Sheda legislativa sul processo di liberalizzazione/privatizzazione dell energia elettrica in Italia di ATTAC Italia

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1 pagina 1 di 5 Sheda legislativa sul processo di liberalizzazione/privatizzazione dell energia elettrica in Italia di ATTAC Italia Normativa Europea: L inizio del processo di privatizzazione dell energia elettrica in Italia si può far risalire alla Direttiva Europea 96/92/CE del 19 dicembre 1996, concernente norme comuni per il mercato interno dell energia elettrica, che ha come precedente una proposta della Commissione che risale al 1992 (GU C65 14/03/92). Con la direttiva citata si stabiliscono le regole per la libera circolazione della merce energia elettrica sul mercato europeo, nella prospettiva di conseguire un mercato concorrenziale e non discriminatorio per quanto riguarda obblighi e diritti delle imprese elettriche. L articolo 1 definisce chiaramente il campo di intervento della normativa: La presente direttiva stabilisce norme comuni per la generazione, la trasmissione e la distribuzione dell energia elettrica. Essa definisce le norma organizzative e di funzionamento del settore energia elettrica, l accesso al mercato, i criteri e le procedure da applicarsi nei bandi di gara e nel rilascio delle autorizzazioni nonché della gestione delle reti. In sostanza si prefigura un sistema di reti nazionali di trasmissione dell energia interconnesse tra loro, sulle quali deve essere garantito il libero accesso ai produttori e genericamente ai fornitori di energia elettrica, in modo da permettergli di raggiungere gli utenti finali. In particolare viene definita la figura dei clienti idonei, cioè quelli che hanno un consumo abbastanza elevato (sopra una soglia fissata attualmente in Italia a 100 MWh l anno), ai quali deve essere garantito il diritto alla contrattazione e all acquisto diretto dell energia dai produttori/fornitori. E prevista la designazione, da parte degli Stati o delle imprese proprietarie delle reti di un gestore della rete responsabile dei flussi di energia sulla rete di trasmissione. Il gestore della rete deve essere indipendente, almeno sul piano della gestione, da altre attività non connesse al sistema di trasmissione. Analogamente, gli Stati designano, o richiedono alle aziende responsabili delle reti di distribuzione di designare, un gestore responsabile di gestione, manutenzione e sviluppo della rete La rete di trasmissione nazionale e le reti di distribuzione dell energia agli utenti finali devono essere gestite in modo imparziale, in maniera da non favorire eventuali imprese di produzione di energia ad esse consociate. Gli stati possono imporre al gestore della rete nazionale di favorire l acquisto di energia prodotta da fonti rinnovabili e, in misura limitata, da produttori nazionali. Inoltre possono essere imposti ai soggetti privati obblighi di servizio pubblico per quanto riguarda la sicurezza, la regolarità, la qualità e il prezzo delle forniture, nonché la protezione dell ambiente. La direttiva impone inoltre le procedure da seguire per la costruzione di nuovi impianti di produzione dell energia elettrica. Gli stati possono scegliere tra un sistema di autorizzazioni e una procedura di gare d appalto. La direttiva impone ai paesi membri di conformarsi entro il 19 febbraio La normativa non parla esplicitamente di privatizzazione delle società monopoliste nazionali, anche se un loro ridimensionamento è implicito nella garanzia del regime di libera concorrenza e nel pari trattamento che deve essere garantito a tutti i fornitori di energia elettrica che vogliono accedere alle reti di trasmissione e distribuzione per raggiungere gli utenti finali. Inoltre i diversi soggetti ai quali si fa riferimento (produttori, grossisti di energia, proprietari/gestori delle reti di trasporto e distribuzione) agiscono tutti come imprese private. Normativa italiana. La direttiva europea 96/92/CE viene recepita in Italia dal decreto Bersani: liberalizzazione del mercato elettrico (D.L. 79, 16 marzo 1999), che definisce le modalità di liberalizzazione del mercato dell energia e il ridimensionamento di ENEL S.p.A. sia in termini di ruolo che di capacità produttive. L articolo 1 del decreto definisce chiaramente che Le attività di produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita di energia elettrica sono