Più sicurezza nel vetro, più mercato per tutti il contesto del nuovo DT 210:2014
|
|
- Romina Vigano
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Glas Müller Vetri Ag - Spa 16/05/2014 Più sicurezza nel vetro, più mercato per tutti il contesto del nuovo DT 210:2014 Ing. Michel Palumbo: Iscr. Ord. BS: 2989 michel.palumbo@vetrostrutturale.it info@glassafetyservice.it
2 Vetro Strutturale 2.0 Firenze Luxury Shop Realizzazione di copertura trasparente Progetto architettonico Arch. Nardi Claudio Strutturista vetro: Ing. M.Palumbo Glass Safety Service
3 Vetro Strutturale 2.0 Arqua Petrarca (PD) Realizzazione copertura Loggia de Vicari Progetto architettonico Arch. Rebeschin e Arch. Schiavon Strutturista vetro Ing. M.Palumbo Glass Safety Service
4 Vetro Strutturale 2.0 Borso del Grappa (TV) - Realizzazione di All Glass Staircase Progetto architettonico Arch.Guglielmini e M. Armani. Strutturista vetro: Ing. M.Palumbo - Glass Safety Service
5 Vetro Strutturale 2.0 Bassano del Grappa (VI) - Realizzazione di Scala a sbalzo Progetto architettonico Arch. Lucato. Strutturista vetro: Ing. M.Palumbo - Glass Safety Service
6 Vetro Strutturale 2.0 Auron (Francia) - Realizzazione di Scala All Glass Progetto architettonico Arch. Morabito. Strutturista vetro: Ing. M.Palumbo - Glass Safety Service
7 ma oggi cosa si intende per Vetro Strutturale?
8 E il mercato? Il mercato cresce nel momento in cui è chiara, sentita e riconosciuta l esigenza della sicurezza. Dopo 40 anni di inerzia si passa da una UNI7143:1972 obsoleta e inefficiente, ai sensi del NTC 2008, al CNR DT 210:2013 alla UNI TR 11463:2012 alle prossime UNI7697:2014, pren e pren Come visto: - gradini, - piani calpestabili, - coperture, - parapetti sono tutti elementi strutturali che devono garantire il requisito essenziale ER1 ed ER4 previsto dal Regolamento Europeo 305/11
9 I presupposti fondamentali per la progettazione del Vetro Strutturale Conformemente ai principi della UNI EN 1990, si definisce struttura una unione/accostamento organizzato e permanente di diverse parti, progettate per sopportare azioni di natura ambientale e/o antropica e/o accidentale, adatta a fornire rigidezza adeguata per la destinazione d uso prevista. Una struttura risulta formata da parti (elementi strutturali essenziali) che contribuiscono direttamente alla resistenza e/o rigidezza nei confronti delle azioni imposte e da parti (accessorie) che non contribuiscono direttamente alla sua resistenza e/o rigidezza. Il dimensionamento strutturale di un opera, ai sensi del Regolamento UE305/2011, deve soddisfare: il requisito di base n.1 Resistenza meccanica e stabilità ; il requisito di base n.4 Sicurezza e accessibilità nell'uso. Le parti accessorie (ad es i tamponamenti) devono soddisfare esclusivamente il requisito di base n.4 Sicurezza e accessibilità nell'uso.
10
11 I Cardini della Progettazione LEGGI e REGOLAMENTI Obbligatorie: Prescrittive o Prestazionali Letteratura Tecnico-Scientifica, Norme Tecniche Straniere Costituiscono linee guida nella progettazione Norme tecniche Secondo la Direttiva Europea 98/34/CE del 22 giugno 1998: "norma" è la specifica tecnica approvata da un organismo riconosciuto a svolgere attività normativa per applicazione ripetuta o continua, la cui osservanza non sia obbligatoria e che appartenga ad una delle seguenti categorie: norma internazionale (ISO) norma europea (EN) norma nazionale (UNI)
12 ER1 ed ER4 ER1: requisito di base n.1 Resistenza meccanica e stabilità ER4: requisito di base n.4 Sicurezza e accessibilità nell'uso ER1: Progettazione e verifica Statica NTC 2008 CNR DT 210:2013 Dinamica UNI 7697:2007 UNI EN 12600:2004 ER4: Sicurezza UNI 7697:2007 UNI EN 12600:2004 UNI TR Accessibilità in sicurezza DM /06/1989 (B.C.R.A.) Rep. CEC. 6/81
13 Carichi agenti: NTC2008 (14/01/2008) Carichi variabili Carichi sismici Carico neve Carico vento (calcolo base+cnr207) Resistenze: CNR DT210 (05/12/2013) Vetro (senso riduttivo) Stratificato (accezione più ampia) Cap. XII NTC2008 Per quanto non diversamente specificato nella presente norma, si intendono coerenti con i principi alla base della stessa, le indicazioni riportate nei seguenti documenti: - Eurocodici; - Norme UNI EN armonizzate; - Norme per prove, materiali e prodotti pubblicate da UNI. Inoltre ( ), a integrazione delle presenti norme e per quanto con esse non in contrasto, possono essere utilizzati i documenti di seguito indicati che costituiscono riferimenti di comprovata validità: - Istruzioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici; - Linee Guida del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici; - Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico ; - Istruzioni e documenti tecnici del Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.). Possono essere utilizzati anche altri codici internazionali, purché sia dimostrato che garantiscano livelli di sicurezza non inferiori a quelli delle presenti Norme tecniche.
14 NTC2008
15 Quanto resiste il Vetro Strutturale? Il vetro come materiale da costruzione, con funzione strutturale, è un materiale relativamente nuovo che richiede particolare attenzione nel dimensionamento e nell impiego degli elementi con esso realizzati. Costruire con il vetro piuttosto che con altri materiali non è né più difficile né più complesso, ma richiede la considerazione di aspetti specifici essenzialmente legati alla sua fragilità intrinseca...
