Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia. Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia

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1 Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia i risultati in Friuli Venezia Giulia anno 2005

2 A cura di: Tolinda Gallo - Coordinatore regionale dello studio PASSI (ASS 4 Medio Friuli ) Gruppo PROFEA del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell Istituto Superiore di Sanità (CNESPS ISS): Carla Bietta, Giovanna Valentina De Giacomi, Pirous Fateh-Moghadam, Tolinda Gallo, Francesco Sconza, Massimo Oddone Trinito Con la supervisione di: Nicoletta Bertozzi, Nancy Binkin e Alberto Perra (CNESPS ISS) Con il prezioso supporto di : Antonino Bella, Bruno Caffari, Chiara Cattaneo, Silvia Colitti e Paola Scardetta (CNESPS ISS) Si rivolge un vivo ringraziamento a tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione dello studio: Ezio Beltrame Giulio Rocco Mira Pettirosso Assessore alla Salute e Protezione Sociale - Regione FVG Direzione Centrale della Salute e Protezione Sociale Regione FVG Direzione Centrale della Salute e Protezione Sociale Regione FVG Un sincero ringraziamento per i preziosi suggerimenti a: Sandro Baldissera ( Agenzia Regionale Sanità Friuli Venezia Giulia) Si ringraziano i Responsabili dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie del Friuli Venezia Giulia Si ringraziano i Medici di Medicina Generale per la preziosa collaborazione fornita 2

3 Questo studio non sarebbe stato possibile senza la collaborazione attiva e competente degli operatori coinvolti nell organizzazione dell inchiesta e nell esecuzione delle interviste: Azienda per i Servizi Sanitari n 1 Triestina Riccardo Tominz, Daniela Germano (coordinatori) Valentina Caussi, Silvia Cosmini, Roberta Fedele, Anna Chiara Vangale,Marilena Geretto, Arianna Meriggi, Emanuela Occoni, Alessandra Pemper, Eleonora Pighin, Ivana Pittino, Daniela Steinbock, Riccardo Tominz (intervistatori) Azienda per i Servizi Sanitari n 2 Isontina Maria Teresa Padovan (coordinatore) Cinzia Braida, Mariarosa Godeas, Renato Sdrigotti (intervistatori) Azienda per i Servizi Sanitari n 3 Alto Friuli Andrea Iob (coordinatore) Denise Di Bernardo, Mariarita Forgiarini (intervistatori) Azienda per i Servizi Sanitari n 4 Medio Friuli Tolinda Gallo (coordinatore), Donatella Donati (campionamento) Marina Adotti, Cristina De Sarno, Maria Rosa Liani, Silvia Monticolo, Maria Grazia Pellizzon, Margherita Zanini (intervistatori) Donatella Bellotti, Daniela Del Fabro, Anna Fabbro (organizzazione interviste) Azienda per i Servizi Sanitari n 5 Bassa Friulana Massimo Zuliani (coordinatore) Liliana Roppa,Gabriella Stolf, Massimo Zuliani (intervistatori) Azienda per i Servizi Sanitari n 6 Friuli Occidentale Barbara Airini,Emanuela Zamparo (coordinatori) Barbara Airini,Sabrina Lalla,Ada Oro,Ilva Osquino, Silvana Widmann (intervistatori) Si ringraziano inoltre tutte le persone che ci hanno generosamente dedicato tempo e attenzione per la raccolta delle informazioni e dei dati necessari alla realizzazione di questo Studio Per qualsiasi informazione o chiarimento contattare: Tolinda Gallo /3203 linda.gallo@ass4.sanita.fvg.it Servizio di Igiene e Sanità Pubblica - Dipartimento di Prevenzione - Via Chiusaforte Udine 3

4 INDICE SINTESI pag. 6 INTRODUZIONE 8 OBIETTIVI 9 METODI 11 RISULTATI 14 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE AZIENDALE 15 Aspetti socio-demografici Conclusioni e raccomandazioni PERCEZIONE DELLO STATO DI SALUTE 18 Buona percezione del proprio stato di salute Giorni in cattiva salute percepiti al mese Conclusioni e raccomandazioni ATTIVITÀ FISICA 20 Sedentari e attivi Promozione attività fisica Conclusioni e raccomandazioni ABITUDINE AL FUMO 23 Distribuzione dell abitudine al fumo Caratteristiche dei fumatori Informazione sull abitudine al fumo da parte di un operatore sanitario Consigli sullo smettere di fumare Come hanno smesso di fumare gli ex fumatori Esposizione al fumo in ambiente domestico Esposizione al fumo nel luogo di lavoro Conclusioni e raccomandazioni ABITUDINI ALIMENTARI 28 Quanti mangiano 5 porzioni di frutta e verdura al giorno Quanti conoscono il 5 a day Conclusioni e raccomandazioni CONSUMO DI ALCOL 30 Quante persone consumano alcol Quanti i consumatori a rischio Quali sono le caratteristiche dei consumatori binge Informazione sul consumo di alcol da parte di un operatore sanitario Conclusioni e raccomandazioni SICUREZZA STRADALE 34 L uso dei dispositivi di sicurezza Quanti guidano in stato di ebbrezza Conclusioni e raccomandazioni 4

5 VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE pag. 37 Quanti si vaccinano Conclusioni e raccomandazioni VACCINAZIONE ANTIROSOLIA 39 Quante donne sono vaccinate Quante donne sono suscettibili Conclusioni e raccomandazioni IPERTENSIONE ARTERIOSA 41 L ultima misurazione della pressione arteriosa Quanti sono ipertesi Come viene trattata l ipertensione Conclusioni e raccomandazioni COLESTEROLEMIA 44 Quanti hanno effettuato una misurazione del colesterolo Quanti hanno livelli alti di colesterolemia Come viene trattata l ipercolesterolemia Perché non si assumono farmaci Conclusioni e raccomandazioni SITUAZIONE NUTRIZIONALE 48 Qual è lo stato nutrizionale della popolazione Quanti sono in eccesso ponderale Conclusioni e raccomandazioni CARTA DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE 50 A quanti è stato calcolato il punteggio di rischio cardiovascolare Conclusioni e raccomandazioni SCREENING NEOPLASIA DEL COLLO DELL UTERO 52 Quante hanno eseguito un pap test Qual è l adesione alle linee guida/raccomandazioni Consigliato il pap test Conclusioni e raccomandazioni SCREENING NEOPLASIA DELLA MAMMELLA 55 Quante hanno eseguito una mammografia Qual è l adesione alle linee guida/raccomandazioni Consigliata la mammografia Conclusioni e raccomandazioni SCREENING TUMORE DEL COLON RETTO 58 Quanti hanno effettuato un test per il tumore del colon retto Conclusioni e raccomandazioni TABELLA RIASSUNTIVA DEI RISULTATI DELLO STUDIO PASSI 60 BIBLIOGRAFIA 65 5

