Laboratorio di Design della comunicazione. Regole di scrittura

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1 Poche regole di scrittura

2 Poche regole di scrittura Ma fondamentali

3 Revisione grafica del testo Il testo originale, prima dell impaginazione, dovrà essere sottoposto a una revisione grafica.

4 Revisione grafica del testo Il testo originale, prima dell impaginazione, dovrà essere sottoposto a una revisione grafica. La revisione grafica è quell operazione che fa parte dell editing, cioè della revisione e correzione redazionale del testo. Attraverso un esame accurato è necessario conferire caratteristiche specifiche e uniformi alle varie parti del testo.

5 Revisione grafica del testo Per questo è necessario disporre di norme precise e codificate che possano essere facilmente comprensibili e utilizzabili. Le case editrici dispongono di manuali di norme fornite agli autori, ai traduttori, ai redattori e ai correttori. Perché è necessaria questa operazione?

6 Revisione grafica del testo Per questo è necessario disporre di norme precise e codificate che possano essere facilmente comprensibili e utilizzabili. Le case editrici dispongono di manuali di norme fornite agli autori, ai traduttori, ai redattori e ai correttori. Perché è necessaria questa operazione? Le pubblicazioni uniformate a tali criteri di grafiche comuni esaltano la qualità e la coerenza grafica. In loro mancanza, il grafico potrà dotarsi di un proprio manuale.

7 Accento L accento scritto serve a indicare esplicitalmente la vocale tonica, ad esempio: ANDRÀ, COLPÌ, VIRTÙ e può essere grave o acuto

8 Accento grave acuto

9 Accento È obbligatorio su alcuni monosillabi che si devono distinguere da altri monosillabi che si scrivono con le stesse lettere, ma senza accento ché dà dì è là lì né sé sì tè (poiché, congiunzione causale) (indicativo presente di dare) (giorno) (verbo) (avverbio) (avverbio) (congiunzione) (pronome) (così, o affermazione) (pianta, bevanda) che da di e la li ne se si te (congiunzione) (preposizione) e da (imperativo del verbo fare) (preposizione) e di (imperativo del verbo dire) (congiunzione) (articolo, nota musicale) (avverbio) (pronome, avverbio) (congiunzione) (pronome, nota musicale) (pronome)

10 Accento è obbligatorio sui monosillabi ciò, diè, fé, già, giù, piè, più, autogrù Su tutte le parole polisillabe su cui la posa della voce cade sulla vocale che è alla fine della parola, ad esempio: pietà, lunedì, farò, cadrà

11 Accento Nei casi in cui obbligatorio, è grave se la vocale è aperta, è acuto se la vocale è chiusa

12 Accento Nei casi in cui obbligatorio, è grave se la vocale è aperta, è acuto se la vocale è chiusa grave ahimè (ohimè) caffè cioè è coccodè diè piè lacchè tè bebè cabarè purè (parole adattate dal francese) Giosuè Mosè Noè Salomè (maggior parte dei nomi propri)

13 Accento Nei casi in cui obbligatorio, è grave se la vocale è aperta, è acuto se la vocale è chiusa acuto ché (poiché) affinché, macché, perché (composti di che) mercé né scimpanzé sé testé

14 Accento pesca / pesca

15 Accento pesca / pesca pèsca / pésca

16 Accento pesca / pesca pèsca / pésca colto / colto

17 Accento pesca / pesca pèsca / pésca colto / colto còlto / cólto

18 Virgolette Sono usate in apertura e chiusura dei dialoghi, in alternativa al trattino. Possono essere: italiane, sergenti o caporali inglesi, semplici o singole doppie

19 Virgolette Riportiamo una minima casistica in cui è possibile usarle per: citazioni letterali titoli di periodici o titoli di articoli tratti da periodici parole di cui si vuole sottolineare il significato Ad esempio: per riportare «un discorso o un titolo di periodico all interno di un blocco di testo». O per suggerire un uso ironico o inusuale di una parola o di una frase.

