Misure di rumore ambientale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Misure di rumore ambientale"

Transcript

1 CORSO DI MICROZONAZIONE SISMICA E VALUTAZIONE DELLA RISPOSTA SISMICA LOCALE PER LA RICOSTRUZIONE POST- TERREMOTO Misure di rumore ambientale Dario Albarello Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell Ambiente Università degli Studi di Siena dario.albarello@unisi.it Auditorium Reiss Romoli Coppito (AQ), 20 Febbraio 2013

2 Le tecniche di prospezione sismica passiva sono finalizzate alla caratterizzazione delle proprietà meccaniche del sottosuolo (impedenza sismica, i velocità di propagazione delle onde S) a partire da misure del campo di vibrazioni ambientali (o rumore ambientale ) generate da sorgenti non controllate di aria natura Si tratta di metodi basati sull osservazione di un campo d onde fisicamente legato a quello generato dal terremoto e quindi potenzialmente di grande interesse per la microzonazione sismica Il vantaggio di queste tecniche è che le onde sismiche oggetto di studio sono caratterizzate da lunghezze d onda e profondità di propagazione molto maggiori di quelle generate artificialmente e questo permette di raggiungere profondità di esplorazione assai più grandi di quelle raggiungibili da tecniche attive a prezzo di una peggiore risoluzione spaziale e di una maggiore ambiguità interpretativa

3 La presentazione è articolata in tre parti 1. Il campo delle vibrazioni ambientali (il rumore ambientale) 2. Le tecniche di estrazione del segnale (stazione singola ed antenna) 3. L interpretazione t i dei risultati ti delle misure nel contesto della Microzonazione sismica

4 Per a loro natura le vibrazioni ambientali hanno un andamento molto irregolare ed esibiscono una natura essenzialmente stocastica Questo implica che lo studio di questo tipo di fenomeno richiede un approccio sostanzialmente diverso da quello tipico della sismica, molto legato ad una visione deterministica del fenomeno: l attenzione si sposta dallo studio delle singole fasi sismiche a quello delle proprietà medie del segnale

5 In generale, studi di questo genere nel corso degli anni hanno messo in evidenza che il rumore ambientale può essere differenziato in tre domini di frequenza - Bassa frequenza (<0.5 Hz) - Microsismi E di origine essenzialmente naturale con sorgenti di grandi dimensioni spaziali (onde oceaniche, grandi perturbazioni atmosferiche, ecc.); ha un carattere stazionario (ovvero le sue proprietà statistiche non cambiano nel tempo) alla scala delle ore e dei giorni. Alta frequenza (>1 Hz) Microtremore E di origine essenzialmente antropica (traffico veicolare e pedonale, attività industriale, ecc.) ) e talvolta naturale ma a scala locale (vento sugli edifici e le piante, ecc.); mostra carattere significative variazioni alla scala delle attività antropiche (giorno/notte, festivi/feriali, ecc.). - Frequenza intermedia(<1hze>05hz) e >0.5 Hz) A seconda delle caratteristiche del sottosuolo, sia sorgenti naturali che antropiche possono condizionare le vibrazioni ambientali, con un livello di stazionarietà variabile da caso a caso

6 Onda incidente id Mare aperto Linea di costa Onda riflessa Onda incidente Onda Riflessa Onda stazionaria Si tratta quindi di onde sismiche generate da una molteplicità di sorgenti che vanno dalle onde sismiche in mare (soprattutto nella banda in bassa frequenza o banda dei microsismi) al traffico cittadino o alle attività industriali (nella banda in alta frequenza o bande del tremore sismico)

7 Se si intende sfruttare questo campo d onde per studiare il sottosuolo è necessario disporre di un modello teorico che lega le caratteristiche del terreno (la stratigrafia sismica) e quanto osserviamo: in pratica si tratta innanzitutto di identificare quali fasi sismiche sono presenti nel campo di vibrazioni ambientali. Ci si può aspettare che nel campo d onde delle vibrazioni ambientali siano presenti tutte le diverse fasi sismiche (onde P, onde S, onde di Rayleigh, Love e relativi modi superiori). Il problema è quello di valutare il peso relativo delle diverse fasi nei diversi casi, ovvero in funzione della tipologia (media) delle sorgenti e delle caratteristiche meccaniche del mezzo attraverso cui si propagano le perturbazioni elastiche Dato che, in generale, le onde di volume si attenuano più rapidamente e che la maggior parte delle possibili sorgenti si trovano alla superficie, ci si può aspettare che un ruolo dominante sia giocato dalle onde superficiali i

8 In molti casi, quest ultima ultima congettura sembra confermata dalle osservazioni soprattutto per quanto riguarda le frequenze più basse Vibrazioni ambientali Terremoto Per esempio, confrontando le ampiezze dei segnali misurati in superficie ed in profondità

9 Informazioni in questo senso possono venire dalla modellazione numerica Assumendo che 1. attorno al sito esista una distribuzione uniforme di sorgenti puntuali con ampiezza casuale e indipendenti fra loro orientate con probabilità uniforme nello spazio 2. che il mezzo sia caratterizzato da eterogeneità di tipo 1D (almeno nelle vicinanze del sito per le lunghezze d onda relative a ciascuna frequenza)

10 Frequenze di risonanza dello onde P ed S Rapporti spettrali H/V f s f p Profilo di velocità 0 20 V P V S H 40 profondità (m) velocità (m/s) Vs Vp Potenze spettrali medie delle vibrazioni ambientali nelle componenti verticale (V) e orizzontale (H) Contributo delle sorgenti alle diverse distanze f s = Vs 4H f p = V p 4H

11 Effetto del contrasto di impedenza sismica: l ampiezza del rapporto H/V tende ad aumentare con l aumentare del contrasto di impedenza sismica (a) (b) P H (m 2 ) P V (m 2 ) Aumento del contrasto R frequency (Hz) frequency (Hz) 4 (c) HVSR R frequency (Hz)

12 Frequenza di risonanza onde S Parte dominata dalle onde Superficiali Campo totale 0 V P V S 20 Love Rayleigh profondità (m) Campo totale velocità (m/s) Vs Vp Rayleigh (Si noti che nella componente verticale le fasi di onde superficiali sono solo quelle di Rayleigh)

13 Le onde superficiali giocano quindi un ruolo importante nel campo di rumore ambientale almeno per le frequenze superiori alla frequenza di risonanza della copertura Inoltre, grazie alle molte sorgenti potenzialmente attive, il campo di rumore è ubiquitario (anche se con caratteristiche differenti da sito a sito) e talvolta molto intenso (si pensi alle aree urbane). Inoltre presenta una forte componente in bassa frequenza e quindi un elevato contenuto di onde superficiali di lunga lunghezza d onda informative sugli strati ti più profondi Pertanto, lo studio delle vibrazioni ambientali si presenta come un importante strumento di indagine per la caratterizzazione sismica dei terreni anche relativamente elevate (centinaia di metri) Il problema è il carattere irregolare dei fronti d onda che costituiscono le vibrazioni ambientali, la mancanza una direzione privilegiata che consenta stime di velocità di fase con le tecniche standard

14 In particolare, due caratteristiche delle onde superficiali risultano di particolare interesse 1. L ellitticità: ovvero l andamento dei rapporti fra le ampiezze orizzontali e verticali del moto in funzione della frequenza: l ellitticità è massima in corrispondenza della frequenza di risonanza delle onde S 2. La dispersione: ovvero le variazioni di velocità di propagazione delle onde superficiali in funzione della frequenza di vibrazione Esistono due famiglie di tecniche sismiche passive finalizzate ad ottenere queste informazioni e che sono largamente utilizzate nella realizzazione delle carte di microzonazione

15 La tecnica a stazione singola (HVSR o di Nakamura ) è finalizzata alla determinazione della curva di ellitticità (curva HVSR) da misure di vibrazioni ambientali sulle tre componenti. Il massimo della curva di ellitticità identifica la frequenza di risonanza delle onde S nel sottosuolo La presenza di massimi accentuati nella curva HVSR indica che il sottosuolo è caratterizzato da fenomeni di risonanza sismica potenzialmente pericolosi Curva HVSR o di Ellitticità