6 Sintesi del rapporto regionale Quali sono i risultati principali? Descrizione del campione regionale: Nella nostra Regione è stato intervistato un campione casuale di 758 persone, selezionate dalla lista dell anagrafe sanitaria delle Aziende Sanitarie. Il 53 degli intervistati è rappresentato da donne e il 47 da uomini con un età media di 45 anni. La metà ha un livello di istruzione alto e oltre il 60 ha un lavoro regolare. Percezione dello stato di salute: Il 31 delle persone intervistate ritiene appena sufficiente o cattivo il proprio stato di salute mentre il 48 dei soggetti con almeno una patologia severa ha una percezione positiva del proprio stato di salute. Attività fisica: È completamente sedentario il 15 del campione e solo il 46 aderisce alle raccomandazioni sull attività fisica. Nel 39 dei casi i medici si informano e consigliano genericamente di svolgere attività fisica. Abitudine al fumo: Il 26 si dichiara fumatore e il 23 ex fumatore. Quasi tutti hanno smesso di fumare da soli e meno dell 1 dichiara di aver avuto aiuto da parte di un operatore sanitario. A quasi un anno dall'entrata in vigore della nuova normativa, il 69 dichiara che sul luogo di lavoro viene sempre rispettato il divieto sul fumo. Abitudini alimentari: Si osserva un buon livello di consumo di frutta e verdura anche se solo il 15 aderisce alle raccomandazioni internazionali consumando frutta e verdura cinque volte al giorno, abitudine questa scarsamente diffusa nelle persone tra i 18 e i 34 anni e negli uomini. Consumo di alcol: Si stima che oltre due terzi della popolazione tra 18 e 69 anni consumi bevande alcoliche e oltre un terzo ha abitudini di consumo considerate a rischio. (complessivamente il 30 è forte consumatore o consumatore binge o consumatore fuori pasto). Il 18 degli operatori sanitari si informa sulle abitudini dei loro pazienti in relazione all alcol ma consigliano raramente di moderarne il consumo. Sicurezza stradale: Si osserva invece un buon livello dell uso dei dispositivi di sicurezza (90 cintura anteriore sempre) fatta eccezione per l uso della cintura di sicurezza sui sedili posteriori che viene utilizzata sempre solo dal 30 degli intervistati. Il 19 degli intervistati dichiara di aver guidato in stato di ebbrezza nel mese precedente all intervista e il 18 di essere stato trasportato da chi guidava in stato di ebbrezza. Vaccinazione antinfluenzale: In media solo il 20 delle persone, tra i 18 e i 65 anni, con almeno una condizione a rischio per le complicanze dell'influenza (diabete, tumore, malattie cardiovascolari) si è vaccinata lo scorso anno. Vaccinazione antirosolia: È possibile quantificare lo stato immunitario di appena il 55 delle donne in età fertile: in particolare il 28 riferisce di essere stata vaccinata e il 27 di aver eseguito un rubeotest con esito positivo. Pertanto la percentuale di donne in età fertile suscettibile alla rosolia è ancora sensibilmente superiore ai valori ritenuti necessari per l eradicazione della rosolia congenita. Ipertensione arteriosa: Si stima che sia iperteso un quinto della popolazione tra i 18 e 69 anni, di cui il 66,4 sono in trattamento con farmaci. All 8 non è mai stata misurato la pressione arteriosa. 6

7 Colesterolemia: Più di un quinto della popolazione dichiara di avere valori elevati di colesterolemia, e il 23 dichiara di essere sotto trattamento farmacologico. Uno su cinque dichiara che non gli è mai stato misurato il colesterolo. Situazione nutrizionale: È in sovrappeso il 31 del nostro campione e gli obesi sono il 9. L eccesso ponderale è trattato nel 23 dei casi con dieta e solo nel 18 con lo svolgimento di attività fisica regolare. Carta di rischio cardiovascolare: Ancora scarsamente utilizzata la carta del rischio cardiovascolare (solo il 9 degli ultra quarantenni intervistati) da parte dei medici. Screening neoplasia del collo dell utero: Il 93 delle donne tra 25 e 64 anni ha eseguito almeno un pap test nella vita e l 87 l'ha eseguito almeno ogni tre anni come raccomandato. Screening neoplasia della mammella: L 81 delle donne tra 50 e 69 anni ha effettuato almeno una mammografia, ma una proporzione minore (56) l'ha eseguita negli ultimi due anni. Screening tumore del colon retto: Appena il 16 degli ultracinquantenni ha eseguito un test per la ricerca del sangue occulto nelle feci (una sigmoidoscopia o una colonscopia a scopo preventivo). 7

8 Introduzione Lo studio PASSI si inserisce tra le attività promosse dal Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM), recentemente istituito in Italia, che riconosce tra i propri obiettivi strategici la promozione di stili di vita sani. L adozione di stili di vita non corretti rappresenta oggi una vera e propria emergenza sanitaria, che comporta l aumento di rischio delle le principali cause di mortalità e morbilità nella popolazione adulta (malattie cardiovascolari, tumori,diabete, incidenti stradali ). Il Ministero della Salute e le Regioni hanno identificato la necessità di attivare una sorveglianza sui fattori di rischio comportamentali ed i programmi di intervento realizzati per la promozione di comportamenti di vita più sani. A tale scopo il CCM ha affidato al Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (CNESPS) dell'istituto superiore di Sanità (in particolare il gruppo PROFEA) l'incarico di sperimentare la realizzazione di uno studio di popolazione, denominato PASSI, con la prospettiva di una messa a regime di tale sorveglianza nei prossimi anni. Questo sistema di sorveglianza specifico in maniera continua dovrebbe fornire dei dati sui principali fattori di rischio della salute e sulla penetrazione all interno della comunità delle attività di prevenzione realizzate dal sistema sanitario. Un possibile approccio nasce dal modello BRFSS (Behavioural Risk Factors Surveillance System) che è attualmente il più ampio sistema di sorveglianza continua sui fattori di rischio comportamentale, utilizzato in alcuni paesi, quali gli stati Uniti, l Australia, il Canada, caratterizzati da una costituzione federale. Si tratta di una indagine condotta mensilmente dai vari Stati utilizzando un questionario standardizzato finalizzato a rilevare, presso la popolazione adulta non istituzionalizzata, informazioni riguardo a: fattori di rischio comportamentale, misure e pratiche di prevenzione, accesso e utilizzo dei servizi con particolare riferimento alle malattie croniche. I dati sono tempestivamente resi accessibili ai vari utenti e largamente comunicati in modo che siano rapidamente utilizzabili per gli obiettivi di sanità pubblica, tra cui: - stimare la prevalenza nella popolazione di quei fattori di rischio comportamentali che contribuiscono in maniera rilevante al carico di morbosità e mortalità; - identificare le variazioni socio-demografiche nei comportamenti salute-correlati; - definire il target dei programmi di sanità pubblica; - orientare e supportare i legislatori e i decisori politici; - individuare questioni critiche e problemi sanitari emergenti; - misurare il livello di avanzamento verso il raggiungimento degli obiettivi di salute nazionali e locali. I principali ambiti studiati con PASSI sono attività fisica, fumo, alimentazione, consumo di alcol, sicurezza stradale, ipertensione e ipercolesterolema, screening del cancro della mammella, del collo dell utero e del colon retto. 8

