Dipartimento di Sanità Pubblica. Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro

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1 Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro PIANO DI ATTIVITÀ ANNO 2016 Prot. n del AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 1

2 A) GENERALITÀ 4 B) PROGRAMMAZIONE, VERIFICA, RIPROGRAMMAZIONE E RENDICONTAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI CONTROLLO DEL SERVIZIO 6 B.1 PROGRAMMAZIONE, VERIFICA E MIGLIORAMENTO 6 B.1A) CRITERI GENERALI 6 B.1B) GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI CONTROLLO TRAMITE PIANI SPECIFICI ED INTEGRATI 6 B.1C) PROGRAMMAZIONE 8 B.1D) PIANO DELLE VERIFICHE DEI RISULTATI DELLE ATTIVITÀ E RIPROGRAMMAZIONE 9 B.1E) RENDICONTAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROGRAMMATE E NON 10 B.1F) AUDIT INTERNO 10 B.1G) MISURAZIONE DELLE PERFORMANCE 10 C) LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA PER IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO 12 LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SANITARI DEL SPSAL INDIVIDUAZIONE, ACCERTAMENTO E CONTROLLO DEI FATTORI DI NOCIVITA, PERICOLOSITA E 3.1 DETERIORAMENTO NEGLI AMBIENTI DI LAVORO ANCHE ATTRAVERSO LA FORMULAZIONE DI MAPPE DI RISCHIO 3.2 DETERMINAZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA E CONTROLLO DEI FATTORI DI RISCHIO DI TIPO CHIMICO, FISICO, BIOLOGICO E ORGANIZZATIVO PRESENTI NEI LUOGHI DI LAVORO 3.3 CONTROLLO DELLA SICUREZZA E DELLE CARATTERISTICHE ERGONOMICHE E DI IGIENE DI AMBIENTI, MACCHINARI, IMPIANTI E PRESTAZIONI DI LAVORO INDICAZIONE DELLE MISURE IDONEE ALL ELIMINAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO E AL RISANAMENTO DEGLI AMBIENTI DI LAVORO 3.7 ATTUAZIONE DEI COMPITI DI VIGILANZA RELATIVI ALLE AZIENDE CON RISCHI DI INCIDENTI RILEVANTI CU.1 CONTROLLO E VIGILANZA DELLA SICUREZZA, DEI RISCHI CHIMICI, FISICI, BIOLOGICI, ORGANIZZATIVI ED ERGONOMICI NEI LUOGHI DI LAVORO (PROGRAMMATA E SU DOMANDA) 3.CU.2 VIGILANZA TECNICO-SPECIALISTICA PER CONTROLLI DI CONFORMITÀ IMPIANTI E ATTREZZATURE 27 3.CU.3 VERIFICHE PERIODICHE IMPIANTI E ATTREZZATURE 28 3.CU.4 TARATURA VALVOLE 30 SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E COSTRUZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO SU RISCHI E DANNI 31 DA LAVORO SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E COSTRUZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO SU RISCHI E DANNI DA LAVORO 31 VERIFICA DELLA COMPATIBILITA DEI PROGETTI NUOVI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI, DI SERVIZI E DI ATTIVITA LAVORATIVE IN GENERE CON LE ESIGENZE DI TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI 33 LAVORATORI VERIFICA DELLA COMPATIBILITÀ DEI PROGETTI NUOVI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI, DI SERVIZI E DI ATTIVITÀ LAVORATIVE IN GENERE CON LE ESIGENZE DI TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI (SUPPORTO TECNICO) CONTROLLO DELLA SALUTE DEI MINORI E ADOLESCENTI E INFORMAZIONE IN RELAZIONE ALLA LORO COLLOCAZIONE AL LAVORO CONTROLLO DELLA SALUTE DEI MINORI E ADOLESCENTI E INFORMAZIONE IN RELAZIONE ALLA LORO COLLOCAZIONE AL LAVORO 3.9 VALUTAZIONE DELLE IDONEITA AL LAVORO SPECIFICO NEI CASI PREVISTI DALLA LEGGE ATTIVITÀ SPECIALISTICA DI MEDICINA DEL LAVORO E IDENTIFICAZIONE DEI DANNI DA LAVORO 35 ELABORAZIONE E CONDUZIONE DI PROGRAMMI DI RICERCA PER IL MIGLIORA-MENTO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE, DI IGIENE E SICUREZZA DEL LAVORO ELABORAZIONE E CONDUZIONE DI PROGRAMMI DI RICERCA PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE, DI IGIENE E SICUREZZA DEL LAVORO 3.11 INDAGINI PER INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI INCHIESTE PER INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI DI INIZIATIVA DEL SERVIZIO O DELEGATE DALL AUTORITÀ GIUDIZIARIA CONTROLLO SULL UTILIZZO DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI IN AMBIENTE DI LAVORO FINALIZZATO 41 ALLA TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI ATTIVITÀ RELATIVE AL REGIME AUTORIZZATIVO DELLE PRATICHE INERENTI L USO DI RADIAZIONI IONIZZANTI 41 INFORMAZIONE E FORMAZIONE ALL UTENZA IN MATERIA DI IGIENE, SICUREZZA E SALUTE NEI 42 LUOGHI DI LAVORO COMUNICAZIONE, INFORMAZIONE E FORMAZIONE ALL UTENZA IN MATERIA DI IGIENE, SICUREZZA E SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP

3 ATTIVITÀ DI FORMAZIONE ED ASSISTENZA AD UTENTI, SUI TEMI DELLA SALUTE E SICUREZZA LUOGHI DI LAVORO TUTELA DELLA SALUTE DELLA LAVORATRICE MADRE TUTELA DELLA SALUTE DELLA LAVORATRICE MADRE 45 LEA: ATTIVITA' TRASVERSALI E INTERDISCIPLINARI D.1 SISTEMA INFORMATIVO 46 D.2 FORMAZIONE 47 NO LEA E.1 PROGETTAZIONE REGIONALE 48 XXX PROGETTI PER L UTILIZZO DEI PROVENTI DELLE SANZIONI D.LGS. 758/94 48 F) PROGRAMMI DSP 49 F.1 TUTELA DELLA COLLETTIVITA DAL RISCHIO AMIANTO 49 F.2 CONTROLLO E VIGILANZA REGOLAMENTO REACH E CLP 51 F.3 CONTROLLO DISTRIBUTORI PRODOTTI FITOSANITARI 53 F.4 F.5 TUTELA DELLE CONDIZIONI IGIENICHE E DI SICUREZZA DELLE STRUTTURE DESTINATE AD ATTIVITA SANITARIA, SOCIO-SANITARIA E SOCIO-ASSISTENZIALE PARTECIPAZIONE A COMMISSIONI PER L AUTORIZZAZIONE AL FUNZIONAMENTO STRUTTURE SANITARIE, SOCIO-SANITARIE E SOCIO-ASSISTENZIALI F.6 ALTRI PARERI G) ATTIVITÀ DI GOVERNO CLINICO 58 H) AZIONI E PROGETTI DI MIGLIORAMENTO 59 H.1 PROGETTO SPECIFICO DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ 59 H.2 PROGETTO SPECIFICO DI MIGLIORAMENTO DELL ATTIVITÀ DI CONTROLLO 60 I) PIANO ORGANIZZATIVO 61 ALLEGATI ALLEGATO A RIPARTIZIONE CARICHI DI LAVORO SPSAL E UOIA 62 ALLEGATO B INDICATORI 65 ALLEGATO C MODULISTICA PER L ASSEGNAZIONE PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE SPSAL E UOIA 69 ALLEGATO D PROGRAMMA MENSILE DI ATTIVITÀ DELL OPERATORE SPSAL E UOIA 71 ALLEGATO E SCHEDA RENDICONTAZIONE SEMESTRALE SOT 72 ALLEGATO F CATALOGO PRODOTTI SPSAL E UOIA 73 ALLEGATO G DEBITI ORARI PER L ESECUZIONE DEL PIANO DI LAVORO SPSAL E UOIA 77 ALLEGATO H DICHIARAZIONE DI ASSENZA DI IPOTESI DI CONFLITTO DI INTERESSI 80 AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 3

4 A) GENERALITÀ Il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) opera nel Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Parma, ha bacino di utenza provinciale e due sedi organizzative territoriali. Si occupa della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori in tutti i luoghi di lavoro e in particolare della prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Nello SPSAL è inserita l Unità Operativa Impiantistica Antinfortunistica (UOIA), la quale effettua le verifiche e le omologazioni previste dalla normativa su impianti e apparecchiature, al fine di prevenire infortuni negli ambienti di vita e di lavoro e promuovere la sicurezza dei lavoratori. Inoltre, l UOIA attua interventi in ambienti di lavoro per il controllo di conformità di attrezzature di lavoro, macchine ed impianti con interventi di vigilanza tecnico/specialistica. L attività si basa sui presupposti contenuti nel D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e in tutte le varie normative e regolamenti specifici per settore, è legata essenzialmente ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) disciplinati dal DPCM e prevede il controllo e la vigilanza sull applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, la rimozione dei fattori di nocività, il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza, la verifica periodica di attrezzature ed impianti e la promozione della salute e stili di vita adeguati. Lo strumento principale utilizzato è il controllo ufficiale (vigilanza e controllo) su tutti i settori di attività, privati e pubblici, e su tutte le tipologie di rischio lavorativo, integrato da attività di formazione, informazione e assistenza all utenza. Per i controlli ufficiali i professionisti posseggono la qualifica di Ufficiali di Polizia Giudiziaria e il Servizio mantiene un costante rapporto con la Procura della Repubblica. Sono eseguite inchieste per accertare eventuali responsabilità nella determinazione di infortuni e malattie di origine professionale, trasmesse all Autorità Giudiziaria per competenza. Sono attuati momenti di confronto e collaborazione con tutti i soggetti sociali e istituzionali per stringere alleanze e per definire azioni comuni per la riduzione degli infortuni e delle malattie professionali. Il rapporto di collaborazione riguarda gli Enti che partecipano all' Organismo Provinciale Sezione Permanente : AUSL, INAIL, Direzione Territoriale del Lavoro, INPS, Vigili del Fuoco, ARPA. Anche il 2016 sarà caratterizzato dalle iniziative decise nell Organismo Provinciale Sezione Permanente, istituito il (ex DGR 963 del 2008) e il cui coordinamento è demandato al Servizio. Le attività sanitarie sono mirate alla prevenzione dei danni alla salute dei lavoratori, attraverso interventi nei luoghi di lavoro volti a favorire la riduzione dell esposizione a fattori di rischio fisico, chimico ed ergonomico (prevenzione primaria) e attività ambulatoriali di medicina del lavoro (prevenzione secondaria) per l emersione delle tecnopatie, la rilevazione precoce dei danni alla salute, il controllo delle malattie professionali denunciate, la partecipazione a collegi medici per la definizione della mansioni adatte a lavoratori con problemi di salute e disabili, il monitoraggio dello stato di salute dei lavoratori esposti a particolari fattori di rischio. I controlli ufficiali dell UOIA in attività di vigilanza sono riferiti essenzialmente alle attrezzature e impianti elencati in Allegato VII del D.Lgs. 81/08 presenti nei luoghi di lavoro, nonché agli impianti ed attrezzature elettriche di cui al capo III del Titolo III del D.Lgs. 81/08. Sono inoltre effettuate verifiche periodiche, su richiesta, di ascensori e montacarichi ex DPR 162/99 e smi, di impianti di messa a terra e di protezione dalle scariche atmosferiche ex DPR 462/01, apparecchi a pressione di gas e vapori e riscaldamento, impianti di sollevamento ricompresi in allegato VII del D.Lgs. 81/08. Di competenza esclusiva sono le verifiche di impianti di riscaldamento in ambiente civile ex DM 01/12/1975 e di apparecchi a pressione di gas non asserviti ad un ciclo produttivo. L UOIA provvede al rilascio dei libretti di tirocinio per i conduttori dei generatori di vapore e fornisce informazioni tecnico-normative all utenza. Consistente è la partecipazione a commissioni e gruppi di lavoro in ambito aziendale, dipartimentale, di area vasta e regionale. Parte dell attività del Servizio è dedicata alla formazione dei professionisti, al fine di mantenere le competenze acquisite, consentire l adeguamento e l aggiornamento delle conoscenze sugli aspetti normativi e sui rischi presenti negli ambienti di lavoro, al fine di individuare le misure più idonee per attuare una adeguata prevenzione dei danni alla salute e alla sicurezza in ambito lavorativo. Le conoscenze e i risultati delle attività di prevenzione raggiunti saranno sostenute da azioni di comunicazione pubblica rivolta all utenza. Il Direttore del Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro ha predisposto per l anno 2016, con i Responsabili di Struttura Operativa e dell Unità Operativa Impiantistica Antinfortunistica, il Piano di Attività aziendale e per le strutture organizzative territoriali, e i piani di lavoro individuali. AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 4

