EDIFICI ESISTENTI IN C.A.
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1 EDIFICI ESISTENTI IN C.A.
2 Progettazione Antisismica
3 Progettazione Antisismica
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29 Progettazione Antisismica
30 Progettazione Antisismica
31 Sistemi a Parete Singola o Accoppiate
32 SLU-SLCO-SLSD scelta della azione sismica di progetto adozione di un modello meccanico della struttura in grado di descriverne con accuratezza la risposta sotto azione dinamica; scelta di un metodo di analisi adeguato alle caratteristiche della struttura; esito positivo delle verifiche di resistenza e di compatibilità degli spostamenti; adozione di tutte le regole di dettaglio volte ad assicurare caratteristiche di duttilità agli elementi strutturali ed alla costruzione nel suo insieme, secondo quanto indicato nei capitoli relativi a strutture realizzate con i diversi materiali.
33 Edifici esistenti Verifiche di sicurezza? Sopraelevazione? Cambio destinazione d uso (sovraccarichi SI +20%)? Trasformazioni organismo strutturale? SI SI SI Alterazioni comportamento globale? SI NO
34 Prerogative edifici esistenti Concepiti e progettati con le conoscenze del tempo in cui sono sorti Possono contenere difetti non visibili e storie Di interventi, riparazioni e modifiche non documentati In generale non sono progettati secondo criteri Di GERARCHIA DELLE RESISTENZE (Capacity Design)
35 Gerarchia delle resistenze:? Componenti strutturali o meccanismi di rottura fragili La resistenza è sufficiente a trasferire sempre la rottura a componenti o meccanismi duttili Componenti strutturali o meccanismi di rottura duttili Verificati se la resistenza supera le sollecitazioni imposte dallo scenario della combinazione delle azioni esterne
36 SLDL Oltre allo stato limite ultimo vanno valutati gli Stati Limite di Danno, che sono vari e di diversa natura. Le verifiche Possono riguardare forze o spostamenti. Le azioni sismiche si ottengono dallo spettro di risposta relativo alla grandezza considerata (accelerazione o spostamento) ridotto di 2,5 volte
37 Criteri di verifica di sicurezza negli edifici esistenti Elementi strutturali Fragili: Forze resistenze Duttili: deformazioni deformabilità SL di CO (collasso); SLU con maggiorazione di γ m Stati limite SL di DS (danno severo); corrisponde a SLU per le costruzioni nuove SL di DL (danno lieve); corrisponde a SLD per le costruzioni nuove
38 Dati necessari per la valutazione Fonti dei dati : progetto Dati richiesti su : Schema strutturale e regolarità Struttura di fondazione Docum. successiva Rilievo strutturale Prove in situ o in lab. Categoria di suolo Caratterizzazione geometrico meccanica dei materiali e dei dettagli costruttivi Difetti locali dei materiali Difetti di costruzione Norme adottate per il progetto Destinazione d uso originaria e futura, fattore q e carichi conseguenti Danni e riparazioni nel passato
39 Livello di conoscenza Grado di confidenza nelle informazioni Geometria (carpenterie) Dettagli strutturali Proprietà dei materiali Metodi di analisi γ m LC1 Conoscenza limitata LC2 Conoscenza Adeguata Da disegni di carpenteria originali con rilievo visivo a campione oppure rilievo ex novo γ m completo Progetto simulato con norme dell epoca e limitate verifiche in situ Disegni costruttivi incompleti + limitate verifiche in situ oppure: estese verifiche in situ Valori usuali per la pratica costruttiva dell epoca e limitate prove in situ Dalle specifiche di progetto + limitate prove in situ Oppure: estese prove in situ Analisi lineare statica o dinamica Tutti Aumentati γc=1,25 γs=1,15 Invariati LC3 Conoscenza Accurata Disegni costruttivi completi + limitate verifiche in situ oppure: esaustive verifiche in situ Dai certificati di prova originali + limitate prove in situ Oppure: estese prove in situ Tutti Diminuiti γc=0,80 γs=0,85
