RISPARMIO ENERGETICO E CERTIFICATI BIANCHI

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1 RISPARMIO ENERGETICO E CERTIFICATI BIANCHI Seminari tecnici 15 Novembre 2005, Milano 16 Novembre 2005, Roma

2 Sommario I. Lo schema complessivo disegnato dai DM 20/07/2004 e dalle Linee Guida dell Autorità II. I concetti e i principi di base III. Come procedere per richiedere i TEE a) Modalità generali b) Modalità per progetti standardizzati c) Modalità per progetti analitici d) Modalità per progetti a consuntivo (la Proposta di progetto e di programma di misura)

3 I. LO SCHEMA COMPLESSIVO DISEGNATO DAI DECRETI MINISTERIALI E DALLE LINEE GUIDA

4 I Decreti ministeriali 20 luglio 2004 Definiscono obiettivi nazionali di risparmio di energia primaria a carico dei distributori di energia elettrica e di gas Definiscono le modalità attraverso le quali i distributori possono conseguire tali obiettivi: tipologie di interventi, tipologie di progetti mercato dei titoli di efficienza energetica Prevedono la possibilità di un contributo tariffario alla copertura dei costi sostenuti dai distributori Introducono sanzioni in caso di inadempienza Affidano all Autorità il compito di definire i criteri, le regole tecniche di funzionamento del nuovo impianto normativo e la gestione dell intero meccanismo

5 Mtep/anno La modulazione temporale degli obiettivi (per distributori elettrici) 1,8 1,6 1,4 1,2 1 0,8 risparmi addizionali 5 anno risparmi addizionali 4 anno risparmi addizionali 3 anno risparmi addizionali 2 anno risparmi addizionali 1 anno risparmi cumulati Risparmi annui addizionali e cumulativi (DM elettrico 2004) 0,6 0,4 0,

6 Mtep/anno La modulazione temporale degli obiettivi (per distributori gas) 1,4 1,2 1 0,8 0,6 risparmi addizionali 5 anno risparmi addizionali 4 anno risparmi addizionali 3 anno risparmi addizionali 2 anno risparmi addizionali 1 anno risparmi cumulati Risparmi annui addizionali e cumulativi (DM gas 2004) 0,4 0,

7 I soggetti obbligati Gli obiettivi nazionali di risparmio energetico sono ripartiti tra i distributori di energia elettrica e di gas naturale che servivano più di clienti finali al eventuale futura applicazione ai distributori sotto questa soglia La ripartizione degli obiettivi nazionali tra i soggetti agli obblighi è effettuata sulla base della loro quota di mercato nell anno t-2 Almeno la metà dell obiettivo di ciascun anno deve essere raggiunto riducendo i consumi della forma di energia distribuita

8 I progetti ammissibili Il conseguimento degli obiettivi avviene attraverso lo sviluppo di interventi di risparmio energetico Previo parere dell Autorità sono ammissibili interventi realizzati dal 2001 al 2004 I progetti devono essere sviluppati, realizzati e valutati secondo criteri definiti dall Autorità (le cosiddette Linee guida: allegato A alla delibera n. 103/03)

9 I progetti ammissibili/2 I progetti possono essere sviluppati da: distributori di energia elettrica e di gas naturale (anche non soggetti agli obblighi) società controllate società operanti nel settore dei servizi energetici: società, incluse le imprese artigiane e loro forme consortili che hanno come oggetto sociale l offerta di servizi energetici integrati per la realizzazione e l eventuale successiva gestione degli interventi unica finalità dell accreditamento: accesso al sistema telematico predisposto per la presentazione di progetti e richieste di certificazione dei risparmi nessuna valutazione della qualità dei progetti realizzati circa 400 soggetti accreditati ad oggi

10 La certificazione dei risparmi e l emissione dei TEE La verifica e certificazione dei progetti e dei risparmi energetici è effettuata: sulla base della documentazione trasmessa con la richiesta sulla base della documentazione che il titolare di progetto deve conservare con controlli in situ sugli apparecchi, impianti, sistemi installati Dopo la certificazione dei risparmi energetici l Autorità: comunica al soggetto titolare del progetto l esito della valutazione richiede al GME di emettere a favore del medesimo soggetto TEE corrispondenti ai risparmi certificati (in numero e tipologia) i TEE vengono iscritti nel conto proprietà intestato al soggetto titolare

11 I titoli di efficienza energetica certificano i risparmi energetici conseguiti consentono la verifica del conseguimento degli obiettivi e l erogazione del contributo tariffario a copertura degli oneri sostenuti entro il 31 maggio di ogni anno, a partire dal 2006 (per l obiettivo 2005), i distributori obbligati devono consegnare all Autorità TEE equivalenti, in volume e tipologia al proprio obiettivo annuale i TEE iscritti nel conto proprietà di ciascun soggetto sono commercializzabili: nel mercato organizzato dal GME secondo regole approvate dall Autorità attraverso contratti bilaterali

12 Il contributo tariffario Delibera n. 219/04 Viene erogato per contribuire alla copertura: dei costi sostenuti dai distributori soggetti agli obblighi dei costi connessi al conseguimento degli obiettivi di risparmio di energia primaria fissati dai DM: solo se conseguiti attraverso la riduzione dei consumi di elettricità o di gas naturale sia attraverso la realizzazione di progetti sia attraverso l acquisto di TEE Fino all occorrenza dell obiettivo definito dai DM