5 E' in costruzione il sistema di governo clinico e il sistema qualità, condiviso con tutti i professionisti, così come previsto dal Regolamento DSP, dai requisiti per l'accreditamento, dalle linee guida e linee di indirizzo regionali. Il Piano di Attività, redatto secondo i contenuti della PG.02.DSP.000 PA, è lo strumento operativo per l attuazione delle attività e quantifica la tipologia e il numero di prestazioni che vengono eseguite nel periodo di riferimento. Il Direttore del Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro ha predisposto per l anno 2016, con i Responsabili di Struttura Operativa e dell Unità Operativa Impiantistica Antinfortunistica, il Piano di Attività a livello aziendale e per le strutture organizzative territoriali, e i piani di lavoro individuali, al fine di poter procedere alla programmazione delle attività. Il Piano di Attività si basa: 1. riesame da parte della direzione dei risultati ottenuti (valutazione) dalle attività pianificate per l anno precedente, sia in termini di attività, del miglioramento della qualità, del governo clinico attuato; 2. input contenuti nel Piano delle Azioni sia per gli aspetti generali che specifici; 3. piano delle performance aziendali; 4. quantificazione delle risorse disponibili mediante scheda di budget. Tali criteri sono relativi alla pianificazione attraverso il budget di previsione delle attività del Servizio. A livello operativo di SOT la programmazione delle attività viene tradotta e attuata mediante una attività di programmazione mensile dei piani di lavoro individuali per ogni operatore, formalizzati e notificati dal RSOT. Il piano di lavoro individuale sviluppa la rotazione del personale sugli utenti da controllare, con la rotazione degli operativi, nelle attività di vigilanza in coppia, anche a livello provinciale. Per gli aspetti organizzativi si rimanda al Manuale Qualità del Servizio e al Piano Organizzativo, entrambi in preparazione. Il piano di lavoro individuale tiene conto anche degli incarichi di tipo aziendale e/o dipartimentale assegnati. Tali piani sono comunque formalizzati e notificati ad ogni professionista dello SPSAL e UOIA, i quali assicurano la propria idoneità a compiere azioni di controllo ufficiale mediante dichiarazione di insussistenza di incompatibilità nei confronti delle aziende assegnate. AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 5

6 B) PROGRAMMAZIONE, VERIFICA, RIPROGRAMMAZIONE E RENDICONTAZIONE DELLE ATTIVITA B.1) Programmazione, verifica e miglioramento B.1.a) Criteri generali Il sistema procedurale adottato si basa sulla condivisione delle regole e istruzioni da attuare nell attività di controllo ufficiale. La programmazione tiene conto degli obiettivi posti dalla Regione Emilia Romagna, che per il 2016 sono analoghi a quelli previsti nel 2015, e cioè l effettuazione di controlli ufficiali sul 9% delle Posizioni Assicurative Territoriali PAT, che per Parma sono Le PAT sono le imprese attive al con almeno un dipendente oppure almeno due artigiani. Nella tabella sotto riportata è individuata la numerosità delle Unità Locali UU.LL. da sottoporre a controlli ufficiali. SOT Sud Est - Parma SOT Valli Taro e Ceno - Fidenza UOIA TOTALE n. Unità Locali UULL da controllare Parma Sud Est Fidenza VTC Il dato relativo al numero dei luoghi di lavoro operanti in Provincia esprime una realtà produttiva fortemente polverizzata e diffusa sul territorio, ripartita tra più comparti produttivi. Il comparto più rappresentato è quello metalmeccanico, seguito da quello delle costruzioni. La presenza di aziende medio-piccole comporta la necessità di un impiego rilevante di risorse ed energie da investire in attività di prevenzione, vigilanza e controllo. Elevata è la presenza di lavoratori autonomi. La programmazione delle attività avviene attraverso la formulazione di un budget di previsione delle attività ed è attuata attraverso le attività del Consiglio e Comitato Tecnico. E previsto l utilizzo di indici e indicatori come misuratori di attività. Il Consiglio e Comitato verifica lo stato di avanzamento dei piani semestralmente con rendicontazione finale, verifica inoltre la rotazione del personale e l'assenza di conflitti di interesse, nonché le misure di prevenzione individuate nel piano triennale per la prevenzione della corruzione. Se necessario queste verifiche possono avere intervalli minori. In ogni caso è a questo livello che avvengono le attività di riprogrammazione del piano di lavoro. In relazione a questi compiti il Consiglio e Comitato tecnico verbalizza le riunioni e le diffonde al personale interessato. La programmazione delle attività di verifica periodica UOIA impianti e attrezzature è basata sui dati di attività dei precedenti anni, sui vincoli regionali e di carattere generale. n. impianti/ attrezzature da verificare su richiesta Stoccaggio GPL Riscaldamento a uso civile totale B.1.b) Gestione delle attività di controllo tramite piani specifici ed integrati Le attività sono svolte in prevalenza su programmazione, mediante progetti o piani mirati, mentre la rimanente attività viene svolta su domanda, segnalazione o esposti dell utenza, di cui si cerca di promuovere e orientare l appropriatezza. Al fine di erogare prodotti, prestazioni e servizi specificamente attinenti al proprio mandato il Servizio pianifica i controlli previsti dalla normativa e garantiti dal sistema dei LEA, dal Piano Regionale della Prevenzione, dal Piano Attuativo Locale e accordi di Area Vasta. AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 6

7 Con la DGR 771 del 29 giugno 2015 la Regione Emilia Romagna ha emanato il nuovo Piano Regionale della Prevenzione Costruire salute. Gli obiettivi che prioritariamente coinvolgono il Servizio sono quelli relativi al Programma 1 - Setting Ambienti di lavoro. Il programma è articolato, prevede la valorizzazione del sistema di promozione della salute con il concorso e la collaborazione di soggetti istituzionali e parti sociali, azioni dirette per la riduzione degli infortuni, in particolare gravi e mortali, e azioni dirette alla emersione delle malattie professionali. Individua due settori (comparti) sui quali lavorare in modo specifico e prioritario, Agricoltura e Costruzioni, su cui innestare azioni di controllo e prevenzione delle patologie neoplastiche e da sovraccarico biomeccanico. Particolare attenzione è posta alla promozione del miglioramento del benessere organizzativo per la prevenzione dello stress lavoro correlato. Fondamentale l attività di vigilanza e controllo, di cui occorre garantire efficacia e trasparenza. Alcuni obiettivi del Setting Ambienti di lavoro sono realizzati con interventi integrati ad altri Setting, in particolare la prevenzione incidenti stradali, sicurezza chimica e amianto, nonché lo sviluppo delle competenze in materia di sicurezza degli studenti delle scuole secondarie superiori. L AUSL di Parma ha predisposto, con Delibera n. 38 del 29 gennaio 2016, il Piano Locale Attuativo (PLA) che racchiude i 10 macroobiettivi del PRP in quattro Setting (Amb iente di lavoro, Ambiente sanitario, Scuola e Comunità), declina in ogni Setting i progetti, gli obiettivi e le azioni (attori coinvolti, attività, risorse, cronogramma e indicatori di processo), coinvolge e informa i gruppi di lavoro trasversali, individua una Cabina di Regia per il monitoraggio e la valutazione aziendale sul raggiungimento degli obiettivi. Viene infine definito l assetto organizzativo aziendale. Il PLA, e le sue schede, sono inserite nella programmazione annuale e nella definizione di budget delle articolazioni aziendali coinvolte. Pertanto nel Piano di Attività SPSAL sono assorbiti i pertinenti progetti, sono indicati gli obiettivi specifici relativi ai rischi e ai comparti per i quali sono definite le attività e gli indicatori per la valutazione del loro raggiungimento, in termini di rispondenza alle leggi e alle norme tecniche di tutela salute e sicurezza dei lavoratori. L attività è pianificata attraverso il software di gestione SICER. Per lo SPSAL, le ditte da sottoporre a vigilanza sono individuate attraverso: consultazione degli elenchi della Camera di Commercio e dei flussi INAIL, attraverso la profilazione di rischio delle ditte, ricavata incrociando i codici ATECO (classificazione delle attività economiche) e la codific a della metodologia grandi gruppi INAIL (indici di rischio infortunistico del comparto). Successivamente le ditte con maggiori indici di rischio sono estratte con metodo random e attribuite al personale che effettua controlli ufficiali; estrazione del 100% dei cantieri dal Sistema Informativo Costruzioni RER SICO e attribuzione al personale con metodo casuale; similmente si procede per l estrazione dei luoghi di lavoro oggetto di controllo ufficiale per l amianto (rimozione); estrazione delle aziende agricole dagli elenchi della Camera di Commercio (con eliminazione dalle aziende agroindustriali) al fine di pervenire ad elenchi di aziende impegnate in attività agricole in senso stretto (attività agricole, forestali e zootecniche). La profilazione del rischio si basa sui dati informativi provinciali (elenco e numerosità delle macchine detenute). Per UOIA, al fine di potere rendere efficace l azione di controllo, tenendo conto delle risorse disponibili, l attività è rivolta prioritariamente agli apparecchi ed impianti che presentano un più elevato livello di rischio, ovvero che danno origine più frequentemente ad incidenti e/o provocano danni rilevanti. Tali obiettivi sono perseguiti individuando gli apparecchi ed impianti, tra quelli in carico, che per la loro intrinseca complessità e per la loro specifica ubicazione possono presentare un rischio elevato. Sono stati individuati, come da documenti dell Assessorato alla Sanità RER prot. ASS/PRC/01/42898 del 03/ e prot. PG/2016/33975 del gennaio 2016, due elenchi di priorità, il primo individua per ogni tipologia d impianto un ordine decrescente di rischio, l altro tiene conto del settore di attività e dell ubicazione. Questi elenchi costituiscono il riferimento per la definizione delle priorità nella programmazione delle attività di verifica e controllo di conformità attrezzature ed impianti. I settori di intervento prioritari sono: 1. ospedali e ambienti sanitari; 2. cantieri edili; 3. aziende agricole; 4. istituti scolastici; 5. locali pubblici e ambienti ad elevato affollamento; 6. aziende a rischio di incidenti rilevanti; 7. tutti i comparti. AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 7

8 Le priorità per tipologia di apparecchi ed impianti in ordine decrescente di rischio per singolo settore sono: apparecchi a pressione: 1. generatori di vapore; 2. reattori chimici e apparecchi in industria chimica; 3. recipienti per vapore; 4. recipienti per gas criogenici; 5. recipienti per stoccaggio GPL per autotrazione; 6. recipienti per gas con P> a 64 bar; 7. recipienti per reti distribuzione metano; 8. recipienti frigoriferi; 9. recipienti per aria e altri gas; 10. recipienti per stoccaggio GPL; 11. autoclavi monta liquidi; 12. apparecchi con caratteristiche non descritte in precedenza. impianti di riscaldamento: 1. impianti con potenzialità al focolare > 350KW; 2. impianti di potenzialità < 350KW inseriti in ospedali o scuole; 3. impianti di potenzialità< 350KW inseriti in edifici con presenza di pubblico; 4. impianti di potenzialità < 350KW in edifici condominiali; 5. impianti di potenzialità<350kw in edifici non precedentemente descritti; ascensori: 1. impianti installati in strutture sanitarie ed impianti ad alta velocità; 2. impianti installati in strutture con presenza di pubblico; 3. impianti con caratteristiche non precedentemente descritte; impianti elettrici: 1. impianti installati in cantiere; 2. impianti in luoghi con pericolo di esplosione; 3. impianti in ambienti umidi o bagnati o con emanazioni corrosive; 4. impianti in luoghi a maggior rischio in caso d incendio; 5. impianti istallati in strutture sanitarie; 6. impianti installati in aziende metalmeccaniche; 7. impianti installati in attività del terziario; 8. impianti per cui non è previsto l obbligo della progettazione; apparecchi di sollevamento: 1. gru a torre; 2. ponti mobili sviluppabili; 3. gru portuali; 4. gru su autocarro o autogru; 5. idroestrattori; 6. gru non precedentemente descritte; 7. argani e paranchi. Le attività vengono dunque programmate in funzione delle priorità come sopra descritte e le stesse attribuite a un pool di controllori specializzati per settore di competenza. L esecuzione delle attività avviene con le modalità previste dal sistema procedurale. B.1.c) Programmazione L attuazione del piano di attività si concretizza presso la SOT mediante programmazione dei controlli su base bimestrale e programmazione mensile di attività degli operatori. Il programma mensile di attività della SOT deriva dalla scomposizione in dodicesimi di quello annuale, tenuto conto dei giorni lavorativi e di quanto previsto nel presente piano. Gli operatori SPSAL e UOIA effettuano, di norma, l attività di controllo ufficiale in coppia. Il programma annuale di attività dell operatore è riporta nell allegato C. Il programma mensile di attività dell operatore viene comunicato dal RSOT, entro l ultima settimana del mese precedente a quello di riferimento, con un file excell in cui è riportato l elenco dei controlli da effettuare. Le attività espletate sono inserite sul sistema informativo e l operatore comunica all RSOT le verifiche operate sulle attività AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 8

