Anticipazione dei risultati
|
|
- Ugo Scala
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Anticipazione dei risultati La partecipazione degli enti locali nelle utility dei servizi energetici, igiene urbana, idrico, cimiteriali e illuminazione pubblica 12 Dicembre 2012
2 Partecipazioni dirette degli EELL: contesto di riferimento 1/2 Scenario delle società partecipate direttamente dagli EELL ricostruito a partire dai certificati di conto consuntivo (2010) Classificazione puntuale, in macro categorie, delle imprese rilevate mediante l analisi delle attività svolte per distinguere i soggetti rientranti nel perimetro di studio. Il 71,1% delle imprese individuate svolge attività strumentali mentre il rimanente 28,8% (1.100) opera nei seguenti settori: servizio idrico integrato, igiene urbana, gas, energia elettrica, illuminazione pubblica, cimiteriali (SPL) Assunzione dei modelli gestionali come driver di studio: Monoutility: SII, IU, Gas, EE, Calore, Holding, ILL, CIM Multiutility, stratificate a loro volta in funzione delle modalità in cui si associano i servizi Geografia delle partecipazioni dirette Densità: numero quote partecipazione per Ente Locale Territorialità; variabile endogena esplicativa delle strategie di organizzazione dei SPL da parte dei Comuni 66,6% 4,5% SPL Mono 19,1% 9,8% SPL Multy Mono serv. strumentali Multy serv. strumentali dei principali risultati 2
3 Partecipazioni dirette degli EELL: contesto di riferimento 2/2 La categoria delle monoutility accorpa all interno di una stessa classe imprese che svolgono singole fasi di un medesimo processo di produzione del servizio. E il caso dell igiene urbana nel cui ambito si rilevano sia monoservizio che integrano l intero ciclo dalla raccolta allo smaltimento- sia soggetti specializzati nella sola raccolta o smaltimento. Similmente per l idrico vi sono società che operano nei segmenti a valle della filiera (depurazione) L incidenza dei aziende in liquidazione è più elevata nei settori in cui è stata avviata la riorganizzazione della gestione per ATO, espressione di processi di integrazione e aggregazione Categorie Multiutility N società Distrib % di cui in liquid. Incid % in Liq per classe Categorie Monoutility N società Distrib % di cui in liquid. Incid % in Liq per classe Servizi pubblici locali tradizionali ,0% 8 10,6% Gestione cimiteri, illuminazione e altre attività 57 15,3% 2 3,5% Patrimoniale/Holding con servizi 10 2,7% 0 0,0% Totale Multy ,7% Igiene urbana (IU + IU integ + SMAL) ,3% 30 10,5% Servizio idrico integrato ,2% 9 4,0% Gas 69 9,5% 1 1,4% Energia Elettrica 61 8,4% 1 1,6% Patrimoniale/Holding 48 6,6% 2 4,2% Gestione calore 19 2,6% 1 5,3% Gestione cimiteri 14 1,9% 0,0% Illuminazione pubblica 4 0,5% 0,0% Totale Mono ,0% dei principali risultati 3
4 Profilo industriale delle società SPL 1/2 Disamina degli ambiti nei quali operano le società partecipate direttamente dagli EELL attraverso l analisi della documentazione relativa a: nota integrativa, statuto, delibere di affidamento del Comune, etc. Individuazione certa delle caratteristiche e tipologia dei servizi offerti, ripartendo le imprese SPL in due macro categorie: Monoutility: il raggruppamento rileva quelle società che incentrano l organizzazione in un processo produttivo la cui offerta verso i cittadini riguarda un singolo comparto. Le altre attività svolte dalle aziende in oggetto gravitano attorno al settore in cui sono specializzate. Multiutility: individua le società con specializzazione plurima che operano su più filiere produttive offrendo agli utenti servizi tra loro distinti. L universo si articola in 7 cluster: Multy SPL: imprese che operano in almeno due dei comparti più rappresentativi ovvero: energia, gas, idrico e igiene ambientale Multy EE/Gas: profilo industriale rappresentato da soggetti specializzati nello svolgimento di attività di distribuzione gas, energia e calore Multy Igiene Urbana: imprese con una vocazione industriale che associa al core business dell igiene urbana un ventaglio di altri servizi Multy SII/IU: coglie un particolare modello organizzativo che associa il servizio idrico integrato all igiene urbana Multy Cimiteriali e Illuminazione: cluster caratterizzato da aziende che operano nel comparto dei cimiteriali ed illuminazione ai quali spesso si aggregano attività di altro genere Multy Patrimoniale: imprese che svolgono, oltre al ruolo di coordinamento, anche funzioni operative legate ad alcune infrastrutture Quotate: società quotate nei mercati regolamentati Frequenza delle attività svolte dalle Multiutility ripartite in servizi core e altri ambiti Illuminazione pubblica Servizi cimiteriali IU (IU, SMAL, IU INT) Sviluppo locale Servizi culturali Servizi alla persona Turismo Impainti sportivi Energia elettrica 40% 30% 20% 10% 0% Verde pubblico 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% Servizi strumentali SII Gas Farmacie Efficienza energetica Gestione calore Patrim/Holding non SPL Gestione del territorio Logistica dei principali risultati 4
5 Profilo industriale delle società SPL 2/2 Il requisito di multiutility può arrivare a superare i 5 servizi, in tali circostanze l operatività di queste aziende interessa anche altri ambiti di azione destinati ai cittadini rispetto al core business tradizionale. Segmentazione delle multiutility in funzione dei settori in cui operano condotta su ciascuna delle sette categorie industriali individuate Focus sul sottogruppo Multy SPL con i servizi non rientranti nello studio associati a questo modello Frequenza delle attività principali delle Multy SPL Illuminazione pubb Servizi cimiteriali Igiene urbana Ditrib/Vend EE 25% 20% 15% 10% 5% 0% SII Produzione EE Distrib/vend GAS Gestione calore Frequenza delle altre attività Multy SPL Distribuzione delle multiutility per categoria e numero di servizi svolti (%) 2 servizi 3 servizi 4 servizi 5 servizi oltre 5 servizi Servizi pubblici locali (EE, Gas, IU, SII) e altro 24,8% 23,9% 21,1% 13,8% 16,5% Servizi energetici (Gas, Calore, EE) 75,7% 17,1% 5,7% 1,4% Igiene urbana e altre attività 30,0% 35,7% 14,3% 12,9% 7,1% Gestione cimiteri, illuminazione e altre attività 14,0% 24,6% 26,3% 22,8% 12,3% Servizio idrico, igiene urbana e altre attività 40,0% 20,0% 22,0% 8,0% 10,0% Patrimoniale/Holding con servizi 70,0% 20,0% 10,0% Quotate 50,0% 50,0% Turismo Impainti sportivi Altro Servizi strumentali Verde pubblico 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Efficienza energetica Farmacie Logistica Patrimoniale/H olding Gestione del territorio (immobili, dei principali risultati 5
