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2 Ulteriori Contenuti digitali integrativi sono disponibili sul sito della Casa Editrice

3 Edizioni Direzione editoriale: Progetti di Editoria s.r.l. Coordinamento redazionale e redazione: Lia Cappelletti Coordinamento edizione digitale: Roberto Rustico Progetto grafico: Maria Grazia Priamo Videoimpaginazione: Davide Pozzi - Maria Grazia Priamo Cartografia e Copertina: Vavassori & Vavassori Disegni: Chiara Colombi - Alessandra Micheletti - Roberta Ragazzi - Massimo Tosi Stampa: Castelli Bolis - Cenate Sotto (Bg) In copertina: Michelangelo, Schiavo morente, 1513 circa. Marmo, Parigi, Museo del Louvre. Con la collaborazione della Redazione e dei Consulenti dell I.I.E.A. e di Laura Elisa Sirtoli La casa editrice ATLAS opera con il Sistema Qualità conforme alla nuova norma UNI EN ISO 9001:2008 certificato da CISQ CERTICARGRAF. Il presente volume è conforme alle nuove Indicazioni Nazionali e alle nuove disposizioni ministeriali in merito alle caratteristiche tecniche e tecnologiche dei libri di testo. Il coupon riprodotto nelle copie destinate alla vendita può essere associato ad un solo account per scaricare la versione digitale del libro. L accesso a tutti i contenuti digitali è riservato all utente registrato, che ha accettato le relative condizioni generali di licenza d uso riportate sul sito della Casa Editrice. Tale licenza non è trasferibile a terzi. Referenze iconografiche: Archivio Atlas. Si ringraziano tutti i Musei, le Fondazioni, le Pinacoteche, le APT e i fotografi che hanno gentilmente fornito il materiale iconografico. L Editore dichiara la propria disponibilità a regolarizzare errori di attribuzione o eventuali omissioni sui detentori di diritto di copyright non potuti reperire. Ogni riproduzione del presente volume è vietata. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta Romana 108, Milano, autorizzazioni@clearedi.org e sito web by Istituto Italiano Edizioni Atlas Via Crescenzi, Bergamo Tel Fax Questo volume è disponibile anche in versione digitale. Per scaricarla: 1. prendi nota del codice stampato sul bollino, se presente in questa pagina solo sulle copie destinate alla vendita; 2. segui le istruzioni sul sito della Casa Editrice

4 PRESENTAZIONE Un progetto editoriale aggiornato alle esigenze della nuova scuola Più ancora dell evoluzione tecnologica, che ormai permette strumenti innovativi di insegnamento e apprendimento, è sempre la qualità didattica a segnare la forza e la novità di un manuale scolastico che vuol essere aggiornato ai profondi cambiamenti sociali e culturali che caratterizzano il contesto in cui la scuola italiana è inserita. È così che, raccogliendo questa sfida, Tesori dell Arte nasce all insegna della didattica delle competenze che è alla base delle Nuove Indicazioni Nazionali; accoglie pienamente le esigenze della didattica inclusiva (DSA e BES) ed esalta i grandi valori di una disciplina come Arte e immagine, fondamento educativo per acquisire il rispetto e la conoscenza dell immenso patrimonio artistico di cui la nostra nazione è custode e depositaria. È evidente che, in tale prospettiva, la Storia dell arte, le grandi opere e i grandi artisti devono essere al centro dell analisi e dello studio. Per questo il progetto editoriale completo prevede questi volumi: 1. Storia dell arte dalle origini ad oggi. Il volume passa in rassegna tutti i grandi periodi dell evoluzione storica dell arte prevedendo per ogni periodo e per ogni grande artista l analisi delle opere fondamentali, un riassunto essenziale e un opera analizzata con caratteri DSA e metodo BES, una verifica di comprensione e un laboratorio delle competenze. 2. Museo attivo. Il volume propone una ricchissima galleria di opere, dalle origini ai nostri giorni, analizzate secondo i princìpi della didattica delle competenze e della didattica inclusiva. 3. Guida allo studio. Questo fascicolo, attraverso domande e risposte (alcune anche in lingua inglese) su tutti i periodi e gli artisti, diventa una vera guida e una verifica di studio, in caratteri DSA per essere un vademecum per tutti. 4. Il linguaggio visuale. Il volume propone gli elementi essenziali del linguaggio visuale, della comunicazione e della percezione, le tecniche artistiche tradizionali e quelle multimediali e un gran numero di proposte di temi operativi. EBOOK+ UN OPERA MISTA, MULTIMEDIALE E DIGITALE L edizione a stampa di Tesori dell Arte si integra con la versione ebook+, la versione digitale per computer, tablet e LIM, con i seguenti contenuti digitali ed espansioni multimediali: Video di analisi dell opera Video sulle tecniche artistiche Gallerie di immagini Verifiche interattive CONTENUTI DIGITALI INTEGRATIVI SUL SITO DELLA CASA EDITRICE Sono inoltre disponibili per studenti e Docenti sul sito della Casa Editrice ulteriori contenuti digitali integrativi quali: Schede di approfondimento Ulteriori schede di analisi dell opera Ulteriori proposte di temi operativi MATERIALI DIDATTICI PER L INSEGNANTE Per i Docenti che adottano l opera è disponibile la Guida didattica a colori, a stampa e in versione digitale, sull area riservata del sito della Casa Editrice. La Guida propone i piani annuali di programmazione, i Test d ingresso e i Test di verifica standard e Test di verifica BES con soluzioni; ulteriori materiali grafici (come la storia illustrata dell abbigliamento, gallerie di immagini di design e grafica, ecc.), Prove INVALSI e materiali in lingua inglese per percorsi CLIL. Inoltre, è disponibile un DVD-Rom con tutti i contenuti dell ebook+ e ulteriori contenuti digitali integrativi. L Editore

5 INDICE Presentazione 2 Indice 3 1 DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ 7 Il tempo della storia - Il tempo dell arte 8 L ARTE DELLA PREISTORIA 10 Le Veneri preistoriche 10 La Venere di Willendorf 10 Le pitture rupestri 11 IL CONFRONTO: Una scena di caccia di Età paleolitica 12 Una scena di caccia di Età neolitica 13 Le prime forme di architettura 14 L OPERA: Il Cromlech di Stonehenge 15 L ARTE DELLA MESOPOTAMIA 16 L architettura della Mesopotamia 17 La ziqqurat di Ur 17 L OPERA: La Porta di Ishtar a Babilonia 18 L OPERA: La Caccia al leone di Assurnasirpal 20 L ARTE EGIZIA 22 Le piramidi 23 L OPERA: La Tomba di Tutankhamon 24 Templi divini 25 La pittura in Egitto 26 Nefertari chiede al dio Thot gli strumenti della scrittura 26 L OPERA: Il Giardino di Nebamon 27 La scultura in Egitto 28 Didattica inclusiva I tuoi appunti: L arte della Mesopotamia 29 L OPERA: Lo Stendardo di Ur 29 Didattica inclusiva I tuoi appunti: L arte dell Egitto 30 L OPERA: La Triade di Micerino 30 VERSO LE COMPETENZE: Conoscenze 31 VERSO LE COMPETENZE: Abilità e competenze 32 Contenuti digitali integrativi Analisi dell opera: Gli allineamenti megalitici di Carnac Lo Stendardo di Ur 2 IL MONDO GRECO 33 Il tempo della storia - Il tempo dell arte 34 L ARTE CRETESE 36 La città-palazzo di Cnosso 36 L OPERA: Il Salto sul toro 37 L ARTE MICENEA 38 La città-fortezza di Tirinto 38 L OPERA: Il Tesoro di Atreo 39 L arte della ceramica 40 L ARTE GRECA 41 L architettura del tempio greco 42 Il Partenone, modello del tempio greco 42 Gli ordini architettonici 44 L OPERA: Le sculture del Partenone 46 La scultura greca 48 Il Doriforo di Policleto, la regola e la naturalezza 48 L Ellenismo 50 Lo Spinario 50 L OPERA: L Altare di Pergamo 51 IL CONFRONTO: I Bronzi di Riace 52 Il Laocoonte 53 L OPERA: Il Tempio di Nettuno a Paestum 54 ARTE E SOCIETÀ: Il teatro 55 La pittura delle ceramiche 56 Didattica inclusiva I tuoi appunti: L architettura dell antica Grecia 57 L OPERA: Il Partenone 57 Didattica inclusiva I tuoi appunti: La scultura dell antica Grecia 58 L OPERA: Il Discobolo di Mirone 58 VERSO LE COMPETENZE: Conoscenze 59 VERSO LE COMPETENZE: Abilità e competenze 60 Contenuti digitali integrativi Analisi dell opera: I templi della Magna Grecia 3 L ARTE ETRUSCA E ROMANA 61 Il tempo della storia - Il tempo dell arte 62 L ARTE ETRUSCA 64 L architettura 64 La scultura 65 L Apollo di Veio 65 L OPERA: La Chimera di Arezzo 66 L OPERA: La Tomba dei Leopardi 67 L ARTE ROMANA 68 L architettura 68 L OPERA: Il Ponte del Gard 69 La città romana 70 L OPERA: Il Colosseo 72 L OPERA: Il Pantheon 73 L OPERA: L Arco di Costantino 74 La scultura romana 76 Augusto loricato 76 ARTE E SOCIETÀ: I volti dei Romani 77 L OPERA: L Ara Pacis 78 L OPERA: La Colonna Traiana 80 La domus 82 La pittura nelle domus 83 Il mosaico 84 Didattica inclusiva I tuoi appunti: L arte romana 86 L OPERA: La Statua di Marco Aurelio a cavallo 86 VERSO LE COMPETENZE: Conoscenze 88 VERSO LE COMPETENZE: Abilità e competenze 89 Contenuti digitali integrativi Analisi dell opera: Le pitture della Casa di Augusto 4 L ARTE ALTOMEDIEVALE 91 Il tempo della storia - Il tempo dell arte 92 L ARTE DEI PRIMI CRISTIANI 94 Il simbolo nell arte cristiana 95 L architettura 96 La Basilica di San Paolo Fuori le Mura 97 L ARTE BIZANTINA 98 I mosaici della Basilica di San Vitale 99 L ARTE LONGOBARDA 100 L OPERA: L Altare del Duca Ratchis 101 Didattica inclusiva I tuoi appunti: L arte bizantina a Ravenna 102 L OPERA: Il Mausoleo di Galla Placidia 102 VERSO LE COMPETENZE: Conoscenze 103 VERSO LE COMPETENZE: Abilità e competenze 104 Contenuti digitali integrativi Analisi dell opera: Il ciclo absidale di Santa Prassede a Roma 5 L ARTE ROMANICA 105 Il tempo della storia - Il tempo dell arte 106 L architettura 108 Il Duomo di Modena 108 IL CONFRONTO: La Basilica di Sant Ambrogio a Milano 110 La Chiesa di San Michele in Foro a Lucca 111 IL CONFRONTO: Il Duomo di Pisa 112 3

