A marzo i porti marittimi cinesi hanno movimentato un traffico di 671,0 milioni di tonnellate di merci (+3,1%)

Transcript

1 Anno XX IL QUOTIDIANO ON-LINE PER GLI OPERATORI E GLI UTENTI DEL TRASPORTO Martedì 12 aprile 2016 Piazza Matteotti 1, Genova - Tel , Fax Direttore responsabile Bruno Bellio admin@informare.it A marzo i porti marittimi cinesi hanno movimentato un traffico di 671,0 milioni di tonnellate di merci (+3,1%) I container sono stati pari a 15,8 milioni di teu (+4,5%) Lo scorso mese i porti cinesi hanno movimentato un traffico di 958,6 milioni di tonnellate di merci, con una progressione del +4,1% rispetto a 920,8 milioni di tonnellate movimentate nel marzo I soli porti marittimi hanno totalizzato un traffico pari a 671,0 milioni di tonnellate (+3,1%) e i porti fluviali/inland di 287,7 milioni di tonnellate (+6,5%). Tra i principali porti per volume di traffico, a marzo 2016 il porto di Ningbo-Zhoushan ha movimentato 77,1 milioni di merci (+3,4%), Shanghai 53,8 milioni di tonnellate (-10,3%), Tianjin 45,7 milioni di tonnellate (0%), Guangzhou 45,0 milioni di tonnellate (+15,0%), Qingdao 43,2 milioni di tonnellate (+1,3%) e Tangshan 40,8 milioni di tonnellate (-5,0%). Lo scorso mese il traffico containerizzato movimentato dai porti cinesi è stato pari a 17,6 milioni di teu (+5,1%), di cui 15,8 milioni di teu movimentati dai porti marittimi (+4,5%) e 1,8 milioni di teu dai porti interni (+11,3%). I primi porti per volume di traffico dei container sono stati Shanghai con 3,0 milioni di teu (-3,2%), Shenzhen con 1,8 milioni di teu (+9,1%), Ningbo-Zhoushan con 1,7 milioni di teu (+4,8%), Qingdao con 1,5 milioni di teu (+3,2%), Guangzhou con 1,5 milioni di teu (+13,9%) e Tianjin con 1,2 milioni di teu (-0,8%). Nel primo trimestre di quest'anno il traffico complessivo movimentato dai porti cinesi è stato pari a 2,76 miliardi di tonnellate di merci, in crescita del +1,7% rispetto a 2,71 milioni di tonnellate nei pri- 117,6 milioni di tonnellate (+1,8%) e Dalian con 113,6 milioni di tonnellate (+3,3%). Nel primo trimestre del 2016 il traffico containerizzato è stato pari a 50,0 milioni di teu (+1,9%), di cui 44,9 milioni di teu movimentati dai porti marittimi (+1,6%) e 5,1 milioni di teu dai porti interni (+4,2%). I principali porti per volume di traffico movi- mi tre mesi del I soli porti mentato sono stati Shanghai con marittimi hanno movimentato 8,5 milioni di teu (-1,7%), Shenz- 1,94 milioni di tonnellate (+1,5%) hen con 5,6 milioni di teu e i porti fluviali/inland 817,7 mi- (-2,6%), Ningbo-Zhoushan con lioni di tonnellate (+2,1%). I pri- 5,3 milioni di teu (+5,1%), Qing- mi porti per volume di traffico ri- dao con 4,4 milioni di teu sultano essere Ningbo-Zhousan (+4,8%), Guangzhou con 4,0 mi- con 224,3 milioni di tonnellate lioni di teu (+5,3%) e Tianjin con (+2,5%), Shanghai con 152,1 mi- 3,3 milioni di teu (-2,1%). lioni di tonnellate (-4,9%), Tianjin con 125,7 milioni di tonnellate (-3,5%), Qingdao con 124,7 milioni di tonnellate (+1,4%), Tangshan con 123,2 milioni di tonnellate (+2,7%), Guangzhou con Pagina 1 di 5

2 Nogarin: se non ci sarà il coinvolgimento dei Comuni nel nuovo sistema di governance dei porti prenderemo provvedimenti severi La Regione Toscana parteciperà al risanamento finanziario dell'interporto Amerigo Vespucci «La riforma portuale messa in piedi dal governo va nella direzione sbagliata. Se non ci sarà un'inversione di rotta, con un maggior coinvolgimento dei Comuni, saremo costretti a prendere provvedimenti severi». Lo ha affermato oggi Filippo Nogarin, sindaco di Livorno e presidente della Commissione Città Portuali di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), partecipando alla 70esima assemblea annuale di Confetra a Roma dove era presente anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. «La riforma - ha denunciato Nogarin - provocherà una spaccatura più marcata tra porto e città: i vertici delle Authority, che attualmente sono scelti dal Ministero di concerto con Regione, Province Comuni interessati e categorie, saranno appannaggio solo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e