AGGIORNAMENTO CAPITOLO 13 IL FINANZIAMENTO DEI FABBISOGNI A MEDIO-LUNGO TERMINE di Massimo Regalli

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1 AGGIORNAMENTO CAPITOLO 13 IL FINANZIAMENTO DEI FABBISOGNI A MEDIO-LUNGO TERMINE di Massimo Regalli Pagina di riferimento Quando si dice: Occorre tenere conto che: In sintesi, questo significa che: pag. 257 e pag. 262 Uno dei principali profili sui quali è poi possibile intervenire per caratterizzare un operazione di mutuo, e renderla maggiormente adatta alle esigenze di un provato o di un impresa, è quella del piano di rimborso. - durante d esecuzione del contratto particolari situazioni del prenditore di fondi possono indurlo a richiedere alla banca di rinegoziare le condizioni del prestito. L art. 8 della legge n. 40 del 2 aprile 2007, ai seguenti commi prevede che: Art. 8. Portabilita' del mutuo; surrogazione 1. In caso di mutuo, apertura di credito od altri contratti di finanziamento da parte di intermediari bancari e finanziari, la non esigibilita' del credito o la pattuizione di un termine a favore del creditore non preclude al debitore l'esercizio della facolta' di cui all'articolo 1202 del codice civile. 2. Nell'ipotesi di surrogazione ai sensi del comma 1, il mutuante surrogato subentra nelle garanzie accessorie, personali e reali, al credito surrogato. L'annotamento di surrogazione puo' essere richiesto al conservatore senza formalita', allegando copia autentica dell'atto di surrogazione stipulato per atto pubblico o scrittura privata. 3. E' nullo ogni patto, anche posteriore alla stipulazione del contratto, con il quale si impedisca o si renda oneroso per il debitore l'esercizio della facolta' di surrogazione di cui al comma 1. La nullita' del patto non comporta la nullita' del contratto. 4. La surrogazione per volonta' del debitore di cui al presente articolo non comporta il venir meno dei benefici fiscali. 4-bis. Nell'ipotesi di cui al comma 2 non si applicano l'imposta sostitutiva di cui all'articolo 17 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 601, ne le imposte indicate nell'articolo 15 del medesimo decreto. 4-ter. All'onere derivante dall'attuazione del comma 4-bis, valutato in 2,5 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2007, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale , nell'ambito dell'unita' previsionale di base di parte corrente "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2007, allo scopo parzialmente utilizzando, quanto a 2,5 milioni di euro per l'anno 2007 e a decorrere dall'anno 2009, l'accantonamento relativo al medesimo Ministero e, quanto a 2,5 milioni di euro per l'anno 2008, l'accantonamento relativo al Ministero della solidarieta' sociale. 4-quater. Il Ministro dell'economia e delle finanze provvede al monitoraggio degli oneri derivanti dall'applicazione del comma 4-bis, anche ai fini dell'applicazione dell'articolo 11-ter, comma 7, della legge 5 agosto 1978, n. 468, e successive modificazioni, e trasmette alle Camere, corredati da apposite relazioni, gli eventuali decreti emanati ai sensi dell'articolo 7, secondo comma, numero 2), della citata legge Non è più possibile limitare o rendere onerosa la facoltà del prenditore di fondi di ricorrere all art del codice civile (surrogazione per volontà del debitore). Questo significa che il mutuatario ha la possibilità, nel corso di un contratto di mutuo, di cambiare banca e di continuare quindi il contratto con le medesime o con nuove condizioni presso un istituto diverso (portabilità del mutuo).