16 Andamento nel tempo dei rapporti spettrali: Registrazioni tridirezionale di rumore Rapporti Spettrali H/V medi

17 Perché la misura ottenuta possa essere considerata una stima delle proprietà medie del campo di rumore sismico 1. I rapporti H/V ottenuti sperimentalmente siano stabili ovvero frutto di un campionamento statistico adeguato (almeno 20 minuti di misura) 2. Gli effetti di sorgente siano stati effettivamente mediati ovvero non ci siano sorgenti dominanti 3. La misura non contenga errori sistematici (p.es. dovuti al cattivo accoppiamento dello strumento con il terreno) Per controllare che siano rispettate queste condizioni occorre analizzare la stazionarietà nel tempo dei rapporti H/V misurati (criteri i statistici) ti ti i) e la presenza di eventuali direzionalitài nel segnale

18 Esempio di curva di analisi HVSR e relativa analisi di di qualità qualità Intervallo di confidenza 08Hz H 1.2 Hz Stazionarietà Direzionalità

19 Un elemento chiave è la corretta esecuzione della misura L esecuzione della misura presenta due ordini di problemi Il primo è legato ai ridotti valori di ampiezza del segnale Trattandosi infatti di valori di ampiezza ridotti, le modalità di accoppiamento dello strumento con il suolo giocano un ruolo essenziale Le analisi condotte indicano infatti che lo strumento andrebbe accoppiato direttamente al terreno libero, evitando materiali troppo soffici (fango o neve soffice per esempio). Bisogna anche evitare che elementi disturbo, agendo direttamente sul sensore, ne possano influenzare il comportamento modificandone l assetto o indicendo movimenti anche piccoli ma comunque registrabili (contatto con fili d erba, vento forte o pioggia sullo strumento, ecc.) In linea di massima ed in presenza di un forte vento edifici elevati o alberi nelle immediate vicinanze del punto di misura possono disturbarla. Tuttavia questo effetto diviene trascurabile appena ci si allontana di qualche metro dai piedi della struttura

20 Il secondo aspetto importante riguarda il carattere stocastico della grandezza da misurare (rapporto spettrale medio) Si ricorderà che, affinché la misura HVSR possa essere considerata rappresentativa a a delle e caratteristiche a c e del sottosuolo, osuo o, questa deve e essere e sufficientemente estesa nel tempo da includere l effetto di un numero significativo di sorgenti a varie distanze dal ricevitore e distribuite all intorno di quest ultimo Inoltre, dovendo operare su un segnale di tipo stocastico, è necessario mettere in campo tutti gli accorgimenti necessari perché l analisi spettrale fornisca risultati statisticamente stabili ed affidabili Per ottenere questi risultati bisogna quindi definire tempi di misura adeguatamente lunghi e procedere adottando opportune tecniche di trattamento del segnale

21 Un progetto europeo ha prodotto delle linee guida riguardanti le procedure di misura e le modalità di validazione delle curve H/V che costituiscono un riferimento internazionale

22 Va sottolineato comunque che questi criteri hanno carattere esclusivamente statistico Di fatto non permettono di valutare la qualità fisica della misura Quest ultima ultima deve essere valutata soprattutto sulla base della ripetibilità della misura valutata confrontando misure condotte in posizioni vicine on in condizioni ambientali differenti Infatti, data una certa frequenza di vibrazione ν, misure condotte in posizioni distanti meno della lunghezza d onda considerata (V s /ν) devono dare gli stessi risultati Inoltre non tengono conto di possibili disturbi di natura fisica che non riguardano la maggiore o minore rappresentatività della misura

23 Spettri relativi alle tre componenti Rapporti spettrali Disturbo industriale Presenza di disturbi elettromagnetici di origine industriale (picchi intensi su tutte le componenti spettrali)

24 Altre indicazioni riguardo alle modalità di applicazione della tecnica HVSR sono riportati in una pubblicazione reperibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale p cms/it/view_pub.wp?contentid=p UB28083

25 La curva HVSR permette di identificare la frequenza di risonanza fondamentale di risonanza ma non è la curva di risposta sismica o di amplificazione al sito Funzione di Amplificazione HVSR profile M profile A profile B Frequenza di risonanza Amplificazione Frequency (Hz)

26 Le tecniche su antenna sismica (ESAC; SPAC; ReMI, ecc.) sono finalizzate alla definizione della curva di dispersione effettiva delle onde superficiali da misure delle componente verticale delle vibrazioni ambientali su sensori distribuiti alla superficie del terreno Curva di dispersione effettiva delle onde di Rayleigh fase (m/s) velocità di ESAC BF HR frequenza (Hz)

27 L antenna sismica è costituita da un insieme di sensori sismici sincronizzati distribuiti sulla superficie del terreno con geometrie variabili Le informazioni relative alle caratteristiche del sottosuolo vengono ottenute a partire da una analisi di correlazione fra i segnali registrati dai diversi sensori alle diverse frequenze (funzione di coerenza) U-D N-S E-W

28 La maggiore differenza rispetto ai metodi attivi è che in questo caso, il fronte di propagazione dell onda misurata a due sensori viene da direzioni diversa (e incognita) it quindi le velocità di fase misurate tramite l analisi li i di coerenza sono velocità apparenti (sempre maggiori o uguali alle velocità di fase reali) Lentezza apparente

29 Si dimostra però che esaminando le differenze di fase (matrice cross- spettrale) osservate su una distribuzione di sensori non allineati è possibile identificare la direzione di provenienza dell onda (θ) Direzione di propagazione λ Fronte dell onda per la lunghezza d onda λ ( e periodo T) Con sensori verticali nulla si può Geofoni Verticali dire sull angolo di emersione i

30 Il problema chiave è quindi quello di determinare le velocità di fase dei treni d onda a partire dalla matrice cross-spettrale Il problema principale in questo contesto è separare le fasi di onde piane coerenti che attraversa l antenna, dalle fasi non coerenti (onde non piane o rumore casuale) Esistono due tecniche fondamentali che si basano su due modelli del campo d onde del rumore sismico 1. Procedure f-k (beam-forming, massima verosimiglianza, MUSIC) ecc. utili in presenza di onde piane generate da un insieme i ridotto di sorgenti 2. Procedure basate sull autocorrelazione spaziale (ESAC, MESAC, SPAC) sono utili quando il rumore è generato da una distribuzione uniforme di sorgenti (ovvero non esistono sorgenti dominanti)

31 Le procedure f-k sono assai più raffinate e permettono di determinare contemporaneamente le direzioni di provenienza dei fronti d onda che in un dato intervallo di tempo hanno attraversato lo stendimento e la loro velocità di fase in funzione della frequenza Il problema è che richiedono una serie di scelte dell operatore che condizionano fortemente l esito della misura

32 È possibile studiare la direzionalità del rumore e valutare la velocità di fase alle diverse frequenze Hz 30 Hz 100 km) Ky (1/k Kx (1/km) Kx (1/km) Poche sorgenti Molte sorgenti

33 Le procedure ESAC sono basate sul un risultato di Aki (1959) secondo il quale la funzione di correlazione media fra le registrazioni di un rumore isotropo effettuate su sensori verticali distribuiti nelle diverse direzioni a parità distanza r da un sensore centrale, ha una forma nota (Funzione di Bessel di ordine 0) La forma di questa funzione di Bessel ad una data frequenza ed una data distanza r è controllata dal valore della velocità di fase

34 Si tratta tt di un metodo robusto grazie alla regolarizzazione i imposta della applicazione delle funzione di Bessel, ma rischia di fornire risultati errati in presenza di una sorgente dominante e quando la misura è effettuata con stendimenti lineari

35 In condizioni ottimali, i due approcci dovrebbero fornire curve di dispersione analoghe elocità di fase (m/s) v ESAC BF HR frequenza (Hz)

