Le prestazioni delle pompe di calore: aspetti normativi e legislativi CENTRALI FRIGORIFERE NUOVE TECNOLOGIE E RISPARMIO ENERGETICO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Le prestazioni delle pompe di calore: aspetti normativi e legislativi CENTRALI FRIGORIFERE NUOVE TECNOLOGIE E RISPARMIO ENERGETICO"

Transcript

1 CENTRALI FRIGORIFERE NUOVE TECNOLOGIE E RISPARMIO ENERGETICO Cagliari 8 maggio 2014 Prof. Ing. Carlo Bernardini SEER e SCOP Metodi di prova, valutazione a carico parziale e calcolo del rendimento stagionale 1

2 MACCHINE FRIGORIFERE Il calore Q H fluisce dal condensatore della macchina frigorifera ( fluido frigorigeno alla temperatura T H ) al serbatoio caldo ( temperatura T H < T H ) W Il calore Q C fluisce dal serbatoio freddo ( temperatura T C ) all evaporatore della macchina frigorifera ( fluido frigorigeno alla temperatura T C ) ( temperatura T C < T C ) 3 2

3 EER = rapporto tra la potenza frigorifera sottratta al serbatoio freddo e la potenza elettrica o termica fornita alla macchina frigorifera EER = Q C / W EER = Q C / ( Q H Q C ) COP =Rapporto tra la potenza termica ceduta al serbatoio caldo e la corrispondente potenza elettrica o termica fornita alla pompa di calore COP = Q H / W COP = (W + Q C ) / W COP= 1+ Q C / W COP = 1 + EER 4 EER c = Q C / ( Q H Q C ) 1/ EER c = (Q H - Q C )/Q C = Q H /Q C 1 = =T H /T C 1=(T H T C ) / T C EER c = T C /( T H T C ) COP C = Q H / W = Q H / ( Q H - Q C ) = T H / ( T H T C ) COP C = T H / ( T H T C ) 5 3

4 Q C = EER c x W = W x T C /( T H T C ) Q H = COP c x W = W x T H / ( T H T C ) 6 4

5 GUE( Gas Utilization Efficiency ) ( COP ) = 2 Q 2 / Q 1 EER = Q 3 / Q

6 10 Nel punto A il fluido. allo stato di liquido sottoraffreddato e si trova in corrispondenza dell uscita del condensatore. Il passaggio verso l evaporatore è reso possibile per effetto della diminuzione di pressione da A a B realizzata attraverso una valvola di laminazione. Per effetto della differenza di pressione tra A e B una parte del liquido evapora nel passaggio attraverso la valvola, sottraendo calore al liquido Immediatamente a monte. Nell evaporatore, il miscuglio liquido-vapore inizia a sottrarre calore dall aria da raffreddare. Così facendo tutto il refrigerante allo stato liquido passa nella condizione di vapore saturo (punto C). Si verifica quindi una rimozione di calore latente. Dal punto C a C si effettua un surriscaldamento del vapore, con lo scopo di far evaporare eventuali goccioline di liquido rimaste, che altrimenti potrebbero danneggiare il compressore. 11 6

7 L effetto frigorifero è dato dalla differenza di entalpia rappresentata dal tratto C B. All uscita dall evaporatore il vapore viene aspirato dal compressore nel quale subisce un aumento di pressione e temperatura (tratto C D). All uscita dal compressore il gas ha un quantitativo di calore costituito dalla somma di quello asportato nell evaporatore e di quello corrispondente al lavoro meccanico del compressore. Il gas surriscaldato ed a pressione elevata, passa dal compressore al condensatore dove inizia a cedere calore. Si verifica un abbassamento di temperatura fino alla temperatura di saturazione sulla curva (tratto DE). Successivamente il refrigerante condensa (tratto EA). Infine si effettua un sottoraffreddamento del fluido allo scopo di ottenere un maggior effetto frigorifero (tratto AA ) 12 COP MASSIMO TEORICO DI UNA POMPA DI CALORE 13 7

8 Nella realtà il ciclo termodinamico seguito dalle macchine frigorifere non è un ciclo di Carnot inverso ( ciclo ideale ) e pertanto il COP e EER si riducono I motivi della riduzione del COP e del EER sono diversi, come ad esempio : 1- La trasmissione di calore tra un sistema e l altro può avvenire soltanto se esiste una differenza di temperatura fra i due sistemi. La potenza termica scambiata Q è proporzionale alla differenza di temperatura tra i due sistemi Q = K S ΔT Pertanto la temperatura del fluido frigorigeno a contatto con l evaporatore dovrà essere inferiore alla temperatura della sorgente fredda ( per poter ricevere calore ) mentre la la temperatura del fluido frigorigeno a contatto con il condensatore dovrà essere superiore a quella della sorgente calda ( per poter cedere calore )

9 2- Nelle macchine frigorifere a compressione di vapore le prestazioni del compressore sono caratterizzate dal suo rendimento isentropico, che è il rapporto fra il lavoro ideale di compressione (processo isentropico) e quello reale, rendimento che è sempre inferiore ad uno 3- L energia di pressione posseduta dal fluido è degradata nel processo irreversibile che avviene nella valvola di laminazione, con una perdita netta di energia utilizzabile; 4- Si deve fornire il lavoro necessario a portare a contatto evaporatore e condensatore con le sorgenti termiche. Ad esempio, in una pompa di calore che lavora con l aria esterna, l aria viene fatta passare attraverso la batteria dell evaporatore con un ventilatore. Questo richiede un lavoro che va a sommarsi a quello del compressore, riducendo COP e EER. Se invece la sorgente fredda è acqua sotterranea, bisogna azionare una pompa di circolazione; 5- L efficienza del motore elettrico che aziona la pompa di calore non è unitaria; 6- Si ha anche un rendimento volumetrico del compressore 16 VARIAZIONI DELLE PRESTAZIONI DI UNA POMPA DI CALORE AL VARIARE DELLE TEMPERATURE DI EVAPORAZIONE E CONDENSAZIONE 17 9

10 La quantità di calore trasferita è proporzionale alla massa di gas che viene fatta evaporare, compressa e fatta evaporare :Le Le variazioni stagionali delle temperature delle sorgenti si riperquotono sulle prestazioni della macchina. Viene pertanto definito : SCOP = SEASONAL COEFFICENT OF PERFORMENCE

11 GLI IMPIANTI ALIMENTATI A POMPA DI CALORE POSSONO ESSERE : IMPIANTI MONOVALENTI quando il fabbisogno termico stagionale coperto integralmente dalla pompa di calore IMPIANTI BIVALENTI E MONOENERGETICI quando una quota del fabbisogno termico stagionale è coperto dalla pompa di calore e la quota di integrazione è fornita da un generatore ausiliario che utilizza lo stesso vettore energetico della pompa di calore IMPIANTI BIVALENTI E BIENERGETICI quando una quota del fabbisogno termico stagionale è coperto dalla pompa di calore e la quota di integrazione è fornita da un generatore ausiliario che utilizza un vettore energetico diverso da quello utilizzato dalla pompa di calore 20 COEFFICIENTE DI PRESTAZIONE DELLE POMPE DI CALORE COP per le macchine elettriche GUE per le macchine ad assorbimento a fuoco diretto Rapporto tra la potenza termica fornita e la corrispondente potenza elettrica o termica assorbita COEFFICIENTE DI PRESTAZIONE TEORICO COEFFICIENTE DI PRESTAZIONE CALCOLATO IN BASE ALLE TEMPERATURE DELLA SORGENTE FREDDA E DEL POZZO CALDO SECONDO IL CICLO TERMODINAMICO DI CARNOT COEFFICIENTE CORRETTIVO DEL COP COP AD UN DETERMINATO VALORE DEL FATTORE DI CARICOCR DIVISO PER IL COP DELLA POMPA DI CALORE ALLA POTENZA TERMICA DICHIARATA, RIFERITI ALLE STESSE TEMPERATURE DI ESERCIZIO 21 11

12 Coefficiente di prestazione energetica (Energy Efficiency Ratio - EER): coefficiente di prestazione di una macchina frigorifera in condizioni di riferimento. Coefficiente di prestazione energetica stagionale (Seasonal - SEER): coefficiente di prestazione medio stagionale determinato in condizioni di riferimento, definite dal pren 14825:2008. Coefficiente di prestazione medio: rapporto tra l energia frigorifera fornita dalla macchina e l energia necessaria per il suo funzionamento, valutati nell ambito di un determinato periodo di tempo. 22 Relazione tra normativa e legislazione DIRETTIVA EUROPEA 2010/31/EU OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL of 19 May 2010 on the energy performance of buildings (recast) 23 12

13 Schema Norme UNI e CEN 24 Prestazione energetica globale dell edificio (UNI EN 15603:2008 Prestazione energetica degli edifici Consumo energetico globale e definizione dei metodi di valutazione energetica ) La valutazione della prestazione energetica globale annuale degli edifici deve comprendere i seguenti usi finali: Riscaldamento e umidificazione; Raffrescamento e deumidificazione; Ventilazione e umidificazione; Acqua calda sanitaria; Illuminazione (opzionale per gli edifici); Altri servizi (opzionale). L energia fornita al sistema edificio-impianto può provenire da fonti diverse. I metodi di calcolo per aggregare il contributo di più fonti devono essere basati su: Energia Primaria; Emissioni di CO 2 ; Parametri definiti a livello nazionale