16 Cosa influenza la resistenza del Vetro Strutturale? CNR 210 velocità di applicazione del carico trattamenti termici temperatura intercalare polimerico difetti esistenti sulla superficie umidità ambientale Dimensioni delle lastre e dei bordi sollecitati Trattamenti superficiali grado di molatura
17 Come si determina la resistenza del Vetro? CNR 210 trattamenti termici grado di molatura Lunghezza bordo molato tempo velocità di applicazione del carico difetti esistenti sulla superficie Dimensioni delle lastre CC1 CC2 CC3
18 Come si determina la resistenza del Vetro? CNR 210 Classe di Conseguenza SLC
19 Come si determina la resistenza del Vetro-Stratificato? CNR 210 Il comportamento dello stratificato dipende dalla durata e dalla temperatura di applicazione del carico che influenzano in maniera considerevole la rigidezza a taglio (G) del polimero di stratifica il cui ruolo, interpretato in chiave moderna, è quello di trasferire gli sforzi a taglio tra le lastre del multistrato Tg di un polimero amorfo e semicristallino
20 Come si determina la resistenza del Vetro-Stratificato? CNR 210 Sp-Eq deformazione Sp-Eq sforzo Spessore equivalente: modello EET Bisogna conoscerne limiti e potenzialità per applicarlo con consapevolezza.
21 Come si determina la resistenza del Vetro-Stratificato? NTC CNR 210 La Progettazione Kmod=0.26 T=TLT + Kmod=0.72 T=TBT Kmod=0.26 T=TLT + Kmod=0.78 T=TBT
22 I Princìpi della Sicurezza Con l'indicazione di una classe prestazionale minima (classe 1B1) che la norma UNI 7697:2007 indica chiaramente che le soluzioni adottate dal progettista non devono consentire la caduta nel vuoto, ovvero devono essere in grado di sostenere un urto di 600J (come prescritto dalla UNI EN 12600:2004) senza che il sistema vetro causi la caduta nel vuoto, indipendentemente dalle dimensioni e dai sistemi di vincolo.
23 UNI EN 12600:2004 la prova delpendolo La prova consiste nel colpire 4 provini, le cui dimensioni sono indicate nella norma, intelaiati sui quattro lati, a partire dall altezza minima di caduta determinata in funzione della classe a cui è destinato il materiale. Livello mm mm mm Altezza di caduta A fronte di una determinata tipologia di vetro (β) su cui è eseguito il test: -) il primo numero (α) individua la classe nella quale il campione può ritenersi sicuro anche in caso di rottura, vale a dire non pericoloso; -) il secondo numero (γ) individua la classe nella quale il campione, oltre a non essere pericoloso, garantisce anche una capacità di contenimento eliminando di fatto il rischio di caduta nel vuoto dell utente. Classificazione 2 (B) 2 Caso vetro stratificato Una serie di provini di vetro stratificato sono stati sottoposti a prova di impatto con i seguenti risultati: a 190 mm 3 provini non si sono rotti e 1 provino si è rotto in modo conforme a quanto indicato nella terza colonna della tabella precedente; a 450 mm tutti i 4 provini si sono rotti in modo conforme a quanto indicato nella terza colonna della tabella precedente ; a 1200 mm tutti i 4 provini si sono rotti in modo non conforme a quanto indicato nella terza colonna della tabella precedente. Classificazione 1 (C) 3 Caso vetro temprato Una serie di provini di vetro di silicato sodo calcico temprato termicamente sono stati sottoposti a prova di impatto con i risultati seguenti: a 190 mm tutti i 4 provini non si sono rotti; a 450 mm tutti i 4 provini si sono rotti in modo conforme a quanto indicato nella prima colonna della tabella 1; a 1200 mm: tutti i 4 provini si sono rotti in modo conforme a quanto indicato nella prima colonna della tabella precedente.
24 Perché 1200? Se non c è un percorso libero da ostacoli la velocità di un individuo può stimarsi in: 2,5-3 m/s; altrimenti può arrivare fino a 5 m/s.
25 Gulliver potrebbe mai esistere?
26 Si può scalare il carico statico? Appoggi puntuali
27 Si può scalare il carico dinamico?
28 Si può scalare qualsiasi grandezza? IMPATTO a parità di vincolo STATICA solo in presenza di vincoli lineari
29 Si può prevedere il futuro? Esistono sistemi software particolarmente efficaci, ma complessi (come evidenziato dalle immagini di seguito riportate), che consentono di stimare con un buon grado di accuratezza le grandezze meccaniche di interesse, ma impostare e mettere in campo questi calcoli risulta fortemente oneroso dal punto di vista del tempo impiegato in quanto necessitano di una capacità operativa e interpretativa non banale oltre che di lunghi tempi di pre-calcolo che non si addicono tanto alla preventivazione, ma sono invece orientati alla progettazione esecutiva. Esistono invece software più immediati ed user friendly che consentono in pochi minuti di definire stratifiche utili in fase di preventivazione a generare stime di costo nel rispetto delle principali normative vigenti per quei settori definibili come commodity per i quali è comunque richiesto il Requisito Essenziale ER1. Di seguito è riportato l esempio di input ed output di PROGRAMMAVETRO.
