Accoglienza e Cura del Migrante: dall accompagnamento ai servizi al curarsi

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1 Accoglienza e Cura del Migrante: dall accompagnamento ai servizi al curarsi «Riflessioni sul concetto di cura» Dr Giovanni Alberto Fioni UO MTS ATS Brianza Monza 16/06/2016 Cosa intendiamo per cura? Il contributo anglosassone : to cure: curare, significa fare una diagnosi e stabilire il percorso terapeutico più idoneo per aggredire e sconfiggere una malattia (complemento oggetto) (esempio tipico il reparto ospedaliero) to care: prendersi cura, ascoltare, accogliere, conoscere una persona (soggetto) e solo allora fare una diagnosi e ideare un percorso terapeutico che tenga conto anche dei familiari del soggetto malato (esempio tipico le cure palliative) 1

2 Modelli di cura ottimizzati nel contesto Cosa è la cura? ATTENZIONE RESPONSABILITA 2

3 Cosa è la cura? La cura è responsabilità. La responsabilità che segue l'osservazione. Che sia una terapia medica, una preoccupazione, o un accudire il progetto di una vita altrui, la cura è responsabilità. Attenzione e osservazione di cosa?.. Lui era fisso che scrutava nella notte, ha visto nulla, ma in compens l ha sentì nient (Enzo Iannacci) Alla sue malattie più o meno a rischio per la collettività Alla persona e al suo benessere psico-fisico Alla sua storia e cultura Ai suoi affetti ed emozioni A cosa sa fare e quali sono i suoi progetti perchè restituisce identità ed inizia il percorso di cura che porta alla capacità di curare se stessi 3

4 Perdita di benessere psico-fisico: violenza intenzionale (evidenti) Lesioni al sistema muscolo scheletrico e cutaneo Dolore cronico Cicatrici della pelle Parassitosi Esiti di fratture Mutilazioni Lesioni agli organi di senso (sordità) Malattie sessualmente trasmesse Gravidanze e aborti Perdita di benessere psico-fisico: violenza intenzionale (meno evidenti) Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD): Intrusioni diurne e notturne Disturbi del sonno Disturbi della memoria Disturbi dell attenzione Ideazione suicidaria Abuso di sostanze Sintomi somatopsichici Depressione maggiore Modificazione di personalità dopo eventi catastrofici 4

5 Vittime di violenza intenzionale e memoria Oggi, questo vero oggi in cui sto seduto a un tavolo e scrivo, io stesso non sono convinto che queste cose siano realmente accadute Primo Levi in «Se questo e un uomo» Perdita di benessere psico-fisico: eventi pre-migratori 5

6 Perdita di benessere psico-fisico: eventi migratori Perdita di benessere psico-fisico: eventi post migratori (1) 6

7 Perdita di benessere psico-fisico: eventi post migratori (2) Perdita di benessere psico-fisico: eventi post migratori (3) 7

8 Perdita di benessere psico-fisico: eventi post migratori (4) Molti stati patologici o devianti originano dal complesso intrecciarsi di fattori di rischio e fattori protettivi Molti fattori che impattano sul benessere psico fisico sono stati affrontati all interno del progetto emergenza per richiedenti asilo (abitabilità, socializzazione, accessibilità ai servizi, inserimento in progetti socialmente utili, formazione, corsi italiano, progetti educativi, ecc) (ma anche prime cure mediche e accesso al SSR) Altri fattori, meno evidenti, rendono necessario riaffinare le nostre capacità di fare «ATTENZIONE» per arrivare ad un precoce riconoscimento ed ad un tempestivo intervento, tra questi sicuramente la presenza di disagio psichico o un PTSD 8