delle Regioni e questo non è ammissibile. Già oggi le Authority sono organismi indipendenti ce operano senza rendere minimamente conto ai sindaci. Ma è bene ricordare a tutti che le loro decisioni hanno poi ricadute dirette sulle città e sull'occupazione». «A Livorno - ha proseguito Nogarin - abbiamo avuto di recente un esempio lampante, con l'autorità Portuale che dall'oggi al domani ha deciso di chiudere un posteggio da 120 posti che veniva utilizzato, a pagamento, prevalentemente dai livornesi. Come ANCI, un anno fa - ha ricordato - avevamo chiesto che fosse introdotta una tassa portuale sugli sbarchi, sulla falsariga di quella che già è prevista nelle città aeroportuali. Questa proposta non ha trovato spazio nella legge di stabilità, ma se non ci saranno correttivi alla riforma dei porti, a Livorno potremmo valutare la possibilità di imporre dazi sulle merci e i passeggeri in ingresso al porto». Replicando al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ieri a Livorno, nel corso delle conclusioni del convegno dedicato alla portualità e al suo futuro organizzato dall'associazione degli agenti marittimi Asamar, aveva sottolineato che «anche alla portualità toscana deve essere consentito di giocare la propria partita, che è quella della competitività dei propri scali» e - rilevando che la portualità toscana forse sconta qualche ritardo - aveva sostenuto che «il municipalismo ha rappresentato un freno», il sindaco di Livorno ha ribattuto che «Rossi si sbaglia di grosso. Livorno - ha puntualizzato Nogarin - ha potuto beneficiare del prestito garantito dal piano Junker attraverso la Banca Europea solo in ragione dell'emergenza occupazionale che si registra in città. Non è possibile che come Comune si debba quotidianamente fare i conti con questa emergenza sociale, ma non si possa avere voce in capitolo sul futuro di un sistema, quello portuale, che potrebbe rappresentare la principale soluzione al dramma dei disoccupati livornesi». Intanto, per far fronte ad un'emergenza economica, oggi la giunta regionale della Toscana ha approvato un protocollo d'intesa tra la Regione, l'autorità Portuale di Livorno e la Società Interporto Amerigo Vespucci che prevede un pacchetto di interventi per riequilibrare il quadro economico e finanziario della società interportuale di Guasticce con lo scopo di consentirle di raggiungere gli obiettivi previsti dal piano industriale. La delibera consente la Pagina 2 di 5

3 partecipazione della Regione alla manovra finanziaria che ha l'obiettivo di dare stabilità alla società in un arco decennale. La prima azione prevista dal protocollo riguarda la proroga tecnica della garanzia fideiussori concessa nel 2005 fino a un massimo di 18 milioni di euro, traslando la scadenza del debito, di durata decennale, alla fine del Tale proroga sarà richiesta da parte della giunta al consiglio regionale attraverso una modifica alla legge finanziaria del Nel testo sono previsti anche due impegni da parte dell'autorità Portuale di Livorno: anzitutto l'impegno a proporre al Comitato Portuale la sottoscrizione di un aumento di capitale di oltre 6, 5 milioni di euro (ricavato dalla vendita delle quote dell'autorità nella società Porto 2000), poi l'avvio delle procedure di legge per acquisire un terreno di metri quadri di proprietà della società Interporto, con una edificabilità del 50% a uso magazzini al valore indicato dall'agenzia del Demanio (stimato quattro milioni di euro). La società Interporto a sua volta si impegna a presentare un piano industriale e di ristrutturazione del debito aggiornato rispetto a queste proposte, interpellando il sistema bancario su questo nuovo quadro, la cui condivisione è condizione fondamentale per il buon esito dell'operazione. «Nel momento in cui il governo sta concludendo la riforma della portualità - ha osservato l'assessore regionale alle Infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli - la Toscana intende farsi trovare pronta alla sfida della competitività dei propri scali e delle strutture retro portuali, come quella dell'interporto di