Il trasporto aereo ed il Protocollo di Kyoto

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1 Domenico Santino Progetto Speciale Clima Globale Il trasporto aereo ed il Protocollo di Kyoto 1

2 Indice Perché il Protocollo di Kyoto Il trasporto aereo e gli accordi internazionali L impatto del trasporto aereo sul clima Riduzione dell impatto 2

3 Perché il Protocollo di Kyoto 3

4 Variazioni della temperatura a livello della superficie terrestre 4

5 5

6 I GHG: caratteristiche e sorgenti di emissione GHG Concentr. nel XVIII sec. (ppbv) Concentr. attuale (ppbv) Vita media in atmosfera (anni) Sorgenti antropiche GWP CO Combustibili fossili, LUCF, produzione di cemento CH Produzione di combustibili fossili, risaie, discariche, allevamenti N 2 O Fertilizzanti, processi industriali, combustione HFC 0 0,105 12,1 Refrigeranti liquidi PFC 0 0, Produzione di alluminio primario SF 6 0 0, Fluido dielettrico

7 Strategie di intervento nei confronti dei cambiamenti climatici di origine antropica 1. Strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici agire sulle cause 7

8 2. Strategie di adattamento ai cambiamenti climatici agire sugli effetti 8

9 Obiettivi della mitigazione 1. A breve termine: stabilizzazione delle emissioni di gas serra di origine antropica 2. A lungo termine: stabilizzazione delle concentrazioni in aria dei gas serra ad un livello non pericoloso per il sistema climatico e per i sistemi umani 9

10 Opzioni della mitigazione Diminuire le emissioni Uso razionale dell energia ed efficienza energetica Sequestro del carbonio Uso di fonti rinnovabili Uso di nuovi vettori energetici Uso dell energia nucleare Aumentare gli assorbitori di carbonio (sinks) Forestazione, riforestazione, afforestazione Riduzione del degrado suoli Ottimizzazione della gestione agroforestale 10

11 Eventi significativi nello sviluppo di una coscienza mondiale dei problemi ambientali 1972: pubblicazione del rapporto del Club di Roma I limiti dello sviluppo (Meadows D.H et al. 1972). 1972: Conferenza ONU sull Ambiente a Stoccolma e 1987: Istituzione della WCED (World Commission on Environment and Devolopment), denominata anche Commissione Brundtland (1983), e pubblicazione del Rapporto Brundtland (1987) che definisce lo sviluppo sostenibile. 1992: United Nations Conference on Environment and Development (UNCED), Rio de Janeiro e Convenzioni collegate (UNFCCC, UNBD, UNCCD) 1997: Protocollo di Kyoto - Accordo internazionale per la riduzione delle emissioni dei gas serra. 11

12 Riguarda: Il Protocollo di Kyoto siglato il 7 dicembre 1997 ed entrato in vigore il 16 febbraio 2005 la 1 finalità della strategia di mitigazione (stabilizzazione delle emissioni) i soli Paesi dell Allegato I alla Convenzione (Paesi OCSE e Paesi dell Europa centrale e dell est - paesi industrializzati ) secondo il principio della responsabilità comune ma differenziata 12

13 Obiettivo Riduzione per i Paesi Allegato I della Convenzione delle emissioni complessive dei gas ad effetto serra (GHG) del 5,2% rispetto al 90 entro il periodo

14 Emissioni CO2 90 ed obiettivi di Kyoto Totale 1990 (Mton) Kyoto Target % Totale 1990 (Mton) Kyoto Target % Australia Lussemburgo Austria Monaco Belgio Norvegia Bulgaria Nuova Zelanda Canada Olanda Danimarca Polonia Estonia Portogallo Federazione Russa Regno Unito Finlandia Repubblica Ceca Francia Romania Germania Slovacchia Giappone Slovenia Grecia Spagna Irlanda Stati Uniti Islanda Svezia Italia Svizzera Lettonia Ucraina Liechtenstein Ungheria Lituania

15 I GHG del Protocollo di Kyoto I GHG considerati sono: anidride carbonica (CO 2 ), metano (CH 4 ), protossido di azoto (N 2 O), esafluoruro di zolfo (SF 6 ), idrofluorocarburi (HFC), perfluorocarburi (PFC). 15

16 Come raggiungere l obiettivo? Politiche e Misure Nazionali; Meccanismi Flessibili: Commercio delle emissioni (Emissions Trading); Attuazione comune (Joint Implementation); Meccanismo di sviluppo pulito (Clean Development Mechanism) Bubble 16

17 Politiche e misure Sono quelle iniziative definite dai singoli Paesi attraverso programmi attuativi specifici realizzati all'interno del territorio azionale (miglioramento dell'efficienza energetica, sviluppo di fonti di energia rinnovabili, ecc.). 17