6 Assetti proprietari e comparto di attività 1/4 Rispetto ai modelli generali di riferimento di governance pubblica lo studio ha declinato le società partecipate secondo 6 schemi così codificati: 1. Pubblica monocomunale: l ente locale detiene la totalità del capitale sociale. (UNIPUBB) 2. Pubblica pluricomunale: pluralità di enti locali detengono il controllo diretto della società. (PLURIPUBB) 3. Pubblica: nella compagine societaria figura sia l ente locale sia società a totale controllo pubblico. (PUBB) 4. Partecipazione pubblica: l ente locale detiene la maggioranza del capitale ed una quota minoritaria è rappresentata da soci che hanno natura privata. (PART PUBB) i. Mista: caso specifico della partecipazione pubblica (PART PUBB) se il socio privato ha una quota del capitale superiore al 50%. 5. Partecipazione pubblica quotata appartengono alla categoria i soggetti imprenditoriali quotati nel mercato regolamentato. (QUOT) 6. Partecipazione pubblica e quotata: presenza di quote di partecipazione diretta ed indiretta- di società quotate con pesi percentuali che le qualificano sia come collegate sia come partecipate. (QUOT IND) 15,0% 9,6% Società partecipate per struttura proprietaria (%) 8,3% 4,2% 0,6% 27,0% 35,3% PLURI PUBB UNI PUBB PART PUBB PUBB MISTA QUOT IND QUOT Addetti per tipo di azionariato Addetti 2010 % UNI PUBB % PLURI PUBB % QUOT % PUBB % PART PUBB % QUOT IND % MISTA % Totale % dei principali risultati 6
7 Assetti proprietari e comparto di attività 2/4 Alcuni modelli di azionariato tendono a prediligere specifici settori (gestione cimiteri, illuminazione e Mono igiene urbana evidenziano una larga rappresentanza nelle UNIPUBB) L organizzazione industriale in multiservizi, in particolare SPL e il comparto energetico, ha un maggiore presidio su tutte le forme di azionariato Grado di dispersione dell azionariato rilevato attraverso la quota media detenuta dall Ente Locale Quota media % delle azioni detenuta dagli EELL PATR/HOLD MULTY SII/IU Mono Gest. Calore Mono SII 60% 50% Mono Cimit QUOT 40% Mono EE MULTY IU MULTY EE/GAS 30% 20% 10% 0% MULTY CIM/ILL MULTY SPL Mono IU Mono GAS Mono ILL Società partecipate per tipo di azionariato e modello industriale % UNI PUBB PLURI PUBB PUBB SPA PART PUBB MISTA QUOT IND Totale Mono IU 24,8% 35,0% 6,3% 24,1% 6,6% 3,1% 100,0% Mono SII 10,2% 59,3% 11,9% 6,2% 6,6% 5,8% 100,0% Mono GAS 34,1% 29,5% 11,4% 8,0% 8,0% 9,1% 100,0% Mono EE 9,8% 3,3% 3,3% 36,1% 44,3% 3,3% 100,0% Mono cimiteriali 64,3% 7,1% 21,4% 7,1% 0,0% 0,0% 100,0% Mono iluminazione 50,0% 25,0% 0,0% 0,0% 25,0% 0,0% 100,0% Mono Patr/Holding 18,8% 70,8% 8,3% 0,0% 0,0% 2,1% 100,0% Multy SPL 33,0% 32,1% 11,9% 14,7% 2,8% 5,5% 100,0% Multy EE/GAS 14,3% 14,3% 17,1% 21,4% 24,3% 8,6% 100,0% Multy IU 57,1% 20,0% 4,3% 17,1% 0,0% 1,4% 100,0% Multy SII/IU 40,0% 34,0% 12,0% 10,0% 4,0% 0,0% 100,0% Multy patrimoniale 30,0% 60,0% 10,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% Multy cimiteriali 66,7% 14,0% 12,3% 7,0% 0,0% 0,0% 100,0% Media SPL 27,0% 35,3% 9,6% 15,0% 8,3% 4,2% 100,0% dei principali risultati 7
8 Assetti proprietari e comparto di attività 3/4 Geografia delle monocomunali La chiave di lettura territoriale, ancorchè influenzata da peculiari profili di urbanizzazione che caratterizzano il Paese, offre lo scenario di riferimento entro il quale si muovono le dinamiche della governance locale nei SPL Si propone la grafica dei quattro modelli di azionariato che mostrano maggiore frequenza Geografia delle pluricomunali Forma monocomunale radicata con frequenza variabile è tuttavia un opzione uniformemente percorsa dall Ente Locale per organizzare le proprie funzioni L associazione di più EELL per lo svolgimento in comune dei SPL trova maggiore adesione nelle aree del centro-nord dei principali risultati 8
9 Assetti proprietari e comparto di attività 4/4 Geografia delle società con azionariato pubblico (PUBB) Geografia dei partenariati a maggioranza pubblica (PART PUBB) L opzione del partenariato a maggioranza pubblica risponde a specifiche scelte dell Ente Locale (PART PUBB) Schemi partecipativi più articolati (PUBB) appartengono a processi di organizzazione aziendale riferiti a fasi di sviluppo del servizio più mature dei principali risultati 9
10 Aggregato economico delle società SPL partecipate 1/7 Media monoutility dell incidenza del costo del personale sui costi operativi 28,6% L indicatore non coglie il fenomeno delle esternalizzazioni in cui gli oneri del personale sono dislocati nell acquisto di beni e servizi (Igiene urbana, SII ) Consolidamento del costo del personale con l Ente Locale di riferimento, scenari potenziali in relazione al settore Redditività del lavoro Mono (Mgl/ pro capite; 2010) Incidenza spesa personale su costi della produzione monoutility (media ponderata) Migliaia di Euro Ricavo per addetto Valore Aggiunto per addetto 12,1% 17,2% 22,6% Media Mono 28,6% 33,0% 35,8% Patr/Holding Gas/EE/Calore SII Illumin. Pubb Igiene Urbana 0 43,0% Gest. Cimiteri 0% 10% 20% 30% 40% 50% dei principali risultati 10
11 Aggregato economico delle società SPL partecipate 2/7 Media ponderata segmento multiutility dell incidenza del costo del personale sui costi operativi 24,1%. Strumenti di misura della produttività e redditività degli addetti nei settori industriali SPL, come incentivo alla trasparenza e verifica degli obiettivi. Non vi è simmetria di indicatori di livelli di prestazione per la P.A. Redditività del lavoro Multy (Mgl/ ; 2010) Incidenza spesa personale su costi della produzione multiutility (media ponderata) Migliaia di Euro Ricavo per addetto Valore Aggiunto per addetto 12,3% 19,5% 23,5% 23,6% Media Mono 24,1% 28,3% 35,3% 36,6% Multy Patr Multy QUOT Multy EE/GAS Multy SPL Multy SII Multy Cim Multy IU 0% 10% 20% 30% 40% dei principali risultati 11
12 Aggregato economico delle società SPL partecipate 3/7 Grandezze* di riferimento società SPL (Mln/ ; periodo ) Mln/ Vs08 10Vs09 Valore della produzione ,0% 3,3% Ricavi delle vendite ,0% 3,5% Costi della produzione ,8% 3,5% Ebitda ,5% 7,9% Patrimonio netto ,3% 3,0% Immobilizzazioni ,1% 5,1% Utile/Perdite ante imposte ,6% 26,3% Riflesso sui ricavi di vendita e valore della produzione- della congiuntura economica. Recupero di produttività dalla dinamica dei costi che segue la contrazione dei flussi di reddito Indicatori economico-finanziari analisi longitudinale Ebitda/Val Prod 15,1% 16,5% 17,1% Oneri finanziari / Ricavi vendita 6,0% 6,1% 5,0% ROE 1,6% 3,2% 4,8% ROI 2,0% 2,5% 2,5% Grado indipendenza da terzi 80,6% 74,1% 70,7% Migliora il rapporto Ebitda/Val.Prod Solo il 5,8% delle società risulta in perdita continuativamente nel periodo ( ) SPL settore anticiclico segnatamente a: incremento dell attivo fisso come diretta conseguenza dello sviluppo di infrastrutture performance positiva delle gestioni (in termini di Ebitda e utile ante imposte) a sostegno del livello di capitalizzazione delle società *Bilanci d esercizio non consolidati dei principali risultati 12 Serie storica: Riduzione dell incidenza degli oneri finanziari nel 2010 (IRS, Euribor ) Incremento dell indebitamento con peggioramento del grado di indipendenza da terzi Assetto attuale (2012): difficoltà di accesso al credito, oneri finanziari elevati per rischio paese e instabilità normativa SPL Outlook: potenziali miglioramenti da nuova regolazione SII, politica di incentivazione degli investimenti (SII, Gas, IU), regolazione del valore residuo a fine concessione (gare gas ), incentivi alla pianificazione di investimenti efficienti e tecnologicamente innovativi (SII, Gas, IU)