14 Parte 1: Parte 2: Parte 3: Parte 4: Parte 5: STRUTTURA DELLE UNI/TS PRESTAZIONI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI Determinazione del fabbisogno di energia termica dell edificio per la climatizzazione estiva ed invernale. Pubblicata nel 2008, attualmente in revisione, l inchiesta pubblica è scaduta il 29 settembre Energia primaria e rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda per usi igienico-sanitari. Pubblicata nel 2008, l inchiesta pubblica è scaduta il 29 settembre 2013 con il titolo: Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria. Energia primaria e rendimenti per la climatizzazione estiva. Pubblicata nel 2010, attualmente in revisione. Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per riscaldamento di ambienti e preparazione acqua calda sanitaria. Pubblicata nel Determinazione della prestazione enrgetica per la classificazione dell edificio. Attualmente in fase di realizzazione. 26 Struttura delle UNI/TS Prestazioni energetiche degli edifici Scopo La specifica tecnica fornisce precisazioni ai fini della determinazione della prestazione energetica per la classificazione degli edifici e metodi di calcolo per determinare: il fabbisogno di energia primaria degli edifici in modo univoco e riproducibile applicando la normativa tecnica citata nei riferimenti normativi; la quota di energia da fonti rinnovabili. Tali precisazioni e metodi di calcolo riguardano, in particolare: 1. le modalità di valutazione dell apporto di energia rinnovabile nel bilancio energetico; 2. la valutazione dell energia elettrica esportata; 3. la definizione delle modalità di compensazione dei fabbisogni con energia elettrica attraverso energia elettrica prodotta da rinnovabili; 4. la valutazione dell energia elettrica prodotta da unità cogenerative

15 La UNI/TS : Scopo e campo di applicazione La fornisce gli strumenti per il calcolo del fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria in presenza di generatori termici non convenzionali, in particolare quelli che utilizzano fonti rinnovabili di energia. La TS considera le seguenti fonti rinnovabili di energia: per la produzione di energia termica utile: solare termico; biomasse; fonti aerauliche, geotermiche e idrauliche nel caso di pompe di calore per la quota considerata rinnovabile; per la produzione di energia elettrica: solare fotovoltaico. 28 La UNI/TS : Scopo e campo di applicazione Per quanto riguarda la generazione con processi diversi dalla combustione a fiamma la TS prende in considerazione: sistemi che convertono l'energia chimica di combustibili fossili per produzione combinata di energia elettrica ed energia termica (cogenerazione); sistemi che riqualificano energia termica a bassa temperatura in energia termica a più elevata temperatura mediante cicli termodinamici alimentati da energia elettrica o da combustibili fossili (pompe di calore); sistemi che impiegano energia termica utile derivante da generazione remota esterna al confine energetico dell'edificio (teleriscaldamento)

16 Il confine dell edificio 1 Utenza 9 Energia termica utile da rete 2 Accumulo 10 Energia termica utile asportata 3 Generatore 11 Sistema di dissipazione dell energia termica 4 Combustibile 5 Energia elettrica 12 Energia elettrica da cogenerazione 6 Energia degli ausiliari 13 Energia elettrica da fotovoltaico 7 Collettori solari termici 14 Rete elettrica 8 Pannelli fotovoltaici 15 Confine del sistema 30 Pompe di calore La UNI/TS definisce i dati d'ingresso e le modalità di calcolo per la determinazione: - del fabbisogno mensile dei vettori energetici dei sottosistemi di generazione con pompe di calore per riscaldamento e/o produzione di acqua calda sanitaria; - della quota di fabbisogno di energia utile della distribuzione a carico di sistemi di integrazione da calcolarsi con le pertinenti parti della UNI/TS. La specifica tecnica si applica a pompe di calore a compressione di vapore azionate da motore elettrico e a pompe di calore ad assorbimento

17 Tipo di servizio e di fluido termovettore lato utenza Si considerano i seguenti tipi di servizio: - riscaldamento; - acqua calda sanitaria; - combinato riscaldamento/acqua calda sanitaria. Non viene trattato il raffrescamento. Rispetto al fluido termovettore impiegato nel circuito di distribuzione all utenza, gli impianti a pompa di calore possono essere: - ad aria; - ad acqua; - a condensazione diretta (il fluido termovettore è lo stesso fluido refrigerante). 32 Tipo di fonte energetica sfruttata Fonte di energia Tipologia della fonte di energia sfruttata Modalità di estrazione Aria esterna Rinnovabile aerotermica Raffreddamento e deumidificazione dell aria esterna Aria interna Non rinnovabile se proveniente da sistemi che impiegano combustibili fossili, esclusa l aria espulsa Raffreddamento e deumidificazione dell aria espulsa in sistemi di recupero Roccia Rinnovabile geotermica Raffreddamento del sottosuolo Terreno Rinnovabile geotermica Raffreddamento del sottosuolo Acqua di falda Rinnovabile geotermica Raffreddamento del sottosuolo Acqua di mare Rinnovabile idrotermica Raffreddamento acque superficiali Acqua di lago Rinnovabile idrotermica Raffreddamento acque superficiali Acqua di fiume Rinnovabile idrotermica Raffreddamento acque superficiali Acqua di risulta e liquami di Non rinnovabile Raffreddamento acque e/o liquami processi tecnologici di processo Liquami urbani Assimilabile a rinnovabile Raffreddamento liquami urbani 33 17

18 34 Tipologia del sistema di generazione Gli impianti alimentati da pompa di calore possono essere: monovalenti quando tutto il fabbisogno termico stagionale è coperto dalla pompa di calore; bivalenti monoenergetici quando una quota del fabbisogno termico stagionale è coperto dalla pompa di calore ed una quota di integrazione è fornita da un generatore ausiliario che utilizza lo stesso vettore energetico della pompa di calore; bivalenti e bienergetici quando il fabbisogno termico stagionale è coperto dalla pompa di calore e da un generatore ausiliario che utilizza un vettore energetico diverso da quello utilizzato dalla pompa di calore

19 Generalità sul metodo di calcolo Il metodo di calcolo descritto nella UNI/TS si basa sui seguenti dati: 1- potenza termica utile erogata nominale e alle diverse possibili temperature di esercizio; 2- il coefficiente di prestazione alla potenza nominale, COP o GUE o, in alternativa, la potenza nominale richiesta, alle diverse possibili temperature di esercizio; 3- coefficiente correttivo del COP e del GUE ai carichi parziali. 36 PRESTAZIONI DELLE POMPE DI CALORE CR (Fattore di Carico Macchina ) = P potenza termica richiesta / P pdc, out PLR (Fattore di Carico Climatico ) = ( T esterna 16 ) / ( T progetto 16 ) Per il calcolo dell energia riferita alle pompe di calore la UNI/TS richiede i seguenti dati: prestazioni a pieno carico (nominali, ossia a fattore di carico macchina, CR capacity ratio, pari a 1) in funzione delle temperature di sorgente fredda e pozzo caldo; prestazioni a carico parziale, cioè con Fattore di Carico Climatico PLR (Part Load Ratio) PLR diverso da 1, 37 19

20 Temperatura bivalente: sorgente aria In un sistema bivalente a pompa di calore, nel quale la richiesta termica dell utenza non viene esclusivamente soddisfatta dalla pompa di calore ma intervengono sistemi ausiliari di generazione, la temperatura bivalente q bival viene definita come la temperatura della sorgente fredda alla quale la pompa di calore funziona con fattore di carico CR = 1, cioè quando le condizioni termiche della sorgente fredda consentono di coprire la richiesta esclusivamente con la pompa di calore. Impianto a pompa di calore (riscaldamento di ambienti) 1 Carico termico dell impianto 2 Potenza termica pompa di calore ( aria ) 3 Potenza termica della pompa di calore ( acqua ) Temperatura bivalente CR = 1 CR = 1 Q PdC,out = Q richiesto 38 CONDIZIONI CLIMATICHE DI RIFERIMENTO La UNI EN definisce 3 condizioni climatiche di riferimento: Average (A) Warmer (W) Colder (C) cui corrispondono 3 coppie di temperature, di progetto, q des, e interna: Average : condizioni di temperatura a bulbo secco -10 C temperatura esterna e 20 C interna; Colder : condizioni di temperatura a bulbo secco -22 C temperatura esterna e 20 C interna; Warmer : condizioni di temperatura a bulbo secco +2 C temperatura esterna e 20 C interna. 3 temperatura bivalenti, q bival : per la stagione di riscaldamento in condizioni A la temperatura a bulbo secco bivalente è pari a +2 C o minore; per la stagione di riscaldamento in condizioni C la temperatura a bulbo secco bivalente è pari a -7 C o minore; per la stagione di riscaldamento in condizioni W la temperatura a bulbo secco bivalente è pari a +7 C o minore

21 Condizioni climatiche di riferimento Condizioni di riferimento fornite dalla UNI/TS per i dati prestazionali forniti dal costruttore. Pompe di calore per solo riscaldamento o funzionamento combinato. Sorgente fredda Temperatura della sorgente fredda Temperatura del pozzo caldo 1 (riscaldamento ad aria) Temperatura del pozzo caldo 2 (riscaldamento idronico) Temperatura del pozzo caldo 3 (produzione ACS) Aria Acqua Terreno/roccia Temperatura di ripresa. 2 Per almeno una delle temperature indicate. Altri dati suggeriti: 25 C, 65 C. 3 Per almeno una delle temperature indicate. 40 Condizioni climatiche di riferimento Condizioni di riferimento previste dalla UNI/TS per i dati prestazionali forniti dal costruttore. Pompe di calore per sola produzione di ACS Temperatura della sorgente fredda (aria) Temperatura del pozzo caldo 1 (produzione ACS) Sola produzione ACS Per almeno una delle temperature indicate. Altri dati suggeriti: 45 C, 65 C