18 Emissions Trading In base all art. 17 del Protocollo di Kyoto, i Paesi dell Allegato I, che riducono le emissioni in misura maggiore del loro impegno previsto, possono vendere tale surplus ad altri Paesi dell Allegato I. 18

19 Joint Implementation In base all art.6 del Protocollo di Kyoto, I Paesi dell Allegato I possono trasferire od acquisire unità di riduzione ottenute mediante specifici progetti sviluppati congiuntamente. 19

20 Clean Development Mechanism In base all art. 12 del Protocollo di Kyoto, I Paesi dell Allegato I possono acquisire dei certificati di riduzione delle emissioni ottenuti mediante specifici progetti realizzati con Paesi in via di sviluppo. 20

21 Bubble Possibilità, prevista dall art. 4 del Protocollo di Kyoto, di adempiere il vincolo sulle emissioni di gas serra, per bolle, ossia per macroregioni. L Unione Europea rappresenta una bolla, ovvero ha un target globale del - 8% che, in un secondo tempo, è stato ripartito tra i diversi stati. 21

22 L Unione Europea ha ratificato il Protocollo di Kyoto durante il Consiglio dei Ministri dell Ambiente del 4 marzo L Italia ha ratificato il Protocollo con la legge 120/2002 del 1 giugno

23 L impegno della UE prevede che gli Stati Membri riducano le loro emissioni di gas effetto serra del 8%. Questo obiettivo è stato suddiviso fra tutti gli Stati Membri sulla base del cosiddetto Burden Sharing, che stabilisce gli specifici obiettivi dei singoli Stati, in cui all Italia spetta una riduzione del 6,5 23

24 Stati Membri Obiettivo di riduzione (%) Austria -13 Belgio -7,5 Danimarca -21 Finlandia 0 Francia 0 Germania -21 Grecia 25 Irlanda 13 Italia -6,5 Lussemburgo -28 Olanda -6 Portogallo 27 Regno Unito -12,5 Spagna 15 Svezia 4 Totale UE -8 24

25 Il trasporto aereo e gli accordi internazionali

26 L obiettivo fondamentale della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici è quello di raggiungere la stabilizzazione delle concentrazioni di gas ad effetto serra nella atmosfera ad un livello che impediscano pericolose interferenze antropiche con il sistema clima. 26

27 La Convenzione impegna i paesi sviluppati (Allegato I) ad adottare politiche nazionali ed intraprendere corrispondenti misure per mitigare i cambiamenti climatici, limitando le sue emissioni antropiche di gas ad effetto serra e proteggendo ed aumentando i sistemi di assorbimento e di accumulo dei gas ad effetto serra (par. 4.2(a)) 27

28 Art. 2.2 del Protocollo di Kyoto Le Parti comprese nell Allegato I perseguiranno l obiettivo di limitare o ridurre le emissioni di gas ad effetto serra non compresi nel Protocollo di Montreal e derivanti dai combustibili aerei e navali, lavorando in collaborazione con ICAO e IMO, rispettivamente. 28

29 L impatto del trasporto aereo sul clima 29

30 Gli aeri perturbano l atmosfera: cambiando i livelli di fondo dei gas presenti in tracce e del particolato formando scie di condensazione (condensation trails contrails).

31 Composizione dell atmosfera Componente Simbolo % in volume Azoto N 2 78,03 Ossigeno O 2 20,99 Argon Ar 0,94 Anidride carbonica CO 2 0,03 Idrogeno H 2 0,01 Neon Ne 0,

32 Gli aerei volano normalmente ad un altezza di crociera compresa tra gli 8 ed i 12 km Combustibile (C n H m + S) Combustione ideale: CO 2 + H 2 O +N 2 + O 2 + SO 2 Aria (N 2 + O 2 ) Combustione reale: CO 2 + H 2 O +N 2 + O 2 + SO 2 + NO x + HC + CO + C ful + SO x 32

33 L anidride carbonica (CO 2 ) grande quantità emessa in atmosfera lungo periodo di residenza in atmosfera Aumento dell effetto serra 33

34 Ossidi di azoto (NO x ) producono ozono (gas serra) mediante interazione con la luce solare riducono le concentrazioni di metano (gas serra) nell atmosfera Effetto netto Aumento dell effetto serra 34

35 Il vapor d acqua (H 2 O) - 1/2 esso viene rimosso presto dall atmosfera mediante le precipitazioni il suo effetto di riscaldamento è modesto 35

36 Il vapor d acqua (H 2 O) - 2/2 Il vapor d acqua emesso ad alta quota spesso innesca scie di condensazione (condensation trails - contrails) che tendono a riscaldare la terra Tali scie di condensazione possono svilupparsi in cirri (nubi di cristalli di ghiaccio), anche essi sospettati di avere un significativo effetto riscaldante. 36

