Progetto in inchiesta pubblica PROGETTO C

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1 N O R M A I T A L I A N A C E I 1 Progetto Data Scadenza Inchiesta C Data Pubblicazione Classificazione 34- Titolo Guida per la costruzione degli apparecchi di illuminazione resistenti agli atti vandalici Title CEI COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO AEIT FEDERAZIONE ITALIANA DI ELETTROTECNICA, ELETTRONICA, AUTOMAZIONE, INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE PROGETTO

2 INDICE 1. Campo di applicazione Riferimenti normativi Termini e definizioni Apparecchio di illuminazione resistente agli atti vandalici Sostegno Atto vandalico Categoria Categoria Categoria Involucro GENERALITA SULLE PROVE Marcatura Indicazioni supplementari Verifiche e prescrizioni per gli apparecchi resistenti agli atti vandalici

3 1. Campo di applicazione La presente guida si applica agli apparecchi di illuminazione dichiarati come resistenti agli atti vandalici, da installare ovunque siano richieste caratteristiche costruttive superiori a quelle prescritte per gli apparecchi costruiti in conformità alle normative di sicurezza. Benché essa sia applicabile a tutte le tipologie, gli apparecchi resistenti agli atti vandalici generalmente sono di tipo fisso. La presente guida è indirizzata ad apparecchi destinati ad essere installati entro il volume normale di accessibilità, o dove l accessibilità non viene ritenuta difficoltosa. La presente Guida fornisce informazioni sulla costruzione degli apparecchi di illuminazione dichiarati come resistenti agli atti vandalici, che incorporano sorgenti di illuminazione elettrica, in grado di funzionare con tensioni di alimentazione fino a V in corrente alternata e V in corrente continua. Le prescrizioni e le relative prove della presente guida trattano: la classificazione, la marcatura, la costruzione. Questa Guida non sostituisce le prescrizioni di sicurezza contenute nelle rispettive Norme di prodotto e quindi si applica in aggiunta ad esse. La classificazione dei prodotti resistenti agli atti vandalici è destinata ad essere utilizzata da fabbricanti, progettisti, installatori, gestori e committenti. 2. R iferimenti normativi CEI EN IEC/TR CEI EN CEI EN Termini e definizioni Apparecchi di illuminazione - Parte 1: Prescrizioni generali e prove Apparecchi di illuminazione - applicazione del codice IK della IEC Prove relative ai pericoli di incendio - Parte 2-11: Metodi di prova al filo incandescente - Metodi di prova dell'infiammabilità per prodotti finiti (GWEPT) Prove relative ai rischi di incendio - Parte 11-5: Fiamme di prova - Metodo di prova della fiamma con ago - Apparecchiatura, disposizione per le prove di verifica e guida 3 CEI CEI CEI CEI Ai fini della presente guida si applicano le definizioni della serie delle Norme EN60598 unitamente alle seguenti. 3.1 Apparecchio di illuminazione resistente agli atti vandalici Apparecchio di illuminazione che presenta delle caratteristiche costruttive tali da limitare o renderne difficile il danneggiamento. 3.2 Sostegno Supporto di qualsiasi tipo, forma e materiale (ad esempio palo, palina, mensola, braccio, piastra, ecc) destinato a sostenere o fissare uno o più apparecchi di illuminazione. 3.3 Atto vandalico Azione volontaria finalizzata al danneggiamento dell apparecchio di illuminazione (in riferimento ai possibili strumenti di vandalismo indicati nella della tabella 1).