22 Prestazioni a pieno carico a condizioni diverse dalle nominali Nel caso di pompe di calore a compressione di vapore ad azionamento elettrico e di pompe di calore ad assorbimento, la determinazione delle prestazioni a pieno carico in condizioni diverse da quelle dichiarate si effettua con interpolazione lineare tra i dati dichiarati o con ricorso al rendimento di secondo principio. Per le pompe di calore a compressione di vapore azionate con motore endotermico, il calcolo del GUE a pieno carico per valori di temperature di sorgente fredda e di pozzo caldo diverse da quelle cui fanno riferimento i dati diciarati dal costruttore si effettua per interpolazione lineare fra i valori forniti. 42 Rendimento di secondo principio Per le pompe di calore elettriche, il COP massimo teorico è dato dalla relazione: COP dove: q f = temperatura della sorgente fredda; q c = temperatura del pozzo caldo (mandata della pompa di calore). Rendimento di secondo principio: COP II COP max max qc 273, 2 q q c COP qc qf COP qc 273, 2 qc 273, 2 q q c f f 43 22

23 Esempio Pompa di calore Aria-Acqua di cui vengono fornite le seguenti condizioni: q f q c 35 C COP 1 3,6 4,5 5,4 6,5 DC 1 [kw] 8,8 10,2 12,0 13,6 q c 45 C COP 2 3 3,6 4,1 4,8 DC 2 [kw] 7,8 9,3 11,2 13,2 Dati forniti dal costruttore q f II,@35 0,49 0,48 0,49 0,49 II,@45 0,49 0,49 0,50 0,50 Rendimento di secondo principio calcolato partendo dai dati del costruttore DC = potenza termica dichiarata (potenza termica massima della pompa di calore nelle condizioni di funzionamento specificate dal costruttore) 44 Correzione in base alla temperatura della sorgente fredda/pozzo caldo l valori del COP e quelli del GUE per temperature della sorgente fredda/ pozzo caldo diverse da quelle per le quali sono stati forniti i dati dal costruttore (a parità di temperatura del pozzo caldo) si calcolano come segue: all'interno del campo di dati fornito dal costruttore: per interpolazione lineare tra i valori del rendimento di secondo principio calcolati a partire dai dati forniti, in funzione della temperatura della sorgente fredda/ pozzo caldo; al di fuori del campo di dati fornito dal costruttore, con scostamento massimo di 5 K: a partire dal valore del rendimento di secondo principio calcolato con i dati forniti dal costruttore più vicini al caso reale

24 Esempio: variazione della temperatura del pozzo caldo Per interpolazione si calcolano DC e COP in condizioni di pieno carico, DC e COP, per una temperatura del pozzo caldo (di mandata) di 38, 40 e 42 C: q f q c 38 C COP 3,4 4,2 4,9 5,9 DC [kw] 8,5 9,9 11,8 13,5 q f q c 40 C COP 3,3 4,05 4,75 5,65 DC [kw] 8,3 9,75 11,6 13,4 q f q c 42 C COP 3,2 3,87 4,49 5,31 DC [kw] 8,1 9,57 11,5 13,3 DC = potenza termica utile a pieno carico, cui corrisponde COP 46 Prestazioni a fattore di carico CR ridotto CR < 1 La condizione a carico ridotto si ha quando CR risulta minore di 1, ossia quando il carico applicato è minore della potenza massima che la pompa di calore può fornire. In questo caso il COP e il GUE variano e per determinare le prestazioni della pompa di calore deve essere usato un fattore correttivo, il cui valore può essere stabilito: 1- in base ad una elaborazione di dati forniti dal costruttore; 2- in base a modelli di calcolo di default quando tali dati non siano forniti

25 48 Il potere calorifero inferiore (p.c.i.) di 1 m3 di gas metano è di circa 9,5 kwh η caldaia a condensazione = 1,05 Energia resa all acqua = p.c.i. x η caldaia a condensazione = 9,5 x 1,05 = 9,97 kwh Fattore di Conversione ( produzione e trasmissione ) da energia termica a elettrica η fattore di conversione = 0,36 Energia elettrica = p.c.i. x η fattore di conversione = 9,5 x 0,36 = 3,42 kwh L equivalenza energetica si ottiene per un certo valore del COP limite p.c.i. x η caldaia a condensazione = p.c.i. x η fattore di conversione x COP limite COP limite = η caldaia a condensazione / η fattore di conversione = 1,05 / 0,36 = 2,

26 Prestazioni a fattore di carico CR ridotto Procedura di calcolo Il fattore di correzione del COP determinato in funzione del fattore di carico CR con il metodo qui descritto è indipendente dalla temperatura di annullamento del carico, in quanto dipende solo dal fattore di carico CR e quindi può essere applicato in tutte le condizioni di funzionamento nel calcolo secondo UNI/TS Prestazioni a fattore di carico CR ridotto Calcolo di CR a carico ridotto (CR < 1) a partire dai dati forniti dal costruttore Per il calcolo sono richiesti (UNI EN 14825, condizioni climatiche A Average ) i seguenti dati: - temperatura di progetto: - 10 C - PLR per le temperature di riferimento -7 (A), 2 (B), +7(C), +12 (D) - temperatura bivalente considerata e potenza a pieno carico alla temperatura bivalente - DC ( Potenza a pieno carico ) e COP alle 4 temperature (A), (B), (C), (D)

27 Prestazioni a fattore di carico CR ridotto Calcolo di CR a CARICO RIDOTTO in base a modelli di calcolo di default quando non si dispone dei dati forniti dal costruttore In questo caso si procede nel modo seguente: 1. Per le pompe di calore a potenza fissa con funzionamento on/off si utilizzano le equazioni previste dalla UNI EN 14825: Pompe di calore aria/aria, antigelo/aria, acqua/aria COP A,B,C,D COP 1 C dove: COP A,B,C,D = COP nelle condizioni (A), (B), (C) e (D); COP DC = COP a pieno carico dichiarato nelle condizioni di temperatura a cui sono riferite le prestazioni a carico parziale; C d = fattore di correzione dichiarato. Se non noto, si assume pari a 0,25. DC d 52 Prestazioni a fattore di carico CR ridotto Calcolo di CR a carico ridotto in base a modelli di calcolo di default quando non si dispone dei dati forniti dal costruttore Pompe di calore aria/acqua, antigelo/acqua, acqua/acqua COP A,B,C,D COPDC CR 1 C CR C dove: COP A,B,C,D = COP nelle condizioni (A), (B), (C) e (D); COP DC = COP a pieno carico dichiarato nelle condizioni di temperatura a cui sono riferite le prestazioni a carico parziale; C c = fattore di correzione dichiarato. Se non noto, si assume pari a 0,9; CR = fattore di carico macchina (capacity ratio). c c Nota AiCARR: L equazione contiene un palese errore al denominatore, dove C c rappresenta un coefficiente di peso. L equazione corretta è: COPDC CR COPA,B,C,D 1 C CR C c c 53 27

28 Prestazioni a fattore di carico CR ridotto Calcolo di CR a carico ridotto in base a modelli di calcolo di default quando non si dispone dei dati forniti dal costruttore 2. Per le pompe di calore con parzializzazione a gradini come definite dalla UNI EN si utilizzano le stesse equazioni viste in precedenza e con le modalità specificate nella UNI EN Per le pompe di calore a potenza variabile in mancanza dei dati previsti dalla UNI EN si assume un coefficiente correttivo pari a 1 sino al fattore di carico CR = 0,5 (o sino al valore minimo di modulazione se questo è diverso da 0,5). Al di sotto di tale valore di CR si procede come al punto Dati per il calcolo La procedura di calcolo del fabbisogno dei vettori energetici dei sottosistemi di generazione con pompe di calore per riscaldamento e/o produzione di acqua calda sanitaria richiede la definizione dei seguenti dati: intervallo di calcolo; temperatura della sorgente fredda nell'intervallo di calcolo; temperatura del pozzo caldo nell'intervallo di calcolo; fabbisogno di energia termica utile nell'intervallo di calcolo; potenza termica utile massima della pompa di calore nell'intervallo di calcolo; fattore di carico della pompa di calore; ausiliari elettrici

29 Intervallo di calcolo L intervallo di calcolo assunto dalla UNI/TS è il mese. Nei casi in cui un'unica coppia di temperature della sorgente fredda e del pozzo caldo medie sull'intero intervallo di calcolo non sia adeguata per effettuare una valutazione sufficientemente corretta, il periodo di calcolo viene suddiviso in intervalli di durata minore, definiti bin. 56 Intervallo di calcolo Sorgente fredda Aria 1 Pozzo caldo Acqua a temperatura costante 2 Bin mensili Acqua a temperatura variabile 2 Aria esterna Bin mensili 3 Bin mensili Aria interna (recupero) a temperatura Bin Bin mensili Bin mensili dipendente dalle condizioni climatiche mensili Aria interna (recupero) a temperatura Mese Mese Mese indipendente dalle condizioni climatiche Terreno/roccia climaticamente perturbato Mese Mese Mese Terreno/roccia climaticamente non perturbato Mese Mese Mese Acqua di mare, fiume, lago Mese Mese Mese Acqua di risulta e liquami dei processi Mese Mese Mese tecnologici Liquami urbani Mese Mese Mese 1 Si assume che la temperatura sia costante e pari a quella ambiente di set point 2 La temperatura costante o variabile è riferita alla temperatura del fluido termovettore nel generatore di calore durante l'intervallo di calcolo considerato. Per esempio, la temperatura è costante nel caso di generatore di calore che alimenta la rete a temperatura variabile con una valvola miscelatrice, mentre è variabile nel caso in cui il generatore alimenti direttamente la rete a temperatura scorrevole. Generalmente la temperatura variabile si ha solo nel caso di riscaldamento. 3 l bin mensili sono riferiti alle temperature dell'aria esterna

