Processo di Agenda 21 Locale SangroAventUNO Rapporto sullo Stato dell Ambiente del Comprensorio del Sangro-Aventino

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1 2. Acqua I dati si riferiscono all intero bacino del. I temi affrontati sono due: Qualità delle acque e Consumi idrici. Tema N Tipo Indicatore Unità di misura dato originale Fonte 1 S Laghi km 2 Cartografia digitale da Carta uso suolo Regione Elaborazione CMNS da Abruzzo Anno 2001 Situazione Area PTSA 2 S Fiumi km Elaborazione CMNS da Cartografia digitale Provincia di Chieti Qualità delle acque 3 S Fiumi torrenti e fossi km 2 Elaborazione CMNS da Carta uso suolo Regione Abruzzo 4 S Bacini artificiali km 2 Carta uso suolo Regione Elaborazione CMNS da Abruzzo 5 S Qualità acque correnti IBE SECA Monitoraggi CMNS S Qualità acque lacustri SEL Monitoraggi CMNS S Qualità acque costiere e foci TRIX - parametri chim. fis. biol. Monitoraggi CMNS 2001/ S Qualità acque sotterraneee Classe di qualità chimica D.lgs. 152/99 Monitoraggi CMNS Consumi idrici 9 P Pozzi dichiarati n. Provincia di Chieti 93/03 10 S Serbatoi e loro capacità n.; m 3 ISTAT P Acqua erogata m 3 /ab. anno ISTAT

2 12 P Acqua dispersa % ISTAT P Numero di scarichi autorizzati n. Province di Chieti e L Aquila P Portata degli scarichi m 3 /giorno Province di Chieti e L Aquila R Impianti di depurazione n. Province di Chieti e L Aquila

3 2.1 Qualità delle acque La qualità delle acque, specie quelle superficiali correnti, rappresenta indubbiamente lo specchio fedele del grado di compatibilità ambientale delle molteplici attività che si svolgono sul territorio. Insediamenti urbani, agglomerati industriali, agricoltura e zootecnia, sfruttamento del territorio in genere: tutte queste attività producono degli effetti che, singolarmente o in sinergia fra loro, inducono inevitabilmente delle perturbazioni sugli ecosistemi acquatici. L acquifero alluvionale del basso Sangro presenta caratteristiche geologiche ed idrogeologiche peculiari che lo espongono ad un rischio di inquinamento particolarmente elevato, sia per la mancanza di un adeguata protezione superficiale, sia per la presenza di innumerevoli attività antropiche che si sono sviluppate nel corso degli ultimi decenni sull intera piana, spesso in modo disordinato, che possono rappresentare possibili fonti di inquinamento (centri di pericolo). La qualità delle acque superficiali è spesso scadente e la disponibilità di acqua potabile, industriale e irrigua è a volte insufficiente a far fronte alle sempre crescenti richieste da parte delle comunità e delle imprese. A tal fine è necessario mettere in atto ogni possibile azione volta a contenere i consumi, migliorare la qualità degli ambienti acquatici, sviluppare attività antropiche sempre meno idroesigenti e, soprattutto, sensibilizzare le coscienze della comunità. Il territorio considerato è ricco di risorse idriche superficiali e sotterranee. Da tempo tali risorse sono sfruttate per l approvvigionamento idrico, per la produzione di energia, per l irrigazione e per altri usi. L uso intenso ha comportato una frammentazione dei corsi d acqua, e localmente abbassamenti della falda. Nel progetto di Qualità d Area 1 del Patto Sangro Aventino il CSA del CMNS ha effettuato un monitoraggio per ottenere un quadro completo dello stato di qualità degli ecosistemi fluviali e lacustri del territorio. In particolare è stato poi effettuato uno studio di caratterizzazione ambientale del bacino del Torrente Feltrino, seguito poi da un progetto di riqualificazione dello stesso. Nell ambito dello progetto di Qualità d Area 1 è stato anche effettuato uno studio sull idrogeologia e la qualità delle acque sotterranee Laghi, fiumi, torrenti, fossi e bacini artificiali Le risorse idriche sono alla base della vita dell uomo e dell economia di un territorio: basti pensare che i più grandi centri industriali sorgono nelle vicinanze di corsi d acqua e che i paesi sottosviluppati sono in genere quelli in cui le acque sono più carenti. La pressante richiesta di acqua dolce ha spinto l uomo a provvedere alla costruzione di sempre più imponenti e numerosi invasi artificiali, che hanno indotto delle alterazioni sul sistema idrografico, e di conseguenza sulla topografia e sul clima. Questi indicatori hanno quindi un forte valore socio-economico, ma sono anche di fondamentale importanza 42

