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2 INDICE 1- GENERALITÀ Interventi previsti Generalità Normative di riferimento Interventi - descrizione dettagliata - calcoli Rete idranti Rete idranti calcolo idraulico Modifica alla centrale di distribuzione fluido caldo Demolizioni Nuove installazioni Calcoli... 6

3 1- GENERALITÀ l intervento di progetto consiste nella realizzazione della rete idranti a servizio del complesso scolastico denominato Scuole A. Costa e situato in via Pio IX n 1 a Imola e nella modifica dell impianto termico in centrale termica. 2- Interventi previsti Il complesso scolastico oggetto dell intervento si compone di un corpo adibito ad aule e laboratori ed un corpo adibito a palestra e spogliatoi con docce. L intervento di progetto consiste nella realizzazione della rete idranti a servizio dell intero complesso e la rimozione dei vasi di espansione aperti in cemento amianto attualmente a servizio dell impianto di riscaldamento con la conseguente trasformazione dell impianto da vaso aperto a vaso chiuso Generalità Le installazioni devono essere eseguite a perfetta regola d arte, in osservanza delle prescrizioni riportate nel testo di Legge n 168 del Il materiale deve essere conforme a quanto previsto dalle attuali norme tecniche e di sicurezza per le apparecchiature (norme CEI 74-2). Le apparecchiature elettroniche devono essere alimentate direttamente con la tensione erogata attualmente in Italia, devono essere munite dei marchi di certificazione IMQ, TUV o GS, ed altri equivalenti, riconosciuti da tutti i paesi del C.E.N.E.L.E.C. fra i quali l italia ed i paesi della CEE. Le apparecchiature devono essere conformi alle norme relative alla compatibilità elettromagnetica, inoltre dovranno essere corredate dai depliants illustrativi delle macchine offerte con particolare riferimento alle caratteristiche tecniche di potenzialità, di assorbimento elettrico e di rumorosità. Le apparecchiature devono essere provviste di regolare marcatura "CE" prevista dalle norme vigenti (93/68 CEE del , attuazione della direttiva CEE 73/23 del Consiglio del , EMC 89/336 ed EEC 92/31, nonchè alla EN ) Normative di riferimento L'esecuzione dei lavori e la scelta dei materiali dovranno essere conformi alla normativa vigente della quale si riporta il seguente stralcio: DPR n. 547 dei 27 aprile 1955, D.L. 626/94 e D.L. 494/96 sulle Norme per la prevenzione degli infortuni sui lavoro. D.P.R. 19/3/1956 n. 303 "Norme generali per l'igiene dei lavoro" e successive integrazioni. Legge 1 marzo 1968, n. 186 sulle Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici (Regola d'arte). D.M. 1 dicembre 1975 sulle Norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione e successivi aggiornamenti, Legge per il contenimento dei consumo energetico e relativi regolamenti (Legge n , 10191, etc.). Legge 13 luglio 1966, no 615 e DPR n' 1331 dei e successivi sui Provvedimenti contro l'inquinamento atmosferico. Legge 5 marzo 1990 n' 46 sulle Norme per la sicurezza degli impianti. Leggi 9 gennaio 1991 n' 9 e n' 1 0, Regolamenti relativi e successivi sulle Norme per l'attuazione dei piano energetico nazionale. Pag. 2

