XVIII L OPPOSIZIONE DI TERZO ALL ESECUZIONE

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1 XVIII L OPPOSIZIONE DI TERZO ALL ESECUZIONE L opposizione di terzo all esecuzione, regolata dagli artt. da 619 a 622, è il rimedio concesso al terzo che, nel corso di un procedimento espropriativo intercorrente tra altri soggetti, vede pignorati propri beni e intende far dichiarare la loro estraneità al patrimonio del debitore. [ 1 ] Si immagini il caso in cui, nel corso del pignoramento mobiliare per conto di Tizio, nel salotto dell abitazione del debitore Caio l ufficiale giudiziario rinvenga e pignori un pianoforte; il pianoforte è però solo apparentemente un bene di Caio poiché in realtà esso è di Sempronio che lo aveva dato in comodato a Caio la cui figlia studia musica. Ora, l affermazione di Caio che il piano è di Sempronio non può impedire che l ufficiale giudiziario proceda al pignoramento, ma Sempronio può proporre opposizione di terzo all esecuzione (cioè al procedimento espropriativo intercorrente tra Tizio e Caio) sotto il profilo dell estraneità del bene pignorato al patrimonio di Caio. Proponendo la sua opposizione, il terzo Sempronio non interloquisce nel rapporto tra il creditore Tizio e il debitore Caio ma esercita una sorta di azione in separazione dall esecuzione del proprio bene: egli chiede che esso venga liberato da un pignoramento che, pur regolare secondo la sua disciplina processuale, non lo deve però pregiudicare. Naturalmente il diritto affermato da Sempronio sul bene deve essere opponibile al pignoramento, sia nel senso che il suo titolo di acquisto non deve essere inefficace ai sensi degli artt ss. c. c., [ 2 ] sia nel senso egli non deve appartenere alle categorie di terzi dell art. 602 (terzi proprietari di beni assoggettati all espropriazione per debito altrui) [ 3 ]. 1 Abbiamo già incontrato il rimedio dell opposizione di terzo all esecuzione trattando dell esecuzione per consegna: Se le cose da consegnare sono pignorate, la consegna non può avere luogo, e la parte istante deve fare valere le sue ragioni mediante opposizione a norma degli articoli 619 e seguenti (art. 607). 2 Per es., l acquisto del terzo non deve essere successivo all atto di pignoramento, ovvero, trattandosi di bene immobile, non deve consistere in un acquisto trascritto dopo la trascrizione del pignoramento. 3 Anche in questo caso il riconoscimento della proprietà dei beni pignorati in capo al terzo non può impedire che il bene venga legittimamente espropriato a garanzia di un debito altrui. Si è peraltro visto che in tale caso l azione esecutiva coinvolge direttamente il terzo proprietario che assume quindi il ruolo della parte esecutata. 1