13 Aggregato economico delle società SPL partecipate 4/7 51% del Valore della produzione (8,28 Mln/, 2010) è originato dalle Monoutility pari a circa i 2/3 del totale delle società, il rimanente 49% è realizzato dalle Multiutility Frammentazione della produzione per classi di fatturato < 5 mil/, potenziale vincolo all innovazione tecnologica (ridotte capacità di investimento) e allo sviluppo delle competenze degli addetti Le aziende di grandi dimensioni determinano i principali driver del comparto SPL Stratificazione delle società per classe di fatturato (2010) Classi di Valore della Produzione Tot Val prod (Mgl/ ) Addetti Distrib % Società Distrib % Val. Produzione Distrib. % Addetti < 5 Mil ,0% 4,8% 6,1% 5 Mil 15 Mil ,0% 11,8% 14,3% da 35 Mil ,7% 14,1% 16,0% da 70 mil ,1% 16,3% 16,7% > 70 mil ,1% 53,1% 46,9% Totale % 100% 100% Ripartizione % valore della produzione multiutility (2010) 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Ripartizione % valore della produzione monoutility (2010) 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 33,2% Quotate 48,8% 22,2% 21,7% 41,2% 6,3% 12,0% Muly SPL Multy SII Multy Cim e ILL Igiene Urbana SII Energia Elettrica e Gas 6,5% Multy IU 3,2% Patrimoniale / Holding 3,5% Multy EE/Gas 0,4% 0,2% Gestione cimteri 0,9% Multy Hold/Patr Illuminazione pubblica dei principali risultati 13
14 Aggregato economico delle società SPL partecipate 5/7 150% 130% 110% 90% 70% 50% 30% 10% -10% -30% -50% RO Gest Finanz Rettifiche Gest Straord Catena del valore: mette in luce il contributo alla determinazione dell utile ante imposte delle principali voci del conto economico: Gestione caratteristica (reddito operativo), Gestione finanziaria, Rettifiche Gestione straordinaria Contributo positivo della gestione straordinaria comune a quasi tutti gli ambiti di attività Saldo negativo della gestione finanziaria per SII e IU Specificità della catena del valore per il modello Holding dei principali risultati 14
15 Aggregato economico delle società SPL partecipate 6/7 180% 160% 140% 120% 100% 80% 60% 40% 20% 0% -20% -40% -60% -80% Gestione finanziaria fattore esplicativo del risultato d esercizio Penalizzati i comparti che operano con modelli di finanza derivata (Igiene urbana sia Mono e Multy, cimiteriali e illuminazione) Patrimoniale/Holding anche con la presenza di servizi ha un profilo industriale specifico RO Gest Finanz Rettifiche Gest Straord dei principali risultati 15
16 Aggregato economico delle società SPL partecipate 7/7 Analisi longitudinale del rapporto Ebitda/Val. Produz Rapporto spesa del personale sui costi operativi: legame tra modelli di proprietà e comparto di attività Rapporto tra Ebitda e Valore della Produzione, andamento positivo generalizzato Forme di azionariato e territorialità 35% 30% 25% 20% 15% 10% 0% Incidenza del costo del personale sulla gestione caratteristica stratificazione per azionariato (2010) Ebitda/Val Produzione (%) 5% UNI PUBB PLURI PUBB PUBB PART PUBB MISTA QUOT QUOT IND QUOT QUOT IND PLURI PUBB PUBB SPA MISTA PART PUBB UNI PUBB 19,5% 23,4% 24,0% Media settore 26,6% 25,5% 26,6% 28,5% 37,9% 15% 20% 25% 30% 35% 40% Ripartizione per area geografica delle società stratificazione per tipo di azionariato (%) UNI PUBB PLURI PUBB PUBB PART PUBB MISTA QUOT QUOT IND Nord Ovest 31,3% 46,6% 48,1% 40,6% 54,9% 42,9% 45,7% Nord Est 13,8% 19,6% 22,6% 7,9% 7,7% 42,9% 8,7% Centro 19,9% 15,5% 19,8% 21,2% 17,6% 14,3% 34,8% Sud 26,3% 12,6% 7,5% 21,8% 14,3% 0,0% 6,5% Isole 8,8% 5,7% 1,9% 8,5% 5,5% 0,0% 4,3% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% dei principali risultati 16
17 Utilitatis pro acqua energia ambiente La storia Il Centro di ricerca sui servizi pubblici PROAQUA nasce nel 1995 per volontà di Federgasacqua (oggi Federutility). Fin dall inizio ha assunto la forma di consorzio senza scopo di lucro, finalizzato all attività di studio e di ricerca di carattere tecnico, economico e giuridico nell ambito dei servizi pubblici locali a rilevanza economica, nonché all assistenza di Amministrazioni o Società interessate da processi di riorganizzazione dei suddetti servizi Nel 1999 l Istituto ha ampliato la propria attività di ricerca, dapprima incentrata esclusivamente sul servizio idrico integrato, ad altri servizi pubblici locali, quali il servizio di distribuzione gas naturale e il servizio di gestione dei rifiuti urbani, trasformandosi nel Centro Ricerche sui Servizi pubblici CRS-PROAQUA Nel 2006 il Centro di ricerca ha assunto la sua attuale denominazione, UTILITATIS pro acqua energia ambiente. La realizzazione di studi commissionati da importanti soggetti istituzionali, oltre a confermare le potenzialità dell Istituto quale interlocutore scientifico di livello nazionale, ha offerto l opportunità ai soci consorziati di essere parte attiva nel disegno degli scenari futuri del comparto. 18 maggio 2011: il Consorzio si trasforma in Fondazione, con FederUtility e Federambiente come Fondatori-Promotori 17
18 Le pubblicazioni di Utilitatis Blue Book. Nasce da un progetto con ANEA (Associazione Nazionale Enti di Ambito). La base dati di riferimento è quella desunta dai Piani d Ambito, a cui si sono aggiunti negli anni l osservatorio sulle tariffe applicate all utenza e la raccolta dei documenti di contabilità delle società di gestione. I contenuti che caratterizzano lo studio riguardano la descrizione dello stato del servizio, la geografia degli affidamenti, l analisi della domanda di risorsa e di infrastrutture, i modelli organizzativi, lo sviluppo della TRM, i profili industriali, la spesa delle famiglie. Yellow Book. È un progetto di ricerca svolto in collaborazione con FederUtility. Attraverso una dettagliata analisi realizzata sulla base della documentazione prodotta dagli enti pubblici concedenti (i bandi di gara ed i disciplinari tecnici) e dei relativi esiti, viene svolto un esame quantitativo e qualitativo delle variabili economiche del servizio messo a gara e delle caratteristiche dei criteri di aggiudicazione. Il data set, aggiornato periodicamente, estende l ambito di studio anche ai temi finanziari legati al segmento delle quotate, monitorando l evoluzione dell assetto del mercato del servizio di distribuzione di gas, nonché l analisi della spesa delle famiglie per un campione rappresentativo di tutte le regioni italiane. Green Book. Sostenuto da Federambiente, presenta una raccolta organica dei dati quantitativi e qualitativi del settore. Nel volume trovano spazio l analisi sulla dinamica dei volumi prodotti, l esame dell evoluzione di costi e ricavi rilevati dai Certificati Consuntivi dei Comuni, la rilevazione dei prezzi praticati all utenza, l approfondimento sulle modalità di gestione del servizio, il monitoraggio sull attribuzione della titolarità delle funzioni di regolazione. 18
