Guercino a Fano. tra presenza e assenza

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2 Guercino a Fano tra presenza e assenza

3 Sotto l Alto Patronato del Presidente della Repubblica Fondazione Cassa di Risparmio di Fano Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche - Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche Regione Marche Provincia di Pesaro e Urbino Comune di Fano Curia Vescovile di Fano MOSTRA Guercino a Fano tra presenza e assenza Ufficio stampa Marcello Ciamaglia e Giovanna Renzini, Ufficio stampa Provincia di Pesaro e Urbino Fano, 7 maggio - 1 ottobre 2011 Comitato di studio Anna Maria Ambrosini Massari, Franco Battistelli, Rodolfo Battistini, Giuseppina Boiani Tombari, Daniele Diotallevi, Andrea Emiliani, Claudio Giardini, Cecilia Prete, Guido Ugolini, Maria Rosaria Valazzi Coordinamento scientifico Maria Rosaria Valazzi, Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche Responsabile di sede, custodia e organizzazione Fabio Tombari, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Fano Coordinamento amministrativo Mario Luigi Severini e Patrizia Mignani Diffusione pubblicitaria Nautilus snc - Fano Assicurazioni Gras Savoye - Neuilly-sur-Seine, Francia Reale Mutua Assicurazioni - Agenzia di Fano Movimentazione opere R. & C. di Arbia - Fano Controllo microclimatico Fondazione Cassa di Risparmio di Fano Illuminotecnica iguzzini Illuminazione srl - Macerata B.M. Impianti snc - Lucrezia di Cartoceto Segreteria organizzativa Claudio Paci Sicurezza DAGO Elettronica srl - Fano La Fedelissima srl - Fano Accoglienza e bookshop ARCUS Associazione Culturale - Fano Trasporti Liguigli Fine Arts Service Sas - Lodi Progetto espositivo e allestimenti ARK. & A. srl - Mondavio Si ringraziano per la gentile collaborazione il Museo Fabre di Montpellier (Francia) e la Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola Comunicazione Stefania Geminiani, Ufficio Comunicazione Provincia di Pesaro e Urbino Coordinamento e progettazione grafica: Fernanda Marotti, Ufficio Comunicazione Provincia di Pesaro e Urbino Collaborazione: Nicola Paolinelli, Assessorato Cultura Comune di Fano DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLE MARCHE SOPRINTENDENZA PER I BENI STORICI ARTISTICI ED ETNOANTROPOLOGICI DELLE MARCHE REGIONE MARCHE Provincia di Pesaro e Urbino Comune di Fano Si ringraziano inoltre: Paolo Scarpellini Direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche, Marco Boschini, Silvano Bracci, Francesco Giovanelli, Patrizia Mignani, Guido Ugolini, Agnese Vastano, Maria Pia Vecchione, Odino Zacchilli e tutto il personale della Sezione di Fano dell Archivio di Stato Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola

4 CATALOGO Guercino a Fano tra presenza e assenza A cura di Maria Rosaria Valazzi Autori dei saggi Anna Maria Ambrosini Massari Franco Battistelli Rodolfo Battistini Giuseppina Boiani Tombari Daniele Diotallevi Andrea Emiliani Claudio Giardini Cecilia Prete Guido Ugolini Maria Rosaria Valazzi Coordinamento redazionale Claudio Maggini, Claudio Paci Ricerche iconografiche Claudio Paci Referenze fotografiche Biblioteca Comunale Federiciana - Fano Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola Fondazione Teatro della Fortuna - Fano Museo Fabre - Montpellier Pinacoteca civica - Cento Pinacoteca civica - Forlì Pinacoteca e Museo Civico - Fano Richard L. Feigen & Co., New York Grafica copertina Fernanda Marotti - Ufficio Comunicazione Provincia di Pesaro e Urbino Realizzazione editoriale Grapho5 snc - Fano 2011 Fondazione Cassa di Risparmio di Fano Produzione artistica e letteraria riservata per tutti i Paesi. Ogni riproduzione, anche parziale e con qualunque mezzo, è vietata. L Editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali fonti iconografiche non individuate Stampa Grapho 5, Fano In copertina Giovanni Francesco Barbieri detto Guercino, Sposalizio della Vergine, olio su tela, cm 310 x 190, Pinacoteca San Domenico (particolare) I a edizione Aprile 2011

