SOMMARIO 1 CARATTERISTICHE GENERALI Caratteristiche costruttive del pozzo Proposte dell'impresa 5 2 PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE 6

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1 Via del Macello, CREMONA 0372/ / TITOLO PROGETTO ACQUEDOTTO DI CREMA - Provincia di CREMONA - INTERVENTI URGENTI PER IL SUPERAMENTO DELL EMERGENZA IDRICA LOTTO /12/2013 PE D.VERZELLESI RPE F.GUERCILENA R.LAVORI A.PIAZZA DIRIGENTE A.GUERESCHI N DATA EMISSIONE VERIFICA APPROVAZIONE VISTO Cod. Com.: AC COM CR111G Cod. Prog.: PE ACQ Data: 20/12/2013 Elaborato n A2 PERFORAZIONE POZZI TUBOLARI: Capitolato speciale d'appalto - Parte II - PROGETTAZIONE TIMBRO E FIRMA A norma di legge il presente elaborato non potrà essere riprodotto ne consegnato a terzi ne utilizzato per scopi diversi da quello di destinazione senza l'autorizzazione scritta di questa Società che ne detiene la proprietà. STUDIO DI FATTIBILITA PRELIMINARE DEFINITIVO ESECUTIVO ESEGUITO File: A1 - Capitolato speciale parte I POZZO Pag. 1 di 11

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3 SOMMARIO 1 CARATTERISTICHE GENERALI Caratteristiche costruttive del pozzo Proposte dell'impresa 5 2 PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE Sistemi di perforazione Tubazioni di rivestimento Filtri Dreno Cementazione Prove di falda Pistonaggio e spurgo finale Analisi finale dell acqua emunta Collaudo finale Prova di portata Eventuale abbandono della trivellazione del pozzo rifiuto del pozzo Smantellamento del cantiere Documentazione dei lavori 11 Capitolato speciale d appalto Parte II Perforazione pozzo Pagina 3 di 11

4 1 CARATTERISTICHE GENERALI 1.1 Caratteristiche costruttive del pozzo Il pozzo dovrà erogare una portata di acqua limpida non inferiore a l/s 40 (quaranta) con abbassamento del livello statico che non superi i 10 (dieci) metri. Raggiungerà la profondità presumibile di m. 165,00 a partire dal piano campagna e verrà ubicato nel punto indicato dalla Direzione dei Lavori all'atto della consegna dei lavori. La perforazione dovrà essere eseguita con sistema a circolazione inversa, ad acqua chiara o con fanghi bentonitici, con diametri non inferiori ai seguenti valori: da mt. 0,00 a mt. 165,00 Ø 800 mm. Il rivestimento del pozzo, dovrà indicativamente risultare così formato: - rivestimento con tubazione in acciaio zincato a caldo per pozzi: Profondità (m. dal p.c.) diametro esterno (mm) spessore minimo (mm) da mt. 0,00 a mt. 160,00 406,4 6,3 - filtri : Profondità (m. dal p.c.) diametro esterno (mm) Tipo spessore minimo (mm) da mt. 95 a mt ,4 a ponte in acciaio zincato 6,3 da mt. 143 a mt ,4 a ponte in acciaio zincato 6,3 La Direzione Lavori potrà ordinare che la perforazione sia arrestata prima di raggiungere tale profondità o venga proseguita ulteriormente, in base alla stratigrafia del terreno e alle caratteristiche chimiche dell'acqua. L'Impresa non potrà pretendere maggiori compensi per l'adozione di diametri superiori, salvo che non siano richiesti per iscritto dalla Direzione Lavori. L'uso non autorizzato di diametri inferiori potrà comportare il rifiuto del pozzo. Il diametro della colonna cieca e dei filtri e la quota di questi ultimi, valutati in base alla stratigrafia incontrata, dovranno essere concordati con la Direzione Lavori prima del tubaggio definitivo del pozzo. Tutti i materiali a contatto con l acqua potabile (tubi, gomiti, valvole di intercettazione, apparecchiature, guarnizioni ecc.). Dovranno essere corredati da opportuna etichettatura o stampigliatura o marcatura attestante che gli oggetti sono conformi al DM 174 del 6 aprile 2004 concernente i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano e, laddove non possibile, da idonea dichiarazione. Capitolato speciale d appalto Parte II Perforazione pozzo Pagina 4 di 11

