Raccolta delle erbe, dei piccoli frutti, dei funghi e dei tartufi e gestione della fauna selvatica nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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1 Servizio corpo forestale regionale Al servizio di gente unica Raccolta delle erbe, dei piccoli frutti, dei funghi e dei tartufi e gestione della fauna selvatica nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali

2 flora La disciplina relativa alla raccolta della flora è contenuta nella Legge regionale 23 aprile 2007 n.9 Norme in materia di risorse forestali. Divieti specie in allegato IV direttiva 92/43 CEE e specie di interesse regionale. a) raccogliere, collezionare, tagliare, estirpare o distruggere intenzionalmente esemplari delle suddette specie; b) possedere, trasportare, scambiare o commercializzare esemplari delle suddette specie raccolti nell'ambiente naturale.

3 flora Flora della Regione Friuli Venezia Giulia compresa nell allegato IV della direttiva 92/ 43/ CEE Adenophora lilifolia L. Ledeb. Ex A.DC Armeria helodes Martini e Poldini Brassica glabrescens Poldini Campanula zoysii Wulfen Campunula morettiana Rchb. Cenataurea kartschiana Scop. Crambe tataria Sebeòk Cypripedium calceolus L. Eleocharis carniolica Koch Erucastrum palustre (Pirona) Vis Eryngium alpinum L Buxbaumia viridis Dicranum viride ANGIOSPERME Euphrasia marchesettii Wettst. Genista holopetala (Fleischm ex Koch) Bald Gladiolus palustris Gaudin Himantoglossum adriaticum H. Baumann Liparis loselii (L.) Rich. Moehringia tommasinii Marches. Paeonia officinalis subsp. Banatica (Rochel) Soò Physoplexis comosa (L.) Schur. Salicornia veneta Pignatti & Lausi Spiranthes aestivalis (Poir.) Rich. Stipa veneta Moraldo BRIOFITE Mannia triandria

4 flora Flora di interesse regionale della Regione Friuli Venezia Giulia ANGIOSPERME Artemisia genipi Artemisia nitida Asphodelus albus Baldellia ranunculoides Centaurea forojulensis Cortusa matthioli Daphne alpina Daphne blagayana Digitalis spp. Fritillaria orientalis Gentiana froelichii Gentiana lutea Gentiana pneumonanthe L. subsp. pneumonanthe Geranium argenteum Hemerocallis lilioasphodelus Iris cengialti Iris sibirica Hottonia palustris Leontopodium alpinum Leucojum aestivum Lilium bulbiferum Lilium carniolicum Lilium martagon Limonium spp Narcissus radiiflorus Nuphar lutea Nymphaea alba Orchidaceae Paeonia spp. Paradisea liliastrum Pedicularis spp. Pinguicula poldinii Potentilla palustris Primula auricula Primula tyrolensis Primula wulfeniana Pulsatilla montana Ranunculus lingua Stemmacantha rhapontica subsp. rhapontica Trachomitum venetum Trapa natans Wulfenia carinthiaca

5 flora Per le altre specie di flora è consentita la raccolta giornaliera, per persona, di: dieci assi fiorali, steli fioriferi o fruttiferi o di fronde di felci; un chilogrammo di muschio o licheni allo stato fresco; 30 grammi di semi di specie erbacee (nessun limite per il proprietario); La raccolta delle specie non autoctone è libera; Sono previste deroghe alla flora di interesse regionale per motivi scientifici e didattici. Il proprietario del fondo o chi ha titolo, può vietare la raccolta di ogni specie di flora spontanea di interesse regionale mediante l apposizione di idonee tabelle.

6 Flora raccoglibile fino alla quantità di un kilogrammo per persona e per giorno Allium ursinum subsp. ursinum Arnica montana Aruncus vulgaris Asparagus officinalis L. subsp. officinalis Asparagus acutifolius Asparagus tenuifolius Cicerbita alpina Equisetum spp. Fragaria spp. Galium odoratum Galium mollugo Humulus lupulus Melissa officinalis Mentha spp. Nasturtium officinale subsp. officinale Origanum vulgare Papaver rhoeas Ruscus aculeatus Ruta divaricata Symphytum officinale Tamus communis Tragopogon pratensis Vaccinium vitis - idaea flora

7 flora Flora raccoglibile fino alla quantità di tre kilogrammi per persona e per giorno Chenopodium spp. Hippophae rhamnoides Rosa canina Rubus idaeus Rubus fruticosus Silene vulgaris Taraxacum officinale Urtica dioica Sambucus nigra

8 funghi La raccolta dei funghi epigei freschi nel territorio della regione Friuli-Venezia Giulia è disciplinata dalla L.R. 10 maggio 2000, n.12. La raccolta dei funghi è esercitata: Con autorizzazione permanente, rilasciata dopo aver superato un colloquio, subordinatamente al versamento del corrispettivo annuale determinato per la zona del territorio regionale nel cui ambito ricade il luogo di raccolta, dai soggetti maggiorenni.

9 funghi Per completare l'offerta turistica nei territori montani, la raccolta è esercitata da soggetti maggiorenni in possesso di permessi temporanei, di durata non superiore a quindici giorni, e non rinnovabili, rilasciati dai Comuni e dalle Comunità montane. Autorizzazioni speciali temporanee, con validità limitata e per la raccolta di alcune specie e quantità di funghi, sono rilasciate per motivi di studio o per l'allestimento di mostre.