9 espletate nel mese precedente viene attraverso la scheda riportata nell allegato D, fino al completo regime del sistema informativo. Le attività su domanda sono valutate dall RSOT o dal Coordinatore UOIA e, se accettate, assegnate agli operatori nell ambito dei rispettivi carichi di lavoro. Contestualmente il richiedente viene informato della disponibilità all esecuzione della verifica, del tecnico incaricato e dei tempi di intervento. Se la domanda non rientra nelle priorità sopra espresse, viene inoltrato formale diniego. Le verifiche periodiche degli impianti di riscaldamento ad uso civile sono eseguite in base allo scadenziario; annualmente vengono assegnate al singolo tecnico le aree geografiche in cui eseguire tali verifiche. Anche le segnalazioni sono valutate dal RSOT e assegnate agli operatori nel rispetto dei carichi di lavoro individuali. Le situazioni di emergenza, legate a infortuni sul lavoro, hanno la precedenza sulle attività programmate. Le modalità di effettuazione sono indicate nel piano organizzativo (capitolo G). B.1.d) Piano delle verifiche dei risultati delle attività e riprogrammazione Ai fini di verificare e rendicontare le attività svolte si procede alla registrazione delle medesime sul sistema informativo, così come previsto dalla specifica procedura dipartimentale e dalla istruzione operativa SPSAL collegata IO1.DSP.SPSAL/SI. La verifica dei risultati delle attività prevede due livelli, entrambi in funzione degli standard di prodotto (di cui al catalogo prodotti): a) verifica quantitativa della attività; b) verifica qualitativa. L attività di verifica viene eseguita a livello di SOT, mediante verifiche di tipo documentali e verifiche in campo, le verifiche documentali hanno per oggetto la congruenza tra tipo di documento da utilizzare per espletare le attività, così come disciplinato dal sistema procedurale, e quello effettivamente utilizzato oggetto di verifica, sia che se tratti di un vero e proprio documento cartaceo oppure uno elettronico, con la futura adozione dei tablet. Le verifiche documentali vengono attuate ai seguenti livelli: 1. livello di Servizio, la verifica viene svolta semestralmente durante un riesame della Direzione, valutando lo stato di avanzamento del Piano di attività, successivamente alla attività espletata a livello della SOT; 2. livello delle SOT la verifica dello stato di avanzamento del Piano di attività avviene semestralmente mediante l elaborazione dello specifico report dello stato di avanzamento del piano di attività. La verifica si effettua mediante valutazione e rendicontazione durante il Comitato Tecnico-Gestionale. Sono, inoltre oggetto di verifica: lo stato di attuazione del piano del Governo Clinico (semestrale); l esecuzione di analisi di congruità a quanto stabilito, durante le verifiche mensili: sui documenti di programmazione e rendicontazione e riprogrammazione delle SOT; procedure, istruzioni e documenti di gestione delle attività, in relazione al sistema documentale; registrazioni sul sistema informativo gestionale; documenti rilasciati, durante i controlli ufficiali, dal punto di vista della correttezza e completezza, anche in occasione di supervisioni presso l utenza; elaborazione di report effettuati ad hoc. Tale attività deve essere condotta almeno due volte all anno per ogni SOT e rendicontata mediante il report in allegato E. La verificata della correttezza e completezza delle registrazioni effettuate avviene con periodicità bimestrale, attraverso la verifica dei tempi delle attività di controllo (tablet o registrazione a mano) e il corretto utilizzo e archiviazione della modulistica collegata. Le verifiche son effettuate sulla totalità degli operatori e riguardano almeno il 10% delle attività effettuate. Le Verifiche in campo effettuate dal Direttore del Servizio, vengono attuate ai seguenti livelli: 1. livello di Servizio, la verifica viene svolta annualmente sulle attività di verifica dei RSOT. In caso di deviazione dagli standard attesi sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo, o a seguito di reclami di terzi, o in esito a audit, il Direttore del Servizio procede a verifiche straordinarie; AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 9

10 2. livello SOT, l attività è eseguita in ogni SOT in relazione a un piano elaborato in esito a riesame, deviazione dagli standard attesi sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo o a seguito di reclami di terzi o in esito a audit. La frequenza di tale attività di verifica deve essere collegata con le verifiche documentali semestrali. L attività di verifica in campo serve a valutare il rispetto di: procedure ed istruzioni preordinate; capacità di valutazione delle conformità; utilizzo degli strumenti di controllo appropriati. Piano Verifiche sul campo: viene predisposto dal Servizio e rendicontato insieme ai rendiconti semestrali. In caso di scostamento tra quanto previsto dal sistema qualità e quanto verificato, il Direttore del Servizio notifica per iscritto la NC, agli operatori interessati, dando istruzioni per la correzione e la prevenzione del ripetersi. In esito alla attività di verifica viene predisposta, se necessario, la riprogrammazione delle attività, a tutti i livelli del Servizio, in modo da raggiungere gli obiettivi prefissati e/o determinare quali attività hanno priorità in funzione di emergenze ed urgenze verificatesi. La riprogrammazione avviene nell ambito del Consiglio o Comitato Tecnico. A livello di SOT si attua la riprogrammazione attraverso la Scheda programma mensile attività dell Operatore. In caso di scostamenti sul raggiungimento della attività pianificata, non derivati da contingenze, malattia ecc. il RSOT provvede alla ridefinizione, insieme all operatore interessato, del programma mensile. B.1.e) Rendicontazione delle attività programmate e non La rendicontazione delle attività, programmate e non programmate, è gestita dal sistema informativo. Inoltre sono attivi i seguenti sistemi di registrazione: 1. registro di uscita/entrata dalla sede di servizio; 2. registro delle segnalazioni e della domanda in arrivo alle SOT. L operatore deve introdurre nel sistema informativo i dati dell attività espletata entro il 2 giorno lavorativo dalla sua effettuazione. Gli RSOT, nell ambito del riesame della direzione, rendicontano al Direttore del Servizio, annualmente, i risultati raggiunti e quest ultimo elabora una relazione finale, sullo stato di avanzamento del Piano di Attività emanato e dei risultati conseguiti. Il Direttore del DSP completa tale relazione con specifico riferimento allo stato di realizzazione, per l anno di competenza, del Piano Programmatico Triennale. B.1.f) Audit interni L attività di audit interno sul Servizio, così come descritta nel Manuale della Qualità del DSP, viene gestita come da procedura dipartimentale degli audit interni mediante uno specifico Piano di Audit Interno. B.1.g) Misurazione delle Performance La performance è il contributo (risultato e modalità di raggiungimento del risultato) che una entità (individuo, gruppo di individui, unità organizzativa, organizzazione, programma o politica pubblica) apporta attraverso la propria azione al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi e, in ultima istanza, alla soddisfazione dei bisogni per i quali l organizzazione è stata costituita. Il Sistema di misurazione della performance adottato si compone dei seguenti tre elementi fondamentali: 1. indicatori, rappresentati dalla misurazione ed elaborazione dei dati di attività oggetto di misurazione della performance; 2. standard, costituito dal valore di riferimento al quale l indicatore in oggetto deve tendere, nell ambito di uno scostamento accettato e definito ; 3. infrastruttura di supporto e processi è rappresentata dal sistema informativo e dal software di gestione. Per l anno 2016 i valori di performance attesi sono: completamento delle attività pianificate: 90% del valore assegnato sui piani di controllo 2016; scostamento dal valore medio di tempo di controllo per piano (per tipologia di unità aziendale) inferiore al 30%; AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 10

11 valutazione, da parte del DS della presenza di outlier, per tipologia di ispezione e esiti dei controlli ufficiale, con eventuali proposte di miglioramento. Il Direttore del Servizio elabora una relazione sui dati di performance ottenuti, antro il 30 marzo dell anno successivo alla valenza del presente piano di attività. AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 11

12 C) LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA DA EROGARE PER IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E SICUREZ- ZA AMBIENTI DI LAVORO Per quanto riguarda la definizione della tipologia, volume e impegno orario dell attività di controllo ufficiale da assicurare, si rimanda al budget di previsione, in cui sono illustrate: 1. tipologia di verifiche, da svolgere nelle Unità Locali (UULL) in funzione dei piani e progetti; 2. frequenza dei controlli in relazione alla categorizzazione di rischio; 3. tempi standard per l esecuzione delle verifiche; 4. suddivisione dei controlli per SOT. Nel garantire i livelli essenziali di assistenza, lo SPSAL opera mediante la declinazione di piani specifici e su ditte individuate con i criteri riportati nel capitolo B.1.b. Per ogni piano sono definiti: 1. obiettivo generale: la funzione in termini di LEA del prodotto che il piano deve assicurare; 2. motivazione: gli aspetti legali e scientifici che sottendono il piano; 3. riferimenti normativi: gli elementi cogenti collegati al piano; 4. metodologia e tipologia delle prestazioni di controllo: natura dei controlli e tecniche utilizzate (p rocedure ed istruzioni sottese); 5. risultati dell attività nell anno precedente; 6. volumi prestazionali: quantità delle prestazioni previste nello specifico piano; 7. risorse necessarie: sono gli elementi gestionali necessari alla esecuzione del piano; 8. punti e modalità di verifica: strumenti, metodo, responsabilità e scadenze per misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi; 9. obiettivi specifici: scomposizione in prodotti dell obiettivo del piano. Nell allegato A sono riassunti i volumi di attività, per tipologia di prestazione, per SPSAL e UOIA. AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 12

13 LEA C.3.1 LEA C.3.2 INDIVIDUAZIONE, ACCERTAMENTO E CONTROLLO DEI FATTORI DI NOCIVITA, PERICOLOSITA E DETERIORAMENTO NEGLI AMBIENTI DI LAVORO ANCHE LA FORMULAZIONE DI MAPPE DI RISCHIO DETERMINAZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA E CONTROLLO DEI FATTORI DI RISCHIO DI TIPO CHIMICO, FISICO, BIOLOGICO E ORGANIZZATIVO PRESENTI NEI LUOGHI DI LAVORO LEA C.3.3 CONTROLLO DELLA SICUREZZA E DELLE CARATTERISTICHE ERGONO-MICHE E DI IGIENE DEGLI AMBIENTI, MACCHINE, IMPIANTI E PRESTAZIONI DI LAVORO LEA C.3.5 LEA C.3.7 INDICAZIONE DELLE MISURE IDONEE ALL ELIMINAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO E AL RISANAMENTO DEGLI AMBIENTI DI LAVORO ATTUAZIONE DEI COMPITI DI VIGILANZA RELATIVI ALLE AZIENDE CON RISCHI DI INCIDENTI RILEVANTI C.3.CU.1 CONTROLLO E VIGILANZA DELLA SICUREZZA, DEI RISCHI CHIMICI, FISICI, BIOLOGICI, ORGANIZZATIVI ED ERGONOMICI NEI LUOGHI DI LAVORO (PROGRAMMATA E SU DOMANDA) OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE C.3.CU.1.1 Controllo e vigilanza AGRICOLTURA Verifica dell ottemperanza alla normativa di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nelle aziende agricole e nelle altre attività collegate al settore agricolo, con particolare riferimento al rispetto dei requisiti di sicurezza delle macchine, attrezzature e impianti. L attività è collegata al controllo e vigilanza PRODOTTI FITOSANITARI L attività inoltre si integra con quella prevista dal controllo e vigilanza CANCEROGENI e PREVENZIONE PATOLOGIE MUSCOLO SCHELETRICHE, prevedendo controlli nel comparto agricoltura specificamente mirti alla prevenzione di tali rischi L attività è svolta su mandato normativo Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetti specifici: 1.4 Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura e silvicoltura 1.5 Emersione e prevenzione patologie muscolo scheletriche 1.6 Monitoraggi e contenimento del rischio cancerogeno professionale 5.8 Verso un lavoro più sicuro in Costruzioni e Agricoltura D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/ Progetto Specifico Setting 1 Ambienti di Lavoro - Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura e silvicoltura Piano nazionale agricoltura e regionale agricoltura e silvicoltura Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e Responsabile area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente progetto regionale: Fausto Barezzi Équipe di lavoro: Paola Pizzi, Gianpietro Dall Argine, Paolo Ghizzi Professionisti incaricati risorse umane: referente, équipe di lavoro, professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 13

