L amianto uccide il diritto di ogni cittadino a vivere in un ambiente sano
|
|
- Marisa Pisano
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UMBRIA CGIL CISL UIL REGIONALE UMBRIA L amianto uccide il diritto di ogni cittadino a vivere in un ambiente sano Piattaforma regionale amianto Nel mondo sono ancora lavorati e utilizzati 25 milioni di tonnellate di amianto all anno ( il picco di utilizzazione è stato nel trentennio con 113,8 milioni di tonnellate) Secondo l Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che ha studiato i 53 paesi classificati come europei ( aggiungendo Russia e Stati nati dall ex URSS), attualmente in Europa si utilizzano ancora 7,8 milioni di tonnellate annue di amianto, pari ad un terzo del consumo globale. I maggiori produttori e consumatori sono Russia, Cina, India, Brasile. In Italia sono stati usati 0,83 Kg procapite fino al 1971 per poi arrivare a 1,81 chilogrammi nel periodo analizzato ; per poi crollare a 0 dopo il Si ipotizza che le applicazioni in cui veniva utilizzato l asbesto erano oltre L Oms ha stimato che ogni anno persone perdono la vita per malattie legate all amianto. Il 60%, pari a , di queste è europea. Per mesotelioma muoiono 72 mila persone, quasi per asbestosi e i restanti 28 mila per altre patologie neoplastiche. Di amianto si continua a morire anche in Italia, secondo i dati del Registro Nazionale Mesoteliomi a dicembre 2011, risultano casi di mesotelioma maligno diagnosticati nel periodo , in media 1056 ogni anno. Nel 2012 risultano 1464 casi segnalati. Si giunge a stimare circa 2500 casi di patologie correlate all amianto. In Umbria sono state denunciate, nel 2013, all INAIL 70 malattie professionali asbesto correlate. Risultano decedute per amianto, legato all attività lavorativa, 11 persone. Il registro tumori umbro evidenzia che nell ultimo decennio 418 persone sono state colpite da mesotelioma, una patologia considerata in via esclusiva dipendente da esposizione ad amianto. Siamo consapevoli che il picco dei tumori debba ancora arrivare. Il periodo a cui ci si riferisce riguarderà gli anni Come Sindacato Confederale siamo fortemente impegnati a sensibilizzare le forze politiche e l opinione pubblica perché il problema dell amianto emerga con forza e le Istituzioni competenti si muovano.
2 CGIL CISL UIL dell Umbria intendono svolgere un ruolo attivo attraverso una strategia coordinata con il livello nazionale confederale, le categorie ed i Patronati INCA INAS ITAL con proposte, partecipazione a tavoli istituzionali e ad ogni altra iniziativa utile. A premessa dobbiamo rilevare e di conseguenza chiedere che la normativa italiana riguardante l amianto sia semplificata e raccolta in un testo unico. Infatti la materia dell amianto è oggi regolata da una mole notevole di disposizioni di grado e tipologia diverse che hanno generato un ipertrofia della normativa nella quale è poco agevole muoversi. MAPPATURA/CENSIMENTO Il Parlamento europeo il 14 marzo 2013 ha approvato un risoluzione affinché l amianto sia mappato su tutto il territorio europeo per predisporre adeguati piani di gestione dei rischi, informare i lavoratori ed i cittadini che vi potrebbero entrare in contatto. L obiettivo che il parlamento si pone è quello di cancellare definitivamente ogni presenza di amianto in Europa entro il In Italia le normative nazionali, art 12 della legge 257/92, il DPR 8 agosto 1994, la legge 93/2001, il DM ambiente 101/2003, hanno previsto l adozione, da parte delle Regioni, di provvedimenti finalizzati alla conoscenza, attraverso il censimento, della presenza di amianto ancora installato o naturale, nonché ad effettuare gli interventi di bonifica di particolare urgenza. La Regione Umbria si è mossa con tempestività incaricando l Agenzia di Protezione Ambientale e le Aziende Sanitarie umbre a provvedere alla rilevazione della presenza di amianto sull intero territorio regionale e alla individuazione degli interventi di bonifica urgenti. Nel 2006 ha avuto avvio la mappatura sugli edifici pubblici, terminata nel Il censimento dell amianto negli edifici privati ha avuto avvio nel 2008 ed è terminato nel Secondo l elaborazione di Legambiente, su i dati forniti dalle Regioni (aprile 2010), risultano in Umbria strutture con presenza di amianto 84 edifici pubblici 104 edifici privati pari a m 2 CGIL CISL UIL dell Umbria, pur riconoscendo che si è provveduto a raccogliere i dati relativi allo stato di conservazione, di distanza dai centri abitati, le effettive quantità presenti per programmare eventuali interventi, chiedono che! Sia superato il sistema dell auto notifica e venga effettuata una più attenta rilevazione, ritenendo che esistano situazioni non censite, soprattutto negli edifici privati.
