L Ingegneria Economica applicata alla gestione dei progetti (project management) - Struttura della professione e certificazione professionale 1

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L Ingegneria Economica applicata alla gestione dei progetti (project management) - Struttura della professione e certificazione professionale 1"

Transcript

1 L Ingegneria Economica applicata alla gestione dei progetti (project management) - Struttura della professione e certificazione professionale 1 Articolo di: Gianluca di Castri A. Premessa A.1. La storia L'Ingegneria Economica, come molte altre discipline scientifiche, è nata e si è sviluppata nell'ambito di un complesso disciplinare più vasto, senza essere fin dall'inizio identificata come scienza a se stante. A tale proposito non dobbiamo dimenticare che lo stesso può dirsi per l Economia, scienza poco nota nell antichità e che inizia ad acquisire lo stato di disciplina indipendente con san Tommaso d Aquino ( ) e poi con Nicola Oresme ( ), vescovo di Lisieux. Alcuni principi di gestione dei progetti furono applicati già con i primi grandi progetti d'ingegneria, ed i primi progetti a noi noti con ragionevole informazione storica sono relativi alla costruzione delle piramidi. In epoca romana di notevole importanza è il trattato sull Architettura di Marco Vitruvio Pollione, vissuto fra il I sec. a.c. ed il I sec. d.c.; la di lui influenza, ed in particolare alcuni criteri e modelli da lui fissati, restarono validi e di universale accettazione almeno sino al VI sec. d.c., quando furono sostituiti da modelli bizantini, anche se resta notevole la sua influenza in tutta l'architettura benedettina. Egli scrive in latino, scritto nell'epoca in cui questa lingua era ben viva e parlata e corrispondente all'epoca che noi definiamo del latino classico 2. Consideriamo innanzitutto la definizione dell'architetto: Architecti est scientia pluribus disciplinis et variis eruditionibus ornata, cuius iudicio probantur omnia quae ab ceteris artibus perficiuntur. Opera ea nascitur et fabrica et ratiocinatione. Vitruvio ci dice che la scienza dell'architetto dipende da varie discipline e competenze che sono parte di altre arti, identificandone così la cultura integrata ed interfunzionale. Ci dice inoltre che la sua attività professionale deve essere sia teorica che pratica. Fra le basi culturali necessarie per l'architetto cita la letteratura, la storia, la matematica, il disegno, il diritto, la filosofia, ed inoltre nozioni di musica, medicina ed astronomia. In termini moderni diremmo un'ampia cultura di base classica, o meglio integrata, tale da dare elevatezza di pensiero (animus magnus); Vitruvio paragona un'educazione panoramica ed integrata alla costituzione di un corpo formato da 1 Notizie sull autore del presente articolo possono essere reperite presso il sito 2 Nella sua lingua vi sono più elementi gergali e popolari rispetto ad altri autori, e ciò la rende più simile alla lingua parlata, di cui restano ben poche tracce. Egli definisce l'attività professionale dell'architetto (opera in latino significa prestazione personale, mentre opus corrisponde ad opera, lavoro, project; confronta con il francese oeuvre ed ouvrage). In opera ea, il pronome posposto ha significato simile al nostro articolo, in altri codici si trova opera eius, il significato non cambia 16/07/03 Pag. 1/ 14

2 varie membra, e sottolinea la capacità di acquisire informazioni di carattere generale da parte di coloro che sono stati educati in varie discipline e sono pertanto addestrati a coglierne le reciproche relazioni e connessioni. Egli identifica altresì la necessità della preparazione giuridica, sia per ottenere le autorizzazioni edilizie e costruire secondo le norme, sia per la gestione dei contratti; si pone inoltre il problema della scelta dei siti e del costo delle opere. Il professionista da lui delineato è un professionista di largo respiro, che è di fatto non solo l'ingegnere o architetto che progetta l'opera, ma anche il responsabile dell'efficacia e dell'efficienza nella sua realizzazione, cioè quello che noi definiamo project director o project manager, pur se unisce a queste le funzioni di ideatore e progettista dell'opera. D'altra parte, ai tempi di Vitruvio, l'importanza della progettazione era primaria; la fattibilità tecnica, in base alle conoscenze dell'epoca, era il principale fattore di successo del progetto; ciò che oggi è ancor vero solo per progetti relativi e tecnologie estremamente avanzate, poiché negli altri casi i fattori di successo sono, come tutti sappiamo, quelli economici e finanziari 3. A.2. Il presente Nel 1987, nel corso di una tavola rotonda presso l AICE Associazione Italiana di Ingegneria Economica, era per la prima volta definito, in Italia, con il concorso di un rappresentante dell ICEC International Cost Engineering Council, il concetto di Ingegneria Economica. All epoca, in tutti i paesi di cultura anglosassone, esisteva una netta separazione fra gestione dei progetti ed ingegneria dei costi, e le due professioni erano completamente separate; così era ed è tuttora nel Regno Unito e nella maggioranza degli stati del Commonwealth e così era, anche se in maniera meno definita, negli Stati Uniti d America; nei paesi di cultura latina le professioni erano maggiormente integrate fra loro. Oggi, dopo oltre venti anni, il concetto di Ingegneria Economica (Total Cost Management) è accettato da tutte le associazioni appartenenti all ICEC. Nell ambito di una più vasta classificazione dello scibile umano, di particolare attualità nell attuale momento di ristrutturazione dei corsi universitari e delle professioni, non riteniamo adeguata una classificazione lineare; lo scibile è composto da una serie di mattoni o argomenti fondamentali, che dovrebbero essere definiti in modo da rispettare i criteri generali di una classificazione globalmente esaustiva e mutuamente esclusiva; questi argomenti possono a loro volta essere 3 Dobbiamo infine tenere presente che, nell'antichità, non esisteva distinzione fra architettura ed ingegneria civile; di fatto la lingua latina non ha un termine adatto a rendere il concetto di ingegnere, così come noi lo intendiamo, e questa difficoltà si è riprodotta nell'uso moderno del latino. Nell'antichità, chi costruiva era comunque definito architectus. Il Lexicon recentis latinitatis traduce ingegnere con due termini, doctor machinarius e peritus. Di fatto però il primo termine indica uno specialista di alto livello, ma non può adattarsi all'ingegnere integrato né all'ingegnere economico, il secondo termine significa esperto, significato che ha conservato, pur declassato, in italiano, ma che necessita di ulteriore specificazione. Esiste tuttavia nel latino medioevale il termine ingenierus; la parola latina che maggiormente rende il concetto di ingegnere integrato e di ingegnere economico, a nostro avviso, potrebbe essere artifex, mentre dai termini ingenierus e peritus ingenierus nascono i termini neolatini (ingegnere, ingenieur, enginhero, ingeniero; engineer). Ricordiamo che il significato del termine latino spesso si perde o si modifica nella parola che etimologicamente ne deriva: il termine peritus, ad esempio, in latino indica un esperto, esso dovrebbe essere applicato a titoli che certificano la competenza ad eseguire un lavoro (idoneitas, can do) e non la conoscenza teorica (know how). Esso potrebbe perciò ben adattarsi ai vari titoli o brevetti di abilitazione professionale, agli iscritti agli albi dei consulenti tecnici del giudice e così via, mentre è improprio l'uso che la lingua italiana ne fa per indicare alcuni titoli di studio secondari. 16/07/03 Pag. 2/ 14

