X. NORME di PROTEZIONE e SICUREZZA per il PERSONALE ESPOSTO a RADIAZIONI IONIZZANTI

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1 X. NORME di PROTEZIONE e SICUREZZA per il PERSONALE ESPOSTO a RADIAZIONI IONIZZANTI (ai sensi dell art D.Lgs. n. 230/95 successive modificazioni e integrazioni) Generalità Lo scopo che si prefiggono le presenti norme è quello di ridurre l irradiazione, ove ragionevolmente possibile, a valori minimi rispetto ai limiti di dose stabiliti per i lavoratori esposti. Alle norme sottoelencate deve attenersi tutto il personale radioesposto. 1. Il dosimetro non va esposto intenzionalmente alle radiazioni ionizzanti, va tenuto con la massima cura e deve essere regolarmente consegnato ad ogni cambio. Ogni persona sottoposta a controllo dosimetrico per la valutazione della dose assorbita da irradiazione globale esterna è obbligata in servizio a portare il dosimetro personale appeso al camice di lavoro, all altezza del petto. Per quanto riguarda il controllo dosimetrico di parti del corpo, l apposito dosimetro, se assegnato, va portato in corrispondenza di tali parti. E necessario che nessun oggetto sia posto davanti al dosimetro, in particolare modo il dosimetro dovrà essere portato sopra il camice in gomma piombifera. 2. Il dosimetro personale deve essere utilizzato e custodito con cura evitandone il deterioramento. Non deve essere scambiato con quelli di altre persone o essere usato per scopi diversi da quelli per cui sono stati assegnati. Durante l assenza dell operatore deve essere conservato lontano da sorgenti radioattive. L eventuale smarrimento deve essere immediatamente comunicato alla Segreteria della Struttura Complessa di Fisica Sanitaria per la sostituzione. 3. Il personale femminile ha l obbligo di denunciare il proprio stato di gravidanza appena ne venga a conoscenza. 4. Inoltre i lavoratori radioesposti sono obbligati a : a) osservare le disposizioni impartite dal datore di lavoro o dai suoi incaricati, ai fini della protezione individuale e collettiva e della sicurezza, a seconda delle mansioni alle quali sono addetti; b) usare secondo le specifiche istruzioni i dispositivi di sicurezza, i mezzi di protezione e di sorveglianza dosimetrica predisposti o forniti dal datore di lavoro; c) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei dispositivi e dei mezzi di sicurezza, di protezione e di sorveglianza dosimetrica, nonché le eventuali condizioni di pericolo di cui vengono a conoscenza; d) non rimuovere né modificare, senza averne ottenuto l'autorizzazione, i dispositivi, e gli altri mezzi di sicurezza, di segnalazione, di protezione e di misurazione; e) non compiere, di propria iniziativa, operazioni o manovre che non sono di loro competenza o che possono compromettere la protezione e la sicurezza; f) sottoporsi agli accertamenti preventivi, periodici e straordinari secondo le disposizioni del datore di lavoro e del medico addetto alla sorveglianza medica; g) i lavoratori che svolgono, per più datori di lavoro, attività che li espongano al rischio da radiazioni ionizzanti, devono rendere edotto ciascun datore di lavoro delle attività svolte presso gli altri; analoga dichiarazione deve essere resa per eventuali attività pregresse; h) i lavoratori esterni sono tenuti ad esibire il libretto personale di radioprotezione all'esercente le zone controllate prima di effettuare le prestazioni per le quali sono stati chiamati. 5. Tutto il personale è tenuto osservare le presenti norme e quelle specifiche per tipologia di attività. La responsabilità di eventuali inosservanze ricade, a tutti gli effetti, sugli inadempienti. 19

2 CAPITOLO A. NORME INTERNE DI RADIOPROTEZIONE NORME GENERALI DI RADIODIAGNOSTICA Alle seguenti norme devono attenersi tutti coloro che per motivi di lavoro sono presenti nelle sale di radiodiagnostica durante le indagini radiologiche o utilizzano apparecchi portatili per radiografie: 1. Rispettare le norme di protezione e sicurezza per il personale esposto. 2. Accertarsi del corretto funzionamento dell apparecchiatura e dei sistemi di controllo prima dell inizio del turno lavorativo. 3. La persona che si appresta ad azionare l apparecchio radiologico ha l obbligo di controllare che, ad eccezione del paziente e del personale necessario all indagine e all eventuale assistenza dello stesso paziente, nessun altro si trovi in sala, che le porte siano chiuse e che tutti i presenti siano al riparo dietro agli appositi schermi. 4. Interrogare le pazienti in età fertile sull eventuale stato di gravidanza; in caso affermativo comunicare, prima di effettuare l esame, lo stato di gravidanza al medico specialista che provvederà agli adempimenti del caso. 5. L eventuale compito di aiutare o sostenere il paziente durante l esame non deve essere affidato a persona abitualmente esposta a radiazioni, salvo in casi in cui non sia possibile in alcun modo agire diversamente; colui che assiste non deve essere esposto al fascio diretto e comunque deve essere protetto il più possibile dalla radiazione dispersa mediante grembiuli, collare e guanti anti-x. 6. L assistenza ai pazienti è vietata alle donne gravide. 7. Le radioscopie devono essere quanto più brevi possibili, devono essere eseguite con tecnica pulsata, se disponibile e con la minima apertura del diaframma e con la minima intensità di corrente compatibile con le esigenze diagnostiche. L operatore deve essere adeguatamente protetto utilizzando le attrezzature di protezione ambientale e/o personale (camice in gomma piombifera, guanti, collari e occhiali anti-x). 8. Nelle indagini radiografiche ridurre al massimo le dimensioni del fascio (collimare) ed il valore dei mas, compatibilmente con le esigenze diagnostiche. 9. Evitare di dover ripetere i radiogrammi, per disattenzione o per negligenze nella valutazione dei dati da impiegare. 10. Compatibilmente con i compiti da svolgere durante gli esami radiografici e radioscopici mettersi al riparo dietro gli schermi di protezione o porsi alla massima distanza dalle sorgenti radiogene. 11. Posizionare il paziente in modo che il fascio radiante non incida inutilmente sulle gonadi e gli organi ematopoietici che, compatibilmente con l esame radiologico da svolgere, vanno protetti con appositi schermi accessori. 12. Non assumere iniziative che potrebbero comportare un indebito assorbimento di radiazioni da parte di pazienti o altro personale. 13. Non alterare o manomettere in alcun modo l apparecchio radiologico, i segnali di radioprotezione o qualsiasi altro mezzo di protezione posto in atto. 14. Avvertire tempestivamente la Struttura Complessa di Fisica Sanitaria per ogni necessità di controllo, sospetto pericolo, variazioni del normale funzionamento o sostituzione dell apparecchio radiologico, variazioni di metodiche e nel caso di sostanziali aumenti del carico di lavoro. 20