4 D.P.R. 26 agosto 1993 no 412 sul Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione e la manutenzione degli impianti Norma UNI 8199 sulla Misura in opera e valutazione dei rumore prodotto negli ambienti dagli impianti di riscaldamento, condizionamento e ventilazione. D.P.C.M. 1 marzo 1991 sui Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno. Decreto 24 maggio 1988 n' 236 e successivi sull'attuazione della Direttiva 'CEE' no concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art. 15 della Legge 16 aprile 1987 no 183. Norma UNI-CTI 8065 sul Trattamento dell'acqua negli impianti termici ad uso civile. EN sui Sistemi di qualità e Criteri per l'assicurazione (o garanzia) della qualità nella progettazione, sviluppo, fabbricazione, installazione ed assistenza. Norme UNI-CIG (tutte). Norme UNI-CTI (tutte). Norme e prescrizione I.S.P.E.S.L. (ex ANCC, tutte). Norme e prescrizioni dell'ex ENPI (tutte). Norme ldrosanitarie Italiane (tutte). Norme dell'istituto Italiano dei Plastici e progetti UNIPLAST (tutte). Norme C.E.I. riconosciute con Legge 113/1968 n' 186 per quanto riguarda gli impianti elettrici: Norme C.E.I. interessate Normativa specifica sulle apparecchiatura utilizzate negli impianti in oggetto (tutta). Norme, Decreti, Leggi, Disposizioni etc. emanate da Enti (VV.F., I.S.P.E.S.L., ex E.N.P.I,, CEI, UNI, UNI-CIG, etc.) direttamente o indirettamente interessati dagli impianti e i lavori (tutte). DECRETO MINISTERIALE 26 agosto 1992 recante Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica DM 20 dicembre 2012 :Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi. Norma UNI Impianti di estinzione incendi reti idranti Norma UNI Installazioni fisse antincendio Raccolta R 2009 Inail ex Ispesl L'osservanza di tutte queste norme si intende estesa a tutte le emanazioni fino ai termine dell'esecuzione dei lavori. Tutti i componenti di produzione, distribuzione ed utilizzazione dei calore dovranno essere omologati, secondo le prescrizioni della legge 10/91 dei relativi regolamenti di esecuzione e ciò dovrà essere documentato dai certificati di omologazione (e/o di conformità dei componenti ai prototipi omologati) che dovranno essere forniti alla Committente. Tutti i materiali isolanti impiegati per tubazioni dovranno essere conformi come caratteristiche e come spessori alle prescrizioni della normativa. Tale rispondenza dovrà essere documentata dai certificati di accertamento di laboratorio (conduttività termica, stabilità dimensionale e funzionale e comportamento al fuoco). Tutti i serbatoi, i recipienti in pressione e le apparecchiatura soggetti a collaudo o ad omologazione I.N.A.I.L. dovranno essere regolarmente collaudati e provvisti di targa di collaudo e/o Pag. 3

5 punzonatura I.N.A.I.L. Tutti i componenti elettrici dovranno essere, ove possibile, provvisti dei marchio di qualità (l.m.q.). Tutto quanto sopra sarà ovviamente compreso nel prezzo di appalto dei lavori 2.2 Interventi - descrizione dettagliata - calcoli Rete idranti La nuova rete idranti a servizio del complesso scolastico avrà le seguenti caratteristiche tecniche: Area di rischio considerata secondo UNI 10779: livello 1 (LH OH1 secondo EN UNI SCUOLE) Classificazione della scuola : tipo 3 >500<801 persone presenti contemporaneamente come da D.M. 12/08/1992 Pericolosità: 1 come da Tabella 1 D.M. 20/12/2012 Protezioni: interna come da come da Tabella 1 D.M. 20/12/2012 Tipo di alimentazione: singola come da Tabella 1 D.M. 20/12/2012 Numero attacchi motopompa: 1 come da UNI e da D.M. 12/08/1992 Alimentazione idrica dall acquedotto comunale in grado di assicurare il funzionamento di numero 3 idranti UNI 45 contemporaneamente funzionanti con una portata cadauno di 120 l/min, con una pressione residua di 1,5 BAR al bocchello per almeno 60 minuti; come da D.M. 12/08/1992 Dimensionamento tubazioni per garantire una portata minima di 360 l/min. per ogni colonna montante e il funzionamento contemporaneo di almeno 2 colonne: come da D.M. 12/08/1992 (come indicato al punto 8.2 della Norma 10779) avrà le seguenti caratteristiche di portata e pressione: Portata di progetto: >= 360 L/min (ovvero nr. 3 idranti UNI 45 in grado di erogare 120 l/min cadauno) Pressione residua al bocchello: 1,5 Bar Pressione disponibile acquedotto 2 bar (dichiarata) Numero e posizione idranti UNI 45 con manichetta lunghezza MT 20 vedere elaborato grafico allegato. Pag. 4