5 1.2 Proposte dell'impresa Ultimata la terebrazione, l'impresa dovrà presentare alla Direzione Lavori una proposta scritta comprendente la stratigrafia quotata del pozzo, il rivestimento definitivo del perforo, la cementazione o l isolamento idraulico delle falde, il posizionamento di un dreno siliceo e l appropriata scelta dei filtri. La granulometria del dreno sarà scelta in base alla curva granulometrica effettuata in sede di prova di falda. Le proposte dell'impresa dovranno essere studiate in modo da sfruttare al massimo le falde utilizzabili, con le minori perdite di carico possibili ed atte a dare acqua esente da sabbia al termine delle operazioni di spurgo, tenendo anche conto della necessità di assicurare massima protezione agli acquiferi captati. L accettazione di ciò da parte della Direzione Lavori, non scioglie peraltro l'impresa dalla piena responsabilità di dare un pozzo con tutti i requisiti stabiliti dal presente capitolato. E' data facoltà alla Direzione Lavori di prescrivere variazioni nella costituzione definitiva del pozzo, senza che per questo l'impresa possa pretendere compensi maggiori di quanto previsto nel presente capitolato. Di norma eventuali variazioni sulle proposte dell'impresa saranno concordate fra la Direzione Lavori e la stessa, restando l'impresa l'unica responsabile del rispetto delle condizioni contrattuali. Qualora la Direzione Lavori ponga variazioni che l'impresa ritenga gravemente pregiudizievoli per la resa del pozzo, come richiesto da Capitolato, lo dovrà subito segnalare per iscritto con motivate ragioni tecniche. In particolare se il Direttore dei Lavori dovesse imporre l'ubicazione dei filtri in falde di limitato spessore (inferiore ai 6 mt.) l'impresa potrà chiedere per iscritto, prima di rivestire il pozzo, modifiche alle portate ed agli abbassamenti previsti. L'accettazione di tale richiesta obbliga l'impresa ad eseguire tutti quegli interventi che le verranno richiesti da parte della Direzione Lavori, per un adeguato sviluppo del pozzo, senza per questo avanzare pretese extracontrattuali. Capitolato speciale d appalto Parte II Perforazione pozzo Pagina 5 di 11

6 2 PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE 2.1 Sistemi di perforazione E consentito esclusivamente il sistema di perforazione a rotazione con circolazione inversa ad acqua chiara o dei fanghi bentonitici. Il peso specifico dei fanghi non dovrà in ogni modo superare 1,25 Kg per litro per evitare l'intasamento degli strati acquiferi. L'impresa dovrà accertarsi, a sua cura e spese, che nel punto da perforare non vi siano ostacoli sotterranei che possano arrecare problemi alla terebrazione stessa. La Società Appaltante, in seguito a regolare domanda presentata dall'impresa, potrà eventualmente fornire l acqua necessaria alla trivellazione con una portata massima di 4 l/s per la durata della perforazione se nelle sue vicinanze esiste una tubazione idrica. Sarà a carico dell impresa stessa il costo dell allacciamento uso cantiere e dell acqua consumata. La perforazione dovrà essere eseguita adottando tutte le misure atte a impedire qualsiasi forma di inquinamento, sia superficiale che sotterraneo. Al fine di contenere la manomissione dell area verde circostante il sito di perforazione, è prescritto l utilizzo di vasche fuori terra per il recupero del materiale di risulta della perforazione. 2.2 Tubazioni di rivestimento Le tubazioni da utilizzare saranno in acciaio L275 e avranno caratteristiche corrispondenti alle Norme UNI EN 10224:2003 Tubi e raccordi di acciaio non legato per il trasporto di liquidi acquosi inclusa l'acqua per il consumo umano, eletrosaldati, collaudati, zincati a bagno secondo Norma UNI EN A1 (zincatura per acqua potabile esente da piombo - conforme al DM 174 del 6 aprile 2004). La zincatura dovrà essere continua ed omogenea su ambedue le superfici. Le teste delle tubazioni dovranno essere tornite e smussate. Le tubazioni dovranno essere fornite unitamente ai certificati di provenienza e di prova idraulica eseguiti sulle tubazioni stesse prima della lavorazione, con indicazione dei materiali utilizzati e dei sistemi di lavorazione. E tassativamente escluso l utilizzo di tubazioni saldata a spirale. Diam. esterno spessore tub. massa tubo nudo (mm) (mm) kg/ml. 168,3 5,0 20,1 219,1 5,0 26,4 273,0 5,4 35,6 323,9 5,9 46,2 406,4 6,3 62,4 508,0 6,3 78,2 609,6 7, ,2 8, ,8 8, ,4 8,8 196 Capitolato speciale d appalto Parte II Perforazione pozzo Pagina 6 di 11

