DISCIPLINA DEI DISTRIBUTORI DI CARBURANTI IN PROVINCIA DI TRENTO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DISCIPLINA DEI DISTRIBUTORI DI CARBURANTI IN PROVINCIA DI TRENTO"

Transcript

1 Legge provinciale 22 dicembre 1983, n. 46 Disciplina del settore commerciale della Provincia Autonoma di Trento art. 53 e relativo regolamento di esecuzione titolo VIII DISCIPLINA DEI DISTRIBUTORI DI CARBURANTI IN PROVINCIA DI TRENTO Approvata con deliberazione della Giunta Provinciale n del 16 maggio 1986 e ss.mm. 1 1 Modificata con deliberazioni della Giunta provinciale 3017 del 10 aprile 1987, n del 22 settembre 2000, n del 25 luglio 2003 e 3306 del 19 dicembre 2008.

2 ART. 1 Impianto di distribuzione carburanti per uso di autotrazione: definizione Per impianto stradale di distribuzione automatica carburante per uso autotrazione si intende un unitario complesso commerciale costituito da uno o più apparecchi di erogazione automatica di carburante per uso autotrazione con le relative attrezzature ed accessori. L attività inerente all installazione ed all esercizio degli impianti di distribuzione automatica di carburanti stradali costituisce pubblico servizio. ART. 2 Procedura per la domanda di concessione La domanda di concessione all installazione di nuovi impianti deve essere presentata in carta legale, al Servizio competente. Il richiedente deve: a) avere compiuto la maggiore età; b) essere cittadino italiano, o ente italiano, o parificato a norma di legge; Nel caso in cui il richiedente sia una società o un ente, il requisito dell età deve essere riferito al rappresentante legale. La domanda deve contenere le seguenti indicazioni: 1. le generalità e il domicilio del richiedente e, se trattasi di ente o società, del suo legale rappresentante, nonché per le società le indicazioni prescritte dall art. 2250, commi primo e secondo del codice civile, il codice fiscale e/o la partita IVA. 2. la località in cui il richiedente intende installare l impianto; 3. il titolo di disponibilita' del terreno su cui sarà installato l impianto; 4. i carburanti per la cui distribuzione si chiede la concessione; 5. il numero per ciascun prodotto, degli apparecchi automatici che si intendono installare nell impianto; 6. il tipo degli apparecchi automatici da installare, conforme alle disposizioni di legge; 7. la capacità in metri cubi del serbatoio o dei serbatoi cui sono collegati i singoli apparecchi automatici; 8. le quantità massime espresse in metri cubi, di olio lubrificante, che il richiedente intende detenere presso l impianto; 9. l'eventuale collegamento a sistema self-service pre, post-payment o carta di credito; 10. il quantitativo di olio esausto detenuto e modalità di stoccaggio del medesimo. Alla domanda devono essere uniti: - il progetto planimetrico dell impianto redatto da tecnico abilitato;

3 - l atto dal quale risulti che il richiedente ha la disponibilità del terreno sul quale intende installare l impianto; - ogni documento idoneo a dimostrare il possesso, da parte del richiedente, della necessaria capacità tecnico-organizzativa ed economica. ART. 3 Requisiti professionali per il rilascio della concessione La concessione può essere accordata solo a soggetti aventi la comprovata capacità tecnico-organizzativa ed economica necessaria a garantire la continuità e la regolarità nell espletamento dell attività di distribuzione carburanti. Ai fini dell accertamento della predetta capacità si deve tenere conto: a) della natura e della durata dell attività precedentemente svolta nel settore della distribuzione di carburanti (almeno due anni come titolare di licenza UTF o come collaboratore o dipendente del gestore di un impianto di distribuzione carburanti); b) della disponibilità di mezzi finanziari adeguati all importanza dell impianto per il quale è chiesta l autorizzazione; c) della possibilità di disporre della fornitura di carburanti per autotrazione adeguata all importanza dell impianto; d) di ogni altro elemento idoneo a provare la capacità del richiedente di ben espletare l attività di distribuzione di carburante. La capacità tecnico-organizzativa ed economica è presunta per i titolari di concessioni per il trattamento industriale di oli minerali, per depositi costieri, per depositi interni di carburante per autotrazione, per impianti stradali con serbatoi aventi una capacità complessiva di almeno 500 mc. nell ambito del territorio nazionale. ART. 4 Gestione degli impianti 2 La gestione degli impianti di distribuzione carburanti può essere affidata a terzi secondo le modalità ed i criteri previdenziali della L , n e dal D.P.R , n. 1269, art. 19 e successive modificazioni. "Il titolare della licenza di esercizio, sia esso concessionario che gestore, deve assicurare la continuità e la regolarità del servizio di distribuzione, anche garantendo un adeguato presidio dell'impianto durante l'orario di apertura obbligatoria stabilito con il provvedimento di cui all'articolo 56 della legge provinciale 22 dicembre 1983, n. 46 e attivando eventuali apparecchiature a sistema self-service pre-pagamento solo al di fuori di detto orario". 2 comma 2 aggiunto con deliberazione della Giunta provinciale n del 25 luglio 2003

4 ART. 5 Rilascio della concessione I provvedimenti inerenti il rilascio della concessione sono assunti dal Dirigente del Servizio competente sentito il parere degli enti indicati all art. 53 della L.P , n. 46, terzo comma. Saranno negati dal Dirigente del Servizio competente per esigenze di ristrutturazione della rete: il trasferimento, la concentrazione ed il rinnovo della concessione relativamente agli impianti il cui erogato di vendita sia stato inferiore a litri nel 1976, salvo quelli attivati nell anno di riferimento e quindi in fase di avviamento o quelli ubicati in località montane isolate e/o disagiate e fatte salve cause di forza maggiore a carattere temporaneo comprovabili con il venduto negli anni 1975 e 1977 e comunque quando l impianto riveste un carattere di pubblica utilità come documentato dalle Amministrazioni competenti per territorio. L individuazione di tali punti di vendita è effettuata con la collaborazione degli Uffici Tecnici di Finanza competenti per territorio, sulla base dei registri di carico e scarico di cui alla L. 2 luglio 1957, n. 474, e successive modificazioni. Per determinare l erogato di ciascun impianto sono presi in considerazione il g.p.l. per autotrazione, la benzina super, la benzina super senza piombo e il gasolio per autotrazione per i reali quantitativi erogati. ART. 6 Diniego della concessione La concessione non può essere assentita, salvo che abbiano ottenuto la riabilitazione, a coloro: 1. che siano stati dichiarati falliti; 2. che abbiano riportato, con sentenza passata in giudicato, condanna per un delitto colposo per il quale la legge commina la pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni, o, nel massimo, a cinque anni ovvero condanna che importi la interdizione dai pubblici uffici di durata superiore a tre anni; 3. che siano sottoposti a misura di prevenzione ai sensi della legge 27 dicembre 1956, n e successive modificazioni, o siano stati dichiarati delinquenti abituali; 4. che abbiano riportato, nel quinquennio precedente, condanne per violazioni costituenti delitti ai sensi del decreto-legge 5 maggio 1957, n. 271, convertito in legge, con modificazioni, con la legge 2 luglio 1957, n. 474, e successive modificazioni; 5. che non siano in regola con le disposizioni di cui alla Legge 23 dicembre 1982, n. 936, art. 2 e successive modificazioni. L accertamento di cui al precedente comma è effettuato d ufficio ai sensi dell art. 10 della legge 4 gennaio 1968, n. 15 e dell art. 606 del codice di procedura penale. Nei casi di cui al presente articolo il Servizio competente provvede a comunicare al richiedente l impedimento alla prosecuzione dell istruttoria e la archiviazione della pratica.

5 ART. 7 Contenuti della concessione 3 La deliberazione di concessione deve, in particolare, contenere: a) l indicazione dei prodotti oggetto della concessione, il numero dei distributori e la capacità dei serbatoi per ciascun prodotto; b) i quantitativi massimi, espressi in metri cubi, di olio lubrificante confezionato nei prescritti recipienti che possono essere custoditi nell impianto per la vendita al pubblico; c) il divieto di porre in esercizio i nuovi impianti di distribuzione automatica prima che sia stato effettuato il prescritto collaudo; d) il termine entro cui l impianto deve essere posto in esercizio; e) l'obbligo del titolare della concessione di assicurare la continuità e la regolarità del servizio di distribuzione, anche garantendo un adeguato presidio dell'impianto durante l'orario di apertura obbligatoria stabilito con il provvedimento di cui all'articolo 56 della legge provinciale 22 dicembre 1983, n. 46 e attivando eventuali apparecchiature a sistema self-service pre-pagamento solo al di fuori di detto orario; f) l obbligo del titolare della concessione di provvedere alle misure di sicurezza disposte dalle autorità competenti; g) il divieto di apportare modifiche agli impianti e di dare agli stessi una destinazione diversa da quella assegnata; h) l obbligo del titolare della concessione di consentire il libero accesso agli impianti ai funzionari dell Amministrazione delle finanze ai quali dovranno essere esibiti la contabilità ed ogni altro documento relativo all attività dell impianto, nonché agli altri funzionari preposti al controllo degli impianti medesimi. Il termine entro cui l impianto deve essere posto in esercizio decorre dalla data della determinazione di concessione. Detto termine può essere prorogato per i documentati casi di forza maggiore e sempre che ne venga richiesta la proroga prima della scadenza. La violazione delle disposizioni di cui alle lettere c), d), g) del presente articolo comporta la decadenza della concessione. Negli altri casi fatte salve le sanzioni di cui all art. 75 della L.P , n. 46, viene disposta la decadenza solo qualora l inadempienza sia riconosciuta di tale gravità da compromettere la sicurezza o da turbare la continuità o regolarità dell attività di distribuzione di carburante. ART. 8 Durata, decadenza, revoca della concessione La concessione ha la durata di 18 anni e può essere rinnovata. Essa cessa: 1. per scadenza della concessione, quando la stessa non sia rinnovata; 3 lettera e) sostituita con deliberazione della Giunta provinciale n del 25 luglio 2003

