Workshop 2 I progetti Multilaterali di Trasferimento dell Innovazione TOI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Workshop 2 I progetti Multilaterali di Trasferimento dell Innovazione TOI"

Transcript

1 Il Programma settoriale Leonardo da Vinci: indicazioni per la progettazione di nuove iniziative a partire dalla presentazione di alcune esperienze di successo Seminario di informazione generale Roma, 27 e 28 ottobre 2009 Centro Congressi Cavour Workshop 2 I progetti Multilaterali di Trasferimento dell Innovazione TOI Relatore: Rossano Arenare

2 Come nasce la nuova azione di Trasferimento dell innovazione?

3 Nell esperienza di Leonardo da Vinci (LdV) Mobilità delle persone in formazione e dei responsabili della formazione nell ottica di favorire l acquisizione e utilizzo di conoscenze, competenze e qualifiche per facilitare lo sviluppo personale, l occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro europeo 2. Sostegno al miglioramento della qualità e dell innovazione nei sistemi, negli istituti e nelle prassi di istruzione e formazione professionale Risultati intangibili (ad esempio: sviluppo delle competenze e dell esperienza dei soggetti coinvolti, creazione o consolidamento di reti internazionali di partner, incremento della cooperazione europea nel settore dell istruzione e della formazione professionale, indicazioni per la declinazione delle politiche educative e formative) Concreti prodotti di formazione (ad esempio, nuovi curricula e qualifiche, percorsi e moduli didattici, rapporti e studi comparativi, piattaforme per l e-learning), sperimentali ed innovativi Come passare dalla sperimentazione alla pratica, dal laboratorio al sistema? Come razionalizzare l utilizzo delle risorse, generalizzando esperienze esemplari già realizzate? 3

4 Nel nuovo Programma di apprendimento permanente (LLP) attraverso la previsione nell ambito del Programma settoriale Leonardo da Vinci di un sostegno finanziario ad hoc per azioni di trasferimento ed applicazione dei risultati e dei contenuti innovativi già realizzati 4

5 Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio n. 1720/2006/CE Miglior utilizzo di risultati, prodotti e processi innovativi, scambio di buone pratiche (art. 1 Obiettivi specifici del Programma LLP) Progetti multilaterali, soprattutto finalizzati alla promozione della qualità nei sistemi di istruzione e formazione mediante il trasferimento transnazionale dell'innovazione (art. 5 - Azioni comunitarie) Leonardo da Vinci Agevolare lo sviluppo di prassi innovative nel settore dell'istruzione e formazione professionale, eccettuato il terzo livello, e il trasferimento di queste prassi anche da un paese partecipante agli altri (art Obiettivi operativi LdV) Progetti multilaterali volti a migliorare i sistemi di formazione puntando sul trasferimento dell'innovazione, che adattino alle esigenze nazionali (sotto i profili linguistico, culturale e giuridico) i prodotti e i processi innovativi sviluppati in contesti diversi (art. 26 Azioni LdV) 5

6 Caratteristiche generali dell Azione

7 Finalità Migliorare la qualità e l attrattiva del sistema europeo di istruzione e formazione professionale attraverso l adattamento e l integrazione dei contenuti o risultati innovativi ottenuti da precedenti progetti Leonardo da Vinci, o di altri progetti innovativi, all interno dei sistemi pubblici e/o privati di IFP e nelle imprese a livello nazionale, locale, regionale o settoriale Determinare un cambiamento nel contesto dell IFP Favorire la generalizzazione dell innovazione prodotta in precedenti esperienze Contribuire all innalzamento del livello qualitativo dell offerta di istruzione e formazione ovvero Produrre un impatto su sistemi e sulle prassi vigenti 7

8 i 27 Stati membri dell Unione europea i 3 Paesi EFTA SEE la Turchia Quali Paesi è possibile coinvolgere nel Progetto? Partner silente o Partner ineleggibile: Alcuni organismi possono partecipare al progetto, ma le loro attività sono considerate non ammissibili ai fini della presentazione del preventivo e della spesa del progetto. Le organizzazioni provenienti da Paesi diversi da quelli ammissibili al Programma verranno sempre considerati partner silenti 8

9 Chi può presentare una candidatura Istituzioni od organizzazioni che offrono opportunità di apprendimento nelle aree coperte dal Programma settoriale Leonardo da Vinci Associazioni e rappresentanti dei soggetti coinvolti nell istruzione e nella formazione professionale, comprese le associazioni delle persone in formazione, dei genitori e degli insegnanti Imprese, parti sociali e altri rappresentanti del mondo del lavoro, comprese le camere di commercio, altre organizzazioni professionali e di settore Organismi che forniscono servizi di orientamento, consulenza e informazione connessi a qualsiasi aspetto dell apprendimento permanente Organismi responsabili, a livello locale, regionale e nazionale, dei sistemi e delle politiche riguardanti qualsiasi aspetto dell istruzione e della formazione professionale nell ambito dell apprendimento permanente Centri ed istituti di ricerca che si occupano delle tematiche dell apprendimento permanente Gli organismi operanti nell ambito del livello terziario possono partecipare ai progetti, ma i risultati non dovrebbero rivolgersi ai soggetti che seguono percorsi di istruzione e formazione professionale di livello terziario Organismi senza scopo di lucro, organismi di volontariato, ONG 9

10 Durata Caratteristiche di un TOI Minimo 1 anno Massimo 2 anni Disposizioni finanziarie Limite massimo della sovvenzione: /anno Finanziamento comunitario massimo: 75% dei costi eleggibili Numero minimo di Paesi 3 (almeno uno deve essere uno Stato membro dell UE) Numero minimo di partner 3 organismi 10

11 Suggerimenti per la progettazione

12 L oggetto del trasferimento Un prodotto = output formativo, tangibile ed autoconsistente, finito (ad es. piattaforma per l e-learning, curriculum riferito ad un profilo professionale, percorso di formazione) e/o Un processo = insieme di attività che abbiano valenza contenutistica (ad es. elaborazione di una metodologia di analisi dei fabbisogni, definizione di soluzioni didattiche e tecnologiche per l erogazione di determinati contenuti formativi) Allegare il prodotto/la descrizione processo che si trasferisce 12

13 Opzioni per la selezione Scelta di un oggetto che già si conosce ed alla cui creazione si è a vario titolo contribuito (ad es. prodotto di un precedente progetto cui si è partecipato) Scelta di un oggetto noto ma elaborato da altri (reperito attraverso ricerche su Internet, contatti propri o del network di riferimento, ricognizione su cataloghi o banche dati di buone pratiche, ) In ogni caso, si raccomanda di contattare gli autori / sviluppatori iniziali ed acquisire il copyright/l autorizzazione all utilizzo dell oggetto prescelto 13

14 Tipologie di Trasferimento A livello geografico Import: trasferire da altri Paesi all Italia Export: trasferire dall Italia verso altri Paesi A livello settoriale Adattamento di prodotti ai bisogni di altri settori A nuovi gruppi target Adattamento di prodotti ai bisogni di altri potenziali utilizzatori Dai laboratori al mondo reale Trasferimento di sperimentazioni nei sistemi e nelle pratiche correnti (disseminazione, ampliamento delle attività di testing, ecc.) 14