3 CAPITOLO B. 1. NORME PER APPARECCHI RADIOLOGICI TRADIZIONALI 1. Rispettare le norme generali di radiodiagnostica. 2. Assicurarsi sempre che le porte della sala radiologica siano chiuse prima di iniziare l esame radiologico. 3. Nel caso di utilizzo di apparecchi radiografici portatili, assicurarsi che nessun lavoratore stazioni a meno di 2 metri dal paziente durante l erogazione raggi. 4. In caso necessiti stazionare in prossimità del paziente durante l erogazione raggi, utilizzare tutti i dispositivi di protezione individuale. 2. NORME PER A) APPARECCHI PORTATILI CON IB-TV B) RADIOSCOPIA E RADIOLOGIA INTERVENTISTICA C) ATTIVITA RADIODIAGNOSTICHECOMPLEMENTARI ALL ESERCIZIO CLINICO 1. Rispettare le norme generali di radiodiagnostica. 2. Usare con cura le apparecchiature secondo le istruzioni della casa costruttrice. 3. Verificare che i dispositivi di sicurezza siano in perfetta efficienza ed i mezzi protettivi personali (camici, guanti, etc.) siano sempre disponibili. 4. Assicurarsi che il sistema di diaframmatura sia perfettamente funzionante e centrato. 5. Utilizzare sempre, se disponibile, la tecnica pulsata con la minima intensità di corrente compatibile con il contenuto informativo radiologico indicato e cessando l erogazione di raggi X quando e' necessario ottenere l'immagine radioscopica fissa sul monitor. 6. Utilizzare la minima esposizione radiografica compatibile con una corretta esecuzione dell'esame dal punto di vista del contenuto informativo radiologico. 7. Eseguire i radiogrammi utilizzando il comando a distanza. Nessuna persona non strettamente indispensabile deve trovarsi in prossimità dell'apparecchio radiogeno. 8. Gli operatori devono sempre indossare i dispositivi di radioprotezione (camice in gomma piombifera, guanti, collari e occhiali anti-x). 9. Gli aspetti pratici per l'esecuzione dell'esame radiografico possono essere delegati dal medico specialista al tecnico sanitario di radiologia. Qualsiasi difetto o non perfetto funzionamento dell'apparecchio radiologico che implichi la possibilità di una sovraesposizione va segnalato al responsabile dell impianto radiologico. 10. Utilizzare sempre, qualora le esigenze cliniche lo consentano, l apparecchio nella configurazione tubo radiologico in basso, intensificatore di brillanza in alto. 11. Le attività radiodiagnostiche complementari all esercizio clinico possono essere svolte dal medico chirurgo in possesso della specializzazione nella disciplina in cui rientra l intervento stesso. Gli aspetti pratici per l esecuzione della procedura o di parte di essa possono essere delegati dallo specialista al tecnico sanitario di radiologia medica o all infermiere o all infermiere pediatrico, ciascuno nell ambito delle rispettive competenze professionali. 21