Il settore dell igiene urbana in Italia: inquadramento e focus sul costo del lavoro. Rivoltella del Garda, 9-10 Luglio 2015
Il settore dell igiene urbana in Italia: inquadramento e focus sul costo del lavoro Rivoltella del Garda, 9-10 Luglio 2015 La Fondazione Utilitatis UTILITATIS pro acqua energia ambiente nasce nel 1995
DettagliIndice del volume Roma, 30 novembre 2009
1 Indice del volume Visione d insieme Sintesi dei principali risultati PARTE I ASSETTI ISTITUZIONALI Riforma dei servizi pubblici locali a rilevanza economica Modelli di governance dei rifiuti in Italia
DettagliASSOBETON - XV Congresso Nazionale Il comparto della prefabbricazione in Italia, informazioni di sintesi e tendenze a breve e medio periodo
ASSOBETON - XV Congresso Nazionale Il comparto della prefabbricazione in Italia, informazioni di sintesi e tendenze a breve e medio periodo Bologna, 15 giugno 2012 Analisi di bilancio ASSOBETON ha mappato
DettagliPRESENTAZIONE DELLA RICERCA SULLE SOCIETÀ PARTECIPATE IN VENETO
PRESENTAZIONE DELLA RICERCA SULLE SOCIETÀ PARTECIPATE IN VENETO Emanuele Padovani, Dipartimento di Scienze Aziendali, Università di Bologna Treviso 19 Novembre 2015 DI COSA PARLIAMO? LE PARTECIPATE LOCALI
DettagliFederazione delle imprese energetiche ed idriche. www.federutility.it 00184 Roma Via Cavour 179/a - tel: +39 06 478.65.600
Federazione delle imprese energetiche ed idriche www.federutility.it 00184 Roma Via Cavour 179/a - tel: +39 06 478.65.600 1 FEDERUTILITY Dal 1 giugno 2005 Federutility ha preso il posto di Federgasacqua
DettagliComune di MOLINELLA. successive modifiche BILANCIO CONSOLIDATO
Definizione del gruppo amministrazione pubblica del Comune di MOLINELLA relazione ai fini degli obblighi previsti dal Decreto legislativo del 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche BILANCIO CONSOLIDATO
DettagliIncremento (Decremento)
Milano, 11 settembre 2007 Comunicato stampa Il Consiglio di Amministrazione di Marcolin S.p.A. approva i risultati del primo semestre 2007. Ottima crescita del fatturato (+25,7%) e forte miglioramento
DettagliCOMUNICATO STAMPA. Manutencoop Facility Management S.p.A.: Il Consiglio di Gestione presenta la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2014
COMUNICATO STAMPA Manutencoop Facility Management S.p.A.: Il Consiglio di Gestione presenta la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2014 Principali risultati consolidati relativi al primo semestre
DettagliAmps SpA: l azienda ed il settore delle multiutility. Il processo di Pianificazione e Controllo. L analisi Finanziaria del Business Plan
AMPS SPA: UN CASO APPLICATO DI FINANZA STRATEGICA Università di Parma 19 ottobre 4 Nicola Pietralunga CFO Gruppo Amps Giulio Domma Resp.Pianif. e Controllo Gruppo Amps 1 Agenda Amps SpA: l azienda ed il
DettagliSEZIONE I I NUMERI DEL SETTORE SOCIO-SANITARIO E SOCIO-ASSISTENZIALE
IL SETTORE SOCIO-SANITARIO E SOCIO-ASSISTENZIALE Analisi pilota su dimensione, caratteristiche e organizzazione delle aziende del settore SEZIONE I I NUMERI DEL SETTORE SOCIO-SANITARIO E SOCIO-ASSISTENZIALE
DettagliCaltagirone Editore: il Consiglio di Amministrazione approva i risultati dell esercizio 2010
Caltagirone Editore: il Consiglio di Amministrazione approva i risultati dell esercizio 2010 Ricavi a 248,3 milioni di euro (256,9 milioni di euro nel 2009) Margine operativo lordo a 27,4 milioni di euro
DettagliRelazione Finanziaria trimestrale del Gruppo al 31 marzo 2015
GRUPPO FEDON RISULTATI AL 31 MARZO 2015 Molto positivi i risultati del Gruppo Fedon nel primo trimestre 2015, che si riassumono come segue. Fatturato consolidato: Euro 18,2 milioni (+28,8%) EBITDA: Euro
DettagliCorso di Ragioneria. Analisi di bilancio Caso pratico. Roma, 18 maggio Dott. Angelo De Marco Manager Advisory & Corporate Finance Banca Finnat
Corso di Ragioneria Analisi di bilancio Caso pratico Dott. Angelo De Marco Manager Advisory & Corporate Finance Banca Finnat Roma, 18 maggio 2017 Agenda I. Introduzione al caso pratico II. Bilancio riclassificato
DettagliCOMUNICATO STAMPA ACEA: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA I RISULTATI AL 30 GIUGNO 2015
COMUNICATO STAMPA ACEA: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA I RISULTATI AL 30 GIUGNO 2015 EBITDA 353,3 milioni di Euro (331,0 milioni di Euro nel 1H2014, +6,7%) EBIT 202,7 milioni di Euro (188,4 milioni
DettagliIL PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO IN EMILIA-ROMAGNA NEL Sintesi
IL PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO IN EMILIA-ROMAGNA NEL 2012 Sintesi Elaborazione CRESME per UNIONCAMERE Emilia-Romagna I dati sono tratti dall Osservatorio Regionale del Partenariato Pubblico Privato,
DettagliAllegati del conto di bilancio 2013 del Comune di Poirino (prospetti di conciliazione, conto economico e conto del patrimonio) NOTA INTEGRATIVA
Allegati del conto di bilancio 2013 del Comune di Poirino (prospetti di conciliazione, conto economico e conto del patrimonio) NOTA INTEGRATIVA Il conto economico ed il conto del patrimonio sono documenti
DettagliTotale Crediti a Breve ,67% ,99% ,65% di cui: Crediti verso clienti a breve
Bilanci Riclassificati Documento creato il 12:06. Copyright 2016 CRIBIS D&B S.r.l Dati identificativi dell'impresa Denominazione: AZIENDA FITTIZIA S..L Codice fiscale: 12345678901 CCIAA-REA: RM----71111
DettagliCOMUNE di MONTALCINO REGOLAMENTO COMUNALE SUL CONTROLLO DELLE PARTECIPATE
COMUNE di MONTALCINO REGOLAMENTO COMUNALE SUL CONTROLLO DELLE PARTECIPATE INDICE: Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 esterni) Art. 7 Ambito di applicazione Controllo sulle società partecipate Adempimenti
DettagliLe società partecipate nel trasporto pubblico locale e regionale
Le società partecipate nel trasporto pubblico locale e regionale Roma, 15 aprile 2016 Dr. Emanuele Proia Direttore Finalità, struttura e nota metodologia (1/2) Finalità La struttura del documento La presente
Dettagli5. La governance nelle piccole-medie imprese e nelle imprese familiari
1 Modelli di impresa e Corporate Governance a.a. 2010-2011 5. La governance nelle piccole-medie imprese e nelle imprese familiari 5.4 Assetti proprietari e di governo delle aziende familiari italiane di
DettagliLe informazioni sul fair value degli strumenti finanziari e sulla gestione dei rischi finanziari (artt bis e 2428 cod. Civ.)