30 Intervallo di calcolo: il metodo bin Il metodo bin, utilizzato per tener conto della variabilità della temperatura esterna, consente di calcolare il fabbisogno di energia tenendo conto della distribuzione oraria di tale temperatura. Ciascun bin rappresenta un intervallo di temperatura di ampiezza Δθ bin pari a 1 K ed è centrato sul valore di temperatura media nell intervallo, considerato intero. I valori estremi dell intervallo sono dati dalle relazioni: θ bin,min = θ bin - Δθ bin /2 = θ bin 0,5 θ bin,max = θ bin + Δθ bin /2= θ bin + 0,5 58 Intervallo di calcolo: il metodo bin La ripartizione in bin si può applicare: all'intervallo di calcolo stagionale (solo per valutazioni su base annua generalmente finalizzate per determinare le prestazioni di una determinata pompa di calore in particolari condizioni di esercizio, per esempio come nella UNI EN per il calcolo del coefficiente di prestazione medio stagionale SCOP); all'intervallo di calcolo mensile (il COP medio stagionale può essere calcolato in base ai COP medi mensili come specificato nella UNI EN 14825)

31 Intervallo di calcolo: il metodo bin Si ricorre ai bin mensili: per la determinazione delle temperature di alcune sorgenti fredde; per la determinazione della temperatura del pozzo caldo se questa è variabile anche quando la temperatura della sorgente fredda sia assunta costante nel mese

32 Valutazioni di calcolo fabbisogno di energia termica utile nell intervallo di calcolo Nel caso in cui la sorgente fredda sia aria, va applicato il bin method. La procedura è la seguente: si definiscono i Gradi/Ora, GH bin,mese, in riferimento alla durata totale di attivazione dell impianto, scartando i bin a temperatura maggiore di q H,off. GH bin,mese t bin,mese,on si calcola l energia richiesta per il riscaldamento all uscita della pompa di calore per ciascun bin: GHbin,mese QH,hp,out,bin QH,hp,out GH q H,off q bin,mese bin si calcola la potenza richiesta per il riscaldamento all uscita della pompa di calore per ciascun bin: QH,hp,out,bin H,hp,out,bin t bin,mese,h

33

34 Valutazioni di calcolo fattore di carico Il fattore di carico è dato dal rapporto tra la potenza termica richiesta per il riscaldamento nel bin e la potenza massima della pompa di calore per le temperature dell intervallo di calcolo: FCH,hp,th H,hp,out,bin bin,max,h 66 Pompe di calore: esempio Si supponga di trovarsi a Milano con le seguenti ipotesi progettuali q bival -5 C q H,off 16 C P prog,h 8,69 kw Q H,hp,out kwh 67 34

35 Pompe di calore Calcoli: Andamento di tipo lineare tra le temperature di 16 e -5 C interpolazione θ bin da 3 a bin, giorno 0 1, , ,5 149 GH bin, mese , P edificio 8,69 8,28 7,86 7,45 7,04 6,62 6,21 5,79 0,41 0 DC' 8,69 8,95 9,22 9,48 9,74 10,00 10,26 10,52 13,93 14,19 CR 1,00 0,92 0,85 0,79 0,72 0,66 0,60 0,55 0,03 0,00 COP' 3,50 3,63 3,76 3,89 4,01 4,14 4,27 4,39 6,05 6,18 Fp 1,00 0,98 0,96 0,95 0,93 0,92 0,90 0,89 0,76 0,75 COP 3,50 3,56 3,62 3,68 3,73 3,79 3,85 3,90 4,58 4,63 Q H,hp,out,bin 0,00 24,32 292,69 503,49 634,02 752,39 985, ,35 113,10 0, Φ H,hpout,bin 0,00 16,22 15,40 14,59 13,78 12,97 12,16 11,35 0,81 0,00 Q H,hp,el,bin 0 6,83 80,85 136,91 169,78 198,50 256,14 392,82 24,68 0, SPF 4,

Termotecnica Pompe di Industriale

Termotecnica Pompe di Industriale Termotecnica Pompe di Industriale Calore LE POMPE DI CALORE NELLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI: LA UNI/TS 11300 4 Roberto Nidasio CTI Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente Ente federato

Dettagli

LE POMPE DI CALORE ALLA LUCE DEL PROGETTO DI NORMA pr UNI/TS 11300-4 E DEL D.Lgs. 28/11 (RECEPIMENTO DIRETTIVA RES)

LE POMPE DI CALORE ALLA LUCE DEL PROGETTO DI NORMA pr UNI/TS 11300-4 E DEL D.Lgs. 28/11 (RECEPIMENTO DIRETTIVA RES) LE POMPE DI CALORE ALLA LUCE DEL PROGETTO DI NORMA pr UNI/TS 300-4 E DEL D.Lgs. 28/ (RECEPIMENTO DIRETTIVA RES) pr UNI TS 300-4 UTILIZZO DI ENERGIE RINNOVABILI E DI ALTRI METODI DI GENERAZIONE PER IL RISCALDAMENTO

Dettagli

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE parti 3 4 1 IMPIANTO TERMICO In generale si può pensare articolato nelle seguenti parti: Generatore uno o più apparati che forniscono energia termica ad un mezzo di trasporto

Dettagli

IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO

IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO Trasferimento di calore dall ambiente interno a quello esterno L aria del locale da raffrescare cede calore all unità interna del climatizzatore ed in tal modo si raffredda

Dettagli

CICLO FRIGORIFERO PER RAFFREDDAMENTO

CICLO FRIGORIFERO PER RAFFREDDAMENTO CICLO FRIGORIFERO PER RAFFREDDAMENTO REGIONE CALDA Liquido saturo o sottoraffreddato Q out 3 2 Vapore surriscaldato valvola di espansione condensatore compressore P c evaporatore 4 1 Miscela bifase liquidovapore

Dettagli

IL BILANCIO ENERGETICO DELL EDIFICIO SECONDO SECONDO LE NORME UNI TS/ 11300 parte 3 e 4 Modulo III

IL BILANCIO ENERGETICO DELL EDIFICIO SECONDO SECONDO LE NORME UNI TS/ 11300 parte 3 e 4 Modulo III IL BILANCIO ENERGETICO DELL EDIFICIO SECONDO SECONDO LE NORME UNI TS/ 11300 parte 3 e 4 Modulo III UNI/TS 11300-3: determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione

Dettagli

COSA E COSA E UNA POMP UNA

COSA E COSA E UNA POMP UNA COSA E UNA POMPA DI CALORE Una pompa di calore è un dispositivo che sposta calore da un luogo in bassa temperatura (chiamato sorgente) ad uno in alta temperatura (chiamato utenza), utilizzando dell energia.

Dettagli

APPLICAZIONI IMPIANTISTICHE dott. ing. Luca Micheletti

APPLICAZIONI IMPIANTISTICHE dott. ing. Luca Micheletti APPLICAZIONI IMPIANTISTICHE dott. ing. Luca Micheletti PERCHE LE POMPE DI CALORE A SERVIZIO DEGLI IMPIANTI SONO RITENUTE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI? In una centrale termoelettrica bruciando circa 2,5

Dettagli

Metodi di prova, valutazione a carico parziale e calcolo del rendimento stagionale alla luce della recente normativa

Metodi di prova, valutazione a carico parziale e calcolo del rendimento stagionale alla luce della recente normativa CENTRALI FRIGORIFERE NUOVE TECNOLOGIE E RISPARMIO ENERGETICO Università degli Studi di Bergamo, 10 ottobre 2013 Metodi di prova, valutazione a carico parziale e calcolo del rendimento stagionale alla luce

Dettagli

La progettazione e i benefici economici

La progettazione e i benefici economici Geotermia a bassa entalpia: i fattori per lo sviluppo del mercato e della filiera Bologna, 14 novembre 2014 Dipartimento di Ingegneria Industriale dell Università di Parma Energia da fonti rinnovabili:

Dettagli

pompe di calore\polivalenti MONOBLOCCO

pompe di calore\polivalenti MONOBLOCCO pompe di calore\polivalenti MONOBLOCCO POMPE DI CALORE ARIA/ACQUA REVERSIBILI A RECUPERO TOTALE. > RISCALDAMENTO > CLIMATIZZAZIONE > RAFFRESCAMENTO > RAFFREDDAMENTO > DEUMIDIFICAZIONE > ACQUA CALDA SANITARIA

Dettagli

basso consumo energetico

basso consumo energetico Impianti radianti a pavimento negli edifici a basso consumo energetico Verona, 4 ottobre 2012 Prof. Michele De Carli Dipartimento di 2 Dipartimento di Edifici a basso consumo, definizione: Edifici a basso

Dettagli

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO. Ing. Guglielmo Magri Dipartimento di Energetica-Ancona guglielmo.magri@alice.it

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO. Ing. Guglielmo Magri Dipartimento di Energetica-Ancona guglielmo.magri@alice.it IMPIANTI DI RISCALDAMENTO Ing. Guglielmo Magri Dipartimento di Energetica-Ancona guglielmo.magri@alice.it SISTEMI DI GENERAZIONE Tipologie più diffuse o in sviluppo Generatori a combustione Caldaie

Dettagli

Cos è una. pompa di calore?