4 3.4 Categoria 0 Apparecchio con una ridotta resistenza agli atti vandalici. 3.5 Categoria 1 Apparecchio con una media resistenza agli atti vandalici. 3.6 Categoria 2 Apparecchio con una elevata resistenza agli atti vandalici. 3.7 Involucro Ai fini della presente guida, per involucro si intende la parte esterna dell apparecchio di illuminazione esposta all attrezzo utilizzato per l atto vandalico. 4. G eneralita s ulle prove Gli apparecchi devono essere provati completamente assemblati ed installati per l uso in conformità alle istruzioni fornite dal fabbricante. I sostegni e gli accessori che fanno parte dell apparecchio di illuminazione e del suo sistema di fissaggio devono essere verificati congiuntamente all apparecchio di illuminazione, e con gli stessi criteri. Gli apparecchi di illuminazione devono avere caratteristiche costruttive in conformità alla classificazione per ognuno degli strumenti indicati nella Tabella 1. Gli apparecchi appartenenti ad una specifica categoria possono avere caratteristiche di resistenza superiori per singolo strumento; ad esempio un apparecchio di illuminazione classificato in categoria 0 può avere la resistenza agli urti con bastone della categoria 2. NOTA Sono allo studio prove e verifiche per atti di vandalismo su sostegni a palo dove l'urto con tutto il corpo o con calci richiede resistenze ad urti con energie superiori a quelle indicate nella presente guida Scopo delle verifiche è quello di valutare il comportamento dell'apparecchio installato nell'uso normale. Non è parte della verifica la qualità della superficie di montaggio, la sua resistenza meccanica e la sua adeguatezza. Al termine delle prove l'apparecchio deve rimanere integro. Danni estetici che non compromettono la funzionalità o la sicurezza sono considerati accettabili. 5. Marcatura L apparecchio, in marcatura può riportare il codice IV che identifica la categoria di resistenza agli atti vandalici.: CODICE IV: IV: lettere caratteristiche (Indice di resistenza agli atti Vandalici) X: identifica la categoria corrispondente (0, 1 o 2). Es: IV2 (identifica un apparecchio con elevata resistenza agli atti vandalici (categoria 2) 4

5 6. Indicazioni supplementari Il codice che identifica la categoria di resistenza agli atti vandalici deve essere spiegato sul foglio di istruzioni. Per gli apparecchi muniti di viti antisvitamento che, per loro caratteristica non possono essere svitate nemmeno con utensili speciali, questa caratteristica deve essere indicata sul foglio di istruzioni. Se l apparecchio è trattato per la facile rimozione della vernice, utilizzata come atto di vandalismo, questa caratteristica deve essere indicata nel foglio di istruzioni, con le indicazioni per l eventuale ripristino della caratteristica. 7. Verifiche e pres crizioni per gli apparecchi res is tenti agli atti vandalici. Requisiti minimi degli apparecchi di illuminazione per essere dichiarati resistenti agli atti vandalici. La tabella 1 riporta i requisiti minimi richiesti per gli apparecchi resistenti agli atti vandalici di categoria 0, 1 e 2. Tabella 1 Strumenti di vandalismo Categoria 0 Categoria 1 Categoria 2 Paragrafo Penna/Chiave/Tappo di bottiglia/coltello (lama X X X da 100mm) Cacciavite medio (lunghezza 195mm) X X X Fune/Filo/Cavo X X X Bastone X X X Vernice - - X Peso umano X X X Sigaretta X X X Accendino - X X Pinza/tronchesino media misura - - X Resistenza ai liquidi - X X Viti antimanomissione X X X Verifica per la resistenza all apertura con attrezzi/utensili. Scopo della verifica è quello di valutare se l'apparecchio è in grado di resistere all'apertura mediante l'uso degli strumenti indicati nella tabella 1. La prova è effettuata con un cacciavite a lama piatta di larghezza 5mm, lunghezza complessiva minimo 195mm Il cacciavite viene usato per tentare di penetrare nell involucro, o come leva per aprire/scardinare l apparecchio. Per la prova, l apparecchio viene montato su un supporto sufficientemente resistente (come ad esempio una lastra di metallo di spessore adeguato) Verifica per la res istenza all'ingres so di funi, fili o cavi L apparecchio deve avere il grado minimo IP40. La conformità si verifica con le prove di cui alla sezione 9 della Norma CEI EN

