Igiene dei locali. A. Principi generali. Nr. Argomenti SI NO NA Osservazioni
|
|
- Teodora Bartolini
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Igiene dei locali A. Principi generali Revisione Data Pagina Nr. Argomenti SI NO NA Osservazioni A.1 I fabbricati e le installazioni sono concepiti in modo da garantire: _ l'igiene delle operazioni permettendo il loro regolare svolgimento nei tempi e negli spazi dal momento dell'ingresso delle materie prime fino al consumo del prodotto finito; _ condizioni termiche e igrometriche adeguate al trattamento e conservazione del prodotto. A.1.1 I fabbricati e le installazioni sono costruiti a regole d'arte e mantenuti in buono stato. A.1.2 I fabbricati e le installazioni sono costruiti con materiali che non trasmettono alcuna sostanza nociva alle derrate alimentari. A.1.3 I fabbricati e le installazioni sono concepiti in modo da impedire l'accesso e l'insediamento di: _ infestanti; _ contaminanti esterni come fumo, polvere, acque di scarico. A.2 Nelle zone di produzione delle derrate alimentari. I pavimenti sono esenti da crepe e costruiti con materiali: _ resistenti; _ non assorbenti; _ lavabili; _ facilmente disinfettabili; _ antisdrucciolevoli. A.2.1 I muri sono costruiti con materiali: _ resistenti; _ non assorbenti; _ facilmente lavabili; _ facilmente disinfettabili. Gli angoli formati da muro/pavimento e da muro/soffitto sono arrotondati onde favorire il lavaggio. A.2.2 I soffitti, facili da manutenzionare, sono concepiti, costruiti e finiti in modo da ridurre al minimo: _ la condensazione di vapore;
2 _ lo sviluppo di muffe; _ eventuali scrostature. A.2.3 Le finestre e le altre aperture sono costruite in modo tale da impedire l'accumulo di sporcizia. Le finestre che si aprono verso l'esterno sono: _ munite di griglie per impedire l'ingresso di insetti; _ amovibili per la loro pulizia e la manutenzione; _ con il bordo inclinato. A.2.4 Le porte sono costruite con pareti lisce e non assorbenti; all'occorrenza dovrebbero chiudersi automaticamente. A.2.5 Le scalinate, i vani degli ascensori, le attrezzature e gli accessori, tipo piattaforme, scale, canaline, ecc. sono sistemati e realizzati in modo da evitare la contaminazione degli alimenti. Le canaline, in particolare, dovrebbero essere munite di aperture per l'ispezione e la pulizia. A.2.6 Una illuminazione sufficiente viene garantita in tutti i locali. L'illuminazione non altera i colori e l'intensità non è inferiore a: _ 540 lux in tutti i punti di preparazione e ispezione degli alimenti; _ 220 lux negli ambienti di lavoro; _ 110 lux altrove. A.2.7 I sistemi di illuminazione, posti sopra le derrate alimentari, in qualsiasi fase della preparazione, sono protetti in modo da impedire la contaminazione degli alimenti in caso di rottura. A.3 Alimentazione acqua potabile. E' prevista una rete di alimentazione di acqua potabile, conformemente alla direttiva 80/778 A.3.1 L'acqua potabile utilizzata per: _ la produzione di vapore ad uso alimentare; _ la manutenzione; _ e la disinfestazione dei locali; è oggetto di un programma pianificato per iscritto, che indica sia i prodotti da utilizzare che le diluizioni da eseguire. A.3.2 E' previsto un sistema in grado di assicurare un sufficiente approvvigionamento di acqua potabile calda. A.3.3 Il ghiaccio proviene da acqua potabile. Il vapore, utilizzato direttamente a contatto con gli alimenti non contiene alcuna sostanza che presenti un rischio per la salute o che possa contaminare il prodotto.
3 A.3.4 Il ghiaccio viene fabbricato, manipolato e mantenuto in modo tale da garantirne la protezione da qualsiasi contaminazione. A.3.5 L'acqua non potabile utilizzata per: _ produzione di vapore tecnico; _ condizionamento; _ spegnimento degli incendi; _ altri fini analoghi non riguardanti gli alimenti è convogliata da canalizzazioni; _ completamente distinte; _ riconoscibili preferibilmente da uno specifico colore. E' evitato ogni raccordo o possibilità di riflusso nelle condotte di acqua potabile. A.4 Condizionamento dei locali. A.4.1 Una ventilazione adeguata è assicurata per impedire: _ calore eccessivo; _ condensazione di vapore; _ deposito della polvere; _ ristagno di aria viziata. A.4.2 Non si verificano correnti d'aria tra zone contaminate e zone pulite. A.4.3 Le bocchette di ventilazione sono munite di rete grigliata o di altro dispositivo di protezione in materiale resistente alla corrosione. Le griglie sono facilmente amovibili per facilitare la loro pulizia. A.4.4 Al di sopra dei fuochi di cottura è installato un dispositivo che permette di eliminare efficacemente i vapori. A.4.5 Nei locali dove gli alimenti sono manipolati dopo il raffreddamento la temperatura non supera i 15 ºC. Le temperature sono conformi alle specifiche nazionali. Peraltro se non possono essere mantenuti i 15 ºC, gli alimenti manipolati o preparati sono esposti a temperatura ambiente il tempo strettamente necessario. A.5 Eliminazione dei reflui e dei rifiuti. E' presente ed è efficiente un sistema di smaltimento dei reflui e degli effluenti. Tale sistema deve essere mantenuto permanentemente in buono stato. A.5.1 Tutte le condotte di smaltimento sono costruite in modo tale