36 I risultati delle misure di vibrazioni ambientali si prestano ad almeno tre livelli di interpretazione 1. Livello qualitativo L insieme dei dati ottenuti permette di identificare le aree dove esistono fenomeni di risonanza la presenza di fenomeni di risonanza sismica nel campo di frequenze di interesse ingegneristico ( Hz) 2. Livello semi-qualitativo Alle misure sono associate delle stime molto grossolane dello spessore delle coperture responsabili del fenomeno della risonanza e dell entità del contrasto t atteso 3. Livello quantitativo Le misure vengono invertite (con modelli piano-paralleli) paralleli) per ricavare informazioni sul profilo di velocità delle onde S nel sottosuolo del punto di misura

37 p velocità (m/s) V P V S Riguardo alle curve HVSR, si è visto come simulazioni numeriche e dati osservativi indichino che f s f P La posizione dei profondità (m) massimi dei rapporti spettrali mostra una buona correlazione con le frequenze di risonanza delle onde S (f o =V S /4H) Per contrasti di impedenza bassi o nulli il picco sparisce e la sua ampiezza aumenta con l aumentare del contrasto (in modo non lineare)

38 GUBBIO Assenza di risonanza Presenza di risonanza

39 Misure HVSR nel comune di Firenze Alto contrasto Basso contrasto

40 Indagine esplorativa del territorio comunale di Mormanno (Cosenza) In assenza di contrasti di impedenza sismica significativi, la curva HVSR è piatta (non ci sono massimi significativi) e non ci sono variazioni laterali significative

41 Il livello semi-qualitativo Le misure forniscono una stima diretta della frequenza di risonanza ν 0 delle coperture La frequenza di risonanza del sedimento dipende dallo spessore H del sedimento e dalla velocità media ( V s ) delle onde S nel sedimento Vˆ ν = 0 V s = 4Hν 0 Vˆ s 4H ˆ Vˆs s H = ν 0 4 Conoscendo lo spessore H del sedimento (per esempio da sondaggi) è possibile avere informazioni sulla velocità media delle Onde S Alternativamente, conoscendo quest ultima ultima è possibile definire lo spessore H dello strato sedimentario

42 In alcuni casi è possibile formulare ipotesi ragionevoli riguardo al profilo di velocità Per esempio, nel caso di corpi di sedimenti non consolidati, si può presumere che l andamento medio del profilo di velocità sia controllato dal carico litostatico In questo caso, per i mezzi granulari, è ragionevole ipotizzare un andamento delle Vs con la profondità H del tipo Legge a potenza V ( H ) = V 0 (1 + H ) s a dove V o e a dipendono dalle caratteristiche del sedimento (granulometria, coesione, ecc.). Si noti anche che in questa ipotesi V s ( h) V0 1 ( a) h a

43 In questi casi è possibile dimostrare che esiste una relazione diretta tra la frequenza di risonanza e lo spessore dello strato soffice Questa relazione dipenderà dai due parametri V o e a secondo la relazione 1 (1 a ) ( 1 a ) B V0 H = Aν 0 4ν 0 Si ha allora che log H log A + B log ν 0 1 a = + 1 B 1 4A V 0 = 1 a a

44 Su questa base, al fine di provvedere una prima informazione di massima sulle caratteristiche delle zone caratterizzate da risonanza (valide solo in prima approssimazione e solo a fini esplorativi) sono stati prodotti degli abachi preliminari per: 1. stimare la profondità del contrasto di impedenza responsabile degli effetti osservati 2. Valutare qualitativamente l entità di questo contrasto Utilizzando questo strumento, le frequenze di risonanza possono tentativamente essere convertite in spessori permettendo una identificazione preliminare delle interfacce risonanti Questo tipo di indagine non ha sostituito analisi di dettaglio ma ha avuto il solo scopo (sotto stretto controllo geologico) di fornire indicazioni preliminari sulla struttura del sottosuolo e orientare le indagini successive Centinaia di metri Decine di metri Qualche metro H/V >3 Alto contrasto 2<H/V<3 Basso Contrasto

45 Anche per le curve di dispersione (come per l HVSR) è possibile effettuate interpretazioni di tipo semi-quantitativo Per esempio, si può fare la ragionevole ipotesi che le velocità di fase delle onde di Rayleigh corrispondenti ad una certa lunghezza d onda λ siano rappresentative della velocità media delle onde S fino ad una profondità dell ordine di λ (per Vs30 è opportuno λ=40) La procedura per stimare grossolanamente la velocità media fino alla profondità h potrebbe essere la seguente 1. La curva di dispersione V R (ν) viene trasformata in una curva V R (λ) sfruttando la relazione λ=v R /ν 2. La curva V R (λ) viene trasformata in una curva Vs(h) sfruttando le relazioni h=0.3λ e Vs=1.1V R 3. La curva Vs(h) viene interpretata come indicativa della velocità media delle onde S fino alla profondità h Naturalmente questa interpretazione ha senso solo per frequenze al di sopra della frequenza di risonanza delle coperture

46 Frequenza di risonanza (HVSR) Sotto la frequenza di risonanza Vs30 = 1150 m/s (Naturalmente t è una stima approssimata!!!)

47 Modellazioni numeriche condotte recentemente, hanno per esempio mostrato che una stima attendibile del valore medio delle onde S fino 30 metri può essere ottenuto per una lunghezza d onda pari a 40m Il valore misurato con il metodo down-hole nel sito è pari a 180 m/sec Queste linee sono relativa alla relazione V=40 f ovvero indica tutti i valori corrispondenti alla lunghezza d onda di 40 m Il valore misurato con il metodo crosshole è pari a 330 m/sec

48 Queste curve delle velocità medie, possono essere utilizzate per vincolare la legge a potenza, utilizzando la relazione ( h ) V0( ( 1 a ) h a V 1 s ( 0 V S (z) 170 z 0.25

49 Il caso di Firenze

50 Il sottosuolo di Firenze In questo modo è stata eseguita una valutazione della topografia del basamento al di sotto della città di Firenze Sismica Passiva con stazione singola ed antenna sismica D.Albarello

51 Naturalmente sono possibili anche interpretazioni più raffinate basate sulla ricostruzione del campo d onda associato ad una data stratigrafia. Tuttavia queste interpretazioni presentano una marcata molteplicità di soluzioni. Per esempio, ad una stessa curva HVSR possono corrispondere diversi possibili profili di velocità

52 Un modo per risolvere queste ambiguità è il ricorso alle curve di dispersione effettive ottenute dalle antenne sismiche dispiegate sul territorio Utilizzando questo tipo di risultati è possibile fornire prime indicazioni (distribuite sul territorio) riguardo ai possibili profili di velocità delle onde S

53 Curva di Dispersione Curva HVSR Attualmente, la ricerca è dedicata allo sviluppo di procedure numeriche di inversione congiunta Profilo Vs

Il rumore ambientale

Il rumore ambientale Il rumore ambientale Dario Albarello Dipartimento di Scienze della Terra Università degli Studi di Siena albarello@unisi.it Giornata di Studi: Metodi e Risultati della Microzonazione Sismica: la lezione

Dettagli

Parte Quarta Le vibrazioni ambientali

Parte Quarta Le vibrazioni ambientali Le tecniche di sismica passiva sono basate sulla misura e l analisi delle vibrazioni del terreno indotte da sorgenti non controllate In particolare, l ambient vibration seismology è basata sullo studio

Dettagli

L interpretazione delle misure passive

L interpretazione delle misure passive L interpretazione delle misure passive Esistono almeno tre livelli di interpretazione 1. Livello qualitativo (Microzonazione di primo livello) Si tratta di un uso esplorativo a supporto delle attività

Dettagli

Università degli Studi del Sannio Corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche. Insegnamento di Geofisica Applicata modulo B 4 CFU

Università degli Studi del Sannio Corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche. Insegnamento di Geofisica Applicata modulo B 4 CFU Corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Geologiche Insegnamento di Geofisica Applicata modulo B 4 CFU Anno accademico 2010/2011 docente: Rosalba Maresca E-mail: maresca@unisannio.it 1 Metodi

Dettagli

Signa srl INDAGINI GEOFISICHE. Indagine: Indagini geofisiche con la metodologia MASW. RAPPORTO TECNICO. Codice documento: Numero pagine: 24