15 Il trasferimento geografico Trasferimento (= esportazione) di buone pratiche da uno o più contesti territoriali di origine ad uno o più paesi di ricezione (= importazione) Import ed export sono azioni ugualmente legittime (in Italia si privilegia la dimensione dell importazione dall estero) Un unico progetto sorgente può originare diversi progetti di trasferimento (tanti quanti sono i paesi di importazione), ma attenzione al divieto di doppio finanziamento Il trasferimento non implica solo la realizzazione di nuove versioni linguistiche di un prodotto, ma anche un adeguamento culturale e contenutistico ai bisogni del contesto di ricezione 15

16 Il trasferimento settoriale Trasferimento di buone pratiche, realizzate in un determinato settore economico e produttivo o in un segmento dell offerta formativa, verso un altro comparto o segmento (ad esempio, dal settore assicurativo al settore bancario, dal segmento universitario alla filiera IFTS, ecc.) Il trasferimento dovrà essere preceduto da: analisi dei bisogni del contesto di ricezione verifica dei margini di trasferibilità adattamento (metodologico, contenutistico, tecnologico) del prodotto di partenza 16

17 Il trasferimento verso nuovi target group Trasferimento di buone pratiche, realizzate a beneficio di una determinata categoria di utenti, verso altre tipologie di beneficiari (ad esempio, da giovani in cerca di occupazione a lavoratori già inseriti, da immigrati a lavoratori poco qualificati, ecc.) Il trasferimento dovrà essere preceduto da: analisi dei bisogni del nuovo target adattamento del prodotto di partenza ai fabbisogni formativi, agli stili di apprendimento, alla disponibilità, alle competenze tecnologiche dei nuovi utenti 17

18 Dai laboratori al mondo reale Passaggio dal laboratorio al sistema, da un utilizzo limitato e sperimentale di un prodotto ad un utilizzo diffuso, stabile ed integrato nelle pratiche correnti (ad esempio, da un curriculum ad una qualifica professionale, da un percorso formativo ad un corso di formazione, ecc.) Il trasferimento a regime richiede: studio di fattibilità eventuale realizzazione di una versione beta del prototipo di partenza sperimentazione più ampia ed integrazione nelle pratiche ordinarie degli organismi partner disseminazione e sensibilizzazione degli stakeholder rilevanti 18

19 Indicatori qualitativi di impatto e sostenibilità

20 Indicatori riferibili al partenariato Presenza nel partenariato di organismi di livello istituzionale (nazionale, regionale, locale); Presenza nel partenariato di organismi di rappresentanza (parti sociali, associazioni settoriali o di categoria, associazioni dei gruppi target, ecc.); Presenza nel partenariato di stakeholder di riferimento rispetto all ambito di intervento; Presenza di esplicite manifestazioni di sostegno all iniziativa da parte dei soggetti menzionati ai punti precedenti (se non inclusi nel partenariato); Entità del cofinanziamento; Stabilità delle fonti del cofinanziamento; Numerosità e rilevanza di esperienze pregresse di collaborazione tra gli organismi partner. 20

21 Indicatori riferibili ai contenuti dell intervento Presenza di evidenze che confermino la qualità del prodotto oggetto del trasferimento (esiti di valutazioni precedenti, cataloghi di buone pratiche, label, lettere di gradimento, ecc.); Adeguatezza dell analisi dei bisogni del target; Presenza di studi di fattibilità; Presenza di azioni di ulteriore sperimentazione del prodotto; Numerosità degli utenti coinvolti nella sperimentazione; Previsione di evidenze degli esiti della sperimentazione (report sui risultati del testing, questionari di gradimento, rilascio di versioni successive del prodotto, ecc.); Numerosità delle azioni di disseminazione e di sensibilizzazione; Ampiezza dei canali di disseminazione; Rilevanza dei destinatari delle azioni di disseminazione. 21

22 Indicatori riferibili agli effetti dell intervento Precisione nella quantificazione delle ricadute del progetto (ad es.: numero minimo di corsi, numero minimo di accordi di cooperazione, ecc.); Chiarezza nell esplicitazione dei diversi livelli delle ricadute (livello degli organismi partner, livello dell offerta formativa, livello del sistema); Adeguatezza della prospettiva temporale delle ricadute (breve, medio e lungo termine); Presenza di impegni espliciti e formalizzati ad utilizzare i risultati ed i prodotti del progetto (sia da parte dei partner che, eventualmente, di altri soggetti); Presenza di impegni espliciti e formalizzati ad ulteriori investimenti nel prodotto o nel suo trasferimento; Evidenza di strategie di lungo termine. 22

23 Processo di trasferimento Il processo di trasferimento deve includere attività di: Identificazione e analisi dei bisogni del target Selezione ed analisi di un prodotto già disponibile e dei contenuti innovativi da trasferire Verifica della fattibilità del trasferimento Introduzione degli eventuali adattamenti necessari al prodotto Sperimentazione del prodotto aggiornato ed adeguato (al fine di supportarne la progressiva messa a regime) Valutazione dei risultati della sperimentazione (validazione definitiva e verifica concreta dei margini di trasferibilità ) Disseminazione e valorizzazione del prodotto presso stakeholder ed utenti potenzialmente interessati Utilizzo concreto del prodotto da parte dei beneficiari ed integrazione dello stesso nelle prassi e nei sistemi vigenti 23

24 Aree di rilevanza nella progettazione Qualità del programma di lavoro Innovatività Qualità del consorzio Valore aggiunto europeo Rilevanza Qualità del Piano di valorizzazione (disseminazione e utilizzo dei risultati) Impatto Rapporto costi/benefici 24

25 Qualità del programma di lavoro Obiettivi chiari, realistici e riferiti ad una tematica rilevante Metodologia adeguata a garantire il raggiungimento degli obiettivi Piano di lavoro strutturato e coerente rispetto agli obiettivi Descrizione precisa dei diversi workpackage della proposta Risultati/prodotti attesi durante la vita del progetto per ogni WP Definizione e distribuzione di compiti/attività tra i membri del consorzio in modo tale da supportare l idea della possibilità di raggiungere i risultati nei tempi e con le risorse individuate 25

26 Innovatività Elaborazione di soluzioni a bisogni chiaramente identificati del gruppo target mediante soluzioni innovative Soluzioni innovative = adattamento e trasferimento di approcci innovativi già esistenti in altri Paesi, altri settori economici, ecc. 26

27 Qualità del consorzio Unione di abilità e competenze necessarie a realizzare il programma di lavoro e adeguata distribuzione dei compiti Caratteristiche fondamentali: Transnazionale Multiattore Competente 27

28 Valore aggiunto europeo Chiara dimostrazione dei benefici e della necessità della cooperazione europea Evidenziazione del carattere transnazionale e del valore aggiunto che si apporta alle politiche e alle prassi nazionali in materia di formazione professionale 28

29 Rilevanza Chiara coerenza con una delle aree prioritarie dell Invito a presentare proposte di riferimento Rilevanza dei risultati rispetto agli obiettivi generali ed operativi ed alle più ampie finalità del Programma 29

