Istituto Agrario F.lli Navarra (FE)
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- Gemma Marchesi
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1 REGOLAMENTO Azienda Agraria Didattica Istituto Agrario F.lli Navarra (FE) Informazione e formazione essenziale al fine di consentire a tutti di prendere in seria considerazione il problema della sicurezza e di assumere, conseguentemente, atteggiamenti consapevoli e responsabili durante le esercitazioni agrarie in azienda agraria didattica. SEGNALETICA DI SICUREZZA Colore di sicurezza Significato o scopo Esempi di applicazione ROSSO Divieto Cartelli di divieto GIALLO AZZURRO VERDE Avvertimento Cartelli di prescrizione/informazioni Cartelli di salvataggio Cartelli di pericoli (incendio, esplosione, radiazioni, sostanze chimiche, ecc.) Segnaletica di passaggi pericolosi, ostacoli Obbligo di portare un equipaggiamento individuale di sicurezza Cartelli di passaggi e uscite di sicurezza Docce di soccorso Posti di pronto soccorso TIPOLOGIA DEI RISCHI PRESENTI IN AZIENDA AGRARIA RISCHIO MECCANICO L uso improprio di attrezzature può provocare ferite talvolta anche di una certa gravità. RISCHIO TERMICO Una manipolazione superficiale di questi strumenti e dei contenitori sottoposti a riscaldamento può causare delle ustioni. RISCHIO ELETTRICO Gli apparecchi elettrici presenti sono conformi alle norme di sicurezza: non va tuttavia sottovalutato il rischio legato al loro uso. Particolare attenzione bisogna prestare quando si opera in prossimità di buoni conduttori come l acqua o di liquidi facilmente infiammabili. RISCHI IGIENICO-AMBIENTALI Rischi dovuti ad agenti di natura fisica (rumore, vibrazioni, microclima, microonde, ). Rischi dovuti ad agenti di natura chimica (inalazione, fumi, nebbie, polveri, contatto, ingestione di sostanze chimiche e/o biologiche "dannose", ). RISCHI CHIMICI I prodotti fitosanitari pericolosi solo per la sicurezza non hanno necessità del patentino per l acquisto e rappresentano meno del 2% dei prodotti fitosanitari presenti in commercio. Sono preparati che possono risultare molto pericolosi nella conservazione e nell uso in quanto, o per presenza di un innesco (sigaretta, scintilla, ecc ) o per uno scorretto impiego od un rilascio accidentale, possono formare un atmosfera esplosiva o infiammarsi o alimentare un
2 incendio. Emblematica è l errata conservazione dei prodotti diserbanti comburenti accanto a prodotti fitosanitari combustibili che a seguito di fuoriuscita dai contenitori possono reagire energicamente in maniera esotermica fino a provocare un incendio. PRODOTTI CHIMICI usa in agricoltura Il GHS (Globally Harmonized System of Classification and Labelling of Chemicals) è un sistema delle Nazioni unite, armonizzato a livello mondiale, per la classificaizone e la comunicazione di pericoli insiti nei prodotti chimici (sostanze/miscele). Tali informazioni permettono di adottare le misure di prevenzione e di protezione adeguate nell ambito dell utilizzazione. Sostanze: sono rappresentate da elementi chimici ed i loro composti allo stato naturale o ottenuti mediante lavorazioni industriali, eventualmente contenenti gli additivi necessari alla loro immissione sul mercato. Preparati: sono rappresentati da miscugli o soluzioni composti da due o più sostanze. Agenti chimici: tutti i prodotti utilizzati durante il lavoro anche se non potenzialmente dannosi per la salute. ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE CHIMICHE La nuova etichettatura conforme al CLP è obbligatoria a partire dall 1 dicembre 2010 per le sostanze e dall 1 giugno 2015 per le miscele, ma può essere già adottata. A prescindere dallo standard di etichettatura adottato nei periodi di transizione, l etichetta può riportare una sola dicitura, sia essa conforme alla vecchia normativa o alla nuova. La vecchia classificazione conforme alle direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE, comunque, dovrà obbligatoriamente comparire nella scheda dati di sicurezza fino all 1 giugno Il lungo periodo di transizione per i sistemi di etichettatura ( ) ha lo scopo di garantire a tutte le parti interessate - autorità pubbliche, aziende e altri enti coinvolti - la possibilità di concentrare le proprie risorse sui nuovi obblighi e adempiere agli obblighi con tempestività. Il nuovo regolamento europeo CLP si basa sul precedente sistema di classificazione e di etichettatura e costituisce un compromesso tra i sistemi già da tempo in uso in America Settentrionale e nell UE. L aspetto più evidente è