso il V. La settima viene progressivamente alterata, arrivando ad avere il in 2 rivolto. 5

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