4 per la naturalità del territorio. Generalmente gli ambienti acquatici sono suddivisi in ambienti marini e ambienti d acqua dolce, a loro volta suddivisi in ambienti lentici e lotici a seconda delle caratteristiche dinamiche. Questi ambienti individuano ecosistemi diversi. Sono state calcolate con elaborazioni grafiche: La percentuale di superficie a laghi (Cartografia digitale Uso del Suolo 2000 Regione Abruzzo ; Classe Corine). Sono le cosiddette acque lentiche, che presentano movimenti orizzontali di modesta entità: comprendono i laghi naturali e i bacini artificiali. La lunghezza dei fiumi (Cartografia digitale Idrografia Provincia di Chieti ) contenuti nei confini dell area PTSA: le acque correnti ( acque lotiche ) hanno una velocità variabile, che causa la presenza di una serie di ecosistemi diversi che si susseguono nella direzione della corrente. Lungo il profilo longitudinale, dalla sorgente alla foce, variano le caratteristiche idrogeologiche, fisiche e chimiche dell acqua, e di conseguenza variano anche gli insediamenti biologici; da qui deriva l importanza di questo indicatore per la naturalità del territorio. La superficie occupata da fiumi, torrenti e fossi (Carta Uso Suolo 2000 Regione Abruzzo ; Classe Corine). La superficie occupata da bacini artificiali (raggruppamento delle classi Corine: bacini con prevalente utilizzazione per scopi irrigui, bacini con altra prevalente destinazione produttiva). La superficie occupata da canali e idrovie (Carta Uso Suolo 2000 Regione Abruzzo ; Classe Corine). Le idrovie sono le vie d acqua adibite alla navigazione interna costituite da corsi d acqua naturali, corsi d acqua canalizzati, canali artificiali e canali attraverso delta ed estuari. Le idrovie in corsi naturali sono quelle che utilizzano i fiumi con delle modifiche (allineamento del tracciato, ampliamento delle curve, aumento della profondità). 43

5 Fig. 2.1 Sistema idrografico del bacino del (Carta idrografica - Provincia di Chieti, 2001) Qualità acque correnti Sono state collocate dieci stazioni di prelievo, di cui sette sul Sangro, due sull Aventino e uno sul torrente Verde. In corrispondenza di ciascuna stazione sono stati raccolti campioni d acqua e di materiale biologico nel corso di quattro campagne di prelievi, collocate rispettivamente nei mesi di giugno 2000, ottobre 2000, marzo 2001 e ottobre Nel corso dello svolgimento del monitoraggio sono state rilevate situazioni d inquinamento anche in differenti segmenti degli stessi corsi d acqua e in alcuni affluenti minori. Pertanto, si è ritenuto opportuno aggiungere otto nuovi punti di prelievo al fine di descrivere con maggiore precisione lo stato di qualità delle acque correnti. Sono state aggiunte due nuove stazioni sul Sangro, una sull Aventino e una per i torrenti Turcano, Gufo, San Leo, Verde di 44

