Città di ATESSA (Ch) in collaborazione con. Protezione Civile A.N.A. R. Spaventa ATESSA (Ch)

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1 Città di ATESSA (Ch) PIANO DI EMERGENZA COMUNALE in collaborazione con Protezione Civile A.N.A. R. Spaventa ATESSA (Ch) E SE CAPITASSE DAVVERO? RIGUARDA ANCHE TE! COSA FARE? Cosa c è da sapere, dove e a chi rivolgersi prima, durante e dopo un emergenza dovuta a calamità

2 Piccolo Manuale di Protezione Civile Rischio alluvione, terremoto ed incendio La Protezione Civile nel nostro Paese è una realtà presente in modo capillare sul territorio nazionale, capace di dare risposte concrete in occasione di eventi e calamità naturali che colpiscono territori e popolazioni. L Italia, grazie alla presenza di una legge quadro sul volontariato e della legge n 225/92 istitutiva del Servizio Nazionale della Protezione Civile, è all avanguardia rispetto ad altri Paesi sia in termini organizzativi - operativi sia in termini di presenza nel territorio. Al fine di evitare conflitti di competenze e di operatività è necessario distinguere i ruoli e i servizi attribuiti e resi dalla Protezione Civile con quelli di competenza delle istituzioni. La legge istitutiva del Servizio Nazionale di Protezione Civile, all art. 15, in ambito locale attribuisce al Sindaco il ruolo di Autorità comunale di Protezione Civile e al verificarsi di emergenze nell ambito del territorio comunale, il Sindaco assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite. Così facendo attraverso gli oltre ottomila Comuni italiani è stata garantita presenza e organizzazione ogni qual volta un evento calamitoso ha colpito una parte del territorio nazionale. Ogni Comune è tenuto a dotarsi di un Piano Comunale di Emergenza che deve essere condiviso con la cittadinanza per far sì che in caso di calamità naturali i cittadini sappiano come comportarsi. Obiettivo sostanziale del Piano è quello di minimizzare i danni attraverso una specifica cultura di prevenzione. Il Comune di Atessa è stato il primo comune nella nostra Regione a dotarsi di un Piano Comunale di Emergenza (delibera consiliare n. 23 del ) e collabora da diversi anni, attivamente, con le associazioni di volontariato di Protezione Civile. Proprio nell ottica della conoscenza e della sensibilizzazione dei cittadini si è voluto realizzare e divulgare questo manuale per far conoscere i rischi e i comportamenti da assumere in caso di calamità naturali, quando la collaborazione dei cittadini diventa elemento imprescindibile per il funzionamento del Piano stesso. Il Sindaco di Atessa Arch. Nicola Cicchitti 2

3 Nel corso degli ultimi anni la normativa in materia di protezione civile è stata oggetto di una sostanziale revisione normativa, che delinea un nuovo quadro legislativo della stessa, riformulando e puntualizzando le funzioni degli Enti Locali, sviluppando i concetti base già contenuti nella legge 24/02/1992 n. 225 e ponendo in evidenza i temi inerenti le attività di previsione e prevenzione dei rischi di protezione civile. La recente integrazione legislativa, ha comportato la necessità di un radicale esame dell esistente Piano Comunale di Protezione Civile, la cui approvazione risaliva all anno Il nuovo Piano di Protezione Civile, approvato dall ultimo Consiglio Comunale del 26 Aprile 2014, costituisce lo strumento operativo di sintesi per l adozione di provvedimenti inerenti il primo soccorso, la predisposizione dei piani di emergenza, l utilizzo del volontariato, l informazione della popolazione sui rischi del territorio e la predisposizione degli interventi operativi in caso di emergenza. Il piano di emergenza comunale come oggi è definito, risulta essere il primo e più efficace strumento operativo che razionalizza e organizza le procedure d intervento nelle emergenze dell apparato comunale, quello delle aziende erogatrici dei pubblici servizi e l intervento del volontariato, in modo da ottenere la massima efficienza nei servizi resi al cittadino. Due aspetti sono fondamentali per rendere efficace qualsiasi piano di protezione civile: il primo è l informazione e il secondo è avere una struttura di volontariato formata, organizzata e attrezzata. Per fortuna, nel nostro comune è presente una struttura di volontariato ad alto livello che fa capo all Associazione Alpini R. Spaventa. Manca, invece, una struttura informativa adeguata; ecco, quindi, la necessità di inoltrare questa pubblicazione a tutti i cittadini residenti nel Comune di Atessa. Infine, voglio ringraziare tutto il personale comunale che ha redatto il piano, oltre a tutti i volontari di protezione civile che con dedizione e sacrificio dedicano parte del loro tempo ad aiutare chi è in difficoltà. Vice Sindaco di Atessa con delega alla Protezione Civile Arch. Vincenzo Pellegrini 3