9 Obiettivi Obiettivo generale Monitorare alcuni aspetti della salute della popolazione italiana di età compresa fra i 18 e i 69 anni in rapporto ad interventi di programmi specifici (in atto o in via di realizzazione) relativi ai principali fattori di rischio comportamentali e all adozione di misure preventive previste. Obiettivi specifici 1. Aspetti socio-demografici - descrivere le variabili socio-demografiche principali del campione (età, sesso, livello di istruzione, cittadinanza, stato civile) e valutare eventuali correlazioni tra questi e i fattori di rischio indagati 2. Salute e qualità di vita percepita - stimare lo stato di salute percepito dalla popolazione in studio, compresa la media dei giorni in cattiva salute per cause fisiche e mentali e dei giorni limitanti le abituali attività 3. Attività fisica - stimare la proporzione di persone che praticano attività fisica moderata e intensa - stimare la proporzione di popolazione che aderisce alle raccomandazioni internazionali sull attività fisica - individuare gruppi a rischio per sedentarietà ai quali indirizzare gli interventi di promozione - stimare la proporzione di persone beneficiarie di interventi di promozione individuale dell attività fisica da parte degli operatori sanitari 4. Abitudine al fumo - stimare la prevalenza di fumatori, non fumatori ed ex-fumatori - stimare il livello di attenzione degli operatori sanitari al problema del fumo - stimare la prevalenza di fumatori ai quali è stato rivolto il consiglio di smettere di fumare da parte di operatori sanitari - descrivere le modalità più frequenti di disassuefazione al fumo - stimare il livello del rispetto delle norme anti-fumo sul posto di lavoro - stimare il livello dell esposizione al fumo passivo in ambito domestico - descrivere la ricaduta della legge sul divieto di fumare nei luoghi pubblici 5. Abitudini alimentari - stimare le prevalenze riferite di soggetti sottopeso, normopeso, sovrappeso ed obesi tramite il calcolo dell Indice di Massa Corporea. - stimare la proporzione di popolazione che ha ricevuto consigli su consumi alimentari corretti da operatori sanitari - stimare la proporzione di popolazione che adotta consumi alimentari corretti (consumo giornaliero di 5 porzioni di frutta e verdura) - stimare la proporzione di popolazione che ha ricevuto consigli da operatori sanitari riguardo al peso corporeo, che ha tentato di perdere o mantenere il peso e che ha intrapreso azioni (dieta, attività fisica) per farlo 9

10 6. Consumo di alcol - stimare la proporzione di consumatori di alcol distinguendo consumatori modesti e forti - stimare la frequenza di consumo a rischio (binge e consumo fuori pasto) - valutare il grado di attenzione degli operatori sanitari all uso dell alcol - stimare la prevalenza di forti consumatori o consumatori a rischio ai quali è stato consigliato di ridurre il consumo di alcol 7. Sicurezza stradale - stimare la prevalenza di persone che utilizzano i dispositivi di sicurezza (cintura anteriore, cintura posteriore, casco) - stimare la proporzione di persone che riferiscono di aver guidato dopo assunzione di alcolici - stimare la proporzione di persone trasportate da chi ha assunto alcolici 8. Vaccinazioni in età adulta - stimare la prevalenza di donne anni che sono state vaccinate contro la rosolia - stimare la prevalenza di donne anni che hanno effettuato un rubeo-test - stimare la percentuale di soggetti appartenenti a gruppi a rischio vaccinati contro l influenza. - stimare la prevalenza dei soggetti di anni affetti da patologie croniche che hanno effettuato la vaccinazione antinfluenzale 9. Fattori di rischio cardiovascolare - stimare la proporzione di popolazione cui è stata misurata la pressione arteriosa, la colesterolemia e la glicemia e quando è avvenuto l ultimo controllo - stimare la prevalenza di persone che riferiscono di essere affette da ipertensione o ipercolesterolemia e che stanno seguendo un trattamento (farmaci e altre misure, come perdita del peso e attività fisica) - stimare la prevalenza di popolazione che riferisce di aver calcolato con il suo medico il rischio cardiovascolare sulla carta di rischio cardio-vascolare di recente introduzione 10. Screening oncologici - stimare la prevalenza di donne anni che hanno effettuato almeno una mammografia a scopo preventivo, la periodicità dell effettuazione e se la mammografia è stata effettuata all interno di un programma di screening - stimare la prevalenza di donne anni che hanno effettuato almeno un paptest a scopo preventivo, la periodicità dell effettuazione e se è stata effettuato all interno di un programma di screening - stimare la prevalenza di persone 50 anni che hanno effettuato la ricerca del sangue occulto nelle feci e/o sigmoido-colonscopia, la periodicità dell effettuazione e se è stata effettuata all interno di un programma di screening. 10

