Divisione Studenti, Dicembre 2016 #11

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1 i membri della divisione studenti a eciso di intraprendere il percorso un proprio per questo dobbiamo lottare limiti per disciplinarci e soprattut un profondo significato alla nostra i giorno noi rinnoviamo il nostro al Gohonzon e ogni giorno possiam na nuova strada praticando il Bud esta è la nostra più grande fortuna, nso possiamo sperimentare un gran libertà nella nostra vita anche quand o le situazioni STUDENTI più difficili. fi Nella ì come nel mondo IN VOLO accademico, è dav tr rovarsi a denigrare il potenziale um andonare l ideale e più alto di costrui età pacifica in cui si possa conviver i sul profondo rispetto per la sacrali a. Noi studenti sviluppiamo il no o trasformandolo, grazie alla pratica proprio per rispondere al nostro ma e le persone comuni. Allo stesso tem o basandoci su una fede profonda, ri ogni giorno il voto di migliorarci c en nte come esseri umani. È una lotta è la strada della rivoluzione uman Divisione Studenti, Dicembre 2016 #11

2 Editoriale 2 Esperienza 4 Studio dei saggi e discorsi di Sensei 7 Studio del mese DICEMBRE

3 DITORIA EDITORIALE Trasformare ogni cosa in speranza, coraggio ed energia per avanzare Il 2016 è quasi finito e molte persone si stanno sforzando di realizzare gli obbiettivi che si sono poste per quest'anno. Ogni momento di vita è sempre prezioso, e l'occasione di vivere il mese di dicembre credo che stia nel riconfermare con ancora più forza il significato della lotta che si sta portando avanti per realizzare i propri obbiettivi. Ikeda a tal proposito afferma quanto segue: "L'insegnamento buddista rivela i principi e i modi di procedere per giungere alla soluzione fondamentale dei diversi problemi che affliggono l'epoca attuale. Il Sutra del Loto afferma l'ineguagliabile dignità umana in quanto ogni individuo è egualmente dotato della Buddità, e indica il modo di vivere basato sulla compassione, desiderando la felicità degli altri. Imprimendo questi principi nel cuore di tutte le persone si potrà cambiare direzione alla corrente, dilagante nella società, del disprezzo della vita, e porre fine agli orrori provocati dalla guerra" (tratto da NRU vol27 capitolo 2 puntata 5). Sento che ogni sforzo in più che faccio cambia per sempre la mia vita, e che questa tensione mi dà la possibilità di cambiare non solo il futuro, ma anche la percezione che ho di me stesso in questo momento e tutto ciò che ho vissuto nel passato. Le cause che mettiamo attivano un nuovo modo di vedere il proprio passato e quindi di vivere il presente e il futuro. Una 2

4 delle frasi preferite di Daisaku Ikeda è la seguente citazione tratta dalla Raccolta degli insegnamenti orali di Nichiren Daishonin: «Se in un singolo istante di vita esauriamo le sofferenze e gli sforzi di milioni di kalpa, allora istante dopo istante sorgeranno in noi i tre corpi del Budda di cui siamo eternamente dotati. Nam-Myo-Ho-Renge-Kyo è proprio una tale pratica diligente» (BS, 124). Leggendo questa frase sorge il desiderio di non lasciarsi sfuggire l'occasione di vivere surfando sul proprio karma. Ogni giorno di Dicembre può essere vissuto con la stessa intensità racchiusa in un mese di vita, facendo così fruttare il tempo di un mese come il tempo di un anno. Cosa si può fare concretamente ora? Si può migliorare noi stessi. Negli ultimi mesi vivendo molte esperienze, alcune decisamente positive ed altre molto amare, sono giunto alla conclusione che non voglio più cercare delle giustificazioni, sia in me stesso che nell'ambiente, agli insuccessi. Percepire che siamo Budda è veramente meraviglioso, è una sensazione che possiamo certamente assaporare recitando sinceramente Nam-Myo-Ho-Renghe- Kyo. "Con una fede pura, risoluta, incrollabile e costante, in altre parole finché si nutrirà lo spirito della Gakkai, non importa come sarà la società o quali calunnie e critiche dovremo affrontare, la fortuna accumulata grazie ad un ichinen incrollabile non verrà mai distrutta, per l'eternità" (Nuova Rivoluzione Umana volume 26 capitolo "leader coraggiosi"). Io voglio, io posso vincere! Ciò che noi realizzeremo e la lotta che portiamo avanti adesso rimarrà per sempre un luminosissimo punto di riferimento nella nostra vita. Ogni vittoria che sapremo strappare alla nostra indulgenza scaccerà le ombre nei cuori dei nostri amici. Sento che non dobbiamo sforzarci ora più che mai solo per noi stessi, ma anche per gettare le fondamenta di una nuova cultura di umanesimo buddista. Federico Bobbio Vice Responsabile Nazionale della Divisione Studenti 3