4 3. NORME PER APPARECCHIO RADIOLOGICO ENDORALE Tutti gli operatori preposti all impiego dell apparecchio radiologico devono attenersi alle presenti norme, volte a prevenire e ridurre il rischio derivante dalle radiazioni ionizzanti: 1. Utilizzare sempre il comando di erogazione collocato all esterno della sala o porsi dietro l apposita paratia. 2. Nel caso in cui necessiti assistere il paziente durante l erogazione raggi, colui che assiste non deve essere esposto al fascio diretto e comunque deve essere protetto il più possibile dalla radiazione dispersa mediante i dispositivi di protezione individuale disponibili. 3. Il personale non deve sostenere con le mani le pellicole durante l erogazione raggi. 4. Prima dell esecuzione del radiogramma fare indossare al paziente l indumento protettivo in gomma piombifera. Interrogare le pazienti in età fertile sull eventuale stato di gravidanza; in caso affermativo evitare di effettuare il radiogramma se non indispensabile. 5. Controllare che sia stato selezionato il corretto tempo di esposizione. 6. Non alterare o manomettere in alcun modo l apparecchio radiologico, i segnali di radioprotezione o qualsiasi altro mezzo di protezione posto in atto. 7. Per ogni necessità di controllo, sospetto pericolo o variazioni del normale funzionamento dell apparecchio radiologico, avvisare tempestivamente la Struttura Complessa di Fisica Sanitaria. CAPITOLO C. NORME INTERNE DI RADIOPROTEZIONE NORME GENERALI DI RADIOTERAPIA Alle norme sottoelencate devono attenersi tutti coloro che per motivi di lavoro usano apparecchiature o sorgenti radianti a scopo terapeutico. 1. Rispettare le norme di protezione e sicurezza per il personale esposto. 2. L uso dell unità radiante è consentito al solo personale medico radioterapista e tecnico della Struttura Complessa di Radioterapia, al personale della S. C. di Fisica Sanitaria e ai tecnici della Ditta Manutentrice. 3. L accesso al locale di trattamento è consentito al solo personale autorizzato o specificatamente addetto all apparecchiatura e al personale della S. C. di Fisica Sanitaria. 4. L operatore che si appresta ad azionare gli apparecchi per Plesio, Acceleratore, Telecobaltoterapia, Remote Loading ha l obbligo di controllare che nessun altro oltre al paziente sia presente nella sala durante l irradiazione. Tutte le porte delle sale di trattamento devono essere chiuse. La permanenza del personale nella sala di trattamento deve essere limitata al tempo minimo necessario. Qualora se ne presenti la necessità, il personale ausiliario deve collaborare alla collocazione del paziente sul lettino radioterapico e al termine dell irraggiamento coadiuvarlo nelle operazioni di uscita dal bunker. Al termine di tali operazioni deve uscire immediatamente dalla sala stessa. 5. Prima di iniziare il trattamento, l operatore deve sempre verificare la corrispondenza fra i parametri impostati al tavolo di comando dell unità radiante e quelli del piano di trattamento indicati in cartella. 6. Durante l esecuzione dei trattamenti il paziente deve essere controllato in modo continuo dall operatore o attraverso la finestra anti-x o con il monitor TV e con l interfono. E buona norma controllare frequentemente: il timer sul tavolo comandi e, se necessario, intervenire manualmente per interrompere il trattamento; il corretto funzionamento dell apparecchiatura; 22

5 l arrestarsi dell irraggiamento al tempo prescelto. 7. Al termine del lavoro le apparecchiature devono essere spente e le chiavi del tavolo comandi o della sala conservate in apposito armadio. 8. In caso di emergenza, l interruzione immediata dell erogazione raggi può essere comandata tramite gli appositi pulsanti di sicurezza, presenti sia in sala di trattamento che sul tavolo comandi oppure aprendo la porta di accesso alla sala. 9. Gli operatori addetti alle apparecchiature devono, con le periodicità stabilite, controllare l efficacia dei dispositivi di sicurezza. Ogni incidente o malfunzionamento deve essere immediatamente segnalato al Responsabile della Struttura Complessa e al personale della S. C. di Fisica Sanitaria. 1. NORME PER L IMPIEGO DELL APPARECCHIO MICROSELECTRON HDR Per il corretto utilizzo dell apparecchio Microselectron HDR devono essere rispettate le seguenti norme radioprotezionistiche: 1. Rispettare le norme generali di radioterapia. 2. Prima di ogni trattamento verificare il corretto funzionamento dei sistemi per la visione del paziente all interno della sala di terapia. 3. Ogni volta che il personale accede alla sala di terapia deve assicurarsi di ricevere il consenso del segnale luminoso posto sulla porta di accesso. 4. All inizio di ogni trattamento assicurarsi che il cavo di controllo abbia eseguito la simulazione dell intero piano di terapia. 5. Durante il trattamento tener sotto controllo audio-visivo il paziente. 6. Seguire lo sviluppo del piano di trattamento sul display digitale della consolle. 7. In caso di necessità per problemi di natura tecnica che coinvolgano l aspetto della sicurezza attenersi alle istruzioni fornite dalla casa costruttrice ed avvisare i Responsabili dell attività. 8. Il più grave incidente ipotizzabile è l inceppamento del cavo guida durante l operazione di rientro della sorgente, dal paziente al deposito schermato. In caso d incidente: a) premere il pulsante rosso del quadro di emergenza posto accanto alla consolle della macchina. Se la sorgente rientra nel deposito schermato passare al punto g), altrimenti proseguire dal punto b); b) entrare nella sala di terapia. Premere ed alzare il coperchio posto sulla testata dell unità di trattamento; girare la manopola gialla nel senso indicato dalle frecce fino a bloccarla; c) sconnettere l applicatore della macchina, allontanare la macchina il più possibile dal paziente; d) controllare con un rivelatore di radiazioni che il paziente non emetta radiazioni. Se venisse rivelata la presenza di radioattività all interno del paziente occorre rimuovere rapidamente l applicatore dal paziente, assicurandosi che la sorgente radioattiva sia interamente contenuta nell applicatore; e) allontanare rapidamente il paziente dalla sala di terapia, dopo aver riposto l applicatore nel contenitore schermato presente nella sala; f) abbandonare la sala. Chiudere la porta. Porre sulla porta il cartello: NON ENTRARE; g) conservare la stampa dei dati del trattamento in corso al momento dell incidente e informare immediatamente il Responsabile della S.C. di Radioterapia, l Esperto Qualificato e il personale della S.C. di Fisica sanitaria. 23