libere nel rispetto degli obblighi di servizio pubblico Le attività di trasmissione e dispacciamento sono riservate allo stato ed attribuite in concessione al gestore della rete di trasmissione nazionale L attività di distribuzione dell energia elettrica è svolta in regime di concessione rilasciata dal Ministero dell industria Gli utenti finali del sistema elettrico sono suddivisi fra gli utenti vincolati, ai quali è applicata una tariffa unica nazionale, e gli utenti idonei, che sono liberi di stipulare contratti di fornitura con i fornitori di energia. Dal 1 gennaio 2003 a nessun soggetto è consentito di produrre o importare più del 50% dell energia elettrica prodotta e importata in Italia. A tale scopo, entro la stessa data, ENEL S.p.a. deve cedere non meno di

2 pagina 2 di MW della propria capacità produttiva. L ENEL viene societarizzata, costituendo società per azioni separate per lo svolgimento delle diverse attività connesse al mercato elettrico. Le aziende distributrici hanno l obbligo di connettere alle proprie reti tutti i soggetti che ne facciano richiesta. Le società di distribuzione partecipate dagli enti locali possono chiedere a ENEL S.p.a. la cessione dei rami d azienda dedicati all attività di distribuzione nei comuni nei quali le predette società servano almeno il 20% degli utenti. La gestione del mercato dell energia elettrica è demandata a tre società per azioni: il gestore della rete di trasmissione nazionale (GRTN) S.p.a., l acquirente unico S.p.a. ed il gestore del mercato elettrico S.p.a.. Il GRTN viene costituito da separando da ENEL S.p.a le attività relative al controllo della trasmissione di energia elettrica, mentre la rete di trasmissione rimane di proprietà ENEL. Il GRTN rimane di proprietà del Ministero del Tesoro. Le atre società citate vengono costituite successivamente dal GRTN. Gestione del mercato energetico italiano La gestione del mercato dell energia elettrica in Italia è gestito dalle tre S.p.a. precedentemente citate, che sono state istituite per effetto del Decreto Bersani, e dall Autorità per l Energia Elettrica e il Gas. Nel seguito si cerca di dare una breve descrizione del ruolo dei diversi istituti. Il Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale è una società per azioni la cui costituzione è avvenuta in base al Decreto legislativo n. 79/1999. Per garantirne il ruolo neutrale nei confronti di tutti gli operatori del mercato elettrico, le azioni della Società, sono state assegnate al Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. Gli indirizzi strategici ed operativi del Gestore sono definiti dal Ministro dell industria, del commercio e dell artigianato. Al Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale sono attribuite in concessione le attività di trasmissione e dispacciamento e la gestione unificata della rete di trasmissione nazionale. A tal fine la Società, senza esserne proprietaria (la rete rimane di proprietà ENEL), gestisce la rete nazionale con la massima imparzialità. Il GRTN svolge le seguenti attività: connette alla rete di trasmissione nazionale chiunque ne faccia richiesta senza discriminazioni e senza compromettere la continuità del servizio; gestisce i flussi di energia e i relativi dispositivi di interconnessione con altre reti nazionali e con le reti di distribuzione; garantisce la sicurezza, l affidabilità, l efficienza e il minor costo del servizio e degli approvvigionamenti di energia; gestisce senza discriminazione di utenti, la rete di trasmissione nazionale; delibera gli interventi di manutenzione e sviluppo della rete di trasmissione nazionale. L Acquirente unico S.p.A. è una società per azioni costituita in data 12 novembre 1999 dal Gestore della rete di trasmissione nazionale, secondo quanto previsto dall art. 4, comma 1 del D.Lgs. 79/99. Il Gestore, pur potendo cedere quote azionarie della società (non superiori al 10%) a soggetti che, singolarmente o in forma associata, rappresentino componenti significative della attività di distribuzione dell energia, mantiene la maggioranza del capitale sociale dell Acquirente unico. L Acquirente unico deve salvaguardare la sicurezza e l economicità degli approvvigionamenti per i clienti vincolati e garantire la diversificazione delle fonti, utilizzando anche l energia rinnovabile e l energia derivante da cogenerazione, in base agli indirizzi adottati dal Ministro dell Industria, sentiti il Ministro del commercio con l estero e l Autorità per l energia elettrica e il gas. L Acquirente Unico svolge le seguenti attività: elabora la previsione della domanda di energia da soddisfare nei tre anni successivi, comprensiva della riserva; elabora analoga stima per il quinquennio successivo in base all evoluzione del sistema; stipula e gestisce i contratti di fornitura e di vendita di energia, con procedure trasparenti e non discriminatorie, al fine di garantire ai clienti vincolati, la disponibilità della capacità produttiva e la

