FEBBRAIO SCUOLA LAVORO e SISTEMA DUALE
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- Giancarlo Rocchi
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1 FEBBRAIO 2016 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO e SISTEMA DUALE
2 SCUOLA e IeFP LA VIA ITALIANA AL SISTEMA DUALE LA VIA ITALIANA AL SISTEMA DUALE Conferenza Permanente del 10 luglio 2014 Il nostro Paese, seppure in ritardo, ha varato interventi che mirano a porre le condizioni di un sistema integrato per l apprendimento lungo tutto l arco della vita (lifelong), e in ogni luogo (lifewide) basato sul riconoscimento, sulla promozione e sull accrescimento delle competenze del capitale umano acquisite in tutti i contesti formali, informale e non formali di istruzione e formazione professionale, sul lavoro e nella vita quotidiana e nel tempo libero.
3 SCUOLA e IeFP L ASL E UN DIRITTO L alternanza scuola-lavoro è un diritto esigibile (legge 92/12) in quanto fase dell apprendimento permanente : uno strumento che offre a tutti gli studenti, dai 15 ai 18 anni, l opportunità di apprendere ed acquisire competenze mediante esperienze didattiche in ambienti lavorativi privati, pubblici e del terzo settore; una metodologia didattica obbligatoria finalizzata ad arricchire la formazione scolastica e formativa con l acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro; uno strumento di correlazione tra l offerta formativa e lo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio; parte integrante dei percorsi di istruzione, in quanto rientrante a pieno titolo nei diritti alla persona.
4 SCUOLA e IeFP ESPERIENZE TRASCORSE La scuola italiana non parte da zero. Le scuole italiane che hanno avviato una qualche forma di alternanza sono moltissime (secondo una ricerca MIUR oltre il 40%) e i progetti realizzati sono oltre (2.836 in Lombardia, 1032 in Toscana, 919 nel Veneto, 656 in Sicilia, 530 in Piemonte). E stato coinvolto il 43,5% degli istituti di secondo grado (43,4% degli IPS, il 37,3% degli ITS, il 13,3% dei licei). Le imprese interessate sono state oltre Per la realizzazione dei percorsi di alternanza sono stati stipulati accodi. Tuttavia sono esperienze episodiche, realizzate al di fuori di un sistema organizzato della durata media di 70/80 ore nell ultimo triennio. La legge 107/15 rendendo obbligatoria l alternanza scuola lavoro ha operato una triplice svolta: culturale, organizzativa e didattica.
5 SCUOLA e IeFP ASL E IL TERRITORIO Per l attuazione pratica dell alternanza scuola lavoro prevista dalla legge 107/2015 è necessario lavorare con il territorio e sul territorio per promuovere l applicazione, valorizzando i soggetti intermedi, le rappresentanze associative, le azioni di supporto tecnico e di monitoraggio. Servono progetti ampi sul territorio, che abbraccino tutta la filiera dell istruzione tecnica, professionale e liceale e le imprese del settore produttivo di riferimento. il territorio opportunità o gabbia? (IL MODELLO TEDESCO)
6 SCUOLA e IeFP LE IMPRESE OSPITANTI E FORMATIVE Non è semplice, specie nelle aeree centromeridionali, trovare un adeguato numero di aziende disponibili ad ospitare in MODO FORMATIVO gli allievi di tutte le scuole interessate del territorio. Questa difficoltà è più evidente laddove le imprese sono di piccole dimensioni. Alternanza scuola lavoro: passare dall idea al fatto, dalla norma alla prassi, non sarà facile C è molto lavoro da fare e da fare in fretta. (da il Vademecum per le imprese Confindustria ottobre 2015)
7 SCUOLA e IeFP LE PMI : IL MODELLO PREDOMINANTE (fonte ISTAT ) Le imprese: Industria in senso stretto: Costruzioni: Servizi: In Italia le PMI costituiscono una realtà numericamente molto significativa: su imprese, (il 99,9%) sono, infatti, piccole e medie imprese. Inoltre, la quasi totalità di PMI (il 95%) è costituita da imprese con meno di 10 addetti. Il resto è formato da imprese che impiegano da 10 a 49 addetti ( unità, pari al 4,5%), mentre le imprese di taglia più grande (da 50 a 249 addetti) sono appena , ossia lo 0,5% del totale (Confcommercio ).