30
31
Dimensionamento di Elementi in Vetro per Applicazioni Strutturali ai sensi delle più Recenti Norme Tecniche
Dimensionamento di Elementi in Vetro per Applicazioni Strutturali ai sensi delle più Recenti Norme Tecniche Le novità nella progettazione del vetro per applicazioni strutturali secondo il CNR DT210:2013
DettagliDistonie normative nella progettazione del vetro strutturale
Distonie normative nella progettazione del vetro strutturale Laddove il progettista del vetro si scontra con il disordine di riferimenti normativi PhD - : progettista di vetro strutturale di Distonie normative
Dettagli[NUOVO QUADRO NORMATIVO NEL SETTORE DEL VETRO PIANO]
2013 Ing. Michel PALUMBO [NUOVO QUADRO NORMATIVO NEL SETTORE DEL VETRO PIANO] Riportiamo il nostro parere relativamente ad alcuni quesiti fondamentali indotti dai nuovi testi di riferimento sul vetro piano
DettagliIntroduzione sui principi generali. Principi generali e conseguenze sulla progettazione
Dimensionamento di Elementi in Vetro per Applicazioni Strutturali ai sensi delle più Recenti Norme Tecniche Introduzione sui principi generali della nuova UNI 7697:2015 Principi generali e conseguenze
DettagliIng. Gabriele ROMAGNOLI. NUOVA NORMA UNI : Prove su parapetti in vetro. Milano, 09 marzo In collaborazione con
Ing. Gabriele ROMAGNOLI NUOVA NORMA UNI 1601410: Prove su parapetti in vetro Milano, 09 marzo 2017 In collaborazione con Edificio nel centro di Milano PRIMA: Alta dispersione termica di pareti e infissi:
DettagliPROGETTO DI ELEMENTI IN VETRO STRUTTURALE SECONDO LA NORMA pren (CEN/TC129/WG8).
PROGETTO DI ELEMENTI IN VETRO STRUTTURALE SECONDO LA NORMA pren 13474-3 (CEN/TC129/WG8). Ing. Leonardo Lani 1 INTRODUZIONE La progettazione di elementi in vetro strutturale ha avuto negli ultimi quindici
Dettagli[REPORT SUL DOCUMENTO UNI/TR PROCEDURA DI CALCOLO 2/2]
2013 Ing. Michel PALUMBO Ottobre, 2013 n 6 www.glassafetyservice.it [REPORT SUL DOCUMENTO UNI/TR 11463 PROCEDURA DI CALCOLO 2/2] Report sul documento UNI/TR 11463 promulgato da UNI nel mese di ottobre
DettagliIl vetro in sicurezza nel condominio: Cosa impone la Normativa UNI 7697?
Il vetro in sicurezza nel condominio: Cosa impone la Normativa UNI 7697? 22 maggio 2014 Il 22 maggio 2014 entra in vigore il nuovo aggiornamento della norma UNI 7697. Da tale data tutti i nuovi contratti
DettagliVetri di strutturali e di sicurezza
Vetri di strutturali e di sicurezza Elementi in vetro! - involucro edilizio (building skin)! - componenti costruttivi (structure-forming elements)! progettazione! capacità portante in esercizio resistenza
DettagliLa responsabilità di chi si assume il ruolo di progettista
La responsabilità di chi si assume il ruolo di progettista di Ing. Michel PALUMBO, progettista strutture in vetro portante per ogni comunicazione: michel.palumbo@vetrostrutturale.it Se da una parte le
DettagliVetri di strutturali e di sicurezza
Vetri di strutturali e di sicurezza Elementi in vetro! - involucro edilizio (building skin)! - componenti costruttivi (structure-forming elements)! progettazione! capacità portante in esercizio resistenza
DettagliARGOMENTI: MATERIALIEPRODOTTIDACOSTRUZIONE TIPOLOGIESTRUTTURALIEDETTAGLICOSTRUTTIVI AZIONISULLECOSTRUZIONI RISPOSTA SISMICA E CRITERI DI PROGETTAZIONE
ARGOMENTI: MATERIALIEPRODOTTIDACOSTRUZIONE TIPOLOGIESTRUTTURALIEDETTAGLICOSTRUTTIVI AZIONISULLECOSTRUZIONI RISPOSTA SISMICA E CRITERI DI PROGETTAZIONE BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE Footer Text
Dettagliprof. Maurizio Piazza
prof. Maurizio Piazza dott. ing. Roberto Tomasi prepresidente UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO dott. ing. Mauro Andreolli CONTRIBUTO AL SISTEMA CASA IN LEGNO E AL GMH ITEA Normazione e certificazione su
DettagliCalcolo degli spessori
Il metodo di dimensionamento dei vetri nelle applicazioni trattate in questo Manuale è conforme alle nome in vigore al momento della redazione. Formula generale Lo spessore teorico minimo ammesso per le
Dettagli1. PROGETTAZIONE STRUTTURALE
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2016/17 dott. ing. Isaia Clemente 1. PROGETTAZIONE STRUTTURAE Settembre 2016 v. 11.0 - Pag. 1.1-1.1. a terminologia Design of concrete structures une definizioni comuni
DettagliStrutture di muratura: EC6 parte 1.2.
Strutture di muratura: EC6 parte 1.2. Mauro Sassu Dipartimento di Ingegneria Strutturale Università di Pisa e-mail: m.sassu@unipi.it 23/09/2008 M.Sassu 1 L Eurocodice 6 (strutture di muratura): EN 1996
DettagliProprietà meccaniche. elasticità. resistenza. densità di legami chimici forza del legame
Proprietà meccaniche elasticità r 0 resistenza densità di legami chimici forza del legame Anche le proprietà meccaniche dipendono sostanzialmente dai legami chimici presenti nel materiale. La curva che
DettagliLA VULNERABILITÀ SISMICA DEGLI IMPIANTI TECNICI. ASPETTI PROGETTUALI E REALIZZATIVI.
CONVEGNO SISMA ED ELEMENTI NON STRUTTURALI Approcci, Stati Limite e Verifiche Prestazionali Bologna 24 ottobre 2014 LA VULNERABILITÀ SISMICA DEGLI IMPIANTI TECNICI. ASPETTI PROGETTUALI E REALIZZATIVI.