5 Sommario Presentazioni Andrea Emiliani Momenti della pittura bolognese del Seicento nella città di Fano Anna Maria Ambrosini Massari Guercino e Co. Bolognesi nelle Marche del Seicento: appunti per un altra mostra Franco Battistelli Committenti e mecenati Cecilia Prete I dipinti di Guercino nella collezione fanese del gesuita Giovanni Rayn Daniele Diotallevi Seicento nobile a Fano Guido Ugolini Angelo custode Rodolfo Battistini Sposalizio della Vergine Claudio Giardini Osservazioni, riferimenti e commenti al San Giovanni Battista alla Fonte dipinto dal Guercino per Fano nel 1661 e enlevé le 3 ventôse, 5ème année de la Republique [21 febbraio 1797] Giuseppina Boiani Tombari Il Guercino a Fano. Segni d arte e di nobiltà nelle cappelle del patriziato cittadino. Le fonti Maria Rosaria Valazzi Tra presenza e assenza. Riflessioni su una mostra Bibliografia generale 7

6 In memoria di Sir Denis Mahon illustre storico dell arte la città di Fano accomunata nell ammirazione per Guercino

7 Rielaborazione grafica dall Autoritratto del Guercino (New York, proprietà privata)

8 Guercino a Fano La Fondazione ha fortemente voluto questa iniziativa che si colloca nella città che ha visto operare in vari periodi del 600 l artista Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino (Cento 1591-Bologna 1666), allievo di Ludovico Carracci a Bologna, ove subì anche gli influssi di Guido Reni e poi del Domenichino, ma realizzandosi successivamente attraverso una sua personalissima identità di artista universale. L evento fanese del 2011 (7 maggio - 1 ottobre) trova la sua sintesi figurativa e critica in questo catalogo curato magistralmente dalla dottoressa Maria Rosaria Valazzi con il contributo di studiosi di rinomata fama non solo locale, ai quali tutti va il sentito apprezzamento della Fondazione. L impegno finanziario e il lavoro della sua struttura operativa hanno consentito, insieme con il tema veramente appassionante della mostra, di realizzare una sinergia - auspicabilmente ormai non unica - tra istituzioni ed enti del territorio operanti sotto l Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e il Patrocinio del Presidente della Regione Marche. La mostra offre ai visitatori un occasione per ammirare, attraverso un percorso cittadino che muove dalla nostra Pinacoteca San Domenico, le opere di artisti contemporanei al pittore centese, che hanno operato a Fano nelle splendide chiese della città, opere in parte ospitate oggi anche nell importante Museo Civico Malatestiano, ricco di testimonianze rilevantissime di tutte le epoche. Ma la mostra offre anche l occasione per manifestare dopo oltre 400 anni la riconoscenza dei fanesi alle loro nobili famiglie, Nolfi, Mariotti e Alavolini che commissionarono al Guercino questi capolavori. Tre sono le opere del Barbieri esposte nella nostra Pinacoteca San Domenico: lo Sposalizio della Vergine, di proprietà della Fondazione, l Angelo Custode di proprietà della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola, e il San Giovanni al fonte del Museo Fabre di Montpellier: proprio il loro prestito temporaneo ha consentito questa iniziativa al cui centro si colloca appunto il raffronto tra i tre capolavori. A tutti coloro che con impegno e passione hanno collaborato a realizzare questo evento epocale per la nostra città e per il suo comprensorio, il ringraziamento della Fondazione e dei suoi Organi istituzionali che vi hanno creduto con vera, virtuosa lungimiranza. Fano, maggio 2011 Fabio Tombari Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Fano 11

