OGGETTO: Variante n. 3 al Piano Regolatore Generale di Ruffré-Mendola ai sensi dell art. 148 della L.P. 4 marzo 2008 n.1. Prima adozione.

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1 Delibera del consiglio comunale n 16 dd. 19/03/2012 OGGETTO: Variante n. 3 al Piano Regolatore Generale di Ruffré-Mendola ai sensi dell art. 148 della L.P. 4 marzo 2008 n.1. Prima adozione. Ai sensi dell art. 14 del T.U.LL.RR.O.C. approvato con D.P. Reg. 01/02/2005, n. 3/L, si astengono dalla votazione e si assentano dall aula i Consiglieri LARCHER GIUSEPPE e LARCHERI FRANCO. Visto e considerato che: Con deliberazione n di data 15 giugno 2001, la Giunta provinciale ha approvato, il Piano Regolatore Generale (P.R.G.) di Ruffré Mendola. Con successive deliberazioni n di data 29 maggio 2006 e n di data 30 dicembre 2009, la Giunta provinciale ha approvato la prima e la seconda variante al Piano Regolatore Generale (P.R.G.) di Ruffré Mendola. Nel Piano Regolatore Generale di Ruffré-Mendola è prevista un'area artigianale che è stata progettata in collaborazione con Trentino Sviluppo S.p.A., che si occuperà della sua realizzazione. Durante gli studi delle aree è però risultato evidente che sarebbe stata necessaria una diversa strutturazione interna delle aree e delle vie di accesso e che anche il perimetro esterno della zona artigianale avrebbe avuto bisogno di alcune modifiche. Sulla base di questa necessità il Comune di Ruffrè - Mendola ha iniziato a redigere una variante del PRG che ha poi interessato più aree. Le modifiche previste nella variante depositata e presentata al Consiglio Comunale, elencate nella relazione illustrativa sono come di seguito sintetizzabili: MODIFICA N. 1 - Si tratta dell'eliminazione della previsione di un Piano Attuativo al Passo Mendola (PA4) che prevedeva la possibilità della realizzazione di un alloggio per vacanze sull'area in cambio della realizzazione di alcuni locali di pubblica utilità; inoltre si elimina la previsione del parcheggio pubblico adiacente. Le due aree vengono trasformate in area per servizi pubblici. MODIFICA N. 2 - E' una variante, relativa alla zona artigianale prevista dal PRG vigente. Come già indicato tutte le modifiche cartografiche apportate al PRG sono un mero recepimento delle indicazioni del Servizio Aree Industriali, e comprendono un cambio del perimetro dell'area ed un cambio della viabilità interna e di accesso. MODIFICA N. 3 - Si tratta di leggere modifiche alla destinazione d'uso di alcune particelle ai Villini dell'alpe: la strada di accesso di progetto prevista viene eliminata, dato che gli accessi alle aree interessate sono stati reperiti in maniera alternativa, e di conseguenza si elimina pure il potenziamento della strada esistente. MODIFICA N. 4 - La variante intende favorire la riorganizzazione della viabilità in prossimità del ponte sul rio Diavola e del bivio verso il maso Fait e verso le piste del monte Nock. Pertanto, questa modifica cartografica introduce la previsione del potenziamento della strada comunale e della provinciale, ed inoltre amplia la fascia di rispetto stradale in prossimità del bivio. MODIFICA N. 5 - Semplice variante cartografica che elimina dalla cartografia di piano parte di una strada locale, la cui classificazione corretta in base allo stato reale ed alla pendenza dei luoghi è invece di zona agricola. MODIFICA N. 6 - Si tratta della modifica della destinazione urbanistica di un'ampia zona di territorio posto verso Maso Coflari che era destinata a campeggio e che viene posta invece ad area agricola. MODIFICA N. 7 - Si tratta dell'inserimento in cartografia della previsione di una nuova zona per insediamenti zootecnici.