Indice Prefazione 13 Le informazioni sul fair value degli strumenti finanziari e sulla gestione dei rischi finanziari (artt. 2427 bis e 2428 cod. Civ.) 1. Decreto legislativo, 30 dicembre 2003, n. 394.
DettagliLa Vigilanza Privata in Italia
La Vigilanza Privata in Italia Analisi del triennio 2010-2012 Roma, 20 Novembre 2013 Assemblea annuale ASSIV Agenda Premessa L andamento delle tariffe dei servizi di Vigilanza Armata Il campione statistico
DettagliINDAGINE CONGIUNTURALE SUI SERVIZI (Consuntivo anno 2012 Previsioni anno 2013)
INDAGINE CONGIUNTURALE SUI SERVIZI (Consuntivo anno 2012 Previsioni anno 2013) Premessa La prima indagine congiunturale sui servizi in Toscana è stata condotta nel mese di giugno 2013 con l obiettivo di
DettagliGRUPPO COFIDE: UTILE NETTO A 6 MILIONI DI EURO (5,9 MILIONI NEL Q1 2011)
COMUNICATO STAMPA Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati del primo trimestre 2012 GRUPPO COFIDE: UTILE NETTO A 6 MILIONI DI EURO (5,9 MILIONI NEL Q1 2011) Il leggero incremento rispetto allo
DettagliRicavi in Crescita del 29% nei Primi Nove Mesi 2012
Il Consiglio di Amministrazione di Nice S.p.A. approva il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 Settembre 2012 Ricavi in Crescita del 29% nei Primi Nove Mesi 2012 Ricavi pari a 205,3 milioni di Euro (+29%
DettagliELENCO PARTECIPAZIONI DEL COMUNE DI CASTIGLIONE DELLE STIVIERE (art. 8 D.L. 98 del 06/07/2011) LE SOCIETA
ELENCO PARTECIPAZIONI DEL COMUNE DI CASTIGLIONE DELLE STIVIERE (art. 8 D.L. 98 del 06/07/2011) AFM SPA LE SOCIETA Codice fiscale: 01809291204 Data costituzione: 15.09.1997 Forma giuridica: Società per
DettagliPiano di Miglioramento Prime indicazione in ordine agli effetti sulla spesa degli enti del sistema pubblico provinciale
Piano di Miglioramento Prime indicazione in ordine agli effetti sulla spesa degli enti del sistema pubblico provinciale Provincia Autonoma di Trento Trento, luglio 2012 Piano di miglioramento 2 Deloitte
DettagliCommento ed analisi degli indicatori di risultato
ANALISI DI BILANCIO Commento ed analisi degli indicatori di risultato Stato patrimoniale e conto economico riclassificati Di seguito si riporta lo schema di stato patrimoniale e di conto economico riclassificati.
DettagliCOMUNE DI VILLAFRANCA D ASTI
COMUNE DI VILLAFRANCA D ASTI PROVINCIA DI ASTI OGGETTO: Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute dal comune ( articolo
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Esame di Stato di istruzione secondaria superiore Parte obbligatoria Indirizzi: ITAF, EA05 - AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING SESSIONE ORDINARIA
DettagliGestione rifiuti urbani Sicilia Assetti organizzativi e performance economico-finanziarie delle aziende operanti in ciascun ATO
Gestione rifiuti urbani Sicilia Assetti organizzativi e performance economico-finanziarie delle aziende operanti in ciascun ATO ATO Agrigento provincia Est (Sub-provinciale) Agrigento Est Società di capitali
Dettaglidi Maria Nicoletta Spiezia
LA MONOGRAFIA DELLA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA: UNO STRUMENTO DI ANALISI DELLE POLITICHE PUBBLICHE di Maria Nicoletta Spiezia Obiettivi dell'intervento Sottolineare le potenzialità del Conto
DettagliPiano di razionalizzazione delle società partecipate
Piano di razionalizzazione delle società partecipate (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014) I Introduzione generale 1. Premessa Dopo il Piano Cottarelli, il documento dell agosto 2014 con
DettagliACQUA E SVILUPPO SOSTENIBILE
ACQUA E SVILUPPO SOSTENIBILE LE SCELTE PER UNA GESTIONE PUBBLICA DELLA RISORSA Pavia 19/3/2015 P.Fazzini Pres. Com. Contr. Analogo Pavia Acque 1994 legge GALLI Disposizioni in materia di Risorse Idriche
DettagliLe partecipate pubbliche in Lombardia alla luce del nuovo Testo unico. Marco Fontana
Le partecipate pubbliche in Lombardia alla luce del nuovo Testo unico Marco Fontana Agenda 1. Il problema delle società partecipate 2. Il Testo unico 3. La situazione in Lombardia sulla base di alcune
DettagliSARAH BOVINI Responsabile Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte
SARAH BOVINI Responsabile Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte Le imprese femminili: definizione In generale si considerano femminili le imprese individuali la cui titolare sia donna, ovvero
DettagliRapporto annuale sui bilanci delle società vercellesi. Edizione Chiara Schintu Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte
Rapporto annuale sui bilanci delle società vercellesi. Edizione 2013 Chiara Schintu Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte Fonte: Elaborazione Unioncamere Piemonte su dati Istat Il contesto La
DettagliIntroduzione al bilancio d esercizio. CdS Biotecnologie
Introduzione al bilancio d esercizio CdS Biotecnologie Il Bilancio Modello per la rappresentazione dell economicità sviluppato attorno al XV sec. Economicità: capacità dell impresa di rimunerare - adeguatamente
DettagliCOMUNICATO STAMPA. Manutencoop Facility Management S.p.A.: Il Consiglio di Gestione presenta il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2015
COMUNICATO STAMPA Manutencoop Facility Management S.p.A.: Il Consiglio di Gestione presenta il Resoconto Intermedio di Gestione al Nei primi nove mesi 1 crescono Utile Netto e Nuove Commesse e Riaggiudicazioni
DettagliCentro Studi FederSalus
Centro Studi FederSalus Indagine di settore 2016 La filiera italiana degli integratori alimentari Executive Summary Anticipazione dei risultati Fatturato, occupazione e struttura dell offerta Il comparto
DettagliSeconda prova di Economia Aziendale e geo-politica
Seconda prova di Economia Aziendale e geo-politica Indirizzi: ITRI, EA06 - AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING ARTICOLAZIONE RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING PARTE OBBLIGATORIA Dalla Relazione
DettagliBilancio Assemblea degli Azionisti 28 Aprile 2016
Bilancio 2015 Assemblea degli Azionisti 28 Aprile 2016 Highlights 2015 Cessione ramo idrico Monza a Brianzacque con effetto 1/1/2015; i dati al 31/12/2014, posti a confronto, includono i risultati di tale
DettagliAZIENDA TRASPORTI LIVORNESE - A.T.L. SRL IN LIQ.NE