Guasticce. La crescente sinergia tra Autorità Portuale di Livorno e Interporto assieme agli interventi della Regione per il potenziamento del porto e gli investimenti nelle infrastrutture ferroviarie a servizio del porto e di collegamento porto-interporto - ha concluso l'assessore - saranno determinanti anche per il successo della prossima Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Settentrionale». Lo scorso mese il traffico delle merci nel porto di Barcellona è cresciuto del +11,2% grazie al rialzo delle rinfuse Stabile il volume complessivo dei carichi containerizzati Lo scorso mese il traffico delle merci movimentato dal porto di Barcellona ha registrato un incremento del +11,2% essendo stato pari a quasi 4,3 milioni di tonnellate rispetto a 3,8 milioni di tonnellate totalizzate nel marzo La crescita è stata generata dal rilevante aumento dei volumi di rinfuse secche, che sono ammontati a 464mila tonnellate (+38,0%), e di rinfuse liquide, attestatesi a 1,2 milioni di tonnellate (+37,3%) di cui 1,0 milioni di tonnellate di idrocarburi (+65,0%) e 217mila tonnellate di altri carichi liquidi (-22,9%). Il traffico delle merci varie è invece diminuito scendendo a 2,6 milioni di tonnellate (-1,2%), di cui 1,6 milioni di tonnellate di merci containerizzate (-0,3%) realizzate con una movimentazione di contenitori pari a teu (+1,4%) e 948mila tonnellate di merci convenzionali (-2,7%). Lo scorso mese i passeggeri movimentati dal porto catalano sono stati 183mila (+17,7%), di cui 101mila crocieristi (+19,1%) e 82mila passeggeri dei traghetti (+15,9%). Nei primi tre mesi del 2016 il traffico delle merci è ammontato complessivamente a più di 10,9 milioni di tonnellate, con una progressione del +5,5% rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Nel settore delle rinfuse liquide sono state movimentate 2,8 milioni di tonnellate (+5,8%), di cui 2,3 milioni di tonnellate di idrocarburi (+18,5%) e 578mila tonnellate di altre rinfuse liquide (-25,4%), e nel comparto delle rinfuse secche il traffico è stato di 968mila tonnellate (+3,8%). Il totale delle merci varie è risultato di 7,1 milioni di tonnellate (+5,6%), di cui 4,7 milioni di tonnellate di merci in container (+8,8%) totalizzate con una movimentazione di contenitori pari a teu (+7,8%) e 2,4 milioni di tonnellate di merci convenzionali (-0,3%). Nei primi tre mesi di quest'anno i passeggeri sono stati 421mila (+12,0%), di cui 256mila crocieristi (+10.,3%) e 165mila passeggeri delle linee regolari (+14,7%). La proprietà di Siremar passa a Società Navigazione Siciliana (Ustica Lines e Caronte & Tourist) La compagnia guidata da Morace gestirà il settore aliscafi, mentre quella diretta da Repaci e Franza opererà i traghetti Ieri è stata formalizzata la cessione della compagnia di navigazione Siremar alla Società Navigazione Siciliana Spa (SNS), joint venture paritetica partecipata dalle compagnie marittime Ustica Lines e Caronte & Tourist che hanno confermato il mantenimento dei servizi e delle attività realizzate dalla Siremar sia per la flotta di traghetti che per quella dei mezzi veloci nonché il mantenimento dell'intero personale della compagnia di navigazione. Nei giorni scorsi l'amministratore delegato di Ustica Lines, Ettore Morace, aveva preannunciato che il valore della transazione ammonta a circa 55,1 milioni di euro. L'attività di Siremar nel settore delle navi traghetto sarà gestita dalla Caronte & Tourist e la presidenza e la vicepresidenza saranno affidate rispettivamente a Antonino Repaci e Vincenzo Franza, amministratori delegati di Caronte & Tourist, mentre la carica di amministratore delegato sarà assegnata a Luigi Genghi, direttore generale di Caronte & Tourist. Il settore aliscafi sarà invece gestito da Ustica Lines e sarà presieduto da Ettore Morace. Sinora la Siremar era gestita dalla Compagnia delle Isole (CdI), società alla quale nel 2011 era stata ceduta nel quadro della privatizzazione delle compagnie del grup- Pagina 3 di 5