40 Tabella 11.3a Definizione dei livelli di rilievo e prove per edifici in c.a. Verifiche limitate Verifiche estese Verifiche esaustive Rilievo (dei dettagli costruttivi) Prove (sui materiali) Per ogni tipo di elemento primario (trave, pilastro ) La quantità e disposizione dell armatura è 1 provino di cls. per piano dell edificio, 1 verificata per almeno il 15% degli elementi campione di armatura per piano dell edificio La quantità e disposizione dell armatura è 2 provini di cls. per piano dell edificio, 2 verificata per almeno il 35% degli elementi campioni di armatura per piano dell edificio La quantità e disposizione dell armatura è 3 provini di cls. per piano dell edificio, 3 verificata per almeno il 50% degli elementi campioni di armatura per piano dell edificio
41 Metodi sperimentali per l acquisizione di informazioni Sono previsti prelievi di materiali in sito, calcestruzzo e barre di acciaio, e prove distruttive di laboratorio in misure diverse a seconda del livello di conoscenza che si intende raggiungere. Prove di compressione sulle carote Trazione sui provini in acciaio In situ: Rilievo del quadro fessurativo Danneggiamenti locali e fuori piombo Zone con elevata carbonatazione Prelievo di campioni (micro carotaggi + ispezioni con sonde televisive) Sclerometro Pachometro (Ultrasuoni, Radar) Vibrazioni (caratterizzazione dinamica)
42 Analisi con vibrazioni Consentono di ricavare informazioni sul comportamento globale dell edificio Si possono eseguire con vibrazioni forzate (generatori di forzante) oppure con vibrazioni ambientali Risultati attesi: frequenze, forme modali e smorzamenti modali (funzioni di trasferimento o matrici di impedenza)
43 Come si utilizzano i dati Si utilizzano per effettuare le calibrazioni preliminari del modello di calcolo (Frequenze e modi di vibrazione). I modi associati a frequenze più basse sono in generale dipendenti dall interazione con il terreno, mentre i modi più elevati sono direttamente connessi al comportamento della sovrastruttura. Uso di modelli parametrici per l identificazione del modello ottimale Gli smorzamenti relativi sono un indicatore di eventuali non linearità connesse a danneggiamenti di varia natura (fessurazioni, sconnessioni, solai con scarsa rigidezza nel piano). Altre utili indicazioni possono essere desunte da prove con livelli di vibrazione incrementati a passi controllati.
44 Requisiti di sicurezza La valutazione della sicurezza degli edifici esistenti con struttura in cemento armato richiede la considerazione di uno stato limite aggiuntivo rispetto a quelli definiti al punto 2.1 Sicurezza nei confronti della stabilità (stato limite ultimo SLU) e 2.2 Protezione nei confronti del danno (stato limite di danno SLD), in quanto essi di regola non soddisfano né i principi di gerarchia delle resistenze né posseggono adeguata duttilità. I requisiti di sicurezza definiti nel presente capitolo fanno pertanto riferimento allo stato di danneggiamento della struttura definito in questa norma mediante i seguenti tre Stati Limite (SL): SL di Collasso (CO): la struttura è fortemente danneggiata, con ridotte caratteristiche di resistenza e rigidezza residue, appena in grado di sostenere i carichi verticali. La maggior parte degli elementi non strutturali sono distrutti. L edificio presenta un fuori piombo significativo e non sarebbe in grado di subire senza collasso ulteriori, anche modeste, accelerazioni al suolo; SL di Danno Severo (DS): la struttura presenta danni importanti, con significative riduzioni di resistenza e rigidezza. Gli elementi non strutturali sono danneggiati ma senza espulsione di tramezzi e tamponature. Data la presenza di deformazioni residue la riparazione dell edificio risulta in genere economicamente non conveniente; SL di Danno Limitato (DL): i danni alla struttura sono di modesta entità senza significative escursioni in campo plastico. Resistenza e rigidezza degli elementi portanti non sono compromesse e non sono necessarie riparazioni. Gli elementi non strutturali presentano fessurazioni diffuse suscettibili di riparazioni di modesto impegno economico. Gli SL di DS e di DL corrispondono alle azioni di progetto gli stati limite di danno irreversibile (collasso) e di danno definiti per gli edifici di nuova costruzione. Lo SL di CO corrisponde ad un azione di progetto più elevata, che si suppone convenzionalmente corrisponda ad una probabilità di superamento del 2 % in 50 anni.