Cos è una. pompa di calore? Cos è una pompa di calore? !? La pompa di calore aria/acqua La pompa di calore (PDC) aria-acqua è una macchina in grado di trasferire energia termica (calore) dall aria esterna all acqua dell impianto

Dettagli

SISTEMI ELETTRICI PER LA PRODUZIONE DI CALORE:

SISTEMI ELETTRICI PER LA PRODUZIONE DI CALORE: SISTEMI ELETTRICI PER LA PRODUZIONE DI CALORE: VALUTAZIONI TECNICO-ECONOMICHE TRA POMPE DI CALORE E GENERATORI DI CALORE I CICLI Cicli diretti = cicli termodinamici che riguardano i motori forniscono lavoro

Dettagli

Gli elementi tipologici forniti, al solo scopo di supportare la presente relazione tecnica, sono i seguenti:

Gli elementi tipologici forniti, al solo scopo di supportare la presente relazione tecnica, sono i seguenti: all articolo 3 del D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 (per edifici costituiti da parti appartenenti a categorie differenti, specificare le diverse categorie) Numero delle unità immobiliari Committente(i) Progettista(i)

Dettagli

Nuova versione TERMO_CE 9.05

Nuova versione TERMO_CE 9.05 Nuova versione TERMO_CE 9.05 Principali migliorie rispetto alla versione precedente Fabbisogno di energia termica per climatizzazione invernale ed estiva Queste in sintesi le principali variazioni rispetto

Dettagli

L'EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI

L'EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI L'EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI OPPORTUNITA' E RUOLI PER GLI ENERGY MANAGER Il punto sulla normativa relativa all'efficienza energetica L'evoluzione della normativa tecnica PRESTAZIONI ENERGETICHE

Dettagli

Corso di Tecnica del Controllo Ambientale

Corso di Tecnica del Controllo Ambientale Corso di Tecnica del Controllo Ambientale Norma UNI/TS 11300-3 Prestazioni energetiche degli edifici Parte 3: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva

Dettagli

POMPA DI CALORE CICLO FRIGORIFERO A COMPRESSIONE DI VAPORE

POMPA DI CALORE CICLO FRIGORIFERO A COMPRESSIONE DI VAPORE POMPA DI CALORE CONDENSATORE = + L T = + L C ORGANO DI ESPANSIONE LIQUIDO COMPRESSORE T COND. E D T 1 VAPORE T EVAP. A B T 2 Schema a blocchi di una macchina frigorifera EVAPORATORE Dal punto di vista

Dettagli

I SISTEMI VRF AD ALTA EFFICIENZA APPLICATI ALLA PRODUZIONE SIMULTANEA DI ACQUA CALDA SANITARIA, CLIMATIZZAZIONE E AL TRATTAMENTO DELL ARIA PRIMARIA

I SISTEMI VRF AD ALTA EFFICIENZA APPLICATI ALLA PRODUZIONE SIMULTANEA DI ACQUA CALDA SANITARIA, CLIMATIZZAZIONE E AL TRATTAMENTO DELL ARIA PRIMARIA I SISTEMI VRF AD ALTA EFFICIENZA APPLICATI ALLA PRODUZIONE SIMULTANEA DI ACQUA CALDA SANITARIA, CLIMATIZZAZIONE E AL TRATTAMENTO DELL ARIA PRIMARIA Le pompe di calore come fonte rinnovabile ing. Giuseppe

Dettagli

Esercizi di Fisica Tecnica 2013-2014. Termodinamica

Esercizi di Fisica Tecnica 2013-2014. Termodinamica Esercizi di Fisica Tecnica 2013-2014 Termodinamica TD1 In un sistema pistone-cilindro, 1 kg di gas ( = 1,29 ed R * = 190 J/(kg K)) si espande da 5 bar e 90 C ad 1 bar. Nell'ipotesi che la trasformazione

Dettagli

Certificazione Energetica Regione Lombardia Gli indicatori di prestazione energetica degli edifici e l efficienza energetica degli impianti

Certificazione Energetica Regione Lombardia Gli indicatori di prestazione energetica degli edifici e l efficienza energetica degli impianti Certificazione Energetica Regione Lombardia Gli indicatori di prestazione energetica degli edifici e l efficienza energetica degli impianti DISPOSIZIONI REGIONE LOMBARDIA 2 2. DEFINIZIONI 1/3 DISPOSIZIONI

Dettagli

Prospettive della geotermia a bassa entalpia in Emilia Romagna

Prospettive della geotermia a bassa entalpia in Emilia Romagna Prospettive della geotermia a bassa entalpia in Emilia Romagna Giorgio Pagliarini Dipartimento di Ingegneria Industriale dell Università di Parma Energia da fonti rinnovabili: energia aerotermica, geotermica,

Dettagli

Applicazione della UNI/TS 11300-4 e della UNI EN 15316 alle pompe di calore ad assorbimento

Applicazione della UNI/TS 11300-4 e della UNI EN 15316 alle pompe di calore ad assorbimento Applicazione della UNI/TS 11300-4 e della UNI EN 15316 alle pompe di calore ad assorbimento GAHP Informazioni e dati tecnici di pronto impiego per l inserimento dei dati delle apparecchiature ad assorbimento

Dettagli

Edifici Evoluti Bertelli Residenza via Mazzali

Edifici Evoluti Bertelli Residenza via Mazzali Progettazioni e Consulenze Termotecniche Edifici Evoluti Bertelli Residenza via Mazzali Presentazione in Milano - 19 novembre 2010 Per garantire il confort indoor negli Edifici Evoluti Bertelli gli impianti

Dettagli

IL SISTEMI IMPIANTISTICI A ELEVATA EFFICIENZA: Tecnologie delle applicazioni Giancarlo Chiesa Mario Maistrello

IL SISTEMI IMPIANTISTICI A ELEVATA EFFICIENZA: Tecnologie delle applicazioni Giancarlo Chiesa Mario Maistrello IL SISTEMI IMPIANTISTICI A ELEVATA EFFICIENZA: Tecnologie delle applicazioni Giancarlo Chiesa Esempi di applicazione: scambiatore nelle fondazioni Figura 1 - Planimetria generale di progetto 2 Esempi di

Dettagli

Tecnologie impiantistiche per l edilizia l certificata

Tecnologie impiantistiche per l edilizia l certificata Tecnologie impiantistiche per l edilizia l certificata Brasimone 27 maggio 2008 Quadro normativo sul solare termico Ing. Massimiliano Rossi Norme di prodotto UNI EN 12975 Parte 1 e 2 (Collettori solari)

Dettagli

Soluzioni impiantistiche per una riqualificazione energetica degli edifici esistenti. Dott. Ing. Pietro Marforio

Soluzioni impiantistiche per una riqualificazione energetica degli edifici esistenti. Dott. Ing. Pietro Marforio Soluzioni impiantistiche per una riqualificazione energetica degli edifici esistenti Dott. Ing. Pietro Marforio Sistema edificio/impianto Per soddisfare il fabbisogno di energia termica di un edificio,

Dettagli

LE FONTI RINNOVABILI ED IL LORO UTILIZZO. APPLICAZIONI NEL CAMPUS DI FISCIANO

LE FONTI RINNOVABILI ED IL LORO UTILIZZO. APPLICAZIONI NEL CAMPUS DI FISCIANO LE FONTI RINNOVABILI ED IL LORO UTILIZZO. APPLICAZIONI NEL CAMPUS DI FISCIANO Prof. Ing. Ciro Aprea Dipartimento di Ingegneria Industriale Università degli Studi di Salerno DEFINIZIONE SI POSSONO DEFINIRE

Dettagli

NUOVA LEGISLAZIONE IN TEMATICA DI ETICHETTATURA DEI CLIMATIZZATORI DOMESTICI

NUOVA LEGISLAZIONE IN TEMATICA DI ETICHETTATURA DEI CLIMATIZZATORI DOMESTICI NUOVA LEGISLAZIONE IN TEMATICA DI ETICHETTATURA DEI CLIMATIZZATORI DOMESTICI Ing. Luca A. Piterà, Segretario tecnico AiCarr Da oltre 10 anni siamo abituati a scegliere e valutare i condizionatori ad aria

Dettagli

REQUISITI SPECIFICI PER GLI EDIFICI ESISTENTI SOGGETTI A RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

REQUISITI SPECIFICI PER GLI EDIFICI ESISTENTI SOGGETTI A RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Appendice B (Allegato 1, Capitolo 4) REQUISITI SPECIFICI PER GLI EDIFICI ESISTENTI SOGGETTI A RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA SOMMARIO 1 VALORI DEI PARAMETRI CARATTERISTICI DEGLI ELEMENTI EDILIZI E IMPIANTI

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Prestazioni energetiche degli edifici : le UNI/TS 11300-4 (e le energie rinnovabili)

Prestazioni energetiche degli edifici : le UNI/TS 11300-4 (e le energie rinnovabili) Comitato Termotecnico Italiano www.cti2000.it Prestazioni energetiche degli edifici : le UNI/TS 11300-4 (e le energie rinnovabili) prof. ing. Paolo Baggio - Univ. Trento Comitato Termotecnico Italiano

Dettagli

GEOTERMIA A BASSA ENTALPIA IN TOSCANA: Strategie ed azioni Comuni. Esperienze degli operatori di settore nella geotermia a bassa entalpia

GEOTERMIA A BASSA ENTALPIA IN TOSCANA: Strategie ed azioni Comuni. Esperienze degli operatori di settore nella geotermia a bassa entalpia GEOTERMIA A BASSA ENTALPIA IN TOSCANA: Strategie ed azioni Comuni ScuolaSuperiore S.Anna - Pisa 21 Febbraio 2013 Esperienze degli operatori di settore nella geotermia a bassa entalpia Ing.Patrizio Pastacaldi

Dettagli

BESST C.O.P. ~ 4,6 SERIE PECULIARITÀ. - Funzionamento invernale garantito fino a -15 C. con gas refrigerante ecologico R410A

BESST C.O.P. ~ 4,6 SERIE PECULIARITÀ. - Funzionamento invernale garantito fino a -15 C. con gas refrigerante ecologico R410A PECULIARITÀ - Funzionamento invernale garantito fino a -15 C. - Gas refrigerante ecologico R410A. - Rendimento C.O.P. 4,6. - Frequenza ridotta dei cicli di sbrinamento. - Regolazione automatica della velocità

Dettagli

In natura il calore fluisce da un corpo più caldo ad un corpo più freddo

In natura il calore fluisce da un corpo più caldo ad un corpo più freddo Le POMPE di CALORE In natura il calore fluisce da un corpo più caldo ad un corpo più freddo CORPO CALDO CALORE CORPO FREDDO E possibile trasferire calore da un corpo più freddo ad uno più caldo solo cedendo

Dettagli

TECNOLOGIE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA TERMICA - POMPE DI CALORE. L. Murgia - Dip.to Ingegneria del Territorio - Università degli Studi di Sassari

TECNOLOGIE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA TERMICA - POMPE DI CALORE. L. Murgia - Dip.to Ingegneria del Territorio - Università degli Studi di Sassari TECNOLOGIE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA TERMICA - POMPE DI CALORE L. Murgia - Dip.to Ingegneria del Territorio - Università degli Studi di Sassari POMPA DI CALORE Macchina termica che opera un trasferimento

Dettagli

SOLUZIONI PER UN MODERNO DATA CENTER PICCOLE E GRANDI CENTRALI TERMOFRIGORIFERE

SOLUZIONI PER UN MODERNO DATA CENTER PICCOLE E GRANDI CENTRALI TERMOFRIGORIFERE SOLUZIONI PER UN MODERNO DATA CENTER PICCOLE E GRANDI CENTRALI TERMOFRIGORIFERE 4 luglio 2014 La Spezia SEER e SCOP. Metodi di prova, valutazione a carico parziale e calcolo del rendimento stagionale Ing.