6 La Cattedrale di Trani 113 L ARTE ARABO-NORMANNA IN SICILIA 114 L OPERA: I mosaici del Duomo di Monreale 115 L ARTE ISLAMICA 116 La scultura romanica 118 L OPERA: Storie della Genesi di Wiligelmo 119 L ARTISTA: Benedetto Antelami 120 L OPERA: Deposizione di Cristo di Benedetto Antelami 121 La miniatura 122 ARTE E SOCIETÀ: Lo scriptorium 123 Didattica inclusiva I tuoi appunti: L arte romanica 124 L OPERA: il Battistero di San Giovanni a Firenze 124 VERSO LE COMPETENZE: Conoscenze 125 VERSO LE COMPETENZE: Abilità e competenze 126 Contenuti digitali integrativi Analisi dell opera: Il mosaico pavimentale della Cattedrale di Otranto 6 L ARTE GOTICA 127 Il tempo della storia - Il tempo dell arte 128 L architettura delle cattedrali 130 L OPERA: La Cattedrale di Chartres 132 IL CONFRONTO: La Basilica di San Francesco ad Assisi 134 Il Duomo di Orvieto 135 La città nel Medioevo 136 L OPERA: L Allegoria del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti 138 La pittura gotica 140 La Maestà di Duccio di Buoninsegna 140 IL CONFRONTO: Le croci dipinte 142 L ARTISTA: Giotto 143 L OPERA: La Cappella degli Scrovegni 144 L OPERA: Gioacchino fra i pastori di Giotto 145 IL CONFRONTO: L annuncio ad Anna di Giotto 146 L Annunciazione di Simone Martini 147 La scultura gotica 148 L OPERA: Il Pulpito di Sant Andrea a Pistoia di Giovanni Pisano 149 Le vetrate gotiche 150 ARTE E SOCIETÀ: La bottega d arte 151 IL GOTICO INTERNAZIONALE 152 L OPERA: La Ca d Oro a Venezia 153 Didattica inclusiva I tuoi appunti: L arte gotica L OPERA: Il Pulpito del Battistero di Pisa di Nicola Pisano 154 VERSO LE COMPETENZE: Conoscenze 155 VERSO LE COMPETENZE: Abilità e competenze 156 Contenuti digitali integrativi Analisi dell opera: Il Duomo di Siena Il Taccuino di Giovannino de Grassi 7 IL RINASCIMENTO Il Quattrocento 157 Il tempo della storia - Il tempo dell arte 158 L architettura del Primo Rinascimento 160 L ARTISTA: Filippo Brunelleschi 161 L OPERA: La Cupola di Santa Maria del Fiore di Filippo Brunelleschi 162 L ARTISTA: Leon Battista Alberti 164 L OPERA: Il Tempio Malatestiano di Leon Battista Alberti 165 IL CONFRONTO: Il palazzo di città nel Medioevo 166 Il palazzo di città nel Rinascimento 167 La città ideale del Rinascimento 168 La scultura 170 L ARTISTA: Donatello 171 San Giorgio di Donatello 171 La pittura 172 L ARTISTA: Masaccio 173 La Trinità di Masaccio 173 IL CONFRONTO: La Cappella Brancacci di Masaccio e Masolino 174 L ARTISTA: Paolo Uccello 176 L ARTISTA: Piero della Francesca 178 L OPERA: Battesimo di Cristo di Piero della Francesca 179 L ARTISTA: Antonello da Messina 180 IL CONFRONTO: Ritratti idealizzati 181 LA PITTURA FIAMMINGA 182 L ARTISTA: Andrea Mantegna 183 L OPERA: La decorazione della Cappella Ovetari di Mantegna 184 L ARTISTA: Sandro Botticelli 186 L OPERA: Nascita di Venere di Sandro Botticelli 187 L OPERA: La Primavera di Sandro Botticelli 188 IL CONFRONTO: Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano 190 Adorazione dei Magi di Sandro Botticelli 191 Didattica inclusiva I tuoi appunti: L arte del Quattrocento 192 L OPERA: La Flagellazione di Cristo di Piero della Francesca 192 VERSO LE COMPETENZE: Conoscenze 194 VERSO LE COMPETENZE: Abilità e competenze 195 Contenuti digitali integrativi Analisi dell opera: Madonna degli Alberetti di Giovanni Bellini Crocifissione di Antonello da Messina 8 IL RINASCIMENTO Il Cinquecento 197 Il tempo della storia - Il tempo dell arte 198 L ARTISTA: Leonardo da Vinci 200 Annunciazione di Leonardo 200 IL CONFRONTO: La Dama con l ermellino di Leonardo 202 La Gioconda di Leonardo 203 L OPERA: Ultima Cena di Leonardo 204 L ARTISTA: Michelangelo Buonarroti 206 Pietà di Michelangelo 206 L OPERA: Volta della Cappella Sistina di Michelangelo 208 L OPERA: Gli affreschi della Volta di Michelangelo 210 Giudizio Universale di Michelangelo 211 L architettura del Cinquecento 212 Il Tempietto di San Pietro in Montorio di Donato Bramante 212 L ARTISTA: Donato Bramante 213 L ARTISTA: Raffaello Sanzio 214 Madonna della Seggiola di Raffaello 214 L OPERA: Madonna Sistina di Raffaello 215 ARTE E SOCIETÀ: L artista da artigiano a intellettuale 216 La pittura a Venezia 217 La Tempesta di Giorgione 217 L ARTISTA: Tiziano Vecellio 219 L OPERA: L Assunta di Tiziano 220 L ARTISTA: Andrea Palladio 221 L OPERA: Villa Barbaro di Palladio e Veronese 222 L OPERA: La grande Torre di Babele di Pieter Brueghel il Vecchio 224 Il Manierismo 226 Ratto della Sabina di Giambologna 226 L OPERA: Ultima Cena di Tintoretto 228 L OPERA: Perseo di Benvenuto Cellini 229 Didattica inclusiva I tuoi appunti: L arte del Rinascimento maturo 230 L OPERA: Il Tondo Doni di Michelangelo 230 VERSO LE COMPETENZE: Conoscenze 232 VERSO LE COMPETENZE: Abilità e competenze 233 4

7 Contenuti digitali integrativi Analisi dell opera: Pietà Bandini di Michelangelo Adorazione dei pastori di Giorgione 9 L ARTE EXTRAEUROPEA 235 L ARTE PRECOLOMBIANA 236 L OPERA: L Affresco della Battaglia 237 L OPERA: Machu Picchu 238 L ARTE DELL INDIA 239 L OPERA: Il corvo si rivolge agli animali 241 L ARTE DELLA CINA 242 IL CONFRONTO: Vasi da civiltà millenarie 244 Contenuti digitali integrativi Analisi dell opera: Cina: la pittura di paesaggio 10 L ARTE BAROCCA 245 Il tempo della storia - Il tempo dell arte 246 L ARTISTA: Caravaggio 248 Giuditta e Oloferne di Caravaggio 249 L OPERA: Bacco di Caravaggio 250 L OPERA: Storie di San Matteo di Caravaggio 252 La pittura barocca 254 La lettera d amore di Jan Vermeer 254 L OPERA: Las meninas di Diego Velázquez 256 L OPERA: Gloria di Sant Ignazio di Andrea Pozzo 258 L OPERA: Bambini che giocano ai dadi di Murillo 259 La scultura barocca 260 L ARTISTA: Gian Lorenzo Bernini 261 Apollo e Dafne di Gian Lorenzo Bernini 261 L OPERA: David di Gian Lorenzo Bernini 262 L OPERA: Fontana dei Quattro Fiumi di Gian Lorenzo Bernini 264 L OPERA: Il Baldacchino di San Pietro di Gian Lorenzo Bernini 266 L OPERA: Piazza San Pietro di Gian Lorenzo Bernini 267 La città barocca 268 L architettura barocca 269 L ARTISTA: Francesco Borromini 270 Chiesa di Sant ivo alla Sapienza di Francesco Borromini 270 L OPERA: San Carlo alle Quattro Fontane di Francesco Borromini 271 L OPERA: La Galleria di Palazzo Spada di Francesco Borromini 272 ARTE E SOCIETÀ: Vestire nel Seicento 273 Didattica inclusiva I tuoi appunti: L arte barocca 274 L OPERA: Le cupole di Guarino Guarini 274 VERSO LE COMPETENZE: Conoscenze 275 VERSO LE COMPETENZE: Abilità e competenze 276 Contenuti digitali integrativi Analisi dell opera: La lettrice in azzurro di Jan Vermeer La ronda di notte di Rembrandt 11 IL SETTECENTO 277 Il tempo della storia - Il tempo dell arte 278 L ARTE ROCOCÒ 280 L OPERA: Reggia di Caserta di Luigi Vanvitelli 282 La pittura 284 L OPERA: Banchetto di Antonio e Cleopatra di Giovan Battista Tiepolo 286 L OPERA: L ingresso del Canal Grande con Santa Maria della Salute dall estremità occidentale del Molo di Canaletto 288 Didattica inclusiva I tuoi appunti: L arte Rococò 290 L OPERA: La Palazzina di caccia di Stupinigi di Filippo Juvarra 290 ARTE E SOCIETÀ: Gli umili - L opera di Giacomo Ceruti 292 VERSO LE COMPETENZE: Conoscenze 293 VERSO LE COMPETENZE: Abilità e competenze 294 Contenuti digitali integrativi Analisi dell opera: Arrivo dell ambasciatore francese a Venezia di Canaletto 12 LA PRIMA METÀ DELL OTTOCENTO 295 Il tempo della storia - Il tempo dell arte 296 IL NEOCLASSICISMO 298 Il Teatro alla Scala 298 L OPERA: Il Cenotafio per Newton di Étienne-Louis Boullée 299 La pittura neoclassica 300 L OPERA: Il giuramento degli Orazi di Jacques-Louis David 301 L ARTISTA: Antonio Canova 302 L OPERA: Paolina Bonaparte come Venere di Antonio Canova 303 L ETÀ ROMANTICA 304 IL CONFRONTO: Il sogno di Ossian di Ingres 306 L incubo di Johann Füssli 307 L ARTISTA: Francisco Goya 308 L OPERA: Fucilazione del 3 maggio 1808 di Francisco Goya 309 L ARTISTA: Caspar David Friedrich 310 L OPERA: Il mare di ghiaccio di Caspar David Friedrich 311 IL CONFRONTO: La libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix 312 Il bacio di Francesco Hayez 313 L OPERA: La zattera della Medusa di Théodore Géricault 314 IL REALISMO 315 ARTE E SOCIETÀ: La coraggiosa satira di Honoré Daumier 316 La nascita della fotografia 317 I Macchiaioli 318 L OPERA: In vedetta di Giovanni Fattori 319 Didattica inclusiva I tuoi appunti: L arte della prima metà dell Ottocento 320 L OPERA: Pastorella con il suo gregge di Jean-François Millet 320 VERSO LE COMPETENZE: Conoscenze 321 VERSO LE COMPETENZE: Abilità e competenze 322 Contenuti digitali integrativi Analisi dell opera: Tempesta di neve di Joseph M. William Turner 13 LA SECONDA METÀ DELL OTTOCENTO 323 Il tempo della storia - Il tempo dell arte 324 L IMPRESSIONISMO 326 I temi e i caratteri dell Impressionismo 327 Édouard Manet 328 L ARTISTA: Claude Monet 329 La passeggiata di Claude Monet 329 L OPERA: Le ninfee all Orangerie di Claude Monet 330 L ARTISTA: Edgar Degas 332 IL POSTIMPRESSIONISMO 334 IL POINTILLISME 335 IL CONFRONTO: Scene dal circo 336 L ARTISTA: Paul Gauguin 338 L OPERA: Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? di Paul Gauguin 339 L ARTISTA: Vincent van Gogh 340 L OPERA: La Chiesa di Notre-Dame ad Auvers di Vincent van Gogh 341 L ARTISTA: Paul Cézanne 342 L arte giapponese incontra l Occidente 343 L OPERA: Ritratto di Père Tanguy di Vincent van Gogh 344 IL SIMBOLISMO 346 5