3 raggruppati in un qualsivoglia numero di insiemi e sottoinsiemi, liberamente costituiti (discipline universitarie, corpi delle conoscenze professionali, etc.) e liberi dalla regole di classificazione; ogni argomento potrà così appartenere a più di un insieme ed a vari sottoinsiemi dello stesso insieme. A questi insiemi si possono applicare le regole dell algebra di Boole; tuttavia, ai concetti già noti di unione ed intersezione, dovremo unire il concetto di integrazione, che altrove abbiamo definito, ancorché provvisoriamente. Potremo poi definire i nostri insiemi (ingegneria civile, meccanica, etc.) e sottoinsiemi (ad esempio. ingegneria termotecnica come sotto insieme dell ingegneria meccanica). L ingegneria integrata nasce dall integrazione delle varie branche dell ingegneria; anche se non corrisponde ad una definizione accademica, si può definire ingegnere integrato colui che è in grado di coordinare la progettazione o la costruzione di un manufatto in cui concorrano opere civili, meccaniche, elettriche etc., potendo assumere decisioni tecniche con cognizione di causa. Analogamente, potremmo definire l architettura come integrazione dell ingegneria edile con alcune scienze umanistiche (storia dell arte, sociologia, etc.) e, venendo al settore che ci interessa e riprendendo ed aggiornando le definizioni che furono a suo tempo date dal prof. Brambilla e dal prof. Pojaga, possiamo definire: la scienza della direzione o della gestione (management science) come integrazione di discipline economiche, finanziarie, giuridiche, contabili, commerciali ed organizzative; l ingegneria di progetto (nome che noi proponiamo per il project management, sulla falsariga dello spagnolo ingenieria de proyecto), come integrazione dell ingegneria e della scienza della direzione; la pianificazione, la programmazione ed il controllo applicati ai progetti d ingegneria (planning & project control, planning engineering) come integrazione dell ingegneria e della ricerca operativa; l ingegneria dei costi come integrazione dell ingegneria con discipline economiche ed estimative; l ingegneria economica, infine, come integrazione di ingegneria, scienza della direzione e ricerca operativa, integrando di conseguenza l ingegneria di progetto, la programmazione e l ingegneria dei costi. B. Definizioni L Ingegneria Economica (Total Cost Management) è pertanto una disciplina integrata composta da Gestione dei Progetti o Ingegneria di Progetto (Project Management) Ingegneria dei Costi (Cost Engineering) Programmazione e Controllo di Progetto (Planning & Project Control) Lo schema in figura rappresenta sinteticamente lo schema di integrazione delle varie discipline che compongono l Ingegneria Economica. 16/07/03 Pag. 3/ 14

4 Ingegneria Civile Economia Finanza Organizzazione Ingegneria Industriale Diritto Commercio Mercati Informatica Elettronica etc. Ragioneria Contabilità Ricerca Operativa Ingegneria Integrata Scienza della Direzione Pianificazione Programmazione Controllo Ingegneria dei Costi Ingegneria di Progetto Ingegneria Economica In particolare, il Project Management è il complesso di discipline, tecniche e procedure necessarie al governo delle variabili di un progetto (attività non ripetitiva). Esso può essere eseguito in differenti modalità, cioè a diverso grado d interferenza sul progetto stesso: 16/07/03 Pag. 4/ 14

5 Gestione (Project Management): ampio mandato, stessi poteri del committente nell'ambito dei contratti. Un caso particolare di gestione allargata è il mandato per la totale amministrazione del progetto, in nome e per conto del Committente (Project Directing) Coordinamento (Project Coordination) : intervento senza responsabilità diretta, facoltà propositiva nei confronti delle parti, ma senza il potere di imporre le proprie decisioni. Vigilanza, Certificazione (Project Monitoring, Auditing): intervento informativo e propositivo rivolto al solo committente oppure ad una terza parte interessata (organo superiore, finanziatore, etc.) Il Project Management, sia pure con differenti modalità, è necessariamente riferito a tutte le fasi in cui il progetto è articolato, anche se riveste particolare importanza nella fase di esecuzione del progetto stesso. L ingegneria dei costi comprende: Preventivazione (estimating): stima degli investimenti, stima dei costi di realizzazione e di esercizio, analisi dei rischi, Estimo (appraisal): valutazione di investimenti, progetti o di impianti esistenti. Controllo economico: analisi dei costi e dei ricavi, controllo dei costi e dei ricavi, analisi degli avanzamenti e degli scostamenti, previsioni di completamento, analisi e trattamento statistico dei dati aziendali. In particolare, il controllo economico o controllo di gestione è il sistema di azioni e procedure volte al controllo periodico ed alla relativa generazione di risposte e previsioni circa la situazione corrente dell azienda e dei singoli progetti, con riferimento al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il controllo periodico deve essere principalmente eseguito confrontando i ricavi effettivi con i ricavi programmati ed i costi effettivi con i costi programmati; il confronto periodico dei ricavi e dei costi effettivi è meno significativo, a causa delle differenti modalità di addebito dei costi pluriennali. 4 Il controllo economico non si basa sul solo fatturato, ma tiene conto degli impegni assunti, dei lavori eseguiti, del controllo dello scostamento fra eseguito e programmato e delle previsioni di completamento; esso è pertanto uno strumento che permette, già nelle fasi iniziali di un progetto, di conoscere quale sarà il risultato economico finale e di correggere eventuali deviazioni. Un ulteriore affinamento consiste nel confrontare i costi sostenuti (ciò che è effettivamente accaduto) con la percentuale di avanzamento dei costi preventivi (ciò che sarebbe dovuto accadere, earned value) per dedurne una previsione obiettiva. Nel campo dell ingegneria e costruzioni si usa il termine ingegneria dei costi, che comprende sia il controllo di gestione che la redazione dei preventivi, di particolare 4 A differenza del controllo economico, la contabilità analitica o contabilità industriale ha lo scopo di conoscere i fenomeni interni dell impresa e pertanto le cause dell economicità della gestione. Essa ha la sua finalità nella conoscenza della situazione economica dell azienda, che si esplica nell analisi economica dei processi aziendali. Essa fornisce informazioni sulla determinazione dei costi di progetto, dell efficienza aziendale e della redditività, calcolata anche per periodi diversi dall esercizio annuale. Per le imprese che lavorano su commessa essa permette anche il confronto fra costo preventivo e costo consuntivo. Essa si basa generalmente sulle fatture e fornisce dei dati a consuntivo, ma non permette di tenere sotto controllo i progetti durante la loro esecuzione. Si comincia a parlare di controllo di gestione o controllo economico allorché ai costi consuntivi si aggiunge, periodicamente, una previsione a finire aggiornata sulla base dell effettiva situazione aziendale. 16/07/03 Pag. 5/ 14