AZIENDA TRASPORTI LIVORNESE - A.T.L. SRL IN LIQ.NE Sede in LIVORNO - VIA MEYER CARLO, 59 Capitale Sociale versato Euro 100.000,00 i.v. Iscritta alla C.C.I.A.A. di LIVORNO Codice Fiscale e N. iscrizione
DettagliLE IMPRESE DI FAMIGLIA NELL ECONOMIA ITALIANA Specificità delle dinamiche occupazionali nelle imprese di famiglia. Convegno 30 ottobre 2013
LE IMPRESE DI FAMIGLIA NELL ECONOMIA ITALIANA Specificità delle dinamiche occupazionali nelle imprese di famiglia Convegno 30 ottobre 2013 LA DEFINIZIONE DI IMPRESA FAMILIARE: IL CUORE DEL SISTEMA IMPRENDITORIALE
DettagliCOMUNICATO STAMPA. Per diffusione immediata. Curno, 30 luglio 2002 SECONDO TRIMESTRE POSITIVO PER BREMBO
COMUNICATO STAMPA Per diffusione immediata Curno, 30 luglio 2002 SECONDO TRIMESTRE POSITIVO PER BREMBO In crescita i ricavi consolidati, +6,4% che crescono del 9% a parità di perimetro di consolidamento.
DettagliAPPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO SEPARATO E CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2016
APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO SEPARATO E CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2016 Il Consiglio di Amministrazione di IRCE S.p.A. ha approvato oggi il progetto di bilancio separato ed il progetto di bilancio
DettagliIL REVISORE DEGLI ENTI LOCALI E IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI. Torino, 23 aprile 2013 IL BILANCIO CONSOLIDATO DEGLI ENTI LOCALI.
IL REVISORE DEGLI ENTI LOCALI E IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Torino, 23 aprile 2013 IL BILANCIO CONSOLIDATO DEGLI ENTI LOCALI Maurizio TONINI 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO L. 5 maggio 2009, n. 42 D. Lgs.
DettagliIl budget degli investimenti, elaborato all inizio dell esercizio 2016, contiene i seguenti elementi.
Istituto Tecnico - Settore economico Indirizzo: Amministrazione, Finanza e Marketing Esame di Stato anno scolastico 2016/2017 Svolgimento seconda prova di Economia aziendale La traccia assegnata come seconda
DettagliCOMUNICATO STAMPA Panariagroup Industrie Ceramiche S.p.A.: il Consiglio di Amministrazione approva la Relazione Trimestrale al 30 settembre 2007.
COMUNICATO STAMPA Panariagroup Industrie Ceramiche S.p.A.: il Consiglio di Amministrazione approva la Relazione Trimestrale al 30 settembre 2007. Le società europee hanno registrato un incremento dei ricavi
DettagliMilano, 15 maggio 2003
Milano, 15 maggio Gruppo TOD S: crescono EBITDA e risultato netto nel primo trimestre. Il Consiglio di Amministrazione di Tod s S.p.A., società quotata alla Borsa di Milano ed a capo dell omonimo gruppo
DettagliCRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI ANCONA
CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI STRUTTURALI ANNO 2014 STESSO INSIEME DI BILANCI NEI 3 ANNI Elaborazioni a: Marzo 2016 Indice delle tavole Dati strutturali a periodicità annuale di imprese
DettagliAnalisi di bilancio - I
Lezione n.16 La mappa del Corso Analisi di bilancio - I raccolta dati e verifica qualità riclassificazione rendiconto finanziario indicatori La redditività operativa e le sue determinanti La redditività
DettagliCOMUNICATO STAMPA BANCA POPOLARE DI MANTOVA SPA IL CDA APPROVA I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2015
COMUNICATO STAMPA BANCA POPOLARE DI MANTOVA SPA IL CDA APPROVA I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2015 Raccolta diretta: Euro 338 milioni (-3,3% rispetto al 31.12.2014) Raccolta indiretta: Euro 177 milioni
DettagliCampobasso - 10 giugno Presentazione del Rapporto. L economia del Molise
Campobasso - 10 giugno 2014 - Presentazione del Rapporto L economia del Molise Prodotto interno lordo Nel 2013 l economia molisana si è ancora contratta. Le stime di Prometeia indicano una riduzione del
DettagliLE ANALISI DI BILANCIO PER INDICI
LE ANALISI DI BILANCIO PER INDICI 1 SOMMARIO Aspetti introduttivi La riclassificazione dello Stato Patrimoniale Gli indicatori finanziari e patrimoniali La riclassificazione del Conto Economico Gli indicatori
DettagliIL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA I RISULTATI DEL 31 DICEMBRE 2015
COMUNICATO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA I RISULTATI DEL 31 DICEMBRE 2015 San Paolo D Argon (BG), 24 giugno 2016 Il Consiglio di Amministrazione di AGRONOMIA S.p.A. - società attiva nella produzione
DettagliCITTA' DI ALBA PROVINCIA DI CUNEO BILANCIO CONSOLIDATO ANNO 2013
CITTA' DI ALBA PROVINCIA DI CUNEO BILANCIO CONSOLIDATO ANNO 2013 Decreto legislativo n 118 del 23 giugno 2011 D.P.C.M. 28 dicembre 2011 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO CONTO ECONOMICO TOTALE A) COMPONENTI
DettagliCAPOGRUPPO EGEA ENTE GESTIONE ENERGIA E AMBIENTE SPA
CAPOGRUPPO EGEA ENTE GESTIONE ENERGIA E AMBIENTE SPA Relazione sulla gestione Situazione Infrannuale 30/09/2015 Sommario SOMMARIO... 2 CAPOGRUPPO EGEA ENTE GESTIONE ENERGIA E AMBIENTE SPA... 3 CAPOGRUPPO
DettagliLe imprese familiari in Veneto: caratteristiche e performance
v Cattedra AldAF EY di Strategia delle Aziende in memoria di Alberto Falck Le imprese familiari in Veneto: caratteristiche e performance 16 dicembre 2016 1 La popolazione di riferimento Assetto proprietario
DettagliCOMUNICATO STAMPA. Manutencoop Facility Management S.p.A.: Il Consiglio di Gestione presenta la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2015
COMUNICATO STAMPA Manutencoop Facility Management S.p.A.: Il Consiglio di Gestione presenta la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2015 Principali risultati consolidati relativi al primo semestre
DettagliRELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULL ANDAMENTO DELLA GESTIONE NELL ESERCIZIO 2016
RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULL ANDAMENTO DELLA GESTIONE NELL ESERCIZIO 2016 Signori Azionisti, nell esercizio 2016, il Gruppo Sogefi ha conseguito ricavi pari a Euro 1.574,1 milioni, in crescita del
DettagliLa novestrale 2012 dei gruppi assicurativi italiani quotati in borsa. Analisi di alcune cifre chiave
La novestrale 2012 dei gruppi assicurativi italiani quotati in borsa Analisi di alcune cifre chiave A cura di F. Ierardo Coordinamento di N. Maiolino La novestrale 2012 La raccolta diretta La redditività
DettagliPresentazione dell Operazione