7 Eventuali altri rivestimenti protettivi dovranno risultare equivalenti a quelli sopra indicati, sia come valore sia come garanzia di durata e atossicità. Questi dovranno comunque essere autorizzati per iscritto dalla Direzione Lavori che potrà richiedere tutte le prove che riterrà necessarie. I collegamento tra i diversi tronchi della colonna sarà tassativamente realizzato mediante manicotto in acciaio a sovrapposizione, di altezza non inferiore a 10 cm., elettrosaldato alla tubazione di rivestimento su ambedue i bordi. I giunti, una volta saldati, dovranno essere verniciati all esterno con prodotto zincante a freddo; questi dovranno risultare a perfetta tenuta. La Direzione Lavori si riserva la facoltà di verificarli fino alla prima serie di filtri rendendo stagna la testata ed immettendo aria in pressione. La mancata tenuta dei giunti può comportare il rifiuto del pozzo. L'Impresa non potrà iniziare la posa delle colonne di rivestimento senza l assenso scritto della Direzione Lavori circa le proposte per il tubaggio definitivo dello stesso e senza che questa abbia avuto modo di procedere alla misurazione del perforo. L'Impresa dovrà adottare ogni accorgimento sia nella posa della colonna di rivestimento, sia nei vari riempimenti, sia infine nella successiva fase di spurgo, perché non abbiano a verificarsi franamenti, cedimenti, schiacciamenti, deviazioni, rotture od altro, fermo restando l'impresa l'unica responsabile di ogni incidente del genere che dovesse accadere al pozzo. La colonna dovrà terminare con un tratto di tubazione cieco della lunghezza, rispetto all'ultimo filtro, di mt. 10,00 (dieci), o da concordarsi con la D.L. Il fondo del pozzo dovrà essere ermeticamente chiuso con robusto fondello in acciaio saldato, trattato come il resto della colonna. L'impresa dovrà far appoggiare la colonna del pozzo su uno strato di terreno che dia sufficienti garanzie di sostegno di tutta la colonna, in modo da evitare qualsiasi assestamento della stessa nel futuro. La Direzione Lavori fisserà, prima dell'ultimazione dei lavori, la quota precisa alla quale dovrà terminare superiormente la colonna, che dovrà risultare comunque non inferiore a + 1,00 sopra il piano campagna. La misura delle tubazioni, agli effetti del pagamento, sarà effettuata sulla colonna montata in opera, senza tenere conto delle sovrapposizioni per giunzioni. Non verranno compensati, perché si intendono compresi nei prezzi delle tubazioni, la fornitura del fondello, del pezzo speciale tronco-conico e della lamiera di chiusura. A lavori ultimati la testata dovrà essere sigillata con lamiera dello spessore minimo di 3,0 mm fissata tramite punti di saldatura. 2.3 Filtri In corrispondenza della falda acquifera da captare, verranno utilizzati filtri a ponte con finestrature rapportate alla granulometria dell acquifero ed alla granulometria del dreno artificiale, derivati da tubazioni in acciaio L275 con caratteristiche corrispondenti alle Norme UNI EN 10224:2003 Tubi e raccordi di acciaio non legato per il trasporto di liquidi acquosi inclusa l'acqua per il consumo umano del tipo eletrosaldato e collaudati. Questi saranno finestrati secondo Norma DIN 4922 con estremità a manicotto a saldare a sovrapposizione e zincati a bagno secondo Norma UNI EN A1 (zincatura per acqua potabile esente da piombo - conforme al DM 174 del 6 aprile 2004). I filtri dovranno essere forniti unitamente ai certificati di provenienza delle tubazioni e corredati di prova idraulica eseguita sulle tubazioni stesse prima della lavorazione, con indicazione dei materiali utilizzati e dei sistemi di lavorazione. Capitolato speciale d appalto Parte II Perforazione pozzo Pagina 7 di 11