4 da evitare la contaminazione degli approvvigionamenti di acqua potabile. Tutte le condotte di smaltimento sono correttamente raccordate e convogliate in fogna. A.6 Manutenzione e disinfezione dei locali. La manutenzione e la disinfezione dei locali è oggetto di un programma pianificato per iscritto che indica anche i prodotti da utilizzare. A.6.1 I prodotti per la pulizia utilizzati nella cucina e nei locali adiacenti garantiscono: _ la disinfezione; _ il rispetto, nei limiti del possibile, dell'ambiente. B. I locali Revisione Data Pagina Nr. Argomenti SI NO NA Osservazioni B.1 Zona ricevimento merci, magazzini e depositi frigoriferi. B.1.1 La zona di ricevimento delle merci è gestita in modo tale da permettere alle derrate alimentari che vi transitano di essere mantenute alla temperatura richiesta. B.1.2 I magazzini hanno una capacità sufficiente a immagazzinare derrate non deperibili, evitando: _ l'accatastamento a terra; _ temperature troppo levate. I pavimenti, i muri e i soffitti sono in materiali duri ed impermeabili all'acqua. E' evitata ogni canalizzazione di acque di scarico. B.1.3 I depositi frigoriferi hanno capacità sufficiente ad assicurare l'immagazzinamento (temperature positive e negative) della quantità massima della produzione e delle materie prime giornaliere. B.1.4 I locali a temperatura positiva e negativa sono in numero sufficiente per permettere lo stoccaggio separato di derrate alimentari di livello igienico differente. B.1.5 I depositi frigoriferi sono in grado di assicurare il rispetto delle disposizioni di legge in materia di temperatura (+4 ºC, _ 18 ºC). B.1.6 Le celle frigorifere sono munite di un termometro preciso
5 (con uno scarto massimo di un grado), facilmente leggibile o di un dispositivo di registrazione della temperatura. I dispositivi di registrazione o di misura sono controllati regolarmente. B.2 Impianti sanitari e spogliatoi del personale. B.2.1 I bagni e gli spogliatoi sono: _ adeguati; _ puliti; _ ben posizionati. Questi locali sono: _ ben illuminati; _ ventilati; _ all'occorrenza ben riscaldati; _ non affacciano direttamente sulle zone di lavorazione degli alimenti. B.2.2 I lavabi, posizionati nelle immediate vicinanze dei bagni e sistemati in modo tale che il personale vi passi davanti prima di raggiungere la postazione di lavoro, sono dotati di: _ acqua calda o tiepida; _ acqua fredda; _ di un prodotto appropriato per il lavaggio delle mani; _ di un dispositivo igienico di asciugatura; _ condotti di smaltimento raccordati con le fogne; _ sifoni. I dispositivi di erogazione dell'acqua calda e fredda sono muniti di miscelatore. I rubinetti non sono manovrati a mano. A fianco di ogni lavabo sono posizionati distributori di carta per asciugare le mani e porta rifiuti. B.3 Lavelli nelle zone di lavorazione. B.3.1 Sono presenti lavelli adeguati e dispositivi comodi ed appropriati in grado di permettere al personale di lavarsi ed asciugarsi le manie al bisogno di disinfettarle. Queste postazioni sono dotate di: _ acqua calda o tiepida; _ acqua fredda; _ di un prodotto appropriato per il lavaggio delle mani; _ di un dispositivo igienico di asciugatura; _ condotti di smaltimento raccordati con le fogne; _ sifoni. I dispositivi di erogazione dell'acqua calda e fredda sono muniti di miscelatore. I rubinetti non sono manovrati a mano. A fianco di ogni lavabo sono posizionati distributori di carta per asciugare le mani e porta rifiuti. B.4 Impianti di disinfezione.
6 B.4.1 Sono presenti adeguati impianti per il lavaggio e la disinfezione degli utensili, delle attrezzature di lavoro e dei locali. Questi impianti, alimentati con acqua calda e fredda in quantità sufficiente, sono costruiti con: _ materiali resistenti alla corrosione; _ facili da pulire. C. Le attrezzature e i locali Revisione... Data Pagina Nr. Argomenti SI NO NA Osservazioni C.1 Materiali. C.1.1 Le attrezzature e gli utensili, usati nelle zone di lavorazione degli alimenti o che possono entrare in contatto con questi, sono conformi ai regolamenti vigenti, oppure, in assenza di regolamenti in materia, hanno la superficie liscia ed esente da cavità e fessure; sono fabbricati con materiale: _ non assorbenti; _ resistenti alla corrosione; _ in grado di sopperire a ripetute operazioni di lavaggio e di disinfezione, evitando di trasmettere ai prodotti sostanze tossiche, odori o sapori non desiderati. Non sono utilizzati attrezzature ed utensili di legno o di altro materiale di difficile lavaggio e disinfezione. C.1.2 Poiché le attrezzature e gli utensili costituiscono una eventuale sorgente di contaminazione crociata, tutte le attrezzature e gli utensili usati a contatto con alimenti crudi, oltre al lavaggio abituale sono disinfettati accuratamente prima di servirsene a contatto con alimenti cotti o precotti. C.1.3 Nel limite del possibile, utensili differenti sono utilizzati per gli alimenti crudi e per quelli cotti. Se ciò non è possibile, si procede ad un lavaggio completo e alla loro disinfezione completa. C.2 Attrezzature ed utensili. C.2.1 Le attrezzature e gli utensili sono sistemati in modo da poter essere agevolmente accessibili e facilmente lavabili e disinfettabili. Le caratteristiche degli utensili sono sufficiente a garantire la produzione di alimenti in buone condizioni igieniche. C.2.2 I recipienti destinati a contenere prodotti non commestibili e
7 i rifiuti sono: _ resistenti, in metallo o qualsiasi materiale impermeabile; _ facile da lavare o gettabile dopo l'uso; _ a chiusura ermetica. C.2.3 Le attrezzature e gli utensili usati per materie non commestibili o per rifiuti hanno un marchio di identificazione per distinguerli chiaramente da quelli utilizzati per i prodotti commestibili. C.2.4 Le attrezzature trasportabili tipo cucchiai, sbattitori, casseruole, padelle, ecc., sono protette da ogni contaminazione. D. Manutenzione Revisione... Data Pagina Nr. Argomenti SI NO NA Osservazioni D.1 Manutenzione. D.1.1 Gli edifici, il materiale, gli utensili e l'insieme delle attrezzature, comprese le fognature, sono in buono stato e in buon ordine. D.1.2 Nella misura del possibile i locali sono esenti da vapore, umidità e da acque reflue. E. Pulizia e disinfezione Revisione Data Pagina Nr. Argomenti SI NO NA Osservazioni E.1 Allo scopo di impedire la contaminazione degli alimenti, l'insieme delle attrezzature e degli utensili viene: _ pulito spesso; _ disinfettato, quando necessario. E.1.1 Alcuni utensili sono smontati e puliti di frequente nel corso della giornata; di certo dopo ogni interruzione e quando si passa da un prodotto a un altro e, comunque, al termine di ogni giornata di lavoro. Ispezioni periodiche consentono di controllare l'efficacia di tali tecniche.