Signa srl INDAGINI GEOFISICHE. Indagine: Indagini geofisiche con la metodologia MASW. RAPPORTO TECNICO. Codice documento: Numero pagine: 24 Signa srl INDAGINI GEOFISICHE Committente: Idrogea Servizi S.r.l. Comune: Gemonio (VA). Indagine:. RAPPORTO TECNICO Codice documento: 34-12 Numero pagine: 24 A 26/06/12 EMISSIONE DG DG DG Rev. Data Descrizione

Dettagli

INDICE. 2.1 Cenni teorici sul metodo di Nakamura Pag Modalità di acquisizione Pag Elaborazione dati Pag. 3

INDICE. 2.1 Cenni teorici sul metodo di Nakamura Pag Modalità di acquisizione Pag Elaborazione dati Pag. 3 INDICE 1. Introduzione Pag. 2 2. Registrazione Microtremori Pag. 2 2.1 Cenni teorici sul metodo di Nakamura Pag. 2 2.2 Modalità di acquisizione Pag. 3 2.3 Elaborazione dati Pag. 3 1 1. INTRODUZIONE Su

Dettagli

CARATTERIZZAZIONE GEOFISICA DEI TERRENI STABILI SUSCETTIBILI DI AMPLIFICAZIONE NELL AMBITO DELLA MICROZONAZIONE SISMICA DI PRIMO LIVELLO

CARATTERIZZAZIONE GEOFISICA DEI TERRENI STABILI SUSCETTIBILI DI AMPLIFICAZIONE NELL AMBITO DELLA MICROZONAZIONE SISMICA DI PRIMO LIVELLO CARATTERIZZAZIONE GEOFISICA DEI TERRENI STABILI SUSCETTIBILI DI AMPLIFICAZIONE NELL AMBITO DELLA MICROZONAZIONE SISMICA DI PRIMO LIVELLO Dario Albarello Dip. di Scienze Fisiche, della Terra e dell Ambiente

Dettagli

Metodi geofisici per la caratterizzazione sismica del sottosuolo

Metodi geofisici per la caratterizzazione sismica del sottosuolo - NTC 2008 Gli approcci non semplificati per il calcolo dell azione sismica nei depositi di tipo S1 o S2 Ordine regionale dei Geologi di Sicilia Metodi geofisici per la caratterizzazione sismica del sottosuolo

Dettagli

ALLEGATO 5 APPROFONDIMENTO SISMICO DI 2 LIVELLO

ALLEGATO 5 APPROFONDIMENTO SISMICO DI 2 LIVELLO ALLEGATO 5 APPROFONDIMENTO SISMICO DI 2 LIVELLO 1 PROCEDURE REGIONALI PER IL 2 LIVELLO DI APPROFONDIMENTO SISMICO SULLA BASE DEI CRITERI DELLA D.G.R. N. IX/2616/2011 La procedura di cui al punto 1.4.4

Dettagli

PROSPEZIONE SISMICA CON METODOLOGIA MASW (Multichannel Analisys of Surface Waves) Località: Carraia-I Praticelli Comune: San Giuliano Terme (PI)

PROSPEZIONE SISMICA CON METODOLOGIA MASW (Multichannel Analisys of Surface Waves) Località: Carraia-I Praticelli Comune: San Giuliano Terme (PI) GEOPROSPEZIONI s.n.c. via A. della Spina, 43 56125 - Pisa tel/fax 050.552430 P IVA n 01745030500 REA n 151287 PROSPEZIONE SISMICA CON METODOLOGIA MASW (Multichannel Analisys of Surface Waves) Località:

Dettagli

CORSO%DI%% A.A.% % Sezione%03c% SPETTRO ACUSTICO FISICA%TECNICA%AMBIENTALE%

CORSO%DI%% A.A.% % Sezione%03c% SPETTRO ACUSTICO FISICA%TECNICA%AMBIENTALE% 1 CORSO%DI%% FISICA%TECNICA%AMBIENTALE% A.A.%201352014% Sezione%03c%!! Prof. Ing. Sergio Montelpare! Dipartimento INGEO! Università G. d Annunzio Chieti-Pescara" 2 Le caratteristiche fondamentali del suono"

Dettagli

provincia di trapani

provincia di trapani provincia di trapani RELAZIONE GEOLOGICA ED INDAGINI GEOTECNICHE RELATIVE ALLA VARIANTE AL P.R.G.. ALLA LUCE DELLE LINEE GUIDA DEL P.T.P.R., DEL P.T.P. AMBITO 1 E DI TUTTI GLI STRUMENTI SOVRACOMUNALI E

Dettagli

PERICOLOSITA SISMICA 2 VITA NOMINALE E CLASSE D USO 4 AZIONE SISMICA 5 CATEGORIA DEL SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE 6

PERICOLOSITA SISMICA 2 VITA NOMINALE E CLASSE D USO 4 AZIONE SISMICA 5 CATEGORIA DEL SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE 6 INDICE PERICOLOSITA SISMICA 2 VITA NOMINALE E CLASSE D USO 4 AZIONE SISMICA 5 CATEGORIA DEL SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE 6 SPETTRI E PARAMETRI DI STRUTTURA 7 1 PERICOLOSITA SISMICA L azione sismica

Dettagli

5. CALCOLO DELL AZIONE SISMICA DI PROGETTO (NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 GENNAIO 2008)

5. CALCOLO DELL AZIONE SISMICA DI PROGETTO (NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 GENNAIO 2008) 5. CALCOLO DELL AZIONE SISMICA DI PROGETTO (NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 GENNAIO 2008) L azione sismica di progetto si definisce a partire dalla pericolosità sismica di base del sito d interesse

Dettagli

Dall'analisi delle componenti spettrali delle tracce registrate è possibile: ricavare la frequenza fondamentale (o di risonanza) del sito;

Dall'analisi delle componenti spettrali delle tracce registrate è possibile: ricavare la frequenza fondamentale (o di risonanza) del sito; SCOPI STRATIGRAFICO-SISMICI PROVA DI SISMICA PASSIVA A STAZIONE SINGOLA (METODO HVSR) L'indagine consiste nella misurazione, e nella successiva elaborazione, del microtremore ambientale nelle sue tre componenti

Dettagli

utilizzano i dati relativi ad una sola stazione a terra e quelli che utilizzano due stazioni a terra più i profili verticali RASS e SODAR.

utilizzano i dati relativi ad una sola stazione a terra e quelli che utilizzano due stazioni a terra più i profili verticali RASS e SODAR. Capitolo 5 Applicazione di modelli diffusionali al caso di studio pag. 173 utilizzano i dati relativi ad una sola stazione a terra e quelli che utilizzano due stazioni a terra più i profili verticali RASS

Dettagli

Leggi di attenuazione e zonazione sismica

Leggi di attenuazione e zonazione sismica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE e AMBIENTALE Sezione Geotecnica Leggi di attenuazione e zonazione sismica ZS9 Prof. Ing. Claudia Madiai Correlazioni tra parametri sismici

Dettagli

Applicazioni. Rete di monitoraggio idropluviometrica:verifica e taratura

Applicazioni. Rete di monitoraggio idropluviometrica:verifica e taratura ACCORDO DI COLLABORAZIONE SCIENTIFICA TRA REGIONE TOSCANA E DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE PER ATTIVITA DI RICERCA PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO

Dettagli

STUDI DI MICROZONAZIONE SISMICA: TEORIA E APPLICAZIONI

STUDI DI MICROZONAZIONE SISMICA: TEORIA E APPLICAZIONI STUDI DI MICROZONAZIONE SISMICA: TEORIA E APPLICAZIONI Pericolosità Sismica Nazionale: dati disponibili e loro utilizzo A cura di: Dott. (Ph.D.( Ph.D.) ) Simone Barani NTC08: Azione Sismica Pericolosità

Dettagli

La metodologia FTAN ( Frequency- Time Analysis) è un'

La metodologia FTAN ( Frequency- Time Analysis) è un' Valutazione delle Vs30 in terreni lagunari mediante il Metodo FTAN ( Frequency- Time Analysis) V. Iliceto (1), J. Boaga (1) e F. Vaccari (2,3) (1) Dip. Geologia, Paleontologia e Geofisica - Università

Dettagli

Pericolosità sismica Svizzera. Quando, dove e con quale frequenza si verificano determinate scosse in Svizzera?

