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1 Anticipazione dei risultati La partecipazione degli enti locali nelle utility dei servizi energetici, igiene urbana, idrico, cimiteriali e illuminazione pubblica 12 Dicembre 2012

2 Partecipazioni dirette degli EELL: contesto di riferimento 1/2 Scenario delle società partecipate direttamente dagli EELL ricostruito a partire dai certificati di conto consuntivo (2010) Classificazione puntuale, in macro categorie, delle imprese rilevate mediante l analisi delle attività svolte per distinguere i soggetti rientranti nel perimetro di studio. Il 71,1% delle imprese individuate svolge attività strumentali mentre il rimanente 28,8% (1.100) opera nei seguenti settori: servizio idrico integrato, igiene urbana, gas, energia elettrica, illuminazione pubblica, cimiteriali (SPL) Assunzione dei modelli gestionali come driver di studio: Monoutility: SII, IU, Gas, EE, Calore, Holding, ILL, CIM Multiutility, stratificate a loro volta in funzione delle modalità in cui si associano i servizi Geografia delle partecipazioni dirette Densità: numero quote partecipazione per Ente Locale Territorialità; variabile endogena esplicativa delle strategie di organizzazione dei SPL da parte dei Comuni 66,6% 4,5% SPL Mono 19,1% 9,8% SPL Multy Mono serv. strumentali Multy serv. strumentali dei principali risultati 2

3 Partecipazioni dirette degli EELL: contesto di riferimento 2/2 La categoria delle monoutility accorpa all interno di una stessa classe imprese che svolgono singole fasi di un medesimo processo di produzione del servizio. E il caso dell igiene urbana nel cui ambito si rilevano sia monoservizio che integrano l intero ciclo dalla raccolta allo smaltimento- sia soggetti specializzati nella sola raccolta o smaltimento. Similmente per l idrico vi sono società che operano nei segmenti a valle della filiera (depurazione) L incidenza dei aziende in liquidazione è più elevata nei settori in cui è stata avviata la riorganizzazione della gestione per ATO, espressione di processi di integrazione e aggregazione Categorie Multiutility N società Distrib % di cui in liquid. Incid % in Liq per classe Categorie Monoutility N società Distrib % di cui in liquid. Incid % in Liq per classe Servizi pubblici locali tradizionali ,0% 8 10,6% Gestione cimiteri, illuminazione e altre attività 57 15,3% 2 3,5% Patrimoniale/Holding con servizi 10 2,7% 0 0,0% Totale Multy ,7% Igiene urbana (IU + IU integ + SMAL) ,3% 30 10,5% Servizio idrico integrato ,2% 9 4,0% Gas 69 9,5% 1 1,4% Energia Elettrica 61 8,4% 1 1,6% Patrimoniale/Holding 48 6,6% 2 4,2% Gestione calore 19 2,6% 1 5,3% Gestione cimiteri 14 1,9% 0,0% Illuminazione pubblica 4 0,5% 0,0% Totale Mono ,0% dei principali risultati 3