5 SPERIEN ESPERIENZA Essere un Sole Sono Claudia, ho 21 anni e sono nata e vissuta a Gaeta, nel Lazio. Studio Giurisprudenza in statale a Milano dove ad oggi vivo. Sono responsabile giovani donne di capitolo e vice responsabile regionale della divisione studenti. In famiglia siamo quattro sorelle ed un fratello, e io sono l'ultima della serie. Sono la più piccola, ma sono sempre stata "grande". Sono cresciuta in una famiglia con grandi difficoltà economiche e ricordo benissimo le volte in cui, ad esempio, quando si andava a teatro con la scuola io e mamma frugavamo in tutte le borse e i cassetti per arrivare alla somma del biglietto; ricordo anche che mio padre ha sempre fatto tanti lavoretti, che tuttora svolge all'età di 66 anni, allo scopo di non farmi mancare niente. Mettevo da parte i soldi della paghetta per comprarmi da sola i giocattoli, e costruivo con le scatole di cartone quelli che costavano troppo. Ho sempre cercato di essere ordinata, di farmi degli schemi di marcia per la mia giornata e far sì che dentro di me non ci fosse scompiglio, quello stesso scompiglio che invece sentivo nelle dinamiche della mia famiglia. Una delle mie sorelle ha sofferto per molti anni di una forte depressione accompagnata da altri disturbi molto gravi. Avevo paura di lei. In quel periodo il clima in casa era tesissimo: durante i litigi, io scappavo di casa tappandomi le orecchie e piangevo. Reagivo inventandomi un mondo tutto mio, nel quale il silenzio era fondamentale. Alle elementari avevo paura di morire e ho cominciato ad avere gli 4