8 SCUOLA e IeFP LE PMI UNA QUESTIONE APERTA Le Pmi non costituiscono solo numericamente l ossatura del sistema produttivo nazionale, ma anche il loro contributo in termini di occupazione è significativo: impiegano, infatti, oltre l 81% degli occupati (*), in particolare nel settore dei servizi (circa il 49%). Analoga situazione si registra anche in termini di valore aggiunto: il 72,4% (esclusa l agricoltura) è prodotto dalle PMI, di cui più della metà dalle imprese del terziario. * Taglio dipendenti del -3,8% tra le piccole imprese (fonte Rapporto Cerved 2014). (nota: come conciliare l utilizzo dell apprendistato di primo livello con la situazione occupazionale delle imprese).
9 SCUOLA e IeFP IL SINDACATO IMPRESA OSPITANTE Per rendere organico il raccordo tra scuola e mondo del lavoro occorre coinvolgere in modo sistematico coloro che rappresentano questa realtà. Le associazioni di categoria dovrebbero pubblicizzare e far conoscere alle aziende tutti i vantaggi di avere rapporti con le scuole e i CFP. Dovrebbero dare risalto e rendere pubblica la collaborazione delle imprese con le scuole, anche al fine di indicare quali sono nel territorio le aziende che sentono la responsabilità di un impegno per la formazione dei giovani. IL RUOLO DELLA CISL e DELLA CISL SCUOLA (IL PROGETTO DELL ALTERNANZA SCUOLA LAVORO I GIOVANI NEL SINDACATO IL SINDACATO IMPRESA OSPITANTE - IL SINDACATO FORMATIVO IL SINDACATO CHE UNISCE E ORIENTA).
10 SCUOLA e IeFP GLI STUDENTI A partire dall anno scolastico l alternanza scuola-lavoro è un obbligo per oltre ragazzi (terze classi degli ITS, IPS e LICEI). A questi devono aggiungersi circa studenti di quarto e quinto anno che proseguiranno i percorsi in alternanza già attivi prima della riforma. (CON IL D.Lgvo 77/05 ERANO GLI STUDENTI A PRESENTARE LA RICHIESTA Di SVOLGERE, SOTTO LA RESPONSABILITA DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA O FORMATIVA, IL PERCORSO FORMATIVO PRESCELTO ALTERNANDO PERIODI IN AULA E IN CONTESTI LAVORATIVI, NEL RISPETTO DEL MEDESIMO PROFILO EDUCATIVO DEL CORSO Di STUDI ORDINARIO.)
11 SCUOLA e IeFP GLI STUDENTI L obbligo dell alternanza scuola lavoro nei prossimi anni riguarderà: a.s : alunni (terze classi) a.s : alunni (terze e quarte classi) a.s : alunni (terze, quarte e quinte classi). L alternanza a regime: 300 ore per di studenti = di ore di alternanza in un triennio. Ai fini della validità del percorso di alternanza è necessaria la frequenza di almeno tre quarti del monte ore previsto dal progetto. Periodi di alternanza durante l attività didattica: la presenza dell allievo va computata ai fini del raggiungimento del limite minimo di frequenza, pari ad almeno tre quarti dell orario annuale personalizzato. Il tutor aggiorna il Consiglio di Classe sullo svolgimento dei percorsi, anche ai fini dell eventuale RIALLINEAMENTO DELLA CLASSE. Periodi di alternanza durante la sospensione delle attività didattiche: fermo restando il limite minimo di frequenza delle lezioni, la presenza dell allievo concorre alla validità del suo percorso in alternanza.
12 SCUOLA e IeFP GLI STUDENTI L alternanza scuola lavoro riguarda anche: GLI STUDENTI CHE FREQUENTANO I PERCORSI REGIONALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE. (GLI STUDENTI CHE NELL A.S FREQUENTANO I PERCORSI TRIENNALI E QUADRIENNALI Di IeFP SONO OLTRE : un impegno di oltre ore in alternanza) GLI STUDENTI CHE FREQUENTANO LE SCUOLE PARITARIE a partire dall anno scolastico
13 SCUOLA e IeFP LE IMPRESE OSPITANTI L alternanza scuola-lavoro realizza un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile. Mette in collegamento la formazione in aula con l esperienza pratica. Favorisce e arricchisce la capacità di orientamento dei giovani. Valorizza le vocazioni personali e gli interessi e gli stili di apprendimento individuali. Richiede per la sua realizzazione la partecipazione attiva di una molteplicità di soggetti.