3 ! Sia messo in campo un progetto di ricerca delle quantità occulte presenti all interno o nell involucro delle strutture, edifici o impianti, di cui attualmente non è esplicitamente richiesta la mappatura! Il sistema di rilevazione e censimento debba restare affidato all ARPA! Il monitoraggio debba essere continuo e supportato da tecnologie adeguate! Sia avviata una campagna informativa verso i cittadini riguardo alla pericolosità dell amianto per la segnalazione della sua presenza sia nell ambiente di vita che in eventuali luoghi abusivi, perché sia evitata la dispersione e attuata la rimozione incentivata delle piccole quantità. Rimozione e bonifica In Italia si stima che siano da smaltire 32 milioni di tonnellate di amianto, ogni anno ne vengono smaltite 380 mila, a questo ritmo ne occorreranno più di 80 per bonificare tutto. Le quantità umbre sono notevoli, anche a censimento parziale, pertanto occorre mettere insieme un progetto generale di bonifica in tempi certi. Rimanendo la responsabilità alle figure previste dalla normativa, pensiamo sarebbe utile un tavolo regionale permanente, coordinato dall Ente Regione, presenti le parti sociali, e l INAIL che si occupi del tema amianto nei suoi aspetti generali ed in particolare in merito al tema della rimozione e della bonifica. Chiediamo alla Regione dell Umbria di farsi parte attiva. In particolare riteniamo utile muovere il piano di bonifica verso i siti pubblici, scuole per prime. E necessario coinvolgere il Ministero dell Istruzione per mettere in atto e completare in 3/5 anni i necessari interventi di bonifica, garantendo almeno la prevenzione per i nostri figli Consapevoli dell alto costo, invitiamo la Regione ad individuare, dentro le proprie disponibilità finanziarie, fondi dedicati e, contemporaneamente, a mettere in atto tutte le sinergie possibili per cercare finanziamenti straordinari, muovendosi dentro le possibilità di finanziamento messe in campo dallo Stato o da soggetti diversi, INAIL compreso. E allo studio del Ministero dell Ambiente un programma straordinario per la bonifica dei beni e delle aree contenenti amianto per il periodo , questo piano consentirebbe ai Presidenti delle regioni di contrarre mutui per finanziare gli interventi di bonifica. La copertura delle rate di ammortamento dei mutui per il biennio è assicurata dalla Legge di stabilità 2015 in un fondo speciale presso il Ministero dell Ambiente. Riguardo ai privati:! Va perseguita la necessità di mettere in atto iniziative volte a facilitare le bonifiche, come sgravi fiscali, facilitazioni per lo smaltimento in discariche pubbliche e luoghi di stoccaggio. Bene la legge regionale sulla sostituzione delle coperture con pannelli fotovoltaici. Occorre analizzarne il risultati.
4 ! Va vigilato l albo regionale delle Aziende autorizzate alla rimozione di cui al D.Lgs 152/2006, in particolare per la parte che riguarda la certificazione della formazione effettuata ai lavoratori e il totale rispetto delle norme contenute del D.L.gls 81/2008.! Va predisposto un preziario regionale relativo alla rimozione, al trasporto, al conferimento in discarica, per quanto riguarda i siti pubblici, che magari diventi punto di riferimento ed indicazione per i privati! In uno specifico portale web che funga anche da raccoglitore di dati, vanno attivati dei sistemi informatici che attestino e agevolino le procedure di bonifica sia per il pubblico che per il privato.! Va avviata una campagna di informazione/formazione sulla rimozione fai da te delle piccole quantità e proposte delle tariffe agevolate conseguenti.! Va messa in campo una verifica straordinaria, con rimozione incentivata, nell edilizia civile ed in ambito ferroviario anche in collaborazione con il Sistema Bilaterale Edile. SICUREZZA SUL LAVORO La normativa in materia di esposizione professionale all amianto è stata razionalizzata e semplificata mediante la raccolta di tutte le disposizioni in un testo unico normativo il D.Lgls 8 aprile 2008 n.81, successivamente integrato e modificato dal D.Lgs, 3 agosto2009, n.106. Le disposizioni inserite nel testo unico, pur interagendo con le disposizioni contenute nella parte generale, è inserita nella parte speciale, in particolare nel Titolo IX dedicato alle sostanze pericolose. Della protezione dei rischi connessi all amianto si occupa il Capo III, negli articoli dal 246 al 265 seguendo lo schema: valutazione del rischio e pianificazione della sicurezza; informazione e formazione; sorveglianza sanitaria; partecipazione. La protezione del rischio amianto