45 È consentito alle Regioni, tenuto conto della specificità delle tipologie costruttive del proprio territorio, consentire, per gli interventi di adeguamento, un miglioramento controllato della vulnerabilità, riducendo i livelli di protezione sismica e quindi l entità delle azioni sismiche da considerare per i diversi stati limite. Per gli edifici di speciale importanza artistica, di cui all art. 16 della legge 2 febbraio 1974, n. 64, è consentito derogare da quanto prescritto nelle presenti norme, nei casi in cui ciò comporti l esecuzione di interventi incompatibili con le esigenze di tutela e di conservazione del bene culturale. In tal caso peraltro, è richiesto di calcolare i livelli di accelerazione del suolo corrispondenti al raggiungimento di ciascuno stato limite previsto per la tipologia strutturale dell edificio, nella situazione precedente e nella situazione successiva all eventuale intervento.
46 Criteri di scelta dell intervento per Tipo Tecnica Urgenza edifici fortemente irregolari correggere tale sfavorevole situazione. rinforzo di un ridotto numero di elementil. inserimento di elementi aggiuntivi; Duttilità locale Sempre opportuno migliorarla Duttilità locale Verificare che i rinforzi locali non la riducano
47 TIPI DI INTERVENTO rinforzo o ricostruzione di tutti o parte degli elementi; modifica organismo strutturale: modifica organismo strutturale: aggiunta di nuovi elementi resistenti pareti in c.a., pareti di controvento in acciaio, cordoli di incatenamento in c.a. per strutture murarie saldatura di giunti tra corpi fabbrica, ampliamento dei giunti, eliminazione elementi vulnerabili, eliminazione di eventuali piani «deboli»... sistema strutturale aggiuntivo in grado di resistere per intero all azione sismica di progetto; elementi non strutturali elementi strutturali, (esempio: incamiciatura in c.a. di pareti in laterizio) protezione passiva controventi dissipativi e/o isolamento alla base; riduzione delle masse limitazione o cambiamento della destinazione d uso dell edificio; demolizione parziale o totale.
48 Il criterio GR ha lo scopo di eliminare o porre su un livello gerarchico superiore (ritardato) le modalità di collasso non dissipative o fragili
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50 Metodi di analisi Gli effetti dell azione sismica, da combinare con gli effetti degli altri carichi permanenti e variabili come indicato al punto 3.3, possono essere valutati con uno dei metodi di cui al punto 4.5, con le limitazioni indicate nella Tabella 11.1 e con le seguenti precisazioni. Analisi statica lineare Le condizioni di applicabilità di questo metodo sono indicate al punto Queste ultime vanno integrate con le seguenti indicazioni aggiuntive: Indicando con ρi = Di Ci il rapporto tra il momento flettente D i fornito dall analisi della struttura soggetta alla combinazione di carico sismica, e il corrispondente momento resistente C i dell i-esimo elemento primario della struttura, e con ρ e ρ rispettivamente max min i valori massimo e minimo di ρ considerando tutti gli elementi primari della struttura, il rapporto ρ max ρ min non supera il valore 2; Il valore di ρ max non supera i valori indicati per ogni tipo di elemento nei capitoli relativi alle diverse tipologie strutturali; La capacità Ci degli elementi/meccanismi fragili è maggiore della corrispondente domanda Di, quest ultima calcolata sulla base della resistenza degli elementi duttili adiacenti, se il loro ρ i è maggiore di 1, oppure sulla base dei risultati dell analisi se il loro ρ i è minore di 1. Tale metodo di analisi è da applicare con le modalità indicate al punto salvo il fatto che lo spettro di risposta da impiegare è quello elastico di cui al punto
51 Analisi dinamica modale Tale metodo di analisi è applicabile alle medesime condizioni di cui al punto precedente, con le modalità indicate al punto salvo il fatto che lo spettro di risposta da impiegare è quello elastico di cui al punto Analisi statica non lineare Tale metodo di analisi è da applicare con le modalità indicate al punto Analisi dinamica non lineare Tale metodo di analisi è da applicare con le modalità indicate al punto
52 Interventi su parti non strutturali ed impianti: sono necessari quando, in aggiunta a motivi di funzionalità, la loro risposta sismica può mettere a rischio la vita degli occupanti o produrre danni ai beni contenuti nell edificio.