4 Profilo industriale delle società SPL 1/2 Disamina degli ambiti nei quali operano le società partecipate direttamente dagli EELL attraverso l analisi della documentazione relativa a: nota integrativa, statuto, delibere di affidamento del Comune, etc. Individuazione certa delle caratteristiche e tipologia dei servizi offerti, ripartendo le imprese SPL in due macro categorie: Monoutility: il raggruppamento rileva quelle società che incentrano l organizzazione in un processo produttivo la cui offerta verso i cittadini riguarda un singolo comparto. Le altre attività svolte dalle aziende in oggetto gravitano attorno al settore in cui sono specializzate. Multiutility: individua le società con specializzazione plurima che operano su più filiere produttive offrendo agli utenti servizi tra loro distinti. L universo si articola in 7 cluster: Multy SPL: imprese che operano in almeno due dei comparti più rappresentativi ovvero: energia, gas, idrico e igiene ambientale Multy EE/Gas: profilo industriale rappresentato da soggetti specializzati nello svolgimento di attività di distribuzione gas, energia e calore Multy Igiene Urbana: imprese con una vocazione industriale che associa al core business dell igiene urbana un ventaglio di altri servizi Multy SII/IU: coglie un particolare modello organizzativo che associa il servizio idrico integrato all igiene urbana Multy Cimiteriali e Illuminazione: cluster caratterizzato da aziende che operano nel comparto dei cimiteriali ed illuminazione ai quali spesso si aggregano attività di altro genere Multy Patrimoniale: imprese che svolgono, oltre al ruolo di coordinamento, anche funzioni operative legate ad alcune infrastrutture Quotate: società quotate nei mercati regolamentati Frequenza delle attività svolte dalle Multiutility ripartite in servizi core e altri ambiti Illuminazione pubblica Servizi cimiteriali IU (IU, SMAL, IU INT) Sviluppo locale Servizi culturali Servizi alla persona Turismo Impainti sportivi Energia elettrica 40% 30% 20% 10% 0% Verde pubblico 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% Servizi strumentali SII Gas Farmacie Efficienza energetica Gestione calore Patrim/Holding non SPL Gestione del territorio Logistica dei principali risultati 4

5 Profilo industriale delle società SPL 2/2 Il requisito di multiutility può arrivare a superare i 5 servizi, in tali circostanze l operatività di queste aziende interessa anche altri ambiti di azione destinati ai cittadini rispetto al core business tradizionale. Segmentazione delle multiutility in funzione dei settori in cui operano condotta su ciascuna delle sette categorie industriali individuate Focus sul sottogruppo Multy SPL con i servizi non rientranti nello studio associati a questo modello Frequenza delle attività principali delle Multy SPL Illuminazione pubb Servizi cimiteriali Igiene urbana Ditrib/Vend EE 25% 20% 15% 10% 5% 0% SII Produzione EE Distrib/vend GAS Gestione calore Frequenza delle altre attività Multy SPL Distribuzione delle multiutility per categoria e numero di servizi svolti (%) 2 servizi 3 servizi 4 servizi 5 servizi oltre 5 servizi Servizi pubblici locali (EE, Gas, IU, SII) e altro 24,8% 23,9% 21,1% 13,8% 16,5% Servizi energetici (Gas, Calore, EE) 75,7% 17,1% 5,7% 1,4% Igiene urbana e altre attività 30,0% 35,7% 14,3% 12,9% 7,1% Gestione cimiteri, illuminazione e altre attività 14,0% 24,6% 26,3% 22,8% 12,3% Servizio idrico, igiene urbana e altre attività 40,0% 20,0% 22,0% 8,0% 10,0% Patrimoniale/Holding con servizi 70,0% 20,0% 10,0% Quotate 50,0% 50,0% Turismo Impainti sportivi Altro Servizi strumentali Verde pubblico 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Efficienza energetica Farmacie Logistica Patrimoniale/H olding Gestione del territorio (immobili, dei principali risultati 5

6 Assetti proprietari e comparto di attività 1/4 Rispetto ai modelli generali di riferimento di governance pubblica lo studio ha declinato le società partecipate secondo 6 schemi così codificati: 1. Pubblica monocomunale: l ente locale detiene la totalità del capitale sociale. (UNIPUBB) 2. Pubblica pluricomunale: pluralità di enti locali detengono il controllo diretto della società. (PLURIPUBB) 3. Pubblica: nella compagine societaria figura sia l ente locale sia società a totale controllo pubblico. (PUBB) 4. Partecipazione pubblica: l ente locale detiene la maggioranza del capitale ed una quota minoritaria è rappresentata da soci che hanno natura privata. (PART PUBB) i. Mista: caso specifico della partecipazione pubblica (PART PUBB) se il socio privato ha una quota del capitale superiore al 50%. 5. Partecipazione pubblica quotata appartengono alla categoria i soggetti imprenditoriali quotati nel mercato regolamentato. (QUOT) 6. Partecipazione pubblica e quotata: presenza di quote di partecipazione diretta ed indiretta- di società quotate con pesi percentuali che le qualificano sia come collegate sia come partecipate. (QUOT IND) 15,0% 9,6% Società partecipate per struttura proprietaria (%) 8,3% 4,2% 0,6% 27,0% 35,3% PLURI PUBB UNI PUBB PART PUBB PUBB MISTA QUOT IND QUOT Addetti per tipo di azionariato Addetti 2010 % UNI PUBB % PLURI PUBB % QUOT % PUBB % PART PUBB % QUOT IND % MISTA % Totale % dei principali risultati 6