14 OBIETTIVI SPECIFICI Controllo e vigilanza AGRICOLTURA RISULTATI ATTIVITA ANNO Sono stati effettuati controlli ufficiali in n. 47 UU.LL. PRECEDENTE AZIONI DA SVOLGERE 1. VIGILANZA: a. Volume di aziende agricole e delle altre attività collegate al settore agricolo da ispezionare al fine di assicurare gli obiettivi, in accordo al protocollo regionale con cura particolare alle strategie proattive nella vigilanza b. Integrazione nella vigilanza (in almeno un caso, in col laborazione con il progetto specifico) di approfondimento sui rischi di Patologie muscolo scheletriche nella silvicoltura c. Ispezioni con compilazione lista di controllo agricoltura d. Sopralluoghi congiunti con Agenzia (DTL, INAIL, INPS) e. Effettuare le verifiche periodiche previste dal D.Lgs 81/08 di attrezzature di lavoro e di impianti, su richiesta, laddove applicabili, nella misura dell 80 % (a cura dell UOIA) 2. EMERSIONE MALATTIE PROFESSIONALI: a. Informazione/formazione MC, MMG, MO, per favorire emersione e denuncia MP b. Attività ambulatoriale di Medicina del Lavoro 3. ATTIVITÀ DI CONTROLLO SULLA APPROPRIATEZZA DELLA SORVE-GLIANZA SANITARIA NEL COMPARTO AGRICOLTURA: a. Verifica del protocollo di sorveglianza sanitaria 4. INFORMAZIONE, FORMAZIONE, ASSISTENZA NEI CONFRONTI DEI SOGGETTI DELLA PREVENZIONE DEL SETTORE AGRICOLO (DL, RLS, RSPP ecc.): a. Sul rischio ergonomia b. Sul rischio cancerogeno 5. ELABORAZIONE ED ATTUAZIONE PROGETTO FORMATIVO PER GLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI PER L AGRICOLTURA (collegamento con progetto 5.8: Programma n.5 Setting Scuola) 6. POTENZIAMENTO DELLE CONOSCENZE E DELLE SINERGIE TRA I SERVIZI DEL DSP a. Attivare/favorire la partecipazione a corsi di Formazione, regionali e nazionali, degli operatori con diverse competenze all interno dei Servizi del DSP per uniformare e condividere le attività di prevenzione e vigilanza. b. Proseguire la vigilanza integrata con i Servizi del DSP (SIAN) sull impiego e la commercializzazione di prodottori fitosanitari con interventi congiunti METOLOGIA OPERATIVA vigilanza e controllo (controlli ufficiali) in ambienti e luoghi di lavoro, su programmazione (80%) e su segnalazione (20% - dati storici) utilizzo di procedure e liste di controllo collegate è stata predefinita una tempistica per ogni tipologia di intervento (ispezione e verifiche), per consistenza e tipo; sono considerati i tempi pre e post intervento, e una quota parte per atti conseguenti (prescrizioni, informative, sanzioni amministrative disposizione) e follow up (verifiche) PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE I volumi di attività programmata sono riportati nella tabella A Gli elenchi delle aziende soggette ai piani sono disponibili presso RSOT I relativi indicatori nella tabella B Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 14

15 OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE OBIETTIVI SPECIFICI RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE AZIONI DA SVOLGERE C.3.CU.1.2 Controllo e vigilanza COSTRUZIONI Verifica dell ottemperanza alla normativa di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, dipendenti e autonomi, al fine di diminuire il fenomeno infortunistico, monitorare e sorvegliare le attività durante la realizzazione delle opere e migliorare le condizioni di lavoro. L attività viene svolta: nell edilizia tradizionale: cantieri di costruzione e ristrutturazione edifici civili, industriali, commerciali e per il settore terziario grandi opere: costruzione di infrastrutture, opere estese o complesse L attività è collegata al controllo e vigilanza AMIANTO L attività inoltre si integra con quella prevista dal controllo e vigilanza CANCEROGENI e PREVENZIONE PATOLOGIE MUSCOLOSCHE-LETRICHE, prevedendo controlli nel comparto edile specificamente mirati alla prevenzione di tali rischi L attività è svolta su mandato normativo Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetti specifici: 1.3 Prevenzione degli infortuni e della malattie professionali in edilizia 1.5 Emersione e prevenzione patologie muscolo scheletriche 1.6 Monitoraggi e contenimento del rischio cancerogeno professionale 5.8 Verso un lavoro più sicuro in Costruzioni e Agricoltura D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/ Progetto Specifico Setting 1 Ambienti di Lavoro - Prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali in edilizia Piano regionale per la tutela della salute e la prevenzione degli infortuni nel comparto costruzioni (di applicazione del piano nazionale triennale edilizia) Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro e Responsabile dell area Referente progetto regionale: Ademaro Pasqui Équipe di lavoro: Francesca Lovisatti, Pietro Castellotti, Maurizio Cantarelli, Andrea Mezzadri, Filippo Fontana Professionisti incaricati risorse umane: referente, équipe di lavoro, professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica Controllo e vigilanza COSTRUZIONI Sono stati effettuati controlli ufficiali in n. 953 UU.LL. (di cui n. 846 imprese edili n. 104 grandi opere n. 3 cantiere pontremolese) 1. VIGILANZA: f. Volume di cantieri da ispezionare al fine di assicurare gli obiettivi, g. Ispezioni con compilazione lista di controllo edilizia (prima in formato cartaceo poi in formato elettronico) e con relativa applicazione della circolare 10/14, h. Coordinamento con Agenzia (DTL, INPS, INAIL) tramite cruscotto SICO i. Sopralluoghi congiunti con Agenzia (DTL, INPS, INAIL) j. Vigilanza specifica mirata agli impianti elettrici di cantiere e verifiche periodiche di attrezzature di lavoro e impianti (a cura dell UOIA) 2. EMERSIONE MALATTIE PROFESSIONALI: c. Informazione/formazione MC, MMG, MO, per favorire emersione e denuncia MP d. Attività ambulatoriale di Medicina del Lavoro 3. ATTIVITÀ DI CONTROLLO SULLA APPROPRIATEZZA DELLA SORVE-GLIANZA SANITARIA NEL COMPARTO EDILIZIA: b. Verifica del protocollo di sorveglianza sanitaria AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 15

16 4. INFORMAZIONE, FORMAZIONE, ASSISTENZA NEI CONFRONTI DEI SOGGETTI DELLA PREVENZIONE DEL SETTORE EDILE (DL, RLS, CSE, ecc.): c. Sul rischio ergonomia d. Sul rischio cancerogeno 5. ELABORAZIONE ED ATTUAZIONE PROGETTO FORMATIVO PER GLI ISTITUTI PER GEOMETRI (collegamento con progetto 5.8: Programma n.5 Setting Scuola) METOLOGIA OPERATIVA vigilanza e controllo (controlli ufficiali) in ambienti e luoghi di lavoro, su programmazione (80%) e su segnalazione (20% - dati storici) utilizzo di procedure e liste di controllo collegate è stata predefinita una tempistica per ogni tipologia di intervento (ispezione e verifiche), per consistenza e tipo; sono considerati i tempi pre e post intervento, e una quota parte per atti conseguenti (prescrizio ni, informative, sanzioni amministrative disposizione) e follow up (verifiche) PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE I volumi di attività programmata sono riportati nella tabella A Gli elenchi delle aziende soggette ai piani sono disponibili presso RSOT I relativi indicatori nella tabella B Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate PERIODICITA RILEVAZIONE Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 16

17 OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE OBIETTIVI SPECIFICI C.3.CU.1.3 Controllo e vigilanza RISCHIO CANCEROGENO Verifica dell ottemperanza alla normativa di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in attività che espongono a rischio chimico-cancerogeno (saldatura acciaio inox, lavorazione legno, industria galvanica e industria chimica, commercio e distribuzione carburanti) L attività è svolta su mandato normativo Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetti specifici: 1.6 Monitoraggi e contenimento del rischio cancerogeno professionale 1.3 Prevenzione degli infortuni e della malattie professionali in edilizia 1.4 Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura e silvicoltura D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/ Progetto Specifico Setting 1Ambienti di Lavoro - Monitoraggio e contenimento del rischio cancerogeno professionale Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente progetto regionale: Chiara Tanzi Équipe di lavoro: Cinzia Gerbelli, Paola Pizzi, Andrea Gorreri, Ines Tollemeto Professionisti incaricati risorse umane: referente, équipe di lavoro, professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica Controllo e vigilanza RISCHIO CANCEROGENO RISULTATI ATTIVITA ANNO Sono stati effettuati controlli ufficiali in n. 30 UU.LL. PRECEDENTE AZIONI DA SVOLGERE 1. Attivazione percorsi di informazione, formazione e assistenza diretti ai MC, ai MMG e ai MO in sinergia con i piani del setting Ambienti di Lavoro per l'emersione e l'appropriatezza di percorsi medico-legali per il riconoscimento delle malattie professionali 2. Progettazione di strategie di comunicazione del rischio cancerogeno all'interno delle case della salute con realizzazione di materiali divulgativi per la comunicazione del rischio diretti ai lavoratori 3. Adozione di un piano specifico di vigilanza con implementazione delle liste di controllo per il contrasto del rischio cancerogeno da adottarsi nell'attività di vigilanza (valutazione dei rischi, misure contenimento, divieto fumo, congruità protocolli sorveglianza sanitaria) METOLOGIA OPERATIVA vigilanza e controllo (controlli ufficiali) in ambienti e luoghi di lavoro, su programmazione (80%) e su segnalazione (20% - dati storici) utilizzo di procedure e liste di controllo collegate è stata predefinita una tempistica per ogni tipologia di intervento (ispe zione e verifiche), per consistenza e tipo; sono considerati i tempi pre e post intervento, e una quota parte per atti conseguenti (prescrizioni, informative, sanzioni amministrative disposizione) e follow up (verifiche) PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI I volumi di attività programmata sono riportati nella tabella A Gli elenchi delle aziende soggette ai piani sono disponibili presso RSOT I relativi indicatori nella tabella B MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate PERIODICITA RILEVAZIONE Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 17

18 OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE OBIETTIVI SPECIFICI C.3.CU.1.4 Controllo e vigilanza RISCHIO PATOLOGIE MUSCOLO SCHELETRICHE Verifica dell ottemperanza alla normativa di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, con particolare riferimento all applicazione dei principi di ergonomia nella concezione dei posti di lavoro L attività è svolta su mandato normativo Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetti specifici: 1.5 Emersione e prevenzione patologie muscolo scheletriche 1.3 Prevenzione degli infortuni e della malattie professionali in edilizia 1.4 Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura e silvicoltura D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/ Progetto Specifico Setting 1Ambienti di Lavoro - Emersione e prevenzione patologie muscoloscheletriche Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente progetto regionale: Roberto Colla Équipe di lavoro: Roberto Marchesi, Manuela Cella, Manuel Conforti Professionisti incaricati risorse umane: referente, équipe di lavoro, professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica Controllo e vigilanza RISCHIO PATOLOGIE MUSCOLO SCHELETRICHE RISULTATI ATTIVITA ANNO Sono stati effettuati controlli ufficiali in n. 49 UU.LL. PRECEDENTE AZIONI DA SVOLGERE 1. Incontri di informazione/formazione con i MMG e Medici competenti orientati a favorire l appropriatezza dei percorsi medico legali per il riconoscimento delle malattie professionali 2. Effettuazione di iniziative di informazione/formazione con RSPP/RLS/RLST orientati a favorire una corretta valutazione del rischio 3. Contributo alla predisposizione di strumenti di valutazione del rischio in particolare per edilizia e agricoltura 4. Formazione degli operatori dei Servizi incaricati dell attività di vigilanza secondo un programma-progetto di formazione di base ed avanzato predisposto a livello regionale 5. Effettuazione di sopralluoghi mediante utilizzo della lista di controllo nei due comparti a maggior rischio edilizia e agricoltura METOLOGIA OPERATIVA vigilanza e controllo (controlli ufficiali) in ambienti e luoghi di lavoro, su programmazione (80%) e su segnalazione (20% - dati storici) utilizzo di procedure e liste di controllo collegate è stata predefinita una tempistica per ogni tipologia di intervento (ispezione e verifiche), per consistenza e tipo; sono considerati i tempi pre e post intervento, e una quota parte per atti conseguenti (prescrizioni, informative, sanzioni amministrative disposizione) e follow up (verifiche) PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI I volumi di attività programmata sono riportati nella tabella A Gli elenchi delle aziende soggette ai piani sono disponibili presso RSOT I relativi indicatori nella tabella B MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 18