8 Il Divisionismo 347 Un originale figura d artista: Henri Rousseau 347 La città dell Ottocento 348 ARTE E SOCIETÀ: I diversi volti della modernità 349 Didattica inclusiva I tuoi appunti: L arte della seconda metà dell Ottocento L OPERA: La Cattedrale di Rouen di Claude Monet 350 VERSO LE COMPETENZE: Conoscenze 351 VERSO LE COMPETENZE: Abilità e competenze 352 Contenuti digitali integrativi Analisi dell opera: Cavalli da corsa davanti alle tribune di Edgar Degas Une baignade à Asnières di Georges Seurat 14 LA PRIMA METÀ DEL NOVECENTO 353 Il tempo della storia - Il tempo dell arte 354 L ART NOUVEAU 356 L Art Nouveau e le arti applicate 357 L ARTISTA: Gustav Klimt 358 L OPERA: L attesa e L abbraccio di Gustav Klimt 359 Il Modernismo catalano 360 L OPERA: La Sagrada Familia di Antoni Gaudí 361 LE AVANGUARDIE ARTISTICHE 362 Un precursore: Edvard Munch 362 L OPERA: Il grido di Edvard Munch 363 L ESPRESSIONISMO 364 In Germania, Die Brücke 364 Scena di strada berlinese di Ernst Ludwig Kirchner 364 In Francia, i Fauves 365 La stanza rossa di Henri Matisse 365 IL CONFRONTO: Sera d autunno di Emil Nolde 366 Paesaggio all Estaque di Georges Braque 367 ARTE E SOCIETÀ: Incisioni, stampe, manifesti 368 L ARTISTA: Pablo Picasso 369 Le Avanguardie e l arte primitiva 370 Les demoiselles d Avignon di Pablo Picasso 370 IL CUBISMO 372 Violino e brocca di Georges Braque 372 L OPERA: Natura morta con sedia impagliata di Pablo Picasso 373 L OPERA: Guernica di Pablo Picasso 374 LA SCUOLA DI PARIGI 376 L OPERA: Le luci del matrimonio di Marc Chagall 377 VERSO LE COMPETENZE: Conoscenze 378 VERSO LE COMPETENZE: Abilità e competenze 379 IL FUTURISMO 380 La città futurista 381 L ARTISTA: Umberto Boccioni 382 L OPERA: Stati d animo: Gli addii di Umberto Boccioni 383 IL DADAISMO 384 L ASTRATTISMO 385 Der Blaue Reiter 386 L ARTISTA: Vasilij Kandinskij 387 IL CONFRONTO: Giallo, rosso, blu di Vasilij Kandinskij 388 Composizione con piano rosso, giallo, nero e blu di Piet Mondrian 389 IL SURREALISMO 390 L OPERA: L uomo invisibile di Salvador Dalí 391 IL CONFRONTO: Il castello dei Pirenei di René Magritte 392 Altro mondo II di Maurits Cornelis Escher 393 LA PITTURA METAFISICA 394 Le muse inquietanti di Giorgio De Chirico 394 IL BAUHAUS 396 La nascita del design 397 L ARCHITETTURA RAZIONALISTA 398 Ville Savoy di Le Corbusier 398 L ARCHITETTURA ORGANICA 400 L OPERA: The Solomon Guggenheim Museum di Frank Lloyd Wright 401 Didattica inclusiva I tuoi appunti: L arte della prima metà del Novecento 402 L OPERA: Strada principale e strade secondarie di Paul Klee 403 VERSO LE COMPETENZE: Conoscenze 404 VERSO LE COMPETENZE: Abilità e competenze 405 Contenuti digitali integrativi Analisi dell opera: Cappella del Rosario di Vence di Henri Matisse Manifestazione interventista di Carlo Carrà 15 DAL SECONDO NOVECENTO AD OGGI 407 Il tempo della storia - Il tempo dell arte 408 L ARTE INFORMALE 410 L Espressionismo astratto americano 410 L Informale in Europa 412 L Informale in Italia 412 LA POP ART 414 L ARTISTA: Andy Warhol 415 L OPERA: Orange Marilyn 416 La Pop Art in Italia 417 LA SCULTURA 418 IL CONFRONTO: Subway di George Segal 420 Museum Guard di Duane Hanson 421 I PERCORSI DELLA PITTURA 422 Figurazione 422 Astrazione 423 LE NUOVE AVANGUARDIE 424 L Arte Concettuale 424 Una e tre sedie di Joseph Kosuth 424 Il Minimalismo 425 L Arte Povera 425 La Land Art 426 La Body Art 427 L Arte della luce 428 L Arte nella città 429 LE NUOVE FRONTIERE DELL ARTE 430 Un mondo in mutamento 430 L arte nel Villaggio globale 431 L ARCHITETTURA 433 IL CONFRONTO: Il Centre Pompidou di Renzo Piano e Richard Rogers 434 Museo Guggenheim a Bilbao di Frank O. Gehry 435 Didattica inclusiva I tuoi appunti: L arte dal Secondo Novecento ad oggi 436 L OPERA: Voltaire di Nam June Paik 437 VERSO LE COMPETENZE: Conoscenze 438 VERSO LE COMPETENZE: Abilità e competenze 439 Contenuti digitali integrativi Analisi dell opera: The Greeting di Bill Viola STRUMENTI PER LO STUDIO DELL ARTE 441 IL TEMPO DELLA STORIA DELL ARTE 442 LE IMMAGINI SIMBOLICHE DELL ARTE 444 Piante, frutti, animali, oggetti e figure simboliche 445 i numeri 448 Riconoscere i Santi nell arte cristiana 449 Riconoscere le divinità della mitologia classica 449 GLOSSARIO DEI TERMINI ARTISTICI 450 INDICE DEGLI ARTISTI 456 6

9 1 DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS La regina Nefertari, 1250 a.c. circa, pittura parietale. Karnak, Valle delle Regine. Particolare.

10 DALLA PREISTORIA Il tempo della STORIA LA PREISTORIA Il lunghissimo periodo chiamato Preistoria ha inizio con la comparsa degli ominidi, circa 4 milioni di anni fa, e si conclude con le prime testimonianze scritte. La suddivisione della Preistoria in periodi è basata sulle conquiste tecniche raggiunte, legate al perfezionamento nella lavorazione e nell uso della pietra, e sui cambiamenti nell organizzazione sociale, quando l uomo da nomade diventa sedentario. 1. Il Paleolitico ( a.c.): l uomo è nomade e cacciatore; vive in caverne e si serve della pietra per ricavare rudimentali strumenti per la caccia e per la difesa. 2. Il Mesolitico ( a.c.): l uomo impara ad addomesticare gli animali e abbandona le caverne. 3. Il Neolitico ( a.c.): l uomo vive in insediamenti stabili, si dedica all agricoltura e all allevamento. 4. L Eneolitico ( a.c.): l uomo impara a utilizzare i metalli, in particolare il rame e poi il bronzo. I luoghi della Preistoria I chopper erano sassi scheggiati in modo da ottenere un oggetto tagliente, come punte di lance per la caccia e utensili utili per la vita quotidiana. Il tempo dell ARTE LE PRIME FORME D ARTE L arte è nata quando l uomo ha sentito il bisogno di lasciare testimonianze del proprio passaggio, producendo oggetti o immagini che non sono unicamente legati a fini pratici: ecco, allora, i dipinti realizzati sulle pareti delle caverne, finalizzati a propiziare il buon esito della caccia, o le piccole statue femminili dalle forme accentuate, come speranza di fertilità. Quando l uomo ha iniziato a vivere in villaggi, e quindi a darsi un organizzazione stabile, ha sentito il bisogno di comunicare informazioni, di stabilire regole comuni, e lo ha fatto attraverso disegni schematici incisi sulla roccia. È a questa fase, inoltre, che risalgono le prime forme di decorazione di vasi e oggetti d uso, utili per affermarne la proprietà, o per dare maggior valore ai manufatti, al di là del loro utilizzo pratico. Pitture rupestri a Tadrart Acacus, Libia, dal a.c.

11 ALLE PRIME CIVILTÀ Video introduttivo Le civiltà fluviali LE CIVILTÀ FLUVIALI Le prime civiltà sono sorte vicine ai grandi fiumi, che potevano garantire l irrigazione dei terreni, e quindi la produzione agricola, e che venivano utilizzati come vie di comunicazione e di commercio. In Estremo Oriente, tra il IV e il III millennio a.c., le prime civiltà legano il loro nome all Indo, in India e al Fiume Giallo, in Cina; nel Vicino Oriente, nel IV millennio a.c. si sviluppano la civiltà mesopotamica, tra i fiumi Tigri ed Eufrate (in greco Mesopotamia significa terra tra due fiumi ) e la civiltà egizia, lungo il corso del Nilo. Esse nascono da una grande fioritura economica che si è accompagnata alla fondazione di città. In Egitto, nell arco di tremila anni, si sono succedute trenta dinastie di faraoni, sovrani rispettati e venerati come fossero dei viventi. In Mesopotamia, invece, si sono alternate popolazioni diverse: i Sumeri, gli Accadi, i Babilonesi, gli Assiri e i Persiani, i cui progetti espansionistici saranno sconfitti nel V secolo a.c. dai Greci. Acconciatura della regina Pu-Abi, da una tomba reale di Ur, 2500 a.c. Oro lavorato a sbalzo e cesello, lapislazzuli, corniole e pasta bianca. Londra, British Museum. LE CIVILTÀ DOVE L ARTE RAPPRESENTA IL POTERE Nelle grandi civiltà fluviali, l arte è promossa e controllata dal sovrano che detiene il potere assoluto. 1. In Mesopotamia, i sovrani assiri, babilonesi e persiani hanno realizzato grandiosi edifici per affermare la loro importanza. I palazzi reali e i templi formavano un unico insieme monumentale, perché il potere politico e quello religioso erano strettamente legati tra loro. Inoltre, i ricchissimi corredi delle tombe principesche hanno conservato fino ai nostri giorni gioielli di raffinata fattura. 2. L arte dell antico Egitto è conosciuta attraverso le tombe regali (màstabe, piramidi e sepolture scavate nella roccia) e attraverso i templi, arricchiti nel tempo da faraoni di diverse dinastie. In ogni caso, l arte egizia è finalizzata a creare un legame con il mondo ultraterreno. È presente anche una produzione più popolare, con soggetti raffiguranti scene di lavoro, veri documenti della vita quotidiana del popolo egizio. Sarcofago di Ramses II, a.c. Legno dipinto. Il Cairo, Museo Egizio. Pesca con le reti, dalla Tomba di Meketre, 2000 a.c. circa. Legno stuccato e dipinto. Il Cairo, Museo Egizio. CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ 9