7 Assetti proprietari e comparto di attività 2/4 Alcuni modelli di azionariato tendono a prediligere specifici settori (gestione cimiteri, illuminazione e Mono igiene urbana evidenziano una larga rappresentanza nelle UNIPUBB) L organizzazione industriale in multiservizi, in particolare SPL e il comparto energetico, ha un maggiore presidio su tutte le forme di azionariato Grado di dispersione dell azionariato rilevato attraverso la quota media detenuta dall Ente Locale Quota media % delle azioni detenuta dagli EELL PATR/HOLD MULTY SII/IU Mono Gest. Calore Mono SII 60% 50% Mono Cimit QUOT 40% Mono EE MULTY IU MULTY EE/GAS 30% 20% 10% 0% MULTY CIM/ILL MULTY SPL Mono IU Mono GAS Mono ILL Società partecipate per tipo di azionariato e modello industriale % UNI PUBB PLURI PUBB PUBB SPA PART PUBB MISTA QUOT IND Totale Mono IU 24,8% 35,0% 6,3% 24,1% 6,6% 3,1% 100,0% Mono SII 10,2% 59,3% 11,9% 6,2% 6,6% 5,8% 100,0% Mono GAS 34,1% 29,5% 11,4% 8,0% 8,0% 9,1% 100,0% Mono EE 9,8% 3,3% 3,3% 36,1% 44,3% 3,3% 100,0% Mono cimiteriali 64,3% 7,1% 21,4% 7,1% 0,0% 0,0% 100,0% Mono iluminazione 50,0% 25,0% 0,0% 0,0% 25,0% 0,0% 100,0% Mono Patr/Holding 18,8% 70,8% 8,3% 0,0% 0,0% 2,1% 100,0% Multy SPL 33,0% 32,1% 11,9% 14,7% 2,8% 5,5% 100,0% Multy EE/GAS 14,3% 14,3% 17,1% 21,4% 24,3% 8,6% 100,0% Multy IU 57,1% 20,0% 4,3% 17,1% 0,0% 1,4% 100,0% Multy SII/IU 40,0% 34,0% 12,0% 10,0% 4,0% 0,0% 100,0% Multy patrimoniale 30,0% 60,0% 10,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% Multy cimiteriali 66,7% 14,0% 12,3% 7,0% 0,0% 0,0% 100,0% Media SPL 27,0% 35,3% 9,6% 15,0% 8,3% 4,2% 100,0% dei principali risultati 7

8 Assetti proprietari e comparto di attività 3/4 Geografia delle monocomunali La chiave di lettura territoriale, ancorchè influenzata da peculiari profili di urbanizzazione che caratterizzano il Paese, offre lo scenario di riferimento entro il quale si muovono le dinamiche della governance locale nei SPL Si propone la grafica dei quattro modelli di azionariato che mostrano maggiore frequenza Geografia delle pluricomunali Forma monocomunale radicata con frequenza variabile è tuttavia un opzione uniformemente percorsa dall Ente Locale per organizzare le proprie funzioni L associazione di più EELL per lo svolgimento in comune dei SPL trova maggiore adesione nelle aree del centro-nord dei principali risultati 8