19 OBIETTIVO GENERALE C.3.CU.1.5 Controllo e vigilanza MONITORAGGIO APPLICAZIONE D.Lgs. 81/08 Verifica dell ottemperanza alla normativa di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori attraverso la verifica dell applicazione del Titolo I del D.Lgs. 81/08 MOTIVAZIONE L attività è svolta su mandato normativo DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente: Daniele Mei Équipe di lavoro: Rita Pileggi, Filippo Fontana, Paolo Ghizzi Professionisti incaricati risorse umane: referente, équipe di lavoro, professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica OBIETTIVI SPECIFICI Controllo e vigilanza MONITORAGGIO APPLICAZIONE D.Lgs. 81/01 RISULTATI ATTIVITA ANNO Sono stati effettuati controlli ufficiali in n. 322 UU.LL. controllate PRECEDENTE AZIONI DA SVOLGERE Controllo e vigilanza MONITORAGGIO APPLICAZIONE D.Lgs. 81/08 nelle UU.LL. riportate nella tabella 6 Verifica del rispetto dei disposti del Titolo I nelle aziende e comparti non rientranti negli altri piani in corso di attuazione, attraverso il controllo della presenza di una adeguata organizzazione del sistema di prevenzione aziendale Effettuazione dell attività di vigilanza e controllo secondo il manuale e liste di controllo correlate. METOLOGIA OPERATIVA vigilanza e controllo (controlli ufficiali) in ambienti e luoghi di lavoro, su programmazione (80%) e su segnalazione (20% - dati storici) utilizzo di procedure e liste di controllo collegate è stata predefinita una tempistica per ogni tipologia di intervento (ispezione e verifiche), per consistenza e tipo; sono considerati i tempi pre e post intervento, e una quota parte per atti conseguenti (prescrizioni, informative, sanzioni amministrative disposizione) e follow up (verifiche) PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI I volumi di attività programmata sono riportati nella tabella A Gli elenchi delle aziende soggette ai piani sono disponibili presso RSOT I relativi indicatori nella tabella B MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate PERIODICITA RILEVAZIONE Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 19

20 OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE OBIETTIVI SPECIFICI C.3.CU.1. 6 Controllo e vigilanza INFORTUNI STRADALI IN ORARIO DI LAVORO Contrasto al fenomeno dell incidentalità stradale attraverso azioni di prevenzione, controllo e assistenza, promozione della formazione e informazione con tutti i soggetti interessati a contrastare il fenomeno dell incidentalità stradale L attività è svolta su mandato normativo Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetto specifico: 2.10 Prevenzione degli infortuni stradali in orario di lavoro D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/ Progetto Specifico Setting 2 Comunità Programmi di Popolazione Infortuni stradali in orario di lavoro Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente progetto regionale: Silvia Pizzarotti Èquipe di lavoro: Ines Tollemeto, Francesca Lovisatti, Manuela Cella Professionisti incaricati risorse umane: referente, équipe di lavoro, professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica Controllo e vigilanza INFORTUNI STRADALI IN ORARIO DI LAVORO RISULTATI ATTIVITA ANNO Attività introdotta nel 2016 con il nuovo Piano Regionale della Prevenzione 2015_18 PRECEDENTE AZIONI DA SVOLGERE 1. Contribuire all individuazione degli ambiti cui attingere informazioni, attivazione scambi flussi informativi tra soggetti appartenenti alla rete 2. organizzazione eventi informativi/formativi con gli interessati 3. Promozione di sani stili di vita in collegamento con il progetto 1.2 Setting 1 Ambienti di Lavoro Promozione della salute nei luoghi di lavoro 4. Interventi di vigilanza/prevenzione, utilizzando check list regionale, volti a verificare congruità dei DVR, adozione di azioni di miglioramento e efficacia dei sistemi di sicurezza aziendali METOLOGIA OPERATIVA Informazione, promozione stili di vita e assistenza alle imprese del settore Partecipazione al gruppo regionale PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI I volumi di attività programmata sono riportati nella tabella A Gli elenchi delle aziende soggette ai piani sono disponibili presso RSOT I relativi indicatori nella tabella B MODALITA DI VERIFICA E Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 20

21 OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE OBIETTIVI SPECIFICI C.3.CU.1.7 Controllo e vigilanza STRESS LAVORO CORRELATO Prevenzione e riduzione dello stress presente sul luogo di lavoro attraverso la promozione della responsabilità sociale d impresa e del benessere organizzativo per il miglioramento della qualità del lavoro e della vita lavorativa L attività è svolta su mandato normativo Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetto specifico: 1.7 Prevenzione del rischio stress lavoro correlato e promozione del miglioramento del benessere organizzativo e della responsabilità sociale d impresa D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/ Progetto Specifico Setting 1 Ambienti di Lavoro - Prevenzione del rischio stress lavoro correlato e promozione del miglioramento del benessere organizzativo e della responsabilità sociale d impresa Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente progetto regionale: Francesco Magnani Équipe di lavoro: Chiara Tanzi, Emanuela Colla, Roberto Colla, Roberto Marchesi, Paola Pizzi, Filippo Fontana, Davide Cossu Professionisti incaricati risorse umane: referente, professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica Controllo e vigilanza STRESS LAVORO CORRELATO RISULTATI ATTIVITA ANNO Sono stati effettuati controlli ufficiali in n. 8 UU.LL. PRECEDENTE AZIONI DA SVOLGERE 1. Partecipazione a progetto formativo per operatori SPSAL su Responsabilità Sociale d Impresa (RSI) e Benessere organizzativo 2. Completamento di percorsi di formazione degli operatori SPSAL in tema di Stress Lavoro Correlato (SLC) 3. Conduzione dell attività di vigilanza diretta alla riduzione del rischio da SLC attraverso un approccio proattivo, con uso della lista di controllo predisposta a livello regionale 4. Iniziative di informazione, formazione e assistenza verso MMG, Medici competenti e Medici specialisti, in sinergia con gli altri Piani del Setting ambienti di lavoro, orientati a favorire l appropriatezza dei percorsi medico legali per il riconoscimento delle malattie professionali collegate allo stress lavoro collegato 5. Programmazione di azioni di informazione e promozione verso le parti sociali (Associazioni di Impresa e Organizzazioni Sindacali) per illustrare l attività di controllo sullo SLC e per favorire l adozione di volontaria da parte delle imprese di buone prassi e di programmi di miglioramento del benessere organizzativo 6. Coinvolgimento di imprese per sperimentare l adozione volontaria di specifici progetti di miglioramento del benessere organizzativo, con elaborazione e diffusione dei risultati METOLOGIA OPERATIVA vigilanza e controllo (controlli ufficiali) in ambienti e luoghi di lavoro, su programmazione (80%) e su segnalazione (20% - dati storici) utilizzo di procedure e liste di controllo collegate è stata predefinita una tempistica per ogni tipologia di intervento (ispezione e verifiche), per consistenza e tipo; sono considerati i tempi pre e post intervento, e una quota parte per atti conseguenti (prescrizioni, informative, sanzioni amministrative disposizione) e follow up (verifiche) PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI I volumi di attività programmata sono riportati nella tabella A Gli elenchi delle aziende soggette ai piani sono disponibili presso RSOT AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 21

22 I relativi indicatori nella tabella B MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 22

23 OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE C.3.CU.1.8 Controllo e vigilanza PRODOTTI FITOSANITARI Verifica dell ottemperanza alla normativa di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nelle sedi di utilizzo agricolo, attraverso sopralluoghi congiunti con il SIAN L attività è svolta su mandato normativo Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetto specifico: 1.4 Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura e silvicoltura D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/ Progetto Specifico Setting 1 Ambienti di Lavoro - Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura e silvicoltura Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente: Donatella Ponzi Équipe di lavoro: Paola Pizzi, Gianpietro Dall Argine, Paolo Ghizzi Professionisti incaricati risorse umane: referente, équipe di lavoro, professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica OBIETTIVI SPECIFICI Controllo e vigilanza PRODOTTI FITOSANITARI in 21 aziende agricole Esecuzione di campionamenti RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE Controllo e vigilanza PRODOTTI FITOSANITARI in 17 aziende agricole Eseguito un campionamento AZIONI DA SVOLGERE Controllo e vigilanza PRODOTTI FITOSANITARI, nell ambito dell applicazione del piano regionale fitosanitari SIAN Attivazione di corsi di formazione degli operatori del DSP per uniformare e condividere le attività di prevenzione e vigilanza; Utilizzo di apposita procedura, istruzione operativa e collegate liste di controllo; Partecipazione alla Commissione provinciale esaminatrice per il rilascio di patentini acquisto e utilizzo fitosanitari ad uso professionale; Partecipazione alla Commissione DSP esaminatrice per l abilitazione alla vendita di fitosanitari METOLOGIA OPERATIVA vigilanza e controllo (controlli ufficiali) in ambienti e luoghi di lavoro, su programmazione (80%) e su segnalazione (20% - dati storici) utilizzo di procedure e liste di controllo collegate è stata predefinita una tempistica per ogni tipologia di intervento (ispezione e verifiche), per consistenza e tipo; sono considerati i tempi pre e post intervento, e una quota parte per atti conseguenti (prescrizioni, informative, sanzioni amministrative disposizione) e follow up (verifiche) PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE I volumi di attività programmata sono riportati nella tabella A Gli elenchi delle aziende soggette ai piani sono disponibili presso RSOT I relativi indicatori nella tabella B Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 23

24 OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE C.3.CU.1.9 Controllo e vigilanza RISCHIO AMIANTO CANTIERI DI BONIFICA Verifica dell ottemperanza alla normativa di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei cantieri di rimozione amianto, compatto e friabile, e verifica della corretta adozione del piano di lavoro art. 256 D.Lgs. 81/08. Attività effettuata in collegamento al controllo e vigilanza COSTRUZIONI L attività è svolta su mandato normativo Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetto specifico: 1.3 Prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali in edilizia D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente progetto regionale: Cinzia Gerbelli Équipe di lavoro: Manuela Cella, Massimiliana Marras, Andrea Mezzadri Professionisti incaricati risorse umane: referente, équipe di lavoro, professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica OBIETTIVI SPECIFICI Controllo e vigilanza RISCHIO AMIANTO CANTIERI DI BONIFICA Esecuzione di campionamenti RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE Sono stati effettuati controlli ufficiali in 199 cantieri di bonifica amianto e n. 3 campionamenti AZIONI DA SVOLGERE 1. Controllo e vigilanza sui cantieri di bonifica 2. Controllo e vigilanza dei siti attualmente censiti secondo mappatura regionale 3. Controllo e vigilanza di situazione specifiche legate a peculiarità locali METOLOGIA OPERATIVA vigilanza e controllo (controlli ufficiali) in ambienti e luoghi di lavoro, su programmazione (80%) e su segnalazione (20% - dati storici) utilizzo di procedure e liste di controllo collegate è stata predefinita una tempistica per ogni tipologia di intervento (ispezione e verifiche), per consistenza e tipo; sono considerati i tempi pre e post intervento, e una quota parte per atti conseguenti (prescrizioni, informative, sanzioni amministrative disposizione) e follow up (verifiche) PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE I volumi di attività programmata sono riportati nella tabella A Gli elenchi delle aziende soggette ai piani sono disponibili presso RSOT I relativi indicatori nella tabella B Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 24

25 OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE OBIETTIVI SPECIFICI RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE AZIONI DA SVOLGERE METOLOGIA OPERATIVA C.3.CU.1.10 Controllo sull ATTIVITA DEL MEDICO COMPETENTE AZIENDALE Verifica dell ottemperanza alla normativa di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori da parte dei medici competenti aziendali L attività è svolta su mandato normativo Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetti specifici: 1.3 Prevenzione degli infortuni e malattie professionali in edilizia 1.4 Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura e silvicoltura 1.5 Emersione e prevenzione malattie muscolo scheletriche 1.6 Monitoraggio e contenimento del rischio cancerogeno 1.7 Prevenzione del rischio stress lavoro correlato e promozione del miglioramento del benessere organizzativo e della responsabilità sociale di impresa D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro Referente: Franco Roscelli Équipe di lavoro: Walter Catellani, Silvia Pizzarotti, Chiara Tanzi, Ines Tollemeto risorse umane: referente, équipe di lavoro risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica Controllo sull ATTIVITA DEL MEDICO COMPETENTE AZIENDALE Sono stati effettuati controlli in n. 24 UU.LL. Controllo sull ATTIVITA DEL MEDICO COMPETENTE AZIENDALE controlli ufficiali con utilizzo di procedure e liste di controllo collegate PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE Per il 2016 non si prevedono attività specifiche di controllo ufficiale poiché queste sono integrate all interno degli altri piani di vigilanza e controllo, previsti dal PRP I relativi indicatori nella tabella B Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 25

