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1 DOSSIER MOBILITÀ STRADE A DOPPIO SENSO LIMITATO PER LE BICICLETTE In molti Paesi europei esiste la possibilità di realizzare il senso unico eccetto biciclette, consentendogli il transito in doppio senso di marcia. In Italia, alcune città (Bolzano, Reggio Emilia, Piacenza, Bologna, Ferrara, ecc.) lo stanno sperimentando con successo, anche se la normativa italiana non lo ha ancora recepito in modo esaustivo. Una soluzione introduttiva al senso unico eccetto bici, che consente di raggiungere gli stessi risultati, consiste nel cosiddetto doppio senso limitato alle biciclette. Nelle strade locali, in condizioni di traffico non intenso, si potrebbe mantenere il doppio senso di circolazione, di cui uno ad uso esclusivo delle biciclette, anche con larghezze stradali ridotte. Difatti, il D.M. 05/11/2001 Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade, si applica alla costruzione di nuovi tronchi stradali ed è solo di riferimento per l'adeguamento delle strade esistenti. Secondo lo scrivente è opportuno che sia garantita una larghezza adeguata per consentire lo scambio agevole fra veicolo motorizzato e bicicletta. Valutando anche esperienze estere si ritiene interessante una larghezza minima della carreggiata intorno ai 350/360 cm, da mediare con le specifiche condizioni ambientali e di traffico. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (parere Prot del 21/12/2011) ritiene che le condizioni necessarie, affinché possa realizzarsi il doppio senso limitato alle biciclette siano: strada in Z.T.L. (1); velocità a velocità limitata (2); larghezza veicolare minima 4.25 m (3); divieto di transito veicoli a motore di massa complessiva maggiore a 3.5 t; divieto di sosta sul lato percorso solo dalle biciclette. Lo scrivente non ritiene essenziale la ZTL e considera che la sezione minima richiesta sia troppo restrittiva. Imporre una larghezza di cm significa rifarsi, ancora una volta, alla prescrizioni normative cogenti solo per le nuove strade, mentre esistono numerose strade, urbane ed extraurbane locali, con dimensioni ridotte, che vengono regolamentate utilizzate a doppio senso di marcia, senza alcun problema di sicurezza. In Svizzera, in zone 30, è consentito il doppio senso alle bici se la carreggiata misura almeno 380 cm e la strada 430 cm. In Olanda esistono strade a senso unico per le auto e doppio senso per le biciclette con larghezza della carreggiata di 330/350 cm. Le strade regolamentate come senso unico eccetto bici sono, di fatto, la stessa soluzione del doppio senso limitato, ma con segnaletica diversa e, sicuramente, più efficace. Per questo motivo ci si augura che la normativa possa presto recepire tale provvedimento. 1

2 Note personali: (1) Z.T.L. Zona a traffico limitato: area in cui l'accesso e la circolazione veicolare sono limitati ad ore prestabilite o a particolari categorie di utenti e di veicoli. (Art.3 Nuovo Codice della Strada) (2) Ovvero con velocità inferiore a 50 km/h. (3) Il Ministero fa riferimento a strade di tipo locale (art.2 c.3 let.f del Codice della Strada), per le quali, applicando il modulo minimo di corsia maggiorato di uno spazio a disposizione per i ciclisti circolanti in senso opposto, si ottiene una larghezza minima di =4.25 m. Nel caso in cui sulla strada locale sia ammesso anche il trasporto pubblico, la larghezza deve essere commisurata con le esigenze dei mezzi di trasporto pubblico, a discrezione dell ente proprietario. Nel caso di costruzione di nuove strade, la larghezza minima delle corsie per il trasporto pubblico è 3.50 metri ( D.M. 05/11/2001 Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade ). Sempre nel caso di nuove strade bisognerebbe anche considerare una banchina in destra di 50 cm. Il D.M. 2001, tuttavia, si applica alla costruzione di nuovi tronchi stradali ed è solo di riferimento per l'adeguamento delle strade esistenti, in attesa dell'emanazione per esse di una specifica normativa (Art.2 D.M. 05/11/2001 come modificato dall Art.1 D.M. 22/04/2004). 2