14 SCUOLA e IeFP LE IMPRESE OSPITANTI Possono ospitare gli studenti impegnati nei percorsi di alternanza scuola lavoro le imprese, le associazioni, gli ordini professionali, gli enti pubblici e privati del terzo settore, i musei e gli altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali, gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI e gli enti che svolgono attività afferenti il patrimonio ambientale. (Il caso più semplice di alternanza è rappresentato dalla compresenza di soli due soggetti: la scuola e la singola struttura ospitante.)
15 SCUOLA e IeFP LE IMPRESE OSPITANTI La struttura ospitante è un luogo di apprendimento in cui lo studente sviluppa nuove competenze, consolida quelle apprese a scuola/cfp e acquisisce la cultura del lavoro attraverso l esperienza. Oltre alle convenzioni con le singole imprese ospitanti, obbligatorie per legge, è possibile fare ricorso ad accordi più ampi quali protocolli d intesa, accordi di settore, accordi di programma, finalizzati a stabile organici raccordi tra le filiere produttive e le azioni educative realizzate dalle scuole.
16 SCUOLA e IeFP LE IMPRESE OSPITANTI La struttura ospitante deve possedere: Capacità strutturali (spazi adeguati anche ad accogliere studenti con disabilità) Capacità tecnologiche (attrezzature idonee e a norma) Capacità organizzative (adeguate competenze professionali, garanzia di un tutor).
17 SCUOLA e IeFP GLI APPRENDIMENTI E LE COMPETENZE Le competenze (D.Lvo 16 gennaio 2013, n. 13) Competenza: comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e abilità acquisite nei contesti di apprendimento formali, non formali ed informali. Ente titolato: soggetto, pubblico o privato,. autorizzato o accreditato dall ente pubblico titolare (MIUR), ovvero deputato a norma di legge statale o regionale, ivi comprese le istituzioni scolastiche., a erogare in tutto o in parte servizi di individuazione e validazione e certificazione delle competenze.
18 SCUOLA e IeFP GLI APPRENDIMENTI E LE COMPETENZE VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI (da MIUR Attività di alternanza scuola lavoro Guida operativa per la scuola) L utilizzo della metodologia dell alternanza trasforma il modello di apprendimento legato alle singole discipline in un diverso modello, che costituisce il risultato multifattoriale di un processo, che riconosce il valore degli apprendimenti acquisiti in modo informale e non formale nell azione didattica, consentendone il riconoscimento in termini di competenze e di potenziale successo formativo dello studente. Nei percorsi di alternanza risultano particolarmente funzionali tecniche di valutazione che permettano l accertamento di processo e di risultato.
19 SCUOLA e IeFP - GLI APPRENDIMENTI E LE COMPETENZE VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI (da MIUR Attività di alternanza scuola lavoro Guida operativa per la scuola, 2016) I risultati finali della valutazione vengono sintetizzati nella certificazione finale. Il tutor esterno fornisce all istituzione scolastica o formativa ogni elemento atto a verificare e valutare le attività dello studente e l efficacia dei processi formativi. La valutazione finale degli apprendimenti, a conclusione dell anno scolastico, viene attuata dai DOCENTI del CONSIGLIO Di CLASSE (anche con attribuzione dei crediti), tenuto conto delle attività di valutazione in itinere svolte dal tutor esterno. La valutazione del percorso di alternanza è parte integrante della valutazione finale dello studente ed incide sul livello dei risultati di apprendimento conseguiti nell arco del secondo biennio e dell ultimo anno del corso di studi. Nel Portale unico dei dati della scuola è registrato il curriculum dello studente incluse le esperienze condotte in alternanza.