6 2. per decadenza che viene disposta: a) previa diffida al titolare della concessione per inattività non autorizzata dal dirigente del servizio competente; b) nei casi di inosservanza da parte del titolare della concessione degli obblighi imposti dalle norme vigenti, dalla presente disciplina e dal provvedimento di concessione quando l inadempienza sia riconosciuta di tale gravità da compromettere la sicurezza e turbare la continuità e regolarità dell attività di distribuzione carburanti. 3. per revoca per motivi di pubblico interesse. In tale caso il titolare della concessione sarà indennizzato per il solo valore residuo degli impianti da determinare mediante stima del Servizio Espropriazioni, salvo che lo stesso non ottenga, su sua richiesta, che la concessione revocata sia sostituita con altra che gli potrà essere rilasciata in altra località della provincia. La decadenza e la revoca sono disposte dal dirigente del servizio competente. Nel provvedimento deve essere stabilito il giorno a partire dal quale deve cessare l esercizio dell impianto. La decadenza o la revoca comportano l obbligo della riduzione in pristino delle superfici pubbliche e demaniali occupate dagli impianti relativi salva contraria disposizione contenuta nel provvedimento di concessione o diverso accordo stabilito dalle parti. La riduzione in pristino dovrà essere eseguita nei termini e con le modalità stabilite dalle Amministrazioni cui appartengono le superfici occupate ed alle quali dovrà essere notificato copia del provvedimento di decadenza o di revoca. ART. 9 Rinnovo della concessione Ai fini del rinnovo della concessione o del rinnovo-conversione in concessione dei provvedimenti autorizzativi che ai sensi dell art. 16 del D.L , n. 745, convertito nella L , n vengono a scadere al termine del periodo fissato nel provvedimento originario o in mancanza di questo dei 18 anni dalla data di rilascio del provvedimento originario, il titolare della stessa deve presentare domanda almeno tre mesi prima della scadenza del provvedimento. Coloro che non presentano domanda di rinnovo entro i termini predetti o che, avendola presentata, non la ottengano, possono mantenere in servizio i relativi impianti fino alla scadenza del termine di 18 anni dalla data di rilascio del provvedimento stesso. Per gli impianti che insistono sul suolo pubblico o che sono ubicati nei centri storici come definiti dai comuni, il rinnovo è subordinato al parere favorevole delle Amministrazioni interessate. Detto parere, per gli impianti ubicati nei centri storici, dovrà tenere conto della compatibilità dell insediamento con i valori storici ed ambientali e con il regolare deflusso della circolazione stradale. In caso di accertata incompatibilità dovrà essere proposto ai titolari da parte dell Amministrazione comunale il trasferimento in altra zona consentita. Il rilascio del provvedimento di rinnovo della concessione è subordinato all accertamento dell idoneità tecnica delle attrezzature dell impianto nonché al sicuro e regolare espletamento dell attività di distribuzione, e all accertamento dei requisiti soggettivi del concessionario richiesti per il rilascio della concessione.

7 ART. 10 Subingresso per atto tra vivi in caso di trasferimento della proprietà degli impianti Per ottenere il subingresso nella concessione, in caso di trasferimento della proprietà dei relativi impianti, il proprietario cedente deve presentare domanda al dirigente del servizio competente in materia. La domanda deve essere sottoscritta anche da colui a favore del quale è chiesto il trasferimento della concessione e deve indicare tutti gli elementi atti ad identificare l impianto o gli impianti di cui trattasi. Il trasferimento della concessione può essere consentito solo a favore di chi è in possesso dei requisiti prescritti dal precedente art. 3 sempre che, per effetto del subingresso, non si determini una concentrazione di impianti che possa turbare il regolare andamento del sistema distributivo in atto nella provincia. Per il subingresso nella concessione qualora il cedente sia proprietario di più impianti di distribuzione carburanti situati in province diverse è richiesto il parere del Ministero delle Finanze. ART. 11 Trasferimento in altra località della provincia potenziamento, concentrazione, modifiche degli impianti di distribuzione carburanti stradali Il trasferimento in altra località della provincia degli impianti per la distribuzione di carburanti stradali, il loro potenziamento, la concentrazione di due o più impianti in uno unico, le modifiche, sono subordinati alla concessione da parte del dirigente del servizio competente, sentiti i soggetti di cui all art. 53, terzo comma, della L.P. n. 46/1983. La domanda deve contenere le indicazioni di cui ai numeri da 1) a 10) del precedente art. 2 ed alla stessa deve essere allegata: 1. la documentazione comprovante la disponibilità del terreno sul quale intende trasferire l impianto, qualora trattasi di trasferimento o di concentrazione di impianti in una nuova posizione; 2. la documentazione tecnica - redatta da tecnico abilitato - dalla quale risulti la disposizione planimetrica che avrà l impianto in caso di trasferimento e concentrazione e quella attuale e futura derivante dalla realizzazione dei lavori autorizzati nel caso di modifiche e potenziamento. Se gli impianti di cui si chiede il potenziamento sono stati trasferiti volontariamente, il potenziamento non può essere autorizzato prima del decorso di 5 anni dalla data dell avvenuto trasferimento. Se gli impianti che si intendono trasferire sono stati potenziati, il trasferimento volontario non può essere autorizzato prima del decorso di 5 anni dalla data dell avvenuto potenziamento, salvo che la strada sulla quale insiste l impianto venga declassata.

8 Qualora il trasferimento avvenga in altri comuni, dovrà essere richiesto il parere del sindaco del comune originario nonché di quello del comune dove avviene il trasferimento. All interno dei centri abitati, cioè nella parte di territorio comunale delimitato dai cartelli stradali di indicazione di località, il trasferimento può essere ammesso solo nell ambito di localizzazioni previste dagli strumenti urbanistici, o quando la rete esistente non riesca a soddisfare le esigenze dell utenza purché, in ogni caso, la nuova ubicazione si trovi ad almeno 1 km. lineare sulla stessa direttrice di distanza dal più vicino impianto munito di tutti i prodotti e/o con erogato superiore ai litri, fatto salva la deroga per eventuali trasferimenti dovuti a necessità di carattere pubblico (traffico veicolare, centro storico, formazione arredo urbano ecc.). Nell ambito dei centri storici, come definiti dagli strumenti urbanistici, il trasferimento non potrà essere autorizzato qualora l impianto turbi i valori storici ed ambientali o costituisca grave intralcio o pericolo alla circolazione. In questo senso è da richiedere il parere del comune. L autorizzazione al trasferimento può, altresì, essere rilasciata per quegli impianti già installati e funzionanti, ovvero muniti di provvedimento di sospensione di esercizio da parte della Giunta provinciale. Le iniziative di concentrare due o più impianti ad insufficiente redditività in un unico impianto, dovranno essere prese in esame in via prioritaria. Non sono consentiti trasferimenti parziali di impianti anche quando i singoli erogatori di un unico impianto abbiano formato oggetto di autorizzazioni separate. ART. 12 Potenziamento degli impianti Il potenziamento dell'impianto è finalizzato al miglioramento della qualità del servizio da rendere agli utenti del livello di utilizzazione degli impianti nonché dell'efficienza della rete di distribuzione. A tal fine gli impianti potranno essere potenziati, sia con l'erogazione di nuovi prodotti, sia con l'aumento del numero delle colonnine. L'aumento del numero delle colonnine è concesso dal dirigente del servizio competente sentiti gli enti di cui all'articolo 53 della L.P. 46/1983. Il potenziamento dell'impianto con l'aggiunta del prodotto gasolio può essere concesso dal dirigente del servizio competente sentiti gli enti di cui all'articolo 53 della L.P. 46/1983 qualora: 1. sussistano i requisiti tecnici oggettivi per la concessione del gasolio stabiliti dal proprietario della strada sulla quale insiste l'impianto; 2. l'impianto sia in attività; 3. l'impianto sia ubicato in un comune della provincia con insufficienza del servizio di erogazione di gasolio per autotrazione, in relazione alle esigenze locali e turistiche; 4. l'erogato delle benzine non sia inferiore a litri relativi all'anno precedente il rilascio; 5. la superficie minima del piazzale non sia inferiore a mq. 400 (comprese le attrezzature già esistenti, chiosco, ecc.).