11 Metodi Tipo di studio Studio trasversale di prevalenza puntuale tramite somministrazione telefonica di un questionario standardizzato. Popolazione in studio La popolazione in studio è costituita dalle persone di anni iscritte nelle liste di anagrafe sanitaria delle sei Aziende Sanitarie del Friuli Venezia Giulia (aggiornate al ). Criteri di inclusione nello studio sono stati la residenza nel territorio di competenza delle Aziende Sanitarie e la disponibilità di un recapito telefonico. Criteri di esclusione: il ricovero o l istituzionalizzazione durante il periodo dell indagine. Strategie di campionamento Il metodo scelto è stato il campionamento casuale semplice direttamente effettuato sulle liste di anagrafe sanitaria dell Azienda. La dimensione del campione regionale è stata di 600 individui, calcolata usando i metodi statistici standard in base alla prevalenza delle variabili principali e per ottenere una stima con un buon grado di approssimazione con un intervallo di confidenza al 95. Tre Aziende Sanitarie, ASS 1 Triestina, ASS 4 Medio Friuli e ASS 6 Friuli Occidentale, hanno partecipato con un campione di 200 interviste ciascuna (campione che permette di ricavare stime attendibili a livello aziendale), mentre l ASS 2 Isontina, l ASS 3 Alto Friuli e l ASS 5 Bassa Friulana hanno contribuito ad incrementare la numerosità del campione regionale, con un numero di interviste proporzionali alla dimensione della loro popolazione. Interviste I cittadini selezionati sono stati preventivamente avvisati dalle Aziende tramite una lettera personale informativa, così come i loro Medici di Medicina Generale. I dati raccolti sono quelli autoriferiti dalle persone intervistate senza l effettuazione di misurazioni dirette da parte di operatori sanitari. Le interviste alla popolazione in studio sono state fatte da assistenti Sanitari del Dipartimento di Prevenzione. L'intervista telefonica è durata in media minuti. La somministrazione del questionario è stata preceduta dalla formazione degli intervistatori. La formazione, della durata di un giorno, ha avuto per oggetto le modalità del contatto e il rispetto della privacy delle persone, il metodo dell'intervista telefonica e la somministrazione del questionario telefonico con l'ausilio di linee guida appositamente elaborate. 11

12 Analisi delle informazioni La registrazione e l analisi dei dati raccolti sono state effettuate utilizzando il software EPI Info,versione 3.3. L analisi a livello regionale è stata condotta utilizzando il metodo della pesatura in quanto tre Aziende sanitarie hanno effettuato un campionamento per la rappresentatività aziendale, di fatto un sovracampionamento, che potrebbe influenzare le stime rispetto al campionamento regionale inizialmente progettato. La pesatura migliora la precisione delle stime in termini di accuratezza, soprattutto per le variabili con forte eterogeneità interaziendale, e la procedura di pesatura influenza l'ampiezza degli intervalli di confidenza. Per agevolare la comprensione del presente rapporto i risultati sono stati espressi in massima parte sotto forma di percentuali e proporzioni, riportando le stime puntuali con gli intervalli di confidenza solo per la variabile principale. I confronti tra le Aziende Sanitarie regionali sono stati fatti solo per le tre Aziende Sanitarie che hanno effettuato 200 interviste ciascuna in quanto il campione permette di ricavare stime attendibili a livello aziendale ed è possibile fare dei confronti. In alcuni casi sono stati utilizzati grafici (vedi esempio sotto riportato) che mettono a confronto il dato regionale con le tre Aziende Sanitarie (ASS 1 Triestina, ASS 4 Medio Friuli e ASS 6 Friuli Occidentale ), introducendo anche i rispettivi intervalli di confidenza per la variabile considerata. L intervallo di confidenza considerato è al 95 (IC 95) che mi esprime la probabilità del 95 che l intervallo trovato includa la vera caratteristica della popolazione. La fascia orizzontale colorata esprime l IC 95 della variabile considerata a livello regionale. Percentuale di persone che si dichiarano in salute buona o molto buona Passi Medio Friuli Triestina FVG Friuli Occidentale 12

13 Etica e privacy In base alla normativa vigente il presente studio non rientra nei casi di legge in cui è prevista la notifica al Garante della Privacy. E stata richiesta la valutazione e l approvazione del Comitato Etico dell Istituto Superiore di Sanità. Le persone selezionate per l intervista sono state informate per lettera sugli obiettivi e le modalità di realizzazione dell indagine e sulle modalità adottate dallo studio per garantire privacy e confidenzialità. Gli intervistatori hanno contattato direttamente per telefono le persone selezionate per spiegare gli obiettivi e i metodi dello studio, garantendo la riservatezza delle informazioni raccolte. Prima dell intervista, l intervistatore ha spiegato nuovamente obiettivi dello studio, vantaggi e svantaggi per l intervistato e le misure adottate per garantire la privacy. I dati nominativi erano contenuti nella prima pagina del questionario somministrato all intervistato, che è stata separata dal questionario stesso e conservata per alcuni giorni, in un luogo sicuro, sotto la responsabilità del coordinatore aziendale dell indagine. Dopo la validazione del questionario da parte del coordinatore regionale, le prime pagine coni dati nominativi sono state distrutte. Nessun dato nominativo è più rintracciabile nel supporto informatico della base di dati. 13

14 I RISULTATI 14

15 Descrizione del campione regionale La popolazione in studio è costituita da 758 assistiti di età compresa tra 18 e 69 anni iscritti nelle liste di anagrafe sanitaria delle sei Aziende per i Servizi Sanitari del Friuli Venezia Giulia al 31/12/2004. L ASS 1 Triestina, l ASS 4 Medio Friuli e l ASS 6 Friuli Occidentale hanno partecipato con un campione di 200 interviste ciascuna (campione che permette di ricavare stime attendibili a livello aziendale), mentre l ASS 2 Isontina, l ASS 3 Alto Friuli e l ASS 5 Bassa Friulana hanno contribuito ad incrementare la numerosità del campione regionale, con un numero di interviste proporzionali alla dimensione della loro popolazione. Le 758 interviste al campione di popolazione estratto sono state effettuate da 31 operatori sanitari: 600 persone sono state rintracciate e intervistate telefonicamente, mentre 158 sono stati sostituiti (21). La maggior parte delle sostituzioni (14) riguarda assistiti non rintracciabili telefonicamente o che non sono più domiciliati nel territorio aziendale; solo il 7 dei titolari ha rifiutato la partecipazione allo studio. Tra le ASL nazionali partecipanti si è registrato il 84 di accettazione e il 6 di rifiuti. Quali sono le caratteristiche demografiche degli intervistati? L età e il sesso nelle Aziende Sanitarie del Friuli Venezia Giulia il 53 del campione intervistato è costituito da donne il 25 degli intervistati è compreso nella fascia anni, il 32 in quella e il 43 in quella Campione per età e sesso Friuli Venezia Giulia - Passi, donne uomini la distribuzione per sesso e per età del campione selezionato è sovrapponibile a quella presente nelle anagrafi aziendali 60 Campione per ASS e per sesso Friuli Venezia Giulia Passi, Triestina Medio Friuli Friuli Occidentale donne uomini 15

