Piano Provinciale di Emergenza di Protezione Civile
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- Federica Riccardi
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1 PIANO DI EMERGENZA MODELLO DI INTERVENTO (D.g.r. 21 febbraio 2003) Frana di Sparasè Comune di Dorio Località: Sparasè Tipologia di Frana (secondo Varnes) : Tipologia colata Stato di dissesto quiescente Cartina Fronte frana Tavola riguardante la geologia e le dinamiche geomorfologiche dell area in esame Edizione: 01/ Pagina 1 di 9
2 Fenomeni osservati e possibile scenario evolutivo Gli agenti morfodinamici che agiscono attualmente sono sostanzialmente legati all azione della gravità, delle acque di ruscellamento e del crioclastismo. La concomitanza degli effeti dell attività gravitativa e del crioclastismo ha prodotto, nei tempi geologici recenti (quaternario), sia gli estesi accumuli di blocchi lapidei presenti lungo il versante, le scarpate delle relative nicchie, sia di distacco. La dimensione media dei blocchi crollati è di 10 m 3. L area oggetto di studio presenta un dissesto con una fenomenologia complessa, caratterizzata da due tipologie di problemi. La prima fa riferimento a ribaltamento e crollo di diedri rocciosi di volumetria compresa tra 1 e 10 m 3 circa, in corrispondenza del coronamento della zona di distacco della parte apicale dell accumulo più recente; la seconda a deformazioni lente e verosimilmente profonde che interessano l intero dosso morfologico presente a quota 529 m s.l.m., immediatamente a valle della locale mulattiera denominata anche sentiero del viandante. Con riferimento alle tipologie di dissesto ed ai relativi ordini di grandezza, la prima problematica riguarda la normale evoluzione del versante; la cinematica dei blocchi è tale per cui gli stessi vengono arrestati dall ampio vallo creatosi tra la zona di alimentazione e l ingente accumulo presente immediatamente a valle. La seconda problematica riguarda l evoluzione gravitativa post-glaciale dell intero versante e si inserisce nella più ampia problematica di questo settore prealpino, rappresentata dalle Deformazioni Gravitative Profonde di Versante (DGPV) innescatesi a seguito della deglacializzazione del Lago di Como. Date le connotazioni geologiche e morfologiche del sito, si ritiene che la seconda fenomenologia sia quella che può più concretamente rappresentare motivo di pericolo per la viabilità sottostante, presente a livello del lago. In questa ipotesi, infatti, il collasso della massa rocciosa coinvolgerebbe svariate decine di migliaia di metri cubi di roccia. Edizione: 01/ Pagina 2 di 9
3 Ristagni d acqua si formano, stagionalmente, in depressioni geomorfologiche che, con il perdurare delle precipitazioni, danno vita a ruscellamenti incanalati. La maggior parte delle acque meteoriche si infiltra nelle fratture beanti, che caratterizzano il versante, generando ulteriori sovrappressioni idrauliche i cui effetti si sono manifestati, ad esempio, al termine dell alluvione del novembre In quella occasione, il muro di contenimento lungo la S.P. 72 ha raggiunto la rottura ed ha occupato completamente la sede stradale, arrecando grave disagio alla circolazione ma fortunatamente nessuna vittima. Tuttavia dal solo esame morfometrico del versante si deduce che alcuni tratti del pendio settentrionale del M.te Rossecco, a parità di caratteristiche litologiche e geomeccaniche, appaiono a tutt oggi fuori sagoma rispetto a quelli adiacenti; questa evidenza morfometrica tradurrebbe la potenzialità di riequilibrio del versante e quindi in ultima analisi la predisposizione al dissesto franoso. Edizione: 01/ Pagina 3 di 9
4 Elementi a rischio Nell ambito del sito in esame gli elementi esposti al rischio sono costituiti dal tratto della S.P. 72 che si sviluppa lungo la costa meridionale del Laghetto di Piona (per complessivi 2.3 km), dalla S.S. 36 (sia per il tratto scoperto che per il tratto in galleria) e dalla linea ferroviaria Lecco-Sondrio (al km m la linea è scoperta per un tratto di 50 m). Nella foto: ammasso roccioso intensamente fratturato Edizione: 01/ Pagina 4 di 9