si pone nella cornice della Legge 257/92, ossia all interno delle norme relative alla cessazione del suo impiego. Pertanto, fermo restando il divieto posto dall art.1, della legge citata, la normativa di sicurezza sul lavoro si applica a tutte le ipotesi in cui il lavoratore per effetto di manutenzione, rimozione, smaltimento, bonifica, risulti esposto al rischio amianto. I dati sulle quantità di amianto ancora presenti ci fanno comprendere che la sicurezza dei lavoratori è un tema ancora fortemente sentito. Ribadiamo il valore di quanto contenuto nell articolo 250 che istituisce il sistema di notifica, da parte del Datore di Lavoro, all Organo di Vigilanza, competente per territorio, ogni volta che inizia una lavorazione che può comportare l esposizione al rischio amianto o, nel corso delle lavorazioni già censite e comunicate, ne aumenti il rischio. Lo stesso articolo prevede che la denuncia debba essere accessibile ai lavoratori e ai loro rappresentanti. Dobbiamo adoperarci affinché ci sia un livello alto di informazione e formazione dei lavoratori, nonché degli RLS/RSLT del resto specificatamente prevista in via generale dall art.36, ma nel caso
5 integrata dagli art.256 e 257, magari ponendo dei vincoli là dove come OO.SS. partecipiamo, a qualunque titolo, ai fondi interprofessionali e agli Organismi Paritetici di cui all art.51 del D.Lgs 81/08 Formazione specifica che deve essere sufficiente, adeguata e periodica; deve riguardare la conoscenza dell amianto e dei suoi effetti sulla salute, i prodotti che lo contengono,..la sorveglianza sanitaria. Dobbiamo vigilare a che i soggetti addetti alle lavorazioni comportanti esposizione ad amianto (rimozione, smaltimento,bonifica) siano in possesso di apposita abilitazione, acquisita a seguito di frequenza a corsi di formazione professionale specifica (art.10 legge 257/92 ) Preoccuparci di promuovere corsi gratuiti che si facciano carico della specificità della formazione degli operatori stranieri. Dobbiamo proporre una formazione che riguardi i soggetti non direttamente interessati alle attività di bonifica, ma, comunque, coinvolti, quali trasportatori, addetti alle discariche. CGIL CISL UIL propongono alla Regione dell Umbria che all interno della formazione professionale, sia reso disponibile il percorso formativo,già previsto dalla D.G.R. del 27 marzo 2002 n.36, che porti alla qualifica/specializzazione per lavoratori o dirigenti di azienda, di addetti alla manutenzione, smaltimento, bonifica dell amianto. Qualifica / specializzazione a cui possano ricorrere le imprese interessate. Sorveglianza sanitaria Il controllo sanitario dei lavoratori attualmente esposti ad amianto, ovvero dei lavoratori impiegati in aziende di bonifica e smaltimento amianto, è affidato al medico competente dell azienda e la norma (D.lvo 81/08 all art. 259) indica nell anamnesi individuale, nell esame clinico generale ed in particolare del torace (eventualmente completato con esami di funzionalità respiratoria), gli accertamenti minimi ai quali deve essere sottoposto il lavoratore. Sulla base dell evoluzione delle conoscenze scientifiche e dello stato di salute del lavoratore, il medico competente può sottoporre lo stesso ad altri accertamenti quali la citologia dell espettorato, l'esame radiografico del torace o la tomodensitometria e la norma evidenzia che ai fini della valutazione di cui al precedente capoverso il medico competente privilegia gli esami non invasivi e quelli per i quali e documentata l efficacia diagnostica. Sorveglianza sanitaria ex esposti La sorveglianza sanitaria degli ex esposti ad amianto è stabilita dall art. 29 e 4 del D.Lgs 277/91, nonché dall art.59 quinquies decies del D.Lgs 257/2006, esiste la necessità di sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione dell attività che comporta esposizione alla polvere proveniente dall amianto o dei materiali che lo contengono. L articolo 259 del D.Lgs81/2008 recita: all atto della cessazione del rapporto di lavoro il Medico Competente deve fornire al lavoratore le indicazioni riguardanti le prescrizioni mediche da osservare w l opportunità di sottoporsi a successivi accertamenti sanitari. In Umbria nel 2001 presso il Servizio PSAL della ASL di Terni è stato istituito un ambulatorio per accogliere la richiesta spontanea di controllo dei soggetti a rischio di contrarre patologie asbesto correlate. Nel 2005, nell ambito di un progetto integrato INAIL- Regione Umbria, di durata triennale erano stati selezionati i lavoratori a cui erano stati riconosciuti i benefici previdenziali ex 257/92, otre 1000 soggetti ex esposti ad amianto per più di 20 anni. I soggetti invitati presso le strutture sono