6 Fara San Martino e Gogna (Fig. 2.2). Da un punto di vista chimico e batteriologico, le acque del Sangro sono in buono stato ecologico a livello del tratto iniziale, a valle del lago di Bomba e in prossimità della foce. In corrispondenza degli altri punti di prelievo lo stato ecologico risulta sufficiente. Anche per il fiume Aventino si riscontra un buono stato ecologico a livello del tratto iniziale, mentre si osserva un livello di sufficienza nel tratto terminale, prima della confluenza con il Sangro. Per quanto riguarda la qualità biologica delle acque, all altezza di Pescasseroli si osserva una situazione intermedia fra la prima e la seconda classe di qualità. Nel tratto seguente la qualità biologica migliora sensibilmente fino a Quadri, con ritorno a una piena prima classe. Le condizioni del torrente Verde permangono ottime. Poco a valle di Villa Santa Maria si riscontra un netto peggioramento delle condizioni del fiume, che scorre in terza classe di qualità (ambiente inquinato). Analoga situazione si rileva a valle di Colledimezzo per il torrente Gufo, che versa le sue acque nel lago di Bomba in terza classe di qualità. Le acque del Sangro tornano in prima classe a valle del lago ma peggiorano notevolmente nei pressi di Selva di Altino, raggiungendo nuovamente la terza classe di qualità. Il torrente Gogna confluisce nel lago di Serranella in seconda classe di qualità. A valle dello sbarramento il Sangro migliora progressivamente, passando dalla seconda classe a monte della zona industriale alla prima classe nel segmento compreso fra il ponte Guastacconcia e la foce. Fig. 2.2 Mappa dello Stato Ecologico dei corsi d acqua (SECA). 45

7 Fig. 2.3 Mappa della qualità biologica (IBE) dei corsi d acqua (CMNS, marzo/ottobre 2001) Qualità acque lacustri Lo studio degli ecosistemi lacustri presenti nel bacino ideologico del Sangro è stato effettuato collocando tre punti di prelievo negli invasi di Barrea, di Casoli e di Bomba, rispettivamente nei pressi dell immissario, nel centro dell invaso e in prossimità dello sbarramento. Benché non assimilabili agli ambienti lacustri, sono stati studiati con identico procedimento anche il lago di Serranella e la foce del Sangro, al fine di ottenere un quadro completo sullo stato di qualità delle acque superficiali. In corrispondenza di ciascun punto sono stati prelevati campioni d acqua a tre profondità (superficie, profondità media e profondità massima) nonché campioni di sedimenti e di materiale biologico del fondale. I prelievi sono stati effettuati nel periodo marzo maggio Le acque del lago di Barrea in prossimità dell ingresso del fiume Sangro si presentano in uno stato ecologico definibile sufficiente, mentre al centro del lago e nelle vicinanze dello sbarramento si osserva un miglioramento dello stato ecologico, che diviene buono. Nel lago di Bomba le acque più vicine all immissario sono in uno stato scadente, a causa delle non buone condizioni del Sangro. Come per Barrea, lo stato ecologico diviene buono al centro del lago e nell ansa di Pennadomo. La situazione del lago di Casoli risulta complessivamente migliore rispetto agli altri laghi, poiché in tutti i punti di prelievo lo stato ecologico risulta buono (Fig. 2.4). 46