6 2. NORME PER L IMPIEGO DELL APPARECCHIO DI PLESIOTERAPIA Per il corretto utilizzo dell apparecchiatura di plesioterapia devono essere rispettate le seguenti norme: 1 Rispettare le norme generali di radioterapia. 2 Ogni giorno, prima dell impiego dell apparecchio, il TSRM addetto alla macchina si assicura del suo perfetto funzionamento e controlla che tutti i dispositivi di sicurezza acustici, ottici e meccanici, funzionano correttamente. 3 In particolare dovrà essere controllato il corretto funzionamento dei: a) dei dispositivi di interruzione o sospensione dell irraggiamento; b) dei segnali luminosi di erogazione RX ; c) dei microinterruttori posti alla porta di accesso della sala di trattamento e sulla paratia mobile interna alla sala che interrompono l erogazione di radiazioni; d) dello stato di funzionalità ed integrità fisica dei collimatori; e) del braccio dell apparecchio di plesioterapia relativamente ai movimenti e alle rotazioni previste. 4 L operatore addetto deve controllare continuamente il corretto funzionamento dell apparecchiatura, il posizionamento del paziente e l arrestarsi dell irraggiamento al tempo prescelto. 3. NORME PER L IMPIEGO DEL SIMULATORE Per il corretto utilizzo del simulatore devono essere rispettate le seguenti norme di radioprotezione: 1 Rispettare le norme generali di radioterapia. 2 Ogni giorno, prima dell impiego dell apparecchio, il TSRM addetto alla macchina si assicura del suo perfetto funzionamento e controlla che tutti i dispositivi di sicurezza acustici, ottici e meccanici, funzionino correttamente. 3 Per il corretto funzionamento in particolare dovranno essere controllati: 3.1 i dispositivi di interruzione o sospensione dell erogazione; 3.2 i microinterruttori posti sulle porte di accesso della diagnostica; 3.3 i dispositivi luminosi che indicano l emissione RX posti sulle porte d ingresso alla diagnostica. 24

7 4. NORME PER L ACCELERATORE LINEARE Per il corretto utilizzo dell acceleratore devono essere rispettate le seguenti norme: 1. Rispettare le norme generali di radioterapia. 2. All inizio della giornata lavorativa verificare il corretto funzionamento di: tavolo di comando; sistemi di allarme, di illuminazione e di interblocco; macchina acceleratrice; lettino radioterapico; sistema d emergenza d apertura della porta bunker; impianto di climatizzazione. Ogni malfunzionamento deve essere immediatamente segnalato al Responsabile della S.C. di Radioterapia, all Esperto Qualificato e al personale della S.C. di Fisica Sanitaria. 3. Nell accedere al bunker rispettare scrupolosamente la logica prevista della segnalazione luminosa. 4. Il personale responsabile dell esecuzione del trattamento radiante deve controllare l incremento della dose erogata e l arrestarsi dell irraggiamento alla dose prescelta. Tale personale deve conoscere le procedure d emergenza da seguire nel caso in cui l irraggiamento non si arresti alla dose prefissata. 5. Solo il personale tecnico del servizio assistenza può effettuare operazioni di controllo o manutenzione sul magnetron o sul sistema di trasporto della radiofrequenza. 6. Se esiste il sospetto che vi siano perdite di energia a radiofrequenza la macchina deve essere fermata e deve essere avvisato il personale dell assistenza tecnica. 7. La macchina può funzionare nelle attività cliniche solo con tutti i pannelli e le ante chiuse. 8. Prima del trattamento di un paziente portatore di pace-maker deve essere contattato il costruttore di quest ultimo per constatare l eventuale suscettibilità del pace-maker alla frequenza dell acceleratore. Nei locali di controllo e di trattamento idonei cartelli devono richiamare l attenzione dell operatore e del paziente circa potenziali rischi per i portatori di pace-maker. 9. Durante la fase di preparazione di un trattamento che prevede la rotazione del gantry questo deve essere preventivamente simulato allo scopo di verificare che non si producano collisioni. 10. Durante il trattamento l operatore deve tenere sotto controllo la rotazione del gantry e, se appare possibile una collisione, arrestare immediatamente il movimento. 11. Nel caso di collisione l operatore deve avvertire il Responsabile dell apparecchiatura. La macchina deve essere posta fuori servizio e riattivata solo dopo il controllo del personale del servizio di assistenza. 12. L inserto a racchetta da tennis del lettino radioterapico e gli altri accessori di plastica devono essere esaminati periodicamente e sostituiti all apparire di qualunque segno di deterioramento. 13. Il personale non deve mai guardare direttamente nella direzione del fascio laser e deve avvisare il paziente di adottare questa precauzione. 25