20 Apostrofo Si usa per indicare l elisione di una vocale alla fine di una parola e il troncamento di una parola Ad esempio: sta buono per stai buono po per poco

21 Apostrofo Si usa per indicare l elisione di una vocale alla fine di una parola e il troncamento di una parola Helvetica Neue Times New Roman Futura Didot Calibri Ad esempio: sta buono per stai buono po per poco

22 Importante!

23 Importante!

24 Ultimo, ma non meno importante! È E

25 Trattino Può essere breve, medio o lungo breve o trattino d unione medio lungo

26 Trattino breve Il trattino breve viene usato per 2 fini opposti: 1) unire le parole creando una parola composta, oppure un intervallo numerico 2) spezzare una parola in due alla fine della riga Nota bene: non vuole lo spazio né prima né dopo Ad esempio: treno Milano-Roma-Napoli italo-egiziano, socio-culturale pp

27 Trattino breve Il trattino breve viene usato per 2 fini opposti: 1) unire le parole creando una parola composta, oppure un intervallo 2) spezzare una parola in due alla fine della riga Nota bene: non vuole lo spazio né prima né dopo Ad esempio: treno Milano-Roma-Napoli italo-egiziano, socio-culturale pp Per indicare che una parola è stata spezzata.

28 Trattino medio Il trattino medio viene usato negli elenchi viene posto all inizio e alla fine di un inciso Nota bene: vuole lo spazio prima e dopo Ad esempio: In Germania, Erik Spiekermann, come tutti i rappresentanti della sua generazione, è cresciuto leggendo e scrivendo in due caratteri l antica scrittura gotica tedesca e il carattere romano, e questo dualismo ha determinato la relazione confusa che il suo paese ha con i caratteri da quando questi hanno visto la luce.

29 Trattino lungo Il trattino lungo viene usato in apertura e chiusura dei dialoghi. Per testi composti con giustezza corta, è preferibile sostituirlo con il trattino medio Nota bene: vuole lo spazio prima e dopo Ad esempio: Mostratemi un cuore libero da stupidi sogni e vi mostrerò un uomo felice. Ma soltanto nei loro sogni gli uomini possono essere liberi. Così è sempre stato e così sarà sempre. Tennyson? No, Keating.

30 Barra obliqua o slash / Anche questo simbolo ha la funzione di unire le parole, ma, soprattutto, le lega una in funzione dell altra, ad esempio, metri/secondo.

31 ... Puntini di sospensione Nei puntini di sospensione è compreso anche il punto fermo.

32 ... Puntini di sospensione Nei puntini di sospensione è compreso anche il punto fermo. Esempio: C era una volta uno scozzese in America... E non: C era una volta uno scozzese in America... C era una volta uno scozzese in America...

33 .. Punto di abbreviazione Anche il punto di abbreviazione funge da punto fermo e non richiede il doppio punto. Esempio: Il documento risale al 300 a.c. Nel resoconto della scoperta si legge ecc. ecc. E non: Il documento risale al 300 a.c.. Nel resoconto della scoperta si legge ecc. ecc..

34 Uso del corsivo Si scrivono in corsivo: le parole o le frasi da porre in particolare risalto i vocaboli o modi stranieri che non abbiano valore di citazione Ad esempio: ante litteram, chance i titoli di opere le parole straniere non di uso corrente fra coloro cui si rivolge il testo (Non sono considerate parole straniere i nomi propri e le denomiazioni ufficiali di leggi, atti, istituzioni che vanno scritti in tondo.

35 Intestazione In ognuna delle vostre tavole dovrà essere presente una intestaizone di tavola. Il cosidetto cartiglio, che sarà composto dalle seguenti voci: Università di Ferrara (o logo) Dipartimento di Architettura (o logo) Corso di laurea in Design del prodotto industriale (A oppure B) Titolo dell esercitazione Numero della tavola Nome e cognome dello studente A.A. 2016/2017

36 E per finire DA Dipartimento Architettura Ferrara DA Dipartimento Architettura Ferrara DA Dipartimento Architettura Ferrara

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