REGIONE BASILICATA - ALSIA UFFICIO FITOSANITARIO NOVITA FITOIATRICHE I DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA DELLA REGIONE BASILICATA: LE NOVITA

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1 REGIONE BASILICATA - ALSIA UFFICIO FITOSANITARIO NOVITA FITOIATRICHE I DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA DELLA REGIONE BASILICATA: LE NOVITA Ermanno Pennacchio Vitantonio Fornarelli L agricoltura si trova ad un bivio: Per un verso deve produrre (di più) per limitare gli effetti negativi che si rilevano nei Paesi meno sviluppati ove incombono fattori come fame e carestie ma anche per far fronte alla crescita della popolazione mondiale. 1

2 dall altro, occorre produrre in modo sostenibile e compatibile con l'ambiente. L'attività agricola può certamente contribuire a creare e mantenere un ambiente sostenibile, ma può anche mettere l'ambiente a rischio. Trovare un punto di equilibrio può essere tutt altro che facile. Come afferma Formica (Formica C., Geografia dell agricoltura, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1996, p. 337) infatti Solo nella civiltà primitiva, caratterizzata da una economia di caccia e raccolta, l uomo partecipava agli ecosistemi planetari come componente non determinante. Ma poi, divenuto agricoltore sedentario e allevatore, cominciò a trasformare in maniera attiva il paesaggio vegetale sostituendo le complesse associazioni vegetali con poche piante coltivate, incrementando le piante più utili a scapito di quelle di scarso interesse economico, distruggendo le specie animali ritenute nocive a vantaggio di quelle addomesticabili come fornitori di cibo o come strumenti di lavoro. 2

3 La FAO, (l'organizzazione ONU per l'alimentazione e l'agricoltura), l'ifad (il Fondo Internazionale per lo sviluppo agricolo) ed il PAM (il Programma alimentare mondiale) prevedono che: «I prezzi dei generi alimentari sono destinati a rimanere sostenuti (forse anche ad aumentare) e saranno caratterizzati da grande volatilità.» A rischio saranno i piccoli paesi africani. Molti di essi stanno ancora pagando le gravi conseguenze della crisi alimentare e di quella economica del Ma, anche se gli obiettivi di sviluppo del millennio venissero raggiunti per il 2015, nei paesi in via di sviluppo rimarrebbero comunque circa 600 milioni di persone sottonutrite. E che 600 milioni di persone possano soffrire di fame cronica non può essere ritenuto accettabile. Ne consegue, che gli investimenti in agricoltura rappresenteranno l'elemento essenziale per la crescita e la sicurezza alimentare. 3

4 Dove dirigere gli investimenti: - irrigazione (causa di notevoli modificazioni ambientali); - pratiche agronomiche di conduzione dei terreni; - selezione delle sementi di qualità; - fattori di elevazione della fertilità e della difesa delle piante e delle produzioni. È per questo motivo che la PAC è stata riformata. Oggi, per beneficiare di un sostegno, gli agricoltori devono: rispettare le rigorose norme ambientali dell'unione europea. Gli Stati membri sono tenuti a spendere come minimo il 25%del lorobilancioper lo sviluppo rurale per proteggere e migliorare l'ambiente e il paesaggio. 4

5 Nel modello europeo c'è spazio per le piccole aziende come per le grandi. Se la PAC fosse soppressa, molti agricoltori sarebbero costretti ad intensificare la loro produzione per poter sopravvivere. Nella PAC riformata, invece, essi sono spinti non a produrre di più ma a produrre in modo sostenibile e compatibile con l'ambiente. L'agricoltura, dunque, si trova in una situazione paradossale: "[...] i paesi industrializzati, ricchi di terreni coltivati e travagliati dai problemi di eccedenza, per produrre meno, anziché ridurre l'impiego dei mezzi tecnici sono orientati a ridurre la superficie dei terreni coltivati; 5

6 i Paesi in via di sviluppo, poveri di terreni coltivati, di mezzi tecnici e di capitali e travagliati dalla fame, da un lato sono costretti ad allargare la superficie coltivata mediante il disboscamento di intere regioni e la messa a coltura di terre marginali, dall'altro sono in ansiosa attesa dei ritrovati delle nuove biotecnologie, considerati come un possibile contributo alla soluzione dei problemi alimentari." Diventa indispensabile applicare, sia nei Paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo, il concetto di agricoltura sostenibile come chiarito nel capitolo 14 di Agenda 21. L'agricoltura occupa un terzo della superficie del pianeta e costituisce l'attività centrale di buona parte della popolazione mondiale. Le attività agricole sono svolte in stretto contatto con la natura, facendola fruttificare e producendo risorse rinnovabili ma, allo stesso tempo, rendendola più fragile in caso di sfruttamento eccessivo o di gestione errata. 6

7 La produzione integrata(sistema di produzione agricola che utilizza tutti i metodi: agronomici e di difesa dalle avversità, per ridurre al minimo l uso delle sostanze chimiche di sintesi - prodotti fitosanitari e fertilizzanti -, dell acqua e dell energia) insieme all agricoltura biologica sono metodi di produzione sostenibile che andrebbero decisamente incoraggiati e sostenuti. Grazie per l attenzione 7