8 5. NORME PER L IMPIEGO DELL APPARECCHIO DI TELECOBALTOTERAPIA Per il corretto utilizzo dell apparecchiatura di telecobaltoterapia devono essere rispettate le seguenti norme radioprotezionistiche: 1. Rispettare le norme generali di radioterapia. 2. Ogni giorno, prima dell impiego dell apparecchio, il TSRM addetto alla macchina si assicura del suo perfetto funzionamento e controlla che tutti i dispositivi di sicurezza acustici, ottici e meccanici, funzionino correttamente. 3. In particolare dovrà essere controllato il corretto funzionamento: a) dei dispositivi di interruzione o sospensione dell irraggiamento comportanti il rientro della sorgente; b) del rivelatore di radiazioni posto all interno della sala e dei relativi segnali luminosi; c) dei microinterruttori posti alle porte di accesso dei bunker che interrompono l erogazione di radiazioni; d) delle spie luminose di visualizzazione della posizione della sorgente poste sulla testata dell unità di trattamento, sopra la porta di accesso ai bunker e sul tavolo comandi; e) della corretta delimitazione del campo radiante dalla minore alla maggiore dimensione possibile; f) della rotazione uniforme della testata attorno al lettino di trattamento. 4. Il personale addetto all assistenza coadiuva il paziente nel suo posizionamento sul lettino e nella fase di allontanamento dal lettino di trattamento. 5. Prima di entrare nella sala di trattamento il personale deve assicurarsi che la chiave di marcia-arresto deve essere posizionata in arresto. 6. Si provvede inoltre all apertura dell interruttore generale del sistema di alimentazione elettrica e alla chiusura delle porte taglia-fuoco. 7. Il non rientro della sorgente costituisce un incidente significativo di tipo radioprotezionistico nel corso delle attività che comportano l impiego di unità di telecobaltoterapia. In questo caso occorre che il TSRM addetto alla consolle di trattamento provveda a: a) ruotare la testata dell apparecchio in modo che il fascio primario sia diretto verso la parete laterale del bunker posta sul lato opposto all ingresso della sala di trattamento. b) entrare nel bunker, chiudere completamente i collimatori e far scendere il paziente dal lettino e farlo uscire dalla sala di trattamento nel più breve tempo possibile. c) avvisare il Responsabile della S.C. di Radioterapia, l Esperto Qualificato e il personale della S.C. di Fisica Sanitaria. d) procedere alle operazioni di rientro manuale della sorgente. Per il rientro manuale della sorgente occorre: a) prelevare l asta per il rientro manuale posizionata normalmente all ingresso del bunker, di lato alla porta, sotto il pulsante rosso di emergenza; b) inserire l asta nel foro posto sul lato anteriore della testata; c) ruotarla di 90 in senso orario e premere fino a che la sorgente non sia rientrata nel suo alloggiamento; d) controllare che la spia luminosa indichi che la sorgente è rientrata, riposizionare l asta e uscire dal bunker; e) nel caso che non si riesca a far rientrare la sorgente secondo questa procedura, uscire dal bunker, chiudere la porta di accesso allo stesso, avvisare la ditta manutentrice per un loro intervento; f) la procedura di rientro manuale della sorgente non può essere affidata a personale di sesso femminile in età fertile. 26

9 CAPITOLO D. NORME INTERNE DI RADIOPROTEZIONE NORME GENERALI DI MEDICINA NUCLEARE Tutto il personale che opera entro la Struttura Complessa di Medicina Nucleare deve attenersi alle seguenti norme: 1. Rispettare le norme di protezione e sicurezza per il personale esposto. 2. Verificare che i dispositivi di sicurezza, di protezione e di decontaminazione siano sempre in perfetta efficienza. 3. E obbligatorio l uso degli indumenti di lavoro all interno del reparto. Tutti gli operatori del Servizio devono essere muniti di appropriati indumenti da lavoro: camici, casacche, grembiuli, pantaloni, calzature o quanto altro previsto dal corredo in dotazione; nel caso di manipolazione o contatto con sorgenti radioattive munirsi di guanti monouso. 4. Usare tutte le precauzioni atte ad evitare la dispersione di sostanze radioattive. 5. Curare la registrazione di carico e scarico dei materiali radioattivi. 6. E proibito scaricare nel sistema fognario o nei rifiuti ospedalieri convenzionali qualunque tipo di sostanza radioattiva. 7. I rifiuti radioattivi devono essere raccolti conservati negli appositi contenitori schermati rispettando scrupolosamente le indicazioni fornite dal Servizio di Fisica Sanitaria e dalla ditta autorizzata allo smaltimento. 8. Prima dello smaltimento dei rifiuti radioattivi mediante ditta autorizzata accertarsi dell avvenuto controllo da parte del personale della S.C. di Fisica Sanitaria. 9. E obbligatorio seguire e far rispettare i percorsi previsti al fine di contenere al minimo il tempo di permanenza del personale in ambienti con presenza di sorgenti radioattive o pazienti a cui è già stato somministrato il radiofarmaco. 10. Al termine delle operazioni di manipolazione, verificare la presenza di eventuale contaminazione corporea, mediante gli appositi Monitors. 11. E fatto obbligo al personale di sottoporsi almeno una volta al giorno e comunque ogni volta che si esce dalla Zona Controllata, al monitoraggio delle mani, delle calzature e degli indumenti di lavoro per verificare la presenza di eventuali contaminazioni mediante gli appositi Monitors. 12. In caso di contaminazione radioattiva seguire quanto indicato nelle norme specifiche in caso d incidente. 13. Leggere le istruzioni fornite dalle ditte e i dettagli tecnici sull impiego delle attrezzature e delle sostanze radioattive verificandone il grado di pericolosità prima dell uso. 14. I preparati vanno conservati all interno degli appositi contenitori schermati. 15. Prima della somministrazione di radioattivi provvedere all istruzione del paziente sul comportamento da tenere. 16. Per limitare i rischi di contaminazione, il personale entro la Zona Controllata deve osservare le seguenti precauzioni: a) non mangiare, non fumare e non bere; b) non toccare telefoni, maniglie, strumenti con le mani o i guanti contaminati; c) non usare frigoriferi, che normalmente contengono sostanze radioattive per conservare prodotti alimentari e viceversa d) limitare per quanto possibile l uso di effetti personali: borsette, pettini, cosmetici, ecc..; e) controllare frequentemente, tramite gli appositi strumenti per la misura della contaminazione, le mani, le calzature e gli indumenti di lavoro. 17. Il personale deve rimanere vicino ai pazienti somministrati solo per il tempo necessario all assistenza e/o all esecuzione delle operazioni di lavoro connesse alle indagini. 18. L accesso al Servizio è regolamentato; consentire l ingresso solo al personale autorizzato ed ai pazienti sottoposti ad indagine. 19. Il personale deve controllare che i pazienti non escano dalla sala di attesa calda a loro destinata senza autorizzazione. 20. I visitatori, accompagnatori, membri del personale estranei al Servizio ed i dipendenti da terzi (operai, tecnici della manutenzione, ecc..) non possono accedere alle zone controllate senza 27