2 MODIFICA N. 8 - Piccola variante cartografica che consiste nella modifica della destinazione d'uso dell'andito circostante un edificio, che passa da residenziale esistente a verde privato; MODIFICA N. 9 - Si tratta della modifica alla classificazione di un edificio posto in centro storico nelle vicinanze di scuola e chiesa. MODIFICA N Si tratta della modifica di destinazione dell'area pascolo prevista dal PRG vigente nella zona a monte dell'albergo Paradiso. Il PUP in quest'area prevede una zona agricola di pregio, per cui si è deciso di adeguare il PRG prevedendo un'area agricola di pregio sulla zona individuata dal PUP, e di conseguenza per uniformità si è deciso inoltre di classificare come agricola normale l'area a pascolo rimanente. MODIFICA N Si tratta dell'inserimento in centro storico di un edificio precedentemente classificato tra le aree residenziali esistenti. MODIFICA N Similmente alla variante precedente si tratta di un edificio di pregio, inserito in centro storico, classificato R3, e dotato di scheda di dettaglio. MODIFICA N Si tratta di una variante che va a redigere una scheda di dettaglio per un edificio esistente in modo da permetterne una ristrutturazione con modalità adeguate che ne tutelino le particolarità. MODIFICA N Si tratta dell'inserimento nel centro storico di due piccoli edifici di pregio precedentemente classificati tra le aree residenziali esistenti. MODIFICA N Si tratta di un edificio molto pregevole, precedentemente classificato come R2, ma che per le sue particolarità merita una classificazione ad R1. MODIFICA N Si tratta della modifica di destinazione da verde agricolo secondario a verde privato di una piccola zona che costituisce l'andito di pertinenza di un edificio esistente. MODIFICA N Si tratta di una serie di modifiche della destinazione d'uso in zona Maso Vallette Attualmente l'area è classificata come verde agricolo secondario, essendo invece più coerente con lo stato di fatto una classificazione a verde privato. Viene inoltre prevista un'area residenziale di nuova espansione, caratterizzata da una prescrizione normativa di dettaglio. MODIFICA N Si tratta semplicemente della modifica della destinazione urbanistica dell'andito di un edificio esistente, che viene posta a verde privato. MODIFICA N Si tratta della modifica cartografica di alcune aree in zona Villini dell'alpe: nella gran parte delle modifiche si tratta di estendere la zona ad Aree urbane da qualificare fino al limite catastale di proprietà privata: la destinazione attuale a bosco non ha molto senso trattandosi di fatto di giardini privati. MODIFICA N Si tratta di due piccole variazioni cartografiche al Passo Mendola, che consistono nella modifica da residenziale di nuova espansione a verde privato di un terreno e da verde secondario a verde privato di un terreno antistante la zona residenziale. MODIFICA N. 21 -Si tratta semplicemente dell'eliminazione del vincolo di lottizzazione da un'area di nuova espansione su cui la lottizzazione è stata completata. MODIFICA N. 22 -Si tratta dell'inserimento tra le aree a verde privato di una piccola zona a valle del cimitero e della strada provinciale. In sede di predisposizione della variante in oggetto è stata accertata l assenza di beni gravati da uso civico, ai sensi di quanto stabilito dall articolo 18 della Legge provinciale 6/2005. L art 33 della L.P. 4 marzo 2008 n. 1 riguarda le Varianti al piano regolatore generale, ma nel caso in esame, visto che ad oggi non risulta ancora essere stato approvato il piano territoriale della comunità, le varianti ai piani regolatori generali sono disciplinate dall art 148 della L.P. 4 marzo 2008 n. 1: Disposizioni per l'approvazione dei primi piani territoriali delle comunità e dei piani regolatori generali. L articolo di cui sopra al comma 4 specifica infatti che: Fino alla data di approvazione del primo piano territoriale della comunità i comuni possono approvare varianti ai piani regolatori generali con le procedure previste dalla legge provinciale n. 22 del 1991 fermo restando che non possono essere adottate più di tre varianti nello stesso biennio e non è ammessa l'adozione di