6 attacchi di panico. Nonostante tutte queste sofferenze, la mia famiglia è sempre rimasta unita grazie all'amore dei miei genitori. A un certo punto, tuttavia, mio fratello ha iniziato a essere sempre meno presente nelle nostre vite, fino a decidere di chiudere completamente i rapporti. A 16 anni ho incontrato il buddismo di Nichiren Daishonin grazie a mia sorella Carla. Ho cominciato a partecipare ai meeting, ma dopo poco tempo ho smesso perché i miei genitori non erano d'accordo: per non sentire altri litigi, ciò da cui ero sempre scappata, sono ritornata nel mio silenzio. L'otto marzo del 2013 ho avuto un brutto incidente con il motorino e per poco non ho rischiato di morire. Sono stata ricoverata in ospedale per più tempo del previsto. Il giorno dell'intervento ho sentito nel mio cuore il potere di Nam myoho renge kyo. Durante l'operazione Carla che viveva in un'altra città - recitava per essermi vicina nonostante la distanza che ci separava. Quel giorno, nella sala operatoria, la sentii realmente al mio fianco, per tutto il tempo. Questa è la potenza di Nam myoho renge kyo, di una fede che va oltre le distanze e che collega i cuori. Quel giorno era il 16 marzo del 2013! L'operazione andò a buon fine. Decisi così di fare il primo passo contro le mie paure e di espormi. Compresi dentro di me che la mia vita aveva bisogno di Nam myoho renge kyo. Incoraggiata da una frase di Nichiren: "Nelle questioni mondane, è dovere del figlio obbedire ai genitori, però, sulla strada della Buddità non obbedire loro può essere la vera devozione filiale.(...) Questo vuol dire che se qualcuno consegue la Buddità può ripagare veramente il suo debito di gratitudine verso di loro" (Lettera ai fratelli, RSND, I) raccolsi tutto il mio coraggio e dissi ai miei genitori di voler tornare a frequentare i meeting. Solo così avrei potuto iniziare la mia rivoluzione umana, la rivoluzione di Claudia Valente. La mia voce, il mio cuore sincero, non portò a nessuno scontro, anzi da quel giorno i miei ogni giovedì mi portavano con le stampelle e il gesso fino al quinto piano di una casa senza ascensore e aspettavano in macchina il termine dello zadankai. Il 27 agosto del 2013, a 17 anni, ho accolto il Gohonzon nella mia vita, ponendolo insieme a mia sorella al centro della mia cameretta. Ho iniziato a recitare per me e per tutta la mia famiglia, per essere un sole e riscaldare i cuori di tutti coloro che ho vicino. Da quando ho ricevuto il Gohonzon non ho più avuto attacchi di panico, la morte non mi fa più paura, sono concentrata a vivere ogni istante della mia giornata, e da tutte le cose immaginarie che mi ero costruita per sopravvivere ho cominciato a vivere delle cose reali che ho. Grazie ai soldi ricevuti per l'incidente mi sono potuta trasferire a Milano e mi sono iscritta all'università. Nell'ultimo anno mi sono ritrovata ad affrontare un'altra sfida economica. Quest'estate la paura di non farcela mi ha travolta, innescando dentro di me il pensiero di cambiare università, tornare a Gaeta e fare la pendolare Gaeta-Napoli. Pensiero logico e razionale: seguendolo, però, avrei raggirato l'ostacolo. Il presidente Ikeda, invece, ci chiede di essere giovani coraggiosi alla ricerca di lotte e sempre pronti ad andare fino in fondo. Sono ripartita da capo e ho cambiato il mio atteggiamento. Basta lamentela! Basta guardare una vita che non è la mia! Davanti al Gohonzon ho giurato vittoria assoluta e che come discepola del Sutra del Loto non sarei mai stata sconfitta. Grazie a questa nuova determinazione ho 5