26 OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE OBIETTIVI SPECIFICI RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE AZIONI DA SVOLGERE PERIODICITA RILEVAZIONE C.3.CU.1.11 ESECUZIONE DI CAMPIONAMENTI Esecuzione di campionamenti nell ambito dei piani e progetti: amianto, fitosanitari, REACH e CLP L attività è svolta su mandato normativo D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro risorse umane: professionisti incaricati risorse tecniche: materiali per il campionamento, applicativi e attrezzatura informatica ESECUZIONE DI CAMPIONAMENTI I campionamenti sono rendicontati negli specifici piani e progetti ESECUZIONE DI CAMPIONAMENTI Trimestrale PIANI CESSATI APPALTI DI SERVIZI FORMAZIONE SALUTE E SICUREZZA NOTIFICHE ART. 67 RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE Sono stati effettuati controlli ufficiali in n. 33 UU.LL Sono stati effettuati controlli ufficiali in n. 36 UU.LL Sono stati effettuati controlli ufficiali in n. 17 UU.LL AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 26

27 C.3.CU.2 VIGILANZA TECNICO SPECIALIALISTICA PER CONTROLLI DI CONFORMITA IMPIANTI E ATTREZZATURE (PROGRAMMATA E SU DOMANDA) OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE OBIETTIVI SPECIFICI AZIONI DA SVOLGERE C.3.CU.2.1 VIGILANZA TECNICO-SPECIALISTICA PER CONTROLLI DI CONFORMITA IMPIANTI E ATTREZZATURE Verifica dell ottemperanza alla normativa di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori attraverso il controllo di conformità degli impianti elettrici, di sollevamento a pressione e ed ascensori e montacarichi (programmata e su segnalazione) L attività è svolta su mandato normativo Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetti specifici: 1.3 Prevenzione degli infortuni e malattie professionali in edilizia 1.4 Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura e silvicoltura D.Lgs 81/08 e smi Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Circolare 10 del PG Direttore Servizio Responsabile UOIA Operatori coinvolti risorse umane: tutti i professionisti UOIA risorse tecniche: applicativi e attrezzature informatiche Sono stati effettuati 279 controlli ufficiali Accertamento conformità impianti elettrici di cantiere Accertamento conformità impianti elettrici in attività permanenti Accertamento di conformità impianti di sollevamento cose Accertamento di conformità impianti sollevamento persone accompagnate da cose Accertamento conformità per impianti di gas o vapore Accertamento conformità impianti di riscaldamento asserviti a ciclo produttivo Accertamento di conformità ascensori e montacarichi in ambienti di lavoro Vigilanza e controllo (controlli ufficiali) ambienti e luoghi di lavoro su attrezzature di lavoro, su programmazione e su segnalazione METODOLOGIA OPERATIVA sopralluoghi in ambienti e luoghi di lavoro per la verifica dell applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro utilizzo di procedure e liste di controllo collegate è stata predefinita una tempistica per ogni tipologia di intervento (ispezione e verifiche), per consistenza e tipo; sono considerati i tempi pre e post intervento, e una quota parte per atti conseguenti (prescrizioni, informative, sanzioni amministrative disposizione) e follow up (verifiche) PROGRAMMI DI ATTIVITÀ E INDICATORI MODALITÀ DI VERIFICA e RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE programma di attività numero impianti ore Accertamento conformità impianti elettrici di cantiere Accertamento conformità impianti elettrici in attività permanenti Accertamento di conformità impianti di sollevamento cose Accertamento di conformità impianti sollevamento persone accompagnate da cose Accertamento conformità per impianti di gas o vapore Accertamento conformità impianti di riscaldamento asserviti a ciclo produttivo Accertamento di conformità ascensori e montacarichi in ambienti di lavoro I relativi indicatori nella tabella B Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 27

28 C.3.CU.3 VERIFICHE PERIODICHE IMPIANTI E ATTREZZATURE (PROGRAMMATA E SU DOMANDA) OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE C.3.CU.3.1 VERIFICHE PERIODICHE IMPIANTI E ATTREZZATURE Le verifiche periodiche sono finalizzate ad accertare la conformità alle modalità di istallazione previste dal fabbricante nelle istruzioni per l'uso, lo stato di manutenzione e conservazione, il mantenimento delle condizioni di sicurezza previste in origine dal fabbricante e specifiche delle attrezzature di lavoro, l'efficienza ai fini della sicurezza e controllo. L attività effettuata è in parte programmata e in parte su richiesta. L attività è svolta su mandato normativo D.Lgs 81/08 e smi DM DPR 462/01 DPR 162/99 e smi DM DM 329/04 DM e smi Direttore Servizio Responsabile UOIA Coordinatore Tecnico UOIA Operatori coinvolti risorse umane: tutti i professionisti UOIA risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE programma di attività numero verifiche Verifica periodica attrezzature e impianti su richiesta 156 Verifica periodica impianti GPL ex DM Verifica periodica impianti centrali di riscaldamento in ambiente 152 civile OBIETTIVI SPECIFICI Verifica periodica impianti elettrici di cantiere e attività permanenti Omologazione/verifica periodica impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosione Verifica dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche Verifica periodica impianti di sollevamento cose Verifica periodica impianti di sollevamento persone e persone accom-pagnate da cose Verifica periodica impianti GPL ex DM Verifica periodica impianti centrali di riscaldamento e in allegato VII D.Lgs. 81/08 Verifica periodica ascensori e montacarichi AZIONI DA SVOLGERE Verifiche periodiche su richiesta ex DM 11/04/2011, DPR 462/01 e DPR 162/99 e su programma ex DM 01/12/1975, DM 2902/1988 e DM 329/04 METODOLOGIA OPERATIVA sopralluoghi in ambienti di vita e luoghi di lavoro per l effettuazione della verifica periodica secondo i regolamenti applicabili alla tipologia di intervento utilizzo di procedure e liste di controllo collegate è stata predefinita una tempistica per ogni tipologia di interventi (ispezione e verifiche), per consistenza e tipo; sono considerati i tempi pre e post intervento, e una quota parte per atti conseguenti (prescrizioni, informative, sanzioni amministrative disposizione) e follow up (verifiche) PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI numero programma di attività impianti ore Verifica periodica attrezzature e impianti su richiesta Verifica periodica impianti GPL ex DM Verifica periodica impianti centrali di riscaldamento in ambiente civile I relativi indicatori nella tabella B AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 28

29 MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 29

30 C.3.CU.4 TARATURA VALCOLE (SU DOMANDA) OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE PIANO RISORSE NECESSARIE DEL RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE OBIETTIVI SPECIFICI C.3.CU.4.1 TARATURE VALVOLE L attività è svolta su mandato normativo DM 329/04 DM Direttore Servizio Responsabile UOIA Coordinatore Tecnico UOIA Operatori coinvolti risorse umane: tutti i professionisti UOIA risorse tecniche: applicativi Nel 2015 non vi è stata richiesta da parte dell utenza. Taratura valvole di sicurezza apparecchi a pressione su richiesta AZIONI DA SVOLGERE Taratura al banco delle valvole di sicurezza ex DM METODOLOGIA OPERATIVA PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE sopralluoghi in ambienti e luoghi di lavoro per l effettuazione della taratura valvole di sicurezza su richiesta I programmi di attività sono legati alla domanda I relativi indicatori nella tabella B Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 30

31 LEA C.3.4 SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E COSTRUZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO SU RISCHI E DANNI DA LAVORO C SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E COSTRUZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO SU RISCHI E DANNI DA LAVORO OBIETTIVO GENERALE C SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E COSTRUZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO SU RISCHI E DANNI DA LAVORO 1. Raccolta, elaborazione e gestione dei flussi informativi verso banche dati 2. Acquisizione informazioni da banche dati ai fini della programmazione attività e acquisizione dati per casi MOTIVAZIONE L attività è svolta su mandato normativo Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetto specifico: 1.1 Sistema informativo Regionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro 1.2 Promozione della salute nei luoghi di lavoro DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE PIANO DEL D.Lgs. 81/08 e smi DPCM 308/02 DM 155/07 DGR n. 862 del Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente progetto regionale: Walter Catellani Professionisti incaricati RISORSE NECESSARIE risorse umane: dirigenti medici e infermieri risorse tecniche: applicativi sw OBIETTIVI SPECIFICI Gestione flussi informativi (Flussi INAIL, OREIL, CCIAA, RENAM, RENATUNS, MAL.PROF, Infor.MO) Rapporto annuale sulle attività dei progetti del Piano Regionale Prevenzione Aggiornamento censimento siti con presenza di amianto friabile e compatto Aggiornamento censimento elenco siti dismessi e/o rilevanza territoriale RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE Parma (ore) Fidenza (ore) VTC (ore) Sud Est (ore) TOTALE (ore) Raccolta, elaborazione e gestione flussi informativi verso banche dati Acquisizione informazioni da banche dati ai fini della programmazione attività e acquisizione dati per casi specifici AZIONI DA SVOLGERE 1. Raccolta, elaborazione, archiviazione, consultazione e gestione flussi dati in ingresso, a livello nazionale, regionale e aziendale. 2. Raccolta, elaborazione, archiviazione e inserimento flussi dati in uscita, a livello nazionale, regionale e aziendale METODOLOGIA OPERATIVA Estrazione, elaborazione e inserimento dati da banche dati, loro elaborazione a supporto di debiti informativi, pianificazione e controllo a livello aziendale, regionale e nazionale. Utilizzo di registri nazionali e network. PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI Raccolta, elaborazione e gestione flussi informativi verso banche dati Acquisizione informazioni da banche dati ai fini della programmazione attività e acquisizione dati per casi specifici Parma (ore) Fidenza (ore) VTC (ore) Sud Est (ore) TOTALE (ore) AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 31

32 MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE I relativi indicatori nella tabella B Produzione report ai centri di riferimento dati elaborati a centri sovraordinati (RENAM, RENATUNS, MAL.PROF, Regione Emilia Romagna) Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 32

33 LEA C.3.6 VERIFICA DELLA COMPATIBILITA DEI PROGETTI NUOVI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI, DI SERVIZI E DI ATTIVITA LAVORATIVE IN GENERE CON LE ESIGENZE DI TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI C VERIFICA DELLA COMPATIBILITA DEI PROGETTI NUOVI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI, DI SERVIZI E DI ATTIVITA LAVORATIVE IN GENERE CON LE ESIGENZE DI TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI (SUPPORTO TENICO) OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE C VERIFICA DELLA COMPATIBILITA DEI PROGETTI NUOVI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI, DI SERVIZI E DI ATTIVITA LAVORATIVE IN GENERE CON LE ESIGENZE DI TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI (SUPPORTO TENICO) Pareri su attività produttive, di servizi e su attività lavorative in genere (integrati fra gli aspetti di igiene, salute e sicurezza del lavoro e ambientali) caratterizzati da significativa interazione con l ambiente e la salute L attività è svolta su mandato normativo D.Lgs. 81/08 e smi artt. 65 e 67 LR n. 15 del Semplificazione della disciplina edilizia DGR 193/1014 (disciplina di natura temporanea) Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente: Roberto Colla Équipe di lavoro: Donatella Ponzi, Luca Franzoni, Manuel Conforti Professionisti incaricati risorse umane: referente, équipe di lavoro, professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi sw Sono stati espressi n. 316 pareri (pratiche edilizie, pareri di conformità edilizia, pareri ex art. 67 e deroghe) Espressione di pareri e deroghe RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE OBIETTIVI SPECIFICI AZIONI DA SVOLGERE supporto tecnico ai SUAP, reso sotto forma di parere per la valutazione degli interventi edilizi, soggetti a Permesso di Costruire, SCIA e CIL, qualora la verifica in ordine alla conformità dei requisiti edilizi igienico sanitari degli insediamenti produttivi e di servizio comporti valutazioni tecnico-discrezionali e di particolare complessità. Tali pareri sono resi per attività produttive e di servizio indicate nella Tabella in Allegato 1) alla DGR 193/14, e solo fino all'approvazione degli atti di coordinamento tecnico di cui all'art.12 della LR 15/2013 METODOLOGIA OPERATIVA PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI espressione di pareri e deroghe (autorizzazioni in deroga locali sotterranei o semisotterranei locali con altezza inferiore ai 3 metri) incontri con professionisti, lavoratori, consulenti, datori di lavoro su temi specifici o generali attinenti l ambiente di lavoro, suoi requisiti igienico-sanitari, ergonomici e di sicurezza governo della domanda dai SUAP come da legge regionale e DGR applicativa Pareri su attività produttive, di servizi e su attività lavorative in genere (integrati fra gli aspetti di igiene, salute e sicurezza del lavoro e ambientali) caratterizzati da significativa interazione con l ambiente e la salute Parma (ore) Fidenza (ore) VTC (ore) Sud Est (ore) TOTALE (ore) MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE I relativi indicatori nella tabella B Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 33