13 Il contributo tariffario/2 È fissato in termini di unità di energia primaria risparmiata (tep) È attualmente pari a 100 /tep risparmiato nel primo anno Può essere aggiornato dall Autorità È erogato a fronte della consegna dei titoli di efficienza energetica, che vengono trattenuti sul conto proprietà del distributore e non possono essere più oggetto di contrattazione È erogato da CCSE su specifica richiesta dell Autorità, a valere sui Conti istituiti con il Testo integrato tariffe elettriche (deliberazione n. 5/04) e con deliberazione n. 170/04

14 Le sanzioni 1) se raggiunge meno del 50% del proprio obiettivo: SANZIONATO 50% 100% Risparmi conseguiti in % rispetto all obiettivo specifico 2) se raggiunge più del 50% ma meno del valore del rapporto (R) di cui all art. 10, c. 7 SANZIONATO 50% Rapporto R 100% Risparmi conseguiti in % rispetto all obiettivo specifico 3) se raggiunge più del 50% e più del valore del rapporto (R) di cui all art. 10, comma 7 NON SANZIONATO 50% Rapporto R 100% Con obbligo di compensazione nei 2 anni successivi Risparmi conseguiti in % rispetto all obiettivo specifico

15 I soggetti interessati Soggetti obbligati: distributori di energia elettrica e gas con più di clienti finali devono realizzare gli interventi o acquistare TEE per un ammontare equivalente al loro obiettivo Soggetti volontari: altri distributori di energia elettrica e gas, società di servizi energetici, produttori, impiantisti, ecc. possono realizzare gli interventi di efficienza energetica Clienti finali: tutti fruiscono degli interventi di efficienza energetica prelievo in tariffa di molto inferiore ai benefici economici che ne derivano Istituzioni: MAP, MATT, AEEG, GME, Regioni

16 Il flusso delle operazioni LEGENDA: SO: Soggetti Obbligati SV: Soggetti Volontari d. 167/04 Dati relativi ai volumi di gas e elettricità distribuiti a livello nazionale Ogni SO comunica i volumi di gas e elettricità distribuiti d. 213/04 (obiettivi anno 2005) AEEG calcola gli obiettivi specifici per ogni SO AEEG verifica il raggiungimento degli obiettivi e Autorità per l energia quantifica elettrica eventuali e il gas sanzioni Comunicazione 29/12/04

17 Il flusso delle operazioni SO e SV possono richiedere la verifica preliminare per determinati progetti SO e SV realizzano i progetti SO e SV richiedono la verifica e certificazione dei risparmi ottenuti AEEG valuta e certifica i risparmi ottenuti d. 200/04 (aggiornamento della 103/03) d. 111/04, 70/05 e 177/05 (schede tecniche) LEGENDA: SO: Soggetti Obbligati SV: Soggetti Volontari GME emette i TEE SO e SV si scambiano TEE (MERCATO: GME) SO trasmettono TEE a AEEG e ricevono contributo d. 67/05 (regole funzionamento mercato) d. 219/04 (contributo tariffario) Comunicazione 29/12/04 AEEG verifica il raggiungimento degli obiettivi e quantifica le eventuali sanzioni

18 A che punto siamo? Ad oggi l Autorità ha: determinato le modalità di raccolta dei dati per la determinazione degli obiettivi specifici annuali e definito gli obiettivi specifici annuali per l anno 2005 definito criteri e metodi per la preparazione e l'esecuzione dei progetti e per la valutazione dei risparmi energetici, incluse 24 metodologie semplificate per la quantificazione dei risparmi definito criteri e modalità di emissione dei titoli di efficienza energetica contribuito alla definizione delle regole di funzionamento del mercato dei titoli di efficienza energetica (intesa con GME)

19 . A che punto siamo?/2 costruito un sito internet interattivo per la raccolta on-line delle richieste e proposte presentate da distributori e società di servizi energetico e un sistema telematico per la gestione dell intero meccanismo accreditato circa 400 società di servizi energetici ricevuto oltre 330 richieste di verifica e di certificazione dei risparmi energetici conseguiti attraverso progetti realizzati nell ambito dei DM Si è conclusa la fase transitoria (ex articolo 18 dei DM) per la presentazione delle domande relative ai progetti realizzati tra il 2001 e il 2004

20 II. CONCETTI E PRINCIPI DI BASE

21 Chi può presentare un progetto I progetti e le relative richieste di verifica e di certificazione dei risparmi energetici possono essere presentati all Autorità unicamente dai soggetti che, secondo i DM 20/07/2004, possono conseguire titoli di efficienza energetica a seguito della realizzazione di risparmi energetici (cosiddetti soggetti titolari di progetto ): distributori di energia elettrica e di gas naturale (anche non soggetti agli obblighi) società controllate dai distributori di energia elettrica e di gas naturale società operanti nel settore dei servizi energetici (rispondenti alla definizione di cui all art. 1, comma 1, lettera t) delle Linee guida e, in base ad essa, accreditati dall Autorità all utilizzo del sistema telematico per l invio delle richieste)

22 Titolari, collaboratori e clienti Il titolare di progetto è l unico interlocutore e responsabile nei confronti dell Autorità Il titolare può avvalersi di uno o più collaboratori di progetto per realizzare l intervento, gestire i rapporti con i clienti, Il cliente è l utente finale che beneficia dell intervento. All Autorità devono venire descritti i ruoli svolti dalle diverse aziende coinvolte. C LI E N TI C1 C2 Tito lare C3 AEEG

23 Progetti e interventi Intervento: intervento o misura di riduzione dei consumi di energia primaria ammissibile ai sensi dell articolo 5, comma 1 del DM (tipicamente indicati nell Allegato I ai DM) Progetto: attività o insieme di attività che produce risparmi di energia primaria certi e quantificabili attraverso la realizzazione presso uno o più clienti di uno o più interventi è possibile aggregare più interventi all interno di uno stesso progetto (vedi lucidi seguenti)