9 La realtà delle città e dei borghi marchigiani è sempre sorprendente. Nei loro spazi ordinati si accumulano le stratificazioni monumentali e si intrecciano le vicende di uomini e artisti. Il caso di Fano è esemplare. La città romana di Vitruvio si integrò perfettamente con quella medievale dei Malatesta, che la governarono negli anni cruciali di Pandolfo III e Sigismondo. Più tardi, l apertura verso il mondo moderno fu segnata da una straordinaria fioritura artistica, che investì il mondo ecclesiastico, con la costruzione di edifici sacri come San Pietro in Valle, il tempio-simbolo della Controriforma, e la più avveduta società locale, che mostrò singolari caratteristiche di autonomia. Fano rappresentò infatti una sorta di insula artistica, nella quale la committenza si distinse per un indirizzo, molto netto, di preferenza verso la cultura pittorica del classicismo bolognese. Si tratta di un interesse precoce e cosciente, che fu insieme la manifestazione di un gusto figurativo e l indicazione di un indirizzo politico (del resto evidente anche nelle forme del governo cittadino). Il sistema delle committenze fanesi ai bolognesi/emiliani fu scompaginato dall ondata delle dispersioni, con le spoliazioni napoleoniche in primis, che portarono all allontanamento dei dipinti più importanti. Il San Giovanni alla fonte di Guercino torna oggi a Fano, dopo due secoli di assenza. L avvenimento è di grande significato: esso offre la possibilità di ritrovare un frammento, di grande impatto visuale, di un passato poco conosciuto. Ed evidenzia una congiuntura del tutto contemporanea: la collaborazione virtuosa di soggetti ed enti diversi, sempre foriera di ricadute positive, dal punto di vista sia dell accrescimento culturale che delle relazioni istituzionali (e umane). La mostra fanese ha contribuito infatti a rendere più saldi i rapporti, peraltro già buoni, tra coloro che, a vario titolo, e con specifiche competenze, hanno lavorato all iniziativa: la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, che ha fortemente voluto il ritorno del dipinto di Guercino, che sarà esposto nella Pinacoteca San Domenico, dalla stessa Fondazione creata nella chiesa restaurata; il Comune di Fano, che ha voluto allargare la visuale verso le altre, preziose, testimonianze coeve; la Curia Vescovile di Fano, che ha voluto mettere a disposizione le proprie opere; la Provincia di Pesaro e Urbino, che ha regalato l elegante grafica; le altre istituzioni interessate a livello regionale, come la Regione Marche e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici; la Soprintendenza, infine, che ha offerto le proprie conoscenze, le proprie capacità, la propria esperienza affinché il ritorno dell opera del Guercino, così denso di significati, potesse concretizzarsi. Vittoria Garibaldi Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche 12

10 Le musée Fabre de Montpellier Agglomération compte aujourd hui parmi les plus beaux musées français surtout depuis sa récente et brillante réhabilitation ( ). Fondé en 1828 grâce au don généreux du peintre néoclassique François-Xavier Fabre ( ) le musée possède un fonds remarquable de peinture allant de la renaissance à l époque contemporaine. Fabre collectionna principalement l art italien des XVI e - XVII e siècle: parmi les tableaux de la donation de 1825 on trouvait déjà un Saint François en méditation de Guerchin qui date des années et que l on peut rapprocher, pour son exécution, les effets de clair-obscur, du Saint François en extase avec Saint Benoît et un ange musicien du musée du Louvre. Lors de la récente rénovation du musée, la galerie de tableaux du musée primitif a été entièrement restaurée pour y présenter la peinture italienne et française du XVII e siècle. C est dans ce cadre majestueux, nommé «galerie des Griffons», que le musée présente un autre tableau de Guerchin, Saint Jean-Baptiste à la source, peint pour l église des Oratoriens de Fano en Cette œuvre de grande dimension est une des dernières œuvres du maître qui nous soit parvenue. Le musée Fabre est particulièrement heureux de s associer aujourd hui au projet d exposition de la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano dans le cadre de l église San Domenico récemment aménagée en musée d art sacré. Parmi les douze tableaux de Guerchin présents dans les Marches, celui de Montpellier conjugue à la perfection «monumentalité et légèreté, romantisme et intimité, recherche de l idéal et naturel» selon les termes du grand historien d art anglais, spécialiste de l artiste, Sir Denis Mahon. Michel Hilaire Directeur du musée Fabre Conservateur général du Patrimoine 13