9 Assetti proprietari e comparto di attività 4/4 Geografia delle società con azionariato pubblico (PUBB) Geografia dei partenariati a maggioranza pubblica (PART PUBB) L opzione del partenariato a maggioranza pubblica risponde a specifiche scelte dell Ente Locale (PART PUBB) Schemi partecipativi più articolati (PUBB) appartengono a processi di organizzazione aziendale riferiti a fasi di sviluppo del servizio più mature dei principali risultati 9

10 Aggregato economico delle società SPL partecipate 1/7 Media monoutility dell incidenza del costo del personale sui costi operativi 28,6% L indicatore non coglie il fenomeno delle esternalizzazioni in cui gli oneri del personale sono dislocati nell acquisto di beni e servizi (Igiene urbana, SII ) Consolidamento del costo del personale con l Ente Locale di riferimento, scenari potenziali in relazione al settore Redditività del lavoro Mono (Mgl/ pro capite; 2010) Incidenza spesa personale su costi della produzione monoutility (media ponderata) Migliaia di Euro Ricavo per addetto Valore Aggiunto per addetto 12,1% 17,2% 22,6% Media Mono 28,6% 33,0% 35,8% Patr/Holding Gas/EE/Calore SII Illumin. Pubb Igiene Urbana 0 43,0% Gest. Cimiteri 0% 10% 20% 30% 40% 50% dei principali risultati 10

11 Aggregato economico delle società SPL partecipate 2/7 Media ponderata segmento multiutility dell incidenza del costo del personale sui costi operativi 24,1%. Strumenti di misura della produttività e redditività degli addetti nei settori industriali SPL, come incentivo alla trasparenza e verifica degli obiettivi. Non vi è simmetria di indicatori di livelli di prestazione per la P.A. Redditività del lavoro Multy (Mgl/ ; 2010) Incidenza spesa personale su costi della produzione multiutility (media ponderata) Migliaia di Euro Ricavo per addetto Valore Aggiunto per addetto 12,3% 19,5% 23,5% 23,6% Media Mono 24,1% 28,3% 35,3% 36,6% Multy Patr Multy QUOT Multy EE/GAS Multy SPL Multy SII Multy Cim Multy IU 0% 10% 20% 30% 40% dei principali risultati 11

12 Aggregato economico delle società SPL partecipate 3/7 Grandezze* di riferimento società SPL (Mln/ ; periodo ) Mln/ Vs08 10Vs09 Valore della produzione ,0% 3,3% Ricavi delle vendite ,0% 3,5% Costi della produzione ,8% 3,5% Ebitda ,5% 7,9% Patrimonio netto ,3% 3,0% Immobilizzazioni ,1% 5,1% Utile/Perdite ante imposte ,6% 26,3% Riflesso sui ricavi di vendita e valore della produzione- della congiuntura economica. Recupero di produttività dalla dinamica dei costi che segue la contrazione dei flussi di reddito Indicatori economico-finanziari analisi longitudinale Ebitda/Val Prod 15,1% 16,5% 17,1% Oneri finanziari / Ricavi vendita 6,0% 6,1% 5,0% ROE 1,6% 3,2% 4,8% ROI 2,0% 2,5% 2,5% Grado indipendenza da terzi 80,6% 74,1% 70,7% Migliora il rapporto Ebitda/Val.Prod Solo il 5,8% delle società risulta in perdita continuativamente nel periodo ( ) SPL settore anticiclico segnatamente a: incremento dell attivo fisso come diretta conseguenza dello sviluppo di infrastrutture performance positiva delle gestioni (in termini di Ebitda e utile ante imposte) a sostegno del livello di capitalizzazione delle società *Bilanci d esercizio non consolidati dei principali risultati 12 Serie storica: Riduzione dell incidenza degli oneri finanziari nel 2010 (IRS, Euribor ) Incremento dell indebitamento con peggioramento del grado di indipendenza da terzi Assetto attuale (2012): difficoltà di accesso al credito, oneri finanziari elevati per rischio paese e instabilità normativa SPL Outlook: potenziali miglioramenti da nuova regolazione SII, politica di incentivazione degli investimenti (SII, Gas, IU), regolazione del valore residuo a fine concessione (gare gas ), incentivi alla pianificazione di investimenti efficienti e tecnologicamente innovativi (SII, Gas, IU)