8 Fig. 2.4 Stato ecologico dei laghi (SEL) di Barrea, Bomba e Casoli (CMNS, marzo 2001) Qualità acque sotterranee Lo studio sull idrogeologia e la qualità delle acque sotterranee è stato condotto nel luglio 2001 in tre acquiferi alluvionali: la piana dell alto corso del fiume Sangro (Castel di Sangro Villa Scontrone); la piana del fiume Aventino (zona industriale di Casoli) e la piana del basso corso del fiume Sangro (tra la confluenza dell Aventino e la foce). Lo stato chimico della risorsa acqua sotterranea è stato valutato campionando quattro punti in ognuna delle piane e rilevando i sette parametri (conducibilità, cloruri, manganese, ferro, nitrati, solfati e ione ammonio) indicati nel D.lgs. 152/06. Il confronto tra i dati analizzati con quelli del D.Lgs. 152/06 permette di classificare dal punto di vista chimico le acque di falda della piana dell alto Sangro in classe 2 (impatto antropico ridotto e sostenibile sul lungo periodo e con buone caratteristiche idrochimiche). Le acque di falda della piana dell Aventino rientrano invece in due classi: classe 2 nella zona orientale; classe 3 (impatto antropico significativo con caratteristiche idrochimiche generalmente buone, ma con alcuni segnali di compromissione) nella 47

9 zona occidentale. La piana del Sangro ricade in classe 2 nella zona orientale e in classe 4 (impatto antropico rilevante con caratteristiche idrochimiche scadenti) nelle altre zone Qualità acque costiere Il monitoraggio delle acque costiere ha previsto dei campionamenti lungo tre transetti paralleli di 300 metri, perpendicolari alla costa e prospicienti la foce, distanti fra loro 150 metri. Su ciascun transetto sono stati collocati tre punti di prelievo: sulla battigia, a 150 m e a 300 m dalla costa. Il monitoraggio delle acque costiere ha dato risultati sostanzialmente prevedibili, a causa delle pessime condizioni della foce del Sangro rilevate qualche mese prima. Infatti, l applicazione del TRIX ha rilevato uno stato ambientale mediocre in corrispondenza di cinque dei nove punti di prelievo a mare, buono su due punti ed elevato su un solo punto, posto sulla riva Nord. L indice non è stato applicato alle acque prelevate in corrispondenza della foce, di natura prevalentemente fluviale. L osservazione della mappa tematica relativa all andamento del TRIX evidenzia che, in quel momento, l inquinamento della costa interessava principalmente tutta la fascia dei 150 metri nonché l intero transetto a Sud della foce (Fig. 2.5). Nell ambito del progetto Qualità d Area 2 il CMNS ha effettuato un campionamento (Aprile 2006) sulle foci dell area del PTSA, per la valutazione dell apporto di inquinanti al mare (Tab. 2.1). Tab. 2.1 Analisi qualità delle foci PTSA (CMNS, 2006). F.so Cintione Torr. Feltrino Rio Fontane F.so Canale F.so S.Tommaso Torr. Vallegrande F.so S.Biagio F.so S.Giovanni Can. Bonifica Sottopasso FS Fossacesia F. Sangro F.so del Diavolo data 4-Apr-06 3-Apr-06 4-Apr-06 4-Apr-06 4-Apr-06 3-Apr-06 4-Apr-06 4-Apr-06 4-Apr-06 4-Apr-06 3-Apr-06 4-Apr-06 3-Apr-06 ora 10, ,20 11,00 10, ,20 11,30 11,45 12, , temperatura ( C) conducibilità (µs/cm) ph nitrati (mg/l) nitriti (mg/l) < 0,01 < 0, < 0, ammonio (mg/l) < 0, < 0,01 < 0,01 < 0, < 0,01 < 0,01 < 0,01 < 0, < 0, DIN ( NH NO NO 3 ) fosfati (mg/l) < 0, < 0, < 0, < 0,01 < 0, < 0, solfati (mg/l) E.coli (ufc/100ml) 0 23,000 1, ,150 3,600 1, , ,500 coliformi totali (ufc/100ml) enterococchi (ufc/100ml) , , , ,500 F. Osento 48

10 F.so Cintione 5,000 Torr. Feltrino 113,000 Rio Fontane F.so Canale F.so S.Tommaso 10,900 6,150 14,900 Torr. Vallegrande 58,800 F.so S.Biagio 9,200 F.so S.Giovanni 27,200 Sottopasso FS Fossacesia Can. Bonifica 10,700 7,800 F. Sangro 44,600 F.so del Diavolo 5,550 F. Osento 24,700 Fig. 2.5 Coliformi totali (UFC/100ml). 49