12 L ARTE DELLA PREISTORIA La nascita dell arte Per millenni, nel lungo tempo della Preistoria, l uomo ha pensato unicamente alla propria sopravvivenza e ogni sua attività era finalizzata alla realizzazione di oggetti necessari alla caccia e alla difesa: pietre per scheggiare e per recidere, punte di lancia, ecc. In una fase successiva, in relazione a una maggiore capacità di organizzarsi all interno di un gruppo ristretto, l uomo ha iniziato a realizzare piccole sculture in pietra, corno e osso, a dipingere o incidere segni e figure sulle pareti delle grotte, su armi e utensili. L uomo preistorico, dunque, non solo svolgeva le attività necessarie alla sopravvivenza, ma sentiva il bisogno di lasciare un segno del proprio passaggio, di comunicare messaggi, di esprimere le proprie paure. Nasce così l arte. Nella Preistoria, l arte poteva avere: 1. fini magici, quando aveva lo scopo di propiziare il buon esito della caccia o la fertilità della terra. Hanno questo significato le grandi scene di caccia nelle caverne (pitture rupestri), in cui veniva rappresentata la cattura di grossi animali prima della battuta di caccia; oppure le statuette femminili (le Veneri), legate alla procreazione; 2. fini di culto, quando era rivolta a divinità naturali, come il Sole, gli astri, l acqua; 3. lo scopo di comunicare eventi o informazioni, attraverso figure schematiche e segni astratti. Le Veneri preistoriche Nel Paleolitico l uomo ha rappresentato quasi esclusivamente due soggetti: la figura femminile e gli animali. Le figure femminili venivano scolpite a rilievo o in statuette di piccole dimensioni, con le forme del corpo molto accentuate. Esse, infatti, erano simboli di fertilità, che dovevano favorire la nascita di nuovi figli e l abbondanza del raccolto: per questo esse sono state denominate dagli archeologi Veneri preistoriche. La Venere più famosa della Preistoria Una delle più celebri Veneri preistoriche è la Venere di Willendorf, che fu ritrovata nel 1908 a Willendorf, una località austriaca sulle rive del Danubio. La Venere di Willendorf risale al Paleolitico Superiore ed è considerata uno dei primi esempi di raffigurazione della figura femminile. La statuetta misura 11 centimetri, ma alcune parti del corpo, come seni, fianchi e glutei hanno forme accentuate, perché sono le parti che rappresentano le donne nel loro ruolo di madre. La testa è decorata con una fitta capigliatura o forse un copricapo. Il volto è riconoscibile dai due fori che indicano gli occhi. Le gambe si concludono in una forma affusolata: in questo modo esse potevano essere conficcate nel terreno dei campi o delle grotte. OPERA GUIDA Venere di Willendorf, a.c. Roccia calcarea, altezza 11 cm. Vienna, Museo di Storia Naturale. 10 CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ

13 Le pitture rupestri Bisonti, mammuth, cervi, stambecchi, cavalli, uri (grandi bovini oggi estinti) sono i soggetti principali raffigurati dagli uomini del Paleolitico. Talvolta si trovano figure umane impegnate nella caccia con armi rudimentali, che ingaggiano una lotta con grandi animali: la vittoria in una battuta di caccia, infatti, rappresentava la sopravvivenza di un intero gruppo familiare. Il bisonte ferito è stato dipinto nella grotta di Altamira, in Spagna, da un uomo vissuto circa anni fa. L animale, anche se risulta definito da linee veloci di contorno e poche zone di colore, comunica un grande senso di potenza: il pittore-cacciatore ne ha voluto esprimere la forza, data dalla massa fisica, dalla groppa inarcata, dalle corna puntate, e il movimento, che nella caccia rappresenta una delle cause di pericolo per l uomo. Le Grotte di Lascaux Le Grotte di Lascaux ( anni fa) si trovano in Dordogna, una regione della Francia sud-occidentale. Il complesso è stato scoperto per caso nel 1940, da due ragazzi avventurosi, ed è considerato una delle testimonianze più importanti della Preistoria. Le pitture rupestri, infatti, occupano interamente soffitto e pareti, in uno sviluppo ininterrotto di figure di grandi dimensioni. Nella Sala detta dei tori, si fronteggiano due branchi di animali: i tori dal vivo contorno nero e i cavalli interamente dipinti. Lo stato di conservazione, ottimo al momento della scoperta, rischiava di essere compromesso dall alterazione di un microclima che si era mantenuto stabile per millenni. CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ 11

14 IL CONFRONTO UNA SCENA DI CACCIA DI ETÀ PALEOLITICA La Grotta di Chauvet IN ETÀ PALEOLITICA, L ARTE COME MAGIA In un periodo che risale a circa anni fa, l uomo inizia a servirsi dell immagine per esprimersi, perché attribuisce all immagine stessa il potere di rendere possibile un altra realtà. In questo caso, la realtà in cui sperano gli artisti-cacciatori è quella della vittoria sui potenti animali selvatici da cacciare: da questa, infatti, dipendevano non soltanto la vita del cacciatore, ma le scorte di carne per sfamarsi, di pelli per ripararsi dal freddo, di ossa per realizzare oggetti, di grasso, adatto a numerosi utilizzi. Queste opere, dunque, esprimono una concezione magica dell esistenza: l uomo non sa spiegare i fenomeni della natura, come la pioggia, il lampo, il percorso del sole nel cielo, le fasi della luna; teme il buio della notte e il rumore del tuono, immaginandolo come un messaggio sovrannaturale. Così, raffigurando gli elementi che lo circondano, crede di poter intervenire sulla realtà, anticipando e mutando gli eventi. Le immagini dipinte o incise sulla roccia hanno, dunque, una funzione propiziatoria e un significato rituale. L uomo preistorico dimostra di conoscere bene gli animali da cacciare: con pochi segni tracciati con il carbone ne ha delineato le proporzioni, i particolari del muso, la criniera e le corna. Gli animali hanno grandi dimensioni e, talvolta, vengono sfruttate sporgenze delle rocce per renderli più verosimili e possenti. L animale è stato colpito con frecce: la caccia sarà buona. Il bisonte è in movimento: l uomo che lo ha dipinto si è immedesimato nel momento in cui dovrà colpirlo, lanciato al galoppo. Scena di caccia al bisonte, a.c. Grotta di Niaux, Francia meridionale. Nella pagina a fianco, in alto: Scena di caccia al cervo e al camoscio, III millennio a.c. Seradina, Valle Camonica, roccia n. 12. In basso: Repertorio delle figurazioni rupestri della Valle Camonica. 12 CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ

15 UNA SCENA DI CACCIA DI ETÀ NEOLITICA Le figure sono talmente stilizzate da non suggerire l idea del volume: ogni soggetto, animali e cacciatori, è semplicemente identificato attraverso i suoi tratti caratteristici. Un animale è riconoscibile grazie a pochi elementi schematici, senza dettagli: una linea per il corpo, le zampe, le corna. IN ETÀ NEOLITICA, L ARTE COME LINGUAGGIO Divenuto allevatore e coltivatore, l uomo si trasferisce in villaggi, protetti verso l esterno. Gli animali non sono più una preda pericolosa da affrontare, ma sono chiusi nei recinti e rappresentano una risorsa preziosa. Inoltre, nei villaggi vivono piccoli gruppi umani legati da regole e ruoli ben definiti: è la prima forma di organizzazione sociale. Le donne si dedicano alla tessitura e alla produzione di ciotole e vasi in terracotta, con decorazioni dipinte o incise. In questo contesto, dipingere, incidere o scolpire non corrisponde più a un rito di sopravvivenza, ma assume un significato nuovo: trasmettere informazioni, comunicare un avvenimento. Ecco perché, in Età neolitica, le figure si semplificano e hanno dimensioni più ridotte: esse compongono un codice di comunicazione, in cui un segno mantiene un significato chiaro e riconosciuto da tutti i componenti della comunità. In Valle Camonica, a nord di Brescia, si sono conservate molte incisioni rupestri: fino ad oggi sono state identificate ben figure! Esse sono datate dal Neolitico all Età del Ferro e rappresentano uomini, animali, case, simboli legati ai riti sacri e a cerimonie propiziatorie. Le loro dimensioni sono molto varie e possono raggiungere i 90 centimetri. Età del ferro Età del bronzo Neolitico CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ 13

16 Le prime forme di architettura L architettura megalitica Gli allineamenti megalitici di Carnac Le architetture megalitiche (da lithos che in greco significa pietra e mégas che sig ni fic a grande ) sono costruzioni monumentali realizzate con grandi pietre, rozzamente squadrate. Queste risalgono all Età Eneolitica (III millennio a.c.) e avevano una funzione sacra, in quanto erano legate al culto dei defunti o di divinità naturali. È significativo che l uomo abbia dedicato, fin dalle origini, un grande impegno costruttivo non per opere di uso privato (le abitazioni, infatti, erano realizzate con materiali deperibili, come legno e mattoni in argilla cruda), ma per opere destinate all intera collettività. Testimonianze di architettura megalitica sono state trovate in tutta Europa con caratteristiche analoghe, e possono essere classificate in tre tipi principali. 1. I menhir, pietre verticali conficcate nel terreno, individuavano aree sacre o luoghi di sepoltura. 2. I dolmen erano costituiti da due o più pietre verticali conficcate nel terreno, cui veniva sovrapposta una lastra orizzontale. Generalmente ospitavano sepolture collettive. 3. I cromlech erano formati da una sequenza di grandi pietre disposte in cerchio e delimitavano aree sacre. Il menhir di Kerloas a Carnac in Francia. A destra: Il dolmen di Poulnabrone, uno dei monumenti più antichi d Irlanda. Il dolmen rappresenta il più antico esempio di sistema costruttivo, denominato trilitico. Esso, infatti, si basa sulla disposizione di tre pietre: due verticali (piedritti) e una orizzontale (architrave) appoggiata alla sommità. architrave piedritti Come venivano eretti i grandi monoliti? Per trasportare i monoliti dai luoghi di estrazione, in un tempo in cui non era ancora conosciuta la ruota, venivano utilizzate slitte formate da tronchi d albero. I massi venivano fatti scivolare entro buche appositamente scavate. La stabilità dei blocchi era garantita dalla profondità delle buche nelle quali erano collocati. Le pietre erano troppo pesanti per essere sollevate fino alla cima dei piedritti. Venivano quindi realizzati riempimenti artificiali di terreno e ghiaia, fino all altezza voluta. La lastra di copertura veniva portata sul terrapieno e fatta scivolare alla sommità dei piedritti. Liberando la struttura dal materiale inerte che era stato utilizzato, si otteneva un dolmen. 14 CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ

17 L OPERA Il Cromlech di Stonehenge UN SANTUARIO DEDICATO AL SOLE Uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi di sempre si trova in Inghilterra meridionale, non lontano dalla città di Salisbury: si tratta del Cromlech di Stonehenge, il cui nome significa pietra sospesa. Enormi blocchi squadrati sono infissi verticalmente nel terreno, componendo una doppia sequenza di triliti disposti a cerchio. Il cromlech individuava un area sacra, forse legata al culto del Sole. Molti studiosi ritengono che il complesso servisse a calcolare il ciclo solare. Infatti, il cerchio principale era costituito da trenta pietre, corrispondenti ai giorni del mese, mentre la disposizione dei triliti interni consentiva di individuare il solstizio d inverno (21 dicembre) e d estate (21 giugno). In questi due giorni, infatti, il Sole attraversa entrambi gli anelli senza incontrare barriere. Il cerchio esterno è composto da una sequenza di triliti e presenta un diametro di circa 30 metri. Al suo interno, altri cinque triliti sono disposti a ferro di cavallo. Le pietre sono alte quattro metri e pesano fino a 50 tonnellate. Alcune di esse sono state estratte da cave del Galles, distanti 230 chilometri, e trasportate con slitte. Un anello composto da 56 buche consente di calcolare gli anni mancanti all eclissi di Luna. Il cromlech è circondato da un fossato del diametro di quasi 100 metri e largo 6 metri. Due pietre allineate, poste simmetricamente rispetto al cromlech, indicavano il Nord e il Sud. La Hell Stone, pietra del calcagno, era posta all esterno del fossato, allineata ad altre pietre: veniva colpita dalla luce del Sole all alba del 21 giugno, giorno del solstizio d estate. CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ 15

18 L ARTE DELLA MESOPOTAMIA Video introduttivo Un arte per il sovrano La civiltà mesopotamica nasce intorno al 4000 a.c., con la fondazione delle prime città da parte dei Sumeri nel territorio compreso tra i fiumi Tigri ed Eufrate. Per circa tre millenni si sono succeduti popoli diversi: gli Accadi, i Babilonesi, gli Assiri e i Persiani. Nonostante sia espressione del sovrapporsi di diverse culture, l arte ha sempre avuto una funzione prevalentemente celebrativa; essa, infatti, era promossa dal sovrano che deteneva un potere assoluto e centralizzato. Questo carattere comune si rivela sia nell architettura, sia nelle arti figurative. 1. Vengono eretti imponenti palazzi reali, protetti da vere e proprie cittadelle fortificate. 2. I palazzi sono ornati da sontuose decorazioni: bassorilievi, pitture murali, piastrelle smaltate. Le raffigurazioni hanno forme rigide e severe e seguono modelli fissi. il dettaglio I lamassù, scolpiti in enormi monoliti di alabastro, erano posti a guardia del palazzo di Sàrgon II a Khorsabad. Il volto riporta i tratti del sovrano. Lamassù, a.c. circa. Alabastro, 420x436 cm. Dal palazzo di Sàrgon II a Khorsabad, nell attuale Iraq. Parigi, Museo del Louvre. Fregio degli arcieri di Dario, 500 a.c. circa. Mattoni smaltati, dal Palazzo di Susa, nell attuale Iran. Parigi, Museo del Louvre. I lamassù erano divinità benevole, che venivano poste all ingresso dei palazzi per proteggerli. Avevano corpo di toro o di leone, per simboleggiare la forza, e testa umana, espressione di saggezza. Erano dotati di ali, che alludono alla loro natura sovrannaturale. 16 CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ

19 L architettura della Mesopotamia Un modello di palazzo I palazzi reali erano vere e proprie fortezze, dall aspetto inaccessibile. Sul muro di cinta, controllato da numerose torri, si apriva una sola porta. I complessi si sviluppavano orizzontalmente su alti basamenti ed erano dotati di scalinate, portici, ampie sale con colonne e corridoi; inoltre, erano arricchiti da decorazioni a rilievo, terrecotte smaltate, statue. La città di Dur-Sharrukin La cittadella assira di Dur-Sharrukin, l odierna Khorsabad, è stata eretta alla fine dell VIII secolo a.c. per volontà del re Sàrgon II. Oltre alla residenza reale, ospitava la ziqqurat, templi, palazzi aristocratici ed edifici di servizio. La ziqqurat Il cortile quadrato era il centro di un settore sacro formato da sei templi. Gli appartamenti reali erano disposti attorno a un ampio cortile. All interno della città si trovava la cittadella, a sua volta fortificata. La porta era inquadrata da due lamassù. La ziqqurat La città era cinta da mura scandite regolarmente da torri. L edificio più imponente della città mesopotamica era la ziqqurat: aveva forma di piramide tronca composta da gradoni ed era accessibile attraverso scalinate rettilinee poste sul lato frontale, lungo le quali si svolgevano le processioni rituali. Sull ultima terrazza si innalzava il tempio. Le abitazioni Oltre alle funzioni religiose essa ospitava anche attività amministrative ed economiche; al suo interno, infatti, si trovavano magazzini e laboratori artigianali. Le ziqqurat sono state realizzate in mattoni, poiché nel territorio pianeggiante della mezzaluna fertile mancavano le cave di pietra. OPERA GUIDA La ziqqurat di Ur La ziqqurat di Ur fu eretta dai Sumeri in onore di Nanna, divinità lunare, nell area sacra della città di Ur, nell odierno Iraq. Si componeva di tre piattaforme sovrapposte, raggiungendo un altezza di 25 metri. Alla sommità della ziqqurat si innalzava il tempio dedicato al dio Nanna. L alto terrapieno serviva a proteggere l edificio dalle inondazioni. La città di Ur, infatti, si trovava vicino alla foce del Tigri e dell Eufrate. CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ 17

20 L OPERA BABILONIA, UN ANTICA METROPOLI La città di Babilonia, capitale dal II millennio a.c., venne distrutta due volte dagli Assiri e sempre ricostruita. Raggiunse il massimo splendore tra il VII e il VI secolo a.c., a partire dal regno di Nabucodonosor I. Essa sorgeva sulle due sponde dell Eufrate, a circa 80 chilometri a sud-ovest dell attuale Baghdad, protetta da una doppia cinta muraria: una interna, lunga 8 chilometri, a protezione del quartiere dove si svolgevano le attività politiche e religiose; una esterna, lunga 18 chilometri, che delimitava i quartieri residenziali periferici e i terreni agricoli, per ospitare la popolazione in caso di assedio. La cerchia muraria interna delimitava un area rettangolare attraversata dall Eufrate; i suoi quartieri avevano un aspetto monumentale e le vie erano pressoché perpendicolari. Al suo interno, sulla riva sinistra, si trovavano il palazzo reale, i templi (tra cui l Esagila, dedicato al dio Marduk, e la grandiosa ziqqurat Etemenanki), le residenze dei sacerdoti e dei dignitari reali, i magazzini e i giardini pensili che erano considerati tra le sette meraviglie del mondo antico. Terrazzamenti artificiali servivano ad accentuare l importanza di alcuni edifici. Una Via processionale, posta parallelamente al fiume, portava alla Porta di Ishtar. Babilonia fu una vera metropoli dell antichità: giunse ad avere abitanti, senza contare gli schiavi con i quali, secondo alcune stime, avrebbe sfiorato il milione di persone! La Porta di Ishtar è stata parzialmente ricostruita nel 1930 al Pergamonmuseum di Berlino. Altri frammenti decorativi sono conservati a Parigi, al Museo del Louvre, e in musei di varie città del mondo, tra cui Baghdad, Istanbul, Detroit, Toronto, Boston. 18 CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ

21 La Porta di Ishtar a Babilonia LA PORTA DI ISHTAR La cerchia interna delle mura di Babilonia era attraversata da otto porte monumentali. La più splendida era la Porta dedicata a Ishtar, la massima divinità femminile mesopotamica: era la dea dell amore e della fecondità, ma anche della guerra e delle tempeste. il dettaglio La Porta di Ishtar era rivestita da mattonelle in terracotta smaltata, decorate con immagini di animali sacri: tori e draghi. Le figure, a rilievo, erano realizzate con stampi e risaltavano con colori vivaci e caldi sullo sfondo blu in lapislazzuli. Queste figure, tutte rappresentate di profilo, erano ripetute a intervalli regolari, formando sequenze ritmiche. La lucentezza della ceramica, unita ai colori contrastanti, determina un effetto di grande splendore. La Porta di Ishtar venne eretta nel 575 a.c. per volontà del sovrano babilonese Nabucodonosor II. Era alta 14,73 metri ed era costituita da una doppia porta: quella ricostruita a Berlino corrisponde alla sola parte frontale. Essa era posta a conclusione della grandiosa Via processionale, larga 22 metri, che si sviluppava parallelamente al fiume Eufrate, oltre il quartiere dei templi e il quartiere reale. Il viale era fiangheggiato da una duplice fila di leoni alati di oltre due metri di altezza (120 complessivamente), anch essi dipinti di bianco, rosso e giallo su sfondo blu-azzurro. L effetto era fortemente scenografico, adatto alla celebrazione del potere. CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ 19

22 L OPERA BASSORILIEVI CHE CELEBRAVANO IL SOVRANO I palazzi assiri erano decorati con rilievi scolpiti in cui veniva celebrata la figura del sovrano: questi si mostrava impegnato in vittoriose battaglie, in cerimoniali di corte o in battute di caccia. La caccia era un attività molto amata dai re assiri, perché con essa veniva onorato il loro valore; per questo motivo spesso si svolgeva entro riserve annesse ai palazzi reali, in cui le fiere, rinchiuse nelle gabbie, venivano liberate e uccise alla presenza dei dignitari di corte e di ospiti stranieri. Assurnasirpal II fu re degli Assiri dall 884 a.c. all 859 a.c.; egli affermò il proprio potere e manifestò la ricchezza raggiunta sotto il suo regno fecendo erigere templi e palazzi sontuosi ornati da bassorilievi. Il rilievo raffigurante la Caccia al leone proviene dal Palazzo di Assurnasirpal II a Kalhu (l attuale Nimrud, in Iraq), città che egli scelse come capitale, e faceva parte di una serie celebrativa delle gesta del sovrano. I rilievi erano posti in sequenze ordinate a circa due metri e mezzo d altezza e accompagnavano il visitatore nel suo percorso all interno del palazzo. Essi erano vivacemente colorati (oggi la patina è pressoché scomparsa) e, visti dal basso, dovevano apparire imponenti e incutere timore di fronte alla potenza del re, che si credeva essergli stata trasmessa direttamente dagli dei. il dettaglio I rilievi sono poco sporgenti rispetto al piano di fondo, tanto che nel complesso essi appaiono bidimensionali e hanno poco volume; tuttavia, gli scultori assiri riuscivano a descrivere ogni dettaglio in modo verosimile grazie alla linea, sottile e incisa con precisione. Inoltre i contorni sono molto netti, in modo che ogni singola parte possa risaltare con chiarezza. Le figure sono rigide e stilizzate, anche quando rappresentano il momento culminante di un azione. I volti degli uomini sono inespressivi, mentre gli animali, sottomessi alla forza superiore del sovrano, presentano una gamma di espressioni molto intense e drammatiche, che dovevano impressionare gli ospiti del palazzo.