8 E.1.2 La temperatura dell'acqua utilizzata al momento del lavaggio con le lavastoviglie delle stoviglie è: _ 45 ºC al massimo nel prelavaggio; _ ºC al momento del lavaggio; _ 85 ºC minimo al momento del risciacquo. Se l'operazione è condotta manualmente l'acqua è la più calda possibile. E.2 Nel corso della pulizia e della disinfezione dei locali, delle attrezzature e degli utensili sono adottate le necessarie precauzioni per evitare che gli alimenti siano contaminati dall'acqua di lavaggio, dai detergenti e dai disinfettanti. E.2.1 I detergenti e i disinfettanti sono: _ utilizzati per lo scopo al quale sono destinati; _ autorizzati dall'autorità competente. E.2.2 Ogni residuo lasciato da queste sostanze su di una superficie suscettibile di entrare in contatto con gli alimenti viene eliminato attraverso una risciacquatura con grandi quantità di acqua (potabile), prima che i locali o l'attrezzatura siano riutilizzati per la manipolazione degli alimenti. E.3 Il materiale di manutenzione e di pulizia, ivi compresi i prodotti chimici di pulizia, tipo scope, radazze, detergenti, ecc., è mantenuto pulito e sistemato in modo tale da non contaminare gli alimenti, gli utensili, le attrezzature o la biancheria. E.4 Gli spogliatoi e i bagni devono essere mantenuti puliti in permanenza. E.5 Le vie d'accesso e i corridoi situati nelle immediate vicinanza dei locali e in collegamento con essi sono mantenuti puliti. E.6 Programma di controllo della efficacia della pulizia e della disinfezione. E.6.1 Esiste una procedura scritta su: _ modalità di esecuzione delle pulizie; _ modalità di esecuzione della disinfezione, finalizzata a garantire che tutte le zone siano convenientemente pulite e che le aree, le attrezzature e il materiale pericoloso sia oggetto di particolare attenzione. Sono fissate le frequenze di esecuzione delle operazioni di pulizia e disinfezione. E.6.2 Il mantenimento della pulizia è affidato a un responsabile, dipendente dell'azienda.
9 E.6.3 Il responsabile è perfettamente al corrente dei pericoli inerenti le contaminazioni. E.6.4 Tutto il personale incaricato della pulizia è correttamente istruito sui metodi di manutenzione. E.7 Deposito ed eliminazione dei rifiuti. E.7.1 Nelle cucine e nei locali di preparazione degli alimenti, i sottoprodotti e i rifiuti sono sistemati in sacchi resistenti, monouso, o in recipienti riutilizzabili, convenientemente etichettati. E.7.2 I sacchi o i recipienti identificati, quando sono pieni o dopo ogni giornata lavorativa, sono sistemati (sacchi a perdere) o vuotati (recipienti riutilizzabili) in contenitori per l'immondizia coperti, che vengono introdotti in cucina. E.7.3 I recipienti riutilizzabili sono puliti e disinfettati dopo qualsiasi utilizzazione. E.7.4 I sacchi dell'immondizia sono conservati in un locale: _ chiuso; _ destinato a questo uso; _ lontano dai depositi degli alimenti; _ a temperatura più bassa possibile; _ ben ventilato; _ protetto dagli insetti e dai roditori; _ semplice da pulire, lavare e disinfettare. E.7.5 I cartoni e gli imballaggi, quando sono vuoti sono trattati allo stesso modo dei rifiuti. E.7.6 I differenti tipi di rifiuti sono chiaramente distinguibili gli uni dagli altri a mezzo coloro o altro sistema. E.8 Esclusione degli animali domestici. E.8.1 Gli animali sono esclusi dallo stabilimento. E.9 Lotta agli infestanti. E.9.1 E' adottato un programma efficace e permanente di lotta contro gli infestanti. E.9.2 Lo stabilimento e i loro dintorni sono sottoposti a controlli regolari, al fine di evidenziare ogni traccia di infestazione.