11 Guercino a Fano Tre dipinti per tre riflessioni teologiche Evento di primaria importanza, la Mostra Guercino a Fano offre, a quanti la visiteranno, l opportunità di vedere riunite nella ex-chiesa di San Domenico, oggi Museo San Domenico, le tre grandi tele che il Guercino eseguì per altrettante chiese cittadine: San Giovanni nel deserto per la Chiesa di San Pietro in Valle, lo Sposalizio della Vergine per la Basilica di San Paterniano e l Angelo custode per la Chiesa di Sant Agostino. Tre pale d altare di grande interesse nel percorso artistico del pittore, sempre sotto i riflettori dell indagine critica da parte di studiosi e storici dell arte. Tre dipinti però che, proprio in quanto pale d altare, sono portatori non solo di valori estetici e formali, ma anche di messaggi intesi, sulla scorta dei tracciati proposti, a sollecitare nel cristiano condotte di vita conformi al dettato dei sacri testi e della Chiesa. È un dato spesso ricorrente che la lettura dell opera figurativa a soggetto religioso impegni più sui versanti della forma, della cronologia, della committenza, della tangibilità delle varie influenze ecc. che non su quello didattico - teologico. Ma la statua di un qualsiasi santo, il dipinto di un Ultima cena o di una Madonna del rosario, commissionati da un parroco o da un priore di confraternita o da chi si voglia, per l altare di questa o quella chiesa non rispondono, in prima istanza, ad un bisogno estetico, ma ad una necessità devozionale. Le tre tele allora, benché non più sopra i rispettivi altari, mantengono il loro contenuto catechetico e possono essere godute non solo per i loro valori estetici, ma anche come tre straordinari momenti di fede, motori certamente del momento estetico, ma non solo di quello. È in questo vortice emotivo che la figura del grande Angelo custode può sciogliersi nella calda e avvolgente luce divina che illumina l uomo nelle sue scelte, lo guida nei passaggi difficili della vita, lo protegge dal male; è sotto questa luce che l evento dello sposalizio della Vergine può indicarci il matrimonio come consapevole scelta di vita condivisa e come impegno per la vita assunto davanti a Dio, come reciproco sostegno nelle corresponsabilità e negli imprevedibili accidenti del nostro terreno percorso; è sotto questa luce che nel bel San Giovanni Battista è possibile riconoscere il dono totale di sé fatto dall uomo a Dio nella libera scelta della solitudine e della preghiera, forte dell acqua che è verbo di vita sgorgante dall aspra roccia come già lo fu, per l ebreo del Sinai, quella fatta scaturire da Mosè, sì da poter seguire, sgombro il cuore dal compromesso e da ogni lusinga di potere, l umile agnello di pace e di redenzione. L augurio nostro vivissimo è che i tre testi pittorici di questa bella mostra siano per il visitatore tre splendide occasioni per sostare davanti alla miracolosa forza dell arte e toccare per essa la bellezza della verità. + Armando Trasarti Vescovo di Fano Fossombrone Cagli Pergola 14

12 Riappropriarsi dell identità culturale di una regione come le Marche significa anche indagare nel nostro comune passato, alla ricerca di quella storia e di quelle testimonianze artistiche che hanno qualificato il territorio ed hanno contribuito a definirne i valori. Una storia che può oggi tornare a rivivere grazie ad iniziative come quella voluta e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano che, con il patrocino del Comune di Fano, della Provincia di Pesaro Urbino e della Regione Marche ha saputo creare attorno alla figura del Guercino un evento espositivo capace di offrire al grande pubblico un frammento di quella felice stagione pittorica che la città ha vissuto nel corso del Seicento. Sarà questa un occasione per conoscere e far conoscere le opere realizzate dall artista per illustri committenti di Fano e per godere anche della qualificata presenza di un dipinto come il San Giovanni Battista alla fonte che, sottratto alle Marche in età napoleonica e conservato nel Museo Fabre di Montpellier, ritorna oggi, dopo più di due secoli, a dialogare con l arte fanese. Un dialogo che gli eventi nel tempo hanno interrotto, ma che potrà tornare ad essere vivo e vitale grazie anche a quell affascinante percorso fra opere e luoghi, fra atmosfere e suggestioni, che il ricco programma di eventi e manifestazioni messi in calendario potrà offrire. L evento espositivo consentirà di soffermarsi a riflettere anche su un tema, quello delle dispersioni del patrimonio artistico marchigiano, al quale la regione stessa, ha rivolto nel passato una particolare attenzione. Pietro Marcolini Assessore ai Beni e alle Attività Culturali Regione Marche 15