23 La Caccia al leone di Assurnasirpal Nei rilievi assiri il sovrano non è raffigurato più grande rispetto agli altri personaggi. La sua maggiore importanza è data dalla posizione centrale e dall atteggiamento sicuro, oltre che dal copricapo regale. Assurnasirpal, in piedi su un carro lanciato in corsa, colpisce i leoni con le frecce. L arco è teso, fissando il momento cruciale della caccia: le posizioni di ciascuna figura sono perfettamente calcolate. Il sovrano affronta le fiere senza protezione: infatti indossa una semplice veste. Egli, però, è protetto da soldati armati. Il rilievo è basso e non sono rappresentati elementi di profondità. Tuttavia, lo scultore ha saputo rendere con efficacia le posizioni delle singole parti, ad esempio gli arti in primo o in secondo piano. Il carro è veloce e leggero: era realizzato in legno, ma reso più solido da rinforzi metallici. Il leone ferito mostra tutta la sua ferocia; ciò accentua, per contrasto, la sicurezza impassibile di Assurnasirpal. Il leone presenta una folta criniera, fittamente incisa, che risalta rispetto ad altre parti lisce. Linee incise mettono in evidenza la muscolatura tesa della belva. Assurnasirpal II che caccia il leone, a.c. circa, da Nimrud. 88,6x224 cm. Alabastro. Londra, British Museum. CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ 21

24 L ARTE EGIZIA Le piramidi di El-Gizah Modelli artistici immutati per tremila anni La civiltà dell antico Egitto è sorta alla fine del IV millennio a.c. e ha acquisito una grande potenza con l unificazione tra Alto e Basso Egitto, intorno al 3000 a.c. Si avvia così la storia di una delle più fiorenti civiltà dell antichità, che per quasi tremila anni ha mantenuto una salda unità politica e culturale, nonostante l enorme estensione del suo territorio. Questo carattere di eccezionalità è legato a una serie di fattori, tra i quali è di grande importanza la struttura dello stato: questo era basato su una rigida suddivisione sociale e su un potere del tutto accentrato nella figura del faraone, cui era riconosciuta una natura divina e che era oggetto di culto. Per questo motivo, nella società egizia nulla poteva mutare, giacché tutto era espressione di una suprema volontà e la violazione di questo stato di cose avrebbe compromesso l ordine e la prosperità del regno. Non stupisce, dunque, che l arte svolgesse un ruolo politico e religioso: non a caso era affidata ai sacerdoti e i laboratori si trovavano nei templi o in ambienti dei palazzi reali. Essa doveva celebrare la sovranità intoccabile del faraone, che nessun evento terreno avrebbe potuto abbattere. Così, anche l arte è rimasta invariata per millenni, e gli artisti-sacerdoti hanno continuato a proporre modelli e regole fissati alle origini della loro civiltà. A El-Gizah, oggi alla periferia del Cairo, si trova il complesso monumentale costituito dalle piramidi di Cheope e dei suoi successori Chefren e Micerino. Le piramidi risalgono alla metà del III millennio a.c. e sono corredate da altri edifici funerari e religiosi: le più piccole piramidi delle regine e le màstabe per i sacerdoti e i funzionari reali. Falsa porta nella Màstaba di Iteti, da Saqqara. Metà del III millennio a.c. Il Cairo, Museo Egizio. Le false porte permettevano allo spirito del defunto di muoversi negli ambienti delle tombe e di servirsi delle offerte dei vivi, per continuare il proprio ciclo oltre la morte. 22 CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ

25 Le piramidi La sfinge è un animale mitologico con corpo di leone e testa umana. La Sfinge di El-Gizah è posta a guardia del complesso funerario. È stata scolpita in un unico blocco di pietra calcarea con dimensioni colossali: misura, infatti, 20 metri di altezza per 73 di lunghezza! Il volto porta i tratti del faraone Chefren, con il copricapo regale e il cobra, simbolo del Basso Egitto. L architettura egizia ha assunto le forme più monumentali nei templi e negli edifici funerari. Questi ultimi hanno avuto il primo modello nelle màstabe, costruzioni a forma di piramide tronca realizzate in mattoni crudi e diffuse nelle prime fasi della civiltà egizia; successivamente, durante l Antico Regno, furono sostituite dalle piramidi. Le piramidi venivano realizzate con blocchi squadrati di pietra calcarea. In origine erano a gradoni, ad indicare una gigantesca gradinata che univa la Terra al Cielo; quindi vennero rivestite di lastre di pietra inclinate, caratterizzandosi quindi per le facce lisce. In questo modo esse assunsero la forma di un solido geometrico puro, cui era attribuito un significato cosmico e religioso: i quattro spigoli, infatti, rappresentavano i raggi del Sole, il dio Ra, che inondano la Terra. La piramide di Cheope è stata eretta intorno al 2550 a.c. Era alta in origine 147 metri e misura alla base 230 metri quadrati. La camera sepolcrale, posta al centro della costruzione, è sormontata da 9 grandi lastre di granito. Piramidi delle regine Le piramidi sono simbolo di immortalità e, dunque, sono state fatte per essere inviolabili. All esterno si presentano semplici e massicce, all interno sono compatte, con pochissimi ambienti e percorsi articolati: cunicoli, strette gallerie, scale e rampe, passaggi segreti, corridoi ciechi, pozzi e sbarramenti, per proteggere la tomba del faraone dai profanatori. Màstabe per i sacerdoti e i funzionari reali Tempio dedicato a Cheope Lago artificale per le barche che traghettavano le anime nell aldilà. La Valle dei Re Nel Nuovo Regno ( a.c.) i faraoni furono sepolti in tombe scavate sui fianchi delle montagne. La Valle dei Re si trova vicino all antica città di Tebe, l attuale Luxor. Ospita più di 60 tombe, scavate nella roccia e non visibili all esterno, ed è accessibile attraverso una strada lunga e tortuosa, a difesa dai predatori. Vi sono sepolti solamente i faraoni, mentre alle regine e ai principi era destinata la Valle delle Regine, situata a poca distanza. La tomba più famosa rinvenuta in quest area è quella di Tutankhamon, giovanissimo sovrano sepolto con un immenso e prezioso corredo (vedi pagina successiva). CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ 23

26 L OPERA La Tomba di Tutankhamon IL CORREDO FAVOLOSO DI UN GIOVANE SOVRANO Tutankhamon significa immagine vivente di Amon, una delle principali divinità egizie. Il suo regno fu molto breve, in quanto il faraone, salito al trono ancora bambino, morì prima di compiere i 19 anni. Fu sepolto nella Valle dei Re accompagnato da uno straordinario corredo funebre e dagli oggetti che ornavano le sue stanze private. La tomba, scoperta nel 1922, è l unica appartenuta a un faraone giunta intatta fino a noi. Si trova a circa 8 metri di profondità. La maschera funebre di Tutankhamon è in oro massiccio. Il faraone indossa il nemes, il copricapo a righe bianche e blu, con l avvoltoio e il cobra, simboli dell Alto e del Basso Egitto. Il blu è reso con pasta vitrea, così come le sopracciglia e il contorno degli occhi. Le pupille sono in ossidiana. Gli altri colori sono dati da intarsi di lapislazzuli, corniola e quarzo. La tomba è introdotta da una scala e da un corridoio di accesso (1) alla prima sala, l Anticamera (2) e a un ambiente annesso (3). Dall anticamera si giunge alla Camera Funeraria (4). Dalla Camera Funeraria, infine, si giunge alla Sala del tesoro (5) Uno dei 26 pettorali rinvenuti nella tomba, con il simbolo dello scarabeo alato, in oro e pietre dure. Una piccola cassa in legno dorato conteneva una cassa più piccola, in alabastro, a sua volta contenente quattro vasi canopi; ogni vaso ospitava un piccolo sarcofago in cui erano contenuti gli organi interni del faraone, imbalsamati e avvolti nel lino. 24 CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ

27 Templi divini Sala ipostila Grande Tempio delle feste I templi egizi hanno forme grandiose. Spesso consistono in veri e propri complessi monumentali. I templi erano voluti dal faraone e potevano essere dedicati alle divinità oppure avere funzione funeraria. I templi cosiddetti divini rappresentavano la dimora terrena del dio a cui erano dedicati; il loro impianto è basato su un asse rettilineo, corrispondente al percorso processionale, lungo il quale si alternano piloni (gli ingressi monumentali), colonnati, viali fiancheggiati da statue, obelischi, cortili e ambienti chiusi, fino a giungere al santuario vero e proprio, accessibile solo ai sacerdoti. Tebe, fu una delle più importanti città dell Antico Egitto e capitale nel Nuovo Regno. Nel suo periodo di massimo splendore vennero realizzati i complessi templari di Karnak e di Luxor. Il Tempio di Amon a Karnak è stato fondato nel Medio Regno (fine III millennio a.c.), ma è stato ampliato fino all VIII secolo a.c. Esso si sviluppa Padiglione dello Scarabeo Sacro Lago sacro per 350 metri a partire dall ingresso principale, rivolto verso il Nilo. Pilone d ingresso Il tempio è introdotto dal Viale degli Dei, costeggiato da quaranta criosfingi, cioè statue con il corpo di leone e testa d ariete, poste a protezione del luogo sacro. Viale delle Sfingi Un altro asse, perpendicolare a quello principale, si sviluppa in direzione del Tempio di Amon a Luxor. Presenta una serie di quattro piloni successivi e, all esterno, il Viale delle Sfingi. Il Santuario di Hathor a Luxor Il piccolo ambiente è stato scavato nella roccia per accogliere la barca sacra proveniente dal Tempio di Amon a Karnak e portata lungo il fiume. Ospitava una statua raffigurante la dea Hathor, la grande madre e protettrice della fertilità, mentre sulle pareti sono dipinte immagini del faraone Thutmosi III al cospetto di Amon e di Hathor. Santuario di Hathor, a.c. Arenaria dipinta. Da Luxor, ricostruito al Museo Egizio del Cairo.

28 La pittura in Egitto Immagini dipinte per comunicare con gli dei Le opere pittoriche giunte a noi erano poste all interno delle piramidi o delle tombe regali, dove hanno potuto conservarsi per millenni. Le tecniche prevalenti erano la pittura parietale e il rilievo policromo. Le immagini dipinte avevano sempre uno scopo religioso e rituale, in quanto svolgevano la funzione di esprimere contenuti sacri e di comunicare con le divinità. Nel contempo, la pittura celebrava l autorità assoluta del faraone, considerato il legame tra mondo terreno e divino. È facile, dunque, comprendere il motivo per cui il linguaggio figurativo egizio non è mutato in modo sostanziale nel corso della sua lunga storia. Questa Figura di ballerina, risalente al 1250 a.c. circa, è stata dipinta su un frammento di pietra calcarea, forse come disegno preparatorio. Essa dimostra che accanto alla produzione ufficiale esisteva anche un arte più popolare, che mostrava scene ordinarie con maggior realismo. I caratteri della pittura egizia OPERA GUIDA Osserviamo, attraverso l immagine raffigurante la regina Nefertari i caratteri fondamentali della pittura egizia. 1. Le figure sono bidimensionali, hanno tratti stilizzati e sono definite da una netta linea di contorno. 2. La figura umana è rappresentata con il viso di profilo, gli occhi e il torace frontali; i fianchi, le gambe e i piedi sono visti di profilo e mai sovrapposti. 3. Le immagini non presentano parti nascoste, né parti viste di 3/4, e hanno la chiarezza di forme geometriche. 4. I colori sono contrastanti e ricorrono sempre uguali nelle figure raffiguranti lo stesso soggetto. 5. Anche nel caso di composizioni con molte figure, non sono mai rappresentati i diversi piani di profondità. 6. Le figure sono disposte lungo una stessa linea di base, spesso a fasce sovrapposte. Nefertari chiede al dio Thot gli strumenti della scrittura, dalla Tomba di Nefertari nella Valle delle Regine a Karnak, metà del XIII secolo a. C. 26 CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ Una regola per le proporzioni del corpo Per definire le proporzioni del corpo umano gli Egizi hanno definito il canone. L unità di misura corrisponde al pugno di un uomo, oppure alla lunghezza del braccio dal gomito al pollice (cubito). Così, l altezza di un uomo corrispondeva a 18 pugni o a 4 cubiti.