8 Diam. esterno spessore tub. massa tubo nudo larghezza ponti luce variabile da a interasse (mm) (mm) kg/ml. (mm) (mm) (mm) 168,3 5,0 20,1 6,0 1,0-3,0 9,0 219,1 5,0 26,4 6,0 1,0-3,0 7,5 273,0 5,4 35,6 6,0 1,0-3,0 8,5 323,9 5,9 46,2 6,0 1,0-3,0 7,5 406,4 6,3 62,4 6,0 1,0-3,0 8,0 Quando prescritti dalla D.L., potranno essere utilizzati filtri ad apertura continua del tipo Jhonson antisabbia pure zincati a bagno caldo secondo Norma UNI EN A1 (zincatura per acqua potabile esente da piombo - conforme al DM 174 del 6 aprile 2004), realizzati tramite filo a sezione trapezoidale avvolto a spirale e saldato a tondini di supporto disposti secondo le generatrici di un cilindro, luce di passaggio rapportate alla granulometria dell acquifero ed alla granulometria del dreno artificiale. Le estremità saranno a manicotto a saldare a sovrapposizione. Diam. esterno Diam. interno n. generatrici Ø generatrici sp. min filo sp. mag. filo (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) ,0 2,2 3, ,0 2,2 3, ,0 3,0 4, ,0 4,0 5, ,0 4,2 6,5 I giunti, una volta saldati, saranno verniciati all esterno con prodotto zincante a freddo. 2.4 Dreno Il dreno, riempimento artificiale esterno ai filtri, sarà costituito da ghiaietto siliceo di forma arrotondata e con pezzatura omogenea e preventivamente sterilizzato; questo dovrà di norma estendersi per almeno 6 mt. sopra e 2 mt. sotto ogni zona finestrata. La pezzatura e la sua stratificazione, dovrà essere determinata sulla base di analisi granulometriche fatte su campioni prelevati dall acquifero e in ogni caso essere approvati dalla D.L.- Il dreno dovrà essere fatto assestare perfettamente prima della realizzazione della cementazione superiore (tappo di isolamento della falda). 2.5 Cementazione Ha lo scopo di isolare idraulicamente le falde in produzione dalle altre falde ed anche da eventuali infiltrazioni superficiali. Alla cementazione si ricorrerà preferibilmente in corrispondenza di strati impermeabili in modo da ricostruire il più fedelmente possibile la stratigrafia naturale del terreno. Allo scopo saranno usati adatti tipi di cemento ed idonee miscele ed adottando tutti gli accorgimenti atti a posizionarli perfettamente ed a contenere il dilavamento del cemento in caso di cementazione sotto le falde. Capitolato speciale d appalto Parte II Perforazione pozzo Pagina 8 di 11