rappresentato dai nuovi simboli delle etichette: in luogo dei simboli di rischio di colore nero su fondo giallo-arancio rettangolare utilizzati fino ad oggi, saranno adottati nove pittogrammi di rischio costituiti da simboli neri su fondo bianco racchiusi da una cornice a losanga di colore rosso (Allegato V, Regolamento CLP). Benché la maggior parte dei nove pittogrammi di rischio corrisponda ai simboli già noti, i pittogrammi GHS 04, GHS 07 e GHS 08 sono inediti. La croce di S. Andrea (Xn/Xi) in uso fino ad oggi è stata eliminata. L'ETICHETTA L'etichetta assume un ruolo importante in quanto ci da molte informazioni (sintetiche) sulle caratteristiche chimico fisiche della sostanza e/o preparato inoltre fornisce le prime indicazioni in materia di rischi potenziali della sostanza e/o prodotto. Più esplicitamente: l'etichetta tiene conto di tutti i rischi potenziali connessi con la normale manipolazione ed utilizzazione delle sostanze nelle forme in cui esse vengono commercializzate. L'etichetta deve fornire le seguenti informazioni in lingua italiana: - Il nome chimico della sostanza. - Il nome e la sede della ditta produttrice. - I pittogrammi di pericolo. - Le frasi di pericolo (frasi H), i consigli di prudenza (frasi P)
3 . FRASI DI RISCHIO IN ETICHETTA Le indicazioni di pericolo (frasi H), i consigli di prudenza (frasi P) e i pittogrammi introdotti dal Regolamento CLP (regolamento CE 1272/2008) non sono sempre riconducibili automaticamente alle vecchie frasi R, S ed ai simboli di pericolo. INDICAZIONI DI PERICOLO (Frasi H ossia Hazard Statements) Le frasi H (indicazioni di pericolo) descrivono pericoli che possono originare dai prodotti chimici - Pericoli fisici - Pericoli per la salute - Pericoli per l ambiente Esempi di frasi H: H201 Esplosivo, pericolo di esplosione di massa H261 A contatto con l acqua libera gas infiammabili H302 Nocivo se ingerito H360 Può nuocere al feto H400 Molto tossico per gli organismi acquatici H412 Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata INDICAZIONI DI PRUDENZA (Frasi P Precautionary Statements) Le farsi P (consigli di prudenza) forniscono informazioni per una manipolazione sicura dei prodotti chimici. - Precauzioni per la sicurezza - Immagazzinamento corretto - Smaltimento corretto - Misure in caso d infortunio Esempi di frasi P: P102 Tenere fuori dalla portata dei bambini P211 Non vaporizzare su una fiamma libera o altra fonte di accensione P314 In caso di malessere, consultare un medico P403 Conservare in luogo ben ventilato P501 Smaltire il prodotto/recipiente in conformità con le disposizioni amministrative
4 SIMBOLOGIA DI PERICOLO: PITTOGRAMMI
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6 CARTELLI SEGNALETICI: DI DIVIETO CARTELLI SEGNALETICI: DI AVVERTIMENTO
7 CARTELLI SEGNALETICI: DI PRESCRIZIONE CARTELLI SEGNALETICI: DI SALVATAGGIO
8 CARTELLI SEGNALETICI: PER LE ATTREZZATURE ANTINCENDIO SCHEDA INFORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA (SDS) DEI PRODOTTI FITOSANITARI Per consentire agli utilizzatori professionali di adottare le misure necessarie per la protezione della salute, della sicurezza e dell ambiente sul luogo di lavoro, il responsabile dell immissione sul mercato (fabbricante, importatore o distributore) di un prodotto fitosanitario classificato pericoloso (D.Lgs.65/03) deve fornire gratuitamente al suo destinatario, in occasione o anteriormente alla prima fornitura, una scheda informativa in materia di sicurezza (SDS) su supporto cartaceo ovvero, nel caso in cui il destinatario disponga dell apparecchiatura necessaria per il ricevimento, su supporto informatico. Attualmente la SDS deve essere redatta in lingua italiana. La SDS deve comprendere le seguenti 16 voci obbligatorie: 1) Identificazione del prodotto fitosanitario e della società/impresa 2) Composizione/informazione sugli ingredienti 3) Identificazione dei pericoli 4) Interventi di primo soccorso 5) Misure antincendio 6) Provvedimenti in caso di dispersione accidentale 7) Manipolazione ed immagazzinamento 8) Protezione personale/controllo dell esposizione 9) Proprietà fisiche e chimiche 10) Stabilità e reattività 11) Informazioni tossicologiche 12) Informazioni ecologiche 13) Osservazioni sullo smaltimento 14) Informazioni sul trasporto 15) Informazioni sulla normativa 16) Altre informazioni La scheda di sicurezza deve permettere agli utilizzatori professionali di prendere i necessari provvedimenti per la tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro e per la protezione dell'ambiente.