24 I metodi di valutazione dei risparmi Standard (in base a scheda tecnica deliberata dall AEEG) i risparmi sono calcolati solo in base al numero di unità fisiche di riferimento (UFR) oggetto di intervento (es.: numero di CFL installate). Analitici (in base a scheda tecnica deliberata dall AEEG) i risparmi sono calcolati in base ad un algoritmo e alla misura di pochi parametri di funzionamento del sistema considerato. A Consuntivo (in base a Proposta di progetto e di programma di misura presentata dal titolare) i risparmi sono calcolati in base ad un completo piano di monitoraggio, che tiene in debita considerazione tutti i fattori esterni che possono influenzare il risparmio.

25 Panoramica sulle schede tecniche approvate Sistema edilizio (isolamenti, vetrature, solare termico e fotovoltaico) Apparecchi domestici (elettrodomestici, condizionatori, caldaie, scaldabagno, pompe di calore, erogatori a basso flusso, rompigetto aerati) Impiantistica industriale (motori, inverter, decompressione del gas) Illuminazione privata e pubblica Sistemi di cogenerazione e teleriscaldamento

26 È possibile aggregare più interventi? Un progetto può essere costituito da uno o più interventi realizzati presso uno o più clienti METODI DI VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI NUMERO DI CLIENTI PARTECIPANTI Cliente unico Standardizzati (caso S) Progetto standardizzato Metodi di valutazione omogenei Analitici (caso A) Progetto analitico A consuntivo (caso C1) Progetto a consuntivo Metodi di valutazione eterogenei (caso C2) Progetto a consuntivo Numerosi clienti Progetto standardizzato Progetto analitico Progetto a consuntivo non ammissibile come progetto

27 La dimensione minima di un progetto Ogni progetto deve aver prodotto un ammontare minimo di risparmi di energia primaria per dare accesso alla richiesta di certificazione di tali risparmi Tipologia di progetto Standardizzato Soggetti obbligati 25 tep/anno Soggetti volontari Analitico 100 tep 50 tep A consuntivo 200 tep 100 tep Il rispetto della dimensione minima viene verificato solo nell ambito della prima richiesta di verifica e certificazione dei risparmi energetici (RVC).

28 È utile aggregare più interventi? È utile aggregare più interventi in un unico progetto quando si dispone solo di interventi di piccole dimensioni L aggregazione può essere basata su logiche di vario tipo: interventi realizzati nella medesima area geografica o nel medesimo periodo o L aggregazione di più interventi deve in ogni caso essere prevista solo quando è strettamente necessaria. NB: un intervento viene definito in base al tipo di apparecchiatura o di componente installati e non alla loro localizzazione; ciò significa, ad esempio, che 100 pannelli solari installati in 8 diverse regioni italiane costituiscono in ogni caso un unico intervento e devono quindi venire rendicontati per mezzo di un unica scheda di rendicontazione di intervento.

29 Tempistiche Vita utile convenzionale degli interventi = numero massimo di anni per i quali possono venire certificati i risparmi e conseguentemente rilasciati TEE: 5 anni per tutti i tipi di interventi 8 anni per gli interventi specificati dai DM 20 luglio 2004 (relativi all involucro edilizio) La certificazione dei risparmi (e la conseguente emissione dei TEE) avviene solo a seguito della presentazione della prima richiesta di verifica e certificazione (RVC) La prima RVC può essere presentata solo al raggiungimento della dimensione minima Le tempistiche di presentazione delle RVC (prima e seguenti) e del conseguente rilascio dei TEE differiscono per i progetti standardizzati, analitici e a consuntivo

30 Tempistiche/2 Per i progetti standardizzati: la prima RVC deve essere presentata entro 30 giorni dalla fine del semestre nel quale il progetto ha raggiunto la dimensione minima le RVC successive alla prima devono venire presentate solo nel caso di UFR addizionali, entro 30 giorni dalla fine del trimestre nel quale tali UFR sono state oggetto di intervento la persistenza dei risparmi energetici generati dalle UFR nel corso della vita utile convenzionale dell intervento è automaticamente riconosciuta dopo la prima RVC ad esse relativa; la certificazione automatica (al netto dell esito di eventuali controlli) avviene ogni 3 mesi

31 Tempistiche/3 Per i progetti analitici : la prima RVC deve essere presentata entro 30 giorni dalla fine del semestre nel quale il progetto ha raggiunto la dimensione minima le RVC successive alla prima possono essere presentate 30 giorni dalla fine di ciascun trimestre; devono essere presentate almeno una volta l anno la persistenza dei risparmi energetici generati dall intervento nel corso della sua vita utile convenzionale non può essere automaticamente riconosciuta dopo la prima RVC ad esse relativa; la verifica e certificazione avviene solo a seguito delle presentazione della relativa RVC (almeno una volta l anno)

32 Tempistiche/4 Per i progetti a consuntivo : la prima RVC e quelle successive devono essere presentate entro i termini definiti nella proposta di progetto e di programma di misura approvata dall Autorità la persistenza dei risparmi energetici generati dall intervento nel corso della sua vita utile convenzionale non può essere automaticamente riconosciuta dopo la prima RVC ad esse relativa; la verifica e certificazione avviene solo a seguito delle presentazione della relativa RVC (almeno una volta l anno)