53 Progetto dell intervento Il progetto dell intervento deve comprendere i seguenti punti: scelta motivata del tipo di intervento; scelta delle tecniche e/o dei materiali; dimensionamento preliminare dei rinforzi e degli eventuali elementi strutturali aggiuntivi; analisi strutturale considerando le caratteristiche della struttura post-intervento; le verifiche della struttura post-intervento saranno eseguite: per gli elementi esistenti, riparati o rinforzati in accordo con quanto indicato ai punti successivi, per gli elementi di nuova costruzione in accordo alle prescrizioni valide per tali strutture; nel caso in cui l intervento consista in un isolamento alla base si seguiranno, sia per l analisi che per le verifiche, le prescrizioni di cui al capitolo 10.
54 SL di CO La rotazione rispetto alla corda in condizioni di collasso θ u può essere valutata mediante formule di comprovata validità, come ad esempio riportato in allegato 11.A. SL di DS La rotazione relativa a tale SLDS, può essere assunta pari a 3/4 del valore ultimo θ u. SL di DL La rotazione rispetto alla corda allo snervamento, θ y, può essere valutata mediante: d d θ y = φ y LV 0.25ε αsl 3 sy d b f ( d d' ) fc y d b
55 Modelli di capacità per la valutazione Travi e pilastri: flessione con e senza sforzo normale Rotazioni d estremità = L V =M / V θ
56 θ u = a st VALUTAZIONE DELLE ROTAZIONI DI COLLASSO DI ELEMENTI DI STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO a ( ) sl a 1 + ( a ) cyc 1,7 wall 0.2 αρ ( ) sx ν max( 0.01, ω' ) L f ( ) f V c 100ρ 0.3 d c max( 0.01, ω) h f yw acciai laminati a caldo acciai laminati a freddo 0 1 deformazione monotona deformazione ciclica 0 NO scorrimento armature 1 SI 0 travi e pilastri 1 pareti longitudinali oltre la sezione terminale
57 VALUTAZIONE DELLE ROTAZIONI DI COLLASSO DI ELEMENTI DI STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO θ u = a st a ( ) sl a 1 + ( a ) cyc 1,7 wall 0.2 αρ ( ) sx ν max( 0.01, ω' ) L f ( ) f V c 100ρ 0.3 d c max( 0.01, ω) h f yw ν = sollecitazione normale ridotta ω = percentuale meccanica di armatura tesa ω' = percentuale meccanica di armatura compressa fc = resistenza a compressione del calcestruzzo h = altezza della sezione 2 S = α h Sh bi b 6 c hc hcbc Sh = distanza tra le staffe fyw = resistenza allo snervamento delle staffe A ρsx = sx ; Asx = area totale sezione staffa; bwsh ρ = % armature inclinate in ogni direzione d h c b i b c
58 Metodo alternativo θ L u pl = θ y + ( φ u = 0.084L φ ) L V + y pl 1 α 60 1 sl d b f 0,5L y L V pl Deformazione allo snervamento delle barre longitudinali θ y = φ y L 3 V α sl 0.25ε sy d b f ( d d' ) fc y d Zona plastica d L pl L V d b
59 Incamiciatura in c.a. Camicie in c.a. possono essere applicate a pilastri o pareti per conseguire tutti o alcuni dei seguenti obiettivi: aumento della capacità portante verticale; aumento della resistenza a flessione e/o taglio; aumento della capacità deformativa; miglioramento dell efficienza delle giunzioni per sovrapposizione.