9 COMPORTAMENTO IN AZIENDA AGRARIA 1. NON si deve correre. 2. NON si deve ingombrare con gli zaini lo spazio intorno alle zone di lavoro (tipo bancali in serra) o in prossimità delle uscite. 3. NON si devono eseguire esperienze diverse da quelle indicate dall insegnante. 4. NON si deve mangiare, bere, masticare gomma americana. 5. NON si deve fumare. 6. SI DEVE indossare il camice, che deve essere sempre chiuso, in ordine e con l indicazione del nome e cognome. 7. SI DEVE mantenere sempre pulito e ordinato l ambiente di lavoro. 8. NON abbandonare la postazione/zona di lavoro durante lo svolgimento dell esperienza. 9. USARE adeguati Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) indicati dall insegnante. 10. NON si possono utilizzare le lenti a contatto. Per eliminare i rifiuti osservare le seguenti regole: 1. Gettare plastica, vetreria e carta negli appositi contenitori. Tutto ciò che non è differenziabile deve essere gettato nei contenitori che si trovano in azienda. 2. NON rimettere i prodotti non utilizzati nei recipienti di provenienza. Nell'usare prodotti fitosanitari 1. PRIMA DI USARE UN PRODOTTO FITOSANITARIO LEGGI BENE L ETICHETTA 2. NON toccare con le mani: preleva con opportuno materiale. 3. NON maneggiare recipienti di grosse dimensioni, soprattutto se contenenti acidi e basi concentrati. 4. NON aprire più di un contenitore alla volta e fare attenzione a non scambiare i tappi dei vari recipienti. 5. NON utilizzare mai la bocca per aspirare liquidi con apposita strumentazione 6. NON aggiungere mai acqua ad un acido, ma aggiungi lentamente l acido all acqua 7. NON usare acidi e basi concentrate: l insegnante predisporrà soluzioni opportunamente diluite. 8. NON annusare né assaggiare con la bocca le sostanze utilizzate. Ricordati di: 1. Non miscelare prodotti chimici diversi, se non espressamente richiesto dalle procedure scritte. 2. Mantenere separati gli Acidi e le Basi. 3. Mantenere gli infiammabili separati dagli altri prodotti e lontano da possibili fonti di innesco (calore, scintille; ecc ) 4. Qualora liquidi e solidi siano depositati nello stesso armadio i liquidi devono essere posti in basso. INCOMPATIBILITA TRA SOSTANZE ACIDI e ALCALI REAZIONE ESOTERMICA ACIDI / ALCALI e IPOCLORITO GAS CLORO INFIAMMABILI e COMBURENTI REAZIONE ESOTERMICA INFIAMMABILI e TOSSICI VAPORI TOSSICI
10 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Servono a proteggere da situazioni potenzialmente dannose per la salute ricordiamo: Protezione mani: guanti (di diversa tipologia a seconda delle operazioni da effettuare) Protezione occhi: occhiali protettivi Protezione viso: maschera visiera protettiva per decespugliatore rete sicurezza giardinaggio. Protezione dell udito: cuffie, inserti auricolari Protezione corpo: grembiule, camice monouso, stivali, scarpe antinfortunistiche, copricapo Protezione vie respiratorie: maschera facciale filtrante (di diversa tipologia a seconda della lavorazione da effettuare), maschera pieno facciale con filtri universali N.B. Gli occhiali da vista NON proteggono adeguatamente gli occhi: occorre indossare gli opportune protezione occhi sopra quelli da vista. GLI INCIDENTI IN LABORATORIO procedure per la limitazione del danno L incidente in ambito lavorativo è un evento sempre possibile: per questo motivo bisogna evitare reazioni non corrette che peggiorano la situazione. Occorre quindi: Mantenere la calma; Avvisare i propri superiori e i collaboratori di ciò che è accaduto; Adottare le procedure previste elaborate dai Dirigenti Responsabili. Per evitare reazioni istintive errate diamo alcune indicazioni sul comportamento da seguire Cosa fare se le mani entrano in contatto diretto con i reattivi? Sciacquare subito con acqua abbondante ed avvisare l insegnante. Togliere eventuali indumenti contaminati. Cosa fare se ci si scotta con una piastra riscaldante o con un contenitore caldo? Sciacquare subito con acqua fredda e chiamare l insegnante che presterà le cure adeguate Cosa fare se gli occhi entrano in contatto con i reattivi? Chiamare subito l insegnante che provvederà ad irrorarli immediatamente con il lavaocchi per 15 minuti, mantenendo le palpebre aperte durante il lavaggio. Cosa fare in caso di incendio? Staccare la corrente agendo sugli interruttori generali. Pertanto, non appena si verifica un incidente, anche se piccolo, AVVISA SEMPRE L INSEGNANTE, che prenderà i provvedimenti più adeguati.
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