10 E.9.3 Nel caso in cui gli infettanti entrano nello stabilimento sono adottate tutte le iniziative atte alla loro eliminazione. E.9.4 Queste misure, che prevedono un trattamento con agenti chimici, fisici o biologici, sono eseguite sotto la diretta responsabilità e controllo di personale specializzato e perfettamente edotto sui pericoli inerenti il trattamento, ivi compresi i rischi di persistenza di residui nel prodotto. E.9.5 Le misure adottate sono conformi alle raccomandazioni delle autorità competenti. E.9.6 E' istituito un registro dei pesticidi utilizzati. E.9.7 L'utilizzazione di pesticidi legalmente autorizzati è verificata periodicamente da un responsabile qualificato. E.10 Sistemazione delle sostanze pericolose. E.10.1 I pesticidi o altre sostanze non alimentari, che possono presentare un rischio per la salute, sono etichettati in modo tale che: _ risulti evidente ed immediata la loro tossicità; _ sia chiare le modalità di impiego. E.10.2 Questi prodotti sono: _ sistemati in armadi o luoghi chiusi a chiave, riservati esclusivamente a questo scopo; _ distribuiti e manipolati esclusivamente da personale autorizzato e debitamente istruito. E.10.3 Tutte le precauzioni sono adottate per evitare la contaminazione con gli alimenti. E.11 Effetti personali ed abbigliamento. E.11.1 Gli effetti personali e i capi di abbigliamento non devono essere lasciati nelle zone di lavorazione degli alimenti.
cosa valutare Si NO NP riferimenti normativi note
SEZIONE 1 - LISTA DI RISCONTRO - CONTROLLO UFFICIALE SVOLTO IN FASE PRE-OPERATIVA Requisiti generali delle strutture cosa valutare Si NO NP riferimenti normativi note Condizioni di pulizia e manutenzioni
DettagliIl Controllo Ufficiale nell ambito della Segnalazione Certificata d Inizio Attività (S.C.I.A.)
Il Controllo Ufficiale nell ambito della Segnalazione Certificata d Inizio Attività (S.C.I.A.) Intervento a cura di dott.ssa Daniela F. Pozzi Milano, 21 maggio 2015 Quadro normativo Regolamento CE 852/04
DettagliRequisito. Regolamento (CE) n. 852/2004 Allegato II - Capitolo I Requisiti generali applicabili alle strutture destinate agli alimenti C NC NA NOTE
Allegato II - Capitolo I Requisiti generali applicabili alle strutture destinate agli alimenti pag. 01 1-I) La struttura è tenuta pulita, è sottoposta a manutenzione e tenuta in buone condizioni? 2a-I)
DettagliAZIENDA U.L.S.S. 12 VENEZIANA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE. Norme di buona prassi igienica nella produzione del pasto veicolato
AZIENDA U.L.S.S. 12 VENEZIANA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Norme di buona prassi igienica nella produzione del pasto veicolato Ricevimento materie prime Stoccaggio Lavorazione Confezionamento Rispetto
DettagliIl Controllo Ufficiale nell ambito della Segnalazione Certificata d Inizio Attività (S.C.I.A.)
Il Controllo Ufficiale nell ambito della Segnalazione Certificata d Inizio Attività (S.C.I.A.) Intervento a cura di dott.ssa Daniela F. Pozzi Milano, 21 maggio 2015 Quadro normativo Regolamento CE 852/04
DettagliIGIENE E SANIFICAZIONE AMBIENTI
IGIENE E SANIFICAZIONE AMBIENTI Cos è la sanificazione? Come sanificare correttamente una superficie? Come pulire? Come disinfettare? Pulizia delle attrezzature di cucina Piano di pulizia Disinfestazione
DettagliOBIETTIVO 4 Qualità: produzione e diffusione di linee guida
OBIETTIVO 4 Qualità: produzione e diffusione di linee guida Disamina della normativa comunitaria e nazionale per la definizione dei requisiti igienico-sanitari delle imprese, alla luce dei cambiamenti
DettagliALLEGATO XIII PRESCRIZIONI DI SICUREZZA E DI SALUTE PER LA LOGISTICA DI CANTIERE
ALLEGATO XIII PRESCRIZIONI DI SICUREZZA E DI SALUTE PER LA LOGISTICA DI CANTIERE 1. I luoghi di lavoro al servizio dei cantieri edili devono rispondere, tenuto conto delle caratteristiche del cantiere
DettagliRISTORANTI TAVOLE CALDE E PIZZERIE
NOTA GENERALE. I requisiti degli esercizi alimentari di Expo 2015 per gli utenti e per il personale sono stati già forniti nel corso di diversi incontri con i professionisti, i quali avevano già impostato
DettagliALLEGATO II REQUISITI GENERALI IN MATERIA DI IGIENE APPLICABILI A TUTTI GLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE (DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALL'ALLEGATO I)
ALLEGATO II REQUISITI GENERALI IN MATERIA DI IGIENE APPLICABILI A TUTTI GLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE (DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALL'ALLEGATO I) INTRODUZIONE I capitoli da V a XII si applicano a
Dettagliin qualità di nat a il residente a Via C.F. o P.IVA Telefono fax
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE - SERVIZIO IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE MODELLO 1: SAGRE E FESTE - TIPOLOGIA A Il sottoscritto in qualità di nat a il residente a Via
DettagliDIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO VETERINARIO
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO VETERINARIO CHECK-LIST STRUTTURALE E GESTIONALE PER STABILIMENTI DI UOVA E OVOPRODOTTI (Reg. 852/2004 Allegato II Reg. 853/2004 Allegato III Sezione X) DATI ANAGRAFICI
DettagliRequisiti generali in materia di igiene applicabili a tutti gli operatori del settore alimentare (diversi da quelli di cui all'allegato I)
Regolamento CE 852/2004 Allegato II (*) Requisiti generali in materia di igiene applicabili a tutti gli operatori del settore alimentare (diversi da quelli di cui all'allegato I) INTRODUZIONE I capitoli
DettagliAllegato n. 3, ai Criteri per il funzionamento della Commissione mensa Comuanle del Servizio di Refezione Scolastica CHECK LIST DELLA CUCINA DATA ORA
CHECK LIST DELLA CUCINA DATA ORA 1) ZONA ARRIVO E ACCESSO SI ο NO ο Pulizia spazi antistanti SI ο NO ο Pulizia pareti SI ο NO ο 2) Magazzino derrate alimentari a) Strutture in comunicazione con pavimento
DettagliIl Controllo Ufficiale presso un impianto di incenerimento a bassa capacità. Angela Soriani Ferrara, 28 ottobre 2014
Il Controllo Ufficiale presso un impianto di incenerimento a bassa capacità Angela Soriani Ferrara, 28 ottobre 2014 Regolamento (CE) n. 1069/2009 Articoli 12, 13 e 14 Smaltimento e uso di materiali di
DettagliSTRUTTURE ED ATTREZZATURE PROCEDURA PER LA MANUTENZIONE DI IMPIANTI E STRUTTURE
STRUTTURE ED ATTREZZATURE PROCEDURA PER LA MANUTENZIONE DI IMPIANTI E STRUTTURE REQUISITI NORMATIVI REGOLAMENTO (CE) N. 852/2004 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 29 aprile 2004 sull igiene dei
DettagliIndicazioni di massima sui requisiti strutturali e funzionali dei locali per la preparazione, vendita e somministrazione di alimenti
Premessa: Indicazioni di massima sui requisiti strutturali e funzionali dei locali per la preparazione, vendita e somministrazione di alimenti Le presenti linee guida forniscono indicazioni circa i requisiti
DettagliD.M. 9 luglio 1987, n Criteri di massima in ordine all'idoneità dei locali e delle attrezzature delle officine di produzione dei cosmetici
D.M. 9 luglio 1987, n. 328 Criteri di massima in ordine all'idoneità dei locali e delle attrezzature delle officine di produzione dei cosmetici pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 4 agosto 1987, n. 180.