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5 ESEMPI VIA PETRONI BOLOGNA Fine cantiere settembre 2016 Situazione esistente Realizzazione Rendering progetto Realizzazione (rinforzo visivo con segnale di divieto di accesso non necessario, ma utile) 5

6 VIA PADOVA - SCHIO (VI) 2015 Ingresso solo per bici Ingresso solo per bici (rafforzo con segnale di divieto di In uscita da accesso laterale accesso e linea bianca non necessari) In uscita da strada trasversale Ingresso per tutti 6

7 PROGETTO VIA BRERA - MILANO 2016/17 Dal Corriere della Sera Milano 23/10/2016 Via Brera sperimenta il doppio senso per le biciclette: ogni giorno Pedalate «contromano» autorizzate nel tratto Pontaccio-dell Orso. Di rigore per tutti, pedoni e ciclisti, tenere la destra. In Europa, provvedimento già in uso Via Brera, si cambia. Il tratto di strada compreso tra via Pontaccio e via Dell Orso, oggi a senso unico, diventa a doppio senso. Solo per le biciclette. La decisione è stata presa dopo lunghi studi e altrettante discussioni tra gli uffici della polizia locale e quelli della Mobilità. Sarà una sperimentazione, la prima a Milano, di una via che rimane a senso unico per auto (in direzione di uscita dal centro, da via Dell Orso a via Pontaccio) e moto, e che viene aperta nei due sensi alla mobilità lenta. Da risolvere l incrocio con le auto da Monte di Pietà e da via dell Orso dove le vetture, svoltando, si vedranno arrivare incontro i ciclisti. I dati registrati da Amat, d altronde, sono sufficienti a comprendere come pedoni e ciclisti siano nei fatti già padroni di questo piccolo territorio: uno dei più recenti monitoraggi, ripetuti in ottobre, ha detto chiaramente che multare i ciclisti che pedalano contro mano (da Pontaccio in direzione Scala) è una partita persa. In un normale giorno feriale, in 24 ore, hanno percorso il tratto di strada contromano mille ciclisti contro novecento che pedalavano nel senso corretto. Nella stessa giornata sono stati registrati cinquemila pedoni diretti in centro e altri che camminavano in direzione Solferino. Contro 900 auto e 250 tra moto e ciclomotori. La discussione che ha rallentato il provvedimento ad oggi verte sulla opportunità o meno di introdurre una ztl. Ma a segnare la vittoria dalla parte dei ciclisti è stata quasi certamente la loro massa critica. Un piccolo esercito. Da inizio ottobre sono stati completati i lavori di risistemazione e ampliamento dei marciapiedi in via Brera. Ma è stato aperto il cantiere per la ristrutturazione della facciata di Palazzo Citterio, che occupa quasi interamente un tratto di marciapiedi. Questo è un altro elemento su cui poggiavano gli esperti della polizia locale per rinviare la trasformazione della via in doppio senso per le bici. Mentre, sul fronte della Mobilità, è stato sottolineato che l intera area ricade nella Zona 30 e ciò dovrebbe facilitare la convivenza tra tutti gli utenti della strada. A indicare la doppia circolazione per le bici sarà una segnaletica verticale supportata da un percorso tratteggiato a terra composto da tante piccole due ruote in miniatura. Rigoroso l obbligo come previsto dal codice stradale di tenere la destra, sia per ciclisti sia per pedoni. Il documento, prima di tradursi in ordinanza, dovrà ora passare all esame del Municipio 1. Non è escluso che possa poi estendersi ad altre vie dove il traffico delle biciclette risulterà così prevalente. Ciò che è una novità per il capoluogo lombardo non lo è a livello nazionale. Infatti è del 21 dicembre 2011 il parere (prot. 6234) del ministero dei Trasporti sul doppio senso «limitato» alle biciclette. Molte strade nelle città, infatti, hanno caratteristiche geometriche che non consentono la realizzazione di percorsi ciclabili separati dal traffico pur avendo valenza strategica per il completamento low-cost della rete di itinerari ciclabili. In Europa la pratica di consentire la circolazione nei sensi unici in entrambe le direzioni è già realtà. 7

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