6 2.2.2 Rete idranti calcolo idraulico Il calcolo idraulico è stato effettuato analizzando le perdite di carico nella diramazione idraulicamente più sfavorita e considerando il funzionamento contestuale degli ultimi 3 idranti della diramazione medesima: a seguire si riporta il riepilogo del calcolo effettuato: LIVELLO DI PROTEZIONE: 2 PROTEZIONE INTERNA : SI PROTEZIONE ESTERNA : COMPARTIMENTI > 4000 mq NO NO PRESSIONE ALLA LANCIA DEFINITA DA NORMA ANELLO: SI NO ANALISI PERDITE DI CARICO SECONDO UNI 10779: DISTRIBUZIONE A IDRANTI PIU' SFAVORITI bilanciamento 100 % lunghezza equivalente localizzate perdite unitari e tratto portata portata bilanciata diam int lunghezza Lunghezza Totale C Perdite tronco [L/min] [L/min] [mm] [m] [m] [m] [mmh2o] [mmh2o] Perdita manichetta [mmh2o]: TOTALE [mmh2o]: PRESSIONE RESIDUA ALLA LANCIA PIU' SFAVORITA [mm. H2O]: KV LANCIA: PORTATA LANCIA PIU' SFAVORITA [l/min:] PRESSIONE NECESSARIA ALL'INGRESSO DELL'IMPIANTO [mm. H2O]: Sulla base delle risultanze del calcolo idraulico effettuato la rete idranti necessita di una pressione di alimentazione minima al punto di allaccio di 1,81 Bar Pag. 5

7 3 Modifica alla centrale di distribuzione fluido caldo 3.1 Demolizioni Demolizione dei tratti a vista delle tubazioni di carico e di sicurezza collegate ai vasi di espansione, demolizione e smaltimento dei vasi di espansione 3.2 Nuove installazioni Realizzazione di tronco cieco di tubazione orizzontale saldato collegato idraulicamente al collettore di ritorno nella posizione indicata in elaborato grafico con (X), di diametro 1 ¼, con due stacchi verticali di diametro 1 femmina sul quale: - Installazione nel primo stacco di una valvola di sicurezza a molla diametro 1 x 1 ¼ qualificata omologata I.N.A.I.L.; pressione di taratura 3 bar; scarico convogliato e visibile - Installazione nel secondo stacco di un manometro con portamanometro campione omologato I.N.A.I.L. con fondo scala 6 bar e delle riduzioni necessarie - Realizzazione di n 5 stacchi dalle tubazioni di ritorno dei circuiti di riscaldamento tramite foratura e saldatura di tratto di tubo di diametro adeguato e filettato all estremità per il collegamento di seguenti accessori: 1. Vaso espansione a membrana litri 50 precarica 1,1 bar da installare su ritorno circuito scambiatore HERA TLR riferimento su elaborato grafico n Vaso espansione a membrana litri 80 precarica 1,1 bar da installare su ritorno circuito convettori piano terra riferimento su elaborato grafico n Vaso espansione a membrana litri 24 precarica 1,1 bar da installare su ritorno circuito convettori piano primo riferimento su elaborato grafico n Vaso espansione a membrana litri 12 precarica 1,1 bar da installare su ritorno circuito scambiatore boyler riferimento su elaborato grafico n Vaso espansione a membrana litri 35 precarica 1,1 bar da installare su ritorno circuito palestra e spogliatoio riferimento su elaborato grafico n 28 Si intende compresa la fornitura di detti vasi espansione completi di certificati e di ogni altro accessorio necessario all installazione, e della regolazione della pressione di precarica; l altezza del vaso da terra e la posizione di installazione dovrà essere tale da non recare intralcio a manutenzioni e controlli. Il vaso n 1 ed il vaso n 2 dovranno essere del tipo con appoggio a terra per non pesare sulle tubazioni. Inserimento, a monte del punto di adduzione dell acqua di reintegro dell impianto e del reintegro acqua sanitaria, di gruppo di riduzione di pressione e di un disconnettore di diametro ½, atto ad impedire il reflusso dell acqua contenuta nell impianto di riscaldamento e nell impianto acqua sanitaria in caso di riduzione di pressione a monte del disconnettore stesso. Realizzazione del collegamento a valle del disconnettore e a monte del riduttore all impianto di produzione acqua sanitaria esistente con tubo in acciaio zincato diametro 1 ; per la posizione del collegamento, del disconnettore e del gruppo di riduzione della pressione si faccia riferimento all elaborato grafico e ai riferimenti 30 e 31dell elaborato stesso. 3.4 Calcoli A seguire vengono riportati i calcoli di dimensionamento dei vasi di espansione previsti in progetto: Pag. 6