20 SCUOLA e IeFP - GLI STRUMENTI PER REALIZZARE L ALTERNANZA Lo studente accede all impresa ospitante attraverso: alternanza scuola-lavoro (D.Lgvo 77/05 - c. 33, art. 1, L. 107/15 - Conferenza Permanente del 24 settembre 2015) impresa formativa simulata (Interpello MLPS del 2 febbraio c. 35, art. 1, L. 107/15 - Conferenza Permanente del 24 settembre 2015) apprendistato di primo livello (c. 5, art. 43, D.Lgvo 81/15 e Conferenza Permanente del 1 ottobre 2015)
21 SCUOLA e IeFP - GLI STRUMENTI PER REALIZZARE L ALTERNANZA Lo studente accede all impresa ospitante attraverso: alternanza scuola-lavoro (D.Lgvo 77/05 - c. 33, art. 1, L. 107/15 - Conferenza Permanente del 24 settembre 2015) L alternanza si articola in periodi di formazione in aula e periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro. Il tirocinio curriculare è un momento dell alternanza, ovvero la fase pratica di un percorso di alternanza. Stage e tirocinio sono termini che designano sostanzialmente la stessa cosa. (MIUR Alternanza Scuola lavoro, Guida operativa per la scuola., 2016)
22 SCUOLA e IeFP - GLI STRUMENTI PER REALIZZARE L ALTERNANZA Lo studente accede all impresa ospitante attraverso: Impresa simulata (D.I. 44/ Interpello MLPS del 2 febbraio c. 35, art. 1, L. 107/15 - Conferenza Permanente del 24 settembre 2015). Le Istituzioni scolastiche nell esercizio dei compiti di formazione ed educativi, hanno facoltà di svolgere attività per conto terzi, nonché di alienare i beni prodotti nell esercizio di attività didattiche o di attività programmate.. gli eventuali utili rivenienti dalla predetta attività sono destinati, nell ordine, alla copertura dei relativi costi ed al miglioramento ed incremento delle attrezzature didattiche (D.I. 44/2001). Facoltà estesa anche ai CFP accreditati in DDIF. L impresa madrina. L effetto dumping. Il Mezzogiorno. La rete telematica delle imprese formative. Gli studenti, con l impresa formativa simulata, assumono le sembianze di giovani imprenditori e riproducono in laboratorio il modello lavorativo di un azienda vera, apprendendo i principi di gestione attraverso il fare (action-oriented learnig) (MIUR Alternanza Scuola lavoro, Guida operativa per la scuola., 2016)
23 SCUOLA e IeFP - GLI STRUMENTI PER REALIZZARE L ALTERNANZA Lo studente accede all impresa ospitante attraverso: apprendistato di primo livello per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore. (c. 5, art. 43, D.Lgvo 81/15 e Conferenza Permanente del 1 ottobre 2015). La riforma dell apprendistato finalizzato all acquisizione di un diploma di istruzione secondaria superiore, avviata dal D.Lgvo 81/2015, afferma che possono essere, altresì stipulati contratti di apprendistato, di durata non superiore a quattro anni, rivolti ai giovani iscritti a partire dal secondo anno dei percorsi di istruzione secondaria superiore, per l acquisizione, oltre che del diploma di istruzione secondaria superiore, di ulteriori competenze tecnico -professionali rispetto a quelle già previste dai vigenti regolamenti scolastici, utili anche ai fini del conseguimento del certificato di specializzazione tecnica superiore. (c.5, art. 43, D.Lgvo 15 giugno 2015, n. 81 Disciplina organica dei contratti di lavoro )
24 SCUOLA e IeFP - GLI STRUMENTI PER REALIZZARE L ALTERNANZA Lo studente accede all impresa ospitante attraverso: apprendistato di primo livello per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore. (c. 5, art. 43, D.Lgvo 81/15 - Conferenza Permanente del 1 ottobre 2015 Conferenza Permanente del 24 settembre 2015). Nell apprendistato che si svolge nell ambito del sistema di istruzione e formazione professionale regionale, la formazione esterna all azienda è impartita nell istruzione formativa a cui lo studente è iscritto.
25 SCUOLA e IeFP I DUE SISTEMI SCUOLA L Alternanza scuola-lavoro non è ancora un sistema duale completamente definito. La legge 107/15 non prevede il ricorso all istituto dell apprendistato. E possibile per le scuola procedere con lo strumento dell impresa formativa simulata. Nota: il D.Lgvo 81/2015 IeFP (Conferenza Permanente del 24/09/2015). Il sistema duale è definito come il sistema nell ambito del quale vengono rafforzati i contenuti di applicazione pratica dell IeFP, tramite apprendistato, alternanza scuola lavoro, impresa formativa simulata.