DettagliCHECK-LIST STRUTTURALE E GESTIONALE PER STABILIMENTI DI UOVA E OVOPRODOTTI (Reg. 852/2004 Allegato II Reg. 853/2004 Allegato III Sezione X)
U.L.S.S. n. 4 ALTO VICENTINO DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO VETERINARIO Sede Centrale: Via Rasa n. 9-36016 - THIENE (VI) tel. 0445-389428 fax 0445-389271 Unità Operativa: Via Europa Unita 36030 MONTECCHIO
DettagliPIANO DI SANIFICAZIONE
ALLEGATO E PIANO DI SANIFICAZIONE Data: Aprile 14 Il Documento è composto di n 06 pagine pag.1 di pag totali.6 Piano di sanificazione - Cucina Centralizzata, Cucina dell asilo nido e Locali refettori nelle
DettagliPROCEDURA PER IL CONTROLLO DEGLI ANIMALI INFESTANTI E INDESIDERATI
PROCEDURA PER IL CONTROLLO DEGLI ANIMALI INFESTANTI E INDESIDERATI REG. (CE) 852/2004 All. II Capitolo I - Requisiti generali applicabili alle strutture destinate agli alimenti 2. Lo schema, la progettazione,
Dettagliqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwert yuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiop asdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzx
qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwert yuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiop asdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzx Requisiti Generali in Materia di Igiene cvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbn Allegato
DettagliLINEE GUIDA PER LA TRASFORMAZIONE E LA VENDITA DEI PRODOTTI ALIMENTARI E PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE DA PARTE DELLE AZIENDE
LINEE GUIDA PER LA TRASFORMAZIONE E LA VENDITA DEI PRODOTTI ALIMENTARI E PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE DA PARTE DELLE AZIENDE AGRICOLE SOMMARIO 1. Introduzione 2. Normativa di riferimento
Dettagli2. Manuale di autocontrollo HACCP
2. Manuale di autocontrollo HACCP 2.1 Introduzione Al fine di prevenire le contaminazioni, e quindi di assicurare la salubrità degli alimenti, ogni impresa che svolge operazioni di manipolazione alimentari,
DettagliINDICE. Capo 1. Specie animali allevate in azienda ai fini della macellazione. Capo 2. Quantità massime consentite
Allegato A LINEE GUIDA PER LA FORNITURA DI PICCOLI QUANTITATIVI DI CARNI, PROVENIENTI DA POLLAME E LAGOMORFI MACELLATI NELL AZIENDA AGRICOLA, DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE FINALE O AI LABORATORI ANNESSI
DettagliL alpeggio nel Veneto
L alpeggio nel Veneto dalla malga all impresa alimentare Tavola Rotonda, 5 aprile 2012 Villa Nievo Bonin Longare, Montecchio Precalcino (Vi) Le norme regionali attuali per l alpeggio DGR 3761/2008 Registrazione
DettagliEVITARE LA CONTAMINAZIONE «I MEZZI DI DIFESA»
applicare EVITARE LA CONTAMINAZIONE «I MEZZI DI DIFESA» Per evitare o limitare la contaminazione dei batteri negli alimenti occorre mettere in atto dei mezzi di difesa in relazione alle principali fonti
DettagliLISTA DI RISCONTRO PER LE CORRETTE PRASSI IGIENICHE NELLE MENSE NEI CAMPI TENDA
Giunta Regionale della Campania Direzione Generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale U.O.D. Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria EMERGENZE NON EPIDEMICHE
DettagliCOSA BISOGNA FARE PER METTERSI IN REGOLA CON GLI OBBLIGHI PREVISTI NEL D. LVO155/1997
COSA BISOGNA FARE PER METTERSI IN REGOLA CON GLI OBBLIGHI PREVISTI NEL D. LVO155/1997 Per mettersi in regola con gli obblighi previsti nel D. Lgs. 155/97 bisogna: 1. Preparare e mantenere aggiornato il
DettagliSEZIONE 2 - LISTA DI RISCONTRO - CONTROLLO UFFICIALE SVOLTO IN FASE OPERATIVA. SI NO NA non conformità/varie DOCUMENTAZIONE DISPONIBLE
SEZIONE 2 - LISTA DI RISCONTRO - CONTROLLO UFFICIALE SVOLTO IN FASE OPERATIVA DOCUMENTAZIONE DISPONIBLE SI NO NA non conformità/varie Autorizzazioni sanitarie (PROVVEDIMENTO DI RICONOSCIMENTO) PLANIMENTRIA
DettagliControllo cosmetici alla produzione e al commercio
Controllo cosmetici alla produzione e al commercio L attività di vigilanza Bologna, 27 gennaio 2011 Battistella Paolo e Mazzocchi Milena Il mandato: formulare una proposta per un approccio all attività
DettagliIl sottoscritto nato a. il residente in Via. n. Codice Fiscale, nella sua qualità di. della ditta/società. con sede in. Via n., P.