2 Il terzo che pretende avere la proprietà o altro diritto reale sui beni pignorati [ 4 ] può proporre opposizione con ricorso al giudice dell'esecuzione, prima che sia disposta la vendita o l assegnazione dei beni (artt. 619 c. 1, 184 disp. att.). L opposizione dà vita ad una causa di ordinaria cognizione con gli opportuni adattamenti alla sua funzione specifica. Il giudice fissa con decreto l udienza di comparizione delle parti davanti a sé con un termine perentorio per la notificazione del ricorso e del decreto (artt. 619 c. 1, 185 disp. att.). La legge prevede il caso che all udienza le parti raggiungano un accordo, e in tal caso il giudice ne dà atto con ordinanza, adottando ogni altra decisione idonea ad assicurare, se del caso, la prosecuzione del processo esecutivo ovvero ad estinguere il processo, statuendo altresì in questo caso anche sulle spese. Mancando l accordo, il giudice (art. 619 c. 3) provvede ai sensi dell articolo 616 tenuto conto della competenza per valore (la competenza territoriale sulla causa in opposizione è sempre del giudice del luogo dove si svolge l esecuzione art. 27 quanto invece al valore dei beni controversi art. 17 può darsi che la competenza sull opposizione sia del giudice di pace, sicché il g. e. che è sempre un tribunale rimetterà la causa al competente giudice di pace). La legge mira a prevenire la (ben possibile) collusione tra l esecutato ed il terzo riguardo ai beni mobili; essa pertanto limita fortemente l uso della prova testimoniale per la c. d. prova dell affidamento al debitore [ 5 ]. Quando il bene è stato pignorato nel corso di pignoramento mobiliare presso il debitore, il terzo, oltre a dimostrare di essere titolare del diritto sul bene, deve anche dimostrare a quale titolo il debitore possiede o detiene i suoi beni (in parole povere, deve spiegare come e perché un bene proprio è finito nel possesso del debitore). La prova dell affidamento può però essere data con ogni mezzo (art. 621) quando questo è reso verosimile dalla professione o dal commercio esercitati dal terzo o dal 4 Malgrado la lettera dell art. 619, si riconosce che l opponente possa far valere anche un proprio diritto personale alla restituzione del bene pignorato, un diritto per es. basato su un obbligo di consegna (l obbligo sarà prevalentemente di natura contrattuale, ma potrebbe consistere, per es., nell obbligo corrispondente ad un legato di specie). In tal senso depone l art. 103 legge fall. che, accanto all azione di rivendicazione, riconosce espressamente l azione personale di restituzione del terzo che chiede di sottrarre al fallimento beni acquisiti all attivo della procedura sul presupposto (fallace) della loro appartenenza al patrimonio del fallito (l art. 103 l.f. richiama, tra l altro, proprio l art. 621 del codice). Agendo in tale veste il terzo è esonerato dalla prova rigorosa della proprietà imposta al rivendicante né la procedura esecutiva è legittimata ad opporre eccezioni di tipo possessorio idonee a fungere da barriera al diritto alla restituzione. 5 Con conseguente applicabilità dell art c. 2 c. c., e dunque divieto per il giudice di utilizzare il ragionamento presuntivo. 2

3 debitore (così, per es., se il pignoramento è avvenuto presso una galleria d arte, il terzo proprietario potrà dare la prova per testimoni dell affidamento al debitore dei quadri in esposizione a scopo di vendita). Nel processo che segue all opposizione del terzo si ritiene che siano litisconsorti necessari tanto i creditori (procedente ed intervenuti) quanto il debitore pignorato. La decisione della causa richiede la forma della sentenza, sentenza soggetta ai regolari mezzi di impugnazione (a differenza della sentenza resa nell opposizione agli atti esecutivi). Come nelle altre opposizioni esecutive, anche in caso di opposizione di terzo l esecuzione può essere sospesa (art. 624) in attesa della decisione sulla titolarità dei beni staggiti (il terzo opponente chiederà immancabilmente un ordinanza di sospensione). Che fine fa però il diritto del terzo se il giudice non sospende l esecuzione e i beni vengono venduti? Potrà egli recuperarli presso i terzi acquirenti? E potrà egli eventualmente rifarsi sulla somma ricavata proponendo un opposizione dopo la vendita? E se la somma è stata già distribuita, potrà rivalersi verso qualcuno? Per rispondere a queste domande occorre esaminare distintamente l aspetto processuale e l aspetto sostanziale. Da un punto di vista sostanziale, guardando cioè i rapporti tra il terzo che ha un titolo di proprietà opponibile al pignoramento e il terzo acquirente alla vendita forzata, possiamo dire che il diritto del primo è, in linea di principio, opponibile anche all acquirente (che acquista solo i diritti che sul bene aveva il soggetto pignorato: art c. c., da cui si argomenta a contrario che sono opponibili all acquirente i diritti dei terzi che hanno effetto in pregiudizio del creditore pignorante). Sappiamo però che questa regola non funziona quando, trattandosi di un bene mobile, il terzo che acquista in buona fede alla vendita forzata, finisce per acquistare a titolo originario (in base all art c. c. che applica alla vendita forzata il meccanismo dell art c. c.). Ne segue che, in caso di vendita di immobile di proprietà di un terzo provvisto di titolo opponibile al pignoramento, [ 6 ] questi potrà sempre recuperare il bene rivendicandolo dall acquirente con una ordinaria domanda giudiziale, mentre in caso di vendita di bene mobile, il bene non sarà rivendicabile nei confronti dell acquirente (il cui titolo prevale su quello del 6 Cioè trascritto prima della trascrizione del pignoramento. 3