3 pagina 3 di 5 fornitura di energia in condizioni di continuità, sicurezza ed efficienza del servizio, nonché di parità di trattamento, anche tariffario. Il Gestore del mercato elettrico S.p.A. è una società per azioni costituita dal Gestore della rete di trasmissione nazionale, secondo quanto previsto dall art. 5, comma 1 del D.lgs. 79/99. Al Gestore del mercato S.p.A è affidata la gestione economica del mercato elettrico. A tal fine il Gestore del mercato ne predispone la disciplina che è approvata dal Ministro dell Industria, sentita l Autorità per l energia elettrica e il gas, con proprio decreto. Il Gestore del mercato elettrico svolge le seguenti Attività: Organizza il mercato secondo criteri di neutralità, trasparenza, obiettività, nonché di concorrenza tra produttori, assicurando la gestione economica di un adeguata disponibilità della riserva di potenza. Bilancia domande ed offerte di energia e prevede gli obblighi di produttori e importatori di energia che non si avvalgono della contrattazione bilaterale. Gestisce, dall entrata in funzione del dispacciamento di merito economico, la c.d. "Borsa dell energia", punto d incontro delle offerte di acquisto e vendita di energia e di tutti i servizi connessi. L Autorità per l energia elettrica e il gas è un autorità indipendente istituita con la legge 14 novembre 1995, n. 481 con funzioni di regolazione e di controllo dei settori dell energia elettrica e del gas. Un autorità indipendente è un amministrazione pubblica che prende le proprie decisioni in base alla legge istitutiva e ai propri procedimenti e regolamenti dotata di un elevato grado di autonomia nei propri giudizi e valutazioni rispetto all esecutivo. I poteri di regolazione settoriale fanno riferimento alla determinazione delle tariffe, dei livelli di qualità dei servizi e delle condizioni tecnico-economiche di accesso e interconnessione alle reti, in servizi in cui il mercato non sarebbe in grado di garantire l interesse di utenti e consumatori a causa di vincoli tecnici, legali o altre restrizioni che limitano il normale funzionamento dei meccanismi concorrenziali. L Autorità è un organo collegiale, composto dal Presidente e da due Membri. I tre componenti l Autorità sono nominati con decreto del Presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro dell industria, del commercio e dell artigianato. Le designazioni effettuate dal Governo sono sottoposte al parere vincolante, espresso a maggioranza assoluta, dalle Commissioni parlamentari competenti. I componenti sono scelti fra persone dotate di alta e riconosciuta professionalità e competenza nel settore. Gli incarichi durano sette anni e non sono rinnovabili. A tutela dell indipendenza dell Autorità è fatto esplicito divieto ai suoi componenti di intrattenere rapporti di consulenza o collaborazione e di avere interessi diretti o indiretti nelle imprese operanti nei settori di competenza; il divieto si estende anche ai quattro anni successivi alla cessazione dell incarico. Situazione attuale della produzione di energia elettrica in Italia Nel novembre 2002 ENEL ha concluso la cessione di parte del suo parco centrali a cui era costretta per ottemperare al decreto Bersani. L obbligo di cedere centrali di produzione per almeno MW ha ridotto la potenza installata di ENEL S.p.a. da a MW. Per ottemperare agli obblighi di legge ENEL aveva costituito tre società per azioni, denominate GENCO (Generation Company) alle quali aveva allocato le centrali termoelettriche ed idroelettriche da cedere, con la seguente ripartizione di potenza installata.: Eurogen S.p.a. (7000 MW), Elettrogen S.p.a. (5438 MW) ed Interpower (2600 MW). Lo scorso novembre è stata ceduta realizzata la cessione dell ultima delle GENCO (Interpower) realizzando il seguente quadro proprietario: Eurogen: Edipower, consorzio Edison, AEM Milano (municipalizzata, comune al 51%), AEM Torino (municipalizzata, comune al 69%), ATEL, Unicredito Italiano, Interbanca e Royal Bank of Scotland; gli azionisti principali di Edison sono Italenergia Bis SpA (76,9%) e Carlo Tassara SpA (3,6%); a sua volta Italenergia BIS Spa è partecipata da Fiat (24,6 %), EDF (18 %), Capitalia (14,2 %), IMI Investimenti (12,5 %), Intesa (10,7 %), Gruppo Tassara (20 %). Elettrogen: Endesa Italia, costituita da Endesa (ex monopolista e principale operatore del mercato