9 In via straordinaria, in deroga ai criteri oggettivi sopra indicati, il potenziamento con gasolio può essere concesso allorchè a giudizio del dirigente del servizio competente l'impianto sia situato in zone montane disagiate e risulti opportuno in relazione alle esigenze locali di pubblica utilità. La modifica dell'impianto per l'eliminazione del miscelatore e relativi componenti, conseguentemente all'applicazione della legge relativa ai sistemi di recupero vapori per le benzine è soggetta alla comunicazione al Servizio competente, al Comune interessato dall'impianto, al Servizio Antincendi e Protezione Civile e Servizio Gestione del patrimonio stradale (per le strade di competenza). ART. 13 Sospensione dell'esercizio dell'attività I concessionari di impianti per la distribuzione carburanti per uso autotrazione non possono sospendere l'esercizio degli impianti senza l'autorizzazione dell'autorità concedente salvo per il periodo di ferie del gestore che dovrà essere concordato con il concessionario con l'osservanza dei turni festivi stabiliti dalla Provincia stessa. Nel caso di richiesta di sospensiva inattesa di trasferimento o concentrazione dell'impianto in altra località della provincia, la sospensiva non potrà avere una durata superiore ad un anno. Trascorso detto periodo per ottenere una ulteriore sospensiva è necessario che venga chiesta l'autorizzazione a rimuovere l'impianto. La durata massima della sospensiva di esercizio non potrà comunque superare i tre anni. Le autorità competenti per gravi ed urgenti ragioni di sicurezza o d'interesse pubblico possono ordinare l'immediata sospensione dell'esercizio degli impianti e, se del caso, lo svuotamento dei serbatoi. ART. 14 Impianti carburanti per natanti L'impianto di carburanti per natanti è costituito dal complesso commerciale unitario per la vendita di prodotti destinati al rifornimento ed alla manutenzione dei natanti. L'impianto è formato da uno o più apparecchi per l'erogazione del carburante delle relative attrezzature e pensiline, ed è destinato all'esclusivo rifornimento dei natanti. Il rilascio di concessioni per detti impianti, da parte del Dirigente del Servizio competente, è consentito solo in presenza di reale e comprovata necessità e sentiti gli enti di cui all'articolo 53 della L.P. 46/1983. Per quanto riguarda i soggetti che possono ottenere la concessione si osservano le norme previste dal precedente art. 3. ART. 15 Impianti di distribuzione GPL e metano per auto

10 Gli impianti di distribuzione GPL e metano per auto sono soggetti a concessione da parte del Dirigente del Servizio competente. ART. 16 Impianti di carburante per autotrazione ad uso privato 4 Per impianto di carburante ad uso privato si intende qualsiasi apparecchiatura meccanica costituita da uno o più serbatoi collegati ad un qualsiasi sistema di erogazione omologato, stabilmente installata all interno di edifici ad uso industriale o commerciale, cantieri, magazzini di proprietà di imprese private o di amministrazioni pubbliche e usata per il rifornimento esclusivo dei mezzi e degli automezzi dell impresa o dell amministrazione pubblica. Si può derogare al principio del rifornimento esclusivo dei soli mezzi ed automezzi del soggetto autorizzato nei seguenti casi: a) cooperative e consorzi di autotrasportatori costituiti da almeno cinque imprese. In tale fattispecie tutti i soci aderenti alla cooperativa e al consorzio possono rifornirsi, con esclusione degli automezzi adibiti ad uso personale, presso impianti di distribuzione carburanti ad uso privato rispettivamente della cooperativa o del consorzio; b) gruppi di imprese, nel settore dell autotrasporto, tra le quali sussista un rapporto di controllo e di collegamento secondo i criteri definiti dall articolo 2359 del c.c.. In tale fattispecie tutte le relative imprese facenti parte del gruppo possono rifornirsi anche presso impianti di distribuzione carburanti ad uso privato di titolarità di altre imprese del medesimo gruppo; c) società a prevalente partecipazione pubblica operanti nel settore dei trasporti o comunque di un pubblico servizio. Nel caso in cui dette società, proprietarie degli impianti di distribuzione carburanti ad uso privato e degli automezzi, affidino la gestione degli impianti stessi ad un altra società anche essa a prevalente partecipazione pubblica è consentito, ferme restando le disposizioni fiscali non di competenza dell amministrazione provinciale, il rifornimento di tutti i mezzi sia della società proprietaria degli impianti e titolare dell autorizzazione che della società di gestione. Il provvedimento autorizzativo per tutte le tipologie di impianti di cui al comma 1) deve essere preceduto da una valutazione in merito alle effettive necessità, alla natura dell attività svolta, alla localizzazione ed alla consistenza del parco automezzi che deve essere in numero non inferiore a cinque; tale ultimo requisito non si applica con riferimento ai mezzi battipista, agli elicotteri, ai natanti, agli aeromobili, ai carrelli elevatori e ad altre simili tipologie di mezzi e può essere derogato in presenza di comprovate difficoltà di rifornimento presso la rete stradale o di altre motivate ragioni e comunque previa apposita richiesta da parte dell interessato. 4 sostituito con deliberazione della Giunta provinciale n del 19 dicembre 2008

11 Di prevedere che le modifiche relative alla consistenza del parco automezzi previste dal nuovo articolo 16, comma 3 non si applicano, neppure in sede di rinnovo, alle autorizzazioni già rilasciate alla data di entrata in vigore delle presenti disposizioni; ART. 17 Domanda di autorizzazione all'installazione di impianti ad uso privato La domanda di autorizzazione dovrà essere redatta su carta legale e dovrà indicare: 1. la generalità, la residenza del richiedente o, se trattasi di ente o società, del suo legale rappresentante; 2. il codice fiscale del richiedente o ente o eventuale partita IVA; 3. la località in cui è ubicato lo stabilimento, il cantiere, il magazzino, nell'interno del quale viene installato l'impianto; 4. i carburanti per la cui distribuzione si chiede l'autorizzazione; 5. il numero, per ciascun prodotto, degli apparecchi automatici che s'intendono installare nell'impianto; 6. il tipo degli apparecchi automatici da installare, specificando i relativi estremi di approvazione del Ministero dell'interno e dell'ufficio di verifica metrica; 7. la capacità in metri cubi, del serbatoio o dei serbatoi cui sono collegati i singoli apparecchi automatici; 8. le quantità massime, espresse in metri cubi, di olio lubrificante che l'impresa richiedente intende detenere presso l'impianto; 9. le quantità di olio esausto detenuto in fusti o serbatoio; 10. la consistenza del parco automezzi di proprietà della ditta richiedente e la natura dell'attività svolta. Alla domanda devono essere allegati: 1. la documentazione tecnica - redatta da tecnico abilitato - dalla quale risulti la disposizione planimetrica dell'impianto in quattro copie; 2. ogni altro documento idoneo a dimostrare l'importanza dell'attività svolta dall'impresa richiedente; 3. la dichiarazione dell'aci o dell'ufficio della Motorizzazione sulla consistenza del parco automezzi dell'impresa richiedente oppure copia dei libretti di circolazione dei mezzi che devono comunque essere intestati all'impresa richiedente; 4. il certificato di iscrizione al registro delle imprese rilasciato dalla Camera di Commercio. ART. 18 Rilascio dell'autorizzazione all'installazione degli impianti ad uso privato 5 Il rilascio dell'autorizzazione di cui all'articolo 53, secondo comma, della L.P , n. 46 è disposto, con determinazione del dirigente del servizio competente, sentiti gli enti di 5 Il terzo comma è stato inserito con deliberazione della Giunta provinciale n del 14 aprile 1987

12 cui all'articolo 53, terzo comma, e tenuto conto di quanto stabilito all'articolo 63 del regolamento di esecuzione della L.P. 46/1983. Il provvedimento deve contenere l'esplicita destinazione dell'impianto all'uso privato per l'esclusivo rifornimento degli automezzi di proprietà della ditta richiedente, nonché l'espresso divieto di cessione del carburante a terzi, a titolo oneroso o gratuito. Le pubbliche amministrazioni, titolari di impianti di distribuzione carburanti ad uso privato, in via eccezionale, possono cedere, a terzi, limitati quantitativi di carburante per sopperire a documentate e particolari richieste altrimenti non risolvibili. Il relativo nulla-osta è concesso di volta in volta, previa presentazione di motivata domanda, dal dirigente del servizio competente. L'autorizzazione sarà revocata in caso di inosservanza delle disposizioni stabilite nel provvedimento autorizzativo. ART. 19 Prelievo di carburanti in recipienti mobili presso impianti stradali Il Servizio competente rilascia i nulla-osta per il prelievo di carburanti in recipienti mobili da parte di operatori economici presso gli impianti di distribuzione carburanti stradali. Il prelievo dovrà essere effettuato presso gli impianti stradali prestabiliti e comunque situati in aree poste fuori della sede stradale, fatte salve le eventuali prescrizioni al riguardo dell'autorità sanitaria per quanto di competenza, nonché le norme di sicurezza sugli impianti e sui recipienti, di competenza del Servizio antincendi e protezione civile. Il nulla-osta può essere rilasciato solo a favore degli operatori economici in possesso di impianti fissi, automezzi ed attrezzi meccanici rifornibili solo sul posto di lavoro. I nulla-osta hanno la validità per un anno e possono essere rinnovati. ART. 20 Sanzioni Per la violazione delle disposizioni previste nella presente normativa, si fa riferimento in quanto applicabili, alle sanzioni amministrative di cui all'articolo 75 della L.P. 46/1983.