34 LEA C.3.8 CONTROLLO DELLA SALUTE DEI MINORI E ADOLESCENTI E INFORMAZIONE IN RELAZIONE ALLA LORO COLLOCAZIONE AL LAVORO C CONTROLLO DELLA SALUTE DEI MINORI E ADOLESCENTI E INFORMAZIONE IN RELAZIONE ALLA LORO COLLOCAZIONE AL LAVORO OBIETTIVO GENERALE C CONTROLLO DELLA SALUTE DEI MINORI E ADOLESCENTI E INFORMAZIONE IN RELAZIONE ALLA LORO COLLOCAZIONE AL LAVORO MOTIVAZIONE L attività è svolta su mandato normativo DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO D.Lgs. 262/00 protezione dei giovani sul lavoro Circolare Ministero Lavoro n del RESPONSABILI Direttore Servizio DELL ATTUAZIONE DEL Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro PIANO Professionisti incaricati RISORSE NECESSARIE risorse umane: medici e infermieri risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica RISULTATI ATTIVITA ANNO Nel 2015 non sono state richieste certificazioni PRECEDENTE OBIETTIVI SPECIFICI Rilascio certificazioni AZIONI DA SVOLGERE METODOLOGIA OPERATIVA visita medica con rilascio di certificazione attività ambulatoriale PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI numerosità visite ore Pareri alla DTL 6 6 MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE I relativi indicatori nella tabella B Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 34

35 LEA C.3.9 VALUTAZIONE DELLE IDONEITA AL LAVORO SPECIFICO NEI CASI PREVISTI DALLA LEGGE C ATTIVITA SPECIALISTICA DI MEDICINA DEL LAVORO E IDENTIFICAZIONE DEI DANNI DA LAVORO OBIETTIVO GENERALE C ATTIVITA SPECIALISTICA DI MEDICINA DEL LAVORO E IDENTIFICAZIONE DEI DANNI DA LAVORO Giudizio di idoneità nell ambito di ricorsi avverso il giudizio del medico competente Partecipazione a Commissioni del settore Medico Legale Visite specialistiche MOTIVAZIONE L attività è svolta su mandato normativo Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetti specifici: 1.2 Promozione della salute nei luoghi di lavoro 1.3 Prevenzione degli infortuni e malattie professionali in edilizia 1.4 Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura e silvicoltura DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE DM campagna di monitoraggio sulle condizioni sanitarie dei soggetti che hanno operato nei territori della Bosnia e del Kosovo Lettera RER prot. n del Conferenza Stato Regioni del 30 maggio 2002, campagna di monitoraggio sulle condizioni sanitarie della popolazione civile del personale militare e civile della difesa e del personale della polizia di stato che hanno operato dal o che operano nel territorio della Bosnia-Herzegovina e del Kosovo DPR 302/56 art 27 norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro, rilascio della licenza di fuochino L. 104/92 legge quadro per l assistenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate L. 68/99 norme per il diritto al lavoro dei disabili D.Lgs. 81/08 e smi art. 41 visite preassuntive L. 125/01 legge quadro in materia di alcol e problemi alcolcorrelati Intesta Stato Regioni rep. att. N del individuazione delle attività lavorative che comportano un aumentato rischio di infortuni ai fini del divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche DPR 309/90 art. 125 testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza DM 27/03/2013, semplificazione in materia di informazione, formazione e sorveglianza sanitaria dei lavoratori stagionali del settore agricolo DGR n. 1296/98, Linee guida per la rimodulazione dell'attività specialistica ambulatoriale e per l'istituzione del sistema informativo DGR n. 2142/2000 e Delibera Giunta Regionale Emilia Romagna n. 2002/2007, semplificazione dell'accesso alle prestazioni specialistiche ambulatoriali D.L n. 463 convertito in legge n. 638 e s.m.i., misure urgenti in materia previdenziale e sanitaria Circolare Regione Emilia Romagna n. 15 del , esenzioni ticket per reddito D.Lgs. 66/03 artt. 11 e 14 comma 1 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro Referente progetto regionale: Franco Roscelli Équipe di lavoro: Walter Catellani, Silvia Pizzarotti, Chiara Tanzi, Matteo Riccò risorse umane: medici e infermieri risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 35

36 RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE numerosità visite Espressione giudizio collegiale nell ambito dei ricorsi avverso il 44 giudizio del medico competente (art. 41 D.Lgs. 81/08) Partecipazione a Commissione Invalidi Civili Partecipazione a Commissioni valutazione non idoneità (art. 5 L /70) Certificazione visite specialistiche - certificazioni visite specialistiche 289 medicina del lavoro primo accesso Certificazione visite specialistiche certificazioni visite specialistiche 170 medicina del lavoro secondo accesso e successivi Visite centro antifumo 322 OBIETTIVI SPECIFICI Espressione giudizio collegiale nell ambiento dei ricorsi avverso il giudizio del medico competente (art. 41 D.Lgs. 81/08) Partecipazione a Commissione Invalidi Civili Partecipazione a Commissioni valutazione non idoneità (art. 5 L. 300/70) Certificazione visite specialistiche certificazione visite specialistiche di medicina del lavoro primo accesso Certificazione visite specialistiche certificazione visite specialistiche di medicina del lavoro secondo accesso e successivi Controllo ex esposti a noxae cancerogene o dotate di effetti tossici a lungo termine AZIONI DA SVOLGERE visita medica con rilascio di certificazione METODOLOGIA OPERATIVA attività ambulatoriale con raccolta anamnesi e documentazione sanitaria, richiesta di eventuali approfondimenti, visita, certificazione/refertazione medica valutazione collegiale in commissione con espressione di parere PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI numerosità visite ore Espressione giudizio collegiale nell ambito dei ricorsi avverso il giudizio del medico competente (art D.Lgs. 81/08) Partecipazione a Commissione Invalidi Civili Partecipazione a Commissioni valutazione non idoneità (art. 5 L. 300/70) Certificazione visite specialistiche certificazioni visite specialistiche medicina del lavoro primo accesso Certificazione visite specialistiche certificazioni visite specialistiche medicina del lavoro secondo accesso e successivi Controllo ex esposti a noxae cancerogene o dotate di effetti tossici 6 6 a lungo termine Visite centro antifumo 285 Referti infortuni MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE I relativi indicatori nella tabella B Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 36

37 LEA C.3.10 ELABORAZIONE E CONDUZIONE DI PROGRAMMI DI RICERCA PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE, DI IGIENE E SICUREZZA SUL LAVORO C ELABORAZIONE E CONDUZIONE DI PROGRAMMI DI RICERCA PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE, DI IGIENE E SICUREZZA SUL LAVORO OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE C ELABORAZIONE E CONDUZIONE DI PROGRAMMI DI RICERCA PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE, DI IGIENE E SICUREZZA SUL LAVORO 1. Elaborazione di programmi di ricerca per il miglioramento della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro 2. Confronto con le associazioni imprenditoriali, datoriali, sindacali e altri enti istituzionali 3. Rapporti con Università e didattica L attività è svolta su mandato normativo D.Lgs 81/08 e smi artt. 7, 13, 14 Delibera n. 408 del costituzione dell OP Sezione Permanente in attuazione alla DGR 963/2008 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 DPCM Delibera DG n. 202 del Convenzione AUSL Parma e UNIPR n. 413 del e lettera di rinnovo prot. n del Determina n. 259 del Convenzione tra l AUSL di Parma e UNIPR Facoltà di Medicina e Chirurgia per lo svolgimento di tirocini di formazione pratica presso le strutture aziendali Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro Professionisti incaricati risorse umane: Medici, Ingegneri, Tecnici della Prevenzione, risorse tecniche: applicativi sw Parma (ore) Fidenza (ore) VTC (ore) Sud Est (ore) TOTALE (ore) Programmi di ricerca Partecipazione al Comitato regionale ex art. 7 D.Lgs /08 Gestione dell Organismo provinciale sezione permanente degli enti di controllo Effettuazione tirocini professionalizzanti agli studenti universitari OBIETTIVI SPECIFICI Programmi di ricerca Partecipazione al Comitato regionale ex art. 7 D.Lgs. 81/08 Gestione dell Organismo provinciale sezione permanente degli enti di controllo Effettuazione tirocini professionalizzanti agli studenti universitari AZIONI DA SVOLGERE A. Supporto ai programmi di ricerca regionali/nazionali (stress lavoro correlato), e in collaborazione con UNIPR (rete delle aziende e dei Medici competenti per ricerca cancerogenicità dei fumi di saldatura) B. Riunioni e Comitati. Le decisioni e gli accordi presi in sede di Organismo provinciale implicano azioni di vigilanza e controllo coordinate e congiunte con altri Enti (DTL, INPS, INAIL, ARPA, VVF, INAIL Ricerca), al fine di aumentare la vigilanza congiunta e integrata tra Servizi e Enti nel settore C. Supporto alla didattica universitaria e didattica professionalizzante AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 37

38 METODOLOGIA OPERATIVA 1. Incontri e sopralluoghi nelle aziende interessate dalla programmazione regionale e dalla ricerca 2. Partecipazione al Comitato regionale, da parte del Direttore del Servizio o suo incaricato, per il coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro a livello regionale. 3. Il Servizio gestisce l Organismo provinciale sezione permanente degli enti di controllo, per il coordinamento di attività sinergiche da mettere in campo per la sicurezza nei cantieri e la vigilanza integrata in settori produttivi critici (agricoltura). Sono previsti interventi di vigilanza congiunta e la Settimana di vigilanza intensiva cantieri (mese di ottobre 2016). 4. Effettuazione dei tirocini professionalizzanti degli studenti universitari. L attività di tutoraggio è una strategia formativa che prevede l affiancamento dello studente a un professionista, esperto in contesti sanitari specifici, al fine di apprendere le competenze previste dal ruolo professionale. Ha la finalità di sviluppare le competenze professionali, l identità e appartenenza professionale e costituisce presocializzazione al mondo del lavoro. Viene pianificata a livello di Servizio per i Medici di Medicina Generale e gli Specializzandi di Igiene e Medicina del Lavoro, a livello dipartimentale per i Tecnici della Prevenzione. I professionisti incaricati di attività di tutoraggio sono formati con appositi corsi di tutorship. Lo SPSAL dell AUSL di Parma è capofila del progetto con finanziamento regionale sul miglioramento della qualità della formazione universitaria dei Tecnici della Prevenzione dei DSP di AVEN. PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI TOTALE (ore) Programmi di ricerca 67 Partecipazione al Comitato regionale ex art. 7 D.Lgs. 81/ Gestione dell Organismo provinciale sezione permanente degli enti di controllo 90 Effettuazione tirocini professionalizzanti agli studenti universitari 500 MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE I relativi indicatori nella tabella B Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 38

39 LEA C.3.11 INDAGINI PER INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI C INCHIESTE PER INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI DI INIZIATIVA DEL SERVIZIO O DELEGATE DALL AUTORITA GIUDIZIARIA OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE PIANO RISORSE NECESSARIE DEL RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE OBIETTIVI SPECIFICI C INCHIESTE PER INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI DI INIZIATIVA DEL SERVIZIO O DELEGATE DALL AUTORITA GIUDIZIARIA Effettuazione di inchieste per infortunio Effettuazione di inchieste per malattie professionali L attività è svolta su mandato normativo ed è finalizzata ad individuare eventuali profili di responsabilità nella determinazione dell infortunio o della tecnopatia D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente: Stefano Moretti Professionisti incaricati con la qualifica di Ufficiali di Polizia Giudiziaria risorse umane: tutti i professionisti con qualifica di UPG risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica TOTALE Inchieste per infortuni 102 Inchieste per malattia professionale 12 Ispezione per infortuni Ispezione per malattia professionali AZIONI DA SVOLGERE Indagini preliminari su attivazione della Procura della Repubblica e di iniziativa. Queste ultime sono selezionate sulla base della gravità delle lesioni, delle modalità di accadimento o insorgenza Verifica del rispetto della normativa vigente in materia di tutela salute e sicurezza lavoratori Individuare fattori di rischio, cause e responsabilità che hanno contribuito all accadimento degli infortuni sul lavoro o delle tecnopatie oggetto di indagine Emissione degli atti di competenza nei confronti dei soggetti responsabili di violazioni, al fine di rimuovere le inadempienze riscontrate Rispetto degli adempimenti previsti nella procedura dei controlli ufficiali, nell istruzione operativa controlli ufficiali e nella procedura provvedimenti coattivi (modalità, appropriatezza e tempi di emissione degli atti rilasciati METODOLOGIA OPERATIVA Indagini preliminari attraverso sopralluoghi, analisi documentali, ricostruzione di cause e dinamiche infortunistiche, individuazione di eventuali responsabilità Indagini preliminari attraverso sopralluoghi, analisi documentazione sanitaria e lavorativa, ricostruzione del periodo di insorgenza della malattia, individuazione di cause ed eventuali responsabilità Le ispezioni per infortuni e malattie professionali sono svolte da due operatori PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI numerosità Parma Fidenza VTC Sud Est TOTALE Inchieste per infortuni Inchieste per malattia professionale I relativi indicatori nella tabella B AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 39

