Evoluzione delle patologie del kiwi: situazione al Tosi Lorenzo
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- Nicolo Olivieri
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1 Evoluzione delle patologie del kiwi: situazione al 2014 Tosi Lorenzo
2 Cancro batterico PSA (Pseudomonas syringae pv. actnidiae) Situazione 2014 completamente diversa rispetto al numerosi essudati al germogliamento - pochissimi spot fogliari in primavera - estate
3 gen 5-gen 9-gen 13-gen 17-gen 21-gen 25-gen 29-gen 2-feb 6-feb 10-feb 14-feb 18-feb 22-feb 26-feb 2-mar 6-mar 10-mar 14-mar 18-mar 22-mar 26-mar 30-mar 3-apr 7-apr 11-apr 15-apr 19-apr 23-apr 27-apr 1-mag 5-mag 9-mag 13-mag 17-mag 21-mag 25-mag 29-mag 2-giu 6-giu 10-giu 14-giu 18-giu 22-giu 26-giu 30-giu gen 5-gen 9-gen 13-gen 17-gen 21-gen 25-gen 29-gen 2-feb 6-feb 10-feb 14-feb 18-feb 22-feb 26-feb 2-mar 6-mar 10-mar 14-mar 18-mar 22-mar 26-mar 30-mar 3-apr 7-apr 11-apr 15-apr 19-apr 23-apr 27-apr 1-mag 5-mag 9-mag 13-mag 17-mag 21-mag 25-mag 29-mag 2-giu 6-giu 10-giu 14-giu 18-giu 22-giu 26-giu 30-giu gg 34 gg 24 gg 35 gg
4 1-gen 8-gen 15-gen 22-gen 29-gen 5-feb 12-feb 19-feb 26-feb 5-mar 12-mar 19-mar 26-mar 2-apr 9-apr 16-apr 23-apr 30-apr 7-mag giu 11-giu 18-giu 25-giu Anno ore 323 ore ore 550 ore Anno 2013
5 Il 2014 conferma quanto già ipotizzato negli anni precedenti. I fattori determinanti per le infezioni di PSA sono: - la pioggia -la bagnatura prolungata della vegetazione - l età delle foglie
6 Se si evita la bagnatura fogliare (piogge) le cose cambiano molto! Assenza di infezioni Guarigione dei cancri
7 Un altro aspetto emerso negli ultimi 2 anni: impianti di kiwi verde infetti, sottoposti ad attenta cura (eliminazione del secco) e con un attenta strategia di difesa preventiva sono recuperabili e tornano in breve tempo in piena produzione
8 Progetto di ricerca
9 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 1. Test 2. Cobre 3. Helio Cuivre 4. Codens CU 5. Sanibacter cl3 cl2 cl1 cl0
10 Importante non abbassare le difese! Difesa basata ancora su rame, Bion e Amylo-x. In ogni caso trattare sempre prima delle piogge Potare con condizioni basse di umidità tempo secco.
11 Moria del kiwi 11
12
13 Distribuzione sul territorio Si conferma che l area interessata dal fenomeno riguarda la zona di produzione ad ovest di Verona
14 Quali le possibili cause del fenomeno? Terreno Nutrizione Anomalie nella composizione Anomalie nella tessitura Presenza di sostanze estranee Carenze nutrizionali Intossicazioni Irrigazione Inquinamento dell acqua Sistema di irrigazione Malattie Funghi Batteri Nematodi Anomalie climatiche Temperature Piovosità 2013
15 Terreno Dai dati delle analisi risulta che: - non ci sono anomalie nella composizione dei terreni e nelle caratteristiche chimiche. - non ci sono differenze di composizione tra radici e foglie dei diversi frutteti - non ci sono differenze tra il contenuto di metalli pesanti nei diversi frutteti e la loro quantità totale rientra nella norma Esclusa la presenza di sostanze tossiche nel terreno o altre anomalie chimiche. Sabbia Limo Argilla Scheletro Terreno con moria 34,2 59,6 4,4 13,1 Terreno senza moria ,5
16 Piante sane in terreno da zona con moria Nessun sintomo dopo 3 mesi. Il terreno non contiene sostanze tossiche che possono essere trasmesse alle piante 16
17 - terreno appare molto spesso impastato e costipato negli strati superficiali 17
18 Irrigazione Inquinamento dell acqua? - non ci sono inquinanti nelle acque analizzate Sistema di irrigazione? 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 (Rielaborata da Pezzarossa et al., 1991 e Xiloyannis et al., 1992). 10,0 0,0 Microjet / goccia / pioggia Scorrimento / microjet Scorrimento 18
19 Malattie Funghi, Batteri, Nematodi Nematodi : campioni analizzati da UniBA, risultati negativi Batteri (PSA) : campioni analizzati da UniBO, risultati negativi Dai questionari, nessuna differenza tra le aziende con moria o senza moria PSA Con Sintomi di Moria No sintomi di Moria 19
20 Funghi patogeni Prelevati campioni di radici prelevati da circa 50 piante sintomatiche, mandate a 3 laboratori per la diagnosi ( UniBO, UniPD, CeRSeA) Piante analizzate: 50 Piante positive: - direttamente su piastra 23 - con indagine molecolare 19 Totale positive 42 (84%) Piante negative: 8 (16%) P. criptogea P. vexans C. pauciseptatum 20
21 Anomalie climatiche Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Radici secche probabilmente colpite nel 2012 (rimane solo il legno)
22 22
23 RIASSUMENDO Aspetto fitosanitario Funghi Batteri Nematodi Aspetto nutrizionale Carenze nutrizionali Intossicazioni Terreno : Irrigazione: Anomalie nella composizione Anomalie nella tessitura Presenza di sostanze estranee Alterazione della struttura Inquinamento dell acqua Sistema di irrigazione Anomalie climatiche Ma qual è la causa prevalente?