30 Impatto Significatività dell impatto sugli approcci ed i sistemi di formazione professionale Ricadute effettive rispetto ai settori/contesti/beneficiari individuati come target dei risultati Gli obiettivi cui deve tendere e su cui viene misurato il successo di un progetto TOI sono: L adozione di un prodotto nella pratica educativa e formativa corrente, La messa a regime di una sperimentazione La ricezione di un risultato da parte del sistema 30

31 Qualità del Piano di valorizzazione Le attività di disseminazione ed utilizzo previste assicureranno un impiego ottimale dei risultati da parte dei partecipanti al progetto e non solo, durante e anche oltre il termine del progetto - Trasversalità rispetto alla durata del progetto - Coinvolgimento destinatari - Diversificazione azioni/canali/strumenti 31

32 Rapporto costi/benefici La candidatura rappresenta un investimento di valore in termini di rapporto tra le attività pianificate e le risorse previste Coerenza (e correttezza formale) del budget complessivamente e per macro-voce NB: percentuale superiore 25% di fondi propri richiesta inferiore /anno contenimento costi indiretti circa 60% staff max 10% per dotazioni informatiche contenimento subappalti (max 30%) 32

33 La costruzione del bilancio preventivo

34 Costruzione del bilancio preventivo Attività complessa in quanto richiede l analisi e la coniugazione di tutti gli aspetti che riguardano il progetto (attività, tempi di attuazione, risultati, prodotti, ecc.) con i costi che ognuno di essi genera Osservare le regole del Programma in termini di: ammissibilità dei costi, al fine di evitare l imputazione nel bilancio di spese che risulterebbero non eleggibili; massimali per voci di spesa, il superamento determinerebbe costi non riconosciuti in fase di valutazione dell iniziativa; contributo comunitario, per calcolare l esatta entità del finanziamento da richiedere e il relativo cofinanziamento che la compagine partenariale sarà tenuta a garantire 34

35 Ripartizione del budget tra i workpackage Garantire la coerenza e la congruità dei costi con tutte le azioni previste e i risultati e prodotti attesi all interno di ciascun workpackage Facilita il monitoraggio della spesa 35

36 Distribuzione tra partner del budget Tener conto dei seguenti criteri generali: garantire la coerenza con la reale distribuzione dei carichi di lavoro e la congruenza con i ruoli assegnati a ciascun organismo all interno del progetto evitare l attribuzione di risorse finanziarie non giustificate ad alcuni componenti del partenariato (ad esempio sull applicant) evitare la concentrazione del finanziamento in aree geografiche (ad esempio, prevedere un eccessiva concentrazione del budget sugli organismi nazionali) La distribuzione del bilancio tra i partner e tra i diversi Paesi coinvolti nell iniziativa supporta l effettiva composizione della partnership e la reale dimensione europea e transnazionale dell iniziativa progettuale 36

37 Le voci di costo del Piano finanziario Costi diretti operativi: 1. Costi del personale 2. Viaggi e Soggiorno 3. Dotazioni informatiche (10% del totale dei costi diretti) 4. Subappalti (30% del totale dei costi diretti) 5. Altro Costi indiretti (massimo il 7% dell importo totale dei costi diretti ammissibili) Non devono essere giustificati da documenti contabili Esempi di costi indiretti: costi per comunicazione costi per infrastrutture fotocopie forniture d ufficio costi per attrezzature relative all amministrazione del progetto 37

38 Massimali da rispettare Costi del personale: massimali ISCO Soggiorno: massimali giornalieri per Paese Dotazioni informatiche: 10% del totale dei costi diretti Subappalto: 30% del totale dei costi diretti Costi indiretti: 7% dell importo totale dei costi diretti (ammissibili) 38

Il programma settoriale LEONARDO DA VINCI e SECTOR SKILLS ALLIANCES (Erasmus for All)

Il programma settoriale LEONARDO DA VINCI e SECTOR SKILLS ALLIANCES (Erasmus for All) FORUM DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2012 Il programma settoriale LEONARDO DA VINCI e SECTOR SKILLS ALLIANCES (Erasmus for All) Relatore: Rossano Arenare Obiettivi del programma Oltre agli obiettivi del

Dettagli

L implementazione di ECVET nel Programma Leonardo da Vinci

L implementazione di ECVET nel Programma Leonardo da Vinci L implementazione di ECVET nel Programma Leonardo da Vinci Sveva Balduini Agenzia Nazionale LLP Leonardo da Vinci ISFOL Workshop di monitoraggio tematico Mettere in pratica ECVET nel Programma Leonardo

Dettagli

Istruzione e Cultura LEONARDO DA VINCI SI.SI.FO.

Istruzione e Cultura LEONARDO DA VINCI SI.SI.FO. Istruzione e Cultura LEONARDO DA VINCI Programma d azione comunitario in materia di formazione professionale Seconda fase: 2000-2006 SI.SI.FO. PROGRAMMA LEONARDO DA VINCI Il Programma Leonardo da Vinci

Dettagli

PO FESR OT1 RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE

PO FESR OT1 RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE PO FESR 2014-2020 OT1 RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE Università degli Studi di Catania e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Dipartimento di Fisica Nucleare e la Sezione di Catania dell

Dettagli

Allegato 2. Modalità di presentazione dei progetti strutturanti in materia di 'internazionalizzazione responsabile'

Allegato 2. Modalità di presentazione dei progetti strutturanti in materia di 'internazionalizzazione responsabile' Allegato 2 Modalità di presentazione dei progetti strutturanti in materia di 'internazionalizzazione responsabile' 1.Contenuto I progetti 'strutturanti' sono progetti indirizzati a favorire l'attività

Dettagli

Modulo 4 La pianificazion ne delle attività trasversali

Modulo 4 La pianificazion ne delle attività trasversali Modulo 4 La pianificazion ne delle attività trasversali Unità 4.1 L identificazione e delle azioni di disseminazione Cosa si intende per disseminazione Processo pianificato volto a fornire informazioni

Dettagli

Allegato 4 Indicatori del Programma

Allegato 4 Indicatori del Programma Allegato 4 Indicatori del Programma 20 marzo 2017 4. Indicatori del programma Introduzione metodologica alle tabelle. Indicatori di output Per ciò che concerne la identificazione dei valori target degli

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA PROMOZIONE DEGLI SCAMBI

Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA PROMOZIONE DEGLI SCAMBI Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA PROMOZIONE DEGLI SCAMBI Circolare prot. n. 20080117666 del 18 luglio 2008 Attuazione per il 2008 dell Accordo quadro siglato il 12 Dicembre

Dettagli

Proposte politiche di coesione

Proposte politiche di coesione Proposte politiche di coesione 2014-2020 2020 Fondo Sociale Europeo Valentina Curzi 18 priorità di investimento su 4 obiettivi tematici 1. Promozione occupazione e sostegno mobilità professionale 2. Investimento

Dettagli

1/2. Criteri di Peer Review. Area Qualità: Attività internazionali. Versione definitiva La pianificazione della attività internazionali

