La gestione sostenibile del verde urbano

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1 La gestione sostenibile del verde urbano TAPPETI ERBOSI A BASSO IMPATTO PER I PARCHI URBANI Contenimento delle risorse impiegate nella formazione e manutenzione Lisanna Peserico Vignola Novembre 2012

2 Dove e chi siamo Aosta Milano Torino Genova Trieste Verona Venezia Bologna Firenze Ancona LandLab studio associato è uno studio con una forte propensione al lavoro di Ricerca e Sviluppo LANDLAB ha sede nella campagna a Nord di Vicenza L attività di LANDLAB è divisa in: Ricerca e Sviluppo R&S Roma Napoli Bari Pianificazione del territorio e progettazione del paesaggio Cagliari Palermo Catanzaro agronomi/forestali, paesaggisti, 4 tecnicioperatori, segreteria: è la nostra struttura; collaborazioni con Aziende, Università/Istituti per attività di Ricerca e Sviluppo in agricoltura convenzionale, biologica, tappeti erbosi, in Italia ed in diverse realtà estere

3 Alcuni dei progetti -R&D- in corso: Graminacee : miglioramento genetico; studio di associazioni di microterme e di macro-microterme Concimi organici: solidi e liquidi-, biostimolanti per l agricoltura tradizionale e biologica, pieno campo, orticoltura, florovivaismo, i tappeti erbosi. Concimi minerali a rilascio controllato (CRF): per orticoltura, agricoltura, florovivaismo, tappeti erbosi; Nutrizione e gestione del prato: ad alto e basso input; Erbicidi: tests e sviluppo; Coperture vegetali critiche : sistemi e piante per tetti verdi Pacciamature biodegradabili

4 Il verde urbano da sempre è vissuto come componente importante della qualità della vita Sia amministrazioni che privati richiedono standard qualitativi sempre maggiori esigendo al contempo la riduzione del consumo di risorse e dei costi di gestione

5 Quale gestione per la NATURA URBANA? Precisa Snella Razionale e Sostenibile Efficace Economica

6 Come utilizzare le risorse? Costi di gestione Tecnologia Finanziamenti Come fare? interventi che: Razionalizzano le risorse presenti Generano economie di gestione Mantengono / innalzano la qualità del verde urbano

7 Il tappeto erboso è un sistema definibile come: Copertura permanente di specie erbacee (Poaceae = Graminacee) (qualunque sia la funzione) In un ambiente critico Ambito urbano

8 Sistemi circolari: le relazioni Intensità d uso Combinazione iniziale (miscuglio di Graminacee) manutenzione Dinamica interna del sistema e stabilità complessiva clima Nutrizione Gestione del deficit idrico suolo

9 Gli elementi chiave nel controllo della comunità prato fattori regolatori Il clima: variabile indipendente Le comunità dei vegetali: la scelta iniziale Nutrizione Gestione del deficit idrico Regimi di manutenzione

10 La nutrizione: fonti di N e stabilità del sistema: I sistemi instabili costano in termini di input 100% Composizione dopo tre anni dalla semina: % di culmi per specie (contati in aree di saggio) Mix in peso: 10% Lp- 20% Pp- 70 % Fa 90% 80% % 60% 50% 40% Pp Fa Lp 30% 20% 24 10% 0% % iniziale (sim) non conc concimato La nutrizione influisce sulla composizione Tipo di N? Epoca di apporto? Quantità di N Rapporto N /altri? nelle diverse epoche?

11 Biomassa: le specie e le varietà

12 Differenze consistenti a parità quantitativa di input: g/mq/anno di N g/parcella prodotta in due anni

13 Correlazione: qualità x biomassa in funzione della fonte di N

14 Il controllo della nutrizione Fabbisogno di nutrienti e ratio nel clima Sub-continentale Microterme (Cool-season grasses) basso N-alto K N:K = 1:3 alto N-basso K N:K = 2:1 basso N-alto K N:K = 1:3 alto N basso N -alto K + P N:K = 2:1 N:K = 1: leaves growth roots/carbohydrate accumulation quality

15 Il controllo dell input Acqua

16 IL CLIMA: dati climatici locali -microclima Estate, Bilancio idrico (Pioggia - ET Kc)= - 240/ mm +30 mm - 70 mm - 90mm - 80 mm -30 mm

17 IL CLIMA: dati climatici locali -microclima-

18 Acqua: fattore strategico Da formule o modelli o acquisizioni di dati Andamento del bilancio idrico Non tutti gli anni vi è deficit idrico per i tappeti erbosi

19 A = mai irrigato Fine agosto 2003 Fine agosto 2004 A A ottobre 2003 ottobre 2004 A 19

20 Domanda di acqua: 1-2 Lit/mq/giorno ( Marzo, Aprile) Fino a 8-9 Lit /mq/giorno (Giugno-Luglio) 1 Lit /1mq = 1 mm = 10 mc/ha = lit/ha/giorno 8 Lit/1mq = 8 mm = 80 mc/ha = lit/ha/giorno