6 7.1.3 Verifica per la resistenza agli urti (bastone) L apparecchio deve essere resistente agli urti. La verifica si effettua applicando una delle seguenti energie d'urto in accordo al codice IK della norma CEI : Categoria 0: involucro resistente a cinque urti da 5J (corrispondente all'energia d'urto del grado IK08) Categoria 1: involucro resistente a cinque urti da 10J (corrispondente all'energia d'urto del grado IK09) Categoria 2: involucro resistente a cinque urti da 20J (corrispondente all'energia d'urto del grado IK10) La resistenza all'urto si effettua con le modalità di prova descritte nella Norme CEI , ma applicando 5 urti in posizioni differenti sulle parti ritenute più deboli. Due urti devono essere applicati sullo stesso punto. L apparecchio non deve presentare nessun danneggiamento. Non sono ammesse scheggiature o piccole crepe in nessuna parte dell involucro Verifica per la res istenza all imbrattamento (vernice) La superficie dell apparecchio deve essere dichiarata come trattata con un materiale che consenta la facile rimozione della vernice. La relativa prova per la verifica è allo studio Verifica per la resistenza ai pesi applicati (peso umano) L apparecchio non deve presentare sporgenze/appigli, o avere dimensioni tali da permettere ad una persona di appendersi con le mani. Si considera che un gradino di sporgenza di 5 mm con una inclinazione massima di 45 consenta ad una persona di potersi appendere. Se l'apparecchio presenta tale sporgenza, viene applicato il seguente carico per un tempo di 10 minuti: Categoria 0, 1, 2: 100kg. Al termine del periodo di prova non si deve verificare alcuna deformazione apprezzabile nelle parti che costituiscono il sistema di sospensione e di fissaggio dell apparecchio Verifica per la res istenza alla fiamma e all accensione (sigaretta e accendino). L involucro deve essere resistente alla fiamma o all accensione, da controllare mediante una delle seguenti verifiche: Categoria 0: involucro resistente al filo incandescente a 750 C in accordo alla Norma CEI EN Categoria 1: involucro resistente alla fiamma ad ago per 60sec in accordo alla Norma CEI EN Categoria 2: involucro resistente alla fiamma ad ago per 120sec in accordo alla Norma CEI EN Al termine della prova, l'apparecchio non deve provocare fiamme che non si auto estinguano nei 30 sec. successivi alla rimozione della sorgente di calore, inoltre l apparecchio non deve essersi danneggiato in modo tale da compromettere il grado IP richiesto. NOTA ai fini della prescrizione, la sola auto-estinguenza non è considerata sufficiente Verifica per la res istenza all effrazione (pinza e tronchesino di media misura) La verifica viene eseguita cercando di manomettere l apparecchio prima con una pinza, poi con un tronchesino di media misura. Nota: la dimensione degli utensili può essere concordata con il richiedente. Sulla relazione di prova va indicata la dimensione degli utensili utilizzati. 6

7 Al termine della prova l'apparecchio non deve essere possibile aprire l'apparecchio. Inoltre quest'ultimo non deve mostrare danneggiamenti che ne compromettano la funzionalità e/o la sicurezza Verifica per la res istenza ai liquidi Gli apparecchi di categoria 1 e 2 devono avere un grado di protezione minimo IPX4. La conformità si verifica con le prove di cui alla sezione 9 della Norma CEI EN Verifica per la res istenza all effrazione (viti antimanomissione) Le viti a vista o facilmente accessibili non devono essere manovrabili con i normali attrezzi (comprese le chiavi a brugola). Le teste delle viti devono avere una delle seguenti caratteristiche: avere inserti speciali in modo da essere manovrate solo dal personale preposto; essere provviste di testa antisvitamento. NOTA 1 La forma della testa della vite può essere concordata tra acquirente e fornitore. NOTA 2 la fornitura dell attrezzo speciale per manovrare le viti, può essere richiesta in fase contrattuale. 7

8 Progetto Totale Pagine 8 La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1 Marzo 1968, n Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano Stampa in proprio Autorizzazione del Tribunale di Milano N del 24 Luglio 1956 Direttore Responsabile: Ing. R. Bacci Comitato Tecnico Elaboratore CT 34-Lampade e relative apparecchiature Altre norme di possibile interesse sull argomento Via Saccardo, Milano Tel Fax cei@ceiweb.it _ PROGETTO

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