Pericolosità sismica Svizzera. Quando, dove e con quale frequenza si verificano determinate scosse in Svizzera? Pericolosità sismica Svizzera Quando, dove e con quale frequenza si verificano determinate scosse in Svizzera? Modello di pericolosità sismica 2015 I terremoti sono i pericoli naturali dal potenziale di

Dettagli

Progetto Reluis Assemblea annuale

Progetto Reluis Assemblea annuale Progetto Reluis 2005-2008 Assemblea annuale Parametri sismici per early warning in Campania LineaTematica9 coord. Prof. Paolo Gasparini V. Convertito, G. Iannaccone e A. Zollo Unità di ricerca UR9 - Dipartimento

Dettagli

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CHIMICA, DEI MATERIALI E DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE TESI DI LAUREA Analisi dei dati di due campagne

Dettagli

Matrici di Raven (PM47)

Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM38) TRA I TEST DI TIPICA PERFORMANCE Test proiettivi Test self-report di personalità Questionari psichiatrici

Dettagli

PRINCIPI DI FISICA E TECNICHE DI INDAGINE MEDIANTE ECOGRAFIA. Genova, 15 febbraio 2014

PRINCIPI DI FISICA E TECNICHE DI INDAGINE MEDIANTE ECOGRAFIA. Genova, 15 febbraio 2014 PRINCIPI DI FISICA E TECNICHE DI INDAGINE MEDIANTE ECOGRAFIA Genova, 15 febbraio 2014 DEFINIZIONE Tecnica di Diagnostica per immagini basata sugli echi prodotti da un fascio di ultrasuoni che attraversa

Dettagli

COMUNE DI NOVA SIRI (MT)

COMUNE DI NOVA SIRI (MT) COMUNE DI NOVA SIRI (MT) OGGETTO: Progetto per la realizzazione di un impianto di distribuzione carburanti con annessi locali commerciali e servizi in agro di Nova Siri S.S. 106 Jonica Tronco 9 in variante

Dettagli

Quanto bene conosciamo i Segnali Sismici?

Quanto bene conosciamo i Segnali Sismici? Quanto bene conosciamo i Segnali Sismici? In generale, quello registrato non è esattamente il moto del suolo ma la risposta dell apparato strumentale a questo movimento In pratica, lo strumento provoca

Dettagli

Misura del campo magnetico generato da cabine di trasformazione MT/bt: criticità e definizione di un metodo Sara Adda, Enrica Caputo

Misura del campo magnetico generato da cabine di trasformazione MT/bt: criticità e definizione di un metodo Sara Adda, Enrica Caputo Misura del campo magnetico generato da cabine di trasformazione MT/bt: criticità e definizione di un metodo Sara Adda, Enrica Caputo Obiettivi e metodi Finalità del lavoro: definire una metodologia di

Dettagli

Attività di ricerca in campo sismologico promosse dalla Provincia di Trieste

Attività di ricerca in campo sismologico promosse dalla Provincia di Trieste Attività di ricerca in campo sismologico promosse dalla Provincia di Trieste Trieste - Classificazione sismica 1984 - Classificazione sismica 1998 - Proposta di riclassificazione sismica 2003 - Mappa zone

Dettagli

MASW + HVSR UN CASO REALE A DIMOSTRAZIONE DELLA NECESSITA' DELL'ANALISI CONGIUNTA

MASW + HVSR UN CASO REALE A DIMOSTRAZIONE DELLA NECESSITA' DELL'ANALISI CONGIUNTA MASW + HVSR UN CASO REALE A DIMOSTRAZIONE DELLA NECESSITA' DELL'ANALISI CONGIUNTA La tecnica MASW, correntemente usata per la stima del profilo di Vs (e di conseguenza del parametro Vs30), viene spesso

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale

Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale Università degli Studi di Catania Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale Corso di TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA A.A. 20015/2016 Prof. Ing. Giuseppe

Dettagli

LiDAR ed immagini multispettrali ad alta definizione per la valutazione di rocciosità e pietrosità superficiale

LiDAR ed immagini multispettrali ad alta definizione per la valutazione di rocciosità e pietrosità superficiale LiDAR ed immagini multispettrali ad alta definizione per la valutazione di rocciosità e pietrosità superficiale Rossano Ciampalini Dipartimento di Scienza del Suolo e Nutrizione della Pianta Università

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata

Università di Roma Tor Vergata Università di Roma Tor Vergata Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Industriale Corso di: TERMOTECNICA TRASMISSIONE DEL CALORE: RESISTENZA DI CONTATTO Ing. G. Bovesecchi gianluigi.bovesecchi@gmail.com

Dettagli

GIUSTIFICAZIONE TEORICA DELLA FORMULA DI PETRY MEDIANTE L ANALISI DIMENSIONALE

GIUSTIFICAZIONE TEORICA DELLA FORMULA DI PETRY MEDIANTE L ANALISI DIMENSIONALE M. G. BUSATO GIUSTIFICAZIONE TEORICA DELLA FORMULA DI PETRY MEDIANTE L ANALISI DIMENSIONALE NOTA TECNICA MGBSTUDIO.NET SOMMARIO La formula di Petry è una formula semiempirica che consente di stimare,

Dettagli

Vs30 & Co. Silvia Castellaro. Ordine dei Geologi della Regione Basilicata Matera, 26 settembre 2009

Vs30 & Co. Silvia Castellaro. Ordine dei Geologi della Regione Basilicata Matera, 26 settembre 2009 Vs30 & Co. Silvia Castellaro silvia.castellaro@unibo.it it Ordine dei Geologi della Regione Basilicata Matera, 26 settembre 2009 Da quando è stata riconosciuta l importanza degli effetti di sito (tardi

Dettagli

Distribuzioni campionarie

Distribuzioni campionarie 1 Inferenza Statistica Descrittiva Distribuzioni campionarie Statistica Inferenziale: affronta problemi di decisione in condizioni di incertezza basandosi sia su informazioni a priori sia sui dati campionari

Dettagli

CARATTERIZZAZIONE GEOFISICA DEI TERRENI STABILI SUSCETTIBILI DI AMPLIFICAZIONE NELL AMBITO DELLA MICROZONAZIONE SISMICA DI PRIMO LIVELLO

CARATTERIZZAZIONE GEOFISICA DEI TERRENI STABILI SUSCETTIBILI DI AMPLIFICAZIONE NELL AMBITO DELLA MICROZONAZIONE SISMICA DI PRIMO LIVELLO CARATTERIZZAZIONE GEOFISICA DEI TERRENI STABILI SUSCETTIBILI DI AMPLIFICAZIONE NELL AMBITO DELLA MICROZONAZIONE SISMICA DI PRIMO LIVELLO Dario Albarello Dip. di Scienze Fisiche, della Terra e dell Ambiente

Dettagli

BONIFICA ACUSTICA: RADIAZIONE ACUSTICA. Bonifica acustica_moduloj5_rev_3_10_03

BONIFICA ACUSTICA: RADIAZIONE ACUSTICA. Bonifica acustica_moduloj5_rev_3_10_03 BONIFICA ACUSTICA: RADIAZIONE ACUSTICA La radiazione acustica da parte della superficie di una struttura a è il risultato della conversione di una vibrazione di una struttura eccitata e in una compressione

Dettagli

5.4. La matrice di correlazione

5.4. La matrice di correlazione 6 CO 4 (mg/m 3 ) 2 domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato Giorni della settimana P. Bissuola Outliers Extremes P. Matter Outliers Extremes Le distribuzioni degli inquinanti non mostrano

Dettagli

Distribuzione Gaussiana - Facciamo un riassunto -

Distribuzione Gaussiana - Facciamo un riassunto - Distribuzione Gaussiana - Facciamo un riassunto - Nell ipotesi che i dati si distribuiscano seguendo una curva Gaussiana è possibile dare un carattere predittivo alla deviazione standard La prossima misura