Al Sig. Sindaco del Comune di Torre Santa Susanna OGGETTO: Richiesta di nulla-osta sanitario. Il sottoscritto nato a il residente in Via n. Codice Fiscale, nella sua qualità di della ditta/società con
DettagliCHECK LIST SCHEDA DI CONTROLLO NELLA RISTORAZIONE
CHECK LIST SCHEDA DI CONTROLLO NELLA RISTORAZIONE Nome azienda: Indirizzo: Autorizzazione Sanitaria (art. 2, Legge 283/62): Titolare: Gestore: Tipo di attività: N. addetti: A - ZONA ARRIVO MERCI Pulizia
DettagliSPORTELLO UNICO ATTIVITA PRODUTTIVE
AVVERTENZE IMPORTANTI Il presente vademecum è stato fornito al Suap comunale di Bresso dall Asl Milano e costituisce, a titolo meramente informativo, un documento generale di orientamento circa i requisiti
DettagliSCHEDA INFORMATIVA PER MACELLI, LABORATORI DI SEZIONAMENTO, PREPARAZIONE CARNI
SCHEDA INFORMATIVA PER MACELLI, LABORATORI DI SEZIONAMENTO, PREPARAZIONE CARNI 1 FINALITÀ DELL INTERVENTO: NUOVA ATTIVITÀ RISTRUTTURAZIONE ATTIVITÀ ESISTENTE RICONVERSIONE O AGGIUNTA TIPOLOGIA ATTIVITÀ
DettagliDIRETTIVE CONCERNENTI LA SICUREZZA DELLE DERRATE ALIMENTARI, OGGETTI D'USO E GIOCATTOLI NELL AMBITO DELLE ATTIVITÀ
DIRETTIVE CONCERNENTI LA SICUREZZA DELLE DERRATE ALIMENTARI, OGGETTI D'USO E GIOCATTOLI NELL AMBITO DELLE ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICHE AI SENSI DELL ART. 7 DELLA LEGGE PER LE FAMIGLIE Il presente documento
DettagliCHECK LIST PER SOPRALLUOGHI - SETTORE UOVA E OVOPRODOTTI - ( compilata al fine di elaborare la relazione ufficiale)
CHECK LIST PER SOPRALLUOGHI - SETTORE UOVA E OVOPRODOTTI - ( compilata al fine di elaborare la relazione ufficiale) DATA DEL SOPRALLUOGO: SONO PRESENTI AL SOPRALLUOGO NOME E COGNOME ISPETTORI MINISTERIALI
DettagliLOCALI/AREE DI VENDITA, LAVORAZIONE, DEPOSITO, SERVIZI IGIENICI, SPOGLIATOIO
RELAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA NOTIFICA AI SENSI DELL ART. 6 Reg. CE 852/2004 ATTIVITA VETERINARIE Il titolare/leg. Rappresentante della Ditta con sede operativa Comune di: Via n. tel. CONSAPEVOLE CHE,
DettagliI rischi riferibili all Organizzazione del Lavoro AMBIENTI DI LAVORO. Corso di Formazione per RLS Agenzia delle Dogane
I rischi riferibili all Organizzazione del Lavoro AMBIENTI DI LAVORO Agenzia delle Dogane Requisiti minimi dei locali e luoghi di lavoro Caratteristiche strutturali Stabilità e solidità rispetto al tipo
DettagliIgiene del personale: Principi e comportamenti sui Punti Critici dell HACCP
Igiene del personale: Principi e comportamenti sui Punti Critici dell HACCP UOC di Direttore Tecnico-Scientifico: LM Donini Dietisti: E Castellaneta, K Civale, P Ceccarelli Biologa Nutrizionista: M Piredda
DettagliALLEGATOA alla Dgr n del 08 luglio 2008 pag. 1/6
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 1892 del 08 luglio 2008 pag. 1/6 PROGETTO SPERIMENTALE SULLA PRODUZIONE, LAVORAZIONE E VENDITA DI CARNI AVICUNICOLE E CARNI SUINE TRASFORMATE. Titolo
DettagliAllegato B alla determinazione n del
Allegato B alla determinazione n. 1448 del 5-12-2013 LISTA DI RISCONTRO RICONOSCIMENTO DEGLI STABILIMENTI CHE PRODUCONO/CONFEZIONANO ALIMENTI DESTINATI AD UNA ALIMENTAZIONE PARTICOLARE - INTEGRATORI ALIMENTARI
DettagliProtocollo di predisinfezione/pulizia manuale e sterilizzazione degli inserti e delle lime SATELEC
Protocollo di predisinfezione/pulizia manuale e sterilizzazione degli inserti e delle lime SATELEC Avvertenze: Non utilizzare lana d acciaio o prodotti di pulizia abrasivi. Evitare le soluzioni contenenti
DettagliRiscoprire il latte appena munto
Riscoprire il latte appena munto Riscoprire il latte appena munto È ormai da diversi anni che i distributori di latte appena munto stanno avendo una costante diffusione nel nostro territorio, con un crescente
DettagliLISTA DI CONTROLLO STABULARI. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano 3 Unità organizzativa Stabulario.