6 stati sottoposti ad un protocollo diagnostico. Al gruppo individuato si sono poi aggiunti lavoratori ex esposti per durata inferiore, che hanno avuto accesso al servizio in modo spontaneo. Per le caratteristiche di forte insediamento industriale che ha determinato una diffusa esposizione ad amianto, il maggior numero dei lavoratori sottoposti a sorveglianza risiedeva nella realtà ternana. Attualmente il progetto è fermo. CGIL CISL UIL dell Umbria chiedono una ripresa del progetto, capofila la Regione dell Umbria e l INAIL, che veda coinvolti più soggetti, in particolare queste confederazioni ed i loro Patronati, così come già avviene in molte regioni che vivono un progetto partecipato di sorveglianza sanitaria degli ex esposti. Salute La catastrofe sanitaria causata dall uso dell amianto in un ampio spettro di attività produttive è cosa certa. Si può affermare che fra tutti i cancerogeni usati negli ambienti di lavoro, l amianto è quello che ha causato il più alto numero di vittime e continuerà a farlo per un lungo periodo. Riguardo ai temi della salute, queste Confederazioni ritengono necessario che si completi il percorso avviato con la seconda conferenza governativa, Venezia novembre 2012 e sollecitano che sia data piena attuazione al Piano Nazionale Amianto, tuttora fermo al tavolo del Ministero dell Ambiente. Malattie professionali La stretta correlazione fra consumi di amianto e morbilità e mortalità per patologie asbesto correlate è stata provata sin dai primi del 900. Non a caso l asbestosi è stata compresa con una specifica disciplina ed evidenza nell assicurazione contro le malattie professionali. pur muovendosi nel rispetto della normativa generale di cui all articolo 3 del DPR 1124/65 per tutte le malattie professionali ( già dal 1943 con la legge 455 era nata l assicurazione contro le mp silicosi e asbestosi). Ulteriori forme di protezione si sono succedute a partire dal 1975, 1988,1994, fino alle nuove tabelle delle malattie professionali di cui al DM 9/04/2008 Il DM del 2008 alla voce 57 descrive, ad esclusione dell asbestosi che ha una tutela specifica, tutte le malattie da asbesto, per le quali vige il principio giuridico della presunzione legale del rischio di origine e definisce illimitato il periodo massimo di indennizzabilità dalla cessazione dal lavoro. La vera difficoltà è che molte malattie professionali da amianto sfuggono alla tutela per mancata denuncia. Ugualmente dicasi per quanto previsto all articolo 139 del TU 1124/65 e il DM 11/12/2009 (successive integrazioni e modificazioni) riguardo all obbligo di denuncia delle malattie professionali iscritte negli appositi elenchi. Queste Organizzazioni sindacali auspicano un inversione di tendenza e la diffusione di una grande sensibilità che, a partire dai medici di medicina generale, passi per le strutture sanitarie di cura ed i medici competenti. Sappiamo che i tumori professionali, in particolare quelli da amianto si manifestano molto dopo l abbandono della lavorazione morbigena, per cui è importante che, a conclusione del rapporto di lavoro,
7 ! ai lavoratori siano sempre consegnate le cartelle sanitarie di rischio art.25 D.Lgs 81/2008! Che siano sempre indagate le pregresse attività lavorative e,là dove ne ricorrano le condizioni, avviate le denuncie di malattia professionale. Viene seguito con interesse il progetto del Dipartimento della Prevenzione della Regione dell Umbria, che coordinato dallo stesso Dipartimento, prevede, per l emersione delle malattie professionali, in particolare i mesoteliomi, uno stretto rapporto fra il Centro Operativo Regionale (COR) ed i Servizi PSAL, Queste Confederazioni, in collaborazione con le loro categorie sindacali di riferimento si faranno promotrici di incontri ed eventuali proposte di formazione congiunta, con le Organizzazioni sindacali dei Medici di Medicina Generale e le Organizzazioni dei Medici Competenti. Fondo vittime amianto La legge 244/2007 e il successivo decreto interministeriale del gennaio 2011 hanno disciplinato il Fondo Vittime Amianto, istituito presso l INAIL. Lo spirito che aveva mosso le Organizzazioni Sindacali, le Associazioni delle Vittime, alcuni parlamentari che ipotizzavano un fondo simile a quelli molto avanzati esistenti in Europa, fu disatteso. IL Fondo costituito escluse dalla tutela le vittime dell esposizione ambientale, familiare, professionale scarsamente documentabile. Si tratta di 