16 Il titolo di studio lo 0,5 del campione non ha alcun titolo d istruzione, il 12 ha la licenza elementare, il 38 la licenza media inferiore, il 38 la licenza media superiore, l 11 è laureato questa distribuzione è simile a quella riscontrata nel campione relativo a tutte le altre ASL nazionali partecipanti all indagine. Media Superiore Media inferiore Elementare Campione per titolo di studio Friuli Venezia Giulia - Passi, 2005 Laurea Nessuno altre ASL FVG Il livello di istruzione il 50 del campione presenta un alto grado d istruzione (licenza media superiore e laurea); tale livello è maggiore nelle fasce più giovani, in particolare tra i 18 ed i 34 anni Alto grado d'istruzione per classe d'età Friuli Venezia Giulia- Passi, nelle ASL nazionali partecipanti all indagine il 51 presenta un alto livello d istruzione; l andamento per classi d età è sovrapponibile altre ASL FVG Lo stato civile in Friuli Venezia Giulia i coniugati/conviventi rappresentano il 67, celibi/nubili il 25, vedovi/e il 2, separati/divorziati il 5 la distribuzione per stato civile è in linea con quanto rilevato nelle ASL nazionali partecipanti. Coniugato convivente Le categorie dello stato civile Friuli Venezia Giulia - Passi, 2005 Celibe nubile Separato divorziato Vedovo/a altre ASL FVG 16

17 Il lavoro nelle Aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia il 64 del campione (tra i 18 e i 65 anni) riferisce di lavorare regolarmente le donne risultano complessivamente meno occupate rispetto agli uomini (55 vs.74); tra i giovani si registra un basso tasso di occupazione nelle ASL nazionali partecipanti riferiscono di lavorare regolarmente il 74 degli uomini e il 51 delle donne. Lavoro regolare per classe d'età e sesso Friuli Venezia Giulia - Passi, donne uomini Conclusioni e raccomandazioni Il campione regionale è rappresentativo dell anagrafe assistiti e pertanto anche i risultati dello studio possono essere estesi alla popolazione regionale. Le differenze nel livello di istruzione per età suggeriscono l opportunità di una varietà di strategie di comunicazione per affrontare i problemi prioritari di salute.. 17

18 Percezione dello stato di salute La relazione tra salute e qualità di vita percepita è stata oggetto sin dagli anni 80 di studi che hanno dimostrato come lo stato di salute percepito a livello individuale sia strettamente correlato ai tradizionali indicatori oggettivi di salute quali la mortalità e la morbosità. Lo stato di salute percepito risulta inoltre correlato sia alla presenza delle più frequenti malattie croniche sia ai loro fattori di rischio (per esempio sovrappeso, fumo, inattività fisica). La salute percepita è stata valutata con il metodo dei giorni in salute che misura la percezione del proprio stato di salute e benessere attraverso quattro domande: lo stato di salute autoriferito, il numero di giorni nell ultimo mese in cui l intervistato non si è sentito bene per motivi fisici, il numero di giorni in cui non si è sentito bene per motivi mentali e/o psicologici, e il numero di giorni in cui ha avuto limitazioni per motivi fisici e/o mentali. Quanti cittadini hanno una buona percezione del proprio stato di salute? nella Regione FVG il 69 degli intervistati giudica in modo positivo il proprio stato di salute (buono o molto buono) in particolare si dichiarano più soddisfatti della loro salute e la definiscono molto buona o buona: o i giovani nella fascia anni o gli uomini o le persone con alta istruzione o le persone senza patologie severe nelle ASL nazionali partecipanti allo studio il 64 delle persone intervistate giudica buono o molto buono il loro stato di salute; si dichiarano più soddisfatti della propria salute i giovani, gli uomini, le persone con un livello di istruzione più alto e quelle non affette da una o più patologie severe. Stato di buona salute percepito Friuli Venezia Giulia Passi, 2005 Caratteristiche Demografiche Totale 69,4 (IC95: 65,9-72,6) Età , , ,9 Sesso M 74,3 F 64,9 Istruzione bassa 61,9 alta 76,9 Patologia Severa presente 48,0 assente 73,5 istruzione bassa: nessun titolo, licenza elementare e licenza media inferiore; istruzione alta: da scuola media superiore almeno una delle seguenti patologie: Ictus, infarto, altre malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie 18

19 nelle ASS 4 Medio Friuli e ASS 1 Triestina rispettivamente il 75 e il 74 degli intervistati ha una percezione buona o molto buona del proprio stato di salute, mentre nell ASS 6 Friuli Occidentale solo il Percentuale di persone che si dichiarano in salute buona o molto buona Passi Medio Friuli Triestina FVG Friuli Occidentale Quanti sono i giorni di cattiva salute percepiti in un mese? nella Regione Friuli Venezia Giulia le persone intervistate riferiscono una media di circa 3 giorni al mese in cattiva salute sia per motivi fisici sia per motivi psicologici; le attività abituali sono limitate per circa 1 giorni al mese il numero di giorni in cattiva salute sia per motivi fisici che psicologici è maggiore nella fascia anni, come pure i giorni con limitazioni nelle abituali attività le donne lamentano più giorni in cattiva salute, in particolare per motivi psicologici Giorni in cattiva salute percepita Friuli Venezia Giulia Passi, 2005 Caratteristiche Demografiche Motivi Fisici N gg/mese per Motivi Psicologici Attività Limitata Totale 3,3 3,6 1,2 Età ,1 2,7 0, ,5 3,3 1, ,6 4,3 1,4 Sesso M 2,6 2,6 1,2 F 4,0 4,6 1,2 nelle ASL nazionali partecipanti il numero di giorni in cattiva salute è risultato di 3 sia per motivi fisici, sia per motivi psicologici, mentre le abituali attività sono limitate per circa 2 gg al mese anche nelle altre ASL i meno giovani e le donne lamentano più giorni in cattiva salute e con maggiore limitazione delle abituali attività. Conclusioni e raccomandazioni L analisi dei dati inerenti la percezione dello stato di salute rivela a livello regionale valori in linea con l indagine multiscopo , ribadendo le correlazioni con età, sesso e livello di istruzione. L analisi della media dei giorni in cattiva salute o limitanti le abituali attività, stratificata per sesso ed età, conferma la più alta percezione negativa del proprio stato di salute nella classe d età più avanzata e nelle donne. Le misure della qualità della vita possono costituire una banca di dati utili nell individuazione, attuazione e valutazione di interventi preventivi di sanità pubblica. 19