DettagliLa normativa tecnica nella progettazione e costruzione delle facciate
La normativa tecnica nella progettazione e costruzione delle facciate Paolo Rigone*, Valentina Ferrari** *ABC, Politecnico di Milano ** Ufficio Tecnico UNCSAAL Sempre di più l involucro edilizio deve essere
DettagliANALISI DEI CARICHI AGENTI SULLE STRUTTURE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Facoltà di Ingegneria gg Corso di Laurea in Ingegneria Edile Corso di Architettura Tecnica II Prof. Francesco Polverino ANALISI DEI CARICHI AGENTI SULLE STRUTTURE
DettagliGiorgio Monti CONCETTI BASILARI DEL PROGETTO DI RINFORZO E PROBLEMATICHE SPECIALI. Capitolo 3: Università di Roma La Sapienza CNR-DT 200/2004
CNR-DT 200/2004 Istruzioni per la Progettazione, l Esecuzione ed il controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l utilizzo di Compositi Fibrorinforzati Capitolo 3: CONCETTI BASILARI DEL
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO
COMUNE di INDUNO OLONA - PROVINCIA DI VARESE PROGETTO di AMPLIAMENTO del CIMITERO COMUNALE PROGETTO STRUTTURALE ESECUTIVO RELAZIONE DI CALCOLO Brescia, 20 Ottobre 2011 1 Il dimensionamento e le verifiche
DettagliPROGETTO DI RICERCA SPERIMENTALE RELATIVA ALL IMPIEGO DEL GASBETON IN ZONA SISMICA
PROGETTO DI RICERCA SPERIMENTALE RELATIVA ALL IMPIEGO DEL GASBETON IN ZONA SISMICA PREMESSA L Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 regolamenta in modo organico
Dettaglicompartimentazioni verticali compartimentazioni verticali NoN portanti risultati di prove: metodo sperimentale
COMPARTIMENTAZIONI VERTICALI NON PORTANTI Gli interventi tesi alla realizzazione di elementi di compartimentazione verticale non portanti sono rivolti: - alla realizzazione di pareti o setti tagliafuoco
DettagliPENDENZE E SISTEMI ANTICADUTA
CRITERI PROGETTUALI Scheda: CR006 Rev: 10/06/2009 18.26.00 Pagina 1/1 PENDENZE E SISTEMI ANTICADUTA Pendenze La Uni 8088 classifica le coperture secondo la loro pendenza suddividendole in tre principali
Dettagli2. PROPRIETA STRUTTURALI DEL LEGNO
2. PROPRIETA STRUTTURALI DEL LEGNO 2.1 COMPORTAMENTO DEL LEGNO NETTO (PICCOLI PROVINI SENZA DIFETTI) PROPRIETA INTRINSECHE CORRELATE A PROVE FLESSIONE LONGITUDINALE ~50x50x350 mm M = P 2 l 2 f m = h 2
DettagliDIZIONARIO DELLA MEMBRANA: Termini di uso comune parlando di membrane
DIZIONARIO DELLA MEMBRANA: Termini di uso comune parlando di membrane Termini inerenti la membrana: CIMOSA: Definita come bordo della membrana, il quale si presenta privo di auto protezione apportata,
DettagliÈ di sua competenza, inoltre, indicare al Progettista delle Travi PREM come trattare i seguenti aspetti:
1.1 Prescrizioni Progettuali Travi PREM SD a1 Al Progettista del complesso strutturale spetta individuare, per le Travi PREM considerate nel progetto, la loro morfologia e la loro categoria strutturale.
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO PARAPETTO IN FERRO VERNICIATO
COMUNE DI CORNEDO VICENTINO PROVINCIA DI VICENZA REALIZZAZIONE DI PARCHEGGIO IN PIAZZA SAN MARCO A MUZZOLON Proprietari: Parrocchia San Marco Muzzolon Comune di Cornedo Vicentino RELAZIONE DI CALCOLO PARAPETTO
DettagliTipologie di murature portanti
Tipologie di murature portanti Le murature costituite dall assemblaggio organizzato ed efficace di elementi e malta possono essere a singolo paramento, se la parete è senza cavità o giunti verticali continui
DettagliPer questo sono stati proposti numerosi metodi di rinforzo.
Dal punto di vista meccanico il vetro presenta numerosi limiti. Il tutto può essere racchiuso nella limitata tenacità a frattura (causa della fragilità, della danneggiabilità, della bassa resistenza, della
DettagliRequisiti prestazionali e geometrici dei ponteggi per la protezione dei lavoratori in copertura
ESEM-CPT Ente Unificato Formazione e Sicurezza Milano Via Isaac Newton,3-29 settembre 2017 Convegno La ricerca sui ponteggi metallici: Utilizzo come protezione collettiva in sommità e comportamento strutturale
DettagliPROTECT CLIMALIT SGG. Protetti e sicuri a casa vostra! LE VETRATE ISOLANTI DI SICUREZZA
11:26 Pagina 8 SGG CLIMALIT PROTECT è un marchio registrato SAINT-GOBAIN GLASS. Saint-Gobain Glass Italia S.p.A. Via Romagnoli, 6 I-20146 Milano - Italia Ufficio Tecnico Saint-Gobain Glass Italia Tel:
DettagliIngegneria del vetro V.M. Sglavo UNITN Proprietà meccaniche. elasticità! resistenza! densità di legami chimici! forza del legame!
Proprietà meccaniche elasticità! r 0 resistenza! densità di legami chimici! forza del legame! Durezza! P! profilo impronta scala Mohs diamante 10 zaffiro 9 topazio 8 quarzo ortoclasio apatite fluorite
DettagliDipartimento di Ingegneria Civile e Industriale Sezione Aerospaziale. Convenzione Università di Pisa DeltaTech del 26/03/2014
Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale Sezione Aerospaziale Convenzione Università di Pisa DeltaTech del 26/03/2014 Rapporto Attività di Ricerca Prove di Impatto Ing. R. Lazzeri e-mail: r.lazzeri@ing.unipi.it
DettagliETAG034 (used as EAD)
ETAG034 (used as EAD) ETAG0034 Marco Sarti Tel. 0541-322304 m.sarti@giordano.it 2 ETAG0034 Scopo e campo di applicazione Kit di rivestimento di pareti esterne verticali, fissati meccanicamente ad una sottostruttura.