1/2. Criteri di Peer Review. Area Qualità: Attività internazionali. Versione definitiva La pianificazione della attività internazionali 1/2 Criteri di Peer Review Area Qualità: Attività internazionali Versione definitiva 13.9.2016 La pianificazione della attività internazionali 1. La ha una strategia internazionale o fa parte di una strategia

Dettagli

I corsi di studio internazionali

I corsi di studio internazionali SEMINARIO NAZIONALE Lo Spazio Europeo dell Istruzione Superiore: il ruolo delle rappresentanze studentesche Roma, 18-19 Aprile 2016 I corsi di studio internazionali Lorenzo Amico e Carla Salvaterra Indice

Dettagli

Unione Europea. Ministero dell Interno PRESENTAZIONE DEI PROGETTI MODELLO C

Unione Europea. Ministero dell Interno PRESENTAZIONE DEI PROGETTI MODELLO C Unione Europea Ministero dell Interno Avviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati sul Fondo Europeo per l Integrazione di cittadini di Paesi terzi Annualità 2010 PRESENTAZIONE DEI PROGETTI

Dettagli

Antonella Colombo. Progetti ed esperienze a confronto: Leonardo Euroform e Interreg Valid.O

Antonella Colombo. Progetti ed esperienze a confronto: Leonardo Euroform e Interreg Valid.O Antonella Colombo Responsabile Area Progettazione ed Eventi Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro della Provincia di Como Como Progetti ed esperienze a confronto: Leonardo Euroform e Interreg

Dettagli

AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI

AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI Firenze, 01 giugno 2017 mariachiara.montomoli@regione.toscana.it L Avviso

Dettagli

Formulario per la presentazione dei progetti

Formulario per la presentazione dei progetti Ministero dello Sviluppo Economico Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Gioventù Regione Siciliana ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI POLITICHE GIOVANILI GIOVANI PROTAGONISTI

Dettagli

POR CALABRIA FESR 2007/2013

POR CALABRIA FESR 2007/2013 UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA POR CALABRIA FESR 2007/2013 (CCI N 2007 IT 161 PO 008) Decisione della Commissione Europea C (2007) 6322 del 7 dicembre 2007 ASSE VII SISTEMI PRODUTTIVI

Dettagli

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DELLE TABELLE FINANZIARIE

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DELLE TABELLE FINANZIARIE Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE (2007-2013) PROGRAMMA SETTORIALE LEONARDO DA VINCI GUIDA ALLA COMPILAZIONE DELLE TABELLE FINANZIARIE FORMULARIO

Dettagli

Il programma settoriale LEONARDO DA VINCI

Il programma settoriale LEONARDO DA VINCI Il Programma settoriale Leonardo da Vinci: indicazioni per la progettazione di nuove iniziative Seminario di informazione generale Roma, 2 dicembre 2010 Centro Congressi Cavour Il programma settoriale

Dettagli

GRIGLIA DI AMMISSIBILITA E VALUTAZIONE DEI PROGETTI

GRIGLIA DI AMMISSIBILITA E VALUTAZIONE DEI PROGETTI GRIGLIA DI AMMISBILITA E VALUTAZIONE DEI PROGETTI In coerenza con quanto disposto dall avviso, i progetti sono sottoposti a verifica di ammissibilità e a successiva valutazione tecnica. - CRITERI DI AMMISBILITA

Dettagli

Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020

Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020 Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020 1. Istituzione proponente Consiglio per la ricerca in agricoltura e l analisi

Dettagli

Accordo tra Regione Marche e Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile Nazionale Intervento aggregazione 2^ edizione

Accordo tra Regione Marche e Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile Nazionale Intervento aggregazione 2^ edizione ALLEGATO B.1 Accordo tra Regione Marche e Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile Nazionale FORMULARIO DI PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA PROGETTUALE (COMPRESE SCHEDE DEI PARTNER) I.1 DESCRIZIONE I.1.1

Dettagli

KA2 per l Istruzione Superiore

KA2 per l Istruzione Superiore (Strategic Partnerships) azione decentrata Obiettivo: rilanciare la strategia di modernizzazione delle Università tramite cooperazioni settoriali e intersettoriali per realizzare pratiche innovative (es.

Dettagli

Un unico programma UE per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport ( )

Un unico programma UE per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport ( ) Un unico programma UE per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport (2014-2020) I DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Lifelong Learning Programme: Comenius, Erasmus, Leonardo, Grundtvig Gioventù in Azione

Dettagli

Programma settoriale Leonardo da Vinci

Programma settoriale Leonardo da Vinci Programma settoriale Leonardo da Vinci Azione Mobilità Disposizioni amministrative e finanziarie PRINCIPI BASE 1. ECONOMICITA 2. TRASPARENZA 3. DIVIETO DEL DOPPIO FINANZIAMENTO 4. COFINANZIAMENTO 2 ECONOMICITA

Dettagli

REGIONE ABRUZZO DIREZIONE RIFORME ISTITUZIONALI ENTI LOCALI CONTROLLI SERVIZIO SISTEMI LOCALI E PROGRAMMAZIONE SVILUPPO MONTANO

REGIONE ABRUZZO DIREZIONE RIFORME ISTITUZIONALI ENTI LOCALI CONTROLLI SERVIZIO SISTEMI LOCALI E PROGRAMMAZIONE SVILUPPO MONTANO REGIONE ABRUZZO DIREZIONE RIFORME ISTITUZIONALI ENTI LOCALI CONTROLLI SERVIZIO SISTEMI LOCALI E PROGRAMMAZIONE SVILUPPO MONTANO Mod.2 Bando per la concessione di contributi ai Comuni singoli o associati

Dettagli

Bando per la presentazione di candidature per. Progetti Semplici

Bando per la presentazione di candidature per. Progetti Semplici I. Contenuti Bando per la presentazione di candidature per Progetti Semplici Il Programma europeo di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2007-2013 approvato con decisione della Commissione,

Dettagli

Intervento 10 CERTIFICAZIONE APPRENDIMENTI NON FORMALI E INFORMALI

Intervento 10 CERTIFICAZIONE APPRENDIMENTI NON FORMALI E INFORMALI Dipartimento Sviluppo economico, Politiche del Lavoro, Istruzione, Ricerca e Università Servizio Istruzione Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020 Piano Operativo Fondo Sociale Europeo

Dettagli

SEMINARIO PROVINCIALE DI FORMAZIONE DI BASE OBIETTIVI DEL PROGRAMMA ERASMUS+ NELLA STRATEGIA EUROPA 2020 MESSINA 20 FEBBRAIO 2015

SEMINARIO PROVINCIALE DI FORMAZIONE DI BASE OBIETTIVI DEL PROGRAMMA ERASMUS+ NELLA STRATEGIA EUROPA 2020 MESSINA 20 FEBBRAIO 2015 SEMINARIO PROVINCIALE DI FORMAZIONE DI BASE OBIETTIVI DEL PROGRAMMA ERASMUS+ NELLA STRATEGIA EUROPA 2020 MESSINA 20 FEBBRAIO 2015 VERSO EUROPA 2020-SFIDE: Fornire qualifiche richieste dal mercato del lavoro

Dettagli

Programmi di Finanziamento dell Unione Europea Le Politiche Comunitarie di interesse per il Consiglio dell Ordine degli Psicologi dell Abruzzo