3 varianti nel semestre che precede il rinnovo del consiglio comunale, fatte salve le varianti per opere pubbliche e di motivata urgenza nonché quelle previste dall'articolo 55, comma 4, e altre eventuali tipologie di varianti non sostanziali individuate con il regolamento di attuazione. In sede di approvazione di queste varianti la Provincia verifica la coerenza con il piano urbanistico provinciale e con il piano territoriale della comunità eventualmente adottato. Nello specifico, il comma 5 dell art 148 precisa alcune disposizioni relative alle varianti ai piani regolatori: Per l'approvazione delle varianti ai piani regolatori generali ai sensi del comma 4, in deroga a quanto previsto dall'articolo 42, comma 3, della legge provinciale n. 22 del 1991, si applicano le seguenti disposizioni: 0a) le date di deposito del piano sono rese note, oltre che con la pubblicazione del piano nel Bollettino ufficiale della Regione, anche mediante avviso pubblicato su almeno un quotidiano locale e sul sito web del comune o del Consorzio dei comuni trentini; a) il parere della CUP, previsto dall'articolo 40, comma 4, della legge provinciale n. 22 del 1991, è sostituito da una valutazione tecnica del servizio provinciale competente in materia di urbanistica e tutela del paesaggio, espressa entro quarantacinque giorni, fatta salva la facoltà del servizio medesimo, in relazione all'importanza o alla complessità della variante, di devolvere alla CUP la valutazione di propria competenza; in tal caso la valutazione tecnica della CUP è resa entro sessanta giorni; b) il termine per l'approvazione del piano da parte della Giunta provinciale di cui all'articolo 41, comma 1, della legge provinciale n. 22 del 1991 è ridotto a sessanta giorni; c) fatto salvo quanto previsto dalle lettere a) e b), per le varianti relative a singole opere pubbliche o conseguenti a pubbliche calamità i termini previsti dall'articolo 40 della legge provinciale n. 22 del 1991 sono ridotti a metà e si prescinde dal parere del servizio provinciale competente in materia di urbanistica e tutela del paesaggio previsto dall'articolo 41, comma 1, della medesima legge; d) se l'accoglimento di osservazioni comporta l'introduzione di modifiche rispetto alle previsioni del piano adottato, il comune dispone una nuova pubblicazione, reiterando la procedura, per la presentazione di osservazioni limitatamente alle parti oggetto di modifica; in tal caso i termini previsti dall'articolo 40 della legge provinciale n. 22 del 1991 sono ridotti a metà e le variazioni apportate in accoglimento delle nuove osservazioni non sono soggette a pubblicazione, né a osservazioni. Non è ulteriormente richiesta la valutazione tecnica del servizio provinciale competente in materia di urbanistica e tutela del paesaggio o della CUP se le modifiche accolgono le osservazioni già espresse dal servizio medesimo o dalla CUP; negli altri casi la valutazione tecnica della CUP, ove richiesta, è sostituita dalla valutazione del servizio provinciale competente in materia di urbanistica e tutela del paesaggio. Merita quindi evidenziare che la procedura amministrativa finalizzata all approvazione della Variante n. 3 al piano regolatore generale di Ruffré-Mendola, ai sensi del combinato disposto dell articolo 42 della Legge provinciale 5 settembre 1991, n. 22 e s.m.i., concernente l Ordinamento urbanistico e tutela del territorio, e dell articolo 148, comma 5 della Legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1, concernente la Pianificazione urbanistica e governo del territorio, prevede le seguenti fasi: - prima adozione da parte del Consiglio comunale; - deposito della variante in tutti i suoi elementi e della deliberazione di adozione a libera visione del pubblico negli uffici comunali per 30 (trenta) giorni consecutivi, previo avviso da pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale della Regione, su almeno un quotidiano locale e sul sito web del comune o del Consorzio de comuni trentini; - contemporaneamente al deposito, trasmissione della variante al servizio urbanistica e tutela del paesaggio per la formulazione della valutazione tecnica di competenza, resa entro 45 (quarantacinque) giorni, fatta salva la facoltà del servizio medesimo, in relazione all importanza o alla complessità della variante, di devolvere alla CUP la valutazione di propria competenza; in