DettagliVERIFICA SECONDO UNI EN 13374
Ferro-met SRL Via Medici 22/24/24a - 25080 Prevalle (BS) Tel. +39 030 6801973 Fax. +39 030 6801163 P.IVA - C.F. - C.C.I.A.A. BS: 01757240989 REA 349144 Cap. Soc. 300.000 Int. Vers. www.ferro-met.com info@ferro-met.com
DettagliServizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro
Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro SISTEMA DI PROTEZIONE TEMPORANEA DEI BORDI - SPECIFICHE DI PRODOTTO E METODI DI PROVA - ESTRATTO DALLA NORMA UNI EN 13374:2004 Servizio Prevenzione
DettagliIL METODO DEGLI STATI LIMITE
Corso sulle Norme Tecniche per le costruzioni in zona sismica (Ordinanza PCM 3274/2003, DGR Basilicata 2000/2003) POTENZA, 2004 IL METODO DEGLI STATI LIMITE Prof. Ing. Angelo MASI DiSGG, Università di
DettagliI lavori su coperture e l attività dell Inail Stato dell arte, esigenze e possibili soluzioni
Workshop I lavori su coperture e l attività dell Inail Stato dell arte, esigenze e possibili soluzioni Parapetti di sommità dei ponteggi per le attività su coperture Luca Rossi 10 marzo 2017 Made Expo
DettagliRAPPORTO DI PROVA R
RAPPORTO DI PROVA DETERMINAZIONE DELLA RESISTENZA A FLESSIONE, DELLA RESISTENZA AL GELO E DELLA RESISTENZA A FLESSIONE AL TERMINE DEI 100 CICLI DI GELO/DISGELO DEL PRODOTTO COTTO DI FORNACE DELLA DITTA
DettagliLAVORI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DELLA TENSOSTRUTTURA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI VIA NAPOLEONICA COMMITTENTE. Comune di Bagnolo di Po
Pag. 1 di 11 totali LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DELLA TENSOSTRUTTURA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI VIA NAPOLEONICA COMMITTENTE Comune di Bagnolo di Po UBICAZIONE TENSOSTRUTTURA PRESSO COMUNE DI BAGNOLO
DettagliProf. Ing. Paolo Setti Dip. Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente costruito 26 GIUGNO 2013
SICUREZZA ANTINCENDIO DELLE FACCIATE NEGLI EDIFICI CIVILI ROMA 26 GIUGNO 2013 INCENDIO E VETRO STRUTTURALE NELLE FACCIATE CONTINUE PROSPETTIVE Prof. Ing. Paolo Setti Dip. Architettura, Ingegneria delle
DettagliLAVORO SULLE COPERTURE
CIPRIANOBORTOLATOARCHITETTO 1 Lavori di manutenzione sulle coperture LAVORO SULLE COPERTURE 2 Lavori di manutenzione di rilevante entità. Criteri di progettazione ai fini antinfortunistici [UNI 8088] SUVA
DettagliCorso di Analisi e Progetto di Strutture A.A. 2012/13 E. Grande. Regolarità Aspettigeneraliecriteridiimpostazione della carpenteria
Corso di Analisi e Progetto di Strutture A.A. 2012/13 E. Grande Regolarità Aspettigeneraliecriteridiimpostazione della carpenteria criterio base: REGOLARITA STRUTTURALE compattezza, simmetria, uniformità
DettagliTIPOLOGIE STRUTTURALI E FATTORI DI STRUTTURA
CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA DI CUI ALL ORDINANZA 3274 DEL 20 03 2003, 08 aprile 21 maggio 2004 TIPOLOGIE STRUTTURALI E FATTORI DI STRUTTURA 1 LIVELLI DI PROTEZIONE SISMICA 2.5 Le costruzioni
DettagliAttribuzione di proprietà antincendio a materiali cementizi attraverso l uso l. di fibre di basalto. Workshop di inaugurazione DT Materiali
Attribuzione di proprietà antincendio a materiali cementizi attraverso l uso l di fibre di basalto Workshop di inaugurazione DT Materiali Firenze, 13 Gennaio 2017 Aliant Baraclit Spa Coppella: Core in
Dettaglialtri materiali con cui essi sono posti a contatto e, in casi particolari, bassa
1. Profili e guarnizioni per edilizia. Requisiti e scelta del materiale Profili e guarnizioni per edilizia devono essere realizzati in materiali che consentano ad esempio in serramenti in legno o in alluminio,
DettagliRegolamento dei prodotti da costruzione. Testimonianza degli attori coinvolti I produttori Scianatico Laterizi S.r.l.
Regolamento dei prodotti da costruzione Testimonianza degli attori coinvolti I produttori Scianatico Laterizi S.r.l. Ing. Lorenzo Bari Bari, 26 settembre 2014 L AZIENDA Scianatico Laterizi S.r.l. Le aziende
DettagliStralci e commenti utili all'inquadramento delle strutture prefabbricate a pilastri isostatici (q 0 =2,5) Rev.: 25/05/2017
Stralci e commenti utili all'inquadramento delle strutture prefabbricate a pilastri isostatici (q 0 =2,5) Rev.: 25/05/2017 Riferimento normativo Stralcio Commento DM 14 gennaio 2008 (NTC 2008) 7.4.4.3
DettagliLE NUOVE REGOLE DEL GIOCO PER L EDILIZIA Efficienza energetica e acustica dopo il DM 26/06/2015
Efficienza energetica e acustica dopo il DM 26/06/2015 Lastre in policarbonato: caratteristiche e suggerimenti per progettazione ed installazione ing. Corrado Santarelli Technical Support + R&D manager.