4 pagina 4 di 5 spagnolo), ASM Brescia (municipalizzata, comune 72%), e Banco Santander Central Hispano; ASM detiene il 14,67% di Endesa Italia S.r.l. Interpower: Electrabel (ex monopolista belga, controllata da Tractebel, che è il polo energia di SUEZ), ACEA Roma (municipalizzata, comune al 51%), Energia Italiana (controllata da Energia e partecipata da Hera, Amga Genova, MPS, BNL); Energia è controllata da CIR/De Benedetti e partecipata dall austriaca Verbund. Le informazioni rese disponibili dal GRTN e dall autorità per l energia elettrica e il gas forniscono per il 2000 la seguente distribuzione delle quantità di energia prodotta dai diversi gruppi: Produttore Produzione % TWh Gruppo Enel Eurogen Elettrogen Interpower Gruppo EDISON (Edison+Sondel) Altri produttori (ENI, Aziende Enti Locali) Totale Considerazioni sullo stato di privatizzazione/liberalizzazione dell energia elettrica Per effetto del Decreto Bersani il sistema di produzione e distribuzione dell energia elettrica è stato ampiamente liberalizzato. Le società pubbliche che gestivano l energia elettrica (ENEL e municipalizzate) sono state tutte trasformate in S.p.a. e parzialmente privatizzate attraverso la collocazione in borsa di parti dei pacchetti azionari. Nonostante ciò si può osservare come la fetta maggioritaria della produzione di energia elettrica sia tutt oggi sotto il controllo diretto o indiretto (attraverso società partecipate) di società per azioni a maggioranza pubblica: Enel, ASM Brescia, AEM Milano, AEM Torino, ACEA Roma. Il soggetto privato che controlla la quota di mercato più alta è Edison. Mentre si deve rilevare l ingresso sul mercato italiano delle ex monopolista di altre nazioni europee: EDF (F), Endesa (S) e Electrabel (B). Si deve inoltre tenere presente che Enel e le ex municipalizzate delle maggiori città controllano attraverso concessione le reti di distribuzione dell energia agli utenti finali. Questo è probabilmente uno dei motivi per i quali i soggetti stranieri hanno costituito dei consorzi con le aziende degli enti locali, che garantiscono l accesso al parco clienti industriali che residenziali raggiunti dalla rete di distribuzione Si può rilevare l assenza di un organismo che si occupi della pianificazione del sistema energetico nazionale e che stabilisca delle linee guida riguardo alla necessità di costruire nuovi impianti, alla loro localizzazione sul territorio, alla compatibilità ambientale del sistema energetico ed alla politica dei combustibili su scala nazionale. La regolazione del sistema è demandata al libero mercato ed agli organismi di controllo sopra descritti, che si ritiene siano in grado di garantire il miglior servizio possibile, intervenendo principalmente per garantire l efficienza del sistema, la libera concorrenza ed il rispetto degli obblighi di servizio pubblico. Prospettive di una ulteriore spinta alla liberalizzazione Il 25 novembre 2002, durante il vertice di Bruxelles, i Ministri dell Energia dell Unione Europea hanno approvato un accordo che determinerà un ulteriore liberalizzazione del mercato elettrico. Si prefigura la creazione di un mercato libero dell energia elettrica e del gas su scala europea, aumentando l interconnessione delle reti nazionali e favorendo quindi gli scambi ed il commercio di energia su scala europea. Inoltre, nei mercati dell energia dell UE ci dovrà essere libera concorrenza per gli utenti industriali entro il 2004, ed entro il 2007 per quelli domestici. Dovranno essere quindi rimosse le divisioni fra utenti idonei ed utenti vincolati ed anche la gestione fornita dall acquirente unico che acquista l energia elettrica per la fornitura agli utenti vincolati dovrà essere rivista e non vi sarà più per tali utenti una tariffa unica nazionale.

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