Pagina 1 di 5 LISTA DI CONTROLLO STABULARI Rilevatore: Referente sede Edificio Codice edificio Piano 3 Unità organizzativa Stabulario Responsabile/i Locali presenti Locali stabulazione/allevamento Locale
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione secondo l allegato I: Potasio Tiocianato 1.2 Nome della societá o ditta:
DettagliScheda di sopralluogo imprese alimentari
Allegato D AZIENDA SANITARIA LOCALE N. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Scheda di sopralluogo imprese alimentari Data operatori ASL Ditta Via n Comune Rappresentante
DettagliDIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
Prot. n. Bussana, lì Struttura: Struttura Complessa Igiene Alimenti e Nutrizione Direttore dott.ssa Laura Lantero Via Aurelia n. 97 Bussana di Sanremo Tel. 0184 536868 Fax 0184 5369837 Al. Sindaci dei
DettagliL-Arginina PB 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: L-Arginina 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA, S.A. E
DettagliLINEE GUIDA PER LA TRASFORMAZIONE, LA SOMMINISTRAZIONE E LA VENDITA DEI PRODOTTI ALIMENTARI DA PARTE DELLE AZIENDE AGRITURISTICHE
LINEE GUIDA PER LA TRASFORMAZIONE, LA SOMMINISTRAZIONE E LA VENDITA DEI PRODOTTI ALIMENTARI DA PARTE DELLE AZIENDE AGRITURISTICHE 1 1 SOMMARIO 1. Introduzione 2. Normativa di riferimento 3. I requisiti
DettagliLA GUIDA FACILE ALL HACCP. Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti
LA GUIDA FACILE ALL HACCP Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti INTRODUZIONE In qualsiasi tipo di attività ogni singolo passo che parte dalla preparazione dei cibi e
DettagliPROCEDURA OPERATIVA STANDARD
Pagina 1 di 15 In vigore dal: INDICE 1.0 SCOPO 2.0 CAMPO DI APPLICAZIONE 3.0 DEFINIZIONI 4.0 RIFERIMENTI 5.0 DESCRIZIONE DELLA PROCEDURA 5.1 Modalità 5.2 Ruoli e Responsabilità 6.0 MODULISTICA ALLEGATA
DettagliGLOSSARIO. L azione da attuare ogni qualvolta si verifichino delle non conformità o deviazioni rispetto ai limiti critici individuati.
GLOSSARIO ANALISI DEL PERICOLO Il processo di raccolta e valutazione delle informazioni riguardanti i pericoli e le condizioni che ne provocano la presenza, per decidere quali necessitano di essere considerati.
DettagliREGIONE LAZIO AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE RIETI Direttore UOC Farmacia Ospedaliera e Territoriale Dott.ssa E. Giordani
REGIONE LAZIO AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE RIETI Direttore UOC Farmacia Ospedaliera e Territoriale Dott.ssa E. Giordani CHECK LIST AUTOCONTROLLO MAGAZZINO FARMACIA Allegato n. 2 Procedura Audit Armadio
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Ferro II Solfato 2-idrato 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA,
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE H 6
251333 Fucsina Basica Fenicata soluzione secondo Ziehl DC 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Fucsina Basica
DettagliSomministrazione Somministrazione all'interno di pubblici esercizi (bar, ristoranti)
Somministrazione Somministrazione all'interno di pubblici esercizi (bar, ristoranti) Descrizione Per somministrazione all interno di pubblici esercizi si intende la vendita per il consumo sul posto di
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione secondo l allegato I: Sodio Ditionito 1.2 Nome della societá o ditta:
DettagliDefinizione del reparto cucina
L ambiente cucina Obiettivi: conoscere i criteri generali per la progettazione di una cucina; Conoscere la suddivisione dei locali di cucina e le attività che vi si compiono. 1 Definizione del reparto
DettagliNinidrina PA-ACS 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Ninidrina 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA, S.A. E 08110
DettagliPorpora di m-cresolo RE 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Porpora di m-cresolo 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA,
DettagliIL PALCOSCENICO DEI CUOCHI: 10 Passi per cucinare bene e in modo sicuro. Griglio Bartolomeo
IL PALCOSCENICO DEI CUOCHI: 10 Passi per cucinare bene e in modo sicuro Griglio Bartolomeo COSA POSSIAMO FARE NOI? In cucina, sia per il consumatore che per l operatore professionale, è fondamentale seguire
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione secondo l allegato I: Potasio Perclorato 1.2 Nome della societá o ditta:
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Zinco Fenolsolfato 8-idrato 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC
DettagliMODALITA' DI ESERCIZIO DELLE ATTIVITA' DI TATUAGGIO E PIERCING
Legge Regionale n 38/2013 Regolamento di attuazione approvato con DGR 445/2016 MODALITA' DI ESERCIZIO DELLE ATTIVITA' DI TATUAGGIO E PIERCING DESTINATARI (art. 1) Il Regolamento è rivolto: 1) alle attività
DettagliIgiene e salubrità dei prodotti. della loro presentazione. Ma sarà. igienico?