6 importanza in questo settore, la cui principale caratteristica è la non ripetitività sia dei preventivi che della struttura dei costi. Preventivazione e Stima Ingegneria dei Costi Raccolta ed elaborazione dei risultati Controllo di Gestione (costi e ricavi) Contabilità Generale e Bilancio Valutazioni di efficacia e di efficienza Previsioni a finire - Valore atteso Contabilità Analitica Analisi dei Costi Allorché il controllo viene eseguito non solo in termini di costo, ma anche in termini tecnici (avanzamento fisico), economici (ricavi e costi) e finanziari (flussi di cassa, entrate ed uscite) si usa il termine controllo di progetto (project control). Un adeguato sistema di controllo del progetto permette di tenere sotto controllo l'andamento nel tempo della fattibilità, definita, in fase di costruzione, come avanzamento statisticamente fattibile in base ai materiali ed ai disegni presenti in cantiere. Le tecniche di controllo di progetto possono essere estremamente utili nell' analisi e nella gestione del contenzioso contrattuale, in quanto la giurisprudenza ci dice solo che, in caso di ritardi, il responsabile deve risarcire il danno, ma il problema reale è determinare chi sia l'effettivo responsabile o, più comunemente, quale sia la ripartizione fra le varie parti della responsabilità di un ritardo. C. Struttura della professione C.1. Cultura di progetto Nel mondo britannico l ingegneria dei costi e la gestione dei progetti hanno avuto uno sviluppo separato, così come separate sono le relative professioni; come abbiamo già detto, ciò avviene nel Regno Unito, nella maggioranza dei paesi appartenenti al Commonwealth Britannico o comunque la cui cultura ed il cui sistema giuridico sono legati al sistema britannico, negli Stati Uniti. 16/07/03 Pag. 6/ 14

7 D altra parte, nella gran parte dei paesi di diritto romano-germanico e, comunque, nei paesi latini, le professioni relative all Ingegneria dei Costi, alla Programmazione e Controllo di Progetto ed alla Gestione dei Progetti hanno avuto uno sviluppo comune, talora confuso. Ciò può essere anche compreso facendo attenzione alla terminologia: in lingua inglese abbiamo differenti definizioni per le aree professionali del Cost Engineering, Project Management, Planning Engineering, Quantity Surveying, nei paesi latini è nato sin dall inizio il termine omnicomprensivo di Ingegneria Economica (Ingenieria Económica, Financiera y de Costos), solo recentemente reso in inglese con Total Cost Management. C.2. Certificazione professionale Le esigenze sempre più pressanti di contenimento dei costi e dei tempi di realizzazione dei progetti enfatizzano la necessità di disporre di un adeguata capacità di gestione tecnica, economica e finanziaria della complessità di un progetto, che, basandosi sull esperienza degli addetti si esprima, in particolare, nell uso mirato sulle necessità del progetto, delle tecniche di programmazione e controllo dei tempi, dei costi e dei flussi finanziari tradizionalmente associate alla cultura del Project Management o, meglio, a quella più generale dell Ingegneria Economica. Queste tecniche, messe a punto, inizialmente, dalle società di ingegneria e di costruzione, per sviluppare le grandi opere infrastrutturali della seconda metà del secolo scorso, sono state esportate anche in altri settori industriali e sono diventate fattore di successo anche per le piccole e medie imprese che operano su progetti. La loro diffusione è però particolarmente efficace quando si accompagna a competenze professionali la cui idoneità risulti da una formazione nel loro corretto utilizzo secondo riferimenti di metodo e di contenuti. Si richiede, per questo, che le competenze siano il risultato di un connubio opportuno di esperienza e di formazione basata su di un corpo organico di conoscenze codificato e riconoscibile da tutti, governato, nell organizzazione dei contenuti, da organismi indipendenti e dedicati, che operino possibilmente su scala internazionale. Gli stessi organismi oltre a definire il corpo organico delle conoscenze necessarie ne attestano, poi, il possesso attraverso adeguata certificazione. Per rispondere a tali esigenze del mercato l ICEC - International Cost Engineering Council ha da tempo istituito, a livello mondiale, la certificazione in Ingegneria Economica, Finanziaria e dei Costi (Total Cost Management); in Italia la certificazione ai sensi ICEC è rilasciata dall AICE - Associazione Italiana di Ingegneria Economica, unico ente accreditato dall ICEC a tale scopo. L AICE precede la certificazione con attività formative e di rilascio di appositi brevetti. La certificazione viene effettuata nei due livelli di Esperto e Praticante ed è valida in tutti i paesi in cui l ICEC opera e fra i quali sono comunque compresi i più importanti paesi industrializzati. Oltre al riconoscimento internazionale derivante dall accreditamento ICEC, i titoli emessi dalle associazioni aderenti hanno ulteriori riconoscimenti dalle singole autorità nazionali; nel Regno Unito, ad esempio, i titoli rilasciati dalla locale associazione di Ingegneria Economica sono riconosciuti nell ambito delle National Vocational Qualifications. Il brevetto di Esperto in Ingegneria Economica non è un titolo di studio, esso non certifica la conoscenza di determinati argomenti (knows how), bensì la competenza professionale (can do), cioè la capacità effettiva di eseguire determinate attività; tale 16/07/03 Pag. 7/ 14