2 n. 468 del Il Ministro dell'economia e delle finanze e' autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. L art del Codice Civile prevede che: Surrogazione per volontà del debitore. Il debitore, che prende a mutuo una somma di danaro o altra cosa fungibile al fine di pagare il debito, può surrogare il mutuante nei diritti del creditore, anche senza il consenso di questo. La surrogazione ha effetto quando concorrono le seguenti condizioni: 1) che il mutuo e la quietanza risultino da atto avente data certa; 2) che nell atto di mutuo sia indicata espressamente la specifica destinazione della somma mutuata; 3) che nella quietanza si menzioni la dichiarazione del debitore circa la provenienza della somma impiegata nel pagamento. Sulla richiesta del debitore, il creditore non può rifiutarsi di inserire nella quietanza tale dichiarazione. pag. 260 Con riguardo alla rigidità del piano di rimborso convenuto si tenga altresì conto che la banca può comunque accordare al cliente la facoltà di rimborsare anticipatamente le somme ancora dovute rispetto al piano di ammortamento concordato. In talune circostanze un impresa (o un privato) potrebbe infatti valutare positivamente una simile possibilità che le permetterebbe di risparmiare il pagamento di interessi per i periodi successivi. In senso positivo si è espressa anche una delibera del 9/2/2000 del CICR (Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio) che, con riguardo ai mutui per il credito fondiario (Approfondimento 13.2), ha precisato che questo è possibile, ma occorre prevedere contrattualmente sia tale possibilità sia il compenso omnicomprensivo da riconoscere alla banca a fronte di tale opzione. L art. 7 della legge n. 40 del 2 aprile 2007, ai seguenti commi prevede che: Art. 7. Estinzione anticipata dei mutui immobiliari divieto di clausole penali 1. E' nullo qualunque patto, anche posteriore alla conclusione del contratto, ivi incluse le clausole penali, con cui si convenga che il mutuatario, che richieda l'estinzione anticipata o parziale di un contratto di mutuo per l'acquisto o per la ristrutturazione di unita' immobiliari adibite ad abitazione ovvero allo svolgimento della propria attivita' economica o professionale da parte di persone fisiche, sia tenuto ad una determinata prestazione a favore del soggetto mutuante. 2. Le clausole apposte in violazione del divieto di cui al comma 1 sono nulle di diritto e non comportano la nullita' del contratto. 3. Le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 si applicano ai contratti di mutuo stipulati a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto. 4. (Soppresso). 5. L'Associazione bancaria italiana e le associazioni dei consumatori rappresentative a livello nazionale, ai sensi dell'articolo 137 del codice del consumo di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, definiscono, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, le regole generali di riconduzione ad equita' dei contratti di mutuo in essere mediante, in particolare, la determinazione della misura massima dell'importo della penale dovuta per il caso di estinzione anticipata o parziale del mutuo. E ora sempre possibile, e senza costi, estinguere anticipatamente un mutuo presso una banca quando questo faccia riferimento all acquisto o alla ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione. Le clausole contrarie sono nulle.

3 pag. 262 Art (Estinzione anticipata e risoluzione del contratto) 1. I debitori hanno facoltà di estinguere anticipatamente, in tutto o in parte, il proprio debito, corrispondendo alla banca esclusivamente un compenso onnicomprensivo per l'estinzione contrattualmente stabilito. I contratti indicano le modalità di calcolo del compenso, secondo i criteri stabiliti dal CICR al solo fine di garantire la trasparenza delle condizioni. 2. La banca può invocare come causa di risoluzione del contratto il ritardato pagamento quando lo stesso si sia verificato almeno sette volte, anche non consecutive. A tal fine costituisce ritardato pagamento quello effettuato tra il trentesimo e il centottantesimo giorno dalla scadenza della rata. 6. In caso di mancato raggiungimento dell'accordo di cui al comma 5, la misura della penale idonea alla riconduzione ad equita' e' stabilita entro trenta giorni dalla Banca d'italia e costituisce norma imperativa ai sensi dell'articolo 1419, secondo comma, del codice civile ai fini della rinegoziazione dei contratti di mutuo in essere. 