Programmi di Finanziamento dell Unione Europea Le Politiche Comunitarie di interesse per il Consiglio dell Ordine degli Psicologi dell Abruzzo Programmi di Finanziamento dell Unione Europea Le Politiche Comunitarie di interesse per il Consiglio dell Ordine degli Psicologi dell Abruzzo Il Consiglio degli Psicologi dell Abruzzo - organizza il corso

Dettagli

Unione Europea. Ministero dell Interno PRESENTAZIONE DEI PROGETTI MODELLO B

Unione Europea. Ministero dell Interno PRESENTAZIONE DEI PROGETTI MODELLO B Unione Europea Ministero dell Interno Avviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati sul Fondo Europeo per l Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi Azione 1/Annualità 2010 PRESENTAZIONE

Dettagli

I. IL PROGETTO I.1 DESCRIZIONE

I. IL PROGETTO I.1 DESCRIZIONE ALLEGATO B1 intervento aggregazione FORMULARIO DI PRESENTAZIONE PROPOSTE PROGETTUALI (COMPRESE SCHEDE DEI PARTNER) I. IL PROGETTO I.1 DESCRIZIONE I.1.1 Titolo ed acronimo (Per l acronimo del progetto si

Dettagli

PER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO

PER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2014-2020 PER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO AVVIO DEL PROGRAMMA E RELATIVE PROCEDURE L AVVIO DEL PROGRAMMA Incontri con il partenariato istituzionale,

Dettagli

Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA

Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Prof. Guido CAPALDO Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM Come è stata costruita la metodologia Messa

Dettagli

I fattori di qualità della progettazione

I fattori di qualità della progettazione I fattori di qualità della progettazione Udine Italia 17/09/2015 Marcello D Amico, Archidata This programme is co-financed by the European Regional Development Fund. Gli strumenti di lavoro Le linee guida

Dettagli

Piano triennale per l attuazione del piano nazionale scuola digitale

Piano triennale per l attuazione del piano nazionale scuola digitale Piano triennale per l attuazione del piano nazionale scuola digitale Animatore digitale d istituto triennio 2016-2019 docente Scafuto Teresa Premessa Il nostro istituto al fine di sviluppare e di migliorare

Dettagli

DIPARTIMENTO Sviluppo Economico, Politiche del Lavoro, Istruzione, Ricerca e Università SERVIZIO ISTRUZIONE REGIONE ABRUZZO

DIPARTIMENTO Sviluppo Economico, Politiche del Lavoro, Istruzione, Ricerca e Università SERVIZIO ISTRUZIONE REGIONE ABRUZZO REGIONE ABRUZZO DIPARTIMENTO Sviluppo Economico, Politiche del Lavoro, Istruzione, Ricerca e Università ALLEGATO G REGIONE ABRUZZO Dipartimento Sviluppo Economico, Politiche del Lavoro, Istruzione, Ricerca

Dettagli

«PSR del Veneto , i Gruppi operativi PEI-Agri: lo stato dell arte e il percorso di avvicinamento ai Bandi»

«PSR del Veneto , i Gruppi operativi PEI-Agri: lo stato dell arte e il percorso di avvicinamento ai Bandi» «PSR del Veneto 2014-2020, i Gruppi operativi PEI-Agri: lo stato dell arte e il percorso di avvicinamento ai Bandi» Giorgio Trentin Regione del Veneto - Sezione Agroambiente, Settore Ricerca Innovazione

Dettagli

SCHEDA DI VALUTAZIONE PIANI DI SVILUPPO LOCALE

SCHEDA DI VALUTAZIONE PIANI DI SVILUPPO LOCALE Misura 19, Sostegno allo sviluppo locale LEADER - (SLTP - sviluppo locale di tipo partecipativo) criteri di valutazione dei Programmi di Sviluppo Locale (PSL) SCHEDA DI VALUTAZIONE PIANI DI SVILUPPO LOCALE

Dettagli

Descrittori sotto ambito a1

Descrittori sotto ambito a1 ALLEGATO 1 Ambiti di Legge e sotto ambiti (Legge 107/15) Indicatori Descrittori Descrittori sotto ambito a1 volti ad evidenziare la qualità dell insegnamento ambito a) l. 107/15: qualità dell insegnamento

Dettagli

Incontro informativo sul Processo di Bologna e. Il PROGRAMMA D AZIONE PER (2007/2013)

Incontro informativo sul Processo di Bologna e. Il PROGRAMMA D AZIONE PER (2007/2013) Incontro informativo sul Processo di Bologna e Sulla mobilità internazionale i Istituto superiore di Studi musicali G. Briccialdi Terni, 15 ottobre 2008 Il PROGRAMMA D AZIONE PER L APPRENDIMENTO PERMANENTE

Dettagli

PERCORSO IN... PROGETTAZIONE... EUROPEA...

PERCORSO IN... PROGETTAZIONE... EUROPEA... PERCORSO IN... PROGETTAZIONE... EUROPEA... I fondi diretti 2014-2020... e la buona proposta di successo... INTRODUZIONE Con la nuova programmazione comunitaria, tra il 2014 e il 2020 l Unione europea investirà

Dettagli

REPORT BANDI PIEMONTE

REPORT BANDI PIEMONTE REPORT BANDI PIEMONTE INDICE CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER LA PROMOZIONE DI PIANI DI ATTIVITÀ DEGLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI...2 CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO AL 75% PER INIZIATIVE PROPOSTE DA ORGANIZZAZIONI

Dettagli

Finalità e ambito di applicazione

Finalità e ambito di applicazione Bando Sportello dell Innovazione Progetti di trasferimento tecnologico cooperativi e di prima industrializzazione per le imprese innovative ad alto potenziale PO FESR 2007-2013 REGIONE CAMPANIA ASSE 2

Dettagli

REGIONE TOSCANA Direzione Generale della Presidenza - Settore Attività Internazionali

REGIONE TOSCANA Direzione Generale della Presidenza - Settore Attività Internazionali All.B REGIONE TOSCANA Direzione Generale della Presidenza - Settore Attività Internazionali Legge Regionale 26/2009 Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione Toscana FORMULARIO

Dettagli

Difendere e Promuovere i Prodotti dell Apicoltura

Difendere e Promuovere i Prodotti dell Apicoltura Difendere e Promuovere i Prodotti dell Apicoltura 26 novembre 2017 Presso CREA LA COOPERAZIONE NEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 LA MISURA 16 RELATORE: Marco Alimonti - Agronomo LA COOPERAZIONE

Dettagli

e la formazione delle nuove figure professionali

e la formazione delle nuove figure professionali SEMINARIO NAZIONALE EPALE Migranti e rifugiati: nuovi bisogni formativi degli educatori Catania, 20 novembre 2015 I cambiamenti nei CPIA e la formazione delle nuove figure professionali Giovanna Del Gobbo,

Dettagli

I seminari del venerdì Roma, 1 dicembre 2017 Roberta Grisoni. Agenzia Erasmus+ per l Istruzione e la formazione professionale - INAPP