Dettagli

Per lo sviluppo del teleriscaldamento: l acqua di falda come fonte energetica.

Per lo sviluppo del teleriscaldamento: l acqua di falda come fonte energetica. 1 Per lo sviluppo del teleriscaldamento: l acqua di falda come fonte energetica. A2A Calore & Servizi, società del gruppo A2A attiva nella gestione del teleriscaldamento nelle città di Milano, Brescia

Dettagli

L'ENERGIA PRIMARIA CONSUMATA DA UN EDIFICIO: FATTORI DI CONVERSIONE

L'ENERGIA PRIMARIA CONSUMATA DA UN EDIFICIO: FATTORI DI CONVERSIONE L'ENERGIA PRIMARIA CONSUMATA DA UN EDIFICIO: FATTORI DI CONVERSIONE (Dott. Renzo Mario Del Duro) Il calcolo del fabbisogno annuale di energia primaria globale di un edificio tiene in considerazione due

Dettagli

RAPPORTI DI CONTROLLO

RAPPORTI DI CONTROLLO RAPPORTI DI CONTROLLO Allegato II (Art.2) RAPPORTO DI CONTROLLO DI EFFICIENZA ENERGETICA TIPO 1 ( gruppitermici ) RAPPORTO DI CONTROLLO DI EFFICIENZA ENERGETICA TIPO 1 (gruppi termici)... Cognome... me...

Dettagli

RISPETTO ALLE TRADIZIONALI SOLUZIONI IMPIANTISTICHE ACCOPPIATO AD UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

RISPETTO ALLE TRADIZIONALI SOLUZIONI IMPIANTISTICHE ACCOPPIATO AD UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO Obiettivi: Lo studio si propone di valutare la convenienza economica ed ambientale di un nuovo sistema VRF ad espansione diretta negli edifici di nuova costruzione: RISPETTO ALLE TRADIZIONALI SOLUZIONI

Dettagli

Procedimento di dimensionamento energetico

Procedimento di dimensionamento energetico Procedimento di dimensionamento energetico Dal fabbisogno energetico agli indici di prestazione energetica Gli indici di prestazione energetica parziale Il fattore n Indice teorico di prestazione energetica

Dettagli

4. GENERATORI. Gruppo termico modulare con n... analisi fumi previste. Tradizionale A condensazione Altro...

4. GENERATORI. Gruppo termico modulare con n... analisi fumi previste. Tradizionale A condensazione Altro... 4.1 GRUPPI TERMICI O CALDAIE Gruppo Termico GT... Data di installazione... Data di dismissione... Fabbricante... Modello...... Combustibile... Fluido Termovettore... Potenza termica utile nominale Pn max...

Dettagli

CONVEGNO GEOFLUID. CARLO PIEMONTE Università degli Studi di Brescia APPLICAZIONI E POTENZIALITA DI SVILUPPO DELLE POMPE DI CALORE GEOTERMICHE

CONVEGNO GEOFLUID. CARLO PIEMONTE Università degli Studi di Brescia APPLICAZIONI E POTENZIALITA DI SVILUPPO DELLE POMPE DI CALORE GEOTERMICHE CONVEGNO GEOFLUID CARLO PIEMONTE Università degli Studi di Brescia APPLICAZIONI E POTENZIALITA DI SVILUPPO DELLE POMPE DI CALORE GEOTERMICHE PIACENZA 4 ottobre 2008 POSSIBILI SORGENTI FREDDE PER POMPE

Dettagli

EFFICIENZA ENERGETICA

EFFICIENZA ENERGETICA EFFICIENZA ENERGETICA La strategia italiana per l'efficienza energetica arch. Mario NOCERA GREEN JOBS E NUOVE OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO NELL AMBITODELL EFFICIENZA ENERGETICA: STRUMENTI, INNOVAZIONI E BUONE

Dettagli

Bruno Jannamorelli, traduzione ed edizione critica La potenza motrice del fuoco di Sadi Carnot, Cuen 1996, pp. 19 e 20. 2

Bruno Jannamorelli, traduzione ed edizione critica La potenza motrice del fuoco di Sadi Carnot, Cuen 1996, pp. 19 e 20. 2 LA LEZIONE Lo studio di una macchina termica ideale [ ] Si può paragonare molto bene la potenza motrice del calore a quella di una cascata d acqua: entrambe hanno un massimo che non si può superare, qualunque

Dettagli

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE: TERMODINAMICA DEI CICLI FRIGORIFERI AD ARIA ED ACQUA. Ing. Attilio Pianese (commissione Energia e Impianti)

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE: TERMODINAMICA DEI CICLI FRIGORIFERI AD ARIA ED ACQUA. Ing. Attilio Pianese (commissione Energia e Impianti) IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE: TERMODINAMICA DEI CICLI FRIGORIFERI AD ARIA ED ACQUA Ing. Attilio Pianese (commissione Energia e Impianti) SCOPO DEGLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO Gli impianti di condizionamento

Dettagli

menoenergia LE ENERGIE RINNOVABILI DEFINITE DAL DLgS 28/3/2011 MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA ENERGETICA NELLE PISCINE BUSINESS CASE

menoenergia LE ENERGIE RINNOVABILI DEFINITE DAL DLgS 28/3/2011 MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA ENERGETICA NELLE PISCINE BUSINESS CASE LE ENERGIE RINNOVABILI DEFINITE DAL DLgS 28/3/2011 menoenergia MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA ENERGETICA NELLE PISCINE BUSINESS CASE 1 LE COSA LE ENERGIE RICHIESTE E UNA COSA RINNOVABILI POMPA DI E RINNOVABILE

Dettagli

Appendice A DESCRIZIONE DELL EDIFICIO DI RIFERIMENTO E PARAMETRI DI VERIFICA. (Allegato 1, Capitolo 3)

Appendice A DESCRIZIONE DELL EDIFICIO DI RIFERIMENTO E PARAMETRI DI VERIFICA. (Allegato 1, Capitolo 3) Appendice A (Allegato 1, Capitolo 3) DESCRIZIONE DELL EDIFICIO DI RIFERIMENTO E PARAMETRI DI VERIFICA SOMMARIO 1 PARAMETRI DELL EDIFICIO DI RIFERIMENTO... 2 1.1 Parametri relativi al fabbricato... 2 1.2

Dettagli

Le evoluzione della normativa in materia di efficienza energetica in edilizia

Le evoluzione della normativa in materia di efficienza energetica in edilizia Le evoluzione della normativa in materia di efficienza energetica in edilizia L allegato energetico al Regolamento Edilizio arch. filippo loiodice 12 ottobre 2011 Passirano I pesi in media.. in media.senza

Dettagli

L innovazione è da sempre un fattore determinante per la competitività: può costituire uno dei principali elementi di differenziazione per le aziende

L innovazione è da sempre un fattore determinante per la competitività: può costituire uno dei principali elementi di differenziazione per le aziende IT LABORATORI L innovazione è da sempre un fattore determinante per la competitività: può costituire uno dei principali elementi di differenziazione per le aziende e, in un economia globalizzata come quella

Dettagli

COMPONENTI TERMODINAMICI APERTI

COMPONENTI TERMODINAMICI APERTI CAPITOLO NONO COMPONENTI TERMODINAMICI APERTI Esempi applicativi Vengono di seguito esaminati alcuni componenti di macchine termiche che possono essere considerati come sistemi aperti A) Macchina termica

Dettagli

SOLUZIONI TECNICHE DEL PROGETTO

SOLUZIONI TECNICHE DEL PROGETTO RISCALDAMENTO INVERNALE MODALITA FUNZIONAMENTO RAFFRESCAMENTO ESTIVO MODALITA FUNZIONAMENTO SCHEMA P&I D 6. IMPIANTO A PAVIMENTO 4. SOLARE TERMICO 1. POZZO GEOTERMICO 2. POMPA DI CALORE 3. UNITA TRATTAMENTO

Dettagli

,03,$17,1(*/,(',),&,

,03,$17,1(*/,(',),&, (92/8=,21(1250$7,9$(1(5*(7,&$'(*/,,03,$17,1(*/,(',),&, /XLJL6FKLEXROD 'LSDUWLPHQWRGL&RVWUX]LRQHGHOO $UFKLWHWWXUD &RUVRGL/DXUHD LQ3URGX]LRQHGHOO (GLOL]LD 8QLYHUVLWj IUAV GL 9HQH]LD 6DQ'RQj GL 3LDYH ± PDJJLR