26 SCUOLA e IeFP I DUE SISTEMI SCUOLA Percorsi obbligatori di alternanza scuola-lavoro da inserire nel Piano Triennale dell offerta formativa: Istituti tecnici e professionali: 400 ore complessive nel triennio Licei: 200 ore complessive nel triennio IeFP Percorsi sperimentali di alternanza scuola-lavoro sono realizzati nell ambito del SISTEMA DUALE per 400 ore annue. (Conf. Permanente del 24/09/ Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell ambito dell IeFP). Organizzazione dei percorsi in alternanza: nell ambito dell or ar io complessivo annuale dei piani di studi (c. 4, art. 4 D.Lvo 77/05)
27 SCUOLA e IeFP I DUE SISTEMI SCUOLA Il dirigente scolastico ha il compito di individuare le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili per l attivazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro e di stipulare convenzioni finalizzate anche a favorire l orientamento. IeFP Al fine di adattare il progetto sperimentale a specifiche esigenze delle regioni e province autonome, si procederà alla stipula di appositi protocolli d intesa bilaterali con le singole regioni o le province autonome. La sperimentazione è finalizzata a elaborare modelli per l occupazione dei giovani di cui all art. 43, comma 1 del D.Lvo 81/2015 ed è promossa dal MLPS di concerto con il MIUR, d intesa con le regioni e delle province autonome. La sperimentazione può avvalersi degli enti di cui alla legge 40/87 nei limiti delle risorse stanziate, da destinare prioritariamente ai percorsi di formazione nell ambito del sistema di IeFP.
28 SCUOLA e IeFP I DUE SISTEMI: LE RISORSE Le risorse SCUOLA Per l E.F alle attività di Alternanza sono stati destinati 19 mln di euro a valere sul Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche ex legge 440/97. Le risorse IeFP A titolo sperimentale per gli anni 2015 e 2016, le risorse di cui all art. 68 della legge 144/99 (60 mln di euro) sono incrementate di 27 milioni per ciascuna annualità. Le risorse sono aggiuntive rispetto ai 189 mln annui destinati ai percorsi di IeFP.
29 SCUOLA e IeFP I DUE SISTEMI: LE RISORSE SCUOLA È previsto uno stanziamento di 100 milioni di euro annui per sviluppare l alternanza scuola lavoro nelle scuole secondarie di secondo grado a decorrere dall anno 2016 (8/12 per l a.s ). Tali risorse finanziano l organizzazione delle attività di alternanza, l assistenza tecnica ed il monitoraggio dei percorsi. IeFP Il 13 gennaio 2016 sono stati firmati i protocolli d intesa (riparto delle risorse) tra il MLPS e le Regioni per l avvio della sperimentazione del sistema duale dell IeFP, basato sull alternanza scuola-lavoro.
30 SCUOLA e IeFP I DUE SISTEMI: LE RISORSE SCUOLA IeFP Ulteriori risorse destinate ai progetti di alternanza derivano dal PON plurifondo (FSE e FESR) per la scuola a titolarità del Miur..
31 SCUOLA e IeFP - La mappa concettuale dell alternanza LE AZIONI PROGETTARE, ORIENTARE, OSSERVARE, SPERIMENTARE, DOCUMENTARE, COINVOLGERE, CERTIFICARE, OSPITARE, ASSICURARE, INFORMARE, FORMARE, CONSOLIDARE, VERIFICARE, RACCORDARE, STIPULARE, TUTELARE, ORGANIZZARE, COLLABORARE, INTEGRARE, VALORIZZARE, VALUTARE, ATTRIBUIRE, TROVARE, POTENZIARE, FREQUENTARE, MONITORARE, FINANZIARE, RENDICONTARE, FINALIZZARE.
32 SCUOLA e IeFP - La mappa concettuale dell alternanza L ORGANIZZAZIONE, I SOGGETTI, GLI IMPEGNI e LE CONOSCENZE RACCORDO CON IL TERRITORIO, PROTOCOLLI DI INTESA, COMITATO TECNICO SCIENTIFICO (CTS), PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA, PROGETTAZIONE, COMITATO SCIENTIFICO (CS), FUNZIONE TUTORIALE, CONVENZIONI, IMPRESA FORMATIVA SIMULATA, APPRENDISTATO, STAGE E TIROCINIO (STRUMENTI DIDATTICI), OBBLIGATORIETÀ REQUISITI DELL IMPRESA OSPITANTE, VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI, CERTIFICAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI, RISORSE, PATTO FORMATIVO, VALUTAZIONE DEI RISCHI, RAPPORTO DI LAVORO, RENDICONTAZIONE, POLI TECNICO PROFESSIONALI, FORMAZIONE PROFESSIONALE, SPERIMENTAZIONE, TERZA AREA, CRITICITÀ, ORIENTAMENTO
33 SCUOLA e IeFP - La mappa concettuale dell alternanza CARTA DEI DIRITTI E DEI DOVERI, TUTELA E SALUTE SUI LUOGHI Di LAVORO, DIRIGENTE SCOLASTICO, DOCENTI, REGISTRO NAZIONALE DELLE IMPRESE E DEGLI ENTI PUBBLICI E PRIVATI, CPIA, INDIRE, RETI TERRITORIALI, FABBISOGNI FORMATIVI, INDAGINE EXCELSIOR Di UNIONCAMERE, STATISTICHE ISTAT, STUDI ISFOL, SERVIZI PER L IMPIEGO, OSSERVATORI DEL SISTEMA CAMERALE, FLUSSI INFORMATIVI, ISTITUTO CAPOFILA, PARTENARIATO, ACCORDI DI RETE, RISORSE PROFESSIONALI, RISORSE STRUMENTALI, RISORSE LOGISTICHE, PROGRAMMA DI RETE, FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA, SISTEMA DUALE, MERCATO DEL LAVORO, COMPETENZE CHIAVE, APPRENDIMENTO PERMANENTE, ESAME Di STATO, TERZA PROVA. RAPPRESENTANZE NAZIONALI DEGLI STUDENTI, LABORATORI TERRITORIALI PER L OCCUPABILITA, SETTORI STRATEGICI DEL MADE IN ITALY.
34 SCUOLA e IeFP LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO D.I. 1 febbraio 2001, n. 44 Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche Legge 28 marzo 2003, n. 53 Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale D.Lvo 15 aprile 2005, n. 77 Definizione delle norma generali relative all alternanza scuola-lavoro, a norma dell art. 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53 Dpr 15 marzo 2010 nn. 87, 88 e 89 riordino IPS, ITS, assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei. Mlps interpello del 2 febbraio 2011 Formazione in assetto lavorativo nell ambito di attività di produzione e vendita di beni e servizi Enti di istruzione e formazione professionale regionali Conferenza Unificata del 20 dicembre 2012 Politiche per l apprendimento permanente e gli indirizzi per l individuazione di criteri generali e priorità per la promozione e il sostegno alla realizzazione di reti territoriali D.I. 7 febbraio 2013 Poli Tecnico professionali
35 SCUOLA e IeFP LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO Mlps decreto 5 giugno 2014 Avvio del programma sperimentale per lo svolgimento di periodi di formazione in azienda per gli studenti degli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado per il triennio , ai sensi dell art. 8 bis del decreto legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2013, n. 128 Circ. Mlps 12 settembre 2011, n. 24 Stage e tirocini formativi Legge 28 giugno 2012, n. 92 Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita Conferenza Unificata 20/12/2012 Reti territoriali per l apprendimento permanente Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 Definizione delle norme generali e dei livelli Essenziali per l individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze, a norma dell art. 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92. Legge 8 nov. 2013, n. 128 Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca Miur 19 feb Linee guida dell orientamento
36 SCUOLA e IeFP LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO Conferenza Unificata del 10 luglio 2014 Linee strategiche di intervento in ordine ai servizi per l apprendimento permanente e all organizzazione delle reti territoriali Mlps decreto 20 ottobre 2014, n. 761 Progetti innovativi di alternanza Mlps decreto 30 giugno 2015 Riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali Legge 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti D.Lvo 15 giugno 2015, n. 81 Disciplina organica dei contratti di lavoro (art. 43)
37 SCUOLA e IeFP LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO Conferenza Permanente del 24 settembre 2015 Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell ambito dell Istruzione e Formazione Professionale Conferenza Permanente del 1 ottobre 2015 Gli standard formativi dell apprendistato e i criteri generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistato in attuazione dell art. 46, comma 1 del D.Lvo 15 giugno 2015, n. 81 Mlps - Italia Lavoro Azioni di accompagnamento e rafforzamento del sistema duale nell ambito della IeFP Bando FIxO 6 ottobre Miur 8 ottobre 2015 Attività di alternanza scuola lavoro - Guida operativa per la scuola
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