9 PTSD (A): La persona è stata esposta ad un evento traumatico nel quale erano presenti entrambe le caratteristiche seguenti: 1) la persona ha vissuto, ha assistito, o si è confrontata con un evento o con eventi che hanno implicato morte, o minaccia di morte, o gravi lesioni, o una minaccia all'integrità fisica propria o di altri 2) la risposta della persona comprendeva paura intensa, sentimenti di impotenza, o di orrore. Nei bambini questo può essere espresso con comportamento disorganizzato o agitato. PTSD (B):L'evento traumatico viene rivissuto persistentemente in uno (o più) dei seguenti modi: 1) ricordi spiacevoli ricorrenti e intrusivi dell'evento, che comprendono immagini, pensieri, o percezioni. Nei bambini piccoli si possono manifestare giochi ripetitivi in cui vengono espressi temi o aspetti riguardanti il trauma 2) sogni spiacevoli ricorrenti dell'evento. Nei bambini possono essere presenti sogni spaventosi senza un contenuto riconoscibile 3) agire o sentire come se l'evento traumatico si stesse ripresentando (ciò include sensazioni di rivivere l'esperienza, illusioni, allucinazioni, ed episodi dissociativi di flashback, compresi quelli che si manifestano al risveglio o in stato di intossicazione). Nei bambini piccoli possono manifestarsi rappresentazioni ripetitive specifiche del trauma 4) disagio psicologico intenso all'esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simbolizzano o assomigliano a qualche aspetto dell'evento traumatico 5) reattività fisiologica o esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simbolizzano o assomigliano a qualche aspetto dell'evento traumatico. 9

10 PTSD (C): Evitamento persistente degli stimoli associati con il trauma e attenuazione della reattività generale (non presenti prima del trauma), come indicato da tre (o più) dei seguenti elementi: 1) sforzi per evitare pensieri, sensazioni o conversazioni associate con il trauma 2) sforzi per evitare attività, luoghi o persone che evocano ricordi del trauma 3) incapacità di ricordare qualche aspetto importante del trauma 4) riduzione marcata dell'interesse o della partecipazione ad attività significative 5) sentimenti di distacco o di estraneità verso gli altri 6) affettività ridotta (per es., incapacità di provare sentimenti di amore) 7) sentimenti di diminuzione delle prospettive future (per es. aspettarsi di non poter avere una carriera, un matrimonio o dei figli, o una normale durata della vita). PTSD ( D): Sintomi persistenti di aumentato arousal (non presenti prima del trauma), come indicato da almeno due dei seguenti elementi: 1) difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno 2) irritabilità o scoppi di collera 3) difficoltà a concentrarsi 4) ipervigilanza 5) esagerate risposte di allarme 10

11 PTSD (E e F): La durata del disturbo (sintomi ai Criteri B, C e D) è superiore a 1 mese. Il disturbo causa disagio clinicamente significativo o menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti. PTSD sintesi 11

12 La responsabilità come elemento costituente della «cura» Mettere in atto tutto ciò che si può e attivare tutto ciò che serve (RETE) per la realizzazione di obiettivi: «concordati» «non l ottimo ma il migliore possibile», gestiti con «trasparenza», nel rispetto delle decisioni discordanti, verso percorsi di autogestione 12

13 La responsabilità come elemento costituente della «cura» : dalla teoria alla pratica Osservazione: tra le persone che arrivano molte portano segni di violenza, molti manifestano disturbi psichici e comportamentali Responsabilità: Cosa siamo in grado di fare? Cosa siamo in grado di attivare? Progetto: Rete Tutela Salute Richiedenti Protezione Internazionale Gruppo di progetto: Annamaria Lavelli, Paola De Grada, Rosa Maria Tortorella, Emanuela Franchetti, Alessandro Lodato Giovanni Fioni OBIETTIVO: TUTELA DELLA SALUTE DEI RICHIEDENTI ASILO IN CONDIZIONI DI VULNERABILITA E PREVENZIONE DELLA MORBILITA DEI CASI DI DISTURBO POST- TRUMATICO DA STRESS (decreto dell Autorità Responsabile del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) del Ministero dell interno 13