20 Attività fisica La sedentarietà è causa di 1,9 milioni di decessi all anno nel mondo e, insieme ad una cattiva alimentazione, è alla base dell attuale epidemia di obesità. L attività fisica moderata e regolare gioca un ruolo importante nell influenzare l aspettativa di vita: si stima infatti che riduca di circa il 10 la mortalità per tutte le cause. Le persone attive presentano un rischio notevolmente ridotto di andare incontro a patologie di tipo cardiovascolare, ictus ischemico, diabete tipo 2, cancro del colon, osteoporosi, depressione e traumi da caduta. Esiste ormai un largo consenso circa il livello di attività fisica da raccomandare alla popolazione: 30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni alla settimana oppure attività intensa per più di 20 min per almeno 3 giorni. I consigli dati dai medici ai loro pazienti (in combinazione con altri interventi) si sono dimostrati utili nella promozione dell attività fisica nella popolazione generale e in gruppi particolari a rischio. Quanti sedentari e quanti attivi fisicamente? nella Regione Friuli Venezia Giulia il 46 delle persone intervistate riferisce di effettuare un lavoro pesante o aderisce alle raccomandazioni sull attività fisica; il 39 non effettua un lavoro pesante e pratica attività fisica in quantità inferiore a quanto raccomandato ed il 15 è completamente sedentario i completamente sedentari sono con maggior frequenza i meno giovani e le donne tra le ASL nazionali partecipanti all indagine, il 42 aderisce alle raccomandazioni sull attività fisica o svolge un lavoro pesante, il 35 pratica attività fisica in quantità inferiore a quanto raccomandato ed il 23 è completamente sedentario. Sedentari ^ Friuli Venezia Giulia Passi, 2005 Caratteristiche Sedentari () demografiche Totale 14,7 (IC95:12,3-17,4) Età Sesso Istruzione , , ,5 M 13,2 F 16,0 bassa 14,6 alta 14,7 ^chi svolge meno di 10 minuti d attività fisica alla settimana e non effettua un lavoro pesante istruzione bassa: nessun titolo, licenza elementare, licenza media inferiore; istruzione alta: da scuola media superiore 20

21 a livello regionale i più alti livelli di sedentarietà si osservano nell ASS 6 Friuli Occidentale dove il 20 delle donne e il 17 degli uomini non pratica alcuna attività fisica e non effettua un lavoro pesante. I corrispondenti valori nelle altre Aziende però non sono significativamente differenti Sedentari ^per ASS e per sesso Friuli Venezia Giulia Passi, 2005 Donne Uomini 0 Triestina Medio Friuli Friuli Occidentale ^chi svolge meno di 10 minuti d attività fisica alla settimana e non effettua un lavoro pesante Gli operatori sanitari promuovono l attività fisica dei loro pazienti? nelle ASS della Regione Friuli Venezia Giulia le persone intervistate riferiscono che il 39 dei medici si informa in merito al livello di attività fisica. Inoltre il 39 dei medici raccomanda di fare regolare attività fisica Attività fisica e consigli degli operatori sanitari Friuli Venezia Giulia Passi, 2005 Consiglio generale 39 solo il 10 ha ricevuto dal medico informazioni dettagliate su tipo, frequenza e durata dell attività da svolgere e all 8 è stato chiesto, in occasione di visite successive, l andamento dell attività fisica precedentemente consigliata Tipo, frequenza, durata Chiesto andamento Consiglio completo complessivamente solo il 7 dei pazienti dichiara di aver ricevuto insieme consigli, informazioni più dettagliate e domande successive sull andamento dell attività consigliata

22 la percentuale degli operatori sanitari che dà consigli completi sull attività fisica ai loro assistiti è più alta nell ASS 1 Triestina. Data la ridotta numerosità della popolazione considerata, non si può affermare che vi sia una differenza reale tra i valori delle diverse Aziende Sanitarie tra le persone delle altre ASL nazionali partecipanti all indagine, il 38 riferisce di aver ricevuto domande sul livello di attività fisica ed il 40 ha ricevuto il consiglio di farla, l 11 ha avuto informazioni su tipo, frequenza e durata ed il 10 la verifica in occasione di visite successive. La percentuale di persone che ha ricevuto i consigli completi è del Percentuale consigli completi ^per ASS Passi 2005 Triestina FVG Friuli Occidentale Medio Friuli ^chi ha ricevuto insieme consigli, informazioni più dettagliate e domande successive sull andamento dell attività consigliata. Conclusioni e raccomandazioni Si stima che circa 15 della popolazione della Regione Friuli Venezia Giulia conduca uno stile di vita sedentario e il 39 non pratichi sufficiente attività fisica; pur essendo il livello di sedentarietà minore rispetto a quello complessivo delle altre ASL partecipanti, rimane un ampio margine per migliorare il livello di attività fisica. In meno della metà dei casi i medici si informano e consigliano genericamente di svolgere attività fisica ai loro pazienti, mentre la percentuale che dà consigli più dettagliati è molto bassa. Tuttavia l opera del medico da sola non è sufficiente ed occorrono interventi comunitari promossi e sostenuti da parte della Sanità Pubblica e di altri attori ( corsi di attività fisica, ecc.). 22

23 L abitudine al fumo Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio nell insorgenza di numerose patologie cronicodegenerative (in particolare a carico dell apparato respiratorio e cardiovascolare) ed il maggiore fattore di rischio evitabile di morte precoce. L abitudine al fumo negli ultimi 40 anni ha subito notevoli cambiamenti: la percentuale di fumatori negli uomini storicamente maggiore si è in questi anni progressivamente ridotta, mentre è cresciuta tra le donne, fino a raggiungere nei due sessi valori paragonabili; è inoltre in aumento la percentuale di giovani che fumano. Evidenze scientifiche mostrano come la sospensione del fumo dimezza il rischio di infarto al miocardio già dopo un anno di astensione; dopo 15 anni il rischio diventa pari a quello di un non fumatore. I fumatori che smettono di fumare prima dei 50 anni riducono a metà il proprio rischio di morire nei successivi 15 anni rispetto a coloro che continuano a fumare. I medici e gli altri operatori sanitari rivestono un ruolo importante nell informare gli assistiti circa i rischi del fumo; un passo iniziale è quello di intraprendere un dialogo con i propri pazienti sull opportunità di smettere di fumare. Oltre agli effetti del fumo sul fumatore stesso è ormai ben documentata l associazione tra l esposizione al fumo passivo ed alcune condizioni morbose. La recente entrata in vigore della norma sul divieto di fumo nei locali pubblici è un evidente segnale dell attenzione al problema del fumo passivo. Come è distribuita l abitudine al fumo? In Friuli Venezia Giulia i fumatori sono pari al 26, gli ex fumatori al 24, e i non fumatori al 50 l abitudine al fumo è più alta tra gli uomini che tra le donne (32 versus 21); tra le persone che non hanno mai fumato prevalgono le donne (58 versus 41) Abitudine al fumo Friuli Venezia Giulia Passi, 2005 Donne Uomini tra le ASL nazionali partecipanti all indagine, i fumatori rappresentano il 26, gli ex fumatori il 20 e i non fumatori il Fumatori * Ex Fumatore ** Non Fumatore *** *Fumatore: soggetto che dichiara di aver fumato più di 100 sigarette nella sua vita e attualmente fuma tutti i giorni o qualche giorno **Ex fumatore: soggetto che dichiara di aver fumato più di 100 sigarette nella sua vita e attualmente non fuma da almeno 6 mesi ***Non fumatore: soggetto che dichiara di aver fumato meno di 100 sigarette nella sua vita e attualmente non fuma 23