Igiene e salubrità dei prodotti Ma sarà e igienico? della loro presentazione Dottor Alessandro Sezian Medico Veterinario Specialista in ispezione degli alimenti di origine animale Requisiti sanitari dei
DettagliHACCP per Addetti Alimentari di Attività Complesse e Responsabili delle Procedure
HACCP per Addetti Alimentari di Attività Complesse e Responsabili delle Procedure Durata: 8 ore Destinatari: Il corso è rivolto a: responsabili delle procedure di autocontrollo alimentare (operatore del
DettagliMani pulite e disinfettate Nessun gioiello
Corso per alimentaristi IV PARTE IGIENE DEGLI AMBIENTI IGIENE DELLE ATTREZZATURE IGIENE NEL SETTORE ALIMENTARE IGIENE DEGLI ALIMENTI IGIENE DEL PERSONALE IGIENE DEL PERSONALE Buona salute Capelli puliti
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Detergente Universale Derquim + 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC
DettagliIl sottoscritto. nato a il e residente a. Via n. Codice fiscale. in qualità di e per conto di CHIEDE
Pagina 1 di 7 Bollo sull originale Al Sindaco del Comune di MALALBERGO OGGETTO: domanda tendente ad ottenere l autorizzazione sanitaria per la preparazione e/o somministrazione di alimenti e bevande in
DettagliRegolamento per le attività di acconciatore ed estetista, tatuaggio e piercing
COMUNE DI PRATO Regolamento per le attività di acconciatore ed estetista, tatuaggio e piercing Allegato C: Requisiti minimi strutturali ed igienico sanitari dei locali per attività di Tatuaggi e Piercing
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Acido Rosolico (C.I. 43800) 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Sodio Dodecilo Solfato 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA,
Dettagli3. VASCHE, CANALIZZAZIONI, TUBAZIONI, SERBATOI, RECIPIENTI, SILOS
3. VASCHE, CANALIZZAZIONI, TUBAZIONI, SERBATOI, RECIPIENTI, SILOS 3.1. Le tubazioni, le canalizzazioni e i recipienti, quali vasche, serbatoi e simili, in cui debbano entrare lavoratori per operazioni
DettagliSodio Solfito anidro PRS 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Sodio Solfito anidro 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA,
DettagliREQUISITI NORMATIVI ED IGIENICO SANITARI PER LE ATTIVITÀ DI VENDITA E LAVORAZIONE DEI PRODOTTI ITTICI
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE S.S.TUTELA IGIENICO SANITARIA ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE REQUISITI NORMATIVI ED IGIENICO SANITARI PER LE ATTIVITÀ DI VENDITA E LAVORAZIONE DEI PRODOTTI ITTICI DIPARTIMENTO
DettagliEMERGENZA TERREMOTO Check list CENTRI ACCOGLIENZA
EMERGENZA TERREMOTO Check list CENTRI ACCOGLIENZA verifica del giorno ore Personale AUSL.. DipPrev Personale N.A.S. di Denominazione della struttura luogo Telefono ENTE GESTORE DEL CENTRO Responsabile
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Sodio Perossidisolfato 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA,
DettagliStronzio Nitrato PRS 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Stronzio Nitrato 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA, S.A.
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Verde Brillante (C.I. 42040) 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC
DettagliAmmonio Carbonato PA-ACS 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Ammonio Carbonato 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA,
DettagliSicurezza microbiologica in impianti produttori di Prosciutto di Parma PROCEDURE DI PULIZIA
Sicurezza microbiologica in impianti produttori di Prosciutto di Parma PROCEDURE DI PULIZIA Liberato da quanto costituisce motivo di sporcizia o trascuratezza La manipolazione di prodotti alimentari microbiologicamente
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione secondo l allegato I: Litio Carbonato 1.2 Nome della societá o ditta:
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Blu di Bromofenolo 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA,
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione secondo l allegato I: 1,2,3-Bencenotriol 1.2 Nome della societá o ditta:
DettagliRELAZIONE TECNICO- PARERE IGIENICO SANITARIO EDILIZIO
RELAZIONE TECNICO- PARERE IGIENICO SANITARIO EDILIZIO 1.0 PREMESSA La presente relazione tecnica descrive le scelte progettuali per quanto riguarda il nuovo sito produttivo dividendole per singoli capitoli
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Glicerina tri-acetato 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA,
DettagliComune di Agerola Provincia di Napoli --------
1 Comune di Agerola Provincia di Napoli -------- SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA PER SCUOLE MATERNE REQUISITI CENTRO COTTURA ALLEGATO C LOCALI: I locali devono essere distinti l uno dall altro in funzione
Dettagli,3-Butanodiona PS 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: 2,3-Butanodiona 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA, S.A.
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Acido L(+)-Tartarico 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA,
DettagliPotassio Carbonato PRS 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Potassio Carbonato 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA,
DettagliAnalisi delle principali problematiche emerse nel corso dell ispezione
Analisi delle principali problematiche emerse nel corso dell ispezione premessa Dal 14 al 25 Maggio 2012 il Servizio Federale per il Controllo Veterinario e Fitosanitario (Rosselkhoz-nadzor), ha condotto
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Potassio Carbonato-Sodio Carbonato anidro 1.2 Nome della societá o
DettagliRequisiti dei locali di vendita degli alimenti. A. Igiene dei locali e delle attrezzature. Nr. Argomenti SI NO NA Osservazioni
Requisiti dei locali di vendita degli alimenti A. Igiene dei locali e delle attrezzature Revisione Data Pagina......... Nr. Argomenti SI NO NA Osservazioni 1 Il locale di vendita è attrezzato con banchi
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Giallo di Titanio (C.I. 19540) soluzione 0,2% 1.2 Nome della societá
DettagliTritón X 100 QP 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Tritón X 100 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA, S.A.
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Rame II Acetato 1-idrato 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA,
DettagliI CASEIFICI AZIENDALI: ASPETTI PRATICI DALL'ALLEVAMENTO ALLA TRASFORMAZIONE
6.1 REGISTRAZIONE 6.1.1 NOTIFICA/PLANIMETRIA Giudizio Complessivo SI si NO no La documentazione agli atti del Dipartimento di Sanità Pubblica è aggiornata allo stato attuale dello stabilimento 6.2 STRUTTURA
DettagliScheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE
1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Carminio di Indico (C.I. 73015) 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC
DettagliRISPETTO DELLE MODALITA DI PREPARAZIONE ED USO DI DETERGENTI DISINFETTANTI
RISPETTO DELLE MODALITA DI PREPARAZIONE ED USO DI DETERGENTI DISINFETTANTI DETERGENZA E DISINFEZIONE La DETERSIONE avviene mediante l utilizzo di saponi porta all eliminazione dello sporco diminuendo così
Dettagli