4 Conoscere la natura di rischi potenziali o in atto sul proprio territorio può consentire una più incisiva azione di prevenzione e diviene imprescindibile per raggiungere una maggiore capacità di difesa, sia individuale che collettiva, nei confronti degli eventi calamitosi che da questi possono derivare. I principali rischi a cui è esposto il nostro territorio sono fondamentalmente quattro: frane, terremoti, alluvioni ed incendi. Frane Con il termine frana si indicano tutti i fenomeni di movimento o caduta di materiale roccioso o sciolto, a causa dell effetto della forza di gravità su di esso. Le frane possono dare luogo a profonde trasformazioni della superficie terrestre e a causa della loro alta pericolosità, in alcune aree abitate, devono essere oggetto di attenti studi e monitoraggi. Lo scopo dello studio delle frane è quello di essere in grado di prevedere un loro movimento o comunque, se non fosse possibile bloccare la caduta del materiale, tentare di deviarne o rallentarne la corsa tramite l utilizzo di particolari strutture di ingegneria naturalistica oppure, nei casi inoperabili, approntare Piani di Protezione Civile finalizzati a sgombero preventivo, temporaneo o definitivo. Ricorda che in caso di frana non ci sono case o muri che possano arrestarla. Soltanto un luogo più elevato ti può dare sicurezza. Spesso le frane si muovono in modo repentino, come le colate di fango: evita di transitare nei pressi di aree già sottoposte a movimenti del terreno, in particolar modo durante temporali o piogge violente. Norme di comportamento Prima di una frana Contatta il tuo Comune per sapere se nel territorio sono presenti aree a rischio di frana; 4

5 Stando in condizioni di sicurezza, osserva il terreno nelle tue vicinanze per rilevare la presenza di piccole frane o di piccole variazioni del terreno: in alcuni casi, piccole modifiche della morfologia possono essere considerate precursori di eventi franosi; In alcuni casi, prima delle frane sono visibili sui manufatti alcune lesioni e fratturazioni; alcuni muri tendono a ruotare o traslare; Ascolta la radio o guarda la televisione per apprendere dell emissione di eventuali avvisi di condizioni meteorologiche avverse. Anche durante e dopo l evento è importante ascoltare la radio o guardare la televisione per conoscere l evoluzione degli eventi; Allontanati dai corsi d acqua o dalle incisioni torrentizie nelle quali vi può essere la possibilità di scorrimento di colate rapide di fango. Durante una frana Se la frana viene verso di te o se è sotto di te, allontanati il più velocemente possibile, cercando di raggiungere un posto più elevato o stabile; Se non è possibile scappare, rannicchiati il più possibile su te stesso e proteggi la tua testa; Guarda sempre verso la frana facendo attenzione a pietre o ad altri oggetti che, rimbalzando, ti potrebbero colpire; Non soffermarti sotto pali o tralicci: potrebbero crollare o cadere; Non avvicinarti al ciglio di una frana perché è instabile; Se stai percorrendo una strada e ti imbatti in una frana appena caduta, cerca di segnalare il pericolo alle altre automobili che potrebbero sopraggiungere. 5