Dettagli

Sistemi per l'energia in edilizia. LM Ingegneria Edile. A. Perdichizzi Dipartimento di Ingegneria Industriale Università degli Studi di Bergamo

Sistemi per l'energia in edilizia. LM Ingegneria Edile. A. Perdichizzi Dipartimento di Ingegneria Industriale Università degli Studi di Bergamo Sistemi per l'energia in edilizia Pompe di calore A. Perdichizzi Dipartimento di Ingegneria Industriale Università degli Studi di Bergamo Pompe di Calore Frigorifero- Pompa di Calore Q C Ẇ Q F Pompe di

Dettagli

ALLEGATO 2 - REQUISITI TECNICI MINIMI DEGLI IMPIANTI

ALLEGATO 2 - REQUISITI TECNICI MINIMI DEGLI IMPIANTI BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DEI NUCLEI FAMILIARI PER L INSTALLAZIONE NELLA PRIMA CASA DI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA TERMICA DA FONTI RINNOVABILI E DI SISTEMI AD ALTA EFFICIENZA

Dettagli

impianti solari termici e pompe di calore Relatore: ing. Giuseppe Pullini EFFICIENZA E RISPARMIO ENERGETICO

impianti solari termici e pompe di calore Relatore: ing. Giuseppe Pullini EFFICIENZA E RISPARMIO ENERGETICO impianti solari termici e pompe di calore Relatore: ing. Giuseppe Pullini EFFICIENZA E RISPARMIO ENERGETICO La pompa di calore La pompa di calore è una macchina in grado di trasferire calore da un corpo

Dettagli

ALLEGATO II. Calcolo della produzione da cogenerazione

ALLEGATO II. Calcolo della produzione da cogenerazione ALLEGATO II Calcolo della produzione da cogenerazione I - Calcolo dell energia elettrica da cogenerazione 1. Per calcolare il risparmio di energia primaria di una unità di cogenerazione, occorre anzitutto

Dettagli

Il Patto dei Sindaci Spunti per approfondimenti. Sistemi di riscaldamento Caldaie e Pompe di calore. Novembre 2011

Il Patto dei Sindaci Spunti per approfondimenti. Sistemi di riscaldamento Caldaie e Pompe di calore. Novembre 2011 Il Patto dei Sindaci Spunti per approfondimenti Sistemi di riscaldamento Caldaie e Pompe di calore Novembre 2011 Sistema di Riscaldamento Quando si parla di impianto di riscaldamento si comprendono sia

Dettagli

Le pompe di calore 1

Le pompe di calore 1 Le pompe di calore 1 Le macchine termiche Una macchina termica utilizza un fluido in un circuito chiuso per scambiare energia meccanica e termica con l ambiente esterno Il secondo principio della termodinamica

Dettagli

L energia in casa Efficienza energetica: comfort risparmio ambiente

L energia in casa Efficienza energetica: comfort risparmio ambiente Serata informativa L energia in casa Efficienza energetica: comfort risparmio ambiente Puoi rivolgerti allo Sportello Energia per ottenere informazioni su aspetti tecnici, economici e normativi in materia

Dettagli

La Finestra sul PVC PUBBLICATE LE NUOVE VERSIONI DELLA UNI/TS 11300-1 E -2 E UNI/TR 11552

La Finestra sul PVC PUBBLICATE LE NUOVE VERSIONI DELLA UNI/TS 11300-1 E -2 E UNI/TR 11552 La Finestra sul PVC La Finestra sul PVC n. 80 del 08/10/2014 PUBBLICATE LE NUOVE VERSIONI DELLA UNI/TS 11300-1 E -2 E UNI/TR 11552 Il 2 ottobre sono state pubblicate da UNI le nuove versioni della UNI/TS

Dettagli

Sommario. Manuale CENED + - Vers. 1.2 Aggiornato al 21/11/2011. 16.1 Energia termica... 614. 16.2 Energia primaria... 616

Sommario. Manuale CENED + - Vers. 1.2 Aggiornato al 21/11/2011. 16.1 Energia termica... 614. 16.2 Energia primaria... 616 16 - Indicatori 611 Sommario 16.1 Energia termica... 614 16.2 Energia primaria... 616 16.3 Le note del certificatore... 620 612 Il modulo relativo agli Indicatori (1) contiene al suo interno le seguenti

Dettagli

La Normativa Tecnica PARTE 2 - ASPETTI TECNICI. Servizio Politiche Energetiche

La Normativa Tecnica PARTE 2 - ASPETTI TECNICI. Servizio Politiche Energetiche 14 DICEMBRE 2006 Servizio Politiche Energetiche Recepimento Direttiva 2002/91/Ce IL CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI IN EDILIZIA LE LINEE DI INDIRIZZO REGIONALI PARTE 2 - ASPETTI TECNICI ARCH. STEFANO

Dettagli

CORSO DI SISTEMI ENERGETICI II - A.A. 2014-2015 Prof. Ing. Giorgio Cau

CORSO DI SISTEMI ENERGETICI II - A.A. 2014-2015 Prof. Ing. Giorgio Cau CORSO DI SISTEMI ENERGETICI II A.A. 20142015 Prof. Ing. Giorgio Cau VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DI UN IMPIANTO DI COGENERAZIONE E VERIFICA DEGLI INDICI ENERGETICI AI SENSI DELLA DELIBERA AEEG 42/02 Caratteristiche

Dettagli

Impianti motori termici

Impianti motori termici Impianti motori termici Classificazione: impianto motore termico con turbina a vapore il fluido evolvente nell impianto è acqua in diversi stati di aggregazione impianto motore termico con turbina a gas

Dettagli

Studio di fattibilità per la climatizzazione di edificio residenziale di nuova costruzione mediante sistema di trigenerazione

Studio di fattibilità per la climatizzazione di edificio residenziale di nuova costruzione mediante sistema di trigenerazione Studio di fattibilità per la climatizzazione di edificio residenziale di nuova costruzione mediante sistema di trigenerazione Il presente studio si propone di analizzare i vantaggi derivanti dall'utilizzo

Dettagli

Tali fluidi, utilizzati in prossimità del punto di produzione, o trasportati a distanza, possono essere utilizzati per diversi impieghi:

Tali fluidi, utilizzati in prossimità del punto di produzione, o trasportati a distanza, possono essere utilizzati per diversi impieghi: LA COGENERAZIONE TERMICA ED ELETTRICA 1. Introduzione 2. Turbine a Gas 3. Turbine a vapore a ciclo combinato 4. Motori alternativi 5. Confronto tra le diverse soluzioni 6. Benefici ambientali 7. Vantaggi

Dettagli

SWP. Scaldacqua a pompa di calore SWP L acqua calda costa meno, finalmente. + Efficienza + Risparmio + Benessere

SWP. Scaldacqua a pompa di calore SWP L acqua calda costa meno, finalmente. + Efficienza + Risparmio + Benessere SWP Scaldacqua a pompa di calore SWP L acqua calda costa meno, finalmente. + Efficienza + Risparmio + Benessere Scaldacqua a pompa di calore SWP AERMEC tutta l acqua calda che vuoi, ad altissima efficienza

Dettagli

Le Macchine Frigorifere. Termodinamica dell Ingegneria Chimica

Le Macchine Frigorifere. Termodinamica dell Ingegneria Chimica Le Macchine Frigorifere Termodinamica dell Ingegneria Chimica 1 Le macchine frigorifere Le macchine refrigeranti realizzano il trasporto di calore da un ambiente freddo ad un ambiente utilizzando lavoro

Dettagli

menoenergia INTRODUZIONE

menoenergia INTRODUZIONE INTRODUZIONE I centri commerciali si stanno sempre più trasformando da semplici strutture di vendita a strutture destinate ad attività complesse per il tempo libero e per il benessere, con un funzionamento

Dettagli

Gli aspetti costruttivi e le caratteristiche delle pompe di calore

Gli aspetti costruttivi e le caratteristiche delle pompe di calore Ferrara, 24 settembre 2009 GHS Gli aspetti costruttivi e le caratteristiche delle pompe di calore Project Application Manager Robur S.p.A. Pompe di calore: una risorsa preziosa per lo sviluppo ecocompatibile

Dettagli

NORME ORDINATE PER ARGOMENTO

NORME ORDINATE PER ARGOMENTO UNI EN 230:1997 31/10/1997 Bruciatori monoblocco di olio combustibile a polverizzazione. Dispositivi di sicurezza, di comando e di regolazione. Tempi di sicurezza. UNI EN 247:2001 31/05/2001 Scambiatori

Dettagli

MICRO-COGENERAZIONE tecnologie e vantaggi delle fuel cell

MICRO-COGENERAZIONE tecnologie e vantaggi delle fuel cell MICRO-COGENERAZIONE tecnologie e vantaggi delle fuel cell Paolo Baggio - UNITN P. Baggio - Borgo - nov. 2013 1 Perché la Cogenerazione Co-generazione = produzione combinata di calore ed energia elettrica

Dettagli

L uso della pompa di calore negli interventi di efficienza energetica in edilizia. verso una progettazione in classe A

L uso della pompa di calore negli interventi di efficienza energetica in edilizia. verso una progettazione in classe A L uso della pompa di calore negli interventi di efficienza energetica in edilizia verso una progettazione in classe A Trasporto su strada EUROPA Entro 2020 Caldaie (funzione solo riscaldamento) Acqua calda

Dettagli

Efficienza energetica negli edifici

Efficienza energetica negli edifici Efficienza energetica negli edifici Marco Filippi Dipartimento di Energetica, Politecnico di Torino data conferenza In Italia si contano circa 13 milioni di edifici, di cui l 85% sono a destinazione residenziale,