13 Aggregato economico delle società SPL partecipate 4/7 51% del Valore della produzione (8,28 Mln/, 2010) è originato dalle Monoutility pari a circa i 2/3 del totale delle società, il rimanente 49% è realizzato dalle Multiutility Frammentazione della produzione per classi di fatturato < 5 mil/, potenziale vincolo all innovazione tecnologica (ridotte capacità di investimento) e allo sviluppo delle competenze degli addetti Le aziende di grandi dimensioni determinano i principali driver del comparto SPL Stratificazione delle società per classe di fatturato (2010) Classi di Valore della Produzione Tot Val prod (Mgl/ ) Addetti Distrib % Società Distrib % Val. Produzione Distrib. % Addetti < 5 Mil ,0% 4,8% 6,1% 5 Mil 15 Mil ,0% 11,8% 14,3% da 35 Mil ,7% 14,1% 16,0% da 70 mil ,1% 16,3% 16,7% > 70 mil ,1% 53,1% 46,9% Totale % 100% 100% Ripartizione % valore della produzione multiutility (2010) 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Ripartizione % valore della produzione monoutility (2010) 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 33,2% Quotate 48,8% 22,2% 21,7% 41,2% 6,3% 12,0% Muly SPL Multy SII Multy Cim e ILL Igiene Urbana SII Energia Elettrica e Gas 6,5% Multy IU 3,2% Patrimoniale / Holding 3,5% Multy EE/Gas 0,4% 0,2% Gestione cimteri 0,9% Multy Hold/Patr Illuminazione pubblica dei principali risultati 13

14 Aggregato economico delle società SPL partecipate 5/7 150% 130% 110% 90% 70% 50% 30% 10% -10% -30% -50% RO Gest Finanz Rettifiche Gest Straord Catena del valore: mette in luce il contributo alla determinazione dell utile ante imposte delle principali voci del conto economico: Gestione caratteristica (reddito operativo), Gestione finanziaria, Rettifiche Gestione straordinaria Contributo positivo della gestione straordinaria comune a quasi tutti gli ambiti di attività Saldo negativo della gestione finanziaria per SII e IU Specificità della catena del valore per il modello Holding dei principali risultati 14

15 Aggregato economico delle società SPL partecipate 6/7 180% 160% 140% 120% 100% 80% 60% 40% 20% 0% -20% -40% -60% -80% Gestione finanziaria fattore esplicativo del risultato d esercizio Penalizzati i comparti che operano con modelli di finanza derivata (Igiene urbana sia Mono e Multy, cimiteriali e illuminazione) Patrimoniale/Holding anche con la presenza di servizi ha un profilo industriale specifico RO Gest Finanz Rettifiche Gest Straord dei principali risultati 15

16 Aggregato economico delle società SPL partecipate 7/7 Analisi longitudinale del rapporto Ebitda/Val. Produz Rapporto spesa del personale sui costi operativi: legame tra modelli di proprietà e comparto di attività Rapporto tra Ebitda e Valore della Produzione, andamento positivo generalizzato Forme di azionariato e territorialità 35% 30% 25% 20% 15% 10% 0% Incidenza del costo del personale sulla gestione caratteristica stratificazione per azionariato (2010) Ebitda/Val Produzione (%) 5% UNI PUBB PLURI PUBB PUBB PART PUBB MISTA QUOT QUOT IND QUOT QUOT IND PLURI PUBB PUBB SPA MISTA PART PUBB UNI PUBB 19,5% 23,4% 24,0% Media settore 26,6% 25,5% 26,6% 28,5% 37,9% 15% 20% 25% 30% 35% 40% Ripartizione per area geografica delle società stratificazione per tipo di azionariato (%) UNI PUBB PLURI PUBB PUBB PART PUBB MISTA QUOT QUOT IND Nord Ovest 31,3% 46,6% 48,1% 40,6% 54,9% 42,9% 45,7% Nord Est 13,8% 19,6% 22,6% 7,9% 7,7% 42,9% 8,7% Centro 19,9% 15,5% 19,8% 21,2% 17,6% 14,3% 34,8% Sud 26,3% 12,6% 7,5% 21,8% 14,3% 0,0% 6,5% Isole 8,8% 5,7% 1,9% 8,5% 5,5% 0,0% 4,3% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% dei principali risultati 16