11 2.2 Consumi idrici I comuni del territorio considerato hanno complessivamente una dotazione idrica di circa 600 l/s. Attualmente gli acquedotti non sono tutti in rete. Molti comuni della Provincia di Chieti sono serviti dal Consorzio Comprensoriale del Chietino per la gestione delle opere acquedottistiche. Ai fini potabili viene utilizzato il 33% delle risorse idriche sorgentizie ed, a fini irrigui, sono concesse portate per il 33% delle risorse idriche superficiali. Tali risorse garantiscono l approvvigionamento idrico di tutto il territorio e dei rimanenti comuni della provincia di Chieti. Il territorio inoltre produce ed esporta acqua potabile a zone limitrofe e complessivamente la portata fornita dal Consorzio Comprensoriale del Chietino nel 1999 è stata di circa l/s. I Consorzi forniscono acqua ai Comuni fino ai serbatoi di accumulo, presenti su tutto il territorio. La distribuzione è invece gestita dai singoli Comuni, che hanno richiesto interventi per la ristrutturazione della rete idrica. Le risorse idriche del territorio sono intensamente sfruttate per uso idroelettrico nelle aree interne, con problemi di rilasci in alveo in alcuni tratti di fiume e di interruzione della continuità dei corsi d acqua. Le aree vallive utilizzano le risorse idriche anche per usi irrigui (portate concesse di 939 l/s) ed industriali (portate concesse di circa 300 l/s). L uso della risorsa idrica potrebbe essere gestito con maggiore efficienza: infatti vengono utilizzati mediamente 198 m 3 /anno di acqua potabile per abitante, contro i 148 m 3 /anno del centro Italia e contro i 140 m 3 /anno dell Italia. Con la L.R. 16 settembre 1987 n. 66, la Regione Abruzzo stabilisce sia le dotazioni idriche da assegnare per i diversi comuni, sia gli enti a cui affidarne la distribuzione. Con la L.R. 13 gennaio 1997 n. 2 "Disposizioni in materia di risorse idriche di cui alla L.N. 36/94", la Regione disciplina le modalità per l'organizzazione del Servizio Idrico Integrato (S.I.A.), costituito dall'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue. Al fine di garantire la gestione unitaria dei servizi idrici integrati, sono stati delimitati sei ambiti territoriali ottimali (ATO) Pozzi dichiarati Attualmente, i pozzi vengono realizzati soprattutto a fini irrigui e industriali, con tecnologie ben diverse da quelle anticamente in uso. Tali tecnologie consentono di raggiungere notevoli profondità dal livello del terreno, permettendo dunque l emungimento delle falde profonde, grazie a pompe elettriche ed altri sistemi di sollevamento. Anche i pozzi, quindi, possono rappresentare un elemento di pressione ambientale sulle risorse idriche sotto diversi aspetti. In primo luogo, l eccessivo emungimento impoverisce la risorsa provocando l abbassamento del livello delle falde e, nelle zone costiere, 50