8 competenza deriva in parte dalla conoscenza, che ne è un requisito indispensabile, ed in parte dall effettiva pratica dell attività stessa. C.3. Sviluppo Fino a una ventina di anni or sono, le discipline dell Ingegneria Economica erano note e coltivate solo in quegli ambiti aziendali relativi a grandi aziende di ingegneria e costruzioni operanti all estero, generalmente in alcuni settori industriali (petrolifero, petrolchimico, energia), ove queste conoscenze erano un obbligo dettato dalle condizioni stesse del mercato. Vale la pena di notare che alcune società italiane avevano, già dagli anni 70 dello scorso secolo, sviluppato sistemi di programmazione e controllo avanzati a livello mondiale, che esse utilizzavano purtroppo solo o prevalentemente all estero. Di fatto, in Italia, all epoca, non avrebbe avuto alcun senso utilizzare sofisticati sistemi di controllo, in particolar modo nel caso delle opere pubbliche, ove si partiva con progetti approssimativi (rendendo perciò impossibile un accurata programmazione, che non può non essere basata sui computi metrici) e facendo in modo che la ricerca dell equilibrio fra costi e ricavi fosse ricercata agendo sui ricavi e non controllando i costi. Oggi la situazione, anche per quanto concerne le opere pubbliche, è in evoluzione; questa evoluzione può dirsi iniziata con la prima versione della legge 109/1994 e dovrà necessariamente raggiungere un punto di definizione con l introduzione della figura del Contraente Generale (esistente in molte parti del mondo ma ancora controversa e di difficile accettazione in Italia), che ha estremo bisogno delle tecniche di gestione e controllo dei propri progetti, senza le quali è inevitabilmente destinato all insuccesso. C.4. Organizzazione e metodi Nelle grandi società internazionali di Ingegneria e Costruzione l organizzazione di progetto prevede in genere: Il Project Director, la cui responsabilità è in genere estesa a più progetti e che è parte dell alta direzione della società stessa, Il Project Manager, medio dirigente, con piena responsabilità di gestione del progetto nell ambito dei contratti e del piano operativo (budget) approvati dagli organi superiori, I vari servizi di progetto (Project Engineering, Planning & Project Control, Contract Management, Cost Engineering), che sono talora considerati come funzioni indipendenti e talora come parte dell attività a vocazione generale relativa alla gestione dei progetti. Nelle società di media o piccola dimensione ed, in particolare, nelle società di costruzione la situazione e meno definita, e talora le attività relative alla gestione dei progetti sono considerate parte della funzione costruzioni. Di fatto, la funzione di direzione dell intero progetto, nella sua più ampia accezione, dovrebbe essere prerogativa della Committente, che dovrebbe avere il suo Project Director o Programme Director con il relativi servizi di controllo o vigilanza sul progetto stesso. Questo ruolo era completamente ignoto alla committenza pubblica italiana sino a pochi anni or sono; la nuova legge ha introdotto la figura del Responsabile del Procedimento, che, almeno in parte, dovrebbe riempire la lacuna; tuttavia, una legge non crea una cultura, e sarà necessario un certo tempo prima che il tutto venga assimilato e divenga realmente operativo. Nella committenza privata le cose vanno meglio; tuttavia, in molti casi, la funzione di direzione del progetto, cioè la funzione propria della committenza, è delegata al servizio approvvigionamenti, ed anche ciò è sbagliato in quanto trattasi di funzione di direzione generale che pertanto non può esser parte di un area funzionale. 16/07/03 Pag. 8/ 14

9 Anche la gestione contrattuale e del contenzioso è spesso debole nelle aziende italiane, con un eccessiva delega a legali esterni all azienda; ciò è dovuto anche all eccessiva importanza data ai tecnicismi legali a fronte delle basi tecniche del contenzioso Il percorso di carriera, nelle grandi società di ingegneria e costruzione, inizia con responsabilità di minor livello, in genere inizialmente nell ingegneria o nel cantiere (Junior Planning Engineer, Junior Site Engineer, etc.) e successivamente con una piena responsabilità sempre nell ingegneria o nel cantiere (Planning Engineer, Site Engineer, etc.). A questo punto è possibile accedere ad una responsabilità di coordinamento nell ambito del project management. Inizia anche a svilupparsi, sia pur a fatica, una certa libera professione nell ambito della gestione e controllo dei progetti. D. Formazione e certificazione D.1. Abilitazioni professionali Normalmente il possesso del titolo di studio è condizione necessaria ma non sufficiente per l esercizio della professione o delle professioni che a quel titolo di studio corrispondono; di fatto il titolo di studio certifica il possesso delle conoscenze teoriche necessarie all esercizio della professione, ma non la capacità applicativa delle conoscenze stesse, necessarie per l effettivo esercizio della stessa. Pertanto è necessario un ulteriore passo, con diverse denominazioni e procedure, il cui scopo è certificare l effettiva capacità professionale 5. Per quanto concerne le abilitazioni professionali, esistono nel mondo tre diversi approcci teorici: o l approccio che possiamo definire latino e che si è di fatto sviluppato nei paesi di diritto romano-germanico (civil law), in cui l abilitazione è concessa, previo esame o procedura di accertamento, dallo Stato o comunque da un organismo di diritto pubblico; o l approccio che potremmo definire britannico, che si è sviluppato prevalentemente nei paesi in cui vige un sistema giuridico britannico (common law), per cui l abilitazione professionale è la conclusione di una procedura di cooptazione in un gruppo di pari, strutturato nell ambito del diritto privato (nel sistema giuridico britannico non esiste distinzione fra diritto pubblico e diritto privato); o l approccio che potremmo definire di mercato, per cui alla certificazione si sostituisce l accettazione da parte del mercato 6. 5 In genere sono accettate le seguenti categorie concettuali (L Ingegnere Italiano, n. 295): Conoscenza (sapere, knows how): è ottenuta tramite corsi di istruzione universitari o di altre istituzioni o centri di ricerca, seminari, convegni, etc. Competenza (saper fare, can do): è ottenuta tramite il tirocinio e la pratica professionale con l ausilio di corsi di formazione tenuti da università, associazioni professionali, camere di commercio, società di consulenza, etc. Guida (Leadership, saper far fare) o 6 In pratica si è pensato di realizzare ciò con l obbligo di assicurazione professionale, ipotizzando che solo il professionista sufficientemente affidabile possa essere in grado di ottenere le polizze necessarie ad un prezzo tale da poter stare sul mercato, ma di fatto ciò significa caricare le compagnie assicuratrice di un onere improprio, che esse non sono comunque in grado di svolgere e che potrebbe inoltre essere soggetto alla deviazione di sostituire le garanzie reali alle garanzie professionali. 16/07/03 Pag. 9/ 14