24 Quali sono le caratteristiche dei fumatori? in Friuli Venezia Giulia si sono osservati tassi più alti di fumatori tra le classi d età più giovani, tra gli uomini e nelle persone con alto livello di istruzione l età media di inizio dell abitudine al fumo è 18 anni in media si fumano circa 12 sigarette al giorno tra le ASL nazionali partecipanti la percentuale di fumatori è risultata più alta tra i più giovani e gli uomini; non vi sono differenze per livello di istruzione; l età media di inizio è 18 anni e la media di sigarette fumate al giorno è pari a 14. Fumatori ^ Friuli Venezia Giulia Passi, 2005 Caratteristiche demografiche Fumatori Totale 26,4 (IC95:23,4-29,8) Età , , , ,2 Sesso # M 31,9 F 21,5 Istruzione bassa 25,7 alta 27,1 ^Fumatore: soggetto che dichiara di aver fumato più di 100 sigarette nella sua vita e attualmente fuma tutti i giorni o qualche giorno istruzione bassa: nessun titolo, licenza elementare, licenza media inferiore; istruzione alta: da scuola media superiore # la differenza risulta statisticamente significative (p<0,05) tassi di fumatori più elevati (33) si osservano nell ASS 1 Triestina mentre i più bassi (22) si osservano nell ASS 4 Medio Friuli Fumatori^ per ASS Friuli Venezia Giulia - Passi Triestina FVG Friuli Occidentale Medio Friuli ^ Fumatore: soggetto che dichiara di aver fumato più di 100 sigarette nella sua vita e attualmente fuma tutti i giorni o qualche giorno 24

25 Fumatori ^ per ASS e sesso Friuli Venezia Giulia Passi, 2005 l abitudine al fumo nell ASS 1 Triestina è più alta tra le donne (34) rispetto agli uomini (31) il tasso di fumatrici più basso (16) si osserva nell ASS 4 Medio Friuli, tuttavia data la ridotta numerosità della popolazione considerata, non si può affermare che vi sia una differenza reale tra le Aziende Donne Uomini Triestina Medio Friuli Friuli Occidentale ^ Fumatore: soggetto che dichiara di aver fumato più di 100 sigarette nella sua vita e attualmente fuma tutti i giorni o qualche giorno A quante persone sono state fatte domande in merito alla loro abitudine al fumo da parte di un operatore sanitario? nella Regione Friuli Venezia Giulia circa un operatore sanitario su due (40) si informa sui comportamenti dei propri pazienti in relazione all abitudine al fumo riferisce di essere stato interpellato da un operatore sanitario sulla propria abitudine al fumo ben il 62 dei fumatori, il 36 degli ex fumatori e il 30 dei non fumatori tra le ASL partecipanti all indagine il 38 degli intervistati riferisce di essere stato interpellato da un sanitario sulle proprie abitudini al fumo; tra i fumatori la percentuale è del 64. di persone interpellata da un sanitario sulle proprie abitudini al fumo Friuli Venezia Giulia Passi, 2005 Fumatori Ex fumatori Non fumatori

26 A quanti fumatori è stato consigliato da un operatore sanitario di smettere di fumare? E perché? il 63 dei fumatori ha ricevuto il consiglio di smettere di fumare da parte di un operatore sanitario Consiglio di smettere di fumare da parte di operatori sanitari e motivazione Friuli Venezia Giulia Passi, 2005 A scopo preventivo 32 il consiglio è stato dato prevalentemente a scopo preventivo (32) Motivi di salute Per entrambe le ragioni il 38 dei fumatori dichiara altresì di non aver ricevuto alcun consiglio da parte di operatori sanitari Nessun consiglio oltre la metà dei fumatori nelle Aziende Sanitarie ha ricevuto il consiglio di smettere di fumare Consigliato^ di smettere di fumare per ASS Friuli Venezia Giulia - Passi Friuli Occidentale FVG Medio Friuli Triestina ^percentuale calcolata sui fumatori Come hanno smesso di fumare gli ex fumatori? il 98 degli ex fumatori ha smesso di fumare da solo;meno dell 1 riferisce di aver avuto l aiuto da parte di un operatore sanitario anche i dati relativi alle ASL nazionali partecipanti confermano la tendenza dei fumatori a gestire il problema da soli. delle diverse modalità di smettere di fumare negli ex fumatori Friuli Venezia Giulia Passi, 2005 Da solo Medico Altro Gruppi di aiuto Farmaci

27 Qual è l esposizione al fumo in ambito domestico? delle diverse regole sul permesso di fumare a casa Friuli Venezia Giulia Passi, 2005 gli intervistati nella Regione Friuli Venezia Giulia dichiarano che nelle proprie abitazioni non si fuma nel 68 dei casi (38 non permesso; 30 nessuno fuma); nel restante 32 dei casi si fuma ovunque o in parte. Non permesso Permesso in alcuni luoghi Permesso ovunque Nessuno fuma Qual è l esposizione al fumo nel luogo di lavoro? le persone intervistate che lavorano riferiscono nel 69 dei casi che il divieto di fumare nel luogo di lavoro è rispettato sempre il divieto di non fumare nel luogo di lavoro è maggiormente rispettato nell ASS 6 Friuli Occidentale dove il 74 degli intervistati risponde di si, rispetto al 67 nell ASS 1 Triestina e il 69 nell ASS 4 Medio Friuli. di tipologia di rispetto del divieto di fumo al lavoro riferito (sul totale dei lavoratori) Friuli Venezia Giulia Passi, 2005 Sempre A volte Mai Luogo esente Non so Conclusioni e raccomandazioni Nelle ASS della regione Friuli Venezia Giulia l abitudine al fumo mostra una prevalenza di fumatori simile a quella delle altre ASL nazionali. Un elemento che desta preoccupazione è l elevata prevalenza di fumatori tra i giovani, dove più di 3 persone su 10 riferiscono di essere fumatori. Più della metà dei fumatori ha ricevuto il consiglio di smettere, evidenziando un accettabile livello di attenzione al problema da parte degli operatori sanitari. Sono comunque pochi i fumatori che hanno smesso di fumare grazie all ausilio di farmaci, gruppi di aiuto ed operatori sanitari. Risulta pertanto opportuno un ulteriore consolidamento del rapporto tra operatori sanitari e pazienti per valorizzare l offerta presente di opportunità di smettere di fumare. Il fumo nelle abitazioni e soprattutto nei luoghi di lavoro merita ancora attenzione, nonostante l attenzione al fumo passivo posta dall entrata in vigore della nuova legge sul divieto di fumo nei locali pubblici. 27