6 Dopo una frana Allontanati dall area in frana; può esservi il rischio di altri movimenti del terreno; Controlla se vi sono feriti o persone intrappolate nell area in frana, senza entrarvi direttamente. In questo caso, segnala la presenza di queste persone ai soccorritori; Verifica se vi sono persone che necessitano assistenza, in particolar modo bambini, anziani e persone disabili; Le frane possono spesso provocare la rottura di linee elettriche, del gas e dell acqua, insieme all interruzione di strade e ferrovie. Segnala eventuali interruzioni alle autorità competenti; Nel caso di perdita di gas da un palazzo, non entrare per chiudere il rubinetto. Verifica se vi è un interruttore generale fuori dall abitazione ed in questo caso chiudilo. Segnala questa notizia ai Vigili del Fuoco o ad altro personale specializzato. Alluvioni IN CASO DI ALLUVIONI Ascolta la radio o guarda la televisione per apprendere eventuali avvisi di condizioni meteorologiche avverse o di allerte di protezione civile. Ricorda che durante e dopo le alluvioni, l acqua dei fiumi è fortemente inquinata e trasporta detriti galleggianti che possono ferire o stordire. Inoltre, macchine e materiali possono ostruire temporaneamente vie o passaggi che cedono all improvviso. Poni al sicuro la tua automobile in zone non raggiungibili dall allagamento nei tempi e nei modi individuati nel piano di emergenza del tuo Comune. In ogni caso, segui le indicazioni della protezione civile del tuo Comune. 6

7 IN CASA Chiudi il gas, l impianto di riscaldamento e quello elettrico. Presta attenzione a non venire a contatto con la corrente elettrica con mani e piedi bagnati; Sali ai piani superiori senza usare l ascensore; Non scendere assolutamente nelle cantine e nei garage per salvare oggetti o scorte; Non cercare di mettere in salvo la tua auto o i mezzi agricoli: c è pericolo di rimanere bloccati dai detriti e di essere travolti da correnti; Evita la confusione e mantieni la calma; Aiuta i disabili e gli anziani del tuo edificio a mettersi al sicuro; Non bere acqua dal rubinetto di casa: potrebbe essere inquinata. FUORI CASA Evita l uso dell automobile se non in casi strettamente necessari; Se sei in auto, non tentare di raggiungere comunque la destinazione prevista, ma trova riparo nello stabile più vicino e sicuro; Evita di transitare o sostare lungo gli argini dei corsi d acqua, sopra ponti o passerelle; Fai attenzione ai sottopassi: si possono allagare facilmente; Se sei in gita o in escursione, affidati a chi è del luogo: potrebbe conoscere delle aree sicure; Allontanati verso i luoghi più elevati e non andare mai verso il basso; Evita di passare sotto scarpate naturali o artificiali; Non ripararti sotto alberi isolati; Usa il telefono solo per casi di effettiva necessità per evitare sovraccarichi delle linee. 7

8 DOPO L ALLUVIONE Raggiunta la zona sicura, presta la massima attenzione alle indicazioni fornite dalle autorità di protezione civile, attraverso radio, TV e automezzi ben identificabili della protezione civile; Evita il contatto con le acque. Sovente l acqua può essere inquinata da petrolio, nafta o da acque di scarico. Inoltre può essere carica elettricamente per la presenza di linee elettriche interrate; Evita le zone dove vi sono ancora correnti in movimento; Fai attenzione alle zone dove l acqua si è ritirata. Il fondo delle strade può essere indebolito e potrebbe collassare sotto il peso di un automobile; Getta i cibi che sono stati in contatto con le acque dell alluvione; Presta attenzione ai servizi, alle fosse settiche, ai pozzi danneggiati. I sistemi di scarico danneggiati sono serie fonti di rischio. Terremoti I terremoti sono dovuti a lentissimi movimenti delle zolle che provocano forti compressioni e grossi sforzi di taglio nelle rocce. Nelle aree a rischio sismico è necessario che la popolazione adotti misure preventive e norme di comportamento adeguate. Il Comune di Atessa, con la nuova classificazione sismica, è stato inserito in Zona 3. I Comuni interessati in questa zona possono essere soggetti a scuotimenti modesti. COME DIFENDERCI La prima cosa da fare è informarsi presso l Ufficio di Protezione Civile del Comune di Atessa per conoscere il Piano di Emergenza Comunale e le modalità di attuazione. Occorre inoltre: verificare il funzionamento degli interruttori di luce, gas e acqua così da poterli disattivare in caso di un possibile evento sismico; 8