10 I tre approcci possono anche, in una certa misura, concorrere fra loro determinando approcci che potremmo definire misti. Nella realtà i vari sistemi tendono talora a confondersi, anche per il progressivo effetto delle equiparazioni volute dalla normativa comunitaria; nei paesi latini è in corso la riforma degli ordini professionali, e sono sorte associazioni private di professionisti, che certificano la competenza dei loro membri in base a norme precise ed, in certi casi, accreditate da associazioni o organismi internazionali. D.2. Criteri di normalizzazione del contenuto professionale dei ruoli (occupational standards) nel Regno Unito Il sistema di occupational standards, che potremmo tradurre in italiano come norme d impiego, nasce nel Regno Unito come conseguenza degli studi di E. Jaques e del Tavistock Institute, ripresi a metà degli anni Ottanta per la preoccupazione del governo circa la scarsa competitività internazionale dell industria britannica; esso non ha equivalente in Italia. Di fatto nel 1985 inizia, nel Regno Unito, la revisione nazionale delle qualifiche professionali (vocational qualifications) e negli anni successivi vengono istituiti i due sistemi delle NVQ (National Vocational Qualifications) e delle GNVQ (Government National Vocational Qualifications); queste ultime sono assegnate da istituzioni scolastiche (schools) o universitarie (colleges), con lo scopo di fornire un educazione generale riferita ad una particolare area professionale. Nel 1990 fu costituito l Engineering Occupational Standard Group - EOSG con lo scopo di coordinare il lavoro delle quattro Industry Standing Conferences; nel 1996 tutti questi organismi sono stati riuniti nell Occupational Standard Council for Engineering - OSCEng. Ovviamente il lavoro à stato facile per le qualifiche di livello più basso, cioè per i primi tre livelli, e diviene sempre più difficile andando verso i livelli più alti. Vi è un legame fra gli occupational standards ed il sistema delle vocational qualifications, che potremmo tradurre con certificazione professionale; di fatto il primo ci dice quello che dovrebbe avvenire nel ruolo considerato, mentre la seconda precisa cosa il singolo individuo sia effettivamente in grado di fare. Evidentemente si tratta di un importante strumento di lavoro, in particolare nel campo dell ingegneria e costruzioni, che deve essere continuamente aggiornato; i criteri di riferimento (standards) possono essere usati per la redazione dei mansionari (job descriptions), per la certificazione di capacità individuali, per definire i contenuti di un ruolo, per determinare le necessità di addestramento e sviluppo. Essi inoltre, come abbiamo detto sopra, costituiscono la base per lo sviluppo del sistema di certificazione professionale (National Vocational Qualification - NVQ; Scottish Vocational Qualification - SVQ), il cui scopo è l identificazione della competenza professionale, definita come abilità di applicare le proprie capacità di conoscenza, comprensione, pensiero e pratica per ottenere l effettiva prestazione al livello richiesto dal ruolo, compresa la capacità di risolvere le difficoltà (problem solving) e di essere abbastanza flessibile per affrontare la variabilità delle situazioni. A differenza di quanto abbiamo detto sopra per i titoli di studio, in questo caso vi deve essere un legame diretto e continuamente aggiornato fra quanto gli standards offrono e ciò che le aziende richiedono; il processo di sviluppo degli standards deve partire dall identificazione dei ruoli e delle relative responsabilità nel settore considerato per identificare successivamente le prestazioni normali che devono essere ottenute e le relative capacità e conoscenze. 16/07/03 Pag. 10/ 14

11 In definitiva, un titolo di studio dovrebbe garantire il possesso del livello culturale e delle conoscenza teoriche e tecniche necessarie (know how), mentre la N/SVQ dovrebbe garantire l effettiva capacità di eseguire la prestazione (can do). Le N/SVQ sono state definite come uno dei più importanti risultati ottenuti dal sistema industriale e commerciale britannico per decenni; esse non hanno lo scopo di sostituire i titoli accademici, bensì devono affiancarsi ad esse per migliorare la qualità del sistema globale del lavoro, in tutti i settori. I vantaggi che si possono ottenere dall introduzione del sistema sono: per i singoli, di dimostrare le proprie competenze, vedere un chiaro percorso per lo sviluppo della proprie carriere e professionalità e di migliorare la propria appetibilità sul mercato del lavoro; per i gruppi, di poter più facilmente essere multi disciplinari ed equilibrati nello stesso tempo e di poter dimostrare la competenza del gruppo stesso; per le aziende, di potersi impegnare in maniera chiara e determinata nella formazione, di identificare chiari percorsi di carriera e professionali, di assicurare la qualità delle prestazioni, di dimostrare la competenza ed utilizzarla come fattore di competizione, di facilitare la selezione; per i clienti ed i committenti, di misurare la competenza e la professionalità prima e non solo a fatto compiuto, di poter avere un criterio di determinazione del valore delle prestazioni ottenute e di ottenere garanzia della qualità. Si deve notare inoltre che in molte professioni, fra cui la nostra, non tutte le capacità necessarie possono essere acquisite sui banchi universitari, ma molte di esse derivano dall esperienza lavorativa; uno dei vantaggi principali della certificazione e delle norme d impiego è favorire la mobilità a tutti i livelli, particolarmente importante in un settore come l ingegneria e le costruzioni. La stratificazione in 5 livelli, ancorché discutibile, è ormai accettata in tutta l Unione Europea, Possiamo, a titolo di esempio, schematizzare la congruenza delle NVQ con vari titoli accademici o scolastici: N.V.Q. Titoli britannici Titoli continentali Level 1 Foundation GNVQ Level 2 Level 3 Intermediate GNVQ Advanced GNVQ A Level As Level Maturità Baccalaureat International Baccalaureate European Baccalaureate Laurea 7 Level 4 Academic degrees Vocational degrees Level 5 Post graduate degrees or Diplomi post-universitari diplomas In tabella è riportata una comparazione dei livelli delle NVQ; è interessante confrontarla con i livelli di lavoro in precedenza definiti da Jaques; di fatto è possibile identificare nel Regno Unito una scuola di pensiero organizzativo che ha le sue origini nel progetto Glacier degli anni Cinquanta e negli studi di Jaques, Brown e di altri esponenti del Tavistock Institute, è continuata con Rowbottom e Billis ed ha dato origine ai progressi attuali. Livello 5 (strategico, congruente con un titolo di Livello 4 (prevalentemente operativo, congruente con Livello 3 (operativo, congruente con titoli di 7 Nel Regno Unito si ottiene una laurea (degree) con un corso universitario triennale; questo criterio non è sempre accettato, anche se tende a generalizzarsi in Europa. 16/07/03 Pag. 11/ 14

12 studio post-universitario) un titolo di studio universitario) Project management, lev. 5 Project management, lev. 4 (nella terminologia americana corrisponde al Project Director) (*) ancora da definire, Cost Engineering potrebbe essere Total Cost Management Estimating Planning studio superiori non universitari) Project Control, lev. 4 Project Control, lev. 3 Management, lev. 5 Management, lev. 4 Management, lev. 3 Procurement Design Ricordiamo che mentre le Associazioni utilizzano il termine certificazione (certification) l ECITB (Engineering & Construction Industry Training Board) e gli altri enti autorizzati al rilascio delle NVQ parlano di qualificazione (qualification). Esiste ancora in questo campo una certa confusione terminologica che, almeno a livello europeo, dovrebbe comunque essere sistemata. D.3. La certificazione professionale nell ingegneria economica (total cost management) in ambito ICEC a) Certified cost engineer La certificazione professionale nel campo dell ingegneria dei costi è rilasciata, nelle varie nazioni, da associazioni professionali nazionali secondo una procedura stabilita dall associazione stessa ed accreditata dall ICEC - International Cost Engineering Council. I certificati ICEC hanno normalmente validità quinquennale, sono rilasciati inizialmente per titoli (accademici e professionali) ed esami e sono rinnovati in base ai titoli professionali ed all attività di aggiornamento professionale e formazione continua. b) Esperto in Ingegneria Economica (AICE) Il brevetto di esperto in ingegneria economica è rilasciato dall AICE - Associazione Italiana d Ingegneria Economica con una procedura ed in base ad un corpo delle conoscenza accreditato dall ICEC. L AICE e l Università Bocconi promuovono altresì un Corso di Ingegneria Economica che, sempre secondo uno standard ICEC, ha una durata di 210 ore circa, suddivise in vari moduli. c) Praticante in Ingegneria economica (AICE) Il brevetto di secondo livello è stato introdotto dall AICE, che ne ha ottenuto l accreditamento ICEC nel Esso ha lo scopo di conferire una qualificazione ai giovani professionisti laureati che iniziano l'attività nel campo dell'ingegneria Economica nonché a quei professionisti, dotati di titolo di scuola superiore ad indirizzo tecnico, che esercitano la loro attività, a livello subordinato, nel campo stesso. d) Il sistema inglese: project control N / SVQ Le N/SVQ che ci riguardano sono le due relative al project management, rispettivamente al quarto ed al quinto livello e quella relativa al project control di quarto livello. Per quanto concerne le N/SVQ relative al project control, sono state identificate per il momento tre qualifiche di quarto livello, che corrisponde nell uso corrente ad un senior engineer, senior technician o ad un membro a pieno titolo delle principali 16/07/03 Pag. 12/ 14