28 Abitudini alimentari Le malattie associate all eccesso alimentare e ad una dieta sbilanciata sono ormai tra le cause di malattia e morte più rilevanti nei paesi industrializzati. Le patologie per le quali la dieta gioca un ruolo importante comprendono cardiopatie ischemiche, alcuni tipi di neoplasia, ictus, ipertensione, obesità e diabete mellito non insulino-dipendente. È riconosciuta l importanza di alcuni alimenti nel proteggere dall insorgenza di alcune malattie: il dato di un associazione protettiva fra l elevato consumo di frutta e verdura e neoplasie è ormai infatti consolidato. Per questo motivo viene consigliato il consumo di frutta e verdura tutti i giorni: l adesione alle raccomandazioni internazionali prevede il consumo di almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno ( 5 a day ). Quante persone mangiano 5 porzioni di frutta e verdura ogni giorno? in Friuli Venezia Giulia il 92 degli intervistati dichiara di mangiare frutta e verdura almeno 1 volta al giorno solo il 13 aderisce alle raccomandazioni, consumando frutta e verdura 5 volte al giorno questa abitudine è più diffusa tra le persone più anziane e tra le donne. Non si osservano invece differenze rilevanti dovute al grado di istruzione nelle ASL nazionali partecipanti la percentuale di chi aderisce al 5 a day risulta del 13, più alta tra i 50-69enni e, anche in questo caso, significativamente più diffusa tra le donne. Abitudini alimentari Friuli Venezia Giulia Passi, 2005 Caratteristiche Adesione al 5 a day ^ demografiche () Totale 13,0 (IC95:10,8-15,7) Età , , ,9 Sesso # Istruzione M 9,2 F 16,2 bassa 14,6 alta 11,3 ^ coloro che hanno dichiarato di mangiare 5 volte al giorno frutta e verdura istruzione bassa: nessun titolo, licenza elementare, licenza media inferiore; istruzione alta: da scuola media superiore # la differenza risulta statisticamente significativa (p<0,05) 28

29 Tra le 3 Aziende Sanitarie della Regione partecipanti allo studio,non emergono differenze statisticamente significative per quanto concerne l adesione al 5 a day (range da 15 dell ASS 1 Triestina all 11 dell ASS 4 Medio Friuli e dell ASS 6 Friuli Occidentale Percentuale di persone che mangiano 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, per ASS Friuli Venezia Giulia, Passi Medio Friuli FVG Triestina Friuli Occidentale Quanti conoscono il 5 a day? E da chi ne hanno sentito parlare? il 54 degli intervistati della regione Friuli Venezia Giulia conosce il 5 a day (rispetto al 56 delle ASL partecipanti) questa informazione deriva in gran parte da TV, radio e giornali; solo nel 12 dei casi da un medico (inferiore al valore del 19 nelle altre ASL nazionali). Percentuale provenienza dell informazione^ su 5 a day. Friuli Venezia Giulia Passi, 2005 Mass Media Medico Campagne Info Amici ^ ciascuna considerata indipendentemente Conclusioni e raccomandazioni Nella Regione Friuli Venezia Giulia la maggior parte delle persone consuma giornalmente frutta e verdura, anche se solo 1 persona su 7 dichiara di mangiare le 5 porzioni al giorno raccomandate. Questo limitato consumo può essere in parte attribuibile alla scarsa consapevolezza dell importanza di questa abitudine alimentare: infatti solo la metà delle persone intervistate ha sentito parlare della rilevanza di questo per la salute. La diffusione dell informazione da parte del medico su questo corretto comportamento risulta in generale bassa. Appare pertanto opportuno sensibilizzare gli operatori sanitari sull importanza di questo aspetto, garantendo una stretta collaborazione con i servizi di prevenzione e con i medici di medicina generale. 29

30 Consumo di alcol L alcol insieme a fumo, attività fisica e alimentazione ha assunto un importanza sempre maggiore per le conseguenze che il suo uso eccessivo può avere soprattutto per i giovani. L abuso di alcol porta più frequentemente a comportamenti ad alto rischio individuale e per gli altri (quali guida veloce di autoveicoli, comportamenti sessuali a rischio e lavoro in condizioni psico-fisiche inadeguate, violenza) nonché al fumo e/o all abuso di droghe rispetto ai coetanei astemi. Il danno causato dall'alcol, oltre che al bevitore, si estende alle famiglie e alla collettività, gravando sull'intera società: si stima infatti che le conseguenze dell abuso alcolico siano responsabili del 9 della spesa sanitaria. Le persone a rischio particolare di conseguenze sfavorevoli per l alcol sono coloro che bevono fuori pasto, coloro che sono forti consumatori (più di 3 unità alcoliche al giorno per gli uomini e più di 2 per le donne - una unità alcolica equivale a] una lattina di birra, un bicchiere di vino o un bicchierino di liquore-) e coloro che indulgono in grandi bevute o binge drink (consumo di almeno una volta al mese di 6 o più unità di bevanda alcolica in un unica occasione). I medici e gli altri operatori possono svolgere un ruolo importante nella prevenzione dell abuso di alcol: un passo iniziale è quello di intraprendere un dialogo con i propri pazienti riguardo al consumo di alcol. Quante persone consumano alcol? nella Regione Friuli Venezia Giulia la percentuale di persone intervistate che, nell ultimo mese, riferisce di aver bevuto almeno una unità di bevanda alcolica (almeno una lattina di birra o un bicchiere di vino o un bicchierino di liquore) è risultata del 76 si sono osservati tassi più alti nei soggetti di media età (in particolare nella fascia anni), negli uomini e nelle persone con alto livello di istruzione tra le ASL nazionali partecipanti la percentuale rilevata è risultata pari al 64, con tassi più alti negli uomini (79 v. 50) e nelle persone con alto livello di istruzione 67 vs 60). I tassi non appaiono significativamente diversi per classi d età. Totale Età Sesso# Istruzione Consumo di alcol ASS Friuli Venezia Giulia Passi, 2005 Caratteristiche demografiche che ha bevuto 1 unità di bevanda alcolica ^ nell ultimo mese 75,6 (IC95:72,3-78,5) , , , ,5 M 88.3 F 64,0 bassa 74,3 alta 76,8 ^ una unità di bevanda alcolica equivale a una lattina di birra o un bicchiere di vino o un bicchierino di liquore. istruzione bassa: nessun titolo, licenza elementare, licenza media inferiore; istruzione alta: da scuola media superiore - # la differenza risulta statisticamente significativa (p<0,05) 30

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