9 accertarsi che mobili, elettrodomestici ed oggetti pesanti siano ben fissati alle pareti per diminuire il rischio di cadute o rovesciamenti; preparare e verificare periodicamente le scorte di viveri e di acqua potabile per l emergenza; tenere sempre pronti oggetti di emergenza (torce elettriche, radio portatili, attrezzatura di pronto soccorso); stabilire luoghi di rifugio in caso di emergenza; partecipare agli incontri organizzati dal Servizio di Protezione Civile comunale. DURANTE IL SISMA Il terremoto può cogliervi in casa, al lavoro, per strada, mentre viaggiate in auto; la regola principale è quella di mantenere la calma evitando manifestazioni di panico. IN CASA rifugiatevi nei punti più solidi dell edificio (pareti portanti, architravi, vani delle porte) oppure, nell impossibilità di raggiungere tali strutture, si può trovare rifugio sotto mobilia resistente (letto, tavolo); in ogni caso lontano da mobili od oggetti che possano cadere, da vetri che possano rompersi, da impianti elettrici volanti. Non accendete fiammiferi, candele né utilizzate fiamme libere. ALL APERTO il pericolo maggiore è costituito dai crolli, per cui allontanatevi dagli edifici e dai cavi elettrici, evitate vie strette e dirigetevi verso luoghi aperti. SE SIETE IN AUTO non transitate mai sopra ponti o cavalcavia, restate in auto e raggiungete un luogo aperto senza intralciare la circolazione. 9

10 DOPO IL SISMA Spegnere eventuali fornelli o fiamme libere accesi e non accendere fiammiferi o candele perché potrebbero esserci fughe di gas; chiudere i rubinetti dell acqua, del gas e staccare la corrente elettrica, prestare il soccorso necessario ad eventuali feriti, non fare uso dell acqua perché potrebbe essere inquinata, non tenere occupate le linee telefoniche, non rientrare mai negli edifici se non ne è stata accertata la sicurezza. Dirigersi verso le Aree di Attesa per la popolazione preventivamente individuate e contraddistinte con appositi cartelli segnaletici, dove si potranno ricevere assistenza ed informazioni. Incendi Il rischio di incendio può derivare da molteplici fattori: incendi o esplosioni di fabbricati civili o industriali; incidenti conseguenti al trasporto di sostanze pericolose; incendi determinati da atti vandalici. DURANTE L INCENDIO La sicurezza delle persone, nel momento in cui si verifica un incendio, si basa sull esodo ordinato. Il panico, infatti, rende vano ogni piano di emergenza e di prevenzione, provoca la fuga disordinata, che finisce con l ostacolare gli interventi di protezione soccorso, causando un aumento del pericolo. Se si rimane coinvolti nell incendio di un edificio civile o industriale la prima cosa da fare è individuare le uscite di sicurezza che sono 10

11 sempre segnalate, gli estintori e le manichette antincendio, le scale esterne. Se l edificio è costruito su un unico piano occorre uscire in modo ordinato dalle scale esterne. Se ci si trova in un complesso a più piani e l incendio è scoppiato sotto di noi, in assenza di scale esterne, si deve salire ai piani superiori o sulle terrazze in attesa dell arrivo dei soccorsi. In nessun caso si deve far ricorso agli ascensori che potrebbero essere raggiunti dalle fiamme e bloccarsi. Se ci si trova a dover usare una manichetta antincendio bisogna dirigere il getto sulle fiamme, evitando quadri elettrici e parti elettriche. Poiché il fumo aggredisce le vie respiratorie, bisogna coprirsi il naso e la bocca con un fazzoletto bagnato. Se l incendio riguarda un appartamento, bisogna avvisare i Vigili del Fuoco e prima di uscire chiudere la porta della stanza dove divampa il fuoco, cercando di sigillarla anche con panni bagnati. Occorre inoltre staccare gli interruttori di luce e gas. Se non si riesce a lasciare l appartamento, in attesa dei soccorsi, per evitare il fumo ci si dovrà sdraiare per terra. La mappa della sicurezza (Importante da conoscere) Ai sensi delle Leggi vigenti ed in sintonia coni piani provinciali, il Comune di Atessa struttura ed organizza la gestione delle emergenze e la salvaguardia dell incolumità pubblica, pianificando ed individuando in tempo di pace gli spazi e le aree più idonee ai fini di protezione civile. L assistenza alla popolazione in un area colpita da un evento calamitoso, infatti, necessita l identificazione di aree di attesa per la popolazione allertata che, al preannunciarsi di un evento calamitoso, deve concentrarsi in aree sicure, l individuazione di aree di ammassamento per le strutture operative di soccorso, l eventuale allestimento di aree di accoglienza per la popolazione. Le AREE DI ACCOGLIENZA SCOPERTA sono quelle aree da destinare a tendopoli, roulottopoli o a insediamenti abitativi di emergenza 11