12 l intrusione di acque salate dal mare negli acquiferi. Inoltre, la presenza di pozzi può provocare inquinamento delle falde. Con l arrivo di acqua corrente nelle abitazioni, molti dei pozzi tradizionali sono stati abbandonati oppure utilizzati come discarica di materiali diversi. Nei casi peggiori potrebbero essere scaricate nei pozzi sostanze pericolose, con grave rischio d inquinamento della falda, anche a grande distanza dal punto di immissione e con tempi di recupero molto lenti. Per effettuare una stima della captazione diffusa di acque di falda sul territorio è importante conoscere il numero e l ubicazione dei pozzi esistenti. La Provincia ha raccolto le denunce dei pozzi esistenti da parte di proprietari, possessori o utilizzatori, ai sensi del D.Lgs. n. 275/93 e successive modificazioni e integrazioni. Nell area del Patto sono presenti pozzi autorizzati di varia natura e dimensione; il comune a più alta densità di pozzi è quello di Lanciano. Tab. 2.2 Pozzi dichiarati in area (Province di Chieti e L Aquila, ; RSA Regione Abruzzo, 2005). Area Pozzi (n.) Densità dei pozzi (n./km 2 ) PTSA ,80 Bacino Sangro- Aventino ,76 Provincia Chieti ,38 Regione Abruzzo , Serbatoi e capacità La Regione disciplina le modalità per l organizzazione del Servizio Idrico Integrato (SII), costituito dall insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue; il Servizio Idrico Integrato sarà affidato ad un unico soggetto gestore per ciascun Ambito Territoriale Ottimale (ATO). Il Territorio del Patto Sangro- Aventino, è gestito dall Ambito Territoriale Ottimale del Chietino. Il totale dell acqua fornita dagli acquedotti del Consorzio Comprensoriale del Chietino per le opere acquedottistiche nel 1999 è stato di m 3, quindi con la portata media l/s. Le principali sorgenti captate per uso potabile sono la sorgente del Verde a Fara San Martino, le sorgenti delle Acque Vive di Taranta Peligna, le sorgenti della Castelletta a Palena, le sorgenti di Atessa e molte piccole sorgenti che alimentano acquedotti comunali. Gli unici dati a livello comunale sul livello di sfruttamento della risorsa acqua e delle opere di captazione risalgono al

13 Tab. 2.3 Serbatoi e capacità (ISTAT, 1997). Area Serbatoi (n.) Capacità tot. serbatoi (K m 3 ) PTSA Bacino Sangro- Aventino Provincia di Chieti Regione Abruzzo Acqua erogata per abitante e Acqua dispersa Il consumo di acqua rappresenta una pressione importante per l ambiente. La media italiana del consumo di acqua potabile è di 140 m 3 /abitante/anno, circa 383 litri/abitante/giorno. Localmente, invece, il consumo potabile è di 151,7 m 3 /abitante/anno, pari a 415 litri/abitante/giorno, superiore dell'8% rispetto alla media nazionale e del 4% rispetto alla media dell'italia centrale (148 m 3 /abitante/anno). Un ulteriore fattore di pressione legato al consumo di acqua potabile è rappresentato dalle perdite della rete acquedottistica. Confrontando i dati dei volumi immessi in rete con quelli realmente erogati alle utenze, questi ultimi risultano sensibilmente minori. A tal proposito, anche tenuto in debito conto la mancata fatturazione di alcune utenze per i motivi più disparati (usi pubblici, fontanili, ecc.), certamente una causa importante è senz altro dovuta alle perdite delle reti di distribuzione. A livello nazionale, la percentuale di perdita di acqua potabile nel suolo si attesta sul 27%, mentre solo nel Centro si raggiunge il 30% (RSA, 2001). I dati più aggiornati a livello di dettaglio comunale sull acqua erogata e sull acqua dispersa risalgono al Tab. 2.4 Acqua erogata e acqua dispersa (ISTAT, 1997). Area Acqua immessa in rete (K m 3 ) Acqua erogata ad abitazioni e negozi (K m 3 ) Acqua erogata ad attività economiche (K m 3 ) Acqua erogata per usi pubblici (K m 3 ) Totale acqua erogata (K m 3 ) Acqua dispersa (K m 3 ) Val. medio acqua erogata per abitante (m 3 ) PTSA ,96 Bacino Sangro- Aventino Provincia di Chieti Regione Abruzzo ,