800 persone che muoiono ogni anno in Italia a causa dell amianto. La Legge di Stabilità 23.XII.2015, n.190 ha esteso, in via sperimentale per 3 anni, i benefici del fondo ai malati di mesotelioma che abbiano contratto la patologia per esposizione familiare o per esposizione ambientale comprovata. CGIL CISL UIL dell Umbria chiedono che il beneficio venga esteso anche agli altri malati di amianto e che, quanto ritenuto sperimentale, divenga definitivo. Benefici contributivi La dismissione dell amianto ha comportato al momento la necessità di riconversione delle aziende del settore, con importati ricadute occupazionali negative. L articolo 13 della legge 257/92 ha previsto varie misure di sostegno, alcune delle quali si sono esaurite in breve tempo in quanto legate a meccanismi di limitazione temporale. Moltissimi lavoratori hanno invece beneficiato di quanto previsto dal comma 8 dello stesso articolo. Chi risultava esposto ad amianto per un periodo superiore a 10 anni, poteva contare su una rivalutazione del periodo di esposizione per un coefficiente pari a 1,5 utile sia ai fini del diritto che della misura della pensione. Successivamente il beneficio è stato esteso a varie categorie. La legge 24 novembre 2003 n.326 ha ridotto il coefficiente di rivalutazione a 1,25 modificandone anche l utilità, ora solo ai fini della misura della pensione. La stessa legge ha introdotto anche uno sbarramento temporale: 02ottobre 2003 per l esposizione e 15 giugno 2005 per la presentazione della domanda.
8 Resta tuttora in vigore quanto previsto al comma 7, con riconoscimento del coefficiente 1,5 utile al diritto e alla misura, per coloro che risultano affetti da patologia asbesto correlata. Dobbiamo impegnarci con una campagna di sensibilizzazione affinché questo aspetto della norma sia conosciuto e le persone, già colpite da malattia, possano beneficiarne. Chiediamo all INAIL, in particolare al Comitato Regionale ed ai due Co.Co.Pro di farsi carico di una campagna informativa attraverso la stampa ed i mass media Riteniamo necessaria una battaglia affinché agli esposti amianto, riconosciuti esposti ex comma 8 e comma 7 della Legge 257 non si applichi quanto previsto dalla Legge 214/2011, ( Legge Fornero/Monti) riguardo all innalzamento dei requisiti per il diritto a pensione, in particolare l incremento dell età in relazione all aspettativa di vita. CGIL CISL UIL dell Umbria si costituiranno parte civile in ogni processo riguardante danni da amianto e si impegnano a destinare in progetti di formazione/informazione sulla sicurezza, eventuali risorse economiche che ne dovessero derivare CGIL CISL UIL dell Umbria auspicano che ai reati da cui derivi un danno alla salute non si applichi alcuna forma di prescrizione, per questo si faranno parte attiva presso i Parlamentari umbri.
La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto
La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto
DettagliEsposizione ad amianto e rischi correlati: stato dell arte in provincia di Como 24 ottobre 2014
Esposizione ad amianto e rischi correlati: stato dell arte in provincia di Como 24 ottobre 2014 in occasione della Settimana europea per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro Sede di COMO, intervento
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliD. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di
DettagliR e g i o n e L a z i
o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici
DettagliLa Prevenzione dei Tumori Occupazionali. il Registro di Esposizione ad Agenti Cancerogeni e Mutageni
La Prevenzione dei Tumori Occupazionali il Registro di Esposizione ad Agenti Cancerogeni e Mutageni La prevenzione dei tumori occupazionali Premessa L Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC)
DettagliSORVEGLIANZA SANITARIA PER LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO. Dott. Massimo Caironi Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL)
SORVEGLIANZA SANITARIA PER LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO Dott. Massimo Caironi Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) SORVEGLIANZA SANITARIA PER LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO
DettagliSEMINARIO INFORMATIVO COMMISSIONE SICUREZZA. D.L.vo 106/2009: le modifiche al TU sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma SEMINARIO INFORMATIVO COMMISSIONE SICUREZZA D.L.vo 106/2009: le modifiche al TU sulla sicurezza nei luoghi di lavoro La formazione dei lavoratori e gli organismi
DettagliParere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.
Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito
DettagliArticolo 2 Integrazioni alla L.R. 17/2003 in materia di politiche di sostegno.
Pagina 1 di 6 Leggi Regionali d'italia Lombardia L.R. 31-7-2012 n. 14 Modifiche e integrazioni alla legge regionale 29 settembre 2003, n. 17 (Norme per il risanamento dell'ambiente, bonifica e smaltimento
DettagliDipartimento Salute e Sicurezza LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO PER GLI RLS E RLST
Dipartimento Salute e Sicurezza LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO PER GLI RLS E RLST 1 Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti (art.37 d.lgs.81/08) 1. Il
DettagliOGGETTO: "CENSIMENTO DEI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO PRESENTI NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI TOLENTINO"
AL SIGNOR PRESIDENTE DEL CONSIGLIO AL SIGNOR SINDACO MOVIMENTO 5 STELLE TOLENTINO CONSIGLIERE: GIAN MARIO MERCORELLI TOLENTINO, 12 DICEMBRE 2012 OGGETTO: "CENSIMENTO DEI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO PRESENTI
DettagliPROGETTO DI LEGGE N. 0056. di iniziativa del Consigliere regionale Villani, Pesato, Ciocca, Bossetti, Bottari
PROGETTO DI LEGGE N. 0056 di iniziativa del Consigliere regionale Villani, Pesato, Ciocca, Bossetti, Bottari Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 29 settembre 2003 n. 17 Norme per il risanamento
DettagliArt. 1 Campo di applicazione
DOCUMENTO TECNICO CRITERI GENERALI PER LA PRESTAZIONE DELLE GARANZIE FINANZIARIE CONSEGUENTI AL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL ESERCIZIO DELLE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI - AI SENSI
DettagliIl Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliDocumento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente
Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere
DettagliProfessionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro
Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro Firenze, 18 febbraio 2014 NUOVI RUOLI NEI PROCEDIMENTI DI PREVENZIONE
DettagliCamera dei Deputati 5 Senato della Repubblica PREFAZIONE
Camera dei Deputati 5 Senato della Repubblica XIV LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI DOCUMENTI PREFAZIONE La riduzione dei danni sanitari e sociali causati dall alcol è, attualmente, uno dei più
DettagliCorso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri
TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui
DettagliConsenso Informato e Privacy
Consenso Informato e Privacy Consenso e Privacy sono le basi fondanti del moderno concetto di Medicina e una cura di qualità non può prescindere da essi, così come la stessa etica e deontologia degli interventi
DettagliCOMMENTO ACCORDI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DATORE LAVORO-RSPP
ALLEGATO 1 COMMENTO ACCORDI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DATORE LAVORO-RSPP Premessa. I corsi hanno una durata minima di 16 ore e a determinate condizioni e entro certi limiti (v. punto 4), è consentito
DettagliNapoli, 9 aprile 2010. Il contrasto delle patologie femminili nel mercato del lavoro - azioni e prospettive tra le parti sociali
Napoli, 9 aprile 2010 Il contrasto delle patologie femminili nel mercato del lavoro - azioni e prospettive tra le parti sociali RSA / RLS Norme principali di riferimento Art. 3-32-35-41 della Costituzione
DettagliCONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014
CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: RUOLI E RESPONSABILITÀ 1 Dicembre 2014 IS E. MOLINARI Via Crescenzago, 110 - Milano Formazione ed informazione
DettagliProtocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager
ALLEGATO A Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager tra: Regione Toscana, INAIL Toscana, Università degli Studi di Firenze, Pisa e Siena, Confindustria
DettagliS E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A
S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 207 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa dei senatori SALVATO e CARCARINO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 9 MAGGIO 1996 Norme
DettagliD. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori
D. LGS 81/2008 L INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI L ADDESTRAMENTO Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a)
DettagliRSPP - CARATTERISTICHE
RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliRISOLUZIONE N. 430/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono
DettagliDirezione Centrale Pensioni. Roma, 21/04/2015
Direzione Centrale Pensioni Roma, 21/04/2015 Circolare n. 80 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami professionali Al Coordinatore
DettagliRegolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale
Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE
DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di
DettagliNorme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici
Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in
DettagliPIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005
PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti
DettagliConclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015
Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,
DettagliREGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro
REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro Art. 1 - Inviolabilità della dignità umana. 1. La Regione del Veneto
DettagliProtocollo di intesa
Protocollo di intesa L anno 2002 (duemiladue) il giorno 28 del mese di Gennaio tra la Regione Liguria, in persona dell Assessore alla Tutela Ambiente ed Edilizia Ing. Roberto Levaggi, domiciliato ai sensi
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE
Consiglio Regionale della Basilicata - Gruppo LB / FRATELLI D ITALIA ALLEANZA NAZIONALE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE PROPOSTA DI LEGGE ISTITUZIONE DEL SERVIZIO REGIONALE PER
DettagliREGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.
REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato
DettagliRoma 22 settembre 2004
RISOLUZIONE N. 123/E Roma 22 settembre 2004 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Oggetto: Istanza di interpello. Fondazione XY - Onlus - Attività di ricerca scientifica di particolare interesse sociale.
DettagliCAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO
CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA
DettagliEsonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato
Al fine di promuovere una stabile occupazione, la Legge di Stabilità 2015 introduce un esonero contributivo per le assunzioni con contratto a tempo effettuate nel 2015. L introduzione del beneficio in
DettagliCorsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008
Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008 Cod. Denominazione del corso Ore Pag. SI1 Formazione per operai/ primo ingresso in edilizia 16 2 SI2 RSPP/ASPP - Responsabili del
DettagliLEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.
LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 48 del
DettagliChi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS
Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106
DettagliPremessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento
Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei
DettagliISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. PARODI ACQUI TERME
ACQUI TERME Corso di formazione Divieto di assunzione bevande alcoliche per gli insegnanti Linee di indirizzo della Regione Piemonte per la verifica di assenza di rischi alcolcorrelati del 22 ottobre 2012
DettagliENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI
ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI REGOLAMENTO COMMISSIONE NAZIONALE FORMAZIONE SICUREZZA LAVORO VISTO lo Statuto
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO Emanato con D.R. n. 12096 del 5.6.2012 Pubblicato all Albo Ufficiale dell Ateneo l 8 giugno 2012 In
Dettagli6 mesi dopo il decreto del fare: bilancio, semplificazione ed attuazione
Alfonso Cioffi mercoledì, giovedì, 18 26 settembre giugno 2014 2013 6 mesi dopo il decreto del fare: bilancio, Giornata del Decreto del fare semplificazione ed attuazione DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SALUTE
Dettaglib) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A
PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
DettagliT.U. strumenti per la tutela dei lavoratori edili proposte di lavoro
FENEAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL di Padova T.U. strumenti per la tutela dei lavoratori edili proposte di lavoro 1. Partecipazione attiva dei lavoratori 2. Maggiore ruolo dei comitati paritetici PARTECIPAZIONE
DettagliNumero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL
Numero 20 /2013 Le malattie professionali nell anno 2012 nelle statistiche INAIL L'INAIL ha presentato i dati degli infortuni e delle malattie professionali relativi all'anno 2012. Nel 2012 si è avuto
Dettaglidel 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE
Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime
DettagliComune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l
Dettagli1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?
DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal
DettagliPotenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI
Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI OGGETTO: CORSI DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA PER LAVORATORI, PREPOSTI, DIRIGENTI - ART. 37 D. LGS. 81/08 Accordi Stato Regioni del 21 dicembre
DettagliElementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza
Elementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza La normativa italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro è il risultato di una serie di interventi, succedutisi in
DettagliCOMUNICAZIONE 6/2012 D.LGS 81/2008 SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO ACCORDO STATO-REGIONI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEI LAVORATORI E DATORI DI LAVORO
Milano 25 ottobre 2012 COMUNICAZIONE 6/2012 D.LGS 81/2008 SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO ACCORDO STATO-REGIONI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEI LAVORATORI E DATORI DI LAVORO La Conferenza Permanente tra Stato
DettagliCOMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA
COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA Cap 06060 P.zza della Repubblica n. 4 P.IVA 00436320543 Tel. 075.830186 e-mail: info@comune.paciano.pg.it fax. 075.830447 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO
DettagliContributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL. INAIL-DR Toscana-CONTARP
1 Contributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL INAIL-DR Toscana-CONTARP Contributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL 2 Sistemi di gestione della sicurezza Un Sistema di
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliCIRCOLARE N. 15/E 1. DICHIARAZIONE ANNUALE DI SPETTANZA DELLE DETRAZIONI 2
CIRCOLARE N. 15/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 5 marzo 2008 OGGETTO: Questioni interpretative connesse con gli adempimenti a carico dei sostituti d imposta. Incontro con la stampa specializzata
DettagliCOMMISSIONE FORMAZIONE
COMMISSIONE FORMAZIONE ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Componenti Barbara Giacconi Silvia Eugeni Michela Bomprezzi Orazio Coppe N. incontri 12 Obbiettivi inizi 1. Dialogo e confronto con gli iscritti.
