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1 Risultati della Ricerca Titolo Stato fitosanitario dei materiali di moltiplicazione di Actinidia spp. Descrizione estesa del risultato La legislazione fitosanitaria attualmente vigente a livello nazionale tutela le produzioni vivaistiche attraverso disposizioni legislative (certificazione volontaria, C.A.C.) operanti sia a livello di commercializzazione sia di produzione dei materiali di moltiplicazione. Tali norme, pur applicandosi ad un ampio numero di generi e specie vegetali non tutelano, tuttavia, la totalità delle produzioni vivaistiche lasciando scoperti settori produttivi spesso di rilevante importanza economica a livello nazionale quali, ad esempio, l actinidia (Actinidia deliciosa, A. chinesis). In questo contesto normativo, caratterizzato da una limitata tutela fitosanitaria a carico dell actinidia, il rischio di diffusione di importanti patogeni attraverso il materiale vivaistico può risultare potenzialmente elevato. A partire dal 2011, e per tutti e tre gli anni di durata del progetto, è stato avviato, quindi, uno screening dei materiali di moltiplicazione dell actinidia con l obiettivo generale di verificarne lo stato fitosanitario al fine di valutare il rischio potenziale di diffusione di alcuni patogeni attraverso il materiale di moltiplicazione. In particolare, lo screening è stato rivolto sia a patogeni di rilevante ed accertato impatto economico quali i batteri agenti di cancro (Psa) e maculatura (Pss) ed i funghi responsabili del deperimento del legno sia patogeni che, pur essendo scarsamente diffusi, potrebbero rappresentare un potenziale rischio per la coltivazione del kiwi quali diversi virus e fitoplasmi. L indagine ha riguardato piante madri e piante destinate alla vendita ottenute per talea o meristema reperite all interno di 3 vivai localizzati in Emilia Romagna (2) e Veneto (1). In ciascun vivaio le analisi hanno interessato lotti diversi di piante individuati in base alla specie (kiwi verde/giallo), all origine (talea/meristema) e alla provenienza (solo per i meristemi, in funzione della ditta fornitrice). Per ciascun lotto è stato analizzato un numero statisticamente significativo di 100 campioni mediante saggi diagnostici biologici e molecolari specifici per ciascuno dei patogeni considerati. Le analisi hanno interessato complessivamente 730 campioni, di cui: provenienti dal Veneto, ottenuti da meristema ( cvs. Hayward e Tomuri); provenienti dall Emilia Romagna, ottenuti da meristema e talea (cv. Hayward) o da solo meristema (cv. Soreli) provenienti dall Emilia-Romagna, ottenuti da microtalea (cvs. Summer 3373, Summerfaenza, Hayward, Tomuri). Le osservazioni visive eseguite sui campioni prelevati non hanno evidenziato la presenza di sintomatologie ascrivibili ai patogeni considerati e, allo stesso tempo, i saggi di laboratorio effettuati hanno escluso l eventuale presenza di infezioni latenti. Tutto ciò ha permesso di valutare basso il rischio di diffusione dei patogeni considerati attraverso la filiera vivaistica ed evidenziato, in generale, l adozione di buone pratiche lungo tutto il percorso produttivo. Il risultato ottenuto assume particolare interesse ed utilità soprattutto nel contesto della difesa e della normativa fitosanitaria, fornendo informazioni utili ai fini di una razionale definizione ed adozione di misure fitosanitarie e strategie di difesa volte a contenere l insorgenza e la diffusione di importanti patologie a carico del kiwi. In questo senso il risultato vede come potenziali utilizzatori, oltre al comparto degli Enti di ricerca coinvolti nello studio di patogeni vegetali, i Servizi 1/5

2 fitosanitari regionali soprattutto in sede di definizione dei piani di monitoraggio e delle misure fitosanitarie da adottare per la prevenzione ed il controllo dei patogeni considerati. Sebbene il risultato ottenuto si riferisca a due importanti realtà produttive Nazionali, quali l Emilia Romagna ed il Veneto e derivi da numeri statisticamente significativi di campioni, la completa trasferibilità del risultato dovrebbe passare attraverso una fase di collaudo che prenda in considerazione realtà vivaistiche anche di altre regioni interessate alla produzione di kiwi. Responsabile del risultato LUCA FERRETTI Via C.G. Bertero 22, ROMA () Tel.: luca.ferretti@crea.gov.it Anno 2016 Classificazione del risultato Comparto produttivo: Produzioni vegetali fresche e trasformate COMPARTO FRUTTICOLO Frutticole comuni e produzioni derivate Particolari categorie di prodotti/comparti produttivi: Categorie di ambiti di ricerca: COMPARTO VIVAISTICO/SEMENTIERO Comparto vivaistico/sementiero TEMATICHE TECNICHE SU SPECIFICHE FASI DELLE FILIERE PRODUTTIVE Piante, coltivazione e produzione primaria (varietà, genetica, coltivazione biologica, agrotecniche, difesa, ecc.) DIFESA E RELATIVI INPUT Sanità germoplasma e materiale di propagazione Parole chiave actinidia, stato fitosanitario, virus/malattie virali, batteri/malattie batteriche, funghi/malattie fungine Trasferibilità del risultato Si, trasferibilità previo collaudo Natura del risultato altro Aree interessate Emilia Romagna Veneto 2/5