4 precedente proprietario). In tal caso le ragioni del terzo potranno farsi valere solo sulla somma ricavata (art c. c.). Sul piano processuale bisogna considerare innanzitutto che, nella fase successiva alla vendita il terzo può ancora proporre opposizione; si tratta della c. d. opposizione tardiva che ha lo scopo di far valere le ragioni del terzo sulla somma ricavata (art. 620; art c. c.): dopo il versamento del prezzo il processo esecutivo non si è ancora concluso ed il terzo se vittorioso potrà partecipare alla distribuzione della somma con prevalenza sui creditori. [ 7 ] Se però la somma è stata già distribuita, al terzo non è consentito ottenerne la ripetizione dai creditori: in tal caso, potrà solo eventualmente far valere la responsabilità del creditore procedente di mala fede per i danni e le spese (art c. c.). L opposizione dopo la vendita è però è ammessa solo per l ipotesi di espropriazione mobiliare; quando invece la vendita ha avuto ad oggetto un bene immobile, al terzo è ormai preclusa la strada dell opposizione ed egli potrà solo rivendicare il bene nei confronti dell acquirente (o dell assegnatario). [ 8 ] L art. 619 contempla solo il caso del pignoramento e lascia quindi pensare che l ambito dell opposizione del terzo sia limitato all espropriazione. Sicuramente l espropriazione è l ambito fisiologico del rimedio, se si considera che il pregiudizio del terzo sta proprio nel vincolo che un atto dell organo esecutivo ha casualmente creato su un suo bene: nell esecuzione in forma specifica infatti il pregiudizio del terzo deriva normalmente (non dall atto strettamente esecutivo dell ufficiale giudiziario, ma) dallo stesso titolo che identifica a monte l oggetto dell attività esecutiva: una sentenza può aver condannato Caio a rilasciare un appartamento a favore di Tizio; se il terzo Sempronio ritiene di essere egli il proprietario di quell appartamento (e vuole che il bene sia rilasciato a lui invece che a Tizio), dovrà prendersela con il titolo dell obbligo di restituzione di Caio a Tizio, cioè con la sentenza. Egli avrà quindi a disposizione (non l opposizione dell art. 619 bensì) l opposizione di terzo dell art. 404, perché per superare il diritto di Tizio al rilascio egli potrà solo contestare il contenuto della sentenza impiegata quale 7 In caso di assegnazione il terzo potrà (alternativamente) partecipare alla distribuzione del conguaglio ancora aperta, ovvero esercitare ma si tratta di una vicenda esterna al processo esecutivo ormai conclusosi l azione di ripetizione dell art c. c. 8 Resta da considerare che, se l opposizione di terzo fosse stata proposta tempestivamente ma (in mancanza di sospensione) la vendita avesse avuto egualmente luogo, la decisione del processo di opposizione produrrebbe effetti anche nei confronti del terzo acquirente (che assume quindi la posizione di un successore a titolo particolare soggetto all art. 111 u. c.). 4

5 titolo esecutivo. Il pregiudizio gli viene dall accertamento e con l accertamento dovrà prendersela: il suo pregiudizio non deriva dall esecuzione in sé (che... ha sbagliato direzione) ma è contenuta nella sentenza che funge da titolo esecutivo. Non si può però del tutto escludere che, talora, nell esecuzione in forma specifica il pregiudizio potrebbe tuttavia derivare al terzo da un attività strettamente esecutiva. Per es., per mero errore dell organo esecutivo, il rilascio del bene A così identificato dal titolo esecutivo viene materialmente effettuato sul bene B di proprietà di Sempronio (estraneo al rapporto tra l obbligato Caio e il creditore Tizio). Qui Sempronio non ha motivo di prendersela con il titolo esecutivo (che, in sé considerato, è corretto), ma ha invece l interesse a contestare l attività esecutiva che è il fatto che concretamente lo pregiudica. La somiglianza con il danno da pignoramento è evidente, sicché si ammette che Sempronio possa esercitare l opposizione di terzo. Peraltro si può ben concepire che qui egli possa addirittura proporre l opposizione all esecuzione dell art. 615, essendo egli di fatto divenuto il soggetto esecutato. E opposizione all esecuzione dovrà peraltro proporre il soggetto coinvolto in un esecuzione in forma specifica allorché il titolo esecutivo sia di natura stragiudiziale e non sia dunque neppure concepibile l esercizio di una opposizione di terzo ex art. 404 nei suoi confronti. 5