13 INDICE: Articolo 1 Articolo 2 Articolo 3 Articolo 4 Articolo 5 Articolo 6 Articolo 7 Articolo 8 Articolo 9 Articolo 10 Impianto di distribuzione carburanti per uso autotrazione: definizione. Procedura per la domanda di concessione. Requisiti professionali per il rilascio della concessione. Gestione degli impianti. Rilascio della concessione. Diniego della concessione. Contenuti della concessione. Durata, decadenza, revoca della concessione. Rinnovo della concessione. Subingresso per atto tra vivi in caso di trasferimento della proprietà degli impianti. Articolo 11 Trasferimento in altra località della provincia, potenziamento, concentrazione, modifiche degli impianti di distribuzione carburanti stradali. Articolo 12 Articolo 13 Articolo 14 Articolo 15 Articolo 16 Articolo 17 Articolo 18 Articolo 19 Articolo 20 Potenziamento degli impianti. Sospensione dell'esercizio dell'attività. Impianti carburanti per natanti. Impianti di distribuzione GPL e metano per auto. Impianti di carburante per autotrazione ad uso privato. Domanda di autorizzazione all'installazione di impianti ad uso privato. Rilascio autorizzazione all'installazione degli impianti ad uso privato. Prelievo di carburanti in recipienti mobili presso impianti stradali. Sanzioni.

REGOLAMENTO PASSI CARRABILI

REGOLAMENTO PASSI CARRABILI REGOLAMENTO PASSI CARRABILI (Artt. 22, 26 e 27 del codice della strada Art.46 del relativo regolamento di esecuzione) APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 21 APRILE 1997, N 15 Art. 1 Art.

Dettagli

COMUNE DELLA SPEZIA DIPARTIMENTO 1

COMUNE DELLA SPEZIA DIPARTIMENTO 1 COMUNE DELLA SPEZIA DIPARTIMENTO 1 REGOLAMENTO COMUNALE Diritti sulle Pubbliche Affissioni Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 10 del 29.03.2007 1 ART. 1 - SERVIZIO DELLE PUBBLICHE AFFISSIONI

Dettagli

COMUNICAZIONE INTERNA N. 27/2012 Area Personale

COMUNICAZIONE INTERNA N. 27/2012  Area Personale Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione ed i Sistemi Informativi e Statistici Direzione Generale Territoriale del Nord-Ovest Ufficio Motorizzazione Civile

Dettagli

AL COMUNE DI GUBBIO SERVIZIO POLIZIA MUNICIPALE

AL COMUNE DI GUBBIO SERVIZIO POLIZIA MUNICIPALE Marca da bollo 16,00 protocollo S.C.I.A. PER MODIFICHE IMPIANTO DISTRIBUZIONE CARBURANTI PER AUTOTRAZIONE AD USO PUBBLICO AL COMUNE DI GUBBIO SERVIZIO POLIZIA MUNICIPALE Il/La sottoscritt_ C.F. nato a

Dettagli

Modello COM 2. prodotti alimentari da parte del legale rappresentante della società o del preposto all uopo

Modello COM 2. prodotti alimentari da parte del legale rappresentante della società o del preposto all uopo Modello COM 2 ESERCIZI DI COMMERCIO AL DETTAGLIO - MEDIE E GRANDI STRUTTURE DI VENDITA - DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE 1. AVVERTENZE GENERALI 1.1. Questo modello, da presentare in bollo, è composto da 8 pagine

Dettagli

GRANDI STRUTTURE DI VENDITA denuncia di inizio attività per subentro

GRANDI STRUTTURE DI VENDITA denuncia di inizio attività per subentro spazio per la protocollazione GRANDI STRUTTURE DI VENDITA denuncia di inizio attività per subentro AL COMUNE DI: cog codice ISTAT luogo di nascita provincia o stato estero di nascita di nascita in qualità

Dettagli

REGOLAMENTO PASSI CARRABILI

REGOLAMENTO PASSI CARRABILI REGOLAMENTO PASSI CARRABILI Artt. 22, 26 e 27 del Codice della Strada Art. 46 del relativo regolamento di esecuzione, modificato dall art. 36 del D.P.R. 16.09.1996 N. 610 SOMMARIO: ART. 1: Contenuto del

Dettagli

SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA

SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE ATTIVITÀ TEMPORANEA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA Al Comune di Ai sensi del d.lgs. n.59/2010 (art. 64) e della legge n. 287/1991 (artt. 3 e 5) e del

Dettagli

COMUNICAZIONE (ad efficacia differita)

COMUNICAZIONE (ad efficacia differita) AL COMUNE DI U Sportello Unico per le Attività Produttive 1. Dati impresa Cognome: COMUNICAZIONE (ad efficacia differita) Nome: Codice Fiscale: Data di nascita Cittadinanza Sesso M F Luogo di nascita:

Dettagli

PRODUTTORI AGRICOLI SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA per VENDITA AL DETTAGLIO DI PRODOTTI DELL AGRICOLTURA art.4 del D.lgs 18.5.2001 n.

PRODUTTORI AGRICOLI SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA per VENDITA AL DETTAGLIO DI PRODOTTI DELL AGRICOLTURA art.4 del D.lgs 18.5.2001 n. PRODUTTORI AGRICOLI SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA per VENDITA AL DETTAGLIO DI PRODOTTI DELL AGRICOLTURA art.4 del D.lgs 18.5.2001 n.228 Unione di Comuni Montana Lunigiana Sportello Unico

Dettagli

Bollo COMMERCIO AL DETTAGLIO ESERCIZIO SPECIALE PER LA VENDITA DI MERCI INGOMBRANTI DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE. Al Comune di *

Bollo COMMERCIO AL DETTAGLIO ESERCIZIO SPECIALE PER LA VENDITA DI MERCI INGOMBRANTI DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE. Al Comune di * Regione Campania Modello 2B Bollo copia per il Comune COMMERCIO AL DETTAGLIO ESERCIZIO SPECIALE PER LA VENDITA DI MERCI INGOMBRANTI DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE Al Comune di * Ai sensi della legge regionale

Dettagli

Al SIGNOR SINDACO del Comune di Bagno di Romagna. Ufficio Attività Economiche SUBINGRESSO VARIAZIONI

Al SIGNOR SINDACO del Comune di Bagno di Romagna. Ufficio Attività Economiche SUBINGRESSO VARIAZIONI Al SIGNOR SINDACO del Comune di Bagno di Romagna Ufficio Attività Economiche Oggetto: Denuncia di inizio di attività per l esercizio di struttura ricettiva ALBERGHIERA (art. 16 comma 2 L.R. n. 16/2004)

Dettagli

Regolamento per la pubblicità e la trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di incarichi politici.

Regolamento per la pubblicità e la trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di incarichi politici. Regolamento per la pubblicità e la trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di incarichi politici. Art. 1... 2 Ambito di applicazione... 2 Art. 2... 2 Obblighi per gli amministratori... 2 Art.

Dettagli

COMUNE DI BITONTO (PROVINCIA DI BARI)

COMUNE DI BITONTO (PROVINCIA DI BARI) COMUNE DI BITONTO (PROVINCIA DI BARI) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO RICONOSCIUTO AI CITTADINI ALL INFORMAZIONE E ALLA PARTECIPAZIONE ALLA GESTIONE DELLA VITA DEMOCRATICA DELLA COMUNITA MEDIANTE

Dettagli

Canone per l occupazione di spazi ed aree pubbliche. 56/ Provvedimenti tariffari per l anno LA GIUNTA COMUNALE

Canone per l occupazione di spazi ed aree pubbliche. 56/ Provvedimenti tariffari per l anno LA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: nr/data Canone per l occupazione di spazi ed aree pubbliche. 56/13.07.2015 Provvedimenti tariffari per l anno 2015. LA GIUNTA COMUNALE DATO ATTO che con deliberazione consiliare n 13 del 29/04/2015

Dettagli

COMUNE DI CARNAGO (Provincia di Varese)

COMUNE DI CARNAGO (Provincia di Varese) COMUNE DI CARNAGO (Provincia di Varese) (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 10 del 28.04.2004) Art 1 Il presente Regolamento disciplina l utilizzo dell area comunale ubicata in località

Dettagli

TARIFFE DEL CANONE PER L'OCCUPAZIONE DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE ANNO 2016 CAPITOLO 1 - OCCUPAZIONI PERMANENTI

TARIFFE DEL CANONE PER L'OCCUPAZIONE DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE ANNO 2016 CAPITOLO 1 - OCCUPAZIONI PERMANENTI Allegato alla deliberazione G.C. del 16/03/2016 AVENTE AD OGGETTO: CANONE OCCUPAZIONE SPAZI ED AREE PUBBLICHE (C.O.S.A.P.) - PROVVEDIMENTI TARIFFARI PER L ANNO 2016. TARIFFE DEL CANONE PER L'OCCUPAZIONE

Dettagli

(articolo 1, comma 1)

(articolo 1, comma 1) ALLEGATO A (articolo 1, comma 1) MARCA DA BOLLO ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI ALLA SEZIONE REGIONALE/PROVINCIALE.. PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO, AGRICOLTURA DI DOMANDA DI ISCRIZIONE

Dettagli

Il sottoscritto nato a il residente in via in qualità di dell Impresa con sede legale e/o amministrativa in via (*) C.F. - P.I. Tel.