7. In ogni caso i soggetti mutuanti non possono rifiutare la rinegoziazione dei contratti di mutuo stipulati prima della data di entrata in vigore del presente decreto, nei casi in cui il debitore proponga la riduzione dell'importo della penale entro i limiti stabiliti ai sensi dei commi 5 e 6. e pag. 268 Sotto il profilo del rendimento, l elemento di maggiore rilievo è naturalmente il tasso di interesse, anche se abbiamo visto che il prenditore può essere tenuto al pagamento di altre componenti a fronte di specifici servizi resi dalla banca, come per esempio i costi di istruttoria o l opzione per il rimborso anticipato del prestito ecc. pag. 257 e pag. 263 Un ulteriore elemento che può caratterizzare la concessione del prestito riguarda la richiesta effettuata al prenditore di fondi di fornire adeguate garanzie, di tipo reale o personale, o il diritto di rivalsa sul bene acquistato con il finanziamento. - delle spese notarili e accessorie: occorre considerare il pagamento dell onorario del L art. 13 della legge n. 40 del 2 aprile 2007, ai seguenti commi prevede che: 8-sexies. Ai fini di cui all'articolo 2878 del codice civile, ed in deroga all'articolo 2847 del codice civile, se il creditore e' soggetto esercente attivita' bancaria o finanziaria, l'ipoteca iscritta a garanzia di obbligazioni derivanti da contratto di mutuo si estingue automaticamente alla data di avvenuta estinzione dell'obbligazione garantita. 8-septies. Il creditore e' tenuto a rilasciare al debitore quietanza attestante la data di estinzione dell'obbligazione e a trasmettere al conservatore la relativa comunicazione entro trenta giorni dalla stessa data, secondo le modalita' di cui al comma 8-octies e senza alcun onere per il debitore. L ipoteca riferibile a contratti di mutuo stipulati con una banca si estingue adesso automaticamente, senza l intervento del notaio, con l estinzione del mutuo. La banca deve infatti trasmettere, entro 30 gg, una quietanza al conservatore.

4 notaio, conseguente alla stipula del contratto di mutuo e all iscrizione dell ipoteca, a cui occorrerà aggiungere l importo relativo a imposte, tasse e altre spese (marche da bollo, trascrizione, ecc.) 8-octies. L'Agenzia del territorio, entro il termine di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, con proprio provvedimento determina le modalita' di trasmissione della comunicazione di cui al comma 8-septies, anche in via telematica, tali da assicurare la provenienza della stessa dal creditore o da persona da questo addetta o preposta a qualsiasi titolo. 8-novies. L'estinzione non si verifica se il creditore, ricorrendo un giustificato motivo ostativo, comunica all'agenzia del territorio ed al debitore, entro il medesimo termine di trenta giorni successivi alla scadenza dell'obbligazione, con le modalita' previste dal codice civile per la rinnovazione dell'ipoteca, che l'ipoteca permane. In tal caso l'agenzia, entro il giorno successivo al ricevimento della dichiarazione, procede all'annotazione in margine all'iscrizione dell'ipoteca e fino a tale momento rende comunque conoscibile ai terzi richiedenti la comunicazione di cui al presente comma. 8-decies. Decorso il termine di cui al comma 8-septies il conservatore, accertata la presenza della comunicazione di cui al medesimo comma secondo modalita' conformi alle previsioni del comma 8-octies ed in mancanza della comunicazione di cui al comma 8-novies, procede d'ufficio alla cancellazione dell'ipoteca entro il giorno successivo e fino all'avvenuta cancellazione rende comunque conoscibile ai terzi richiedenti la comunicazione di cui al comma 8-septies. 8-undecies. Ai fini dei commi da 8-sexies a 8-terdecies non e' necessaria l'autentica notarile. 8-duodecies. Le disposizioni di cui ai commi da 8-sexies a 8-terdecies trovano applicazione a decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. Dalla medesima data decorrono i termini di cui ai commi 8-septies e 8-novies per i mutui immobiliari estinti a decorrere dalla data di entrata in vigore della stessa legge di conversione e sono abrogate le disposizioni legislative e regolamentari statali incompatibili con le disposizioni di cui ai commi da 8-sexies a 8-undecies e le clausole in contrasto con le prescrizioni di cui ai commi da 8-sexies a 8-terdecies sono nulle e non comportano la nullita' del contratto. 8-terdecies. Per i mutui di cui ai commi da 8-sexies a 8-duodecies estinti prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e la cui ipoteca non sia stata ancora cancellata alla medesima data, il termine di cui al comma 8-septies decorre dalla data della richiesta della quietanza da parte del debitore, da effettuarsi mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento. 8-quaterdecies. Le disposizioni di cui ai commi da 8-sexies a 8-terdecies del presente articolo e di cui agli articoli 7 e 8 trovano applicazione, nei casi e alle condizioni ivi previsti, anche per i finanziamenti concessi da enti di previdenza obbligatoria ai loro iscritti.