7 recitato un Daimoku nuovo, leggero, felice. Sono partita finalmente da me, senza se e senza ma, senza cercare altre condizioni per essere felice. Questo cambiamento interiore si è riversato subito sull'ambiente, e nel giro di pochi giorni ho realizzato i miei obiettivi. Ho trovato un lavoro perfetto per me e per le mie esigenze. Avevo determinato di vincere la borsa di studio per l'anno 2016/2017 e di riuscire a comprare i libri entro il 15 ottobre. I primi di ottobre ho ricevuto una borsa di studio che risaliva addirittura all'anno 2014/2015, per la quale ero stata, senza saperlo, a suo tempo idonea, ma non immediatamente beneficiaria. Grazie a quel denaro sono riuscita a comprarmi i libri e a finire di pagare l'affitto. In questa lotta non ho combattuto da sola, ma al mio fianco c'è stata e c'è tuttora mia sorella Carla. Abbiamo rinnovato ancora una volta il nostro legame. Ci siamo incoraggiate a vicenda giorno dopo giorno ed insieme ci siamo rialzate. Le nostre rivoluzioni si sono incastrate e hanno sostenuta l'una quella dell'altra. Unendo la nostra preghiera e i nostri cuori all'unisono con il cuore di sensei, abbiamo realizzato ciò che avevamo determinato comprendendo che il buddismo non è stare sempre bene, ma imparare a vincere insieme! Il mio modo di vivere lo studio è completamente cambiato. L'anno scorso grazie alla pratica ho trasformato l'impossibile in possibile, dando 5 esami in tre mesi e con il massimo dei voti. Questo perché ho gettato il cuore al di là dell'ostacolo e mi sono sentita finalmente libera. Quest'anno sono pronta a battere il mio stesso record sfidandomi ancora di più, decidendo però di trascinare in questa vittoria anche gli altri studenti. La vittoria condivisa ha tutto un altro sapore. Non studio più con l'ansia. Ogni pagina di un libro rappresenta la concretizzazione del mio sogno e l'opportunità di poter fare nuove amicizie. Voglio poter dimostrare con il mio esempio che tutti possiamo farcela, così ad ogni esame mi porto dietro il diario giovanile di Ikeda e leggo in metro una sua frase per essere pronta ad incoraggiare tutti i ragazzi. Da quando ho iniziato a fare così non c'è esame dove io non faccia shakubuku. L'università è diventata la mia torre preziosa. Ora faccio di tutto pur di non perdermi uno zadankai o un meeting della divisione studenti. Non è una perdita, come credevo all'inizio del mio percorso buddista, ma un dono che faccio alla mia vita: per assurdo da quando mi dedico all'attività riesco a creare il mio tempo e fare molte più cose di quelle che facevo prima. La pratica e l'attività mi hanno aperto il cuore, mi permettono di vivere tra la gente, mi gettano sempre oltre quel maledetto baratro che tanto mi spaventa. Ho compreso che la mia più grande offesa alla Legge Mistica è non lodarmi per i continui sforzi che ogni giorno faccio e di non usare la mia voce per la paura che questa possa disturbare. Sto sperimentando l'importanza di creare dialoghi, di essere determinata e dire anche la mia. Sento di essere il sole che volevo diventare. Sono felice di avere al mio fianco Ivano, il mio ragazzo, che mi sprona e mi sostiene in ogni mia lotta. Mia sorella Fernanda è uscita dalla depressione e ha una bambina meravigliosa; l'altra sorella più grande Giusy ha ricevuto il Gohonzon e anche mia nipote ha espresso il desiderio di riceverlo. I miei genitori sono felici e iniziano a godersi questa vita. Durante le vacanze di Pasqua sono riuscita a incontrare mio fratello e la speranza ha di nuovo pervaso la mia famiglia. Prometto a Sensei di coltivare due Shakubuku della Divisione studenti e accompagnarli a ricevere il Gohonzon entro il 31 dicembre 2016! Scrive il presidente Ikeda: "Potrà mai essere sconfitto un discepolo di Nichiren Daishonin? Mai! Fai bruciare in te una grande convinzione! Fede, sorgi!". (sabato 13 maggio 1950, Diario giovanile) Claudia Valente 6

8 TUDIOD STUDIO DEI SAGGI E DISCORSI DI SENSEI Studio del mese Dicembre Care amiche e cari amici, Questo mese studiamo i due capitoli "Dallo studio una saggezza infinita" e "Vivete una vibrante gioventù dedita alla vostra missione", tratti dal libro Corriamo insieme verso Kosen-Rufu. "Nell'universo nulla è più potente della mente umana", questa affermazione dello scienziato russo Konstantin Tsiolkovsky è l'invito con cui Sensei ci propone di riflettere sulla fortuna e sull'opportunità che abbiamo, in quanto esseri umani, di studiare, pensare e creare valore utilizzando le nostre facoltà mentali. Egli ammira in particolar modo quelle persone che sin dalla giovinezza si sono dedicate a coltivare le proprie capacità intellettive e a far scaturire saggezza per sostenere la felicità delle persone, la prosperità della società e la pace nel mondo. Ikeda dichiara con orgoglio che i membri della Divisione Studenti vivono dedicando sforzi quotidiani per intraprendere la nobile via che fu aperta da Nichiren Daishonin: "Sin dall'inizio ho studiato per approfondire l'insegnamento del Budda e conseguire la buddità e anche per salvare le persone con le quali ho un debito di gratitudine". La Divisione Studenti venne fondata dal presidente Toda in un momento irto di ostacoli per i membri della Soka Gakkai. A fronte di persecuzioni condotte dalle autorità si levò solida e fiera la Divisione Studenti, che accese di speranza e fiducia i cuori dei membri; divenne subito chiaro quale fosse la missione della nuova divisione: "Il movimento per la realizzazione di Kosen-Rufu avanzerà grazie agli sforzi profusi nello studio e alle capacità sviluppate di conseguenza dai Bodhisattva Virtù Universale della SGI, ovvero dai membri della Divisione Studenti". Qui Sensei si basa sul passo dell'ultimo capitolo del Sutra del Loto che testimonia il voto del Bodhisattva Virtù Universale di rispettare e proteggere i Tathagata, donne e uomini comuni che recitano Nam myoho renghe kyo e che propagano la legge mistica senza lasciarsi intimorire dai tre ostacoli e quattro demoni. È davvero commovente sentire quanta fiducia Sensei riponga in noi studenti! 7