Presentazione dell Operazione Acquisizione dell Azienda Manutencoop Servizi Ambientali Milano 7 settembre 2009 Gruppo Biancamano 1. Contenuti 2. Gruppo Biancamano 3. Azienda Manutencoop Servizi Ambientali
DettagliENI BILANCIO CONSOLIDATO E PROGETTO DI BILANCIO DI ESERCIZIO 2010
ENI BILANCIO CONSOLIDATO E PROGETTO DI BILANCIO DI ESERCIZIO 2010 CONVOCAZIONE DELL ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI Utile netto consolidato 6,32 miliardi; utile netto di esercizio 6,18 miliardi Proposto dividendo
DettagliCOMUNICATO STAMPA. Per diffusione immediata. Curno, 23 Settembre 2004
COMUNICATO STAMPA Per diffusione immediata Curno, 23 Settembre 2004 Brembo conferma la crescita nel primo semestre e rimane cauta sui mesi a venire La società produttrice di impianti frenanti ad alte prestazioni
DettagliCondizioni e tendenze del sistema produttivo siciliano
Condizioni e tendenze del sistema produttivo siciliano 1. Le imprese attive Alla fine del 2011, in Sicilia erano attive poco meno di 381.000 imprese (le registrate erano oltre 463.000), in contrazione
DettagliIL SETTORE SHOPPER IN ITALIA Roma - 11 luglio 2012. Preparato per: Assobioplastiche, Consorzio Polieco
Roma - 11 luglio 2012 Preparato per: Assobioplastiche, Consorzio Polieco Il settore shopper in Italia Localizzazione e dimensione delle aziende produttrici Financials Dati settoriali Il mercato 1 2 3 2
DettagliStrumenti innovativi per la creazione d impresa
I Seminario: competitività Modulo n. 2: Strumenti innovativi per la creazione d impresa Fondo Perequativo Accordo di Programma MISE Unioncamere 2010 Progetto n. 89 } } La valutazione della redditività
DettagliProf. Giuseppe Sancetta. La pianificazione del risanamento
Prof. Giuseppe Sancetta La pianificazione del risanamento Sommario Introduzione Macro fasi progetto di risanamento Stakeholders e crisi Le professionalità coinvolte nella soluzione delle crisi La ristrutturazione
DettagliCarta d identità Aziendale
Carta d identità Aziendale Analisi completa Obiettivo Dati dell Impresa Analisi economica patrimoniale finanziaria Analisi per Indici Economici Patrimoniali Finanziari Probabilità di fallimento(z-score)
DettagliCONTO ECONOMICO. A. Valore della produzione B. Costi della produzione. Differenza tra valore e costi della produzione
CONTO ECONOMICO A. Valore della produzione B. Costi della produzione Differenza tra valore e costi della produzione C. Proventi ed oneri finanziari D. Rettifiche di valore di attività finanziarie E. Proventi
DettagliBudget 2016 - review. Risultati ed evidenze. Roma, 16 marzo 2016. Classificazione: Consip internal
1 Budget 2016 - review Risultati ed evidenze Roma, 16 marzo 2016 Classificazione: Consip internal 2 Indice 1 2 PREMESSA E OBIETTIVI Base assumption e scenario normativo Perimetro di attività e modello
DettagliPARTE OBBLIGATORIA. Esame di Stato 2015
Seconda prova di Economia Aziendale Indirizzi: ITAF, EA05 - AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING ITSI - AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING ARTICOLAZIONE SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI PARTE OBBLIGATORIA
DettagliCRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI
CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI STRUTTURALI ANNO 2015 STESSO INSIEME DI BILANCI NEI 3 ANNI Elaborazioni a: Settembre 2016 Indice delle tavole Dati strutturali a periodicità annuale di
DettagliGRUPPO COFIDE: UTILE NETTO DEI NOVE MESI A 61,1 MILIONI DI EURO
COMUNICATO STAMPA Il Consiglio di Amministrazione approva il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2009 GRUPPO COFIDE: UTILE NETTO DEI NOVE MESI A 61,1 MILIONI DI EURO Risultati consolidati
DettagliI bilanci in formato XBRL: il valore e le opportunità del nuovo formato elettronico
I bilanci in formato XBRL: il valore e le opportunità del nuovo formato elettronico Gli strumenti per le Camere di Commercio per l analisi, la consultazione e la diffusione dei dati di bilancio Valerio
DettagliMilano, 11 settembre 2003
Milano, 11 settembre TOD S S.p.A.: fatturato in crescita, accelerato il piano di sviluppo Il Consiglio di Amministrazione di Tod s S.p.A., società quotata alla Borsa di Milano ed a capo dell omonimo gruppo
Dettagli26. Le aree funzionali
26. Le aree funzionali Le funzioni aziendali sono composte da gruppi di operazioni omogenee attraverso le quali il sistema-azienda attua il proprio oggetto e persegue specifici obiettivi. Le aree funzionali
DettagliCOMUNICATO STAMPA. Manutencoop Facility Management S.p.A.: Il Consiglio di Gestione presenta il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2016
COMUNICATO STAMPA Manutencoop Facility Management S.p.A.: Il Consiglio di Gestione presenta il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2016 Principali risultati del Gruppo MFM relativi al 1 trimestre
DettagliMilano, 27 marzo 2003
Milano, 27 marzo 2003 Gruppo TOD S: risultati ottimi anche in un contesto difficile (Fatturato: +12,5%, EBITDA: +13,9%, Risultato Operativo: +12,7%). TOD S Il Consiglio di Amministrazione di Tod s S.p.A.,
DettagliNEL 2003 VALORE DELLA PRODUZIONE A 923 MILIONI DI EURO (+13%)
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la relazione trimestrale al 31 dicembre e ha esaminato i risultati consolidati del 2003 NEL 2003 VALORE DELLA PRODUZIONE A 923 MILIONI DI EURO (+13%) Margine
DettagliAZIENDA SPECIALE PLURISERVIZI. Report Bilancio al 31/12/2006
AZIENDA SPECIALE PLURISERVIZI Sede in VIA AURELIA SUD 278-55049 VIAREGGIO Report Bilancio al 31/12/2006 Sintesi del bilancio (dati in Euro) 31/12/2006 31/12/2005 31/12/2004 Ricavi Netti 14.408.920 13.631.366
DettagliEconomia Aziendale 1
Economia Aziendale 1 Sistema aziendale e sottosistemi Aree funzionali caratteristiche Marketing (marketing mix politiche di prezzo, distribuzione, prodotto, promozione) Produzione Ricerca e sviluppo (innovazione
DettagliSchema metodologico delle analisi di bilancio
Schema metodologico delle analisi di bilancio GESTIONE sistema contabile principi di valutazione BILANCIO Lettura e analisi interpretativa riclassificazione determinazione di indici flussi finanziari sistema
DettagliCOMUNICATO STAMPA. L Utile Netto è pari a 5,7 milioni di euro rispetto ai 2,3 milioni al 31 marzo 2007, con un incremento pari al 143,8%.