10 l autorizzazione del Responsabile della S.C. e dell Esperto Qualificato o del personale della S. C. di Fisica Sanitaria. 21. La presenza di ogni tipo di sorgente radioattiva deve sempre essere chiaramente segnalata mediante gli opportuni cartelli. 22. Non trasferire materiale radioattivo al di fuori della Zona Controllata senza l autorizzazione dell Esperto Qualificato od in sua assenza del personale della S.C. di Fisica Sanitaria. 23. La somministrazione dei radiofarmaci deve essere di norma eseguita nell apposito locale. Qualora il tipo d indagine lo richieda, la somministrazione può essere eseguita nelle sale di diagnostica; in tal caso, le sostanze radioattive devono essere opportunamente schermate durante il trasporto. 24. La somministrazione per iniezione, deve essere effettuata impiegando siringhe schermate. Rimuovere con cura il cappuccio di protezione dell ago e deporlo nell apposito supporto di sostegno. Effettuata l iniezione reinserire l ago della siringa entro il cappuccio con l ausilio del supporto di sostegno, al fine di evitare punture accidentali. 25. Durante la somministrazione per via orale munirsi di guanti. Mettere a disposizione del paziente tovaglioli e bicchieri monouso ed acqua per favorire la deglutizione. Istruire il paziente sul modo di assumere il radiofarmaco (capsule o soluzione) ed assisterlo durante l operazione. 1. NORME SPECIFICHE DI PROTEZIONE PER IL PERSONALE ADDETTO ALLE OPERAZIONI DI CAMERA CALDA E ALLA PREPARAZIONE DEI RADIOFARMACI 1. Rispettare le norme generali di radioprotezione della Medicina Nucleare. 2. L accesso alla camera calda è limitato a: a) personale responsabile delle preparazioni dei radiofarmaci; b) personale addetto al controllo di qualità dei radiofarmaci; c) personale addetto alla somministrazione; d) personale addetto al trasporto dei radiofarmaci; e) personale della S.C. di Fisica Sanitaria. 3. Tutti i radiofarmaci, prodotti diagnostici o sostanze radioattive di altro tipo in arrivo alla S.C. di Medicina Nucleare devono essere immediatamente depositati in camera calda e dopo la loro verifica sistemati a seconda dei casi nel bunker o nel banco di manipolazione o negli appositi frigoriferi. La documentazione relativa deve essere conservata per la registrazione sul registro di carico e scarico. 4. Effettuare tutte le operazioni di preparazione sotto le cappe appositamente previste ed attrezzate. 5. Accertarsi che il sistema di ventilazione della cappa sia regolarmente funzionante. 6. Utilizzare vassoi o bacinelle di contenimento e tenere sempre a disposizione carta assorbente. 7. Limitare il tempo di preparazione allo stretto necessario, ricordando che il tempo è un importante fattore di protezione. In particolare, estrarre le mani dalle cappe quando non sia strettamente necessario mantenervele (per esempio, durante la misura di un preparato al calibratore di attività). 8. Durante le preparazioni mantenere sempre ogni sorgente di radiazioni alla maggior distanza possibile da mani e avambracci, ricordando che la distanza è un importante fattore di protezione. In particolare, impiegare dispositivi automatici in dotazione per la manipolazione. 9. Durante le operazioni di preparazione schermare flaconi, siringhe ecc.. mediante gli accessori in dotazione, ricordando che la schermatura è un importante fattore di protezione. In particolare, porre i flaconi entro portaflaconi schermati con tappo chiuso o dotati di tappo con 28

11 orifizio, atto a permettere l esposizione solo parziale del contenuto. Porre le siringhe entro le apposite protezioni prima di aspirarvi il radiofarmaco. Sistemare le siringhe pronte per la somministrazione nei contenitori schermati. 10. Non pipettare per nessun motivo soluzioni radioattive con la bocca. 11. Limitare al minimo indispensabile la produzione di rifiuti radioattivi. 12. Qualsiasi oggetto impiegato nel corso delle operazioni di manipolazione delle sostanze radioattive (quali ad esempio, pinze, flaconi, protezioni e schermature), deve essere considerato come potenzialmente contaminato. Prima di ogni suo riutilizzo al di fuori delle cappe di preparazione, esso deve pertanto essere accuratamente controllato con l apposita strumentazione di misura. 13. Durante le operazioni di preparazione dei radiofarmaci, tutti i flaconi, siringhe ecc.. devono essere etichettati e/o numerati onde evitare incertezze o scambi di radiocomposti. 14. Tutte le preparazioni dei radiofarmaci devono essere effettuate in conformità alle istruzioni fornite dal fabbricante. 15. Tutte le preparazioni pronte per la somministrazione al paziente devono essere controllate al calibratore di attività. L attività di ogni singola dose non deve discostarsi per più del 10% dal valore prescritto dal Medico Nucleare. 16. Durante le operazioni di preparazione dei radiofarmaci controllare con frequenza i livelli di contaminazione personale ed ambientale mediante l apposita strumentazione di misura. 17. Al termine delle operazioni di preparazione dei radiofarmaci: a) tutte le superfici devono essere lasciate in perfette condizioni di ordine e di pulizia; b) le cappe di manipolazione e la cella calda devono essere accuratamente chiuse; c) l operatore addetto deve controllarsi accuratamente mani, abiti, calzature mediante gli appositi Monitors al fine di rilevare eventuali contaminazioni. 2. NORME SPECIFICHE IN CASO D INCIDENTE Definizione di incidente Per gli scopi delle presenti norme si definisce incidente qualunque situazione anomala che può dar luogo ad un rischio da radioattività aggiuntivo. Data l imprevedibilità degli incidenti si riportano prescrizioni di carattere generale che vanno integrate da parte dell Esperto Qualificato e della Struttura Complessa di Fisica Sanitaria nel caso in cui si verifichi un incidente. Raccomandazione generale Chiunque a qualunque titolo venga a conoscenza dell incidente deve obbligatoriamente avvertire i colleghi presenti al momento, allo scopo di evitare l estensione della situazione di pericolo, e avviare le procedure di primo intervento. 1. Prima di procedere verificare accuratamente l esistenza di contaminazione delle persone e/o dei loro indumenti. 2. In presenza di contaminazione delle superfici e/o delle apparecchiature, ma in assenza di contaminazione individuale, provvedere: ad isolare immediatamente l area; a mettere in atto le azioni necessarie ad evitare il diffondersi della contaminazione; ad avviare le operazioni di decontaminazione; contattare l Esperto Qualificato e il personale del S.C. di Fisica Sanitaria. 3. In caso di contaminazione individuale seguire le istruzioni specifiche. 29