9 Si ricorrerà preferibilmente a tamponi di argilla, eventualmente impastata con sabbia fine per aumentare la compattezza, in corrispondenza di livelli argillosi. Data l'importanza della cementazione del pozzo questa dovrà essere eseguita alla presenza dell assistente ai lavori nominato dalla Direzione Lavori. Se prescritto potranno essere impiegate argille rigonfianti in pellets a base bentonitica, tipo COMPACTONIC. Eseguita la cementazione si procederà alla prova di chiusura dell'acqua al fine di constatare la buona riuscita della cementazione stessa. Dopo l'esecuzione della cementazione o del tamponamento, il pozzo dovrà essere lasciato a riposo per almeno 24 ore, così da consentire il loro adeguato consolidamento, evitando il pericolo di spostamento o dilavamento nel corso delle successive operazioni. Gli altri volumi di trivellazione verranno riempiti con ghiaietto e sabbia mista di cava, con divieto tassativo di utilizzo di terreno di risulta o materiale di perforazione. 2.6 Prove di falda Nel caso che la Direzione Lavori durante la trivellazione del pozzo, ritenesse necessario il pompaggio di determinate falde per prove isolate o per prelievi ed analisi di laboratorio, l'impresa dovrà rendere possibili tali prove mediante l'esecuzione di tutte le manovre e le operazioni comprese quelle di tubaggio e di spurgo necessarie per un perfetto prelievo dell'acqua. A tale scopo dovrà installare una elettropompa con una portata compresa fra i 5 ed i 20 l/sec, funzionante per una quantità di tempo tale da garantire un acqua limpida e senza trascinamento di sabbia. E fatto divieto di utilizzo di AIR-LIFT poiché comportano la modificazione delle caratteristiche chimiche dell acqua estratta. L impresa dovrà produrre un'analisi del campione prelevato conforme alla tipologia C 3 prevista dal D.P.R. 236/88, con l'aggiunta dei parametri arsenico e manganese, effettuata presso un laboratorio privato accreditato e approvato dalla Stazione Appaltante. 2.7 Pistonaggio e spurgo finale Terminato il tubaggio del pozzo, sarà eseguito un pistonaggio con pistone di diametro leggermente inferiore alla tubazione dotato di anelli di tenuta. L operazione va eseguita in prossimità di ogni filtro in modo tale da creare un flusso alternato di acqua attraverso gli stessi. Ad operazione terminata, la sabbia accumulata sul fondo del pozzo andrà completamente rimossa tramite sonda. Terminate le operazioni di pistonaggio sarà eseguita una clorazione di sterilizzazione e lo spurgo tramite elettropompa sommersa di adeguata portata. Lo spurgo sarà effettuato per un durata non inferiore a 48 ore e fintanto che il pozzo non dia acqua perfettamente pulita, esente da trascinamento sabbia e limo. L'acqua sarà considerata limpida quando, per tutta la durata delle prove con una portata superiore del 25% rispetto a quella prescritta (che dovrà essere ottenuta indipendentemente da qualsiasi abbassamento) la sabbia non supererà la proporzione volumetrica di 3 cm cubi per metro cubo d'acqua. Ove la quantità di sabbia risultasse superiore al quantitativo tollerato, l'impresa a sue spese dovrà continuare lo spurgo con mezzi adeguati (pistonaggi, compressore, parzializzatore, pompe, ecc...) sino a rientrare nei limiti voluti. Capitolato speciale d appalto Parte II Perforazione pozzo Pagina 9 di 11

10 La pompa di spurgo dovrà essere installata in modo che si possa calare agevolmente fino al livello dinamico, una sonda del diametro di 1 cm. Quando lo spazio tra montante della pompa e tubolare del pozzo non garantiscono questa possibilità, dovranno essere usate o colonne filettate o colonne flangiate con tubetto continuo per il passaggio della sonda; questo per la misura dei livelli dinamici. 2.8 Analisi finale dell acqua emunta Terminate le operazioni di spurgo, l'impresa, a sua cura e spese, dovrà richiedere all ARPA e all ASL di Cremona l'analisi chimica, batteriologica e dei gas disciolti nell'acqua per la prova finale, il tutto comunque conforme al Decreto Legislativo n 31/2001, Allegato 1 parte A (batteriologica), parte B (parametri chimici), parte C (parametri indicatori)- L'Appaltatore dovrà tenere in luogo la pompa fino ad esito favorevole dell'analisi batteriologica finale. 2.9 Collaudo finale Prova di portata Il collaudo finale consisterà nella verifica che il pozzo sia eseguito a perfetta regola d arte e secondo le prescrizioni progettuali. Con il collaudo verranno anche eseguite le misurazioni eventualmente non eseguite durante il corso dei lavori. Il pozzo dovrà essere perfettamente verticale e coassiale con la colonna di trivellazione, con una deviazione massima dalla verticale di 1 mm. per metro. Nel caso la deviazione superasse il suddetto limite, per ogni mm in più sarà applicata una penale pari al 2 % dell importo totale contabilizzato; per deviazioni superiori a 5 mm per metro, il pozzo potrà essere rifiutato. Le prove di portata saranno effettuate a portata crescente a gradini, con il metodo del volume tarato, misurando per ogni portata i rispettivi livelli dinamici riferiti al piano campagna. L acqua erogata dovrà essere batteriologicamente pura e corrispondere per contenuto di sabbia a quanto prescritto dal paragrafo 2.7. Qualora il contenuto di sabbia ecceda i 3 cm cubi per metro cubo d'acqua prodotta, il pozzo potrà essere rifiutato, in ottemperanza al successivo paragrafo Al termine della prova di portata sarà eseguita la prova di risalienza. Qualora non si riuscisse ad ottenere, nonostante si sia fatto tutto il possibile, i valori di portata e abbassamento livello prescritti dal presente Capitolato, si applicherà una riduzione del 3% sull'importo contabilizzato, per ogni litro al secondo in meno rispetto alla portata indicata al paragrafo 1.1, senza comunque superare l abbassamento massimo prescritto. Il pozzo potrà essere rifiutato se l abbassamento del livello dinamico supererà quello prescritto o la portata sarà inferiore al 60% di quella prescritta. Su motivata richiesta scritta dell'impresa, il Direttore dei Lavori potrà accettare portate inferiori, senza penalità, se le falde incontrate risulteranno più povere di quanto previsto in progetto e chiaramente incapaci di erogare le portate richieste Eventuale abbandono della trivellazione del pozzo rifiuto del pozzo La Direzione Lavori, durante o a trivellazione ultimata, potrà ordinare l'abbandono della perforazione qualora l'acqua che si trova negli strati incontrati non sia idonea all'uso idropotabile. Capitolato speciale d appalto Parte II Perforazione pozzo Pagina 10 di 11