5 seguente. Il quadro completo degli elementi esposti al rischio è riportato nella tavola Tavola riguardante gli elementi a rischio e gli interventi di mitigazione nell area in esame Edizione: 01/ Pagina 5 di 9
6 PROCEDURA OPERATIVA - La Regione emana bollettino Condizioni Meteo Avverse Stato di Preallarme alla Prefettura via FAX (num. 0341/279666), Regione Lombardia (num. Verde 800/061160) - Soglie di innesco Preallarme / Allarme Pioggia intensa ( mm/24h) - Preallarme emanato dal Prefetto ai Sindaci Il Prefetto comunica tempestivamente via FAX ai sindaci lo stato di Preallarme Meteo Interventi o Comunicazione al Sindaco (telefono num. 0341/ e fax 0341/807809) Allerta Gruppo Comunale (Coordinatore ) Apertura Sala Crisi Comunale UCL (se si ritiene opportuno) con sede nel Municipio o in altro sito previsto dal piano comunale o Allerta Autorità VVF (distaccamento di Bellano 0341/810222) Carabinieri (Caserma di Colico 0341/940106) Polizia (Questura di Lecco 0341/279111) C.F.S. (Stazione di Lecco 0341/255182) S.T.E.R. (Sede di Lecco 0341/358901) Provincia (centralino 0341/295111) ANAS (02/582821) TRENITALIA (0341/420364) o Il Sindaco invia del personale (volontari o polizia municipale) per controllo stato geomorfologico e idrogeologico del corpo frana e torrenti limitrofi e comunque nell ambito del territorio comunale Edizione: 01/ Pagina 6 di 9
7 - La Regione emana bollettino Stato di Allarme alla Prefettura via FAX (num. 0341/279666) Pioggia intensa ( > 80 mm/24h) - Allarme emanato dal Prefetto ai Sindaci Il Prefetto comunica tempestivamente via FAX ai sindaci lo stato di Allarme Meteo Interventi o Comunicazione al Sindaco Gestione da Sala Crisi Comunale UCL della situazione (0341/ e fax 0341/807809) Intervento del Sindaco con Gruppo Comunale di PC e ditte appaltatrici (mezzi e attrezzature) per lavori di emergenza e per affrontare l imprevedibile o Intervento autorità e strutture di polizia VVF (Distaccamento di Bellano 0341/810222) Carabinieri (Caserma di Colico 0341/940106) Polizia (Questura di Lecco 0341/279111) S.S.U.EM. 118 ( 118 ) Provincia (centralino 0341/295111) ANAS (02/582821) TRENITALIA (0341/420364) o Valutazione evento e eventuale apertura per l imminente Stato di Emergenza di: COM distrettuale Colico (COM 4:num.0341/ e fax 0341/934716) CCS Provinciale Lecco (num. 0341/ e fax 0341/279666) Sala Crisi Prefettura Lecco (num. 0341/ e fax 0341/279666) Sala Crisi Regionale Milano (num 02/ e fax 02/ ) Dipartimento DICOMAC Roma (num. Sala Operativa 06/ ) Edizione: 01/ Pagina 7 di 9
8 - Emergenza in atto (Eventi: frana, esondazione, evacuazione,ecc) Interventi o Attuazione procedure di emergenza pianificate dal piano di Emergenza Comunale e UCL o Gestione dalla sala crisi comunale interfacciandosi, in base all entità dell evento in atto, con COM, CCS, Sala Crisi Prefettura,Sala Crisi Regionale e Dipartimento DICOMAC o Intervento durante l emergenza delle forze in campo con predisposizione cancelli su strade di accesso Vedi cartografia su supporto informatico nel metodo AUGUSTUS - Allegato - o aree e strutture per soccorritori e popolazione evacuata, per la salvaguardia della pubblica incolumità: -palestra comunale (sistemazione evacuati) -parco privato (ammassamento soccorritori) -parco pubblico (installazione campo mobile) -pista atletica (spiazzo per atterraggio elicottero) -scuola elementare (ammassamento risorse e UCL II) -municipio (Sala crisi UCL) -campo da calcio (mezzi protezione civile e movimento terra per ripristino) -chiesa (sistemazione evacuati) Vedi schede relative e cartografia su supporto informatico nel metodo AUGUSTUS Allegato - o Controllo stato evento e meteo in atto (dal UCL, COM e CCS) o Superamento dell emergenza e ritorno alla normalità (dal DICOMAC, CCS, UCL) Edizione: 01/ Pagina 8 di 9
9 INTERRUZIONE DELLA VIABILITA PROVINCIALE In caso dell interruzione della SP 72 nel tratto della località Sparasé (km ) si ha la totale chiusura della rete viaria provinciale verso la Provincia di Sondrio e l unico modo per raggiungerla la SS 36 dello Spluga. Edizione: 01/ Pagina 9 di 9
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