Il sottoscritto nato a il residente in via in qualità di dell Impresa con sede legale e/o amministrativa in via (*) C.F. - P.I. Tel. ALL ASSESSORATO REGIONALE DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA UFFICIO SPECIALE - OSSERVATORIO REGIONALE PER I CONTRATTI PUBBLICI DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE VIA C. CAMILLIANI, 87 90145 P A L E R M

Dettagli

AUTORIZZAZIONE AL TRANSITO PER TRASPORTI ECCEZIONALI

AUTORIZZAZIONE AL TRANSITO PER TRASPORTI ECCEZIONALI - UFFICIO SEZIONI TERRITORIALI DI PROSSIMITA' SICUREZZA URBANA E MOBILITÀ - UFFICIO SEZIONI TERRITORIALI DI PROSSIMITA' SICUREZZA URBANA E MOBILITÀ DETERMINAZIONE N. 744 DEL 10/02/2016 Oggetto: TRASPORTI

Dettagli

AUTORIZZAZIONE SEGNALAZIONE

AUTORIZZAZIONE SEGNALAZIONE AUTORIZZAZIONE SEGNALAZIONE La S.C.I.A. Segnalazione Certificata di Inizio Attività La legge 30 luglio 2010 n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, recante

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento.

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento. Protocollo n.6275 /2011 Modalità per il versamento dell imposta sostitutiva delle imposte ipotecaria e catastale dovuta per i contratti di locazione finanziaria di immobili in corso di esecuzione alla

Dettagli

CORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE AGEVOLAZIONI RELATIVE AI BENI IMMOBILI. Beni culturali. Giancarlo Lo Schiavo

CORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE AGEVOLAZIONI RELATIVE AI BENI IMMOBILI. Beni culturali. Giancarlo Lo Schiavo CORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE AGEVOLAZIONI RELATIVE AI BENI IMMOBILI Beni culturali Giancarlo Lo Schiavo Notaio in Prato Componente Commissione Studi Tributari Consiglio Nazionale

Dettagli

REGOLAMENTO PASSI CARRABILI

REGOLAMENTO PASSI CARRABILI COMUNE DI PINZOLO PROVINCIA DI TRENTO Allegato alla deliberazione n. 368 dd. 18/05/1994 REGOLAMENTO PASSI CARRABILI Pinzolo,li ART. 1 CONTENUTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento disciplina il rilascio

Dettagli

REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3

REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte I 6.12.2006 - pag. 701 REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3 Regolamento per l attuazione della legge regionale 11 maggio 2006 n. 11 (istituzione

Dettagli

Saes Getters S.p.A. REGOLAMENTO PER IL VOTO MAGGIORATO

Saes Getters S.p.A. REGOLAMENTO PER IL VOTO MAGGIORATO Saes Getters S.p.A. REGOLAMENTO PER IL VOTO MAGGIORATO SOMMARIO 1. Definizioni 2. Elenco 3. Diritto al voto maggiorato 4. Legittimazione alla richiesta di iscrizione 5. Modalità per richiedere l iscrizione

Dettagli

INCARICATO/PROCURATORE

INCARICATO/PROCURATORE 1 CITTÀ DI LEGNAGO Settore 3^ Lavori Pubblici ed Urbanistica Servizio Gestione del Territorio e SUAP Via XX Settembre, 29 37045 Legnago (Verona) Tel. 0442/634858-634851 Fax 0442/634803 web: www.comune.legnago.vr.it

Dettagli

Attività di vendita Commercio in forma itinerante

Attività di vendita Commercio in forma itinerante Attività di vendita Commercio in forma itinerante Descrizione In questa tipologia sono comprese tutte le attività di vendita al dettaglio e di somministrazione di alimenti e bevande effettuate in forma

Dettagli

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DECRETO 17 aprile 2012 Proroghe dei termini di scadenza previsti dal decreto ministeriale 2 gennaio 1985, n. 23, relativi agli impianti a fune. (12A04688)

Dettagli

INIZIO O FINE LAVORI. ai sensi dell art. 30, comma 3, della L. 98/2013 (Conversione, con modificazioni, del D.L. 21 giugno 2013, n.

INIZIO O FINE LAVORI. ai sensi dell art. 30, comma 3, della L. 98/2013 (Conversione, con modificazioni, del D.L. 21 giugno 2013, n. ai sensi dell art. 30, comma 3, della L. 98/2013 (Conversione, con modificazioni, del D.L. 21 giugno 2013, n. 69) 3. Salva diversa disciplina regionale, previa comunicazionedel soggetto interessato, sono

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI.

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI. REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI. Art. 12 Legge 7 agosto 1990 n.241 Approvato con delibera di Consiglio comunale n.44 del

Dettagli

Comune di Imola Provincia di Bologna Via Mazzini n Imola Tel Fax

Comune di Imola Provincia di Bologna Via Mazzini n Imola Tel Fax Comune di Imola Provincia di Bologna Via Mazzini n. 4 40026 Imola Tel. 0542-602111-Fax 602289. REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DI SOGGIORNI CLIMATICI PER ANZIANI E L ACCESSO ALLA CONTRIBUZIONE COMUNALE Approvato

Dettagli

REGOLAMENTO DEI RIMBORSI DELLE SPESE DI VIAGGIO E SOGGIORNO SOSTENUTE, IN RELAZIONE ALLA CARICA, DAI MEMBRI DI

REGOLAMENTO DEI RIMBORSI DELLE SPESE DI VIAGGIO E SOGGIORNO SOSTENUTE, IN RELAZIONE ALLA CARICA, DAI MEMBRI DI Pag. 1 di 5 REGOLAMENTO DEI RIMBORSI DELLE SPESE DI VIAGGIO E SOGGIORNO SOSTENUTE, IN RELAZIONE ALLA CARICA, DAI MEMBRI DI Sommario 1. PREMESSE...2 2. DEFINIZIONE DEI TERMINI UTILIZZATI NEL REGOLAMENTO...2

Dettagli

MONCALIERI - Città del Proclama Provincia di Torino

MONCALIERI - Città del Proclama Provincia di Torino Allegato A) MONCALIERI - Città del Proclama Provincia di Torino REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DEL CONTRASSEGNO INVALIDI E PER L ISTITUZIONE DI PARCHEGGI RISERVATI E PERSONALIZZATI Art.1 Domanda

Dettagli

COMUNE DI CAMPIONE D ITALIA REGOLAMENTO DI INTEGRAZIONE DEI TRATTAMENTI PENSIONISTICI

COMUNE DI CAMPIONE D ITALIA REGOLAMENTO DI INTEGRAZIONE DEI TRATTAMENTI PENSIONISTICI COMUNE DI CAMPIONE D ITALIA REGOLAMENTO DI INTEGRAZIONE DEI TRATTAMENTI PENSIONISTICI Approvato con deliberazione consiliare n. 8 del 28 febbraio 2013 Modificato con deliberazione consiliare n. 13 del

Dettagli

Oggetto: COMUNICAZIONE DI EFFETTUAZIONE DI VENDITA STRAORDINARIA: COMUNICA

Oggetto: COMUNICAZIONE DI EFFETTUAZIONE DI VENDITA STRAORDINARIA: COMUNICA Al SINDACO del COMUNE DI FAENZA Mod. COMVEND in carta semplice c/o Polizia Municipale Servizio Polizia Amministrativa - vigilanza commercio - o.s.p. Tel. 0546 691410 - Fax 0546 691454 - Mailto: davide.belosi@comune.faenza.ra.it

Dettagli

Comunicazione esente dall'imposta di bollo 2 copie in carta semplice AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI

Comunicazione esente dall'imposta di bollo 2 copie in carta semplice AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI Comunicazione esente dall'imposta di bollo 2 copie in carta semplice AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI Oggetto: SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA ART. 126 TULPS PER VENDITA BENI USATI Il sottoscritto

Dettagli

DICHIARA. 1. che il minore* per il quale richiede l erogazione dell assegno è: Cognome Nome Nat a in data

DICHIARA. 1. che il minore* per il quale richiede l erogazione dell assegno è: Cognome Nome Nat a in data AL COMUNE DI AYMAVILLES (spazio riservato all Ufficio protocollo) DOMANDA PER L EROGAZIONE DELL ASSEGNO POST-NATALE, ai sensi della legge regionale 27.05.1998, n. 44 Iniziative a favore della famiglia

Dettagli

DOMANDA PER LA COSTITUZIONE DI UNA GARANZIA GLOABALE (NOTA ESPLICATIVA)

DOMANDA PER LA COSTITUZIONE DI UNA GARANZIA GLOABALE (NOTA ESPLICATIVA) DOMANDA PER LA COSTITUZIONE DI UNA GARANZIA GLOABALE (NOTA ESPLICATIVA) QUADRO. A 1.Ufficio delle dogane L autorità competente ad adottare la decisione ed alla quale dovrà esser presentata la domanda è

Dettagli

ALLEGATO 3 MODELLO OFFERTA ECONOMICA

ALLEGATO 3 MODELLO OFFERTA ECONOMICA ALLEGATO 3 MODELLO OFFERTA ECONOMICA Pagina 1 OFFERTA ECONOMICA La busta C Gara a procedura aperta ai sensi del D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. per la fornitura di Personal Computer desktop e servizi di assistenza.