DettagliMATERIALI STRUTTURALI PER L EDILIZIA: ACCIAIO, LATERIZIO E VETRO STRUTTURALE
MATERIALI PER L EDILIZIA Prof. L. Coppola MATERIALI STRUTTURALI PER L EDILIZIA: ACCIAIO, LATERIZIO E VETRO STRUTTURALE Coffetti Denny PhD Candidate Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate Università
DettagliIL VETRO. giornata tecnica I.S.I.S. E. STEIN Istituto tecnico superiore. Presentazione materiali agli studenti corso per geometri
giornata tecnica I.S.I.S. E. STEIN Istituto tecnico superiore Presentazione materiali agli studenti corso per geometri IL VETRO Intervento di Mara Torsellini amministratore TORSELLINI VETRO SRL Gavirate
DettagliDECRETO 16 NOVEMBRE 1999
DECRETO 16 NOVEMBRE 1999 MODIFICAZIONE AL DECRETO MINISTERIALE 24 NOVEMBRE 1984 RECANTE: "NORME DI SICUREZZA ANTINCENDIO PER IL TRASPORTO, LA DISTRIBUZIONE, L'ACCUMULO E L'UTILIZZAZIONE DI GAS NATURALE
DettagliCERTIFICAZIONE RESISTENZA AL FUOCO DI PRODOTTI/ELEMENTI COSTRUTTIVI IN OPERA (con esclusione delle porte e degli elementi di chiusura)
CERTIFICAZIONE RESISTENZA AL FUOCO DI PRODOTTI/ELEMENTI COSTRUTTIVI IN OPERA (con esclusione delle porte e degli elementi di chiusura) Relazione n 1520120731-1-3 RIQUALIFICAZIONE REI 120 DI PARETE IN CEMENTO
DettagliProgetto Prog Pr e og t e t t o
Progetto offrire al serramentista una avanzata gestione del processo per la Marcatura CE in linea con quanto previsto dal nuovo regolamento 305/11 EU relativo ai prodotti da costruzione UNI EN 14351-1
DettagliRELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA QUADRO ECONOMICO DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
PROGETTO ESECUTIVO DI ADEGUAMENTO SISMICO DEL PLESSO B DELL ISTITUTO COMPRENSIVO MONTESSORIANO, SITA TRA VIA GIACOMO LEOPARDI, VIA CESARE BATTISTI, VIA FRATELLI BANDIERA, A CHIARAVALLE (AN) COMMITTENTE
DettagliLa progettazione delle strutture in vetro parte terza: Realizzazioni e progetti di strutture in vetro
parte terza: Realizzazioni e progetti di strutture in vetro La Spezia, Realizzazioni Opere realizzate Centrale solare "Diamante" Scala della Loggia dei Banchi, Pisa Pinne di facciata "Onda Bianca", Porta
DettagliNYLON-CARBON DUREZZA & TRAZIONE
NYLON-CARBON DUREZZA & TRAZIONE D R. F L A V I A N A C A L I G N A NO D R. M A S S I M O L O R U S S O D R. I G N A Z I O R O P P O L O N Y LO N - C A R BON PROVE DI DUREZZA E DI TRAZIONE INTRODUZIONE
DettagliUniversità del Salento Facoltà di Ingegneria Costruzione di Macchine
Università del Salento Facoltà di Ingegneria Costruzione di Macchine Lezione 3 Prova di trazione a cura del prof. ing. Vito Dattoma e dell ing. Riccardo Nobile 1 Prove di caratterizzazione meccanica Prova
DettagliManuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø114 ART. 25040/25050
Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø114 ART. 25040/25050 2 EDIZIONE MAGGIO 2012 Indice SOMMARIO ELEMENTO DI ANCORAGGIO STRUTTURALE Descrizione del prodotto Modalità d uso e limite di utilizzo
DettagliD.M. 14/01/2008, Il Regolamento(UE) n. 305/2011 sui prodotti da costruzione(cpr)
Il contesto Normativo e gli obblighi per le aziende: D.M. 14/01/2008, Il Regolamento(UE) n. 305/2011 sui prodotti da costruzione(cpr) Igor SOLUSTRI RINA Services S.p.A. Product Certification Il panorama
DettagliProva di resilienza. caso di rottura, mentre al contrario una lega con scarsa resilienza si romperà in modo fragile.
Prova di resilienza Con il termine resilienza si indica la resistenza che un materiale oppone ad una sollecitazione impulsiva, cioè che tenda a romperlo improvvisamente. Poiché l'impulsività del carico
DettagliParapetti / Balaustre in vetro stratificato. Le regole ed indicazioni da rispettare nella progettazione
Parapetti / Balaustre in vetro stratificato Le regole ed indicazioni da rispettare nella progettazione SICUREZZA I parapetti sono elementi con funzione di protezione anticaduta e sono preposti quindi alla
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO DELLE STRUTTURE
Pagina 1 PREMESSA La presente Relazione Tecnica Specialistica riguarda la descrizione ed il calcolo (ove previsto) delle strutture da realizzare con il progetto esecutivo relativo ai lavori di Adeguamento,
DettagliR LUOGO E DATA DI EMISSIONE: Faenza, 10/07/2007 NORMATIVA APPLICATA: UNI EN 1344 DATA RICEVIMENTO CAMPIONI: 13/06/2007
RAPPORTO DI PROVA DETERMINAZIONE DEL CARICO DI ROTTURA TRASVERSALE (NORMA UNI EN 1344, APPENDICE D) DEL PRODOTTO LISTELLO 6x6x25 DELLA DITTA "COTTO CUSIMANO S.p.A.", STABILIMENTO DI SETTINGIANO (CZ). Sperimentazione
DettagliDIMENSIONAMENTO CON LASTRE. SUPALUX-EA del rivestimento protettivo degli elementi strutturali in acciaio
DIMENSIONAMENTO CON LASTRE SUPALUX-EA del rivestimento protettivo degli elementi strutturali in acciaio Dimensionamento con lastre SUPALUX EA del rivestimento protettivo degli elementi strutturali in acciaio.