13 associazioni professionali. Sono previste, tuttavia, ulteriori qualifiche che tengano conto degli sviluppi di carriera. Le qualifiche vengono concesse, secondo una procedura determinata e sotto il controllo di una commissione nominata da ACostE ed ECITB, in base alla relazione di un membro giudicante o Certificatore (Assessor) il cui lavoro può essere soggetto a verifica dettagliata da parte di un Verificatore ) Verifier D.4. Altri sistemi di certificazione a) Il sistema IPMA L International Project Management Association, di cui fa parte la Sezione di Project Management dell ANIMP, ha una certificazione in 4 livelli: Project (Programme) Director: capacità di dirigere l insieme dei progetti di un impresa o un programma complesso. Project Manager:capacità di gestione di progetti complessi Project Management Professional: capacità di gestione di progetti semplici o di parti di progetti complessi Project Management Practitioner: conoscenza dei metodi di gestione di progetto b) Il sistema AIPM Certificazione in tre livelli: Member of the Project Team, Project Manager, Project Director. c) Il sistema PMI Il Project Management Institute prevede un solo livello di certificazione (Project Management Professional PMP) per il quale sono richieste una formazione universitaria almeno quadriennale con 3 anni (4500 ore) di esperienza, oppure 5 anni (7500 ore) d esperienza ed il superamento di un esame. Il titolo ha validità triennale. E. Proposta di un modello È nostra opinione che non sia compito della scuola o delle università dare un istruzione a misura d azienda, bensì dare una solida base culturale che permetta il successivo adeguamento alle diverse e mutevoli esigenze delle aziende; compito della formazione, a cura delle aziende o delle associazioni professionali e di categoria, sono l addestramento iniziale e l adeguamento continuo della professionalità. Nel Regno Unito è prassi normale, anche per le piccole e medie aziende, prevedere un percorso formativo per i neo-laureati (graduate training schemes), mentre alcuni grandi gruppi italiani che pur avevano questa lodevole abitudine hanno soppresso i cosiddetti corsi base per ridurre, almeno in apparenza, i costi; si tratta comunque di una possibilità praticata solo da alcuni grandi gruppi e poco nota alle piccole e medie aziende. In sede europea, si dovrà giungere progressivamente ad una riforma degli studi superiori ed universitari, che sia una continuazione e non una rottura con la grande tradizione di studio che parte dalle scuole palatine e cattedrali e dalle università medioevali. Ricordiamo infine la validità e l attualità del sistema medioevale, con i tre gradi accademici di baccalaureatus corrispondente ad un corso di studi organico e completo, magister conferito da corsi di integrazione o di perfezionamento, doctor corrispondente a percorsi di studi originali e di alto livello; il dottorato era considerato titolo di alto livello, al punto che, nel XVII secolo, esso dava in diverse stati europei diritto alla nobiltà personale. 16/07/03 Pag. 13/ 14

14 Dovrebbe essere invece compito del tirocinio e della formazione, a cura di aziende o di associazioni professionali, ma comunque di struttura ed iniziativa non pubblica anche se soggetta a norme e criteri di controllo, garantire con programmi di certificazione sia le abilitazioni professionali che l idoneità alla copertura di posizioni aziendali normalizzate, eventualmente articolando queste abilitazioni o idoneità in vari livelli corrispondenti ai vari livelli di esercizio della pratica professionali o ai vari gradi della gerarchia aziendale. 16/07/03 Pag. 14/ 14

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria A cura della Prof.ssa Paola Giacone Giacobbe a.s. 2010-2011 Il Sistema

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal

Dettagli

IL PROGETTO FORMATIVO PER L ABILITAZIONE PROFESSIONALE A QUALITY MANAGER

IL PROGETTO FORMATIVO PER L ABILITAZIONE PROFESSIONALE A QUALITY MANAGER IL PROGETTO FORMATIVO PER L ABILITAZIONE PROFESSIONALE A QUALITY MANAGER (Consulente/Responsabile di Sistemi Qualità): denominata EQDL - LA PATENTE EUROPEA DELLA QUALITA 1) OBIETTIVI DEL PROGETTO FORMATIVO

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

LINEE GUIDA DEL CoLAP. Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

LINEE GUIDA DEL CoLAP. Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO LINEE GUIDA DEL CoLAP Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Premessa (articoli 1, 2 ) I professionisti che esercitano

Dettagli

REGOLAMENTO INDICE. Art.1 Scopo e ambito di applicazione dell associazione..pag.2. Art.2 Formazione e aggiornamento pag.2

REGOLAMENTO INDICE. Art.1 Scopo e ambito di applicazione dell associazione..pag.2. Art.2 Formazione e aggiornamento pag.2 IL REGOLAMENTO REGOLAMENTO INDICE Art.1 Scopo e ambito di applicazione dell associazione..pag.2 Art.2 Formazione e aggiornamento pag.2 Art.3 Requisiti formatori.pag.5 Art.4 Requisiti di accesso per gli

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

MANDATO INTERNAL AUDIT

MANDATO INTERNAL AUDIT INTERNAL AUDIT MANDATO INTERNAL AUDIT Il presente Mandato Internal Audit di Società, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi in data 30 ottobre 2012 e sentito il Collegio Sindacale e l

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte

Dettagli

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8487 - TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE

Dettagli

Descrizione dettagliata delle attività

Descrizione dettagliata delle attività LA PIANIFICAZIONE DETTAGLIATA DOPO LA SELEZIONE Poiché ciascun progetto è un processo complesso ed esclusivo, una pianificazione organica ed accurata è indispensabile al fine di perseguire con efficacia

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea specialistica in Economia e finanza