12 (containers), in grado di assicurare un ricovero di media e lunga durata per coloro che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione. Si tratta di aree adibite ad altre funzioni in tempi normali (zone sportive, spazi fieristici) già fornite, in tutto o in parte, delle infrastrutture primarie. Le AREE DI ACCOGLIENZA COPERTA sono quelle strutture presenti sul territorio che possono essere immediatamente disponibili per assicurare un ricovero coperto di breve e media durata per coloro che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione. Possono essere: alberghi, palestre o centri sportivi, edifici pubblici o destinati al culto, ecc. I DEPOSITI o MAGAZZINI sono quelle strutture destinate, in ambito comunale o sovracomunale, a svolgere la funzione di deposito materiali durante un emergenza. Tali magazzini riforniscono le diverse tendopoli che offrono assistenza alla popolazione. Le AREE DI ATTESA, o meeting points, sono punti di raccolta sicuri per la popolazione ove le persone possono essere tempestivamente assistite ed informate al verificarsi di un evento calamitoso. L individuazione di tali zone deve necessariamente essere effettuata in fase di pianificazione per evitare che, al manifestarsi di un evento calamitoso, la popolazione si raduni in aree a rischio (ad esempio per pericolo di crolli o in zone soggette a facili inondazioni). La popolazione, prima del verificarsi delle emergenze, dovrà quindi conoscere la disposizione di tali aree. In fase di emergenza il Centro Operativo Comunale provvederà ad inviare nelle AREE DI ATTESA personale dotato di idonei mezzi di comunicazione, per aggiornare costantemente la popolazione sull evoluzione dell evento calamitoso e sull eventuale attivazione della fase di allarme a cui corrisponde l evacuazione delle zone a rischio. Il CENTRO OPERATIVO COMUNALE è la struttura della quale si avvale il Sindaco, in qualità di autorità comunale di Protezione Civile, per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione in caso di emergenza. Le AREE DI AMMASSAMENTO DEI SOCCORRITORI sono quelle aree ricettive nelle quali fare affluire i materiali, i mezzi e gli uomini che intervengono nelle operazioni di soccorso. 12

13 AREE DI ACCOGLIENZA Campo Sportivo Fonte Cicero Campo Sportivo Montemarcone Parcheggio Piazzano Parcheggio Area PIP Saletti Centro Sportivo Soringello (Zona Piscina Comunale) AREE DI ATTESA Parcheggio Sant Antonio Piazza Garibaldi Largo Castello Parcheggio vicino Ospedale Parcheggio Coste di Serre Bivio Rucci Filippo Slargo S.P. Quercianera Parcheggio Stazione Bivio Cona Ponte Lentisce Chiesa Vidorni Bivio Pili Chiesa Rocconi AREE DI AMMASSAMENTO Scuola Media D. Ciampoli Parcheggio Area PIP Bivio Piana Vacante Area Artigianale Capragrassa Piazza San Luca Piazza Montemarcone Parcheggio Colle Pietre Parcheggio ex Sosty Piazzano Parcheggio Chiesa S. Benedetto Parcheggio Saletti Rotonda Sevel Parcheggio Scuola Media Montemarcone Parcheggio P.I.P. 1 Piazza Piana La Fara Chiesa San Vincenzo Ferrer Cantina Sociale Val di Sangro NUMERI UTILI Comune di Atessa: Fax Carabinieri di Atessa: Vigili del Fuoco: 115 Forestale: 1515 Pronto Soccorso: 118 INFO Servizio di Protezione Civile Comunale