I seminari del venerdì Roma, 1 dicembre 2017 Roberta Grisoni. Agenzia Erasmus+ per l Istruzione e la formazione professionale - INAPP 3 Analisi d impatto sui progetti finanziati e conclusi nell ambito del Programma LLP Leonardo da Vinci ed Erasmus+: primi risultati di un indagine pilota I seminari del venerdì Roma, 1 dicembre 2017 Roberta

Dettagli

INIZIATIVE FORMATIVE E DI INFORMATIZZAZIONE E PROGETTI SPERIMENTALI

INIZIATIVE FORMATIVE E DI INFORMATIZZAZIONE E PROGETTI SPERIMENTALI INIZIATIVE FORMATIVE E DI INFORMATIZZAZIONE E PROGETTI SPERIMENTALI FINALITÀ Favorire il sostegno delle iniziative di formazione per lo svolgimento delle attività associative, nonché di progetti di informatizzazione

Dettagli

La metodologia di progettazione: accenni al Project Cycle Management (Gestione del ciclo del progetto)

La metodologia di progettazione: accenni al Project Cycle Management (Gestione del ciclo del progetto) La metodologia di progettazione: accenni al Project Cycle Management (Gestione del ciclo del progetto) Provincia di Mantova _ 06 aprile 2017 Giuseppe Carlo Caruso - Project Manager Ufficio Politiche europee

Dettagli

ErasmusPlus ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus. A cura dell Associazione Tecla Ascoli Piceno, 20/01/2014

ErasmusPlus ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus. A cura dell Associazione Tecla  Ascoli Piceno, 20/01/2014 II ATELIER ErasmusPlus 2014 2020 ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus A cura dell Ascoli Piceno, 20/01/2014 OVERVIEW ERASMUS+2014-2020 ISTRUZIONE, FORMAZIONE, GIOVENTÙ E SPORT LIFELONG LEARNING PROGRAMME

Dettagli

L applicazione di ECVET alla mobilità Leonardo da Vinci Sveva Balduini Agenzia Nazionale LLP Leonardo da Vinci ISFOL

L applicazione di ECVET alla mobilità Leonardo da Vinci Sveva Balduini Agenzia Nazionale LLP Leonardo da Vinci ISFOL L applicazione di ECVET alla mobilità Leonardo da Vinci Sveva Balduini Agenzia Nazionale LLP Leonardo da Vinci ISFOL Seminario Progetti approvati 2012 La gestione delle azioni di Mobilità - Workshop di

Dettagli

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA Italia-Albania-Montenegro

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA Italia-Albania-Montenegro N O T A D I A P P R O F O N D I M E N T O PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA Italia-Albania-Montenegro 2014-2020 Dettagli Il Programma Interreg IPA II Italia Albania Montenegro è il nuovo e unico

Dettagli

Il Programma di cooperazione interregionale INTERREG EUROPE

Il Programma di cooperazione interregionale INTERREG EUROPE Il Programma di cooperazione interregionale INTERREG EUROPE Marta VETTORE Sezione Cooperazione Transfrontaliera e Territoriale Europea Regione del Veneto Programma INTERREGIONALE approvato l 11/06/2015

Dettagli

Il programma Lifelong Learning: un ventaglio di opportunità per una educazione e istruzione in dimensione europea

Il programma Lifelong Learning: un ventaglio di opportunità per una educazione e istruzione in dimensione europea Il programma Lifelong Learning: un ventaglio di opportunità per una educazione e istruzione in dimensione europea Francesca Sbordoni Agenzia nazionale Lifelong Learning Programme - Comenius, Erasmus, Grundtvig

Dettagli

AVVISO PUBBLICO. SCUOLA INNOVATTIVA - Progetti innovativi O Di Formazione Per Istituti Comprensivi E Reti Di Istituzioni Scolastiche. DGR.

AVVISO PUBBLICO. SCUOLA INNOVATTIVA - Progetti innovativi O Di Formazione Per Istituti Comprensivi E Reti Di Istituzioni Scolastiche. DGR. AVVISO PUBBLICO SCUOLA INNOVATTIVA - Progetti innovativi O Di Formazione Per Istituti Comprensivi E Reti Di Istituzioni Scolastiche DGR. N - del - Pratica N. data A Regione Basilicata Dipartimento Politiche

Dettagli

SCHEDA PROGETTO SEZIONE I COMPOSIZIONE DEL PARTENARIATO

SCHEDA PROGETTO SEZIONE I COMPOSIZIONE DEL PARTENARIATO ALLEGATO A SCHEDA PROGETTO SEZIONE I COMPOSIZIONE DEL PARTENARIATO 1.1 Titolo e acronimo del progetto (max 160 caratteri) 1.2 Obiettivi e ambito operativo del progetto 1.2.1 Obiettivi specifici (Par. 3.1

Dettagli

MISURA 124. Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale

MISURA 124. Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale 1. Titolo della Misura MISURA 124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale 2. Articoli di riferimento Titolo IV, Capo

Dettagli

Mappa indicatori per Rapporto di Autovalutazione

Mappa indicatori per Rapporto di Autovalutazione Mappa indicatori per Rapporto di Autovalutazione Marzo 2017 INDICE della MAPPA INDICATORI 1 Contesto... 2 1.1 Popolazione scolastica... 2 1.2 Territorio e capitale sociale... 3 1.3 Risorse economiche e

Dettagli

REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione

REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione Azione 6.3.3. Interventi di sostegno ai processi di internazionalizzazione delle P.M.I.

Dettagli

CI SONO STORIE DIFFICILI DA RACCONTARE Conferenza europea di presentazione dei risultati e delle prospettive del progetto

CI SONO STORIE DIFFICILI DA RACCONTARE Conferenza europea di presentazione dei risultati e delle prospettive del progetto CI SONO STORIE DIFFICILI DA RACCONTARE Conferenza europea di presentazione dei risultati e delle prospettive del progetto 29 GENNAIO 2013 CIRCOLO DELLA STAMPA Corso Venezia, 48 MILANO STOPVIEW UN PERCORSO

Dettagli

Direzione Affari della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie, Programmazione, Parchi, Territorio, Valutazioni ambientali, Energia

Direzione Affari della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie, Programmazione, Parchi, Territorio, Valutazioni ambientali, Energia REGIONE ABRUZZO Direzione Affari della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie, Programmazione, Parchi, Territorio, Valutazioni ambientali, Energia Attività di Collegamento con l'u.e. Avenue Louise

Dettagli

IL PROGRAMMA SETTORIALE LEONARDO DA VINCI: MOBILITA TRANSNAZIONALE VISITE PREPARATORIE PARTENARIATI MULTILATERALI

IL PROGRAMMA SETTORIALE LEONARDO DA VINCI: MOBILITA TRANSNAZIONALE VISITE PREPARATORIE PARTENARIATI MULTILATERALI MOBILITÀ EUROPEA PER TUTTI Bologna, 11 dicembre 2012 IL PROGRAMMA SETTORIALE LEONARDO DA VINCI: MOBILITA TRANSNAZIONALE VISITE PREPARATORIE PARTENARIATI MULTILATERALI Relatore: Laura Borlone 1 IL PROGRAMMA