33 Tipi di TEE le 3 tipologie di TEE: Tipo I: attestano riduzioni dei consumi finali di energia elettrica Tipo II: attestano riduzioni dei consumi finali di gas naturale Tipo III: attestano riduzioni dei consumi finali di altri combustibili Il tipo di TEE rilasciati: per progetti standard e analitici è definito in ogni scheda tecnica per progetti a consuntivo è proposto dal titolare di progetto nella Proposta di progetto e programma di misura

34 TEE ed obiettivi Fruibilità dei TEE (bancabilità): Tutti i TEE emessi, indipendentemente dal periodo di riferimento dei risparmi ai quali sono associati, potranno venire utilizzati per soddisfare gli obiettivi di qualunque anno del quinquennio di applicazione dei DM 20 luglio Ciò significa che, per esempio, i TEE emessi nel 2005 con riferimento a risparmi generati nel 2003 da progetti realizzati nel 2002 potranno venire utilizzati senza limitazioni per dimostrare il conseguimento dell obiettivo 2009.

35 III. COME PROCEDERE PER RICHIEDERE I TEE

36 La home-page dell efficienza energetica quadro complessivo istruzioni e informazioni operative società di servizi energetici ingresso riservato a utenti registrati (userid/password)

37 Dettagli relativi alla compilazione on-line Inoltra richieste di 3 tipi Attenzione a: chiudere la finestrella, installare Acrobat 6 e IE>5.5, non disabilitare le pop-up Visualizza e stampa richieste Segnala a AEEG

38 III a. Modalità generali per conseguire i TEE Se l intervento realizzato 1. rientra tra le tipologie per le quali è stata deliberata una scheda tecnica: Presentazione di progetto standardizzato o analitico 2. ricade tra le tipologie elencate negli allegati ai DM: Presentazione di Proposta di progetto e di programma di misura e successivamente, in caso di esito positivo, di progetto a consuntivo

39 III. b Procedura per progetti standardizzati

40 Procedura verifica del rispetto della dimensione minima prevista dalle LG: 25 [tep/anno] rispetto della tempistica di presentazione della richiesta prevista dalle Linee Guida presentazione della Richiesta di verifica e certificazione dei risparmi secondo i contenuti previsti dalle Linee guida e dalle schede tecniche di rendicontazione accessibili attraverso il Sistema telematico EFFENERG predisposto dall Autorità Informazioni necessarie: generali sul progetto e sui soggetti coinvolti nella sua attuazione numero di unità fisiche di riferimento installate (+ eventuali altre caratteristiche, es.: fascia solare o zona climatica nella quale è stata fatta l installazione)

41 Gli step richiesti Step Descrizione Modo di applicazione Inizio degli interventi e del conteggio delle UFR Prima richiesta di verifica e certificazione (RVC) Generazione dei risparmi fino a raggiungimento della dimensione minima Presentazione scheda di rendicontazione Verifica sulla documentazione trasmessa Esecuzione da parte di Autorità Controlli Esecuzione da parte di Autorità Certificazione dei risparmi e richiesta di emissione a GME Emissione dei titoli di efficienza energetica Eventuali richieste di verifica e certificazione successive (si ripetono gli step precedenti) Esecuzione da parte di Autorità Esecuzione da parte di GME Presentazione scheda di rendicontazione

42 Tempistica delle richieste di verifica e certificazione Da presentare entro Parametri e periodi temporali di riferimento PRIMA RICHIESTA 30 giorni da fine semestre nel quale ha raggiunto la dimensione minima UFR installate fino al semestre nel quale la richiesta è stata presentata; a decorrere dall inizio del medesimo semestre di riferimento della richiesta. RICHIESTE SUCCESSIVE ALLA PRIMA 30 giorni dalla fine del trimestre nel quale sono state oggetto di intervento UFR addizionali UFR addizionali installate nel trimestre con riferimento al quale la richiesta è presentata; a decorrere dall inizio del medesimo trimestre di riferimento della richiesta.

43 Step 1: inizio interventi e registrazione dei dati Progetto: installazione di lampade fluorescenti compatte (LFC) (scheda 1 Delibera 111/04) Es.: installazione di lampade in 15 mesi Data di inizio installazioni: 1 marzo 2005 Data di verifica di raggiungimento della dimensione minima (pari a 25 tep/a) 5 ottobre 2005 quindi nel 2 semestre 2005 La prima RVC può venire presentata entro 30 giorni dalla fine del semestre di raggiungimento della dimensione minima, quindi, in questo caso, entro il 31 gennaio 2006 Risparmi istantanei effettivi (tep/a) Lampade complessivamente installate (UFR) Avvio del progetto Dimensione minima: 25 tep/a

44 Step 2: (1/5) prima richiesta di verifica e certificazione Scheda di Rendicontazione di progetto: prima parte Attraverso questa schermata è possibile accorpare più interventi standardizzati nello stesso progetto

45 Step 2: (2/5) prima richiesta di verifica e certificazione Scheda di Rendicontazione di progetto: seconda parte Intervento già rendicontato Elenco degli interventi che compongono il progetto Intervento ancora da rendicontare (cliccare sul semaforo per accedere)

46 Step 2: (3/5) prima richiesta di verifica e certificazione Scheda di rendicontazione di intervento: prima parte Semestri / trimestri di riferimento sono impostati in automatico dal sistema e non possono essere modificati dall utente

47 Step 2: (4/5) prima richiesta di verifica e certificazione Scheda di rendicontazione di intervento: seconda parte Calcolo automatico dei risparmi Risparmi istantanei effettivi (tep/a) lampade complessivamente installate (UFR)

48 Step 2: NOTA 1 Ogni scheda on-line per la rendicontazione di un tipo di intervento standard è strutturata in modo tale da poter contenere TUTTI gli interventi realizzati su tutto il territorio nazionale. Non ha quindi in generale senso compilare due o più schede di rendicontazione di intervento che facciano riferimento alla medesima scheda tecnica standard.