14 2.2.4 Numero di scarichi autorizzati e Portata degli scarichi Il D.Lgs. 152/06 costituisce il testo unico sull ambiente che stabilisce anche le norme sugli scarichi delle acque, fornisce le disposizioni sulla tutela dall inquinamento e recepisce la Direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della Direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole. La Provincia ha raccolto tutte le autorizzazioni agli scarichi di acque reflue urbane dei comuni, il numero di depuratori e le portate scaricate. Per i Comuni del Patto Sangro Aventino, circa il 905 degli scarichi sono sul Fiume Sangro e sull Aventino; sono poi presenti degli scarichi sull Alento, Trigno, Sinello, Osento e Feltrino. Tab. 2.5 Numero e portata scarichi autorizzati (Province di Chieti e di L Aquila, 2004). Area Scarichi autorizzati (n.) Portata scarichi autorizzati (m 3 /gg) PTSA ,90 Bacino ,90 Provincia Chieti 479 Regione Abruzzo Numero impianti di depurazione La depurazione delle acque di scarico rappresenta il primo elemento di risposta al fenomeno dell inquinamento dei corpi idrici. Nel territorio del Patto, sulla base del catasto provinciale degli scarichi, nel 2002 risultano attivi 221 impianti di depurazione di varie tipologie e potenzialità. Tab. 2.6 Impianti di depurazione esistenti (Province di Chieti e di L Aquila, 2004). Area Fosse Fanghi Biodischi Fitodepuratore Altri Imhoff attivi Impianti di depurazione totali PTSA Bacino

15 2.3 Potenziali risposte per l ambito tematico Acqua Tipologia 1) Tutela della qualità delle acque dolci superficiali e sotterranee e riduzioni delle fonti inquinanti di varia origine e natura Descrizione Adeguamento ed ampliamento della rete di depuratori presenti sul territorio. Controlli periodici e costanti dei prelievi da acque superficiali e sotterranee. Analisi chimiche volte alla stima del quantitativo di BOD azoto e fosforo generati dall industria, dall agricoltura e dalle attività civili nell area. Politiche per la diminuzione degli scarichi con riduzione della portata alla depurazione. Analisi del numero di depuratori presenti sul territorio e della percentuale di abitanti equivalenti serviti dai depuratori. Valutazione della percentuale di area vulnerabile dedicata alle attività industriali. 2) Gestione e promozione dell uso sostenibile delle risorse idriche 3) Realizzazione di strumenti di previsione e programmazione territoriale finalizzati alla corretta gestione delle risorse idriche Riduzione dei consumi di risorse idriche sotterranee con conseguente diminuzione del prelievo di falda. Determinazione del volume di acque sotterranee emunte e delle acque reflue prodotte, al fine di determinare consumi e perdite del ciclo produttivo. Controlli periodici e costanti sulle acque sotterranee. Adeguamento dei processi produttivi alle migliori tecnologie disponibili in funzione della tutela dell ambiente e certificazione di qualità ambientale. Ottimizzazione della gestione degli approvvigionamenti e degli scarichi dei reflui delle aziende, al fine di migliorarne l efficienza e ridurne i costi. Favorire studi per incrementare la percentuale di acqua riciclata nel settore industriale mediante utilizzo di metodiche innovative (metodologie volte alla riduzione dei consumi idrici industriali, mediante riutilizzo delle acque reflue provenienti dai depuratori). Caratterizzazione chimico - fisica e batteriologica delle acque in ingresso e in uscita dai processi produttivi e confronto dei risultati rispetto agli standard qualitativi richiesti dagli impianti. Diminuzione degli scarichi con conseguente riduzione della portata alla depurazione. Realizzazione di una rete di monitoraggio per il controllo delle esondazioni. Valutazione del numero di utenze allacciate all acquedotto ad uso plurimo. Controlli sulle perdite da rete acquedottistica. Promozione di investimenti per il piano di risanamento delle acque. Valutazioni delle esondazioni. Realizzazione di campagne di sensibilizzazione per adozione di tecnologie di risparmio idrico. Consorzio Mario Negri Sud Centro di Scienze Ambientali 54

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