60 Lo spessore delle camicie deve essere tale da consentire il posizionamento di armature longitudinali e trasversali con un copriferro adeguato. Nel caso che la camicia non avvolga completamente l elemento, è necessario mettere a nudo le armature nelle facce non incamiciate, e collegare a queste ultime le armature delle facce incamiciate. Se le camicie servono ad aumentare la resistenza flessionale, le barre longitudinali devono attraversare il solaio in apposite forature continue e essere ancorate con adeguata staffatura alle estremità del pilastro inferiore e superiore. Se le camicie servono solo per aumentare la resistenza a taglio e la deformabilità, o anche a migliorare l efficienza delle giunzioni, esse devono fermarsi a circa 10 mm dal solaio.
61 ipotesi semplificative per le verifiche: l elemento incamiciato si comporta monoliticamente, con piena aderenza tra il calcestruzzo vecchio e il nuovo; si trascura il fatto che il carico assiale è applicato alla sola porzione preesistente dell elemento, e si considera che esso agisca sull intera sezione incamiciata; le proprietà meccaniche del calcestruzzo della camicia si considerano estese all intera sezione
62 I valori della capacità da adottare nelle verifiche sono quelli calcolati con riferimento alla sezione incamiciata nelle ipotesi semplificative su indicate ridotte secondo le espressioni seguenti: resistenza a taglio: resistenza a flessione: deformabilità allo snervamento: deformabilità ultima: = 0.9V R = 0.9M y = 0.9θ y = θ u
63 Incamiciatura in acciaio scopi aumento della resistenza a taglio; aumento della capacità deformativa; miglioramento dell efficienza delle giunzioni per sovrapposizione. quattro profili angolari sui quali possono essere: Saldate piastre continue in acciaio Saldate bande di dimensioni e interasse adeguati avvolti in nastri in acciaio opportunamente dimensionati. I profili angolari possono essere fissati con resine epossidiche o semplicemente resi aderenti al calcestruzzo esistente. Le bande possono essere preriscaldate prima della saldatura i nastri possono essere presollecitati, in modo da fornire successivamente una pressione di confinamento.
64 Aumento della resistenza a taglio Il contributo della camicia alla resistenza a taglio può essere considerato aggiuntivo alla resistenza preesistente purché la camicia rimanga interamente in campo elastico. Tale condizione è necessaria affinché essa limiti l ampiezza delle fessure e assicuri l integrità del conglomerato, consentendo il funzionamento del meccanismo resistente dell elemento preesistente.
65 Miglioramento della giunzioni per aderenza Le camicie in acciaio possono fornire un efficace azione di serraggio nelle zone di giunzione per aderenza. Per ottenere questo risultato occorre che: la camicia si prolunghi per una lunghezza pari almeno al 50% della lunghezza della zona di sovrapposizione; nella zona di sovrapposizione la camicia è mantenuta aderente in pressione contro le facce dell elemento mediante almeno due file di bulloni ad alta resistenza; nel caso in cui la sovrapposizione sia alla base del pilastro, le file di bulloni devono venire disposte una alla sommità della zona di sovrapposizione, l altra ad un terzo dell altezza di tale zona misurata a partire dalla base.
66 Placcatura e fasciatura in materiali fibrorinforzati (FRP) L uso del FRP nel rinforzo sismico di elementi in c.a. è finalizzato agli obiettivi seguenti: aumento della resistenza a taglio di pilastri e pareti mediante applicazione di fasce di FRP con le fibre disposte secondo la direzione delle staffe; aumento della duttilità nelle parti terminali di travi e pilastri mediante fasciatura con FRP con fibre continue disposte lungo il perimetro; miglioramento dell efficienza delle giunzioni per sovrapposizione, sempre mediante fasciatura con FRP con fibre continue disposte lungo il perimetro;
67 PROCEDURE DI VERIFICA DEGLI ELEMENTI IN C.A. RINFORZATI CON FIBRE Resistenza a taglio VR = Vc + Vw + Vf V f = 0.8db w ρ f E f ε f,e (1 + cot β) sin β β dove β è l angolo formato tra l asse dell elemento e la direzione principale delle fibre, ρ f = 2t f sinβ /b w è la percentuale di FRP (essendo t f lo spessore delle fibre), ε f,e è la deformazione efficace
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