49 Step 2: (5/5) prima richiesta di verifica e certificazione Scheda di Rendicontazione di progetto: terza parte Somma di tutti gli interventi inseriti nel progetto (in base a cui verificare la dimensione minima) Cliccando qui si apre una finestra di pop-up nella quale è possibile: verificare i dati inseriti per tutti gli interventi, stampare una bozza e premere il tasto Invia per la chiusura definita del progetto e l invio all Autorità

50 Step 7: (1/2) richieste verifica e certificaz. successive alla prima Si tratta di richieste di V&C inoltrate successivamente all approvazione della prima richiesta e che si riferiscono a 1 solo degli N interventi che compongono il progetto oggetto della prima richiesta. Dopo la prima RVC, ciascun intervento che compone il progetto può dunque seguire un iter separato dagli altri.

51 Step 7: (2/2) richieste verifica e certificaz. successive alla prima Per interventi standardizzati: la presentazione di RVC successive alla prima è necessaria solo se vengono installate UFR in aggiunta rispetto a quelle indicate nella prima richiesta; in assenza di RVC successive alla prima, si assume che il numero di UFR installate sia rimasto invariato e l emissione dei TEE avviene automaticamente ogni trimestre; le RVC successive vanno presentate entro il mese successivo alla fine del trimestre nel quale è stato completata l installazione delle UFR addizionali.

52 III. c Procedura per progetti analitici

53 Procedura verifica del rispetto dimensione minima prevista dalle LG: 50 [tep/anno] per i soggetti volontari, 100 [tep/anno] per i soggetti obbligati; rispetto della tempistica di presentazione della richiesta prevista dalle LG (cfr. più avanti); presentazione della Richiesta di verifica e certificazione dei risparmi secondo i contenuti previsti dalle Linee guida e dalle schede tecniche di rendicontazione accessibili attraverso il Sistema telematico EFFENERG predisposto dall Autorità; Informazioni necessarie: informazioni generali sul progetto e sui soggetti coinvolti nella sua attuazione; valori dei parametri caratteristici di funzionamento dei quali è prevista la misurazione;

54 Gli step richiesti Step Descrizione Modo di applicazione Inizio degli interventi e del conteggio delle UFR Prima richiesta di verifica e certificazione (RVC) Generazione dei risparmi fino a raggiungimento della dimensione minima Presentazione scheda di rendicontazione Verifica sulla documentazione trasmessa Esecuzione da parte di Autorità Controlli Esecuzione da parte di Autorità Certificazione dei risparmi e richiesta di emissione a GME Emissione dei titoli di efficienza energetica Eventuali richieste di verifica e certificazione successive (si ripetono gli step precedenti) Esecuzione da parte di Autorità Esecuzione da parte di GME Presentazione scheda di rendicontazione

55 Tempistica delle richieste di verifica e certificazione analitiche Da presentare entro Parametri e periodi temporali di riferimento PRIMA RICHIESTA 30 giorni da fine semestre nel quale ha raggiunto la dimensione minima RICHIESTE SUCCESSIVE ALLA PRIMA Necessità di nuove misurazioni dei parametri rilevanti almeno 1 volta all anno e non più di 1 volta al trimestre; misurazione dei parametri richiesti dalla scheda tecnica; parametri misurati nel semestre o trimestre nel quale si presenta la richiesta 30 giorni dalla fine del trimestre nel quale si effettuano le misurazioni

56 Scheda di rendicontazione di intervento: prima parte Step 2: (1/2) prima richiesta di verifica e certificazione Da trascurare: semestri/trimestri non hanno alcuna funzione nella rendicontazione di interventi analitici

57 Scheda di rendicontazione di intervento: seconda parte Step 2: (2/2) prima richiesta di verifica e certificazione Inevitabilmente ogni scheda ha una proprio struttura particolare che dipende dal numero e dalla natura delle misurazioni richieste per l intervento considerato. Parametri misurati da inserire Gli step successivi ricalcano quelli per gli standardizzati

58 Step 7: (1/1) richieste verifica e certificaz. successiva alla prima Per interventi analitici: la presentazione di RVC successive è obbligatoria almeno una volta all anno per rendicontare i valori dei parametri misurati a decorrere dall ultima richiesta presentata; nell ambito di una RVC successiva alla prima è possibile solo rendicontare il funzionamento degli impianti dichiarati nella prima RVC e non è possibile fare riferimento a nuovi impianti; le RVC successive alla prima possono venire presentate fino alla scadenza del quinto anno di funzionamento del sistema; le RVC successive vanno presentate entro il mese successivo alla fine del trimestre nel quale è stata effettuata l ultima misura dei parametri

59 Nota per progetti analitici e a consuntivo: documentazione da trasmettere Nell ambito della rendicontazione di progetti analitici e a consuntivo è necessario esplicitare le precise metodiche utilizzate per ottenere i valori riportati nelle schede (cioè lo schema di misura adottato), poiché per il medesimo sistema possono essere adottati diversi schemi di misura in funzione della strumentazione disponibile; È dunque necessario fornire schemi semplificati delle apparecchiature, dei punti di presa e di consegna dell energia, degli strumenti di misura ed indicare le eventuali formule per il calcolo indiretto (corredate di stima dell errore). Flusso di combustibile Flusso di energia termica Flusso di energia elettrica CT.S caldaia UTENZE CE2 CE1 CHP rete Ec = CC * 8250 ±2% EAe = CE2 CE1 ±8% Et = CT ±2% CC Attenzione: questo tipo di schema può risultare inadeguato