Dettagli

TOPOGRAFIA 2013/2014. Prof. Francesco-Gaspare Caputo

TOPOGRAFIA 2013/2014. Prof. Francesco-Gaspare Caputo TOPOGRAFIA 2013/2014 L operazione di misura di una grandezza produce un numero reale che esprime il rapporto della grandezza stessa rispetto a un altra, a essa omogenea, assunta come unità di misura. L

Dettagli

Statistica. Alfonso Iodice D Enza

Statistica. Alfonso Iodice D Enza Statistica Alfonso Iodice D Enza iodicede@gmail.com Università degli studi di Cassino () Statistica 1 / 24 Outline 1 2 3 4 5 () Statistica 2 / 24 Dipendenza lineare Lo studio della relazione tra caratteri

Dettagli

LIVELLO 2 di MICROZONAZIONE SISMICA

LIVELLO 2 di MICROZONAZIONE SISMICA LIVELLO 2 di MICROZONAZIONE SISMICA Il Livello 2 di MS è obbligatorio, preventivamente all adozione degli Strumenti Urbanistici Attuativi e ai Piani di Emergenza Comunali (PEC) presentati dopo il 28 Giugno

Dettagli

Valutazione della capacità dissipativa di un sistema strutturale

Valutazione della capacità dissipativa di un sistema strutturale Tecniche innovative per l identificazione delle caratteristiche dinamiche delle strutture e del danno Valutazione della capacità dissipativa di un sistema strutturale Prof. Ing. Felice Carlo PONZO - Ing.

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA MISURA DEL RUMORE DI FONDO DEL TERRENO CON STAZIONE SINGOLA MEDIANTE IL METODO HVSR

LINEE GUIDA PER LA MISURA DEL RUMORE DI FONDO DEL TERRENO CON STAZIONE SINGOLA MEDIANTE IL METODO HVSR LINEE GUIDA PER LA MISURA DEL RUMORE DI FONDO DEL TERRENO CON STAZIONE SINGOLA MEDIANTE IL METODO HVSR Principi del metodo Il metodo HVSR con singola stazione è stato inizialmente sviluppato in Giappone

Dettagli

RISPOSTA SISMICA DI DEPOSITI DI TERRENO A GRANA GROSSA IN ALCUNE AREE DELLA TOSCANA

RISPOSTA SISMICA DI DEPOSITI DI TERRENO A GRANA GROSSA IN ALCUNE AREE DELLA TOSCANA FACOLTA DI INGEGNERIA 12 Aprile 2005 RISPOSTA SISMICA DI DEPOSITI DI TERRENO A GRANA GROSSA IN ALCUNE AREE DELLA TOSCANA Maurizio Ferrini*, Massimo Baglione*, Samuela Iacomelli**, *Regione Toscana - Settore

Dettagli

Inquinamento acustico

Inquinamento acustico Programma Regionale I.N.F.E.A. Informazione Formazione ed Educazione Ambientale PROGETTO GEO Sensibilizzazione alla sostenibilità ambientale Inquinamento acustico Dott.ssa Barbara Bracci Controllo Agenti

Dettagli

BONIFICA ACUSTICA: RISONANZA MECCANICA. Bonifica acustica_moduloj6_rev_3_10_03

BONIFICA ACUSTICA: RISONANZA MECCANICA. Bonifica acustica_moduloj6_rev_3_10_03 BONIFICA ACUSTICA: RISONANZA MECCANICA La risposta di un sistema meccanico ad un eccitazione costituisce e un argomento generalmente molto complesso, affrontabile solo con idonei strumenti matematici.

Dettagli

Parliamo di efficienza d antenna di Gioacchino Minafò IW9DQW

Parliamo di efficienza d antenna di Gioacchino Minafò IW9DQW Efficienza di un antenna filare Per stabilire l effetto della lunghezza dell antenna sulla potenza irradiata senza ricorrere all analisi qualitativa, possiamo legare la resistenza di radiazione R i alla

Dettagli

Figura 1. Percorso elettrodotti ad alta tensione transitanti sul territorio della Valle d Aosta

Figura 1. Percorso elettrodotti ad alta tensione transitanti sul territorio della Valle d Aosta CAMPAGNE DI MISURA DEL CAMPO ELETTRICO E MAGNETICO GENERATO DA ELETTRODOTTI DI ALTA TENSIONE Valeria Bottura, Marco Cappio Borlino, Leo Cerise, E. Imperial, C. Desandré ARPA Valle d Aosta INTRODUZIONE

Dettagli

DEFINIZIONE DI RADIANZA La radiazione è caratterizzata tramite la Radianza Spettrale, I (λ, θ, φ, T), definita come la densità di potenza per unità di

DEFINIZIONE DI RADIANZA La radiazione è caratterizzata tramite la Radianza Spettrale, I (λ, θ, φ, T), definita come la densità di potenza per unità di SISTEMI PASSIVI Ogni corpo a temperatura T diversa da 0 K irradia spontaneamente potenza elettromagnetica distribuita su tutto lo spettro Attraverso un elemento da della superficie del corpo, fluisce p

Dettagli

MICROZONAZIONE SISMICA DI LIVELLO 1 DEL CENTRO STORICO DI ROMA

MICROZONAZIONE SISMICA DI LIVELLO 1 DEL CENTRO STORICO DI ROMA GNGTS 2013 - Sessione 2.2 Effetti di sito Trieste, 21 novembre 2013 MICROZONAZIONE SISMICA DI LIVELLO 1 DEL CENTRO STORICO DI ROMA MICROZONAZIONE SISMICA DI LIVELLO 1 DEL CENTRO STORICO DI ROMA M. Moscatelli

Dettagli

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni METODO PER IL RENDERING DEI DIAGRAMMI DI IRRADIAZIONE VERTICALI BASATO SUI DATI PREVISTI DALLE SPECIFICHE DI FORMATO DEL CATASTO AGCOM 1. Premessa Per calcolare

Dettagli

RELAZIO E FI ALE PER IL PROGRAMMA SHORT TERM MOBILITY

RELAZIO E FI ALE PER IL PROGRAMMA SHORT TERM MOBILITY RELAZIO E FI ALE PER IL PROGRAMMA SHORT TERM MOBILITY Proponente e fruitore: Giovanni Caruso In questa relazione si presenta il lavoro svolto presso l LCPC di Parigi nell ambito del programma Short Term

Dettagli

Moto vario nelle correnti a superficie libera Nozione elementare di onda In termini generali un'onda consiste nella propagazione di un segnale

Moto vario nelle correnti a superficie libera Nozione elementare di onda In termini generali un'onda consiste nella propagazione di un segnale 1 Moto vario nelle correnti a superficie libera Nozione elementare di onda In termini generali un'onda consiste nella propagazione di un segnale attraverso un mezzo (nella fattispecie un liquido) con una

Dettagli

Metodologie informatiche per la chimica

Metodologie informatiche per la chimica Metodologie informatiche per la chimica Dr. Sergio Brutti Metodologie di analisi dei dati Strumenti di misura Uno strumento di misura e un dispositivo destinato a essere utilizzato per eseguire una misura,

Dettagli

SIGEA. La disciplina dell utilizzazione delle terre e rocce da scavo, opportunità per la riduzione del consumo di suolo. da scavo

SIGEA. La disciplina dell utilizzazione delle terre e rocce da scavo, opportunità per la riduzione del consumo di suolo. da scavo SIGEA La disciplina dell utilizzazione delle terre e rocce da scavo, opportunità per la riduzione del consumo di suolo Il Campionamento delle Terre e rocce da scavo Bari 14 giugno 2013 Geol. Marcello Panarese

Dettagli

STATISTICA ESERCITAZIONE

STATISTICA ESERCITAZIONE STATISTICA ESERCITAZIONE Dott. Giuseppe Pandolfo 1 Giugno 2015 Esercizio 1 Una fabbrica di scatole di cartone evade il 96% degli ordini entro un mese. Estraendo 300 campioni casuali di 300 consegne, in