12 3. ISTRUZIONI SPECIFICHE IN CASO DI CONTAMINAZIONE ESTERNA DELLE PERSONE. A) Avvertenze generali 1. Ogni volta che una contaminazione radioattiva viene rilevata sulle persone o sugli indumenti personali deve essere immediatamente avvertito l Esperto Qualificato o il personale della S.C. di Fisica Sanitaria, che controllerà l esecuzione di decontaminazione sotto elencate. 2. Avviare le operazioni di decontaminazione superficiale mediante lavaggio delle parti del corpo contaminate, cercando di evitare la diffusione della contaminazione al corpo intero, utilizzando i detergenti specifici in dotazione. In caso di contaminazione estesa procedere all effettuazione di una doccia. 3. Ricordare che una eventuale doccia va effettuata solo dopo il controllo sanitario; non devono sottoporsi a doccia le persone che presentano ferite, ustioni o abrasioni della pelle. B) Contaminazione localizzata non complicata da ferite. Nel caso si rilevi contaminazione superficiale, seguire le seguenti indicazioni: 1 Mani: i trattamenti sotto indicati devono essere adottati progressivamente, qualora persista contaminazione. 1.1 Lavare con sapone neutro, esente da abrasivi e con cura particolarmente tra le dita, intorno e sotto le unghie (durata 2-3 minuti). Sciacquare con acqua possibilmente tiepida (1 minuto) Di nuovo lavare con sapone (2 min.) e risciacquare (1 min.). Monitoraggio. 1.2 Lavaggio con sapone o spazzola morbida evitando ogni abrasione (2 minuti). Sciacquare per 1 minuto. Ripetere per due volte le operazioni da 1.1 a 1.3. Monitoraggio. 1.3 Lavaggio con soluzione diluita (3-5%) di clorossidante (tipo Amuchina o ipoclorito di sodio) o acido citrico (durata: 2 minuti). Sciacquare per 1 minuto. Ripetere un altra volta l operazione. Ungere con lanolina o pasta all ossido di zinco. Lavare con sapone, spazzolare delicatamente e sciacquare (due volte). Monitoraggio. 2 Altre parti del corpo: stesse modalità come per le mani (punti da 1.1 a 1.3). Non praticare come primo procedimento una doccia, ma decontaminare prima le regioni interessate. In particolare in caso di contaminazione isolata dei capelli, evitare la doccia e praticare uno shampoo al sapone, seguito al bisogno, da un altro con soluzione diluita (3-5%) di clorossidante o acido citrico. 30

13 3 Occhi e mucose (bocca, naso, orecchio ): lavare con acqua fresca corrente, o meglio con soluzione fisiologica (NaCI =.9%) in grande quantità; importante operare con urgenza e per lungo tempo. C) Contaminazione diffusa non complicata da ferite. Qualora la contaminazione rilevata sia diffusa, avvisare il personale della S.C. di Fisica Sanitaria e procedere alla decontaminazione: 1. Spogliare il soggetto, separando gli indumenti da lavoro (camice, tute, guanti, ecc.) dagli abiti civili e questi ultimi dalla biancheria. Attenzione a non trasferire la contaminazione dai vestiti alla pelle. 2. Se possibile praticare monitoraggio prima della doccia purché non si perda tempo eccessivo. Se non si è proceduto al monitoraggio è opportuno eseguire uno shampoo prima della doccia. 3. Doccia tiepida, saponata, spazzolata leggera, sciacquatura (da ripetere 3 volte). Durata totale: 15 minuti. Lavare accuratamente le pieghe cutanee, il contorno delle unghie, zone in cui la contaminazione può rimanere oscurata. Tagliare le unghie a zero. Asciugare con biancheria pulita. Monitoraggio. 4. Se persiste contaminazione: indossare abiti puliti. valuta il livello di contaminazione residua e se necessario provvede ad informare il Medico Autorizzato. D) Contaminazione localizzata complicata da ferita lieve. Far sanguinare sotto acqua corrente con la massima sollecitudine. Provvedere ad una prima medicazione ed inviare al Pronto Soccorso. E) Contaminazione localizzata complicata da ustione. 1. Lavare con soluzione fisiologica (NaCI 0.9%) o con acqua corrente e con la massima sollecitudine: 5 minuti. Monitoraggio. 2. Astenersi in ogni caso dall applicare sostanze grasse o coloranti. Dopo il primo soccorso proteggere la parte ustionata con garza sterile e inviare al Pronto Soccorso per completare il trattamento. F) Ferita grave associata a contaminazione esterna. Evitare ogni iniziativa imprudente. Avvisare con urgenza il Responsabile della S.C. di Medicina Nucleare, l Esperto Qualificato e il Medico Autorizzato. In attesa di disposizioni applicare solo le misure urgenti di pronto soccorso: tamponamento per le emorragie e respirazione artificiale in caso di asfissia. 31