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL NETWORK AGENZIA PER L INNOVAZIONE. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL NETWORK AGENZIA PER L INNOVAZIONE. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL NETWORK AGENZIA PER L INNOVAZIONE Art. 1 Finalità 1. E costituito il Network-Agenzia per l Innovazione per accrescere professionalità e capacità di intervento degli

Dettagli

IL SISTEMA INFORMATIVO

IL SISTEMA INFORMATIVO LEZIONE 15 DAL MODELLO DELLE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO AL MODELLO CONTABILE RIPRESA DEL CONCETTO DI SISTEMA AZIENDALE = COMPLESSO DI ELEMENTI MATERIALI E NO CHE DIPENDONO RECIPROCAMENTE GLI UNI DAGLI ALTRI

Dettagli

Facoltà: SCIENZE STATISTICHE Corso: 8053 - FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA (L) Ordinamento: DM270 Titolo: FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento

Dettagli

Linee guida per l assicurazione della qualità nelle piccole e medie imprese di revisione

Linee guida per l assicurazione della qualità nelle piccole e medie imprese di revisione Linee guida per l assicurazione della qualità nelle piccole e medie imprese di revisione Le presenti linee guida sul controllo di qualità sono la messa in pratica delle esigenze descritte nello SR 220

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

Prospettive per l EGE: legge 4/2013. Michele Santovito. 9 maggio 2014

Prospettive per l EGE: legge 4/2013. Michele Santovito. 9 maggio 2014 Prospettive per l EGE: legge 4/2013 Michele Santovito 9 maggio 2014 Esempio di EGE Esempio di percorso fatto per arrivare ad avere il titolo di EGE: - Laurea in chimica - 10 anni di esperienza in un azienda

Dettagli

Corso di Programmazione e Controllo SEDE DI FANO

Corso di Programmazione e Controllo SEDE DI FANO Corso di Programmazione e Controllo SEDE DI FANO Docente: Selena Aureli LEZIONE 2 1 L organo amministrativo o controller L are amministrativa è l area in cui si colloca l organo o ente oggi denominato

Dettagli

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi; Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO 2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto

Dettagli

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea specialistica in Scienze del lavoro (classe delle

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT SYSTEMS) AUDITOR/RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT SYSTEMS) AUDITOR/RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT srl Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT

Dettagli

PASSAGGI DI CORSO E RICONOSCIMENTO CREDITI

PASSAGGI DI CORSO E RICONOSCIMENTO CREDITI PASSAGGI DI CORSO E RICONOSCIMENTO CREDITI (Riconoscimento di crediti conseguiti nel Corso di laurea in Scienze giuridiche (classe 31) dell Università di Messina) 1. Gli studenti che hanno conseguito la

Dettagli

Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro

Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro Firenze, 18 febbraio 2014 NUOVI RUOLI NEI PROCEDIMENTI DI PREVENZIONE

Dettagli

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA DOC3/14 Palermo, 7 Luglio 2014 1 1. PREMESSE Prima della definizione

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

Città di Nichelino Provincia di Torino. Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici. al fine dell iscrizione nell Elenco speciale

Città di Nichelino Provincia di Torino. Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici. al fine dell iscrizione nell Elenco speciale Città di Nichelino Provincia di Torino Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici al fine dell iscrizione nell Elenco speciale Approvato dal Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Torino il 29.4.2014

Dettagli

IL PROJECT MANAGEMENT

IL PROJECT MANAGEMENT IL PROJECT MANAGEMENT Scopi e campi di applicazione La pianificazione del progetto Le tecniche di pianificazione del progetto Le tecniche di pianificazione dei tempi La gestione e il controllo del progetto

Dettagli

Associazione Italiana Information Systems Auditors

Associazione Italiana Information Systems Auditors Associazione Italiana Information Systems Auditors Agenda AIEA - ruolo ed obiettivi ISACA - struttura e finalità La certificazione CISA La certificazione CISM 2 A I E A Costituita a Milano nel 1979 Finalità:

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

Regolamento del Settore Attività Giovanile. Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124

Regolamento del Settore Attività Giovanile. Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124 Regolamento del Settore Attività Giovanile Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124 TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI art. 1 - L Attività Giovanile 1- Per organizzare e coordinare

Dettagli

IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI

IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI Osservatorio di Ateneo sulla Didattica Università di Siena Servizio Management Didattico Siena, 21 novembre 2006 D.M. sulla disciplina

Dettagli

Bachelor of Science in Ingegneria informatica

Bachelor of Science in Ingegneria informatica Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Dipartimento tecnologie innovative Bachelor of Science in Ingegneria informatica www.supsi.ch/dti Obiettivi e competenze La formazione apre le

Dettagli

Catalogo dei titoli italiani in vista del Quadro dei titoli italiani - QTI

Catalogo dei titoli italiani in vista del Quadro dei titoli italiani - QTI Catalogo dei titoli italiani in vista del Quadro dei titoli italiani - QTI CIMEA di Luca Lantero Settembre 2008 1 Cicli Titoli di studio EHEA 1 2 3 Istruzione superiore universitaria Laurea Laurea Magistrale

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Sommario I principi di riferimento... 2 Misurazione dei risultati delle strutture ante D.L. n. 78/2010...

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ MANUALE DELLA QUALITÀ RIF. NORMA UNI EN ISO 9001:2008 ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE NAZIONALE EDUCATORI CINOFILI iscritta nell'elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni

Dettagli

ISO 9001:2000: COME UTILIZZARE LA NORMA PER GESTIRE I FORNITORI

ISO 9001:2000: COME UTILIZZARE LA NORMA PER GESTIRE I FORNITORI Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 14/06/2007. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea è necessario

Dettagli

8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L)

8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Titolo: IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei

Dettagli

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

Dettagli

Contabilità generale e contabilità analitica

Contabilità generale e contabilità analitica 1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

Nuova disciplina dell attività di Restauro. Sintesi

Nuova disciplina dell attività di Restauro. Sintesi Nuova disciplina dell attività di Restauro Sintesi Definizione dei profili professionali Il D.M. n. 86 del 26 maggio 2009 definisce così i profili professionali degli operatori che eseguono interventi

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE Classe 31 Scienze giuridiche

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE Classe 31 Scienze giuridiche CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE Classe 31 Scienze giuridiche Art. 1 Le seguenti disposizioni disciplinano l organizzazione didattica del Corso di Laurea in Scienze giuridiche, in conformità alle

Dettagli

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTRUZIONE TECNICA ECONOMICA: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING, RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING, SISTEMI INFORMATIVI

Dettagli

1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA

1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA DI TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE ART. 2, COMMI SESTO, SETTIMO ED OTTAVO DELLA LEGGE 26 OTTOBRE 1995, N. 447 A cura dell Osservatorio Regionale Agenti Fisici Direzione