5 pag. 272 pag. 272 pag. 273 Per il contratto di leasing non esiste una durata predefinita. Approssimativamente possiamo affermare che il leasing finanziario copre un orizzonte che va da 24 mesi a 10 anni. In linea teorica uno dei principali elementi che dovrebbero guidare il locatario nella definizione della durata contrattuale è rintracciabile nella prevista successione dei suoi flussi di cassa per gli anni a venire. In realtà un ruolo di assoluto rilievo nella definizione della durata del contratto è svolto dalla normativa fiscale. Per le imprese è infatti stabilito che i canoni siano deducibili ai fini delle imposte quando il bene oggetto della transazione sia strumentale all attività dell impresa e la durata del contratto non sia inferiore alla metà del periodo di ammortamento del bene (se quindi un bene è ammortizzabile in 6 anni, la durata minima del contratto di leasing non potrà essere inferiore a 3 anni); questo con l eccezione dei beni immobili per i quali è previsto che la durata non debba invece essere inferiore a 8 anni. Al fine di massimizzare il vantaggio fiscale, deducendo il prima possibile il costo per l acquisto di un bene, la durata del contratto viene quindi solitamente fissata in corrispondenza di quella minima prevista dalla normativa fiscale. Si fa riferimento agli art. 54 e 102 del TUIR, Testo Unico delle Imposte sui Reddito (Legge 917/86 e successive modifiche). Per le imprese è quindi abbastanza semplice individuare la durata minima del contratto nel caso che oggetto dell investimento sia un bene immobile: non meno di 8 anni (96 mesi). Nel caso dei beni strumentali occorre L art. 102 della legge n. 917 del 22 dicembre 1986 (TUIR), e seguito della Finanziaria per il 2008 (Legge 244 del 24/12/2007), al comma 7 prevede che: 7. Per i beni concessi in locazione finanziaria l'impresa concedente che imputa a conto economico i relativi canoni deduce quote di ammortamento determinate in ciascun esercizio nella misura risultante dal relativo piano di ammortamento finanziario. Per l'impresa utilizzatrice che imputa a conto economico i canoni di locazione finanziaria, la deduzione e' ammessa a condizione che la durata del contratto non sia inferiore ai due terzi del periodo di ammortamento corrispondente al coefficiente stabilito a norma del comma 2, in relazione all'attivita' esercitata dall'impresa stessa; in caso di beni immobili, qualora l'applicazione della regola di cui al periodo precedente determini un risultato inferiore a undici anni ovvero superiore a diciotto anni, la deduzione e' ammessa se la durata del contratto non e', rispettivamente, inferiore a undici anni ovvero pari almeno a diciotto anni. Per i beni di cui all'articolo 164, comma 1, lettera b), la deducibilita' dei canoni di locazione finanziaria e' ammessa a condizione che la durata del contratto non sia inferiore al periodo di ammortamento corrispondente al coefficiente stabilito a norma del comma 2. La quota di interessi impliciti desunta dal contratto e' soggetta alle regole dell'articolo 96. L art. 54 della legge n. 917 del 22 dicembre 1986 (TUIR), e seguito della Finanziaria per il 2007 (Legge 296 del 27/12/2006), al comma 2 prevede che: 2. Per i beni strumentali per l'esercizio dell'arte o della professione, esclusi gli oggetti d'arte, di antiquariato o da collezione di cui al comma 5, sono ammesse in deduzione quote annuali di ammortamento non superiori a quelle risultanti dall'applicazione al costo dei beni dei coefficienti stabiliti, per categorie di beni omogenei, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze. E' tuttavia consentita la deduzione integrale, nel periodo d'imposta in cui sono state sostenute, delle spese di acquisizione di beni strumentali il cui costo unitario non sia superiore a euro 516,4. La deduzione dei canoni di locazione finanziaria di beni strumentali e' ammessa a condizione che la durata del contratto non sia inferiore alla meta' del periodo di ammortamento corrispondente al coefficiente stabilito nel predetto