Dettagli

LE OPPORTUNITA UE nell ambito della FORMAZIONE

LE OPPORTUNITA UE nell ambito della FORMAZIONE Workshop I DIRITTI DI CITTADINANZA EUROPEA LE OPPORTUNITA UE nell ambito della FORMAZIONE Roma, 12 marzo 2014 Programmi e fondi europei 2014-2020 sulla formazione FONDI DIRETTI (CE): ERASMUS + FONDI INDIRETTI

Dettagli

MODELLO DI RELAZIONE/BUSINESS PLAN DI PROGETTO IN CASO DI DOMANDA IN FORMA AGGREGATA (ATI RETI DI IMPRESE CONTRATTO)

MODELLO DI RELAZIONE/BUSINESS PLAN DI PROGETTO IN CASO DI DOMANDA IN FORMA AGGREGATA (ATI RETI DI IMPRESE CONTRATTO) MODELLO DI RELAZIONE/BUSINESS PLAN DI PROGETTO IN CASO DI DOMANDA IN FORMA AGGREGATA (ATI RETI DI IMPRESE CONTRATTO) PARAGRAFO 1 DESCRIZIONE DELLE IMPRESE PROPONENTI, DELL ATTIVITA SVOLTA E DEI PRODOTTI/SERVIZI

Dettagli

Scheda progetto Interregionale/ transnazionale

Scheda progetto Interregionale/ transnazionale Allegato n. 1 alla Delib.G.R. n. 52/72 del 23.12.2011 Scheda progetto Interregionale/ transnazionale Modelli di semplificazione dei costi ed analisi delle relative procedure di gestione e controllo in

Dettagli

VALORE P.A. Soggetto proponente: Università degli Studi di Perugia, in collaborazione con il Consorzio Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica

VALORE P.A. Soggetto proponente: Università degli Studi di Perugia, in collaborazione con il Consorzio Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica Università degli Studi di Perugia - Prot. n. 65141 del 14/09/2017 - Classif. VII/14 VALORE P.A I FINANZIAMENTI EUROPEI: PROGETTARE NELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 Soggetto proponente: Università degli Studi

Dettagli

REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione

REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione Azione 6.3.3. Interventi di sostegno ai processi di internazionalizzazione delle P.M.I.

Dettagli

FIERA DIDACTA ITALIA 29 SETTEMBRE 2017

FIERA DIDACTA ITALIA 29 SETTEMBRE 2017 FIERA DIDACTA ITALIA 29 SETTEMBRE 2017 Dall idea di progetto alla sua realizzazione: il ciclo di vita dei progetti di Mobilità per lo staff e dei Partenariati Strategici della scuola Come fare un buon

Dettagli

Check list per la valutazione degli standard di qualità Ultima modifica 08/02/2013

Check list per la valutazione degli standard di qualità Ultima modifica 08/02/2013 Evento numero: Denominazione evento: Provider: Erogatore di prestazioni sanitarie? SI/No Data di svolgimento: Sede dell evento: Crediti assegnati: Numero dei partecipanti: Durata in ore dell evento formativo:

Dettagli

MODELLO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI

MODELLO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI UNIONE EUROPEA DIPARTIMENTO PER LE LIBERTÀ CIVILI E L IMMIGRAZIONE DIREZIONE CENTRALE DEI SERVIZI CIVILI PER L IMMIGRAZIONE E L ASILO Fondo Europeo per i Rifugiati 2008-2013 Programma Annuale 2012 MODELLO

Dettagli

Progetto : START UP House

Progetto : START UP House Progetto : START UP House Azione 1.1 «Si tratta di incrementare l utilizzo delle strutture di incubazione e di innovazione tecnologica presenti nel territorio regionale andando a coordinare ed agevolare

Dettagli

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE GRIGLIA DI VALUTAZIONE Macrocriterio Criterio Sottocriterio 1 QUALITA E COERENZA PROGETTUALE 1.1. Finalizzazione ovvero coerenza e congruenza rispetto all azione messa a bando 1. 2 Chiarezza e coerenza

Dettagli

Progetto La dimensione territoriale del miglioramento: una sfida solidale GRIGLIA DI ANALISI II FASE. I PARTE: Analisi della Sezione 5 del RAV

Progetto La dimensione territoriale del miglioramento: una sfida solidale GRIGLIA DI ANALISI II FASE. I PARTE: Analisi della Sezione 5 del RAV GRIGLIA DI ANALISI II FASE Codice meccanografico della scuola: I PARTE: Analisi della Sezione 5 del RAV La I parte della Griglia presenta alcuni indicatori per valutare la coerenza tra priorità, traguardi

Dettagli

Avviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati dal. Fondo Europeo per i Rimpatri. Annualità 2011/ 2012 PRESENTAZIONE DEI PROGETTI

Avviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati dal. Fondo Europeo per i Rimpatri. Annualità 2011/ 2012 PRESENTAZIONE DEI PROGETTI UNIONE EUROPEA Avviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati dal Fondo Europeo per i Rimpatri Annualità 2011/ 2012 MODELLO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI Soggetto proponente Titolo del

Dettagli

Dipartimento n.10 Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione Professionale, Cooperazione e Volontariato

Dipartimento n.10 Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione Professionale, Cooperazione e Volontariato All. B UNIONE EUROPEA FONDO SOCIALE EUROPEO REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA Dipartimento n.10 Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione Professionale, Cooperazione e Volontariato

Dettagli

SCHEDA DI PIANIFICAZIONE

SCHEDA DI PIANIFICAZIONE MODELLO PIANIFICAZIONE ATTIVITÀ a. s. 2016 / 2017 REFERENTE SCHEDA DI PIANIFICAZIONE FINALITÀ Miglioramento della qualità dell offerta formativa e degli apprendimenti OBIETTIVI CONTENUTI / ATTIVITÁ 1.

Dettagli

Sintesi delle Linee Guida per l Alternanza Scuola-Lavoro. Il potenziamento dell alternanza scuola-lavoro segue tre direttrici principali:

Sintesi delle Linee Guida per l Alternanza Scuola-Lavoro. Il potenziamento dell alternanza scuola-lavoro segue tre direttrici principali: Sintesi delle Linee Guida per l Alternanza Scuola-Lavoro Il potenziamento dell alternanza scuola-lavoro segue tre direttrici principali: Lo sviluppo dell orientamento per studenti dell ultimo anno (anche

Dettagli

AIUTI AGLI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO PER LE PMI DELLA BASILICATA

AIUTI AGLI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO PER LE PMI DELLA BASILICATA AIUTI AGLI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO PER LE PMI DELLA BASILICATA Finalità L obiettivo del presente Avviso è sostenere programmi di ricerca afferenti alle seguenti tipologie di progetto: ricerca

Dettagli

PROGRAMMA LEONARDO DA VINCI ( )

PROGRAMMA LEONARDO DA VINCI ( ) MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA PROGRAMMA LEONARDO DA VINCI (2000-2006) Invito a presentare candidature in vista della costituzione

Dettagli

Bando territori creativi

Bando territori creativi Bando territori creativi Risorse complessive 1.282.000,00 Beneficiari Soggetti di natura pubblica (Enti Locali, Camere di Commercio, Università) minimo 3 soggetti di natura pubblica 2 enti di diversa natura