60 III. d Procedura per progetti a consuntivo

61 Caratteristiche generali Art. 6, comma 4, LG: da utilizzarsi nel caso non siano disponibili schede tecniche di valutazione standardizzate o analitiche, oppure nel caso di progetti composti da interventi eterogenei per metodo di valutazione; È necessario inizialmente presentare una Proposta di progetto e di programma di misura che dovrà essere esaminata e approvata dall Autorità e, successivamente, una Richiesta di verifica e certificazione dei risparmi; La Proposta di progetto e di programma di misura consiste nella descrizione dell intervento e delle modalità di misurazione e di calcolo che si propone di adottare per la valutazione dei risparmi di energia primaria, tramite il confronto tra i consumi nella situazione di baseline e in quella seguente alla realizzazione degli interventi;

62 Procedura verifica del rispetto della dimensione minima prevista dalle LG: 100 [tep/anno] per i soggetti volontari, 200 [tep/anno] per i soggetti obbligati; rispetto della tempistica di presentazione della richiesta prevista dalla Proposta di Progetto e Programma di Misura approvata (PPPM cfr. più avanti); presentazione della richiesta di verifica e certificazione dei risparmi secondo i contenuti previsti dalle Linee guida e dalla proposta di progetto e programma di misura approvata (attraverso il sistema informativo on-line); Informazioni necessarie: informazioni generali sul progetto e sui soggetti coinvolti nella sua attuazione

63 Gli step richiesti Ste p Descrizione (Possibile richiesta di verifica preliminare di conformità ai DM e alle LG) Proposta di progetto e programma di misura Inizio degli interventi e della registrazione dei dati (esiti del piano di misura) Modo di applicazione Presentazione di documentazione definita all art.11 delle LG Presentazione scheda tipo e piano di monitoraggio Generazione dei risparmi fino a raggiungimento del risparmio minimo 4 Prima richiesta di verifica e certificazione Presentazione esiti del piano di misura 5 Verifica sulla documentazione trasmessa Esecuzione da parte di Autorità 6 Controlli a campione Esecuzione da parte di Autorità 7 Certificazione dei risparmi e richiesta emissione TEE al GME Richieste di verifica e certificazione successive Esecuzione da parte di Autorità 8 Emissione dei titoli di efficienza energetica Esecuzione da parte di GME 9 Presentazione esiti del piano di misura

64 Step 2 (1/8): proposta di progetto e programma di misura 2.3 Descrizione degli interventi, delle strutture/impianti interessati, della tempistica e dei risultati attesi Descrizione delle strutture o degli impianti coinvolti dagli interventi di cui il progetto si compone. Descrizione dell organizzazione temporale del progetto, ed in particolare della data in cui è previsto che l intervento o gli interventi inizino a produrre risparmi di energia. Non sono ammissibili programmi di misura che non siano univocamente associati ad uno specifico progetto, ad esempio se riferiti genericamente ad una soluzione tecnologica o tipologia impiantistica. Il programma di misura proposto non può essere estrapolato ad altri casi ritenuti simili. Deve essere allegato schema semplificato degli impianti e delle strutture, che mostri in particolare l ubicazione dei punti di prelievo, misura e consegna dell energia.

65 Step 2 (2/8): proposta di progetto e programma di misura 3.1 Descrizione del programma di misura proposto Algoritmi di valutazione per il calcolo dei risparmi Il programma di misura proposto deve poter essere ricondotto alla tipologia di metodo di valutazione a consuntivo ai sensi di quanto previsto dall articolo 6 della delibera n. 103/03, ovvero deve essere basato su misurazioni dei consumi effettuate sia prima sia dopo l intervento. Il sistema deve essere isolato oppure deve essere proposto un metodo per depurare le misure dai fattori non riconducibili agli interventi.

66 Step 2 (3/8): proposta di progetto e programma di misura 3.3 Condizioni pre-installazione (baseline) Deve essere descritta la configurazione pre-intervento, ovvero le condizioni che determinavano il livello di fabbisogno energetico in quella specifica condizione: è importante poter associare il valore dei consumi alle condizioni che li determinano. Nel caso di nuove installazioni (ad es. realizzazione ex-novo di un edificio), non esiste la configurazione pre-intervento: in tali casi le condizioni pre-intervento sono da ricondursi alla pratica corrente ( media di mercato ) nello specifico settore e in quella specifica area geografica (provincia o comune), qualora rilevante. Identificazione della tecnologia media di mercato : sulla base di indagini di mercato (preferibile), di letteratura tecnica (recente e specifica)

67 Step 2 (4/8): proposta di progetto e programma di misura 3.4 Aggiustamenti Devono essere evidenziate tutte quelle condizioni che differiscono tra la situazione pre-intervento e quella post-intervento e che sono in grado di modificare la richiesta energetica a parità delle altre condizioni: i livelli produttivi : variazioni nei livelli produttivi che determinano un maggiore o minore utilizzo di determinate apparecchiature (ad es. ampliamento di volumetrie o superfici da illuminare), variazioni strutturali, etc.; il grado e le modalità di utilizzo di strutture, l introduzione di nuovi standard minimi da normativa, etc.