Dettagli

Telerilevamento: una panoramica sui sistemi

Telerilevamento: una panoramica sui sistemi Telerilevamento: una panoramica sui sistemi Il telerilevamento: cos è? Il telerilevamento è la scienza (o l arte) di ottenere informazioni riguardanti un oggetto, un area o un fenomeno utilizzando dati

Dettagli

MISURE DI RUMORE ALL INTERNO DI ABITAZIONI PRODOTTO DAL FUNZIONAMENTO DI TURBINE EOLICHE

MISURE DI RUMORE ALL INTERNO DI ABITAZIONI PRODOTTO DAL FUNZIONAMENTO DI TURBINE EOLICHE Associazione Italiana di Acustica 41 Convegno Nazionale Pisa, 17-19 giugno 2014 MISURE DI RUMORE ALL INTERNO DI ABITAZIONI PRODOTTO DAL FUNZIONAMENTO DI TURBINE EOLICHE Gino Iannace, Amelia Trematerra

Dettagli

Capitolo 6 Rilevamento geologico

Capitolo 6 Rilevamento geologico Capitolo 6 Rilevamento geologico Rilevamento geologico: finalizzato a fornire informazioni sulle caratteristiche geologiche (litologia rocce affioranti, datazione, rapporti spaziali) di una determinata

Dettagli

Selezione assistita dell input sismico e nuove Norme Tecniche per le Costruzioni

Selezione assistita dell input sismico e nuove Norme Tecniche per le Costruzioni Selezione assistita dell input sismico e nuove Norme Tecniche per le Costruzioni i Iunio Iervolino Dipartimento di Ingegneria Strutturale Università degli Studi di Napoli Federico II apparso online 15

Dettagli

Simulazione numerica delle prove di rimorchio in acqua calma di un peschereccio. Daniele Peri, E.F. Campana

Simulazione numerica delle prove di rimorchio in acqua calma di un peschereccio. Daniele Peri, E.F. Campana ÁÆ Ë Æ Simulazione numerica delle prove di rimorchio in acqua calma di un peschereccio Daniele Peri, E.F. Campana Committente: Intermarine SpA Loc. Cà del Sale PO Box 185 19038 SARZANA (SP) Roma, Gennaio

Dettagli

Corso di formazione ambientale Introduzione all utilizzo dei modelli previsionali per la valutazione dei livelli di campo elettromagnetico

Corso di formazione ambientale Introduzione all utilizzo dei modelli previsionali per la valutazione dei livelli di campo elettromagnetico Corso di formazione ambientale Introduzione all utilizzo dei modelli previsionali per la valutazione dei livelli di campo elettromagnetico Scopo dei modelli previsionali per la valutazione dei livelli

Dettagli

Relazione sulla pericolosità sismica del sito

Relazione sulla pericolosità sismica del sito Relazione sulla pericolosità sismica di base del sito interessato dalle costruzioni PROGETTO PER L'ADEGUAMENTO SISMICO DELLA SCUOLA MATERNA "V.Foscolo" Relazione sulla pericolosità sismica del sito f l

Dettagli

Esempio di antenna a telaio, con spire rettangolari e circolari.

Esempio di antenna a telaio, con spire rettangolari e circolari. ANTENNE A TELAIO LA QUAD di Giovanni G. Turco, ik0ziz Questo tipo di antenna fu realizzata da Clarence J. Moore, ingegnere, ed adottata per la prima volta a Quito, in Equator, oltre sessant anni fa, quando

Dettagli

SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA

SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA SCHEDA N 1 IL PENDOLO SEMPLICE SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA Scopo dell'esperimento. Determinare il periodo di oscillazione di un pendolo semplice. Applicare le nozioni sugli errori di una grandezza

Dettagli

Alcune considerazioni preliminari di ingegneria sismica sul terremoto di Rieti

Alcune considerazioni preliminari di ingegneria sismica sul terremoto di Rieti Alcune considerazioni preliminari di ingegneria sismica sul terremoto di Rieti Edoardo Cosenza 1,2 e Iunio Iervolino 1,2 1 Dipartimento di strutture per l Ingegneria e l Architettura, Università degli

Dettagli

Analisi sismica di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dello Spettro di Risposta

Analisi sismica di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dello Spettro di Risposta Analisi sismica di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dello Spettro di Risposta Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Analisi sismica con lo spettro di risposta

Dettagli

La precipitazione. Misura della precipitazione

La precipitazione. Misura della precipitazione La precipitazione. Misura 2. Distribuzione nello spazio (afflusso) 3. Disponibilità di dati storici 4. Caratterizzazione del clima Misura della precipitazione 2 Misura della Precipitazione Strumenti Pluviometro

Dettagli

TOSS: un modulo per la caratterizzazione del noise sismico

TOSS: un modulo per la caratterizzazione del noise sismico TOSS: un modulo per la caratterizzazione del noise sismico Variazioni di velocità della crosta (CC da noise) Tomografia onde superficiali da noise Caratterizzazione del noise sismico Integrità archivio

Dettagli

A2.1 - Tabelle per il calcolo dei coefficienti di amplificazione sismica (secondo livello di approfondimento)

A2.1 - Tabelle per il calcolo dei coefficienti di amplificazione sismica (secondo livello di approfondimento) ALLEGATO A2 TABELLE E FORMULE PER LA VALUTAZIONE DEI FATTORI DI AMPLIFICAZIONE SISMICA PER LE ANALISI DEL SECONDO LIVELLO DI APPROFONDIMENTO E PER LA VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI TOPOGRAFICI. A2.1 - Tabelle

Dettagli

Allegato 4B. Stima delle Emissioni di Polveri da Cantiere

Allegato 4B. Stima delle Emissioni di Polveri da Cantiere Allegato 4B Stima delle Emissioni di Polveri da Cantiere 4B1 STIMA EMISSIONI I POLVERI A CANTIERE urante la fase di cantiere l impatto più significativo sarà legato alla produzione di polveri durante le

Dettagli

APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici. Dipartimento Tutela delle Acque Interne e Marine Servizio Difesa delle Coste

APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici. Dipartimento Tutela delle Acque Interne e Marine Servizio Difesa delle Coste APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici Dipartimento Tutela delle Acque Interne e Marine Servizio Difesa delle Coste CAPITOLO 3 IL CLIMA ONDOSO A LARGO DELLE COSTE ITALIANE

Dettagli

Note sulla probabilità

Note sulla probabilità Note sulla probabilità Maurizio Loreti Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Padova Anno Accademico 2002 03 1 La distribuzione del χ 2 0.6 0.5 N=1 N=2 N=3 N=5 N=10 0.4 0.3 0.2 0.1 0 0 5 10 15

Dettagli

Interpretazione di down-hole con metodo di inversione. 1/8

Interpretazione di down-hole con metodo di inversione. 1/8 Interpretazione di down-hole con metodo di inversione "Software sviluppato in LabVIEW per gestire l'acquisizione dei segnali (frequenza di campionamento, numero di punti di acquisizione, sensibilità );"

Dettagli

Antonio Triglia. Strumenti e misurazioni dei Campi Elettromagnetici

Antonio Triglia. Strumenti e misurazioni dei Campi Elettromagnetici ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CATANIA FONDAZIONE DELL ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CATANIA CONVEGNO INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO Aspetti normativi e tecnici Sala Riunioni - Ordine

Dettagli

Nuova zonazione sismica e procedure per la valutazione degli effetti sismici di sito nel territorio lombardo

Nuova zonazione sismica e procedure per la valutazione degli effetti sismici di sito nel territorio lombardo Nuova zonazione sismica e procedure per la valutazione degli effetti sismici di sito nel territorio lombardo F. Pergalani, M. Compagnoni, M.P. Boni Politecnico di Milano - Dipartimento di Ingegneria Strutturale,

Dettagli

Ingegneria dei Sistemi Elettrici_6f

Ingegneria dei Sistemi Elettrici_6f Ingegneria dei Sistemi Elettrici_6f Guide d onda e cavità risonanti Sono state studiate le proprietà caratteristiche delle onde elettromagnetiche trasversali guidate da linee di trasmissione. Una delle