DettagliGestione della presenza amianto in ambienti urbani
Gestione della presenza amianto in ambienti urbani Convegno organizzato dal Ministro della Salute Balduzzi, Verso la II Conferenza Governativa su amianto e patologie correlate Casale Monferrato -17 Settembre
DettagliDisciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona
Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1
DettagliLinee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea
Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea Giovanni Bartoli Nell Unione europea la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro rappresentano argomenti tra i più
DettagliDM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI
DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si
Dettagli2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Chiarimenti 2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Questo soggetto della prevenzione
DettagliSEMINARIO. Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni
SEMINARIO Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni La formazione in materia di sicurezza obbligatoria e normata, i requisiti dei documenti e degli
DettagliArt. 1 Campo di applicazione
Documento Tecnico CRITERI GENERALI RIGUARDANTI LA PRESTAZIONE DELLE GARANZIE FINANZIARIE PREVISTE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL ESERCIZIO DELLE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO E RECUPERO DEI RIFIUTI
DettagliNON E STATA ABROGATA LA LEGGE 257 / 92 E TUTTI I RELATIVI DECRETI APPLICATIVI
Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Dipartimento di Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO D. Lgs. 81 del 30.04.2008 TITOLO IX CAPO III : Amianto cosa cambia William
DettagliArt. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione)
LEGGE REGIONE MARCHE 11 NOVEMBRE 2008, N. 32 Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione) Art. 3 (Istituzione del Forum permanente) Art. 4 (Iniziative di prevenzione) Art. 5 (Informazione) Art. 6
DettagliLa sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente
La sicurezza sul lavoro Concetti di base e accenni alla normativa vigente BENVENUTI! Contenuti: - Cenni storici; - Concetti di base: Infortunio e Malattia lavoro-corr. Pericolo Rischio Valutazione dei
Dettaglivisto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,
17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle
DettagliLavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet
Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le
DettagliREGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI
REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI Art. 1 FUNZIONI E SEDE 1. Il Settore Giovanile Minibasket e Scuola (SGMS) costituisce un organismo tecnico di settore
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
Dettaglipromuove e organizza il Seminario Nazionale
Pagina 1 di 6 promuove e organizza il Seminario Nazionale "LO STATO DELL ARTE DELLA GESTIONE DEL RISCHIO AMIANTO IN ITALIA A 16 ANNI DALL EMANAZIONE DELLA LEGGE N. 257/92 E ALLA LUCE DEGLI ULTIMI AGGIORNAMENTI
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012
REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 Entrato in vigore il 2.11.2012 INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Finalità Art.
DettagliCircolare N. 113 del 3 Agosto 2015
Circolare N. 113 del 3 Agosto 2015 Presunzioni, riqualificazioni ed abrogazioni: come vanno gestiti i contratti a progetto e le partite IVA? Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che
DettagliREGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
DettagliCOMPITI E RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE:
COMPITI E RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE: MODIFICHE INTRODOTTE DAL D.Lgs. 3 Agosto 2009, n n 106 Disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 in materia di tutela della
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia
DettagliOrganizzazione della prevenzione aziendale
Organizzazione della prevenzione aziendale La normativa e le figure coinvolte Sicurezza sul lavoro? Non solo 81/08 COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA la Repubblica tutela la salute come fondamentale
DettagliREGOLAMENTO PER GLI STAGE
REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente
DettagliNews per i Clienti dello studio
News per i Clienti dello studio Ai gentili clienti Loro sedi INAIL: sconto sui premi 2013/2014 al 14,17% Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che l INAIL, con la determina del 11.03.2014
DettagliManifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile
Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un
DettagliCorso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi
Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.
DettagliGli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza
Gli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza Vanno conservati presso il cantiere i documenti indispensabili per dimostrare, in caso di ispezione dell organo
DettagliREGOLAMENTO PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI SENSIBILI E GIUDIZIARI
REGOLAMENTO PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI SENSIBILI E GIUDIZIARI (Art.20-21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali) Scheda n. 1 DENOMINAZIONE DEL TRATTAMENTO: TUTELA DAI
DettagliPiano di Sviluppo Competenze
Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,
DettagliAZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione n.41/2014 INDICE PREMESSA... 3 1. LE PRINCIPALI
Dettagli