9 Il Presidente Ikeda incontrò Toda a diciannove anni, a ventitré riuscì a risollevare le sue imprese dalla crisi e rese possibile la sua nomina come secondo presidente della Soka Gakkai. Scrive Sensei: "Un giorno il Presidente Toda mi incoraggiò dicendo «nella vita di colui che si dedica al grande voto di Kosen-Rufu sgorgherà una saggezza infinita. Studia! Studia tutto quello che puoi!». Nessuno sforzo è vano nel buddismo. Forse saremo più occupati di altri, ma tutto si tradurrà in un profondo appagamento. Le fatiche e le difficoltà che affronteremo per-kosen Rufu diventeranno la nostra gloria e ci porteranno alla vittoria definitiva nella vita. Nella lotta innalzata ad Adottare l'insegnamento corretto per la pace nel paese le vostre vite brilleranno di luce indistruttibile". Toda si era fatto carico dei problemi delle altre persone come se fossero stati i propri ed aveva lottato contro la natura demoniaca delle autorità: aspettava seriamente l'emergere di giovani leader coraggiosi. Sensei ci fa comprendere come la realizzazione di Kosen-Rufu dipenda dalla presenza nella società di giovani capaci: "Non può essere difeso il benessere delle persone se non si conosce il duro lavoro. Pertanto, attraverso i vostri sforzi per compiere la vostra nobile missione, per favore sviluppate intelligenza e carattere e crescete come leader che apriranno una nuova era". Daisaku Ikeda non ha mai smesso di imparare e gli assidui sforzi che ha impiegato nel seguire la sua "Università Toda" gli hanno permesso di instaurare dialoghi con i maggiori leader mondiali e di avvicinare culture e società diverse. Il nostro amato maestro perciò ci incoraggia a continuare ad imparare e ad avanzare basandoci sulla Legge mistica, la sorgente della saggezza che ci permette di usare nel miglior modo possibile ogni cosa nella nostra vita. Sensei dice chiaramente che lo scopo di imparare è quello di contribuire alla felicità delle persone, di servire l'umanità, ripagare il debito di gratitudine verso i genitori e creare un luminoso futuro. strada della pace, della giustizia e della vittoria umanistica. «Possiamo credere nei giovani, i giovani sono la nostra unica speranza»: questo era ciò in cui credeva Toda. Incoraggiava i giovani della Divisione Studenti dicendo loro che hanno una missione molto più grande di quanto possano immaginare. Ed era convinto che sarebbero diventati individui straordinari. Siccome io credo in voi, vi dico: siate audaci! Siate coraggiosi! Siate invincibili! Affido a voi il futuro della SGI e di Kosen-Rufu, miei cari amici. Lascio tutto a voi!". Laura Palombaro Responsabile Divisione Studenti della regione Abruzzo Il Presidente Ikeda conclude il discorso richiamandoci alla nostra missione e dichiara con parole colme di fiducia e orgoglio di lasciare a noi il futuro della Soka Gakkai e di Kosen-Rufu: "La passione come il sole, la saggezza come la luce lunare, il coraggio del leone e la solidarietà come la distesa di bamboo: queste sono le caratteristiche che contraddistinguono i membri della Divisione Studenti. Voi, miei cari amici della Divisione Studenti, siete una fonte di speranza che risplende. State aprendo la 8