24 luglio 2013 ottobre Trapianto piante sintomatiche in terriccio nuovo da vivaio Dopo 3 mesi ricostituito apparato radicale 24
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26 parte A parte B
27 Osservazione frequente: nei frutteti colpiti il terreno appare molto spesso compattato, costipato (effetto pongo ). Non sembrano coinvolti gli strati profondi, ma più superficiali. Inoltre si nota spesso che: Parte sopra il piano di campagna (sul rialzo del filare) Parte sotto il piano di campagna Situazione compatibile con costipazione e condizioni di anossia del terreno tipiche di condizioni di saturazione prolungate 27
28
29 Queste osservazioni fanno pensare che a un deciso cambiamento delle condizioni del terreno può corrispondere una significativa ripresa dell attività delle radici. Dalle osservazioni fin qui condotte sembra che le condizioni agronomiche del terreno giochino un ruolo fondamentale come causa del fenomeno. 29
30 Radici di un actinidieto acquitrinoso sono state rapidamente compromesse: circa il 65 % dell'iniziale lunghezza della radice è morto. Tuttavia, questo impianto non ha mostrato segni di stress fuori terra. I nostri risultati suggeriscono che le piante di actinidia sane hanno molte più radici necessario per l'assorbimento dell'acqua in condizioni normali 30
31 Moria nel Sichuan (Cina)
32 baulatura nel Sichuan (Cina)
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34 Quali conclusioni? -fenomeno complesso che ha più cause, che probabilmente ha avuto inizio prima del le piogge intense e continuative durante l autunno 2012 e la primavera 2013 sono un fattore importante: hanno causato una condizione di anossiaper un tempo molto lungo (4-5 mesi) -fenomeno accentuato dalle caratteristiche del suolo (composizione) e dal sistema di irrigazione (scorrimento) -questa situazione ha sottoposti gli apparati radicali a forte stress e a moria per carenza di ossigeno -Queste sono state le condizioni ideali per lo sviluppo dei patogeni del suolo, in particolare le Phytophtore 34
35 Quali conclusioni? Impianti colpiti: purtroppo, ad oggi, non sono stati individuati sistemi in grado di recuperare gli impianti sintomatici. Nuovi impianti: rivedere il modo di preparare il terreno. - sovescio (?) - lavorazioni pre-impianto accurate - apporto di sostanza organica di elevata qualità - prevedere delle baulature significative (min. 50 cm) a doppia falda di tetto - prevedere canaletto di scolo centrale? -lavorazioni nei primi anni? - uso di sonde (tensiometri) per individuare il momento -di irrigazione 35
36 Progetti di ricerca in cantiere: 1. Prevenzione della moria del kiwi con tecniche agronomiche appropriate. Predisposizione di un impianto pilota fatto secondo le nuove indicazioni 2. Identificazione agenti eziologici della moria del kiwi Indagini di laboratorio per chiarire meglio il ruolo degli eventuali patogeni e della natura dei nostri terreni 3. Valutazione della sensibilità alla moria del kiwi di diversiportainnesti. Prove varietali e di portainnesti per verificare la resistenza / tolleranza a condizioni di anossia Ulteriori studi: - Attività dei funghi antagonisti, anche indigeni - Verifica attività sostanze stimolanti per le radici 36
37 Grazie per l attenzione lorenzo.tosi@agrea.it
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