DettagliPROTEZIONE PASSIVA DAL FUOCO CON SISTEMI COSTRUTTIVI A SECCO ING. TAWFIK MOHAMED
PROTEZIONE PASSIVA DAL FUOCO CON ING. TAWFIK MOHAMED Lastre di gesso rivestito Lastre di gesso rivestito Nucleo di gesso Rivestimento in cartone Eventuale presenza di fibre di vetro di armatura (tipo F)
DettagliManuale ANCORAGGIO STRUTTURALE KIT STAFFE FISSAGGIO PALO ART
Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE KIT STAFFE FISSAGGIO PALO ART. 50080 2 EDIZIONE LUGLIO 2012 Indice SOMMARIO ELEMENTO DI ANCORAGGIO STRUTTURALE Descrizione del prodotto Modalità d uso e limite di utilizzo
DettagliRAPPORTO DI PROVA R
RAPPORTO DI PROVA DETERMINAZIONE DEL CARICO DI ROTTURA TRASVERSALE (NORMA UNI EN 1344, APPENDICE D) DEL PRODOTTO COTTOBLOC 24X12X5,5 ROSATO DELLA DITTA "SO.LA.VA. S.p.A.", STABILIMENTO DI PIANDISCO (AR).
DettagliLUOGO E DATA DI EMISSIONE: Faenza, 29/08/2014 TIPO DI PRODOTTO: NORMATIVE APPLICATE: UNI EN 1339 DATA RICEVIMENTO CAMPIONI: 11/07/2014
CertiMaC soc.cons. a r.l. Via Granarolo, 62 48018 Faenza RA Italy tel. +39 0546 670363 fax +39 0546 670399 www.certimac.it info@certimac.it R.I. RA, partita iva e codice fiscale 02200460398 R.E.A. RA 180280
DettagliLAVORARE SULLE COPERTURE Parapetti provvisori e reti di protezioni
LAVORARE SULLE COPERTURE Parapetti provvisori e reti di protezioni Dipartimento della Prevenzione U.F. P.I.S.LL. - T.d.P. FABIO NESTI Formazione per la sicurezza in Edilizia Definizioni (norma UNI 8088)
DettagliIL SOLAIO PREDIMENSIONAMENTO E ANALISI DEI CARICHI
Facoltà di Ingegneria - Corso di Ingegneria Civile Progetto di Strutture A/A 2009-2010 Docente Ing. Fabrizio Paolacci Facoltà di Ingegneria g Corso di Laurea in Ingegneria Civile A/A 2009-2010 IL SOLAIO
DettagliVETRI DI SICUREZZA. - vetri stratificati - vetri temprati
VETRI DI SICUREZZA Nella moderna architettura, il vetro è onnipresente: trasparenza, riflessi, isolamento,controllo solare, colori, finiture... il vetro si trasforma uniformandosi alle esigenzedegli architetti
DettagliPROVE MECCANICHE SU TUNNEL PEDONALE
BIG ASTOR s.r.l. Via Somalia, 108/1 10127 Torino (TO) PROVE MECCANICHE SU TUNNEL PEDONALE 1. Premessa In data 22/05/2013 con D.D.T. n. 34, è stato consegnato presso il Laboratorio scrivente il seguente
DettagliLUOGO E DATA DI EMISSIONE: Faenza, 20/11/2013 NORMATIVE APPLICATE: UNI EN DATA RICEVIMENTO CAMPIONI: 11/10/2013
CertiMaC soc.cons. a r.l. Via Granarolo, 62 48018 Faenza RA Italy tel. +39 0546 670363 fax +39 0546 670399 www.certimac.it info@certimac.it R.I. RA, partita iva e codice fiscale 02200460398 R.E.A. RA 180280
DettagliPonti Isolati Criteri di progettazione ed analisi
Ponti Isolati Criteri di progettazione ed analisi Università degli Studi di Pavia 1/38 Laboratorio di progettazione strutturale A 1 Sommario 1) Criteri base della progettazione 2) Componenti del sistema
DettagliSINTESI NORMA UNI EN 795:2002
SINTESI NORMA UNI EN 795:2002 DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO ANTICADUTA DALL ALTO" PER LE COPERTURE" www.lineasikura.it I DISPOSITIVI ANTICADUTA DALLE COPERTURE SONO SOTTOPOSTI ALLA NORMA UNI EN 795:2002 La
DettagliINDAGINI SPERIMENTALI SULLA MURATURA:
ORDINE INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI GENOVA Commissione Attività Civili PROVE SUGLI EDIFICI ESISTENTI MODULO II INDAGINI SPERIMENTALI SULLA MURATURA: TECNICHE E PROGRAMMAZIONE DELLE PROVE Ing. Giuseppe
DettagliVoce di capitolato. Facciate ventilate
Voce di capitolato Facciate ventilate Voce di Capitolato Fornitura e posa di rivestimento ventilato per esterni con pannelli per esterni in pvc doppia camera rinforzato sistema aggancio nascosto Covering
DettagliScheda tecnica TRIBUNA CON CORRIDOIO mod. TR MODELLI DISPONIBILI. MODELLO TR3 fila larga 60/74cm. MODELLO TR4 fila larga 60/74cm
MODELLI DISPONIBILI 1 MODELLO TR3 fila larga 60/74cm NUMERO DI FILE 3 PROFONDITA CON 60 cm 2,8m PROFONDITA CON 74cm 3,1m ALTEZZA SUL RETRO 2,5m 12 posti a modulo MODELLO TR4 fila larga 60/74cm NUMERO DI
DettagliRETROSI 24/08/2016 ore 3:36. RI-COSTRUIRE IN MODO ANTISISMICO Ing. Marco Zaroli
RETROSI 24/08/2016 ore 3:36 RI-COSTRUIRE IN MODO ANTISISMICO Ing. Marco Zaroli DEFINIZIONI ANTISISMICO: «Di struttura o costruzione capace di resistere alle scosse di terremoto; anche a proposito di norme
DettagliCalcolo di edificio con struttura prefabbricata situato in zona sismica di I categoria.