10 funghi i proprietari dei fondi raccolgono senza limitazioni di quantità e senza autorizzazione o permesso; i proprietari o i conduttori di terreni possono riservarsi la raccolta dei funghi previa idonea tabellazione del terreno; la quantità massima di raccolta giornaliera è fissata in 3 chilogrammi al giorno per persona; per i residenti nei comuni montani, che siano coltivatori diretti o che gestiscano il bosco, o i soci di cooperative agricole e/o forestali, il limite giornaliero massimo di raccolta è fissato in 15 chilogrammi per persona;

11 funghi DIVIETI Vietata raccolta Amanita caesarea allo stato di ovolo chiuso; Vietata raccolta esemplari del gruppo Boletus edulis con diametro del cappello inferiore a 3 cm; Divieto di raccolta nelle aree naturali protette; Divieti temporanei o permanenti imposti dalla Regione per motivi ecologici o sanitari; Divieto di raccolta da un ora dopo il tramonto a un ora prima dell alba. Divieto di uso di rastrelli, uncini o attrezzi che danneggino il micelio, il terreno o le radici. Divieto di distruzione; Obbligo di pulizia e di uso di contenitori aerati.

12 tartufi Legge Regionale 16 agosto 1999, n.23 Disciplina di raccolta, coltivazione, conservazione e commercio dei tartufi. La raccolta dei tartufi è libera nei boschi e nei terreni non coltivati. Hanno diritto di proprietà sui tartufi prodotti nelle tartufaie coltivate o controllate tutti coloro che le conducono. Tale diritto si estende a tutti i tartufi di qualunque specie, purché vengano apposte apposite tabelle delimitanti le tartufaie stesse.

13 tartufi Tartufaia controllata: superficie di terreno delimitabile sulla base di una presenza diffusa, allo stato naturale, di tartufi, la cui gestione è finalizzata ad incrementi produttivi, interventi manutentivi, miglioramenti e messa a dimora di piante tartufigene. Tartufaia coltivata: impianti realizzati ex novo con idonee piante tartufigene.

14 tartufi nei terreni gravati da uso civico gli utenti hanno diritto esclusivo di raccolta da parte degli utenti; La ricerca e la raccolta dei tartufi devono essere effettuate in modo da non arrecare danno alle tartufaie. La ricerca e la raccolta dei tartufi sono vietate durante le ore notturne; E vietata la raccolta di tartufi non maturi o marci.

15 tartufi Per ogni specie c è un preciso periodo in cui la raccolta è consentita; Tuber magnatum, dall'1 ottobre al 31 dicembre; Tuber melanosporum, dal 15 novembre al 15 marzo; Tuber brumale var. moschatum, dal 15 novembre al 15 marzo; Tuber aestivum, dall'1 maggio al 30 novembre; Tuber uncinatum, dall'1 ottobre al 31 dicembre; Tuber brumale, dall'1 gennaio al 15 marzo; Tuber albidum o Borchii, dal 15 gennaio al 30 aprile; Tuber macrosporum, dall'1 settembre al 31 gennaio; Tuber mesentericum, dall' 1 settembre al 31 gennaio.

16 tartufi Obbligo di raccolta con il cane; Non si possono impiegare più di due cani per raccoglitore; L'autorizzazione alla raccolta del tartufo è rilasciata previo superamento di esame di idoneità ; viene rilasciato un tesserino valido per tutto il territorio nazionale; i raccoglitori di tartufi sui fondi di loro proprietà o comunque da essi condotti non sono soggetti ad autorizzazione. È vietata la raccolta dei tartufi immaturi o avariati.

17 tartufi I vivai forestali della Direzione centrale attività produttive, commercio cooperazione, risorse agricole e forestali possono produrre piante tartufigene idonee, per incrementare le tartufaie controllate, per realizzare tartufaie coltivate e per la valorizzazione delle specifiche situazioni territoriali e ambientali a vocazione tartufigena. L'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale - ERSA svolge iniziative di ricerca, assistenza tecnica, promozionali, pubblicitarie, informative e formative; Le Province concedono contributi alle associazioni micologiche e alle associazioni dei tartufai, irroga le sanzioni, autorizza la raccolta per scopi scientifici, culturali e didattici, effettua l attività amministrativa;.

18 fauna La normativa forestale (legge regionale n.9/2007) individua anche delle specie di fauna di interesse comunitario e altre specie di interesse regionale. Tra le varie deroghe previste per scopi scientifici e didattici, un unico caso riguarda delle deroghe per motivi (anche) alimentari: La cattura di esemplari delle specie di chiocciola del genere Helix è consentita per scopi didattici, scientifici e commestibili dal 1 luglio al 31 marzo di ogni anno per una quantità non superiore a due chilogrammi per persona al giorno.

19 fauna La normativa statale prevede che la a fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell'interesse della comunità nazionale ed internazionale; L'attività venatoria si svolge per una concessione che lo Stato rilascia ai cittadini che la richiedano e che posseggano i requisiti previsti dalla legge; La fauna selvatica abbattuta durante l'esercizio venatorio nel rispetto delle disposizioni della legge appartiene a colui che l'ha cacciata. In Friuli Venezia Giulia Il territorio regionale è suddiviso in unità territoriali denominate Riserve di caccia individuate con deliberazione della Giunta regionale.

20 fauna L'Amministrazione regionale assegna il territorio corrispondente a ciascuna Riserva di caccia, per la gestione venatoria, a una associazione senza fine di lucro, costituita tra i cacciatori ammessi a esercitare l'attività venatoria sul medesimo territorio. aziende faunistico-venatorie, senza fini di lucro, soggette a tassa di concessione regionale, per prevalenti finalità naturalistiche e faunistiche In tali aziende la caccia è consentita nelle giornate indicate dal calendario venatorio secondo i piani di assestamento e di abbattimento. aziende agri-turistico turistico-venatorie venatorie, consentono una integrazione del reddito delle imprese agricole, soggette a tassa di concessione regionale, nelle quali sono consentiti l'immissione e l'abbattimento per tutta la stagione venatoria di fauna selvatica di allevamento.