Dettagli

Verso una legge regionale per lo sviluppo del settore musicale

Verso una legge regionale per lo sviluppo del settore musicale Verso una legge regionale per lo sviluppo del settore musicale 12 giugno 2017 Confronto con gli operatori Le imprese musicali in Emilia-Romagna: 398* Suddivisione delle imprese musicali per tipologia di

Dettagli

Progetto triennale di intervento dell animatore digitale Prof. Nicola Zompa

Progetto triennale di intervento dell animatore digitale Prof. Nicola Zompa Premessa Progetto triennale di intervento dell animatore digitale Prof. Nicola Zompa L Animatore Digitale è un docente che, insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore Amministrativo, coordinerà la

Dettagli

Mappa indicatori per Rapporto di Autovalutazione

Mappa indicatori per Rapporto di Autovalutazione Mappa indicatori per Rapporto di Autovalutazione Novembre 2014 INDICE della MAPPA INDICATORI 1 Contesto... 2 1.1 Popolazione scolastica... 2 1.2 Territorio e capitale sociale... 3 1.3 Risorse economiche

Dettagli

Regione Calabria Dipartimento Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali

Regione Calabria Dipartimento Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali Regione Calabria Dipartimento Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali Standard formativi sperimentali per la progettazione e l erogazione dei percorsi formativi Indice 1. Contesto di

Dettagli

POR MARCHE FESR

POR MARCHE FESR REGIONE MARCHE ASSESSORATO ATTIVITA PRODUTTIVE Servizio Industria Artigianato Energia P.F. Innovazione e ricerca POR MARCHE FESR 2007-2013 2013 SUPPORTO AL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO ATTRAVERSO LA PROMOZIONE

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 66 del 27 gennaio 2017 pag. 1/8

ALLEGATOA alla Dgr n. 66 del 27 gennaio 2017 pag. 1/8 giunta regionale 10^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 66 del 27 gennaio 2017 pag. 1/8 PROGETTI TERRITORIALI VENETO ADOZIONI (P.T.V.A)- annualità 2016/2017 1. Presentazione delle progettualità Soggetto

Dettagli

COMENIUS nel Programma d azione per l apprendimento permanente Lifelong Learning Programme

COMENIUS nel Programma d azione per l apprendimento permanente Lifelong Learning Programme COMENIUS nel Programma d azione per l apprendimento permanente Lifelong Learning Programme 1 Obiettivi Sviluppare, tra i giovani e il personale docente, la conoscenza e la comprensione della diversità

Dettagli

Una questione complicata

Una questione complicata Una questione complicata mettere in ordine Documenti MIUR MIUR.AOODPIT.REGISTRO UFFICIALE(U).0000035.07-01-2016 OGGETTO: Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione

Dettagli

Sintesi delle Linee guida per l alternanza scuola-lavoro

Sintesi delle Linee guida per l alternanza scuola-lavoro Sintesi delle Linee guida per l alternanza scuola-lavoro a cura di Francesco Celentano Francesco Celentano 1 Le tre direttrici del potenziamento dell alternanza scuola-lavoro Lo sviluppo dell orientamento

Dettagli

ALLEGATO A Dgr n. del pag. 1/8

ALLEGATO A Dgr n. del pag. 1/8 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATO A Dgr n. del pag. 1/8 PROGETTI TERRITORIALI VENETO ADOZIONI (P.T.V.A) 1. Presentazione delle progettualità Soggetto incaricato della presentazione Ciascuna Azienda

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO E DI COESIONE DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE DEI FONDI STRUTTURALI COMUNITARI CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI DEL

Dettagli

TRIENNIO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SCUOLA INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1 GRADO Giovanni XXIII Monte San Biagio- Lenola (LT)

TRIENNIO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SCUOLA INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1 GRADO Giovanni XXIII Monte San Biagio- Lenola (LT) I Monte San Biagio- Lenola (LT) TRIENNIO 2016-19 1. Premessa L azione #28 del Piano Nazionale Scuola Digitale prevede la nomina di un docente ad animatore digitale ossia un docente che deve elaborare progetti

Dettagli

POR CALABRIA FESR FSE CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI. Asse I Promozione della ricerca e dell innovazione

POR CALABRIA FESR FSE CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI. Asse I Promozione della ricerca e dell innovazione Allegato 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA POR CALABRIA FESR FSE2014-2020 CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI Asse I Promozione della ricerca e dell innovazione Priorità d'investimento

Dettagli

KA 3 Support for policy reform

KA 3 Support for policy reform KA 3 Support for policy reform Seminario di formazione Torino 10/11 giugno 2014 KA 3 Supporto per la riforma di politiche Conoscenza nei settori di istruzione, formazione, gioventù Iniziative di prospettiva

Dettagli

Strategia. Obiettivi tematici prioritari. Obiettivi strategici

Strategia. Obiettivi tematici prioritari. Obiettivi strategici Obiettivi tematici prioritari Strategia Obiettivi strategici Focalizzare l attenzione su lavoro e capitale umano Monitorare e valutare le politiche e proporre nuovi strumenti, dispositivi, modelli d Monitorare

Dettagli

Corso di formazione EUROPROGETTAZIONE. Università degli studi di Napoli Federico II Centro interdipartimentale di ricerca Laboratorio L.U.P.T.

Corso di formazione EUROPROGETTAZIONE. Università degli studi di Napoli Federico II Centro interdipartimentale di ricerca Laboratorio L.U.P.T. Corso di formazione EUROPROGETTAZIONE Università degli studi di Napoli Federico II Centro interdipartimentale di ricerca Laboratorio L.U.P.T.) IL CORSO Il percorso proposto ha la finalità di presentare

Dettagli

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA CROAZIA ( )

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA CROAZIA ( ) PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA CROAZIA (2014-2020) Pubblicazione del primo bando per la presentazione di proposte progettuali Il Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg V-A

Dettagli

Avviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI )

Avviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI ) Avviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI ) Modello per la presentazione della proposta progettuale Modello B Obiettivo Specifico Obiettivo

Dettagli

L implementazione EQAVET a livello nazionale

L implementazione EQAVET a livello nazionale L implementazione EQAVET a livello nazionale Seminario di Info-formazione per la rete nazionale di diffusione Euroguidance Italy Roma,10 Ottobre 2013 ISFOL Auditorium Raccomandazione europea sulla Qualità

Dettagli

MODELLO DI RELAZIONE/BUSINESS PLAN DI PROGETTO IN CASO DI DOMANDA IN FORMA SINGOLA

MODELLO DI RELAZIONE/BUSINESS PLAN DI PROGETTO IN CASO DI DOMANDA IN FORMA SINGOLA MODELLO DI RELAZIONE/BUSINESS PLAN DI PROGETTO IN CASO DI DOMANDA IN FORMA SINGOLA IL PRESENTE FAC SIMILE COSTITUISCE UN ESEMPIO INDICATIVO DELLE INFORMAZIONI CHE OGNI IMPRESA RICHIEDENTE DOVRA INSERIRE

Dettagli