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE n. 68 REGOLAMENTO SULLA PROGRAMMAZIONE COMUNALE DEGLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE

REGOLAMENTO COMUNALE n. 68 REGOLAMENTO SULLA PROGRAMMAZIONE COMUNALE DEGLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE REGOLAMENTO COMUNALE n. 68 REGOLAMENTO SULLA PROGRAMMAZIONE COMUNALE DEGLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE Deliberazione del Consiglio Comunale nr. 14 del 26 Marzo 2009 REGOLAMENTO SULLA

Dettagli

"CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEL CENTRO NATATORIO DI VIA MURRI con oneri di riqualificazione impianto "

CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEL CENTRO NATATORIO DI VIA MURRI con oneri di riqualificazione impianto Modello Dich./ natatorio Al Comune di Monza "CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEL CENTRO NATATORIO DI VIA MURRI con oneri di riqualificazione impianto " Il sottoscritto nato a il residente nel Comune

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO E DI TUTORATO RELATIVI AI CORSI DI FORMAZIONE DELL ISTITUTO A. C.

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO E DI TUTORATO RELATIVI AI CORSI DI FORMAZIONE DELL ISTITUTO A. C. REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO E DI TUTORATO RELATIVI AI CORSI DI FORMAZIONE DELL ISTITUTO A. C. JEMOLO 1 Art. 1 Definizioni 1. Ai fini del presente regolamento

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE

REGOLAMENTO COMUNALE COMUNE DI TERRAGNOLO Provincia di Trento REGOLAMENTO COMUNALE per l utilizzazione della palestra e delle attrezzature annesse al centro scolastico della fraz. Piazza Approvato con deliberazione consiliare

Dettagli

CONSIGLIO COMUNALE DI NAPOLI. 21 dicembre 2015 PROPOSTA DI EMENDAMENTO

CONSIGLIO COMUNALE DI NAPOLI. 21 dicembre 2015 PROPOSTA DI EMENDAMENTO suggerimenti tecnici che con il presente emendamento si vogliono accogliere. Eliminare l'art. 3 del testo del Regolamento e conseguentemente cambiare la numerazione degli articoli successivi. 1 suggerimenti

Dettagli

DOMANDA DI AGIBILITA (art. 8 Regolamento Edilizio e D.p.r.380/2001)

DOMANDA DI AGIBILITA (art. 8 Regolamento Edilizio e D.p.r.380/2001) AREA 3 PIANIFICAZIONE, GESTIONE, TUTELA DEL TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI SERVIZIO : Sportello Unico Edilizia ed Attività Produttive Il Responsabile TITOLO VI CLASS 3 Aggiornato il 05/05/14 Marca da bollo

Dettagli

COMUNICAZIONE DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER ATTIVITA EDILIZIA LIBERA (ai sensi dell art. 6 comma 2 del DPR 380/01 e s.m.i.) Il sottoscritto nato a

COMUNICAZIONE DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER ATTIVITA EDILIZIA LIBERA (ai sensi dell art. 6 comma 2 del DPR 380/01 e s.m.i.) Il sottoscritto nato a Comune di Vicolungo COMUNICAZIONE DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER ATTIVITA EDILIZIA LIBERA (ai sensi dell art. 6 comma 2 del DPR 380/01 e s.m.i.) AL SERVIZIO GESTIONE SVILUPPO DEL TERRITORIO ATTIVITA

Dettagli

Domanda di autorizzazione per l'installazione di distributore di carburante privato

Domanda di autorizzazione per l'installazione di distributore di carburante privato Marca da bollo Al SUAP Comune di MELZO Codice ISTAT F119 Domanda di autorizzazione per l'installazione di distributore di carburante privato Ai sensi dell'articolo 91 della Legge Regionale 02/02/2010,

Dettagli

Art. 1 - Oggetto del Regolamento Art. 2 - Prestazioni escluse Articolo 3 - Fornitura di beni e servizi a rimborso Articolo 4 - Convenzioni.

Art. 1 - Oggetto del Regolamento Art. 2 - Prestazioni escluse Articolo 3 - Fornitura di beni e servizi a rimborso Articolo 4 - Convenzioni. REGOLAMENTO SUI SERVIZI NON ESSENZIALI CON RIMBORSO DA PARTE DELL UTENZA E SERVIZI A PAGAMENTO PER CONTO TERZI Approvato con Delibera di Consiglio N. 11 del 12.02.2009 INDICE Articolo 1 - Oggetto del Regolamento

Dettagli

Cognome e nome codice fiscale Comune o stato estero di nascita Data di nascita cittadinanza sesso

Cognome e nome codice fiscale Comune o stato estero di nascita Data di nascita cittadinanza sesso Marca da bollo 16,00 Al SETTORE PROGRAMMAZIONE DEL TERRITORIO Servizio Demanio e Occupazione suolo pubblico COMUNE DI PESCARA DOMANDA RELATIVA ALL AUTORIZZAZIONE / PROROGA DI OCCUPAZIONE TEMPORANEA DI

Dettagli

Determina Lavori pubblici/0000209 del 11/12/2015

Determina Lavori pubblici/0000209 del 11/12/2015 Comune di Novara Determina Lavori pubblici/0000209 del 11/12/2015 Area / Servizio Servizio Edilizia Pubblica (21.UdO) Proposta Istruttoria Unità Servizio Edilizia Pubblica (21.UdO) Proponente SCastellani

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico VISTO il decreto del Ministro dello sviluppo economico 10 marzo 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 23 aprile 2015, n. 94, recante

Dettagli

COMUNE DI SAN CALOGERO 89842 (PROVINCIA DI VIBO VALENTIA) TEL 0963 \ 361501 Telefax 0963\361458

COMUNE DI SAN CALOGERO 89842 (PROVINCIA DI VIBO VALENTIA) TEL 0963 \ 361501 Telefax 0963\361458 COMUNE DI SAN CALOGERO 89842 (PROVINCIA DI VIBO VALENTIA) TEL 0963 \ 361501 Telefax 0963\361458 REGOLAMENTO COMUNALE PER L USO DEL MEZZO PROPRIO PER LE TRASFERTE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con

Dettagli

Il contributo è finanziato annualmente e le domande devono essere trasmesse entro la data del 31/01 di ogni anno.

Il contributo è finanziato annualmente e le domande devono essere trasmesse entro la data del 31/01 di ogni anno. Veneto: PROCEDURE AMMINISTRATIVE RELATIVE ALLA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI, ALL ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI, ALL UTILIZZO E ALL EROGAZIONE DEI FINANZIAMENTI, NONCHE ALL INDIVIDUAZIONE DELLE INIZIATIVE DIRETTE

Dettagli

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PRESTITI CONTRATTI DAI PENSIONATI ESTINGUIBILI CON CESSIONE FINO AD UN QUINTO DELLE PENSIONI

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PRESTITI CONTRATTI DAI PENSIONATI ESTINGUIBILI CON CESSIONE FINO AD UN QUINTO DELLE PENSIONI DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PRESTITI CONTRATTI DAI PENSIONATI ESTINGUIBILI CON CESSIONE FINO AD UN QUINTO DELLE PENSIONI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Con la presente procedura si definiscono le modalità

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE DIMORE ATIPICHE ED IL SOVRAFFOLLAMENTO ABITATIVO

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE DIMORE ATIPICHE ED IL SOVRAFFOLLAMENTO ABITATIVO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE DIMORE ATIPICHE ED IL SOVRAFFOLLAMENTO ABITATIVO Foglio notizie: APPROVATO con deliberazione di Consiglio Comunale n. 11 del 23.03.2009 MODIFICATO PUBBLICATO All Albo

Dettagli

Richiesta di contributo per il sostegno alla locazione di cui all art. 11, L. 431/98 e s.m.i.

Richiesta di contributo per il sostegno alla locazione di cui all art. 11, L. 431/98 e s.m.i. COMUNE DI TORTONA Richiesta di contributo per il sostegno alla locazione di cui all art. 11, L. 431/98 e s.m.i. Esercizio finanziario 2011 (canone anno 2010) Il sottoscritto, intestatario di contratto

Dettagli

MODELLO OFFERTA. ALLEGATO sub A. Al Sindaco del Comune di SARSINA Largo De Gasperi 9 47027 S A R S I N A - (FC)

MODELLO OFFERTA. ALLEGATO sub A. Al Sindaco del Comune di SARSINA Largo De Gasperi 9 47027 S A R S I N A - (FC) ALLEGATO sub A MODELLO OFFERTA (marca da bollo euro 16,00) RICHIESTA DI ACQUISTO DI IMMOBILE DI PROPRIETÀ COMUNALE E OFFERTA PREZZO Largo De Gasperi 9 47027 S A R S I N A - (FC) Il sottoscritto (nome)

Dettagli

one del metano per autotrazione sulla rete autostradale ADESIONE ACCORDO. IVITA ECONOMICHE CONSUMATORI

one del metano per autotrazione sulla rete autostradale ADESIONE ACCORDO. IVITA ECONOMICHE CONSUMATORI HE PER LO SVILUPPO L LAVORO E L INNOVAZIONE DI DELI BERAZI ONE UNTA REGI ONALE ria sia di entrata che di spesa e dalla stessa non deriva alcun onere a carico del bilancio regionale. one del metano per

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE REGOLAMENTO COMUNALE PER L ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE 1 INDICE Art. 1 Normativa di riferimento Art. 2 Denuncia di Inizio di Attività Produttiva (DIAP) Art. 3 Disposizioni

Dettagli

dichiara: che i dati sotto riportati relativi alla determinazione della dimensione aziendale corrispondono al vero.