14 4. NORME SPECIFICHE DI RADIOPROTEZIONE PER L IMPIEGO DEL MONITOR MANI/PIEDI/VESTI 1. Rispettare le norme generali di radioprotezione della Medicina Nucleare. 2. Verificare giornalmente che: a) lo strumento sia regolarmente in funzione; b) salendo sullo strumento si accenda la spia START; c) il display della sonda-vesti riporti il valore 0; d) al termine della misura venga emesso il suono misura conclusa nessuna contaminazione rilevata. 3. Tutto il personale della S.C., ogni volta che esce dalla Zona Controllata, deve effettuare un controllo della contaminazione superficiale con il Monitor più vicino. 4. Se lo strumento rileva una qualsiasi contaminazione il personale deve eseguire le seguenti operazioni: a) registrare e firmare, nel registro dei controlli della contaminazione superficiale, i valori indicati nei display dello strumento, relativi ai conteggi delle sonde; b) eseguire quanto indicato nelle istruzioni specifiche in caso di contaminazione esterna delle persone; c) raccogliere, in appositi contenitori, gli indumenti di lavoro contaminati, posizionarli nel bunker, ed avvisare il personale della S. C. di Fisica Sanitaria; d) registrare nuovamente la contaminazione residua nel medesimo registro indicato sopra. 5. Gli addetti alla manipolazione e/o somministrazione devono monitorarsi prima dell uscita dalla camera calda e dalla sala somministrazione e registrare i valori in caso di contaminazione come elencato al punto 4. 32

15 CAPITOLO E. NORME INTERNE DI RADIOPROTEZIONE LABORATORIO PER RADIOMETRIA IN VITRO Alle norme sottoelencate devono attenersi tutti coloro che per motivi di lavoro operano o sono presenti nelle zone ove si manipolano o si utilizzano sorgenti radioattive non sigillate. 1) Rispettare le norme di protezione e sicurezza per il personale esposto. 2) Le sostanze radioattive vengono ritirate dal personale del Laboratorio presso la Struttura Complessa di Fisica Sanitaria. La conservazione dei prodotti radioattivi deve avvenire nei luoghi e secondo le indicazioni impartite dall Esperto Qualificato. In generale, i radioisotopi saranno conservati in luoghi non accessibili al pubblico e se necessario all interno di opportuni contenitori schermati. 3) Le operazioni con materiale radioattivo devono essere unicamente eseguite nei locali adibiti a tale scopo. Tali locali sono identificati dagli appositi cartelli. L accesso è interdetto al personale non autorizzato. 4) Ogni contenitore di prodotto radioattivo deve recare ben visibile all esterno l indicazione del prodotto contenuto e delle sue caratteristiche fisiche (attività totale, concentrazione attiva, volume, data di riferimento). 5) o per suo conto il personale incaricato della S.C. di Fisica Sanitaria, provvede al controllo dell efficienza dei sistemi di protezione da adottare per la conservazione dei materiali radioattivi, al fine di prevenire l irradiazione esterna e la contaminazione. 6) Tutti coloro, che per motivi di lavoro operano o comunque sono presenti nei luoghi ove sono conservati o utilizzati radioisotopi non sigillati, devono essere provvisti di idonei indumenti di lavoro: vestiti, camice, scarpe, ecc. Il numero di tali persone deve essere ridotto al minimo indispensabile compatibilmente con le esigenze di servizio. 7) La manipolazione di sostanze radioattive deve essere effettuata utilizzando guanti monouso e le attrezzature previste per la radioprotezione. Maniglie, telefoni, rubinetti ed altri oggetti non devono essere toccati con i guanti da lavoro o con le mani sospette di contaminazione. Inoltre e severamente proibito: a) pipettare soluzioni radioattive con la bocca; b) usare frigoriferi per uso promiscuo (materiali radioattivi e non); c) introdurre effetti personali nelle zone con possibilità di contaminazione; d) fumare, consumare cibi e bevande e usare cosmetici in tali zone; e) scaricare sostanze radioattive nei lavandini o nei servizi igienici. 7) Durante la manipolazione di sostanze radioattive, i tavoli di lavoro devono essere ricoperti da carta assorbente che, ultimate tutte le operazioni, deve essere gettata nei contenitori dei rifiuti radioattivi. 8) Ogni contaminazione effettiva o sospetta alle persone o alle cose deve essere immediatamente segnalata all Esperto Qualificato e, in sua assenza al personale della S.C. di Fisica Sanitaria. Gli operatori devono attenersi e seguire le norme di decontaminazione. Nel caso di spargimento di liquidi le prime operazioni da eseguire sono: a) usare il contaminametro per valutare la presenza o meno di contaminazione superficiale; b) asciugare le superfici contaminate con assorbenti (carta da filtro, cotone); c) lavare accuratamente la parte contaminata evitandone l estensione; d) in caso di contaminazione alle mani, lavarsi accuratamente con sapone neutro, utilizzando, se necessario, uno spazzolino con setole morbide; e) le cose o i locali contaminati devono essere delimitati con cartelli, avendo cura di impedire la contaminazione di persone. 33

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