29 L OPERA Il Giardino di Nebamon Giardino ideale, dalla Tomba di Nebamon, Tebe a.c. Tempera su stucco. Londra, British Museum. Una donna raccoglie i frutti e li pone nelle ceste. Sono stati sovrapposti due tipi di vedute: dall alto e frontale. La vasca è vista dall alto, mentre i pesci, le anatre e i fiori di loto sono di profilo. Il risultato è quello di un immagine bidimensionale. Ciò consente di mostrare con esattezza ogni elemento e la varietà di specie presenti. Gli alberi sono visti frontalmente: quelli in basso sono più vicini, quelli posti in alto sono più lontani. UNA NATURA IDEALE Diversamente dai templi e dagli edifici funerari, l architettura civile (cioè destinata a funzioni pubbliche o abitative) veniva realizzata con materiali poveri e deperibili, come mattoni crudi in argilla e legno. Sappiamo, però, che i palazzi aristocratici erano grandi e sontuosi, spesso con lussureggianti giardini. Il giardino, d altra parte, aveva un valore anche simbolico: rappresentava, infatti, l opposto del deserto, ambiente arido e ostile. Veniva coltivato in spazi protetti da mura, dunque al sicuro dalle inondazioni del Nilo, dalle tempeste di sabbia, dagli animali selvatici e dai predoni; per questo motivo, rappresentava un ambiente intimo e rassicurante e veniva curato come simbolo di un mondo rigoglioso, ordinato e sicuro. Vi si trovavano alberi da frutto (viti, palme, fichi, acacie), verdure per l uso quotidiano e piante ornamentali, spesso di pregio o rare perché portate da terre lontane. Le varie piante erano disposte con molta attenzione, in modo da creare un ordine geometrico e un armonia tra i colori. Inoltre, era sempre presente l acqua, raccolta in una o più vasche che, generalmente, rappresentavano il cuore del giardino stesso. L acqua simboleggiava l oceano primordiale Nun, all origine della creazione; inoltre consentiva l irrigazione e dava frescura, ma poteva essere anche sfruttata per le sue delicate qualità sonore, facendola scorrere su più livelli; le vasche, inoltre, erano ricche di pesci e costituivano l habitat per varie specie di uccelli acquatici. Tra le raffigurazioni di giardino ideale vi è quella rinvenuta nella Tomba di Nebamon, uno scriba vissuto nel XIV secolo a.c. CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ 27

30 La scultura in Egitto La regina Nefertiti, 1340 a.c. Calcare dipinto, altezza 63 cm. Berlino, Ägyptisches Museum. Nefertiti era la sposa del faraone Eknaton, celebrata per la sua bellezza. Sotto: Scriba seduto, 2475 a.c. circa. Calcare dipinto e bronzo, 51x41x31 cm. Proveniente da Saqqara. Il Cairo, Museo Egizio. Statue per celebrare dei e faraoni Nell Antico Egitto la scultura ebbe un grande sviluppo, da un lato perché ben si prestava a realizzare opere solide e durature nel tempo, dall altro lato per l abbondanza di materie prime, come roccia calcarea, arenaria, granito, basalto e alabastro. Le sculture erano dipinte: venivano usati materiali di pregio l intervento si limitava ad alcuni dettagli, ma di frequente esse venivano rivestite di uno strato di gesso e interamente dipinte. Le tinte erano vivaci: per la pelle veniva utilizzata l ocra rossa o gialla, per i capelli il nero, gli indumenti erano argentei, gialli o oro. Sfondi e dettagli venivano colorati con il verde, il giallo, il bianco o il blu. La maggior parte delle sculture sono state rinvenute nelle camere funerarie e nei templi e avevano un carattere celebrativo o sacro. Per questo motivo, veniva sottolineata la casta del personaggio attraverso pose convenzionali: l impostazione è sempre simmetrica e frontale, le forme sono solide, composte da ampie masse squadrate, lo sguardo sicuro. La regina Meritamon era sorella e moglie del faraone Amenothep I, sovrano della XVIII dinastia (metà del II millennio a.c.). Il sarcofago, rinvenuto in una tomba rupestre a Luxor, è intagliato in legno di cedro con il motivo stilizzato delle piume, che simboleggiano le ali della dea Iside che proteggono il defunto. Le mani stringono due piante di papiro, simbolo di abbondanza e di gioia. Sarcofago della regina Ahmes Meritamon, a.c. Legno di cedro dipinto e pasta vitrea, 313,5x87 cm. Il Cairo, Museo Egizio. Gli scribi svolgevano una funzione di grande prestigio. Essi, infatti, non solo possedevano i segreti della scrittura, ma conoscevano le leggi, le formule sacre e le finanze del regno. Come per tutti i personaggi importanti dell Antico Egitto, la loro raffigurazione è rimasta immutata per secoli. Gli occhi sono truccati, resi più profondi da una sottile lamina in bronzo; una parrucca incornicia il volto, mentre sono rimaste le tracce di una collana dipinta. 28 CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ

31 L OPERA DIDATTICA INCLUSIVA L ARTE DELLA MESOPOTAMIA I tuoi appunti 1. La Mesopotamia era la terra compresa fra i fiumi Tigri ed Eufrate. A partire dal avanti Cristo venne occupata da diversi popoli: i Sumeri; gli Accadi; i Babilonesi; gli Assiri e i Persiani. 2. In Mesopotamia sorgono le prime città della Storia, come Ur, Ninive e Babilonia. 3. All interno delle mura della città si ergeva la ziqqurat, un imponente costruzione a forma di piramide tronca, composta da gradoni raggiungibili attraverso gradinate. 4. Nella pittura e nella scultura, le figure sono rigide e stilizzate. Sculture e bassorilievi rappresentano i sovrani o scene di guerra o di caccia per celebrare le imprese dei re. 5. I palazzi sono decorati con piastrelle smaltate che raffigurano guerrieri e animali. Lo Stendardo di Ur Presso i Sumeri gli stendardi erano piccoli pannelli decorati su entrambi i lati con materiali preziosi: lapislazzuli, calcare rosso, conchiglie e madreperla. Lo Stendardo di Ur risale al terzo millennio avanti Cristo. I quattro lati erano completamente rivestiti di figure. I due pannelli principali sono detti della Guerra e della Pace. Nel Pannello della Guerra si vedono scene di sottomissione al sovrano dei soldati vinti. Nel Pannello della Pace si vedono scene del banchetto del re con la sua corte e i sudditi che portano in dono animali per i sacrifici. Il re è più grande rispetto alle altre figure. Lo Stendardo di Ur Analisi dell opera CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ 29

32 L OPERA DIDATTICA INCLUSIVA L ARTE DELL EGIT TO I tuoi appunti 1. La civiltà egizia nasce e si sviluppa lungo il fiume Nilo. Lungo il Nilo nascono le città; attraverso canali di irrigazione la fascia di terra intorno al fiume diventa molto fertile; il Nilo costituisce anche un importante via di comunicazione. 2. La storia dell Egitto inizia intorno al 3000 avanti Cristo, quando si costituisce un unico regno, guidato dal faraone che era considerato un dio in terra. 3. L arte dell Egitto celebra gli dei e il faraone. Per questo motivo l arte egizia segue regole fisse e rigide. 4. L architettura è rappresentata dalle piramidi, dalle tombe reali e dai templi. 5. I dipinti, dai colori vivaci, si trovano sulle pareti delle tombe e dei templi. 6. Le sculture sono di forma squadrata e realizzate in posizione frontale, con le braccia stese lungo i fianchi. La Triade di Micerino La Triade di Micerino è una scultura che risale al 2500 avanti Cristo circa. L opera celebra il re Micerino accompagnato dalla dea Hathor (a sinistra) e da un dio che rappresenta la provincia di Tebe. Il gruppo di sculture è realizzato in basalto molto levigato. Le figure sono squadrate. La posizione è frontale e le forme sono semplici. Le braccia sono parallele al busto. L avanzamento della gamba sinistra non crea un idea di movimento, ma mette ancora più in risalto la stabilità e l equilibrio delle figure. 30 CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ

33 VERSO LE COMPETENZE Conoscenze 1 L arte della Preistoria E Segna tra le seguenti solo le affermazioni esatte. 1. Le prime espressioni artistiche avevano finalità: a. di celebrare il potere. b. magiche e propiziatorie. c. decorative. 2. Le Veneri preistoriche erano: a. piccole sculture con forme femminili, simbolo di fertilità. b. sculture di grandi dimensioni, simbolo di fertilità. c. rilievi a soggetto femminile, simbolo di bellezza. 3. Le pitture rupestri raffigurano: a. uomini e animali di piccole dimensioni. b. immagini geometriche e astratte. c. scene di caccia, spesso a grandezza naturale. 4. In Età neolitica: a. le immagini si fanno più piccole e schematiche, perché servono per comunicare. b. le immagini si fanno più realistiche, perché l uomo ha migliorato i propri mezzi. c. l arte ha una funzione esclusivamente religiosa. 2 Le prime forme di architettura E Completa le frasi che seguono, scegliendo tra le espressioni riportate in basso. a. Le prime forme di architettura risalgono all Età neolitica, quando l uomo è diventato.... b. Per le loro grandi dimensioni, le architetture preistoriche sono dette.... c. I dolmen avevano funzione...; essi sono il primo esempio di sistema costruttivo.... d. Stonehenge è un esempio di.... sedentario nomade megalitiche ciclopiche abitativa funeraria trilitico protostorico allineamento di menhir cromlech 3 Le civiltà fluviali E Segna tra le seguenti solo le affermazioni esatte. a. Le prime città sorsero lungo il corso di grandi fiumi. b. Le prime città sorsero su alture, per motivi di difesa. c. Le ziqqurat erano fortezze poste in corrispondenza ai punti cardinali. d. Le città mesopotamiche erano fortificate e controllate da numerose torri. e. La piramide egizia deriva dalla màstaba, edificio funerario utilizzato dalle prime dinastie di faraoni. f. Le piramidi erano a gradoni, affinché i sacerdoti potessero raggiungerne la sommità. g. La Sfinge si trova nel complesso funerario di El-Gizah. h. I grandi templi erano organizzati lungo un asse rettilineo, corrispondente al percorso processionale. 4 Confronto tra opere E Indica l età o la civiltà cui appartiene l opera, la tecnica e la sua funzione (propiziatoria, funeraria o celebrativa). a. pittura rupestre b. affresco c. piastrelle smaltate A a. incisione b. scultura c. rilievo D a. pittura rupestre b. affresco c. piastrelle smaltate B a. incisione b. scultura c. rilievo E a. pittura rupestre b. affresco c. piastrelle smaltate C a. incisione b. scultura c. rilievo F CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ 31