dichiara: che i dati sotto riportati relativi alla determinazione della dimensione aziendale corrispondono al vero. Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà relativa alla determinazione della dimensione aziendale (Dichiarazione da rendere ex art. 47 del D.P.R. 445 del 2000) Il sottoscritto codice fiscale in qualità

Dettagli

PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI

PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ENERGIA Ufficio Impianti Termici Nota informativa: Scadenza adempimenti di cui all art. 284 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n 152

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONDONO DEI TRIBUTI LOCALI

REGOLAMENTO PER IL CONDONO DEI TRIBUTI LOCALI C O M U N E D I F I U G G I P r o v i n c i a d i F r o s i n o n e REGOLAMENTO PER IL CONDONO DEI TRIBUTI LOCALI Allegato alla deliberazione C.C. n. 11 del 13/05/2003 SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO

Dettagli

DICHIARA AI SENSI DELL ART. 19 DELLA L. 241/1990 Di iniziare l attività di manifestazione di esposizione di animali avente la denominazione di :

DICHIARA AI SENSI DELL ART. 19 DELLA L. 241/1990 Di iniziare l attività di manifestazione di esposizione di animali avente la denominazione di : SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ PER LO SVOLGIMENTO DI MANIFESTAZIONE FIERISTICA CON ESPOSIZIONE DI ANIMALI (Reg. Comunale Del. C.C. n. 77/2009, art 19) AL COMUNE DI UFF. ATTIVITA PRODUTTIVE

Dettagli

COMUNE DI ROVATO REGOLAMENTO PER LA PUBBLICITA E TRASPARENZA DELLO STATO PATRIMONIALE DEL SINDACO, DEGLI ASSESSORI E DEI CONSIGLIERI COMUNALI

COMUNE DI ROVATO REGOLAMENTO PER LA PUBBLICITA E TRASPARENZA DELLO STATO PATRIMONIALE DEL SINDACO, DEGLI ASSESSORI E DEI CONSIGLIERI COMUNALI COMUNE DI ROVATO REGOLAMENTO PER LA PUBBLICITA E TRASPARENZA DELLO STATO PATRIMONIALE DEL SINDACO, DEGLI ASSESSORI E DEI CONSIGLIERI COMUNALI (ai sensi dell'art. 41Bis del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267)

Dettagli

COMUNE DI FROSINONE REGOLAMENTO PER LA PUBBLICITA E LA TRASPARENZA DELLO STATO PATROMINIALE DEI TITOLARI DI CARICHE PUBBLICHE ELETTIVE E DI GOVERNO

COMUNE DI FROSINONE REGOLAMENTO PER LA PUBBLICITA E LA TRASPARENZA DELLO STATO PATROMINIALE DEI TITOLARI DI CARICHE PUBBLICHE ELETTIVE E DI GOVERNO COMUNE DI FROSINONE REGOLAMENTO PER LA PUBBLICITA E LA TRASPARENZA DELLO STATO PATROMINIALE DEI TITOLARI DI CARICHE PUBBLICHE ELETTIVE E DI GOVERNO Approvato con deliberazione di consiglio comunale n.

Dettagli

Via Verdi 13-56041 Castelnuovo Val di Cecina (PI)

Via Verdi 13-56041 Castelnuovo Val di Cecina (PI) BANDO PUBBLICO PER L ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO FINALIZZATI ALL INCENTIVAZIONE DI INTERVENTI EDILIZI DI MANUTENZIONE E RESTAURO DELLE FACCIATE AI FINI DEL RECUPERO E DELLA RIQUALIFICAZIONE

Dettagli

Direzione Centrale Pensioni. Roma, 25/06/2015

Direzione Centrale Pensioni. Roma, 25/06/2015 Direzione Centrale Pensioni Roma, 25/06/2015 Circolare n. 125 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami professionali Al

Dettagli

Queste le novità introdotte nell articolo 115 del codice della strada, nella versione attuale rispetto a quella modificata.

Queste le novità introdotte nell articolo 115 del codice della strada, nella versione attuale rispetto a quella modificata. Queste le novità introdotte nell articolo 115 del codice della strada, nella versione attuale rispetto a quella modificata. Articolo 115 Requisiti per la guida dei veicoli e la conduzione di animali Prima

Dettagli

IL DIRETTORE. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento DISPONE

IL DIRETTORE. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento DISPONE Prot. n. 2015/153427 Disposizioni concernenti la competenza alla gestione delle istanze di accesso alla procedura di collaborazione volontaria, disciplinata dall articolo 1 della legge 15 dicembre 2014,

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE MISSIONI ISTITUZIONALI E DEI RIMBORSI SPESE DEGLI AMMINISTRATORI

REGOLAMENTO DELLE MISSIONI ISTITUZIONALI E DEI RIMBORSI SPESE DEGLI AMMINISTRATORI COMUNE DI BORGOFRANCO D IVREA PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO DELLE MISSIONI ISTITUZIONALI E DEI RIMBORSI SPESE DEGLI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 29 del 19.06.2013 1 Sommario Art.

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONE A NORME DEI REGOLAMENTI COMUNALI ED ALLE ORDINANZE

REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONE A NORME DEI REGOLAMENTI COMUNALI ED ALLE ORDINANZE 1 REGOLAMENTO COMUNALE PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONE A NORME DEI REGOLAMENTI COMUNALI ED ALLE ORDINANZE ARTICOLO 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento, adottato

Dettagli

SUAP SPORTELLO UNICO ATTIVITA PRODUTTIVE

SUAP SPORTELLO UNICO ATTIVITA PRODUTTIVE COMUNE DI ARTENA (PROVINCIA DI ROMA) SUAP SPORTELLO UNICO ATTIVITA PRODUTTIVE Sito istituzionale: www.comune.artena.rm.it PEC suap@pec.comune.artena.rm.it SEGNALAZIONE CERTIFICATA INIZIO ATTIVITA DI SUBINGRESSO/VARIAZIONI/CESSAZIONE

Dettagli

lo svolgimento di servizi socio educativi per la prima infanzia individuati nel nido d infanzia ( o Asilo Nido )

lo svolgimento di servizi socio educativi per la prima infanzia individuati nel nido d infanzia ( o Asilo Nido ) Allo S.U.A.P. Montedoro Comune di C.A.P. SEGNALAZIONE CERTIFICATA INIZIO ATTIVITÀ ASILO NIDO 1. Dati impresa Il sottoscritto: Cognome: Nome: Cod.Fiscale Data di nascita / / Cittadinanza Sesso M F Luogo

Dettagli

COMUNE DI GENZANO DI ROMA

COMUNE DI GENZANO DI ROMA REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DI INCARICHI ESTERNI DEI DIPENDENTI COMUNALI Art. 1 Finalità e ambito di applicazione Ai sensi dell art. 53 del D. Lgs. 165/2001 e ss.mm.ii. il presente regolamento detta

Dettagli

Comune di Besozzo. Provincia di Varese REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI E SUSSIDI ECONOMICI ALLE PERSONE ED AI NUCLEI FAMIGLIARI BISOGNOSI

Comune di Besozzo. Provincia di Varese REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI E SUSSIDI ECONOMICI ALLE PERSONE ED AI NUCLEI FAMIGLIARI BISOGNOSI Comune di Besozzo Provincia di Varese REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI E SUSSIDI ECONOMICI ALLE PERSONE ED AI NUCLEI FAMIGLIARI BISOGNOSI Norme per l accesso ai servizi di rilevanza sociale forniti

Dettagli

Oggetto: regolamento per l assegnazione di posti auto - approvazione. Il Consiglio Comunale

Oggetto: regolamento per l assegnazione di posti auto - approvazione. Il Consiglio Comunale Oggetto: regolamento per l assegnazione di posti auto - approvazione. Il Consiglio Comunale Premesso che l articolo 42, comma 2, lettera a), del D.Lgs. 18 agosto 2000 numero 267 T.U.EE.LL. attribuisce

Dettagli

COMUNE DI BOLANO Provincia di La Spezia

COMUNE DI BOLANO Provincia di La Spezia COMUNE DI BOLANO Provincia di La Spezia REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 10 febbraio 2011 Integrato con DCC 13 del 18 luglio

Dettagli

BANDO DI GARA PER L AFFIDAMENTO CON PROCEDURA APERTA DEL SERVIZIO DI PULIZIA DEI LOCALI ADIBITI A CASERME ED UFFICI DELLA POLIZIA DI STATO E DELL ARMA

BANDO DI GARA PER L AFFIDAMENTO CON PROCEDURA APERTA DEL SERVIZIO DI PULIZIA DEI LOCALI ADIBITI A CASERME ED UFFICI DELLA POLIZIA DI STATO E DELL ARMA PREFETTURA DI TORINO BANDO DI GARA PER L AFFIDAMENTO CON PROCEDURA APERTA DEL SERVIZIO DI PULIZIA DEI LOCALI ADIBITI A CASERME ED UFFICI DELLA POLIZIA DI STATO E DELL ARMA DEI CARABINIERI DI TORINO E PROVINCIA.