decreto e comunque con un minimo di otto anni e un massimo di quindici se lo stesso ha per oggetto beni immobili. Ai fini del calcolo delle quote di ammortamento deducibili dei beni immobili strumentali, si applica l'articolo 36, commi 7 e 7-bis, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n Per i beni di cui all'articolo 164, comma 1, lettera b), la deducibilita' dei canoni di locazione finanziaria e' ammessa a condizione che la durata del contratto non sia inferiore al periodo di ammortamento corrispondente al coefficiente stabilito a norma Per le imprese la deducibilità dei canoni di leasing è ora ammessa a condizione che la durata del leasing non sia inferiore ai due terzi del periodo di ammortamento. Nel caso dei beni immobili è peraltro stabilito che comunque la durata non possa essere inferiore a 11 anni e superiore a 18 anni. Ne consegue che per tali beni la durata risulta ora variabile all interno di tale range anche se nel caso più frequente (quello di immobili ammortizzati al 3% in circa 33 anni) la durata minima del contratto di leasing sarà necessariamente di 18 anni (e non più di 8). Si completa osservando che nell esercizio di arti e professioni la deducibilità dei canoni di leasing è attualmente ammessa a condizione che la durata del leasing non sia inferiore alla metà del periodo di ammortamento. Nel caso dei beni immobili è peraltro stabilito che comunque la durata non possa essere inferiore a 8 anni e superiore a 15 anni.

6 invece rifarsi al periodo di ammortamento. Come lo si identifica? Ai fini fiscali esiste un decreto del 1988 che stabilisce, a seconda del settore d attività e della tipologia di bene, la quota del costo complessivo di beni ad utilità pluriennale da imputare a bilancio ogni anno. Questo avviene attraverso l applicazione per ogni esercizio di una percentuale (coefficiente di ammortamento) al costo sostenuto. Così per un determinato settore alcuni macchinari potrebbero avere una aliquota di ammortamento del 10%: ogni anno occorrerà imputare a costo il 10% del prezzo pagato; l ammortamento del bene durerà quindi 10 anni. Questo rappresenta il periodo di ammortamento per quel bene. In caso di stipula di un contratto di leasing per quello specifico bene, l impresa di quel particolare settore potrà quindi dedurre fiscalmente i canoni di leasing solo se la durata del contratto non sarà inferiore alla metà del normale periodo di ammortamento: 5 anni, corrispondenti alla metà del periodo di ammortamento (10 anni diviso 2). del primo periodo. I canoni di locazione finanziaria dei beni strumentali sono deducibili nel periodo d'imposta in cui maturano. Le spese relative all'ammodernamento, alla ristrutturazione e alla manutenzione di immobili utilizzati nell'esercizio di arti e professioni, che per le loro caratteristiche non sono imputabili ad incremento del costo dei beni ai quali si riferiscono, sono deducibili, nel periodo d'imposta di sostenimento, nel limite del 5 per cento del costo complessivo di tutti i beni materiali ammortizzabili, quale risulta all'inizio del periodo d'imposta dal registro di cui all'articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e successive modificazioni; l'eccedenza e' deducibile in quote costanti nei cinque periodi d'imposta successivi. e pag. 283 Questo in quanto per le imprese la durata minima di un contratto di leasing è, in via generale, pari alla metà del normale periodo di ammortamento. Tale vantaggio risulta poi particolarmente evidente nel caso di investimenti immobiliari dove la durata minima del contratto di leasing è invece fissata in 8 anni (a fronte di un periodo di ammortamento che può durare anche oltre 30 anni). Il vantaggio del contratto di leasing scaturisce pertanto dal fatto che sarà possibile dedurre l investimento (imputandolo fra i costi con i canoni di leasing) con tempi più rapidi (rispetto al processo di ammortamento) e beneficiando quindi in via anticipata del

7 risparmio d imposta.

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