14 T3 T1 T8 B T4 T2 A1 ACCOGLIENZA A - Campo Sportivo B - Centro Sportivo loc. Soringello AMMASSAMENTO A1 - Istituto Comprensivo D. Ciampoli AREE DI ATTESA T1 - Parcheggio S. Antonio T2 - Piazza Garibaldi T3 - Largo Castello T4 - Parcheggio vicino Ospedale T5 - Parcheggio Costa di Serre T8 - Parcheggio Stazione A T5 14

15 T20 T25 1 T T T17 T16 T21 T18 T23 T22 ACCOGLIENZA 1 - Parco Urbano Piazzano 2 - Campo Sportivo Comunale Montemarcone 3 - Piazza Abruzzo (Parcheggio Area PIP) AMMASSAMENTO 4 - Piazza Abruzzo (Parcheggio Area PIP) 5 - Cantina Sociale Val di Sangro 6 - Chiesa San Vincenzo Ferrer AREE DI ATTESA T16 - Piazza San Luca T17 - Piazza Montemarcone T18 - Parcheggio Colle Pietre T19 - Parcheggio ex Sosty Piazzano T20 - Parcheggio Chiesa S. Benedetto T21 - Parcheggio Saletti T22 - Rotonda Sevel T23 - Parcheggio Scuola Media Montemarcone T24 - Parcheggio Area P.I.P. T25 - Piazza Piana La Fara 15

16 AREE DI ATTESA T13 T11 T14 Loc. Piana Vacante - Aia Santa Maria T13 - Chiesa Rocconi T14 - Bivio Piana Vacante T15 T12 Loc. Pili - Satrino T11 - Chiesa Vidorni T12 - Bivio Pili T7 T9 Loc. Capragrassa - Cona T9 - Bivio Cona T15 - Area Artigianale Capragrassa Loc. Quercianera T7 - Slargo S.P. Quercianera T10 T6 Loc. Lentisce T10 - Ponte Lentisce Loc. Colle Grilli T6 - Bivio Rucci Filippo 16

17 Guida e consigli pratici PIÙ SICURI IN CASA 1. Quando esci di casa assicurati che la porta dell appartamento e il portone del palazzo siano ben chiusi. Anche se sei in casa chiudi la porta con più mandate; 2. Non aprire il portone o il cancello con impianto automatico se non sai chi ha suonato; 3. Non fare entrare in casa gli sconosciuti, anche se chiedono di controllare gas, luce, acqua, telefono, ecc Diffida degli estranei che vengono a trovarti in orari inusuali, soprattutto se in quel momento sei solo in casa, e degli sconosciuti che si presentano come amici dei tuoi figli e dei tuoi parenti (si può trattare di atti propedeutici a carpire la tua fiducia per consumare truffe o furti in tuo danno); 4. Evita di fornire notizie sui tuoi movimenti e/o spostamenti a interlocutori sconosciuti che con varie scuse si dimostrino interessati a carpire queste notizie; 5. Attenzione ai falsi rilevatori del CENSIMENTO: gli incaricati dall ISTAT e dagli Uffici comunali di censimento sono muniti di un cartellino identificativo e l attività di assistenza alla compilazione dei questionari è gratuita. Nel plico del questionario sono indicati i numeri telefonici per chiedere eventuali chiarimenti. In caso di dubbio telefona al tuo Comune; 6. Aumenta, se possibile, le difese passive e di sicurezza, installando, per esempio, una porta blindata con spioncino e serratura di sicurezza, un impianto d allarme, collegato possibilmente con le centrali operative del 113 (Polizia di Stato) o del 112 (Carabinieri). Molto utili sono anche le grate alle finestre oppure i vetri antisfondamento; 7. Custodisci sempre le chiavi di casa con molta cura e attenzione; 17