Politecnico di Torino Calcolo di edificio con struttura prefabbricata situato in zona sismica di I categoria. Pag. 1 Pag. 2 Le norme per il calcolo delle strutture sotto azione sismica definiscono due
DettagliRELAZIONE SUI MATERIALI e DI CALCOLO della copertura in L.L.
RELAZIONE SUI MATERIALI e DI CALCOLO della copertura in L.L. La presente relazione di calcolo è relativa alla verifica agli stati limite della copertura del portico del blocco loculi est del cimitero monumentale
DettagliLA MARCATURA CE DELLE STRUTTURE METALLICHE (ACCIAIO E ALLUMINIO) SECONDO EN , IN CONFORMITA AL REGOLAMENTO (UE) 305/2011.
LA MARCATURA CE DELLE STRUTTURE METALLICHE (ACCIAIO E ALLUMINIO) SECONDO EN 1090-1, IN CONFORMITA AL REGOLAMENTO (UE) 305/2011 22 Ottobre 2016 SB studio www.essebistudio.com www.marcatura-ce-cancelli.it
DettagliFATTORI DI INFLUENZA PROVA DI RESILIENZA
L'importanza della prova di resilienza è ormai da tutti riconosciuta, ma occorre tenere presente che i valori che se ne ricavano non hanno di per sé alcun significato assoluto, in quanto essi risentono
DettagliEsempio. Claudio Nardi Frascati 24 novembre 2009
Esempio Claudio Nardi Frascati 24 novembre 2009 Richiesta del cliente Risposta di FUS Progettazione Costruzione Campagna sperimentale Feedback 2 RICHIESTA DEL CLIENTE Base dati sul comportamento degli
DettagliCOLLEGAMENTI CNR-DT 206/ strutture di legno. Alessandra Gubana Facoltà di Ingegneria - Università di Udine
Presentazione del documento CNR-DT 206/ 2007 San Michele all Adige, 17 luglio 2008 CNR-DT 206/ 2007 il controllo delle strutture di legno COLLEGAMENTI Alessandra Gubana Facoltà di Ingegneria - Università
DettagliK-FLEX NAME PRODUCT Luglio 2016 K-FLEX. Settore Ferroviario. Soluzioni K-FLEX per l isolamento termico e acustico per il mercato ferroviario
K-FLEX NAME PRODUCT Luglio 2016 K-FLEX Settore Ferroviario Soluzioni K-FLEX per l isolamento termico e acustico per il mercato ferroviario K-FLEX SETTORE FERROVIARIO 2 K-FLEX SETTORE FERROVIARIO Un incendio
DettagliL obiettivo è stato quello di verificare la relazione Rd > Ed, come indicato nelle NTC2008 al paragrafo 2.3.
1) PREMESSA La presente relazione viene redatta in supporto al progetto dell ampliamento della scuola secondaria di primo grado Istituto comprensivo Erasmo da Rotterdam sita in Via Giovanni XXIII, 8 a
Dettagli1 La struttura. Esempio di calcolo
1 La struttura La struttura oggetto di questo esempio di calcolo è un edificio per civile abitazione realizzato su due superfici fuori terra e piano interrato. Le pareti e le solette, portanti, del piano
DettagliIl titolo IV capo II del D.Lgs. 81/2008: norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota
Dipartimenti Territoriali e Centri di Ricerca Il titolo IV capo II del D.Lgs. 81/2008: norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota Paolo GIACOBBO SCAVO 14/11/2008
DettagliDinamica delle Strutture
Corso di Laurea magistrale in Ingegneria Civile e per l Ambiente e il Territorio Dinamica delle Strutture Prof. Adolfo SANTINI Ing. Francesco NUCERA Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Dinamica
DettagliRISCHIO di CADUTA dall alto
CORSO di FORMAZIONE per COORDINATORI della SICUREZZA RISCHIO di CADUTA dall alto Relatore: Geom. Concetto CURCIO Presidente sede Prov.le Confimpresa di Siracusa e Docente Formatore iscritto nell elenco
DettagliLEZIONE 1. IL PROGETTO STRUTTURALE Parte 2. La modellazione. Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A
Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A. 2007-2008 Facoltà di Architettura Università degli Studi di Genova LEZIONE 1 IL PROGETTO STRUTTURALE Parte 2. La modellazione LA MODELLAZIONE INPUT
DettagliINDICE. Pag. STRUTTURA IN ELEVAZIONE
INDICE STRUTTURA IN ELEVAZIONE Pag. 1. Considerazioni preliminari 9 1.1. Descrizione generale dell opera 9 1.2. Schema strutturale 9 1.3. Durabilità strutturale 10 1.4. Criteri di calcolo 11 1.4.1. Combinazione
DettagliCNR-DT 206/ 2007 Istruzioni per il progetto, l esecuzione ed il controllo delle strutture di legno COLLEGAMENTI
Presentazione del documento CNR-DT 206/ 2007 San Michele all Adige, 17 luglio 2008 CNR-DT 206/ 2007 il controllo delle strutture di legno COLLEGAMENTI UNIONI INCOLLATE Alessandra Gubana Facoltà di Ingegneria
DettagliVulnerabilità sismica delle strutture industriali
VADEMECUM per la SICUREZZA SISMICA DEI FABBRICATI INDUSTRIALI Cuneo, 15 aprile 2014 Vulnerabilità sismica delle strutture industriali Bernardino Chiaia Alessandro P. Fantilli Indice Inquadramento del problema
DettagliPREVENZIONE RISCHI CADUTA DALL ALTO
Comitato Paritetico Territoriale per la prevenzione infortuni Cassa edile lucchese Scuola edile lucchese in collaborazione con Dipartimenti di prevenzione Aziende USL 2 e 12 Ordini Architetti e Ingegneri
Dettagli