13 La mostra Guercino a Fano rappresenta un opportunità non solo per far ammirare al grande pubblico, in un unica sede, tre opere significative, di cui una proveniente dalla Francia, di questo artista che ha lasciato nella Città della Fortuna tracce importanti della sua presenza, ma anche per riportare l attenzione sulla storia e sulle tradizioni di un territorio che è stato al centro della cultura del 600 e che ha un immenso patrimonio artistico, ancora non del tutto conosciuto. I turisti e gli stessi cittadini che visiteranno l esposizione, potranno infatti addentrarsi in un percorso che coinvolgerà altri luoghi simbolo della città, in una sorta di viaggio nell identità locale e collettiva. La Provincia di Pesaro e Urbino ha accolto con entusiasmo l iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, offrendo patrocinio e collaborazione, nella consapevolezza che tutto il territorio provinciale vada valorizzato e promosso al meglio. Il turismo culturale muove ogni anno un gran numero di persone e noi vantiamo ricchezze archeologiche, architettoniche, monumentali, musei, bellissimi teatri storici, tanti gioielli incastonati nelle nostre città e nei nostri borghi che all estero ci invidiano. Per non parlare dell enogastronomia e dei prodotti tipici di qualità. I turisti, tra cui molti stranieri, che scelgono questi luoghi per trascorrere le loro vacanze, lo fanno nella consapevolezza di trovare un valore aggiunto, che è la qualità della vita e la capacità del territorio di trasmettere emozioni. Ed essere una provincia che favorisce il benessere è l elemento a cui teniamo di più. Per questo consideriamo il turismo come uno dei settori su cui concentrare energie e risorse, come testimonia la rete messa in campo sui versanti dell informazione, accoglienza e promozione, in una collaborazione tra pubblico e privato che sta dando i suoi frutti. Come abbiamo più volte ribadito, il nostro obiettivo non è diventare la provincia più ricca d Italia, ma quella con il maggior Benessere interno lordo, nella convinzione che sia necessario un nuovo modello di sviluppo, più centrato sulla persona e sulla sua felicità. E la felicità passa anche attraverso la possibilità di godere di questo importante patrimonio artistico e culturale, che come uno scrigno si apre a quanti vorranno apprezzarlo da vicino. Matteo Ricci Presidente Provincia di Pesaro e Urbino Davide Rossi Assessore alle Politiche culturali 16

14 Fano è una città che vanta capolavori artistici ed architettonici molto apprezzati ed ammirati dai visitatori. Numerosi sono gli artisti e gli architetti che hanno lasciato, in ogni tempo, testimonianza della loro attività nella nostra città. Tra questi vi è Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino (Cento Bologna 1666). Egli realizzò su commissione delle famiglie notabili della città di Fano alcune celebri opere. In particolare le pale d altare: lo Sposalizio della Vergine, l Angelo Custode e San Giovanni Battista al fonte. Guercino a Fano è una mostra voluta e realizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano in collaborazione con la Soprintendenza BSAE delle Marche, la Curia Vescovile e il Comune di Fano. Ha avuto il patronato della Presidenza della Repubblica e il patrocinio della Regione Marche e della Provincia di Pesaro e Urbino. È da sottolineare il fatto che a questa iniziativa collaborino efficacemente istituzioni pubbliche e private con una sinergia di intenti quanto mai necessaria in un periodo di difficoltà come l attuale. È una via privilegiata se si vogliono progettare e realizzare opere e iniziative in ogni campo della vita sociale, volte ad arricchire ed elevare la mente e il cuore di tutti noi. Nella suggestiva Pinacoteca di San Domenico si potranno ammirare le tre opere dipinte per Fano dal Guercino: lo Sposalizio della Vergine di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, l Angelo Custode di proprietà della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola, oggi in custodia presso la Pinacoteca civica e San Giovanni Battista al fonte, opera quest ultima che torna per la prima volta a Fano dal lontano 1797, quando fu sottratta dalle truppe napoleoniche per essere poi, dopo varie vicende, ospitata nel Museo Fabre di Montpellier (Francia) da cui proviene. Le tele saranno esposte una accanto all altra consentendo all osservatore di poter esaminare agevolmente l evoluzione, nel corso degli anni, della vena artistica del pittore. L Amministrazione Comunale è particolarmente lieta di aver partecipato alla realizzazione di questa mostra che contribuisce, ancora una volta, alla valorizzazione dei beni culturali della nostra città. Un ringraziamento sentito va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano che si è prodigata affinché l evento avesse luogo, alla Curia Vescovile e alla Soprintendenza BSAE delle Marche per la sensibilità dimostrata. Stefano Aguzzi Sindaco di Fano 17