18 se le perdi sostituisci la serratura e se devi duplicarle provvedi personalmente; non consegnare le chiavi di casa a nessuno, potrebbero essere duplicate a tua insaputa; 8. Tieni presente che i ladri in genere agiscono quando ritengono vi siano meno rischi di essere scoperti, ad esempio quando l alloggio è momentaneamente disabitato; 9. Ogni volta che esci di casa - anche se per un breve periodo - ricordati di adottare ogni misura di attenzione e sicurezza; può essere utile lasciare qualche luce accesa, la radio o il televisore in funzione in modo da mostrare all esterno che la casa è abitata; 10. Anche se abiti a piani rialzati, evita di lasciare finestre aperte, specie in orari notturni: è possibile che i ladri riescano ad arrampicarsi lungo il canale di scolo o a calarsi dal tetto; 11. Sensibilizza i vicini di casa affinché sia reciproca l attenzione ai rumori sospetti sul pianerottolo o nell appartamento che si sa essere vuoto. Nel caso non esitare a chiamare i numeri d emergenza (112, 113 e 117); 12. Sulla segreteria telefonica registra il messaggio sempre al plurale. La forma più adeguata non è siamo assenti ma in questo momento non possiamo rispondere. In caso di assenza, adotta il dispositivo per ascoltare la segreteria telefonica a distanza; 13. Evita che si accumuli troppa posta nella cassetta delle lettere; potrebbe essere il segno della prolungata assenza dei proprietari di casa; 14. Se tornando a casa trovi la porta aperta o chiusa dall interno o noti segni di scasso, avverti subito le Forze dell Ordine. Dentro l appartamento potresti trovare sia il ladro esperto, che non perde la testa, sia quello alle prime armi o tossicodipendente che, vistosi scoperto, potrebbe reagire con violenza; 15. Se appena rientrato in casa ti rendi conto che l appartamento è stato violato non toccare alcunché per non inquinare le prove e avverti subito le Forze dell Ordine. 18

19 IN CASO DI ONDATE DI CALORE Il caldo causa problemi alla salute nel momento in cui altera il sistema di regolazione della temperatura corporea. Normalmente il corpo si raffredda sudando, ma in certe condizioni ambientali questo meccanismo non è sufficiente. Se, ad esempio, il tasso di umidità è molto alto, il sudore evapora lentamente e quindi il corpo non si raffredda in maniera efficiente e la temperatura corporea può aumentare fino a valori così elevati da danneggiare organi vitali. La capacità di termoregolazione di una persona è condizionata da fattori come l età, le condizioni di salute, l assunzione di farmaci. I soggetti a rischio sono: le persone anziane o non autosufficienti, le persone che assumono regolarmente farmaci, i neonati e i bambini piccoli, chi fa esercizio fisico o svolge un lavoro intenso all aria aperta. Per questo, durante i giorni in cui è previsto un rischio elevato di ondate di calore e per le successive 24 o 36 ore vi consigliamo di seguire queste semplici norme di comportamento: non uscire nelle ore più calde, dalle 12 alle 18, soprattutto ad anziani, bambini molto piccoli, persone non autosufficienti o convalescenti; in casa, proteggervi dal calore del sole con tende o persiane e mantenere il climatizzatore a gradi. Se usate un ventilatore non indirizzatelo direttamente sul corpo; bere e mangiare molta frutta ed evitare bevande alcoliche e caffeina. In generale, consumare pasti leggeri. indossare abiti e cappelli leggeri e di colore chiaro all aperto evitando le fibre sintetiche. Se è con voi una persona in casa malata, fate attenzione che non sia troppo coperta. 19

20 DA RITAGLIARE E CONSERVARE SE HAI BISOGNO DI AIUTO RICORDATI DI FORNIRE SEMPRE QUESTE SEMPLICI INFORMAZIONI grafidealab.it atessa Sono [nome e cognome] Telefono da [indicare località, via, numero civico e telefonico] Si è verificato [descrizione sintetica della situazione] Sono coinvolte [indicare eventuali persone coinvolte] La zona è raggiungibile con [indicare eventuali difficoltà d accesso] Tieni in casa, in un luogo noto a tutti i componenti della famiglia, gli oggetti utili che devi portare con te in caso di emergenza: Torcia elettrica e coltello multiuso Fiammiferi, carta e penna Kit di Pronto Soccorso, acqua potabile ed eventuali Medicinali specifici Vestiario pesante e impermeabile Telefono cellulare e documento d identità Radio a pile e relative pile di riserva Questo materiale dovrebbe essere tenuto a disposizione in uno zainetto

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