37 Particelle a base di solfati e a base di carbonio - 1/2 Le particelle a base di carbonio assorbono calore ed hanno un effetto riscaldante Le particelle a base di solfati riflettono la radiazione solare ed hanno un piccolo effetto di raffreddamento 37

38 Particelle a base di solfati e a base di carbonio - 2/2 effetto minore in confronto alle altre emissioni degli aerei possono influenzare la formazione e le proprietà delle nubi 38

39 Comunque l IPPC ha stimato che l impatto globale sui cambiamenti climatici dovuti al trasporto aereo sia 2 4 volte maggiore di quello dovuto alle sole emissioni di CO 2, anche senza tenere in conto gli effetti derivanti dall aumento della formazione dei cirri 39

40 Riduzione dell impatto delle emissioni del trasporto aereo

41 Emissioni di CO 2 per settori a livello mondiale Produzione di energia elettrica e calore Carbone Petrolio Gas Altri Totale % 5858,9 762,1 1241, 5 Crescita 00/90 4,6 7867,1 32,5 23,0 & Autoproduttori ,1 464,4 40,2 1115,7 4,6 88,20% Altre industrie energetiche Industrie manifatturiere e costruzioni 156,6 629,4 451,7 0,5 1238,2 5,1 12,10% 1902,3 1340,9 1088, 4 9,9 4341,5 17,9-7,80% Trasporti 22,7 5484,3 125, ,4 23,2 25,10% su strada 4130,3 6,5 4136,8 17,1 28,50% Altri settori 479, , 1 1,8 3227,3 13,3-5,50% residenziale ,3 874,8 0,1 1863,2 7,7 6,80% Totale inventari nazionali 23422,2 96, % Trasporti marini 460,7 1,9 26,60% Trasporti aerei 343,4 1,4 20,40% Totale emissioni 24226,3 100,0 Fonte IEA

42 Emisssioni totali per settori 13,3% 1,9% 1,4% 32,5% 23,2% 17,9% 5,1% 4,6% Produzione di energia elettrica e calore Altre industrie energetiche Trasporti Autoproduttori Industrie manifatturiere e costruzioni Altri settori Trasporti marini Trasporti aerei 42

43 Quadro europeo Mentre nell ambito della UE le emissioni totali di gas serra sono diminuite del 5,5% dal 1990 al 2003, le emissioni di CO 2 derivanti soltanto dal trasporto aereo internazionale sono aumentate del 73% per i 25 Stati Membri 43

44 Problemi per la riduzione dell impatto Incertezze scientifiche Assegnare alle Parti gli obiettivi di riduzione Definire il soggetto che dovrebbe essere responsabile delle riduzioni Definire sistemi di monitoraggio, rendicontazione e verifica delle emissioni 44

45 Incertezze Includere oltre alle emissioni di CO 2 tutti gli altri effetti non dovuti ad essa che contribuiscono comunque ai cambiamenti climatici 45

46 Assegnazione - 1/2 Attualmente nell ambito della Convenzione sui cambiamenti climatici (UNFCCC) le emissioni da traffico aereo vengono separate e trattate in modo diverso a seconda se si tratta di traffico nazionale o di traffico internazionale.

47 Assegnazione - 2/2 Le linee guida UNFCCC per il rendiconto delle emissioni affermano che le Parti dovrebbero anche riportare le emissioni dai combustibili per il trasporto aereo e marittimo internazionale come due separate voci nei loro inventari. 47

48 Ipotesi di assegnazione allocazione alle Parti dove viene venduto il combustibile; allocazione alle Parti in base alla nazionalità dell operatore; allocazione alle Parti in base alla partenza/arrivo (o condivisa) dell aereo; allocazione alle Parti in base alla partenza/arrivo (o condivisa) del passeggero /carico; nessuna allocazione 48

49 Soggetto responsabile Attualmente sembra che i gestori degli aerei siano i soggetti più adatti a poter garantire che si possano ottenere riduzioni delle emissioni in modo efficace ed efficiente 49

50 Monitoraggio della CO 2 Il modo più preciso: Misura della quantità di combustile usata per ciascun volo (prassi già in atto) Calcolo delle emissioni di CO 2 tramite la conoscenza del contenuto di carbonio nel combustibile 50

51 Grazie per l attenzione 51

52 Principio di supplementarità e complementarità Il Protocollo di Kyoto afferma in vari punti (art. 6, 12, 17) che l uso dei meccanismi flessibili deve intendersi come supplementare e/o integrativo delle politiche e misure di riduzione delle emissioni adottate a livello nazionale. 52

53 Principio di addizionalità In base agli articoli 6 e 12 del PK, le unità di riduzione ed i certificati di riduzione delle emissioni sono acquisiti se i progetti di JI e di CDM producono delle riduzioni delle emissioni che sono addizionali a quelle che si avrebbero secondo uno scenario business as usual. 53

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