68 Step 2 (5/8): proposta di progetto e programma di misura 3.5 Addizionalità Le condizioni di pre-installazione non rappresentano, in generale, la soluzione media di mercato e quindi non è in generale accettabile la valorizzazione completa dei risparmi, anche se misurati, tra tale situazione e quella successiva all intervento ovvero: solo la quota di minor consumo dei componenti, apparecchi, sistemi o tecniche costruttive utilizzati nell ambito degli interventi rispetto a quelli medi disponibili sul mercato che siano idonei a svolgere le medesime funzioni, nel rispetto di tutte le normative in vigore, è utile ai fini della quantificazione dei risparmi

69 Step 2 (6/8): proposta di progetto e programma di misura 3.5 (seguito) Addizionalità Relazioni tra quanto indicato per l addizionalità e per la baseline: Caso 1: Baseline = Media di mercato : addizionalità 100% nessuna decurtazione dei risparmi Caso 2: Baseline < Media di mercato : addizionalità < 100% necessaria decurtazione dei risparmi Come calcolare coeff. di addizionalità ovvero come valutare la prestazione media di mercato? Indagini di mercato Letteratura tecnico/scientifica

70 Step 2 (7/8): proposta di progetto e programma di misura 5.1 Documentazione da trasmettere La documentazione da trasmettere in occasione delle Richieste di Verifica e Certificazione dei Risparmi rappresenta l equivalente per i progetti a consuntivo della scheda di rendicontazione (predefinita per i progetti standardizzati e analitici) Campo molto importante, spesso sottovalutato; è necessario indicare, con precisione: Contenuto Formato Periodicità di trasmissione delle informazioni che verranno trasmesse. N.B.: in sede di V&C verrà confrontata la coerenza tra quanto trasmesso e quanto dichiarato nella Proposta di Progetto e di Programma di Misura

71 Carenze tipiche riscontrate nelle PPPM Non vengono sufficientemente descritte le strutture e gli impianti oggetto di intervento Manca un vero e proprio programma di misura (alcuni valori vengono solo stimati e non misurati) L algoritmo di calcolo non è formulato in modo chiaro e completo Non vengono considerati tutti i parametri di aggiustamento rilevanti per il caso in esame Il principio di addizionalità non viene compreso o correttamente applicato La documentazione da trasmettere e da conservare non viene sufficientemente esplicitata

72 Scheda di Rendicontazione di progetto: Step 4 (1/2): prima richiesta di verifica e certificazione Titolo intervento e ammontare dei risparmi da inserire a cura dell utente NOTA: i progetti a consuntivo possono essere costituiti da un unico intervento. L eventuale aggregazione deve quindi avvenire a livello di proposta di progetto e programma di misura.

73 Step 4 (2/2): prima richiesta di verifica e certificazione scheda di rendicontazione di intervento Esiti del programma di misura e calcoli dei risparmi Scelta della Proposta di progetto approvata a cui il progetto fa riferimento Ripartizione dei TEE da indicare a cura dell utente

74 Step 9: richiesta verifica e certificaz. successive alla prima Per interventi a consuntivo: La presentazione di RVC successive è obbligatoria almeno una volta all anno per rendicontare i valori dei parametri misurati a decorrere dall ultima richiesta presentata Nell ambito di una RVC successiva alla prima è possibile solo rendicontare il funzionamento degli impianti dichiarati nella prima RVC e non fare riferimento a nuovi impianti RVC successive alla prima possono venire presentate fino alla scadenza della vita utile convenzionale del sistema RVC successive vanno presentate secondo la tempistica definita al campo 5.1 della PPPM alla quale l intervento fa riferimento.

75 Note valide per tutti i tipi di progetti (1/2) Premendo il pulsante Verifica e chiudi intervento compare una finestra di pop-up che riassume i dati inseriti. La pressione del pulsante Conferma e invia chiude la rendicontazione dell intervento e fa diventare verde il semaforo nella scheda di progetto.

76 Note valide per tutti i tipi di progetti (2/2) Ciò che deve essere inviato all Autorità in forma cartacea è la stampa del file PDF generato dopo l invio; Tale PDF si ottiene entrando nella sezione Visualizza e stampa il contenuto delle richieste già presentate nella homepage; NON deve, invece, essere spedita la stampa della bozza ottenuta all interno della pop-up di verifica

77 ESEMPI DI COMPILAZIONE DI PROPOSTA DI PROGETTO E DI PROGRAMMA DI MISURA

78 PRIMO ESEMPIO Sistemi per l illuminazione (non inclusi nelle schede standardizzate)

79 La compilazione della Scheda Tipo : campi 3.1 e Descrizione del programma di misura proposto +3.2 Algoritmi di valutazione per il calcolo dei risparmi 1. Metodo diretto: basato su misurazioni dirette dei consumi elettrici ex-ante ed ex-post 2. Metodo indiretto: ricostruito in base a misurazioni dirette di tutti i parametri rilevanti, ad esempio: E = P x h per P devono essere compiute prove di assorbimento in sito ex-ante e expost per h devono essere utilizzati opportuni contaore ex-post.