34 VERSO LE COMPETENZE Abilità e competenze Splendidi animali nei rilievi assiri E Le imprese di guerra e le battute di caccia dei sovrani assiri erano, come abbiamo visto, accompagnate da accurate descrizioni dei protagonisti. I particolari, infatti, servivano a sottolineare la ricchezza, la forza, la maestosità del re. Gli scultori hanno rappresentato molte specie di animali, sia addomesticati, sia selvaggi; le immagini di questa pagina sono tratte da scene di Caccia al leone del re assiro Assurbanipal, rilievi conservati al British Museum di Londra. 1. Svolgi una ricerca per raccogliere esempi di raffigurazioni di animali nei rilievi assiri o babilonesi. Scegli tre immagini e descrivile seguendo il seguente schema. a. Come è rappresentato il soggetto? (in modo realistico, dettagliato, essenziale, ecc.). b. Quale sensazione comunica? (di potenza, di forza, leggerezza, eleganza, aggressività, dolore, ecc.). c. Quale ruolo svolge nell insieme della raffigurazione? (marginale, di riempimento; centrale, sottolinea la potenza del sovrano, ecc.). 2. Disegna un esemplare cercando di riprodurre i caratteri dell originale: attraverso una linea di contorno e il chiaroscuro potrai evidenziare il senso di massa, attraverso un tratto più accurato potrai soffermarti sui dettagli e sugli ornamenti (bardature, collari). La scrittura geroglifica E Geroglifico significa incisione sacra, e indica uno dei circa tremila disegni di cui si compone l antica scrittura egizia. Si tratta di pittogrammi, che nella maggior parte dei casi sono usati come ideogrammi, cioè come segni che comunicano il significato dell oggetto raffigurato, o un idea a questo collegata. Ad esempio, la bocca viene associata al parlare, gli occhi al vedere. A sinistra puoi osservare dei geroglifici realizzati a rilievo in pietre dure su legno; sotto sono riportati i principali pittogrammi egizi, associati al significato e al suono fonetico corrispondenti. 1. Quali pittogrammi riesci a identificare negli esempi di questa pagina? 2. Prova a comporre il tuo nome o altre parole a tua scelta utilizzando i simboli proposti. Cura l aspetto grafico, anche rielaborando i simboli con uno stile personale. 32 CAP. 1 - DALLA PREISTORIA ALLE PRIME CIVILTÀ

35 IL MONDO GRECO 2 ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS Hydria a figure nere con cavalli sciti, a.c. Altezza 46, 2 cm. Boston, Museum of Fine Arts. Particolare.

36 IL MONDO GRECO Il tempo della STORIA LE PRIME CIVILTÀ DEL MEDITERRANEO Nelle Isole Cicladi, nel mare Egeo, prende avvio, alla fine del IV millennio a.c., la prima importante civiltà del Mediterraneo, la civiltà cicladica. Le Cicladi si trovavano al centro delle rotte commerciali marittime tra Africa, Asia Minore ed Europa ed erano ricche di materie prime: marmo, ossidiana (un minerale vetroso di origine vulcanica) e rame. Intorno alla metà del III millennio a.c. si sviluppa, nell isola di Creta, una civiltà che avrà il periodo di massima fioritura tra il 1700 e il 1400 a.c. I Cretesi possedevano una flotta in grado di difendere l Egeo dai predoni, in modo da assicurarsi il controllo dei traffici mercantili tra Oriente ed Occidente ed entrare in contatto con culture diverse. L isola di Creta venne conquistata dagli Achei nel XV secolo a.c. Gli Achei (o Micenei) erano una popolazione di origine indoeuropea, seminomade e guerriera che si stabilì nel Peloponneso. La civiltà micenea dominò nel Mediterraneo orientale fino all XI secolo a.c., quando la discesa di un altra popolazione guerriera, i Dori, ne determinò la fine. L antica Grecia Nella pagina a fianco, a sinistra: Idolo cicladico a forma di violino, seconda metà del III millennio a.c. Marmo. Atene, Museo Archeologico Nazionale. Nella pagina a fianco, a destra: Kouros di Anavyssos, VI secolo a.c. Altezza 192 cm. Atene, Marmo di Paro, Museo Archeologico Nazionale. Il tempo dell ARTE Processione rituale, metà XV secolo a.c. Affresco dal Palazzo di Cnosso. Porta dei Leoni a Micene, XIV secolo a.c. UN ARTE ISPIRATA ALLA NATURA Le prime civiltà artistiche del Mediterraneo si sono ispirate alla natura: figure umane stilizzate in forme quasi astratte sono riconoscibili negli idoli cicladici; elementi vegetali e marini, contornati da linee continue, fanno da sfondo alle scene rituali affrescate nei palazzi cretesi; gli stessi soggetti vengono ripresi dagli artisti micenei, anche se con caratteri più rigidi e severi, che si addicono allo spirito di un popolo guerriero. L arte cretese, in particolare, ha espresso un gusto raffinato, sia nelle opere figurative (pittura e scultura), sia nella produzione di oggetti di uso comune, come i vasi in ceramica o i gioielli in metalli preziosi. Ciò testimonia da un lato la ricchezza di questa società, dall altro lato il rapporto di armonia tra l uomo e il mondo naturale. L arte micenea, invece, si è distinta per le grandiose costruzioni di carattere difensivo (mura ciclopiche cingevano le città) e funerario (le tombe a tholos), che presentano importanti innovazioni nella tecnica costruttiva. 34 CAP. 2 - IL MONDO GRECO

37 LA CIVILTÀ GRECA: NASCE LA CULTURA OCCIDENTALE La civiltà greca ha le proprie origini all inizio del I millennio a.c., e nasce dalla fusione di popoli già insediati nell area del Mar Egeo (Ioni, Eoli, Achei) e dei Dori, migrati dalle regioni mediorientali. Queste popolazioni, non più in lotta fra loro, impareranno a parlare la stessa lingua, a credere negli stessi dei e a sentirsi parte di una civiltà comune. Questo processo, però, è stato lungo e difficile, caratterizzato da una profonda crisi economica e sociale. Solo intorno all VIII secolo a.c. si verifica una fiorente ripresa dell economia e la nascita di nuove città, le poleis, basate su una precisa organizzazzione politica e sociale. La civiltà greca si è radicalmente distinta da tutte le altre del mondo antico per aver dato una primaria importanza alla conoscenza del mondo e al miglioramento della vita sociale. Si svilupparono così la filosofia (che studia il pensiero), la scienza (che studia il mondo fisico), la poesia, l arte teatrale, elaborando un sistema di conoscenze su cui si è fondata l intera cultura occidentale, a cui anche noi apparteniamo. La civiltà greca è entrata in crisi nel IV secolo a.c., quando le guerre tra le poleis hanno aperto la strada alla conquista da parte dei Macedoni, e viene poi assoggettata a Roma nel 146 a.c. LA RICERCA DELLA PERFEZIONE L arte greca, come accadeva nelle civiltà egee, assume come principale riferimento la natura, ma cerca di comprenderne le leggi che la regolano. Fin dalle sue origini, l arte greca ha avuto come obiettivo la ricerca di un ordine perfetto, nascosto dietro la realtà che cambia continuamente. A questo scopo, sono stati privilegiati due temi. 1. La rappresentazione della figura umana. L uomo, infatti, era considerato la creatura più vicina agli dei, i quali, pur avendo il dono dell immortalità, provavano le sue stesse debolezze e passioni. 2. L architettura del tempio. Per la casa degli dei viene definito un edificio basato su proporzioni matematiche, capace di comunicare un ideale di ordine e di armonia. I templi erano arricchiti da decorazioni scultoree che narravano gli antichi miti, con le gesta di eroi, dei e semidei. Il percorso dell arte greca si sviluppa in quattro fasi principali. 1. Il Periodo detto di Formazione, tra il XII e l VIII secolo a.c., di cui sono rimaste poche testimonianze. 2. L Età arcaica, compresa fra il VII e il VI secolo a.c., in cui sono state definite le basi della civiltà e dell arte greca. 3. Il Periodo classico, il più splendido, al punto da essere stato definito Età dell Oro, che si sviluppa tra il V e il IV secolo a.c. 4. L Età ellenistica, tra la fine del IV e il I secolo a.c.: corrisponde alla massima diffusione dell arte greca, ma anche alla sua crisi. In alto: Tempietto votivo, IX secolo a.c. Terracotta. Atene, Museo Archeologico Nazionale. A destra: Ceramica greca a figure nere raffigurante il Minotauro, V secolo a. C. Londra, British Museum. CAP. 2 - IL MONDO GRECO 35

38 L ARTE CRETESE Le città-palazzo La civiltà cretese è detta anche minoica, dal nome del mitico re Minosse. A Minosse è associato il mito del labirinto, dove sarebbe stato rinchiuso il Minotauro, creatura mostruosa dal corpo di uomo e testa di toro. L immagine del labirinto, in realtà, è legata alla forma delle città cretesi, che si articolavano sul territorio collinare con rampe, scale, logge sovrapposte, giardini pensili, dando origine a costruzioni complesse. Per questo Video introduttivo motivo, esse sono state denominate città-palazzo. Lo stesso termine labirinto, poi, deriva da labrys, l ascia a due lame simbolo della casa reale di Cnosso, la principale città dell isola. Le città cretesi erano prive di mura, in quanto naturalmente protette dal mare e difese da una flotta che deteneva il controllo sull intero mare Egeo. OPERA GUIDA La città-palazzo di Cnosso La città-palazzo di Cnosso venne edificata intorno al 1700 a.c., dopo che un terremoto aveva distrutto la costruzione preesistente. Comprendeva circa 1300 ambienti e ospitava funzioni diverse: politico-amministrative, religiose, commerciali, artigianali e abitative. La città è aperta al paesaggio: le parti edificate sono disposte su più livelli e si alternano a cortili. Esse sono collegate tra loro da rampe, scale, loggiati e portici, sorretti da colonne in legno vivacemente colorate. Queste sono rastremate dal basso verso l alto, cioè hanno diametro inferiore alla base. Magazzini Sala delle doppie asce Entrata orientale La Sala del trono è decorata con colori vivaci e immagini di grifoni, simboli di potere. Al centro della città si trova un grande cortile, che rappresentava il luogo di ritrovo e il centro della vita civile: vi si svolgevano cerimonie religiose, giochi ginnici e assemblee. Gli ambienti più importanti del palazzo sono dipinti con soggetti rituali o naturali, che comunicano armonia. La Stanza della Regina è decorata con immagini di delfini azzurri che nuotano. Il tema marino è frequente nelle decorazioni cretesi e rappresenta un omaggio al mare, che ha donato all isola sicurezza e prosperità. 36 CAP. 2 - IL MONDO GRECO

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PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DISEGNO E STORIA DELL ARTE Docente : Dafne Vecchi. Classe I C. Storia dell'arte PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DISEGNO E STORIA DELL ARTE Docente : Dafne Vecchi Classe I C Preistoria: scultura, pittura, architettura Civiltà della mezzaluna fertile: Sumeri, Babilonesi, Assiri Egizi: tombe,

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