Dettagli

Lezione 2. I terremoti: cause ed effetti. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni)

Lezione 2. I terremoti: cause ed effetti. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Lezione 2 I terremoti: cause ed effetti Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Perché avvengono i terremoti? La struttura della terra L evoluzione della terra La tettonica a zolle Le principali

Dettagli

B. Bracci, A. D Ambra, G.Licitra, A. Zari

B. Bracci, A. D Ambra, G.Licitra, A. Zari PROPOSTE PER LA VALUTAZIONE TEORICA IN AMBIENTE CARTOGRAFICO 3D DELL IMPATTO AMBIENTALE DI RADAR B. Bracci, A. D Ambra, G.Licitra, A. Zari Presentazione Dott. Andrea Zari Alessandria, 8 giugno 2016 SISTEMI

Dettagli

Misure di induzione magnetica: principio fisico del sensore a induzione

Misure di induzione magnetica: principio fisico del sensore a induzione Misure Misure di induzione magnetica: principio fisico del sensore a induzione V π = 2 ƒ A B Con una sola spira V = N 2π ƒ A B Con N spire Master Sistemi Informativi Geografici per il monitoraggio e la

Dettagli

UN MODELLO PER LA PROPAGAZIONE DEL MOTO

UN MODELLO PER LA PROPAGAZIONE DEL MOTO Università degli studi di Genova Scuola Politecnica UN MODELLO PER LA PROPAGAZIONE DEL MOTO ONDOSO: PARAMETRIZZAZIONE DELLA DISSIPAZIONE PER FRANGIMENTO CANDIDATI: FEDERICO CIOTTI VALENTINO LERZO RELATORE:

Dettagli

Onde sonore stazionarie in un tubo risonante

Onde sonore stazionarie in un tubo risonante Onde sonore stazionarie in un tubo risonante Scopo dell esperimento Determinare la velocità del suono analizzando le caratteristiche delle onde sonore stazionarie in un tubo risonante. Richiamo teorico

Dettagli

Circuito RC con d.d.p. sinusoidale

Circuito RC con d.d.p. sinusoidale Circuito C con d.d.p. sinusoidale Un circuito C-serie ha la seguente configurazione: G è la resistenza interna del generatore. Misura dello sfasamento della tensione ai capi del condensatore rispetto alla

Dettagli

SCIENZA&SPORT. Scienza per capire lo sport - Sport per capire la scienza

SCIENZA&SPORT. Scienza per capire lo sport - Sport per capire la scienza SCIENZA&SPORT Scienza per capire lo sport - Sport per capire la scienza LIVELLO AMBIENTE caratteristiche generali ASPETTI DOMINANTI GRAVITÀ - ATTRITI forze naturali: uguali per tutti ATTREZZO caratteristiche

Dettagli

sia fa(a la luce, e la luce fu. Genesi, 1,3

sia fa(a la luce, e la luce fu. Genesi, 1,3 sia fa(a la luce, e la luce fu. Genesi, 1,3 PLS Astronomia Secondo anno I. Cose è uno SPETTRO e come si costruisce II. Gli spettri delle stelle: che informazioni fisiche ci forniscono? (osservazione di

Dettagli

ANALISI DI FREQUENZA

ANALISI DI FREQUENZA Giada Grosoli matr. 1391 Lezione del 19/1/ ora 8:3-1:3 ANALISI DI FREQUENZA Nello studio dell acustica è molto importante l analisi di frequenza del suono. E fondamentale infatti valutare, oltre al livello

Dettagli

Localizzazione di una esplosione

Localizzazione di una esplosione XXIII Ciclo di Dottorato in Geofisica Università di Bologna Corso di: Il problema inverso in sismologia Prof. Morelli Localizzazione di una esplosione Paola Baccheschi & Pamela Roselli 1 INTRODUZIONE Problema

Dettagli

Capitolo 6. La distribuzione normale

Capitolo 6. La distribuzione normale Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 6 La distribuzione normale Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Facoltà di Ingegneria, Università

Dettagli

Confronto stime-misure

Confronto stime-misure Confronto stime-misure L approccio modellistico adottato per la stima del campo di vento ha previsto, nella fase di configurazione del modello CALMET utilizzato per il downscaling, una verifica delle stime

Dettagli

Questi indicatori sono stati elaborati in relazione al territorio della Provincia di Ravenna.

Questi indicatori sono stati elaborati in relazione al territorio della Provincia di Ravenna. 3 - LE CONDIZIONI METEOROLOGICHE NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI RAVENNA (Elaborazioni grafiche a cura di G. Bonafè - ARPA - SIMC) 3.1 - Gli indicatori meteorologici per lo studio della qualità dell

Dettagli

INVILUPPO DI VOLO VELOCITÀ MASSIMA IN VOLO ORIZZONTALE RETTILINEO UNIFORME

INVILUPPO DI VOLO VELOCITÀ MASSIMA IN VOLO ORIZZONTALE RETTILINEO UNIFORME INILUPPO DI OLO Una volta diagrammate le curve delle potenze disponibili e necessarie, dobbiamo ora usarle per determinare le prestazioni fondamentali del velivolo: tali prestazioni andranno a generare

Dettagli

Lusevera 25/05/2002 Md 2.5, distanza 4 km

Lusevera 25/05/2002 Md 2.5, distanza 4 km Terremoto Con questo termine si indica lo spostamento istantaneo lungo una faglia, il conseguente rilascio di energia in forma di onde sismiche e il risultante scuotimento del suolo. Causa di tale spostamento

Dettagli

L adattamento con le misure al suolo e la preparazione dell Atlante

L adattamento con le misure al suolo e la preparazione dell Atlante Torna alla presentazione Atlante eolico dell Italia L adattamento con le misure al suolo e la preparazione dell Atlante G.Botta 3 marzo 2004 1 Quali obiettivi per l Atlante eolico L Atlante deve fornire

Dettagli

Pericolosità, Vulnerabilità, Rischio

Pericolosità, Vulnerabilità, Rischio Provincia di Latina Settore Polizia Provinciale Servizio Protezione Civile Corso specialistico per Operatori di Protezione Civile Rischio Idrogeologico e Idraulico Pericolosità, Vulnerabilità, Rischio

Dettagli

STATISTICA (2) ESERCITAZIONE Dott.ssa Antonella Costanzo

STATISTICA (2) ESERCITAZIONE Dott.ssa Antonella Costanzo STATISTICA (2) ESERCITAZIONE 7 11.03.2014 Dott.ssa Antonella Costanzo Esercizio 1. Test di indipendenza tra mutabili In un indagine vengono rilevate le informazioni su settore produttivo (Y) e genere (X)

Dettagli

Membro della Task Force Nazionale BLSD CRI. Membro Consiglio Direttivo SIMEUP LAZIO

Membro della Task Force Nazionale BLSD CRI. Membro Consiglio Direttivo SIMEUP LAZIO Membro della Task Force Nazionale BLSD CRI Membro Consiglio Direttivo SIMEUP LAZIO Il pulsossimetro e uno strumento di facile utilizzo, che fornisce 1) curva pletismografica 2) frequenza cardiaca 3)

Dettagli

Studio di stabilità per una curva di luce ottenuta con CCD SBIG ST10XME e software di elaborazione MaximDL. (A cura di Fabio Zara)

Studio di stabilità per una curva di luce ottenuta con CCD SBIG ST10XME e software di elaborazione MaximDL. (A cura di Fabio Zara) Studio di stabilità per una curva di luce ottenuta con CCD SBIG ST10XME e software di elaborazione MaximDL (A cura di Fabio Zara) Introduzione La fotometria stellare in genere riguarda lo studio di una

Dettagli

Capitolo 2 Le misure delle grandezze fisiche

Capitolo 2 Le misure delle grandezze fisiche Capitolo 2 Le misure delle grandezze fisiche Gli strumenti di misura Gli errori di misura Il risultato di una misura Errore relativo ed errore percentuale Propagazione degli errori Rappresentazione di

Dettagli