COMUNICATO STAMPA Manutencoop Facility Management S.p.A.: Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2008 Ricavi pari a 173,9 milioni di euro (rispetto
DettagliCamera di Commercio di Milano INIZIATIVE A SOSTEGNO DELL ACCESSO AL CREDITO DELLE PMI MILANESI ANNO 2009
Camera di Commercio di Milano INIZIATIVE A SOSTEGNO DELL ACCESSO AL CREDITO DELLE PMI MILANESI ANNO 2009 INIZIATIVE A SOSTEGNO DELL ACCESSO AL CREDITO DELLE PMI MILANESI ANNO 2009 2 milioni di euro per
DettagliUtile netto consolidato per 3,4 milioni di Euro (+121% rispetto a 1,5 milioni di Euro registrati al 31/03/03).
COMUNICATO STAMPA GRUPPO AMPLIFON: il Consiglio di Amministrazione approva la Relazione Trimestrale al 31 marzo 2004; risultati molto positivi con ricavi e redditività in crescita. Utile netto consolidato
DettagliCentrale del Latte di Torino & C. S.p.A.
Centrale del Latte di Torino & C. S.p.A. Via Filadeflia 220 10137 Torino Tel. 0113240200 fax 013240300 E-mail: posta@centralelatte.torino.it www.centralelatte.torino.it Cap.soc.Euro 20.600.000 int.vers.
DettagliEconomia Aziendale. L ammortamento e la vendita dei cespiti. Il costo dei fattori produttivi a fecondità ripetuta
Lezione n.18 Economia Aziendale L ammortamento e la vendita dei cespiti www.fargroup.eu Il costo dei fattori produttivi a fecondità ripetuta Contribuiscono a realizzare la produzione di più esercizi 01.01.n
DettagliInnovare i processi partendo dal Sistema di Controllo
Innovare i processi partendo dal Sistema di Controllo Davide Vierzi Sistemi S.p.A. Agenda Il controllo di gestione in azienda: l organizzazione prima di tutto Il modello operativo Il caso studio: Anselmo
DettagliCOMUNICATO STAMPA BANCA POPOLARE DI MANTOVA SPA: IL CDA APPROVA I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2013
COMUNICATO STAMPA BANCA POPOLARE DI MANTOVA SPA: IL CDA APPROVA I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2013 Raccolta diretta: Euro 303 milioni (+18,4% rispetto al 31.12.2012) Crediti verso clientela: Euro 461
DettagliConcorrenza in Italia:
Concorrenza in Italia: benefici per famiglie e imprese. Una simulazione Paolo Onofri Milano, 30 gennaio 2008 Alcuni settori problematici secondo l Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Energia
DettagliINDICE TAVOLE STATISTICHE
CAPITOLO 1 : LA DEMOGRAFIA DI IMPRESA INDICE TAVOLE STATISTICHE ANDAMENTO SERIE STORICA DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE A LIVELLO PROVINCIALE Tavola 1.1 Iscrizioni/cancellazioni/stock di imprese registrate/stock
DettagliINDICE RAGIONERIA PARTE I I. LE REGOLE PER LA REDAZIONE DEL BILANCIO E LE OPERAZIONI DI. Capitolo 1 Le regole di bilancio in Italia. pag.
INDICE Presentazione XI PARTE I RAGIONERIA di Valter Cantino e Alain Devalle I. LE REGOLE PER LA REDAZIONE DEL BILANCIO E LE OPERAZIONI DI CHIUSURA DEL BILANCIO 3 Capitolo 1 Le regole di bilancio in Italia
DettagliESERCIZIO Bilancio Consuntivo Sintetico
ESERCIZIO 2015 Bilancio Consuntivo Sintetico INFORMAZIONI GENERALI SULLA SOCIETA La SIET S.p.A. fu fondata nel 1983 dall'enea (Ente per le Nuove Tecnologie, l'energia e l'ambiente) e dal CISE (Centro Informazioni
DettagliZignago Vetro S.p.A. COMUNICATO STAMPA
Zignago Vetro S.p.A. COMUNICATO STAMPA Il Consiglio di Amministrazione di Zignago Vetro S.p.A. approva la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2009 In una situazione congiunturale caratterizzata
DettagliComune di Conflenti Provincia di Catanzaro
Allegato A) Comune di Conflenti Provincia di Catanzaro Legge n. 190 del 23 dicembre 2014, commi 611 e seguenti Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato Legge di stabilità
DettagliAnalisi di Bilancio - AVANZATA (5 anni)
Analisi di Bilancio - AVANZATA (5 anni) data elaborazione: 8/7/215 Premesse: Anagrafica Impresa Denominazione Indirizzo sede VIA MANZONI 22 CAP 2121 Comune Provincia MILANO MI Codice Fiscale 2213. CCIAA
DettagliAL VIA I NUOVI STUDI DI SETTORE PER BAR E RISTORANTI Congiuntura negativa e aumento del prelievo fiscale mettono all angolo le imprese
AL VIA I NUOVI STUDI DI SETTORE PER BAR E RISTORANTI Congiuntura negativa e aumento del prelievo fiscale mettono all angolo le imprese Con la dichiarazione dei redditi 2004 hanno debuttato gli studi di
DettagliI BILANCI DELLE SOCIETA DI CAPITALE DELLA PROVINCIA DI VERONA
I BILANCI DELLE SOCIETA DI CAPITALE DELLA PROVINCIA DI VERONA una chiave di lettura dell economia veronese nel triennio 2001 2003 IL COMPARTO INDUSTRIALE E COMMERCIALE: 1. LA COMPOSIZIONE DEL CAMPIONE
Dettagli