8 VERIFICA VOLUME VASO DI ESPANSIONE CIRCUITO CONVETTORI PIANO TERRA Pressione di taratura valvola di sicurezza (P1) 3 Bar (relativa) 4 Bar (assoluta) Volume nominale vaso 1 80 L. Volume nominale vaso 2 0 L. Volume nominale vaso 3 0 L. Volume nominale vaso 4 0 L. Volume nominale vaso 5 0 L Volume nominale complessivo vasi espansione: 80 Quota vasi (hv) 0.5 m. Quota valvola sicurezza 1(hVS) 1 m. Dislivello tra vasi e valvola di sicurezza(dvs) -0.5 m. corrispondente a bar Precarica vasi (P2) 1.2 Bar (relativa) 2.2 Bar (assoluta con min 1,5 bar Contenuto acqua (Va) = 900 L. Verifica capacità vasi tm = 98 Va= 900 Ve= P1= 2.2 bar assoluti P2= bar assoluti DVS= bar Vn>= VOLUME VASI : 80 RISULTATO Il volume complessivo dei vasi di espansione risulta verificato Pag. 7

9 VERIFICA VOLUME VASO DI ESPANSIONE CIRCUITO CIRCUITO CONVETTORI PIANO PRIMO Pressione di taratura valvola di sicurezza (P1) 3 Bar (relativa) 4 Bar (assoluta) Volume nominale vaso 1 24 L. Volume nominale vaso 2 0 L. Volume nominale vaso 3 0 L. Volume nominale vaso 4 0 L. Volume nominale vaso 5 0 L Volume nominale complessivo vasi espansione: 24 Quota vasi (hv) 0.5 m. Quota valvola sicurezza 1(hVS) 1 m. Dislivello tra vasi e valvola di sicurezza(dvs) -0.5 m. corrispondente a bar Precarica vasi (P2) 1.2 Bar (relativa) 2.2 Bar (assoluta con min 1,5 bar Contenuto acqua (Va) = 270 L. Verifica capacità vasi tm = 98 Va= 270 Ve= P1= 2.2 bar assoluti P2= bar assoluti DVS= bar Vn>= VOLUME VASI : 24 Pag. 8

10 VERIFICA VOLUME VASO DI ESPANSIONE CIRCUITO BOILER Pressione di taratura valvola di sicurezza (P1) 3 Bar (relativa) 4 Bar (assoluta) Volume nominale vaso 1 12 L. Volume nominale vaso 2 0 L. Volume nominale vaso 3 0 L. Volume nominale vaso 4 0 L. Volume nominale vaso 5 0 L Volume nominale complessivo vasi espansione: 12 Quota vasi (hv) 0.5 m. Quota valvola sicurezza 1(hVS) 1 m. Dislivello tra vasi e valvola di sicurezza(dvs) -0.5 m. corrispondente a bar Precarica vasi (P2) 1.2 Bar (relativa) 2.2 Bar (assoluta con min 1,5 bar Contenuto acqua (Va) = 135 L. Verifica capacità vasi tm = 98 Va= 135 Ve= P1= 2.2 bar assoluti P2= bar assoluti DVS= bar Vn>= VOLUME VASI : 12 RISULTATO Il volume complessivo dei vasi di espansione risulta verificato Pag. 9

11 VERIFICA VOLUME VASO DI ESPANSIONE CIRCUITO CIRCUITO PALESTRA Pressione di taratura valvola di sicurezza (P1) 3 Bar (relativa) 4 Bar (assoluta) Volume nominale vaso 1 35 L. Volume nominale vaso 2 0 L. Volume nominale vaso 3 0 L. Volume nominale vaso 4 0 L. Volume nominale vaso 5 0 L Volume nominale complessivo vasi espansione: 35 Quota vasi (hv) 0.5 m. Quota valvola sicurezza 1(hVS) 1 m. Dislivello tra vasi e valvola di sicurezza(dvs) -0.5 m. corrispondente a bar Precarica vasi (P2) 1.1 Bar (relativa) 2.1 Bar (assoluta con min 1,5 bar Contenuto acqua (Va) = 410 L. Verifica capacità vasi tm = 98 Va= 410 Ve= P1= 2.1 bar assoluti P2= bar assoluti DVS= bar Vn>= VOLUME VASI : 35 RISULTATO Il volume complessivo dei vasi di espansione risulta verificato Pag. 10

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