17 Utilitatis pro acqua energia ambiente La storia Il Centro di ricerca sui servizi pubblici PROAQUA nasce nel 1995 per volontà di Federgasacqua (oggi Federutility). Fin dall inizio ha assunto la forma di consorzio senza scopo di lucro, finalizzato all attività di studio e di ricerca di carattere tecnico, economico e giuridico nell ambito dei servizi pubblici locali a rilevanza economica, nonché all assistenza di Amministrazioni o Società interessate da processi di riorganizzazione dei suddetti servizi Nel 1999 l Istituto ha ampliato la propria attività di ricerca, dapprima incentrata esclusivamente sul servizio idrico integrato, ad altri servizi pubblici locali, quali il servizio di distribuzione gas naturale e il servizio di gestione dei rifiuti urbani, trasformandosi nel Centro Ricerche sui Servizi pubblici CRS-PROAQUA Nel 2006 il Centro di ricerca ha assunto la sua attuale denominazione, UTILITATIS pro acqua energia ambiente. La realizzazione di studi commissionati da importanti soggetti istituzionali, oltre a confermare le potenzialità dell Istituto quale interlocutore scientifico di livello nazionale, ha offerto l opportunità ai soci consorziati di essere parte attiva nel disegno degli scenari futuri del comparto. 18 maggio 2011: il Consorzio si trasforma in Fondazione, con FederUtility e Federambiente come Fondatori-Promotori 17

18 Le pubblicazioni di Utilitatis Blue Book. Nasce da un progetto con ANEA (Associazione Nazionale Enti di Ambito). La base dati di riferimento è quella desunta dai Piani d Ambito, a cui si sono aggiunti negli anni l osservatorio sulle tariffe applicate all utenza e la raccolta dei documenti di contabilità delle società di gestione. I contenuti che caratterizzano lo studio riguardano la descrizione dello stato del servizio, la geografia degli affidamenti, l analisi della domanda di risorsa e di infrastrutture, i modelli organizzativi, lo sviluppo della TRM, i profili industriali, la spesa delle famiglie. Yellow Book. È un progetto di ricerca svolto in collaborazione con FederUtility. Attraverso una dettagliata analisi realizzata sulla base della documentazione prodotta dagli enti pubblici concedenti (i bandi di gara ed i disciplinari tecnici) e dei relativi esiti, viene svolto un esame quantitativo e qualitativo delle variabili economiche del servizio messo a gara e delle caratteristiche dei criteri di aggiudicazione. Il data set, aggiornato periodicamente, estende l ambito di studio anche ai temi finanziari legati al segmento delle quotate, monitorando l evoluzione dell assetto del mercato del servizio di distribuzione di gas, nonché l analisi della spesa delle famiglie per un campione rappresentativo di tutte le regioni italiane. Green Book. Sostenuto da Federambiente, presenta una raccolta organica dei dati quantitativi e qualitativi del settore. Nel volume trovano spazio l analisi sulla dinamica dei volumi prodotti, l esame dell evoluzione di costi e ricavi rilevati dai Certificati Consuntivi dei Comuni, la rilevazione dei prezzi praticati all utenza, l approfondimento sulle modalità di gestione del servizio, il monitoraggio sull attribuzione della titolarità delle funzioni di regolazione. 18

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