80 La compilazione della Scheda Tipo : campi 3.1 e e 3.2 (seguito) SI: misure di assorbimento di potenza delle lampade nelle condizioni operative (ante-intervento/baseline, post-intervento): ad es.: assorbimenti elettrici, livelli di illuminazione su opportuni piani luce dati consuntivati delle ore di funzionamento rendicontazione lampade (o potenza) installata NO: potenza di targa delle lampade; ore di funzionamento medie o stimate (senza evidenza di consuntivazione)

81 La compilazione della Scheda Tipo : campi 3.1 e e 3.2 (seguito) ES: Fornire evidenza che gli altri consumi rilevati dal misuratore sono invarianti con l intervento e che quindi l unica variazione registrata è quella dovuta all intervento (caso raro); Proporre un metodo per isolare i consumi delle sole apparecchiature interessate dall intervento (difficile) Installare misuratori al servizio delle sole utenze interessate

82 La compilazione della Scheda Tipo : campo Condizioni pre-installazione (baseline) Condizioni che determinavano il livello di fabbisogno energetico: aree illuminate e requisiti di illuminazione (norme UNI, ), durata temporale dell illuminazione (h/gg, gg/sett, sett/anno), tipologia e caratteristiche delle apparecchiature utilizzate. 3.4 Aggiustamenti Gli aggiustamenti riguardano le superfici da illuminare, le richieste di illuminamento e (solo nel metodo diretto) il numero di ore di funzionamento.

83 SECONDO ESEMPIO Sistemi di riscaldamento

84 La compilazione della Scheda Tipo : campo Descrizione degli interventi, delle strutture/impianti interessati, della tempistica e dei risultati attesi Il progetto oggetto della proposta consiste nella Caso 1: 1 sostituzione della sola caldaia condominiale con una nuova caldaia a 4 stelle (senza interventi sui sistemi di distribuzione) Caso 2: 2 riqualificazione impiantistica completa Caso 3: 3 semplice installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore

85 2.3 (segue) La compilazione della Scheda Tipo : campo 2.3 L intervento riguarda le strutture del condominio / della scuola / dell edificio comunale sito in via. a. Si allega schema semplificato delle strutture e degli impianti Mensa scuola Centrale termica contatore Rete distribuzione gas Quest unico contatore non consente di valutare i consumi della sola centrale termica ERRORE

86 2.3 (segue) La compilazione della Scheda Tipo : campo 2.3 L intervento riguarda le strutture del condominio / della scuola / dell edificio comunale sito in via. a. Si allega schema semplificato delle strutture e degli impianti Mensa scuola Centrale termica Contatori separati Rete distribuzione gas CORRETTO Questo schema di misura consente una valutazione corretta dei soli consumi attribuibili alla produzione termica.

87 La compilazione della Scheda Tipo : campo Descrizione del programma di misura In base alla strumentazione disponibile e al caso considerato, sono possibili due modelli di programma di misura: Programma di tipo DIRETTO Vengono effettuate rilevazioni periodiche di: - combustibili consumati - gradi giorno - volumetrie servite - ore di servizio o - (eventuali consumi elettrici ulteriori) Programma di tipo INDIRETTO Vengono effettuate misure periodiche di: - combustibili consumati - energia termica erogata - (eventuali consumi elettrici ulteriori) Adatto in tutti i casi Adatto solo al caso 1

88 Schema logico di riferimento Forzanti esterne GG NOTA: In ambito industriale forzanti esterne e caratteristiche proprie del servizio possono ad esempio essere : temperatura in ingresso da processo di monte e livello di produzione. Caratteristiche proprie del servizio che influenzano il fabbisogno energetico dell utenza: -Volumetria (in caso di applicazioni civili) -Ore di servizio (in caso di terziario) - Et DISTRIBU ZIONE, REGOLAZIONE, η d CALDAIA η p Ecomb Et = η p * η d * Ecomb

89 La compilazione della Scheda Tipo : campo Algoritmo di calcolo Aggiustamenti Nel caso di programma di misura di tipo DIRETTO 1. Vengono valutati i consumi di combustibile prima dell intervento Ecomb prima come media dei dati degli ultimi 3 anni normalizzati al m 3, al GG, al 2. Nel corso dell i-esimo anno vengono misurati i consumi e i parametri di aggiustamento e quindi calcolato il consumo specifico Ecomb (i) 3. Si calcola il risparmio energetico come DE = [Ecomb prima Ecomb(i)] * GG(i) * m 3 (i) *...

90 La compilazione della Scheda Tipo : campo Baseline Addizionalità Nel caso di programma di misura di tipo DIRETTO Il sistema di riscaldamento preesistente (installato nel 1997) era costituito da una caldaia di tipo XYZ e risultava perfettamente a norma i risparmi calcolati sono addizionali al 100%. il sistema sostituito era obsoleto / sovradimensionato / inefficiente / mal regolato e quindi una parte dei risparmi calcolati non si può ritenere addizionale i risparmi calcolati devono essere depurati di una quota proporzionale alla differenza di efficienza tra la situazione media di mercato e quella effettiva preesistente

91 La compilazione della Scheda Tipo : campo Algoritmo di calcolo Nel caso di programma di misura di tipo INDIRETTO 1. Nel corso dell i-esimo anno vengono misurati l energia termica erogata alle utenze finali Et (i) e i combustibili consumati Ecomb (i) 2. Si ricostruisce il consumo che sarebbe stato ipoteticamente registrato utilizzando una caldaia alternativa, rappresentativa dell offerta media di mercato: Ecomb baseline (i) = Et / η p,rif 3. Si calcola il risparmio energetico come DE = Ecomb baseline (i) Ecomb(i)

92 La compilazione della Scheda Tipo : campo Baseline Aggiustamenti Addizionalità Nel caso di programma di misura di tipo INDIRETTO Con questo algoritmo non è necessario applicare alcun aggiustamento perché la lettura di Et è esaustiva La scelta del rendimento di produzione medio stagionale di riferimento η p,rif deve essere accurata al fine di tenere in opportuna considerazione: La potenza dell impianto Le caratteristiche tipiche delle apparecchiature offerte dal mercato La normativa di riferimento Con queste ipotesi si può riconoscere un addizionalità del 100%

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