14 Sub Obiettivi del progetto «Rete Tutela Salute Richiedenti Protezione Internazionale» (1) 1. Migliorare l efficienza degli interventi di cura a favore dei richiedenti asilo attraverso il coordinamento della rete delle prestazioni sanitarie di primo e secondo livello Il gruppo di coordinamento sarà composto da: Referenti progetto per ATS ( con il compito di coordinamento) Referenti progetto per le tre ASST del territorio delle Brianza Responsabile del soggetto cui appaltare l attività di mediazione culturale Responsabili delle Cooperative/Associazioni/Imprese Consortili coinvolte nel Piano Emergenza delle Prefetture di Monza e Lecco Sub Obiettivi del progetto «Rete Tutela Salute Richiedenti Protezione Internazionale» (2) 2. Aumentare le competenze per la rilevazione dei disturbi posttraumatici da stress e la loro cura attraverso momenti formativi degli operatori coinvolti Formazione I livello : Sanità pubblica e migrazione rivolto a tutti gli operatori sanitari e amministrativi interessati, Formazione II livello: Peculiarità etniche del disagio psichico, dei comportamenti di abuso e del soggetto traumatizzato rivolto al personale CPS, UONPIA e SERT Formazione operatori prima accoglienza: Diagnosi precoce di disagio psichico nel post trauma rivolto agli operatori di prima accoglienza sanitaria e cooperative/associazioni/imprese consortili che gestiscono l accoglienza di profughi adulti o minori Formazione MMG: Assistenza sanitaria primaria per richiedenti asilo rivolto ai MMG Formazione Materno Infantile: Realtà multietniche nel materno infantile per consultori e PdF. 14

15 Sub Obiettivi del progetto «Rete Tutela Salute Richiedenti Protezione Internazionale» (3) 3. Ottimizzare la rete di intervento di prima accoglienza attualmente garantita dalla ATS (Dipartimenti di Prevenzione Medica e Dipartimento Cure Primarie) rendere omogenea la risposta sanitaria di I livello sul territorio della ATS formalizzare l esistenza di ambulatori dedicati e organizzati implementare un servizio adeguato di traduzione e mediazione culturale ottimizzare il sistema amministrativo di supporto all accesso alle cure (STP e iscrizioni al SSR) Sub Obiettivi del progetto «Rete Tutela Salute Richiedenti Protezione Internazionale» (4) 4. Migliorare i percorsi sanitari dei richiedenti asilo garantendo pari opportunità di accesso ai servizi sanitari, sia nella fase di accoglienza che in fasi successive laddove vi siano situazioni di maggiore vulnerabilità Garantire esecuzione Rx torace in tempi rapidi in caso di test Mantoux positivo Individuare operatori CPS, SerT, UOMPIA direttamente coinvolti nella formazione/supervisione e affiancamento dei gruppi in questione anche utilizzando le risorse messe a disposizione del progetto (borse di studio) Abilitare accessi facilitati per richiedenti asilo con disturbi post traumatici presso il Dipartimento di Salute Mentale e Sert.T Rendere disponibile l accesso a cure odontoiatriche di primo livello Facilitare l accesso ad un secondo livello di cura qualora le patologie fossero direttamente connesse con il processo migratorio (percosse, esiti di lesioni da arma da fuoco, lesione a organi di senso, abusi sessuali) 15

16 Sub Obiettivi del progetto «Rete Tutela Salute Richiedenti Protezione Internazionale» (5) 5. Attivare gruppi di richiedenti asilo con problematiche post traumatiche o comunque riferibili al processo migratorio gestito da personale specializzato e affiancato da operatori dei servizi specialistici, anche con la creazione apposite di borse di studio Sub Obiettivi del progetto «Rete Tutela Salute Richiedenti Protezione Internazionale» (6) 6. Migliorare le competenze dei richiedenti asilo sull accesso al sistema sanitario e su temi di rilevanza sanitaria (es scabbia, tubercolosi, MTS) Un elemento che aumenta il disagio e la probabilità che fattori predisponenti si trasformino in patologia è il gap esistente tra le aspettative dei soggetti richiedenti asilo e la realtà del paese ospitante. Anche in ambito sanitario tali aspettative rappresentano una quota di perdita di salute sia perché eccessive sia perché i servizi non sono sempre facilmente accessibili. In tal senso il progetto mira a produrre materiale in più lingue costruito sulla realtà lombarda e specificatamente sul territorio della ATS Brianza. Le informazioni potranno essere disponibili su una app (piattaforme IOS, Android, Window). 16

17 Sub Obiettivi del progetto «Rete Tutela Salute Richiedenti Protezione Internazionale» (7) 7. Organizzare convegno annuale di report (2017) e convegno finale (2018) con >50 partecipanti Ringrazio per l attenzione 17

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