4 tal caso la valutazione tecnica della CUP è resa entro 60 (sessanta) giorni; - raccolta delle osservazioni di pubblico interesse eventualmente presentate durante il periodo di deposito; se l accoglimento di osservazioni comporta l introduzione di modifiche sostanziali rispetto alle previsioni adottate, il comune reitera la procedura disponendo una nuova pubblicazione per 30 (trenta) giorni, per la presentazione di osservazioni limitatamente alle parti oggetto di modifica; le variazioni apportate in accoglimento delle nuove osservazioni non sono soggette a pubblicazione, né a osservazioni. Non è ulteriormente richiesta la valutazione tecnica del servizio provinciale competente in materia di urbanistica e tutela del paesaggio se le modifiche accolgono le osservazioni già espresse dal servizio medesimo; - adozione definitiva da parte del Consiglio comunale della variante al piano entro i successivi 45 (quarantacinque) giorni; - approvazione della Giunta provinciale, entro il termine massimo di 60 (sessanta) giorni dal ricevimento da parte del servizio urbanistica e tutela del paesaggio della deliberazione di definitiva adozione completa dei relativi elaborati tecnici; - entrata in vigore della variante il giorno successivo a quello della pubblicazione sul B.U.R. della deliberazione di approvazione Tutto ciò visto e considerato IL CONSIGLIO COMUNALE Rilevato che in sede di discussione del punto la Consigliera comunale Contu Claudia presenta un ordine del giorno che prevede lo stralcio della modifica n.7, relativa all'inserimento in cartografia della previsione di una nuova zona per insediamenti zootecnici. Considerato che tale Ordine del Giorno viene posto in votazione e viene approvato con 8 voti favorevoli e 5 contrari dei 13 consiglieri presenti e votanti in aula. Preso atto che dunque che rispetto alla Variante al PRG presentata al Consiglio comunale verrà posta in votazione una variante priva del punto n.7, riferito all'inserimento in cartografia della previsione di una nuova zona per insediamenti zootecnici. Dato atto che ai sensi dell articolo 26 del T.U.LL.RR.O.CC. approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n. 3/L, spetta al Consiglio Comunale adottare la documentazione di variante per opere pubbliche delle previsioni del Piano Regolatore Generale; vista la L.P. n. 1/2008 Pianificazione urbanistica e governo del territorio ed in particolare l articolo 33; Visto il D.P.P. 24 novembre 2009, n 29/31/Leg, che modifica il d.p.p. 14 settembre 2006, n Leg Visto l art. 79 del D.P.Reg , n. 3/L; Visto lo Statuto comunale; Visto il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa espresso dal Segretario comunale, ai sensi dell articolo 81 del T.U.LL.RR.O.CC. approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n. 3/L, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale ed identificato con la lettera A); Dato atto che la presente deliberazione non presenta profili di rilevanza contabile e non

5 necessita pertanto l espressione del parere di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria ai sensi dell articolo 81 del T.U.LL.RR.O.CC. approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n. 3/L; Con voti favorevoli 12, astenuti 1 contrari 0, DELIBERA 1. di adottare, in prima istanza, la Variante n. 3 al Piano Regolatore Generale di Ruffré-Mendola, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, e visionabile presso gli uffici comunali; 2. di trasmettere copia della presente deliberazione: - al Segretario comunale affinché provveda alla pubblicazione ed al deposito della variante di cui al punto 1.; - al servizio urbanistica e tutela del paesaggio per la formulazione della valutazione tecnica di competenza, ai sensi dell articolo 148 della Legge provinciale 1 marzo 2008; 3. di dare atto che dalla data di esecutività della presente deliberazione, come previsto dall articolo 35 della Legge provinciale 4 marzo 2008, n 1, scattano le misure di salvaguardia delle previsioni urbanistiche contenute nella variante al piano regolatore generale adottata; 4. di precisare che dal presente provvedimento non derivano oneri a carico del bilancio comunale; ******* Avverso la presente deliberazione sono ammessi i seguenti ricorsi: - opposizione alla Giunta comunale, entro il periodo di pubblicazione, ai sensi dell'art.79, comma 5 D.P.Reg n. 3/L; - ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale di Trento, entro 60 giorni, ai sensi dell'art. 29 dell'allegato 1) del D.Lgs. 02 luglio 2010 n. 104; - ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni, ai sensi dell'art. 8 del D.P.R n In materia di aggiudicazione di appalti si richiama la tutela processuale di cui al comma 5) dell'art. 120 dell'allegato 1) al D.Lgs. 02 luglio 2010 n In particolare: - il termine per il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale è di 30 giorni; - non è ammesso il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.