Dettagli

D.G.R. n. 71-18113 del 07/04/1997

D.G.R. n. 71-18113 del 07/04/1997 D.G.R. n. 71-18113 del 07/04/1997 D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203 artt. 6, 7 e 8 e D.C.R. n. 964-17595 del 13 dicembre 1994. Autorizzazioni di carattere generale per le emissioni in atmosfera provenienti

Dettagli

PROCEDURA ABILITATIVA SEMPLIFICATA P.A.S. (ai sensi dell art. 6 del D. Lgs. 28/2011) Luogo e data di nascita COMUNE PROVINCIA DATA

PROCEDURA ABILITATIVA SEMPLIFICATA P.A.S. (ai sensi dell art. 6 del D. Lgs. 28/2011) Luogo e data di nascita COMUNE PROVINCIA DATA Numero di protocollo COMUNE DI PROCEDURA ABILITATIVA SEMPLIFICATA P.A.S. (ai sensi dell art. 6 del D. Lgs. 28/2011) Il/La sottoscritto/a Luogo e data di nascita COMUNE PROVINCIA DATA Residenza Altri dati

Dettagli

REGIONE TOSCANA POR FESR Aiuti a progetti di efficientamento energetico degli immobili. Dichiarazione della dimensione aziendale

REGIONE TOSCANA POR FESR Aiuti a progetti di efficientamento energetico degli immobili. Dichiarazione della dimensione aziendale REGIONE TOSCANA POR FESR 2014 2020 Aiuti a progetti di efficientamento energetico degli immobili Dichiarazione della dimensione aziendale Dichiarazione sostitutiva ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. 28-12-2000

Dettagli

COMUNE DI CAMBIANO Provincia di Torino REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI

COMUNE DI CAMBIANO Provincia di Torino REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI COMUNE DI CAMBIANO Provincia di Torino REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI APPROVATO CON DELIBERAZIONE C.C. N. 12 DEL 12/03/2010 1 INDICE: Articolo 1 Oggetto e finalità del regolamento...

Dettagli

CENTRO ESTERO PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE S.C.P.A.

CENTRO ESTERO PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE S.C.P.A. CENTRO ESTERO PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE S.C.P.A. Regolamento dell Elenco di operatori economici per l acquisizione in economia di lavori,beni e servizi ART. 1 - OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente

Dettagli

COMUNE DI JESOLO PROVINCIA DI VENEZIA

COMUNE DI JESOLO PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI JESOLO PROVINCIA DI VENEZIA R E G O L A M E N T O SUI SUBENTRI NELLE ATTIVITA ALBERGHIERE E DI SOMMINISTRAZIONE Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 13 del 29.01.2001 Art. 1 Comunicazione

Dettagli

APPROFONDIMENTO TECNICO. Il Decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151

APPROFONDIMENTO TECNICO. Il Decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151 APPROFONDIMENTO TECNICO Il Decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151 1 Decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151 Sulla Gazzetta Ufficiale n. 221 del 22 settembre

Dettagli

CENTRI DI ASSISTENZA TECNICA CRITERI PER L AUTORIZZAZIONE REGIONALE

CENTRI DI ASSISTENZA TECNICA CRITERI PER L AUTORIZZAZIONE REGIONALE Allegato A CENTRI DI ASSISTENZA TECNICA (ART.39 DELLA L.R. 26/99) CRITERI PER L AUTORIZZAZIONE REGIONALE 1) DEFINIZIONE ATTIVITA DEI C.A.T. I Centri di Assistenza Tecnica al Commercio C.A.T. - svolgono

Dettagli

COMUNE DI MONTIRONE Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER LE AFFISSIONI DIRETTE DEGLI ENTI NON COMMERCIALI

COMUNE DI MONTIRONE Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER LE AFFISSIONI DIRETTE DEGLI ENTI NON COMMERCIALI COMUNE DI MONTIRONE Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER LE AFFISSIONI DIRETTE DEGLI ENTI NON COMMERCIALI INDICE Art. 1 Affissione diretta..... pag. 3 Art. 2 Manifesti esclusi dall affissione diretta.

Dettagli

ATTIVITA TEMPORANEA di vendita in aree private aperte al pubblico (sagre fiere eventi - mostre)

ATTIVITA TEMPORANEA di vendita in aree private aperte al pubblico (sagre fiere eventi - mostre) posto riservato al PROTOCOLLO GENERALE Prima di consegnare il presente modulo, munirsi di una COPIA FOTOSTATICA che timbrata dall ufficio Protocollo o dal Settore Commercio sostituisce l atto autorizzatorio

Dettagli

ALLEGATO B - Dichiarazione della dimensione di impresa (da compilare a cura di ciascuna delle imprese proponenti)

ALLEGATO B - Dichiarazione della dimensione di impresa (da compilare a cura di ciascuna delle imprese proponenti) BANDO PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DELLE BIOTECNOLOGIE CAMPANE IN ATTUAZIONE DELLE AZIONI A VALERE SULL OBIETTIVO OPERATIV0 2.1 DEL POR CAMPANIA 2007/2013 ALLEGATO B - Dichiarazione della dimensione

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA TRA

PROTOCOLLO D'INTESA TRA PROTOCOLLO D'INTESA TRA AGENZIA DELLE ENTRATE e PER IL RINNOVO DELLA GESTIONE, IN MODALITÀ AUTOGESTITA, DELL ATTIVITÀ DELLO SPORTELLO CATASTALE DECENTRATO, GIÀ OPERATIVO NEL COMUNE/COMUNITÀ MONTANA DI,

Dettagli

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA AUTORIMESSA Ai sensi dell art. 2 D. L.vo 6/8/2012 n. 147 e art. 86 del TULPS - D.P.R. 480/2001 IDATI DEL RICHIEDENTEL SOTTOSCRITTO Cognome Nome Codice Fiscale

Dettagli

Comune di Avigliana. Provincia di Torino

Comune di Avigliana. Provincia di Torino Comune di Avigliana Provincia di Torino Regolamento sulla disciplina delle sanzioni amministrative per le violazioni ai regolamenti e alle ordinanze comunali. Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione

Dettagli

Lo Studio, restando a disposizione per ogni eventuale chiarimento, porge cordiali saluti

Lo Studio, restando a disposizione per ogni eventuale chiarimento, porge cordiali saluti Imprese individuali - Obbligo di comunicazione al Registro delle imprese dell indirizzo PEC entro il 30.6.2013 - Istituzione dell elenco pubblico INI-PEC Lo Studio, restando a disposizione per ogni eventuale

Dettagli

DOMANDA DI ISCRIZIONE NELL ELENCO DEI FORNITORI E DEI PRESTATORI DI SERVIZI DI FIDUCIA PER LE PROCEDURE DI CUI ALL ART. 125 DEL D.LGS. 163/06.

DOMANDA DI ISCRIZIONE NELL ELENCO DEI FORNITORI E DEI PRESTATORI DI SERVIZI DI FIDUCIA PER LE PROCEDURE DI CUI ALL ART. 125 DEL D.LGS. 163/06. MOD. A (Consorzio di Cooperative/Consorzio Stabile) Spett.le Fondazione Teatro dell Opera di Roma Servizio Affari Economici Piazza B. Gigli, 7 00184 Roma DOMANDA DI ISCRIZIONE NELL ELENCO DEI FORNITORI

Dettagli

Al Comune di SIANO (SA)

Al Comune di SIANO (SA) Mod. SCIA adeguato alla L.122/2010 SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE IN CIRCOLO PRIVATO ADERENTE AD ENTE NAZIONALE CON FINALITA ASSISTENZIALI SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA AVVIO ATTIVITÀ

Dettagli

Comune di Castenaso. U.O. Commercio / Segreteria Amministrativa Area Tecnica. Segnalazione certificata di inizio attività agrituristica

Comune di Castenaso. U.O. Commercio / Segreteria Amministrativa Area Tecnica. Segnalazione certificata di inizio attività agrituristica Comune di Castenaso U.O. Commercio / Segreteria Amministrativa Area Tecnica Segnalazione certificata di inizio attività agrituristica Il sottoscritto cittadinanza Nato a : Residente a: Via/Piazza Codice

Dettagli

MANIFESTAZIONI DI SORTE LOCALI

MANIFESTAZIONI DI SORTE LOCALI MANIFESTAZIONI DI SORTE LOCALI ( per i promotori) ADEMPIMENTI CHE PRECEDONO LE MANIFESTAZIONI Per lo svolgimento di manifestazioni di sorte locale i promotori devono presentare comunicazione (senza marca

Dettagli

PIZZERIA PER ASPORTO, AL TAGLIO, KEBAB, ECC.

PIZZERIA PER ASPORTO, AL TAGLIO, KEBAB, ECC. PIZZERIA PER ASPORTO, AL TAGLIO, KEBAB, ECC. S.C.I.A. - Segnalazione Certificata di Inizio Attivita AL COMUNE DI Cod. ISTAT l sottoscritt : Cognome Nome C.. Luogo di nascita: Stato Provincia Comune Provincia

Dettagli

REGOLAMENTO DI ASSOCIAZIONE AL CENTRO FERMI AI SENSI DELL ARTICOLO 13 DEL REGOLAMENTO DEL PERSONALE

REGOLAMENTO DI ASSOCIAZIONE AL CENTRO FERMI AI SENSI DELL ARTICOLO 13 DEL REGOLAMENTO DEL PERSONALE REGOLAMENTO DI ASSOCIAZIONE AL CENTRO FERMI AI SENSI DELL ARTICOLO 13 DEL REGOLAMENTO DEL PERSONALE Deliberazione Consiglio di Amministrazione 50(16) in data 22 giugno 2016 Il presente regolamento sostituisce

Dettagli