Dettagli

ixquadra HP Accessori a richiesta Kit antivibranti - Cod. 20Z03440 1/6

ixquadra HP Accessori a richiesta Kit antivibranti - Cod. 20Z03440 1/6 ixquadra HP Pompa di calore per installazione splittata di tipo aria/acqua Inverter per il riscaldamento ed il raffrescamento di ambienti di piccole e medie dimensioni. Ideali per impianti con ventilconvettori

Dettagli

ARCHITETTURA DEL SISTEMA

ARCHITETTURA DEL SISTEMA SISTEMI HEATING ARCHITETTURA DEL SISTEMA SISTEMA SPLIT ARIA-ACQUA CARRIER PRESENTA XP ENERGY,, L INNOVATIVA SOLUZIONE DI RISCALDAMENTO E CONDIZIONAMENTO PER APPLICAZIONI RESIDENZIALI CON SISTEMA SPLIT

Dettagli

OTTIMIZZAZIONE NELL USO DELL ACQUA DI FALDA NELLE POMPE DI CALORE GEOTERMICHE

OTTIMIZZAZIONE NELL USO DELL ACQUA DI FALDA NELLE POMPE DI CALORE GEOTERMICHE AGROITTICA ACQUA & SOLE S.p.A. Sede Operativa Località Cassinazza di Baselica 27010 Giussago PAVIA Tel.: + 39 0382.922223 Email: mauro.alberti@neorurale.net OTTIMIZZAZIONE NELL USO DELL ACQUA DI FALDA

Dettagli

Polivalenti idronici di nuova generazione a doppio ciclo: realizzazioni e risultati sul campo

Polivalenti idronici di nuova generazione a doppio ciclo: realizzazioni e risultati sul campo Polivalenti idronici di nuova generazione a doppio ciclo: realizzazioni e risultati sul campo Autore - Affiliazione Lucia Favuzzi Servizio Marketing Thermocold Costruzioni Srl Sommario Contesto Generale

Dettagli

Dalla terra l energia ecologica per il comfort ambientale

Dalla terra l energia ecologica per il comfort ambientale Dalla terra l energia ecologica per il comfort ambientale EDILCUSIO s.r.l. da sempre in prima linea nelle soluzioni innovative costruisce ed edifica nel pieno rispetto dell ambiente Gli appartamenti sono

Dettagli

POMPE DI CALORE. Introduzione

POMPE DI CALORE. Introduzione POMPE DI CALORE Introduzione In impianto tradizionale di riscaldamento si utilizza il potere calorifico di un combustibile (gasolio, metano, legno, carbone, ecc.) per riscaldare a bassa temperatura dei

Dettagli

Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Cagliari Viale Regina Elena, 23 09124 CAGLIARI I CORSO 2011

Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Cagliari Viale Regina Elena, 23 09124 CAGLIARI I CORSO 2011 I CORSO 2011 FORMAZIONE DELLA FIGURA PROFESSIONALE DEL SOGGETTO CERTIFICATORE ENERGETICO IN EDILIZIA SECONDO LINEE GUIDA NAZIONALI Soggetto organizzatore: Collegio Periti Industriali e Periti Industriali

Dettagli

QUADERNO TECNICO- INFORMATIVO 9/16/2014. Il libretto di impianto degli impianti termici: aggiornamento normativo

QUADERNO TECNICO- INFORMATIVO 9/16/2014. Il libretto di impianto degli impianti termici: aggiornamento normativo QUADERNO TECNICO- INFORMATIVO 9/16/2014 Il libretto di impianto degli impianti termici: aggiornamento normativo Climacheck nel contesto tecnico-normativo italiano Climacheck è una sistema di misura delle

Dettagli

CONVEGNO :COGENERAZIONE processi, applicazioni, agevolazioni e risparmi comonext 27/03/2014

CONVEGNO :COGENERAZIONE processi, applicazioni, agevolazioni e risparmi comonext 27/03/2014 CONVEGNO :COGENERAZIONE processi, applicazioni, agevolazioni e risparmi comonext 27/03/2014 ENERGY 4 YOU SRL La Storia Energy 4 You è una società fondata nel 2005 e attiva nella vendita di energia elettrica

Dettagli

PERCHE LA POMPA DI CALORE E DA PREFERIRE RISPETTO AD UNA CALDAIA A COMBUSTIONE, OVVERO E TERMODINAMICAMENTE PIU EFFICIENTE?

PERCHE LA POMPA DI CALORE E DA PREFERIRE RISPETTO AD UNA CALDAIA A COMBUSTIONE, OVVERO E TERMODINAMICAMENTE PIU EFFICIENTE? PERCHE LA POMPA DI CALORE E DA PREFERIRE RISPETTO AD UNA CALDAIA A COMBUSTIONE, OVVERO E TERMODINAMICAMENTE PIU EFFICIENTE? La pompa di calore è costituita da un circuito chiuso, percorso da uno speciale

Dettagli

Impianti di COGENERAZIONE

Impianti di COGENERAZIONE Impianti di COGENERAZIONE Definizione: produrre energia insieme Produzione combinata di : 1. energia elettrica/meccanica 2. energia termica (calore) ottenute in appositi impianti utilizzanti la stessa

Dettagli

DESCRIZIONE DELL EDIFICIO DI RIFERIMENTO E PARAMETRI DI VERIFICA

DESCRIZIONE DELL EDIFICIO DI RIFERIMENTO E PARAMETRI DI VERIFICA Allegato B DESCRIZIONE DELL EDIFICIO DI RIFERIMENTO E PARAMETRI DI VERIFICA SOMMARIO 1 PARAMETRI DELL EDIFICIO DI RIFERIMENTO... 2 1.1 Parametri relativi al fabbricato... 2 1.2 Parametri relativi agli

Dettagli

Raccomandazione CTI 09. Versione 21 maggio 2012

Raccomandazione CTI 09. Versione 21 maggio 2012 Progetto Raccomanzione CTI 09 Prestazioni Energetiche degli Edifici: Calcolo della Quota di Energia Rinnovabile Versione 21 maggio 2012 Ente federato all UNI per l unificazione nel settore termotecnico

Dettagli

Per cogenerazione di energia si intende la generazione di energia elettrica ed energia termica nella stesso processo di

Per cogenerazione di energia si intende la generazione di energia elettrica ed energia termica nella stesso processo di COGENERAZIONE (Ing. Pietro Innocenzi 1 ) Per cogenerazione di energia si intende la generazione di energia elettrica ed energia termica nella stesso processo di generazione: si recupera il calore a valle

Dettagli

Download. Informazioni F.A.Q. Link. 1 di 5 27/12/2014 21.13. Lo strumento DOCET

Download. Informazioni F.A.Q. Link. 1 di 5 27/12/2014 21.13. Lo strumento DOCET 1 di 5 27/12/2014 21.13 Sito aggiornato il 30/10/2014 IVA: 02118311006 Download Lo strumento DOCET DOCET è uno strumento di simulazione a bilanci mensili per la certificazione energetica degli edifici

Dettagli

Anteprima UNI TS 11300-3 Prestazioni energetiche degli edifici: climatizzazione estiva

Anteprima UNI TS 11300-3 Prestazioni energetiche degli edifici: climatizzazione estiva Anteprima UNI TS 11300-3 Prestazioni energetiche degli edifici: climatizzazione estiva Sala Consiglio della Camera di Commercio di Milano Palazzo Turati, via Meravigli 9/b, Milano Martedì 26 gennaio 2010

Dettagli

Lavori intelligenti per il risparmio energetico

Lavori intelligenti per il risparmio energetico Città di San Donà di Piave Assessorato all Ambiente SPORTELLO ENERGIA Lavori intelligenti per il risparmio energetico SOLARE TERMICO Un impianto a collettori solari (anche detto a pannelli solari termici

Dettagli

Applicazioni del secondo principio. ovvero. Macchine a vapore a combustione esterna: Macchine a vapore a combustione interna: Ciclo Otto, ciclo Diesel

Applicazioni del secondo principio. ovvero. Macchine a vapore a combustione esterna: Macchine a vapore a combustione interna: Ciclo Otto, ciclo Diesel Termodinamica Applicazioni del secondo principio ovvero Macchine a vapore a combustione esterna: macchina di Newcomen e macchina di Watt Macchine a vapore a combustione interna: Ciclo Otto, ciclo Diesel

Dettagli

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Sviluppo Economico Ricerca, Innovazione ed Energia - Settore

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Sviluppo Economico Ricerca, Innovazione ed Energia - Settore Valutazione dei singoli dati rilevati durante il sopralluogo e definizione dei risultati sulla verifica degli aspetti tecnici Per ogni grandezza oggetto di controllo viene effettuata una valutazione che

Dettagli

VIA XXV APRILE SIRMIONE - BS.

VIA XXV APRILE SIRMIONE - BS. HOTEL VINCI VIA XXV APRILE SIRMIONE - BS. *************** RELAZIONE TECNICA IMPIANTI IDRO-TERMO-SANITARI DESENZANO D/G, Ottobre 2014 RIF. PS 2148 1 Gli impianti idraulici previsti al servizio dell hotel

Dettagli

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Scuola Elementare F.lli Rossetti Via San Zeno PROGETTO ESECUTIVO SOSTITUZIONE GENERATORE TERMICO

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Scuola Elementare F.lli Rossetti Via San Zeno PROGETTO ESECUTIVO SOSTITUZIONE GENERATORE TERMICO Ing. Paolo Silveri Via Valle Bresciana, 10 25127 Brescia Tel. 347.9932215 silveri.progea@gmail.com COMUNE di ODOLO Provincia di Brescia RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Scuola Elementare F.lli Rossetti Via

Dettagli

Analisi del trivai point

Analisi del trivai point Analisi del trivai point Strategia di controllo: il valore trivai (punto di trivalenza) Questa strategia di controllo, basata sul valore trivai, è generalmente usata se è disponibile come generatore ausiliario

Dettagli