Dettagli

SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1

SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1 SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1 Alla Facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative afferiscono i seguenti corsi di laurea di specialistica: a) corso

Dettagli

Corso di laurea triennale in: Consulenza Aziendale e Giuridica

Corso di laurea triennale in: Consulenza Aziendale e Giuridica Corsi di laurea triennale sede di Venezia Guida della Facoltà di Economia a.a. 004-0 Corso di laurea triennale in: Consulenza Aziendale e Giuridica Classe di appartenenza: Classe delle lauree in Scienze

Dettagli

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,

Dettagli

IL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D

IL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D Asm Rovigo PROGETTO TECNICO IL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D PRESENTATO DA INDICE 1. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO... 3 2. LA DETERMINAZIONE

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE Vista la legge 9.5.89, n. 168; Vista la legge 19.11.90, n. 341; Vista la legge 15.5.97, n. 127; il D.P.R. 27.1.98, n. 25; il D.M. 3.11.99, n. 509 recante norme concernenti

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente

Dettagli

2. Sono riconosciuti crediti per il corso avanzato CASACLIMA di 16 ore, presso Agenzia CasaClima di Bolzano.

2. Sono riconosciuti crediti per il corso avanzato CASACLIMA di 16 ore, presso Agenzia CasaClima di Bolzano. Quesiti posti dai colleghi 1. Richiesta di informazioni sui crediti formativi. Si rimanda al testo approvato il 22.01.2014 e pervenute all ordine provinciale il 07.02.2014, ultimo aggiornamento delle linee

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

"Paolo Baffi" Centre on International Markets, Money and Regulation

Paolo Baffi Centre on International Markets, Money and Regulation Centro Permanente di Ricerca Permanent Research Centre Acronimo BAFFI CENTRE Denominazione "Paolo Baffi" Centre on International Markets, Money and Regulation Oggetto di attività Economia e diritto dei

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GRILLINI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GRILLINI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3384 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GRILLINI Disposizioni per la formazione delle figure professionali di esperto in educazione

Dettagli

Codice di Corporate Governance

Codice di Corporate Governance Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 1 del 3 maggio 200 Indice 1 Introduzione 2 Organizzazione della Società 2.1 Assemblea dei Soci 2.2 Consiglio di Amministrazione 2.3 Presidente

Dettagli

Progect Management. Management. Project. 2004 MC TEAM - Riproduzione vietata 1/1

Progect Management. Management. Project. 2004 MC TEAM - Riproduzione vietata 1/1 Project Management nell'information Technology 2004 MC TEAM - Riproduzione vietata 1/1 Obiettivi Il corso si pone l obiettivo di rendere i discenti in grado di applicare un modello di riferimento a tutte

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

Gli 8 principi della Qualità

Gli 8 principi della Qualità LA QUALITA NEL TEMPO Qualità Artigianale fino al ventesimo secolo; Ispezione e Collaudo - fino alla prima guerra mondiale; Controllo Statistico sui prodotti - fino al 1960; Total Quality Control fino al

Dettagli

DIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale

DIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale I professionisti del care Figure professionali la cui definizione e formazione è di competenza Ministeriale (Università) Medici Assistente Sociale Fisioterapista Infermiere professionale Terapista della

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F.

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. Art. 1 - Istituzione del Master in Criminologia Forense MA.CRI.F. E istituito presso l Università Carlo

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 1 ***

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 1 *** PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 1 *** 2013 2015 1 Approvato con delibera della GC n 30 del 29/01/2013, immediatamente eseguibile. 1 PREMESSA Le recenti e numerose modifiche normative

Dettagli

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale n La Pianificazione n L Organizzazione n Il Coinvolgimento del Personale n Il Controllo Componenti del Sistema di Pianificazione n Valutazioni interne

Dettagli

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Mario ALVINO Formazione efficace : perché? è una misura di sicurezza, infatti svolge una

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE DELL ENERGIA (S.G.E.)

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE DELL ENERGIA (S.G.E.) Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it sigla: SH 193 Pag. 1 di 5 AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI (S.G.E.) 0 01.10.2013

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO Art. 1 Corsi per master universitario 1. L Università promuove, secondo la normativa vigente corsi di alta formazione per il conseguimento di diplomi di master

Dettagli

Gli elenchi ex lege 110/2014. Prime riflessioni per una proposta Anai

Gli elenchi ex lege 110/2014. Prime riflessioni per una proposta Anai Gli elenchi ex lege 110/2014. Prime riflessioni per una proposta Anai 1. Una premessa: le qualifiche dei restauratori Le recenti modifiche introdotte in merito al riconoscimento della qualifica di restauratore

Dettagli

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online di I Livello 60 Crediti Formativi (CFU) 1. Premesse In base al dato riportato dal Sole

Dettagli

I SISTEMI QUALITÀ NEI RAGGRUPPAMENTI DI IMPRESE E NEI CONSORZI

I SISTEMI QUALITÀ NEI RAGGRUPPAMENTI DI IMPRESE E NEI CONSORZI I SISTEMI QUALITÀ NEI RAGGRUPPAMENTI DI IMPRESE E NEI CONSORZI DINO BOGAZZI Direttore Qualità e Organizzazione Consorzio Cooperative Costruzioni e Vicepresidente Settore Costruzioni AICQ 1. Premessa Il

Dettagli

NOTA OPERATIVA N. 7/2015. OGGETTO: Crediti per imposte pagate all estero, aspetti fiscali e modalità di calcolo.

NOTA OPERATIVA N. 7/2015. OGGETTO: Crediti per imposte pagate all estero, aspetti fiscali e modalità di calcolo. NOTA OPERATIVA N. 7/2015 OGGETTO: Crediti per imposte pagate all estero, aspetti fiscali e modalità di calcolo. - Introduzione E sempre più frequente che le imprese italiane svolgano la propria attività

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di B A R I REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO per l Attività Formativa Professionale Continua degli Iscritti all Ordine Consigliatura

Dettagli

SCHEMA DEI REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DELLA FIGURA DI ESPERTO IN GESTIONE DELL ENERGIA ENERGY MANAGER

SCHEMA DEI REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DELLA FIGURA DI ESPERTO IN GESTIONE DELL ENERGIA ENERGY MANAGER SCHEMA DEI REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DELLA FIGURA DI Il presente Schema è stato redatto in conformità alle Norme : UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2004 Sistemi Valutazione della conformità Requisiti generali

Dettagli

ESPERTO IN GESTIONE DELL ENERGIA ENERGY MANAGER

ESPERTO IN GESTIONE DELL ENERGIA ENERGY MANAGER ESPERTO IN GESTIONE DELL ENERGIA IL PRESENTE SCHEMA È STATO REDATTO IN CONFORMITÀ ALLE NORME: UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012 REQUISITI GENERALI PER ORGANISMI CHE ESEGUONO LA CERTIFICAZIONE DI PERSONE UNI

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli