TECNICHE OPERATIVE DI IGIENE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI VITA E DI CURA

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1 Dott.ssa Alessandra Cecapolli TECNICHE OPERATIVE DI IGIENE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI VITA E DI CURA L igiene è una scienza che si occupa della salute, ed ha come obiettivo il mantenimento e la promozione della stessa dell individuo e della collettività. Per mantenere la salute e quindi un buon equilibrio tra individuo e ambiente, l'igiene si serve della prevenzione, individuale e della collettivita IGIENE PERSONALE: insieme di norme e comportamenti da applicare alle situazioni di vita quotidiana, per mantenere e promuovere la salute (pulizia personale, del corpo, degli abiti, alimentazione, attivita fisica, ) IGIENE PUBBLICA E AMBIENTALE: controllo dei singoli individui e dell ambiente, mantenendo così la salute della collettività. Si occupa della prevenzione delle malattie infettive e sociali, miglioramento delle condizioni di vita dell ambiente e dei luoghi di lavoro. PREVENZIONE Azione diretta a impedire il verificarsi o il diffondersi di fatti dannosi. Si divide in primaria, secondaria e terziaria PREVENZIONE PRIMARIA Agisce in assenza di sintomi ed è centrata sulle cause del fenomeno, incrementando le difese, eliminando i fattori causali (vaccinazione). PREVENZIONE SECONDARIA Rivolta a individui clinicamente sani che presentano un danno biologico già in atto, con lo scopo di guarire la lesione prima che la malattia si manifesti Clinicamente (diagnosi precoce). PREVENZIONE TERZIARIA Interviene dopo la diffusione e reiterazione di un fenomeno e mira alla riduzione dell incremento con la riabilitazione e la prevenzione delle recidive, con la finalità del miglior reinserimento del malato nel contesto familiare e sociale. la promozione della salute è diretta alla popolazione, studia le condizioni di vita e di salute ed agisce per migliorarle ed accresce la qualita di vita, Dott.ssa Alessandra Cecapolli - Ambiente Ospedaliero p. 1

2 esercitando la sua azione sull ambiente e sul sistema sociale per garantire alti livelli di sicurezza e di soddisfazione dei bisogni della persona. La prevenzione deve rimuovere i fattori di rischio e si rivolge alla persona attraverso l educazione sanitaria, per adottare comportamenti piu idonei a tutelare la salute. Oltre alla prevenzione, la tutela della salute comprende anche: DIAGNOSI, individuazione della malattia. CURA, trattamento ed assistenza alla persona malata. RIABILITAZIONE FISICA, PSICOLOGICA E SOCIALE, per il recupero totale o parziale dell autonomia della persona malata e il suo reinserimento nella società. L ambiente può essere una fonte di rischio per la salute, occorre dunque garantire nell ambiente: SICUREZZA: idoneità degli impianti elettrici, del sistema di riscaldamento, assenza di barriere architettoniche. Ogni ambiente è regolamentato da specifiche norme sulla sicurezza; SALUBRITA : il benessere e la salute della persona, in un ambiente confinato, dipendono da molti elementi, tra i quali il controllo del microclima e il contenimento del rischio infettivo. MICROCLIMA E il clima di un ambiente confinato, e l insieme di piu fattori, quali l umidità, la ventilazione, la temperatura, l illuminazione. 1. TEMPERATURA La temperatura esterna influisce sul mantenimento di quella corporea e per essere ottimale, dovrebbe essere tra 18 e 24 e logicamente va regolata in base al tipo di lavoro, alla condizione di salute e allo stato di riposo. L organismo mette in atto dei processi di termoregolazione (traspirazione, sudorazione, respirazione). La temperatura esterna influisce sul mantenimento di quella corporea ed i valori ottimali sono C. l organismo attua dei processi di termoregolazione e traspirazione (sudorazione, respirazione), quindi In ambiente ospedaliero in caso di alta temperatura: aumentare la ventilazione (finestre), spogliare il paziente, diminuire l umidità nella stanza, utilizzare il condizionamento dell aria. In ambiente ospedaliero in caso di bassa temperatura: utilizzare il sistema di riscaldamento, vestire il paziente. Dott.ssa Alessandra Cecapolli - Ambiente Ospedaliero p. 2

3 2. UMIDITA E il vapore acqueo presente nell aria con valori variabili fra 30-70%. Se l aria è troppo secca tende a disidratare, invece l aria ricca di umidità impedisce la traspirazione e la dispersione del calore dal corpo, per cui diventa insopportabile il caldo. in caso di alta umidità bisogna aumentare la ventilazione ed abbassare la temperatura; in caso di bassa umidità occorre riempire gli umidificatori di acqua quando si accende il riscaldamento. 3. VENTILAZIONE Indica il ricambio dell aria in un ambiente chiuso. Tale movimento provoca una maggiore dispersione di calore ed apporta quindi una sensazione di freschezza, la quale permette di sopportare così temperature elevate. Igienicamente l aspetto principale è rappresentato da un effettivo ricambio di aria tra ambiente chiuso e l esterno. La ventilazione in ambiente confinato è fondamentale per l allontanamento dell anidride carbonica, dei vapori, dei gas inquinanti, degli odori sgradevoli, inoltre diluisce il numero dei microrganismi, riequilibra l umidità e la temperatura, togliendo quella sensazione di aria viziata. Occorre però fare attenzione alle correnti d aria, pericolose anche per il sollevamento di polveri dal suolo. 4. ILLUMINAZIONE Un illuminazione adeguata ha effetto diretto sul buon funzionamento dell occhio, altrimenti si crea affaticamento e disturbi. illuminazione naturale = raggi solari illuminazione artificiale diretta = la sorgente di illuminazione diffonde la luce direttamente illuminazione artificiale indiretta = la sorgente di illuminazione diffonde la luce in modo indiretto, es. sul soffitto. L illuminazione artificiale: non deve produrre calore, non deve essere abbagliante, deve essere fissa e non tremolare, deve illuminare in modo sufficiente il campo di azione. SENSAZIONE DI BENESSERE TERMICO Temperatura umidità ventilazione STATO DI BENESSERE TERMICO 20 C, 50-60% di umidità, ricambio d aria ogni 2-3 ore Dott.ssa Alessandra Cecapolli - Ambiente Ospedaliero p. 3

4 STATO DI BENESSERE PSICO-FISICO Temperatura, umidità, ventilazione, illuminazione,rumore CAMERA DI DEGENZA Nei moderni ospedali sono previste camere a due posti letto. L ampiezza è calcolata in base ai posti, considerando il volume di aria necessaria per permettere la permanenza delle condizioni igieniche, lo spazio per gli arredi e le attrezzature necessarie, compresa l unità di vita. Si cerca di rendere l ambiente più accogliente possibile, attraverso la scelta dei colori e degli arredi, mentre viene assicurata la privacy con tende scorrevoli che separano le due unità di vita. Se la stanza non ha adiacente un bagno, deve essere dotata almeno di un lavandino. Ogni posto letto è provvisto di un sistema proprio di illuminazione, sistema di chiamata, prese elettriche per le esigenze del paziente ed apparecchi elettromedicali, impianto di erogazione dell ossigeno e prese per il vuoto. IL MICROCLIMA NELLA STANZA DI DEGENZA Deve essere regolato attraverso un sistema di condizionamento d aria, il quale agisce su temperatura, umidità, ventilazione e filtrazione dell aria. Spesso è presente solo il riscaldamento, mentre la ventilazione si ha attraverso le finestre, che dovrebbero essere costruite in modo tale da garantire un apertura anche parziale, evitando di esporre il paziente all aria diretta (vasistas o ghigliottina). TEMPERATURA: in inverno, in estate (il condizionatore non deve ridurre la temperatura di più di 6 rispetto all esterno). UMIDITA : dal 35 al 70%, con frequenti cambi di aria. L OSS nel controllo del microclima deve: segnalare variazioni della temperatura e dell umidità, lavare, disinfettare e riempire gli umidificatori, favorire il ricambio dell aria. Il ricambio deve avvenire: al mattino, durante il rifacimento del letto e operazioni di sanificazione, prima dei pasti, durante/appena terminata la visita dei familiari, quando vi sono odori sgradevoli, in preparazione della notte. L aria di un ambiente chiuso diventa viziata a causa delle persone che ci vivono. Con la respirazione si sottrae ossigeno e si cede anidride carbonica e vapore acqueo riscaldato. L aumento delle persone aumenta il numero dei Dott.ssa Alessandra Cecapolli - Ambiente Ospedaliero p. 4

5 microrganismi presenti; inoltre possono esserci anche fumo di tabacco, gas che derivano da impianti mal funzionanti, sostanze tossiche. Effettuare ricambi di aria garantisce la presenza di ossigeno, diminuiscono le sostanze nocive e i microrganismi, ripristinando la giusta umidità e temperatura. ILLUMINAZIONE. Si preferisce quella che proviene dalle finestre, ampie ed esposte a sud-est; se invece si deve provvedere con la luce artificiale, è preferibile quella semi-diretta, onde evitare abbagliamento. L uso scorretto di luce artificiale è sfavorevole al benessere della persona e negativo per l economia ospedaliera, SI RICORDA CHE LE LUCI NON USATE DEVONO ESSERE SPENTE!!!!! RUMORE: il paziente in genere, è molto sensibile al rumore, per cui: evitare rumore inutile, controllare la manutenzione ed effettuare la pulizia dei carrelli, soprattutto delle ruote, non parlare ad alta voce, usare calzature non rumorose, invitare i visitatori ad un comportamento adeguato, rispettare gli orari di riposo, anche quelli non convenzionali, ma che si crea naturalmente il paziente Dott.ssa Alessandra Cecapolli - Ambiente Ospedaliero p. 5

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