11 In questo caso, verranno riconosciuti alla Ditta Appaltatrice i lavori eseguiti fino a quel momento, senza che questa possa pretendere maggiori compensi Qualora l'abbandono debba aver luogo a causa di problemi derivanti da imperizia della Ditta Appaltatrice quali: impossibilità di estrarre le colonne di avanzamento e pozzo disassato dalla perpendicolare, filtri rotti, franamenti, schiacciamento della colonna di rivestimento, presenza di sabbia nell'acqua, portata mancante per intasamento del filtri o filtri non adatti, torbidità nell'acqua e qualunque esito difettoso del lavoro o qualsiasi altra causa che ne rendano possibile l utilizzo secondo le caratteristiche prescritte dal precedente paragrafo 1.1, la Stazione Appaltante non sarà tenuta ad alcun compenso, né per le prestazioni né per i materiali, bensì l'impresa sarà tenuta, pena la decadenza del contratto, a ripetere il lavoro in altro punto che verrà stabilito dalla Direzione Lavori. In tutti i casi di abbandono del perforo o del pozzo per franamento od altra causa imputabile all Impresa, questa sarà tenuta, a sua cura e spese, ad un accurato riempimento del perforo con materiale adatto, in modo tale da impedire qualsiasi forma di inquinamento per le falde sotterranee Smantellamento del cantiere A lavori ultimati, la Ditta Appaltatrice dovrà provvedere alla rimozione di eventuali basamenti in calcestruzzo od altre strutture costruite per l'installazione del cantiere. Dovrà procedere quindi allo smantellamento del cantiere con rimozione e trasporto a pubblica discarica dei materiali provenienti dalla perforazione (bentonite e materiali di risulta) e di tutti gli eventuali sfridi di lavorazione, tale da lasciare l area nelle condizioni preesistenti la perforazione. La Ditta appaltatrice dovrà fornire alla D.L. il Formulario di identificazione dei rifiuti attestante il corretto smaltimento dei rifiuti di perforazione. In mancanza di tali adempimenti non potrà essere emesso il Certificato di ultimazione lavori Documentazione dei lavori L Appaltatore dovrà eseguire un accurato rilevamento del terreno attraversato per costruire la sezione stratigrafica; dovrà inoltre tenere un registro con le annotazioni giornaliere dell'andamento dei lavori da inviare settimanalmente alla Direzione Lavori. I campioni dei materiale costituenti i vari strati attraversati, saranno disposti in una "cassetta campioni" in legno a larghi scomparti (almeno cm. 20x20 per ogni scomparto) o in sacchetti trasparenti in polietilene, messi gratuitamente a disposizione. Gli stessi dovranno essere sottoposti a sua cura e spese ad analisi granulometrica, da effettuare presso un laboratorio autorizzato, per la determinazione della relativa curva. Tutto il materiale documentale, a lavoro ultimato, dovrà essere consegnato alla Stazione Appaltante congiuntamente all elaborato riportante la stratigrafia ed il profilo della colonna finale del pozzo, completa di ogni dato. La mancanza di tali documentazioni comporterà l'applicazione di una penale pari a ,00. Capitolato speciale d appalto Parte II Perforazione pozzo Pagina 11 di 11

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