4 dalle agenzie siciliane che proprio con l'assemblea del 20 maggio porteranno a compimento un processo di razionalizzazione associativa, accenderà i riflettori anche sulle tematiche di scottante attualità relative al ruolo della Sicilia sulle rotte dell'emigrazione. L'assemblea degli agenti marittimi sarà anche chiamata a eleggere il nuovo presidente Gian Enzo Duci designato dal recente consiglio direttivo a succedere al vertice della federazione all'attuale presidente Michele Pappalardo. po Tirrenia (informare del 18 ottobre 2011). A febbraio del 2015 il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio aveva accolto il ricorso proposto da Società Navigazione Siciliana che, quale partecipante alla procedura per la dismissione del ramo d'azienda della Siremar, aveva chiesto l'ottemperanza della sentenza del 7 giugno 2012 dello stesso Tar del Lazio, confermata in appello con sentenza del Consiglio di Stato del 7 febbraio 2014, con cui erano stati annullati gli atti finali della procedura che stabilivano l'assegnazione della Siremar alla Compagnia delle Isole, compagnia controllata dalla Mediterranea Holding Spa dell'armatore Salvatore Lauro e partecipata dalla Regione Siciliana. Il 20 maggio a Trapani si terrà l'assemblea annuale della Federagenti L'assise sarà chiamata a eleggere il nuovo presidente Gian Enzo Duci designato dal consiglio direttivo Il prossimo 20 maggio a Trapani si terrà la 67esima assemblea della Federazione nazionale degli agenti, raccomandatari e mediatori marittimi (Federagenti). Nel corso dell'assise saranno affrontati i problemi relativi alla definizione della riforma dei porti, con particolare attenzione al ruolo degli imprenditori privati nelle nuove strutture di governance dei porti e della logistica. Federagenti ha specificato che l'assemblea, fortemente voluta Nei primi tre mesi del 2016 il traffico dei passeggeri nel porto di Piombino è aumentato del +9% Le merci sono diminuite del -10% Nel primo trimestre di quest'anno il porto di Piombino ha movimentato 986mila tonnellate di merci, con una diminuzione del -10,1% rispetto a quasi 1,1 milioni di tonnellate nei primi tre mesi del Le merci allo sbarco sono state pari a 643mila tonnellate (-10,1%) e quelle all'imbarco a 343mila tonnellate (-9,8%). Nel settore dei passeggeri il traffico è stato di 287mila persone, con un incremento del +9,0% rispetto al primo trimestre dello scorso Pagina 4 di 5

5 anno. Complessivamente il traffico di veicoli è stato di 105mila unità (+12,0%), di cui 71mila auto al seguito dei passeggeri (+16,7%), 2mila mezzi turistici (+74,0%) e 12mila veicoli commerciali (+0,9%). Nei prossimi giorni saranno consegnate le prime navi con propulsione a metanolo Dotate di motori MAN B&W, sono in costruzione presso Hyundai Mipo Dockyard e Minaminippon Shipbuilding Nella seconda metà di questo mese entreranno a far parte della flotta mondiale le prime navi oceaniche la cui propulsione può essere alimentata con metanolo. Si tratta di sette product tanker della portata lorda di tonnellate che Waterfront Shipping Company (WFS) del gruppo Methanex Corporation, Mitsui O.S.K. Lines (MOL), Westfal- Larsen & Co. (WL) e Marinvest/Skagerack Invest hanno ordinato al cantiere navale sudcoreano Hyundai Mipo Dockyard (HMD) e al cantiere navale giapponese Minaminippon Shipbuilding Co., con opzione per ulteriori tre navi. Oltre che con metanolo, i sistemi di propulsione MAN B&W ME-LGI-2 delle product tanker potranno essere alimentati anche con nafta, nafta leggera o gasolio. Le sette navi saranno noleggiate dalla Waterfront Shipping Co. che le utilizzerà per sostituire vecchie unità e per ampliare al flotta. Due navi sono di proprietà della norvegese WL, due di proprietà congiunta della svedese Marinvest e della canadese WFS e tre del gruppo armatoriale giapponese MOL. Le prime tre nuove product tanker, che sono lunghe 186,0 metri e larghe 32,2 metri, saranno consegnate alla fine di questo mese: il 20 e il 28 aprile la coreana HMD consegnerà due navi rispettivamente di proprietà della WL e della joint venture WFS/Marinvest, mentre il 22 aprile MOL prenderà in consegna una nave in Giappone. Le ultime quattro navi saranno consegnate il prossimo ottobre. Pagina 5 di 5