3 Impatto dal punto di vista tecnico razionalizzazione delle tecniche di difesa Impatto dal punto di vista socioeconomico miglioramento qualitativo pianificazione degli interventi all interno del comparto Impatto dal punto di vista ambientale sostenibilità ambientale delle produzioni altro Presupposti di contesto formazione imprenditori/lavoratori presenza politiche di incentivo Soggetti istituzionali da coinvolgere Organizzazioni di produttori Ditte vivaistiche Laboratori di analisi Enti di ricerca Potenziali utilizzatori Imprenditori agricoli singoli e associati Ditte vivaistiche Laboratori di micropropagazione Enti di ricerca Università Modalità di diffusione Da individuare di concerto con i referenti istituzionali e non che occorre coinvolgere Progetti comuni con ditte vivaistiche Pubblicazioni Loreti, S.; Gallelli, A.; Pucci N.; Talocci, S.; L'Aurora; (2012): Metodi di diagnosi e rilevamento di Pseudomonas syringae pv. actinidiae da materiale sintomatico e asintomatico, Vol. 1-3 p /5

4 Titolo del progetto Progetto / Ricerca di riferimento Indagine sullo stato fitosanitario del materiale vivaistico di Actinidia spp. nelle principali aree di produzione nazionali. - ACTISANA Coordinatore del progetto LUCA FERRETTI Via C.G. Bertero 22, ROMA () Tel.: luca.ferretti@crea.gov.it Ente finanziatore DISR 5 - Servizio fitosanitario centrale, produzioni vegetali Breve descrizione del progetto e dei suoi obiettivi Nell ambito della tematica di riferimento, il presente progetto si rivolge al settore vivaistico collegato alla coltivazione dell actinidia in Italia. Ciò alla luce delle seguenti considerazioni: i) mancanza di norme fitosanitare a valore nazionale a tutela delle produzioni vivaistiche di actinidia; ii) gravità di alcune patologie batteriche e fungine associate a tale coltura (cancro batterico e carie del legno, in particolare); iii) rischio potenziale legato a patogeni virali e fitoplasmali di recente individuazione. Il progetto, articolato in due anni di attività, si pone come principale obiettivo il miglioramento qualitativo e la messa in sicurezza dal punto di vista fitosanitario del materiale vivaistico di actinidia, in particolare, attraverso: - ottimizzazione della diagnosi dei principali patogeni batterici, fungini e virali associati alla coltura dell actinidia, attraverso la valutazione e/o messa a punto di protocolli diagnostici rapidi ed affidabili; - screening del materiale di propagazione prelevato all interno di vivai per la verifica dello stato fitosanitario - individuazione di fonti primarie sane nell ambito del germoplasma di Actinidia spp. di particolare interesse commerciale da utilizzare, a livello vivaistico, come materiale di base per la costituzione di campi di piante madri. In particolare, verranno presi in considerazione i seguenti patogeni: Pseudomonas syringae pv. actinidiae (Psa), agente del cancro batterico, P. syringae pv. syringae (Pss), agente della maculatura batterica e i funghi responsabili del deperimento del legno (Pheoacremonium spp., Cadophora spp., Fomitiporia mediterranea, Fusarium solani e Cylindrocarpon destructans). Riguardo a virus, in considerazione dell elevato numero di specie identificate in actinidia e le difficoltà diagnostiche ad essi associate, l attività sarà principalmente rivolta a quelli che, essendo già molto diffusi in Italia su altre colture, rappresentano una concreta minaccia per la coltivazione dell actinidia, ovvero: Ribgrass mosaic virus (RMV), Apple stem grooving virus (ASGV) e i Vitivirus. Per quanto riguarda i fitoplasmi l attività sarà rivolta, prevalentemente, al fitoplasma Stolbur già segnalato in actinidia. Le attività, svolte in stretta collaborazione con i Servizi Fitosanitari Regionali e operatori del settore, saranno condotte su materiale di propagazione (piante madri, talee, piante destinate alla vendita) reperito all interno di vivai localizzati nelle Regioni maggiormente interessate alla coltivazione dell actinidia (Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Lazio). 4/5

5 Le migliorate conoscenze sui patogeni oggetto di indagine, sia da un punto di vista diagnostico sia epidemiologico, unitamente alla possibilità di disporre di materiale sano, verranno utilizzate per la definizione di misure fitosanitare ed interventi tecnico-agronomici atti a prevenire o controllare la diffusione dei suddetti patogeni nel materiale di propagazione, contribuendo in maniera concreta alla messa in sicurezza del materiale vivaistico. U.O. / Partner coinvolti nella realizzazione del risultato Non sono presenti Unità operative collegate al risultato Referenti istituzionali già coinvolti nella ricerca Non sono presenti Referenti già coinvolti per il risultato 5/5

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