21 Grandi differenze tra le specie Tipi di piante: Macroterme= C4 2-5 mm/giorno Specie: Microterme= C mm/giorno +/- 30 % tra le specie Varietà: +/- 30 % all interno di una specie

22 Differenze all interno di due specie: giorni di stress per arrivare a qualità molto scadente Lolium perenne stress = irrigazione due volte/settimana con 25 % del fabbisogno Poa pratensis

23 LA scelta di irrigare (frequenza e quantità) è legata a: da calcolo 1.ETc - Pioggia 2.Capacità di campo 3.Profondità radicale da rilievo/conoscenza realtà locale 4.Piante (Specie, varietà, miscugli) 5.Previsioni meteo dicono arriva la pioggia, quanta, oppure no risparmio idrico o irrigazione

24 La gestione dell acqua ha effetto su: Nutrizione: troppa acqua= perdita di azoto più concimazione Salute delle piante: acqua troppo spesso ( o nella notte) = patologie Cambiamento della composizione alcune specie possono diventare dominanti(fr > Lp; Fr > Fa)

25 La gestione dell acqua ha effetto su: Produzione d biomassa: troppa acqua= più Biomassa tagliare più spesso Dinamica della sostanza organica (ossidazione o stoccaggio): Troppa/troppo spesso feltro Pressione delle inferstanti in inverno ed estate: Troppo spesso poca acqua Poa annua / dominanza di infestanti estive

26 Conclusioni: microterme Lo studio delle interazioni specie x deficit idrico 1) Specie, varietà e combinazioni mostrano una ampia variabilità di risposte 2) E possibile risparmiare dal 30 al 70% dell acqua irrigua, con leggeri cali di qualità non superiori ai giorni, e non tutti gli anni. 3) La scelta delle specie, varietà e combinazioni è il cardine Inoltre l eccesso nella restituzione genera altri input.. Ricerche di lungo periodo; sponsor Barenbrug; stazione LANDLAB - Vicenza- Italy

27 Un ulteriore salto: le combinazioni Micro-Macro terme

28 Attese e problematiche Stabilità di sistemi a fronte di fluttuazioni di Temperatura Acqua nei suoli Aumento della pressione di uso, maggiore concentrazioni urbane Riduzione delle disponibilità idriche Contrazione delle possibilità di impiego di mezzi tecnici di controllo Verso sistemi più stabili basati sulla cooperazione di specie con cicli vegetativi complementari

29 MACROTERME nel clima Sub-Continentale ESTATE INVERNO

30 strategia: conoscere i limiti delle microterme sole od associate (resistenza e resilienza) Gramigna non irrigata Una microterma non irrigata

31 Consociazioni Macro-Micro CONSOCIAZIONI TEMPORANEE MACROTERMA (Cynodon d.) è la base, copre il periodo estivo MICROTERMA (Lolium p., Poa trivialis, Festuca r. spp) copre la stagione autunno invernale

32 CONSOCIAZIONI TEMPORANEE La trasemina su campo sportivo in Nord Italia

33 CONSOCIAZIONI PERMANENTI Dopo diversi inverni ed estati SENZA IRRIGAZIONE- stabile e bilanciata: una combinazione è stabile e bilanciata: a) Stabile --> > copre con continuità spaziale e temporale a) Bilanciata -->entrambi i partner sono presenti in % equilibrata b) Sana --> > nessuna patologia c) Libera da infestanti Dicotiledoni ed Estive d) Reagisce anche a brevi cambiamenti climatici Le decisioni su: 1. Specie, varietà, proporzioni, da utilizzare 2. Epoche e dosi di semina sono i cardini del successo o dell insuccesso

34 CONSOCIAZIONI PERMANENTI: applicazioni Progetto LANDLAB studio Associato, Realizzazione del Comune di Riva del Garda -TN-, Prodotto: DUETTO di POLIFLOR

35 CONSOCIAZIONI PERMANENTI: applicazioni Progetto LANDLAB studio Associato, Realizzazione del Comune di Riva del Garda -TN-, Prodotto: DUETTO di POLIFLOR

36 Macro-Micro terme: CONCLUSIONI Le esperienze indicano che la consociazione permanente è possibile Attualmente una sola è la macroterma usata: Cynodon Altre sono allo studio Vi può essere instabilità della componente Microterma Integrazioni sono sempre possibili La componente microterma va studiata in relazione agli ambiti climatici Il risparmio idrico è consistente Altri vantaggi sono evidenti Creare massa critica di esperienze

37 Le cure di un prato: combinato di diverse operazioni e materiali Patologie difesa fitosanitaria energia, tempo, prodotti Attrezzature, tempo energia Intervenire su Specie-varietà e combinazioni Fertilizzanti tipo e dosaggi in relazione alla funzione Irrigazione

38 Risultati attesi Fino a -50% di biomassa Fino a -50% di acqua per irrigazione Eliminazione di fitofarmaci Risparmio di energia diretta ed indiretta - macchine; - lavoro Sistema più equilibrato - stabile - permanente

39 L A N D L A B Responsabile dello studio Adriano Altissimo + Lisanna Peserico Con Team LANDLAB: Via Quintarello, 12/A quinto Vicentino (VI) T F

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