40 MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 40

41 LEA C.3.12 CONTROLLO SULL UTILIZZO DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI IN AMBIENTE DI LAVORO FINALIZZATO ALLA TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI C ATTIVITA RELATIVE AL REGIME AUTORIZZATIVO DELLE PRATICHE INERENTI L USO DI RADIAZIONI IONIZZANTI OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE OBIETTIVI SPECIFICI C ATTIVITA RELATIVE AL REGIME AUTORIZZATIVO DELLE PRATICHE INERENTI L USO DI RADIAZIONI IONIZZANTI Pareri all interno dell Organismo Tecnico radiazioni ionizzanti L attività è svolta su mandato normativo D.Lgs. 230/95 e smi D.Lgs. 241/00 L.R. 19/82 D.Lgs. 187/00 L.R. 1/06 DGR RER n. 2347/08 Regolamento regionale n. 2 del Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro Referente: Walter Catellani risorse umane: referente e professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi Espressione di pareri collegiali mirati alla prevenzione dei rischi di esposizione da radiazioni ionizzanti Sono stati espressi n. 5 pareri nell ambito dell Organismo Tecnico radiazioni ionizzanti RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE AZIONI DA SVOLGERE Partecipazione alla commissione gestita dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica Istruttoria ed esame delle pratiche Eventuali sopralluoghi congiunti METODOLOGIA OPERATIVA Supporto alle Autorità competenti (Sindaco e Prefetto) per il rilascio di pareri di merito e collegiali, all interno della commissione, per: nulla osta alla detenzione sorgenti radioattive; nulla osta e rinnovi impiego sorgenti radioattive; nulla osta preventivo di cat. B per attività comportanti esposizioni a scopo medico; autorizzazione all allontanamento dei rifiuti radioattivi. Nel caso lo si ritenga opportuno, possono essere effettuati sopralluoghi PROGRAMMI DI ATTIVITA E Lo SPSAL viene attivato dall Organismo Tecnico radiazioni ionizzanti su istanza INDICATORI I relativi indicatori nella tabella B MODALITA DI VERIFICA E Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività RENDICONTAZIONE programmate PERIODICITA RILEVAZIONE Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 41

42 LEA C.3.13 INFORMAZIONE E FORMAZIONE ALL UTENZA IN MATERIA DI IGIENE, SICUREZZA E SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO C COMUNICAZIONE, INFORMAZIONE E FORMAZIONE ALL UTENZA IN MATERIA DI IGIENE, SICUREZZA E SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO OBIETTIVO GENERALE C COMUNICAZIONE, INFORMAZIONE E FORMAZIONE ALL UTENZA IN MATERIA DI IGIENE, SICUREZZA E SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO Progettazione ed esecuzione di corsi di informazione, formazione, addestramento e/o assistenza al sistema di prevenzione aziendale (datori di lavoro, servizi di prevenzione e protezione, medici competenti, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ecc.) e a gruppi di lavoratori esposti a rischi specifici Attivazione di iniziative ed assistenza agli utenti, sui temi della salute e della sicurezza luoghi di lavoro MOTIVAZIONE L attività è svolta su mandato normativo Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetti specifici: 1.2 Promozione della salute nei luoghi di lavoro 1.3 Prevenzione degli infortuni e malattie professionali in edilizia 1.4 Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura e silvicoltura 1.5 Emersione e prevenzione malattie muscolo scheletriche 1.6 Monitoraggio e contenimento del rischio cancerogeno 1.7 Prevenzione del rischio stress lavoro correlato e promozione del miglioramento del benessere organizzativo e della responsabilità sociale di impresa 5.8 Verso un lavoro più sicuro in costruzioni e agricoltura DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE D.Lgs. 81/08 e smi art. 10 e 11 D.Lgs. 81/08 e smi art. 37 Accordo Stato Regioni 2011, rep. att. n. 221 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Determina n. 278 del e Determina n. 168 del Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente progetto regionale 5.8: Davide Rapacchi Professionisti incaricati risorse umane: tutti i professionisti risorse tecniche: supporti informatici e spazi per la didattica OBIETTIVI SPECIFICI Corsi di formazione Corsi/seminari di informazione Interviste Pubblicazioni/articoli RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE Comunicazione, informazione e formazione all utenza in materia di igiene, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro Progettazione ed esecuzione di corsi di informazione, formazione, addestramento e/o assistenza al sistema di prevenzione aziendale (datori di lavoro, servizi di prevenzione e protezione, medici competenti, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ecc.) e a gruppi di lavoratori esposti a rischi specifici Attivazione di iniziative ed assistenza agli utenti, sui temi della salute e della sicurezza luoghi di lavoro ore 400 AZIONI DA SVOLGERE reclutamento scuole che aderiscono al progetto e consegna pacchetti formativi predisposti dai SPSAL regionali. I pacchetti formativi da somministrare agli studenti sono unici per tutto il territorio regionale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 42

43 assistenza nella formazione agli studenti monitoraggio formazione studenti censimento docenti da formare formazione docenti formatori corsi di formazione rivolti a gruppi di professionisti (architetti, ingegneri, geometri e periti) interviste televisive e su stampa locale produzione e diffusione di materiali divulgativi e scientifici METODOLOGIA OPERATIVA erogazione di formazione alle figure del sistema di prevenzione PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI Comunicazione, informazione e formazione all utenza in materia di igiene, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro Progettazione ed esecuzione di corsi di informazione, formazione, addestramento e/o assistenza al sistema di prevenzione aziendale (datori di lavoro, servizi di prevenzione e protezione, medici competenti, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ecc.) e a gruppi di lavoratori esposti a rischi specifici Attivazione di iniziative ed assistenza agli utenti, sui temi della salute e della sicurezza luoghi di lavoro TOTALE (ore) 980 MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE I relativi indicatori nella tabella B Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 43

44 C ATTIVITA DI FORMAZIONE ED ASSISTENZA AD UTENTI, SUI TEMI DELLA SALUTE E SICUREZZA LUOGHI DI LAVORO OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE C ATTIVITA DI FORMAZIONE ED ASSISTENZA AD UTENTI, SUI TEMI DELLA SALUTE E SICUREZZA LUOGHI DI LAVORO L attività è svolta su mandato normativo Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetti specifici: 1.3 Prevenzione degli infortuni e malattie professionali in edilizia 1.4 Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura e silvicoltura 1.5 Emersione e prevenzione malattie muscolo scheletriche 1.6 Monitoraggio e contenimento del rischio cancerogeno 1.7 Prevenzione del rischio stress lavoro correlato e promozione del miglioramento del benessere organizzativo e della responsabilità sociale di impresa D.Lgs. 81/08 e smi art. 10 e 11 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Professionisti incaricati risorse umane: tutti i professionisti risorse tecniche: applicativi Attività di formazione e assistenza ad utenti, sui temi della salute e sicurezza luoghi di lavoro e gestione dello sportello sicurezza sul lavoro sportello informativo per piccole e medie imprese, artigiani e lavoratori del Distretto Valli Taro e Ceno TOTALE (ore) 751 OBIETTIVI SPECIFICI AZIONI DA SVOLGERE METODOLOGIA OPERATIVA PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE Assistenza all utenza Incontri per assistenza con lavoratori, consulenti, datori di lavoro e figure prevenzionali, rappresentanti sindacali, su temi specifici o generali attinenti salute e sicurezza sul lavoro Incontri individuali o di gruppo, su richiesta Attività di formazione e assistenza ad utenti, sui temi della salute e sicurezza luoghi di lavoro e gestione dello sportello sicurezza sul lavoro sportello informativo per piccole e medie imprese, artigiani e lavoratori del Distretto Valli Taro e Ceno TOTALE (ore) 2141 I relativi indicatori nella tabella B Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 44

45 LEA C.3.14 TUTELA DELLA SALUTE DELLA LAVORATRICE MADRE TUTELA DELLA SALUTE DELLA LAVORATRICE MADRE OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE OBIETTIVI SPECIFICI AZIONI DA SVOLGERE METODOLOGIA OPERATIVA PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE TUTELA DELLA SALUTE DELLA LAVORATRICE MADRE Rilascio di pareri per l interdizione obbligatoria della lavoratrice madre esposta a rischi L attività è svolta su mandato normativo D.Lgs. 151/01 tutela della sicurezza e salute delle lavoratrici madri Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro Professionisti incaricati risorse umane: medici e infermieri risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica Sono stati espressi n. 6 pareri, effettuati 5 sopralluoghi Parere alla Direzione Territoriale del Lavoro DTL Sopralluoghi di verifica ed emissione di pareri rivolti alla Direzione Territoriale del Lavoro Intervento su richiesta della Direzione Territoriale del Lavoro, eventuale sopralluogo negli ambienti di lavoro delle lavoratrici madri L attività è svolta su richiesta della DTL I relativi indicatori nella tabella B Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 45

46 LEA ATTIVITA TRASVERSALI E INTERDISCIPLINARI D.1 SISTEMA INFORMATIVO OBIETTIVO GENERALE D.1.1 SISTEMA INFORMATIVO PER LA RACCOLTA DATI E LA RELATIVA ELABORAZIONE Produrre le informazioni necessarie al governo del Servizio, ai fini di programmazione e verifica delle attività, e alla individuazione dei fattori di rischio per la popolazione lavorativa. MOTIVAZIONE L attività è svolta su mandato normativo. DOCUMENTI E NORMATIVA Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 DI RIFERIMENTO RESPONSABILI Direttore Servizio DELL ATTUAZIONE DEL PIANO Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente: Stefano Martini Professionisti incaricati medici, tecnici, infermieri e amministrativi RISORSE NECESSARIE risorse umane: tutti i professionisti risorse tecniche: sistema informativo aziendale e software di gestione del servizio RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE E stato predisposto il nuovo sistema informativo SICER e il nuovo applicativo per la registrazione delle prestazioni sanitarie RURER OBIETTIVI SPECIFICI Reporting delle attività e aggiornamento dei data base AZIONI DA SVOLGERE Prosecuzione dell implementazione del nuovo sistema informativo per la gestione e la rendicontazione delle attività espletate METODOLOGIA OPERATIVA I risultati della attività di controllo ufficiale sono disponibili, ai fini della trasparenza e della prevenzione, per la elaborazione epidemiologica. Insieme a queste informazioni sono acquisiti dati degli utenti, in ingresso al sistema informativo. Tutti i professionisti assicurano l inserimento delle informazioni necessarie attraverso mediante l applicazione e il rispetto delle procedure operative emanate PROGRAMMI DI ATTIVITÀ e INDICATORI L attività è pianificata attraverso il software di gestione SICER. Gli indicatori sono riportati nella procedura sistema informativo MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE La verifica delle attività è attuata mediante l utilizzo software di gestione e monitorata dai RSOT e DS. Gli indicatori sono contenti nella procedura del sistema informativo PERIODICITA RILEVAZIONE Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 46

47 D.2 FORMAZIONE OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO D.2.1 FORMAZIONE Promuovere e mantenere adeguati livelli di competenza nei professionisti, necessari alla esecuzione dei controlli ufficiali e per rispondere ai bisogni degli utenti, alle esigenze organizzative e operative del Servizio, allo sviluppo professionale, in funzione degli obiettivi da raggiungere L attività è svolta su mandato normativo e nell ambito del miglioramento della qualità delle prestazioni. Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetti specifici: 1.2 Promozione della salute nei luoghi di lavoro 1.3 Prevenzione degli infortuni e malattie professionali in edilizia 1.4 Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura e silvicoltura 1.5 Emersione e prevenzione malattie muscolo scheletriche 1.7 Prevenzione del rischio stress lavoro correlato e promozione del miglioramento del benessere organizzativo e della responsabilità sociale di impresa D.Lgs. 502/92 e smi L. 214/11 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Determinazioni della commissione nazionale per la formazione continua DPCM Accordo Stato Regioni DGR 1332/ / /12 Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Professionisti incaricati RISORSE NECESSARIE risorse umane: tutti i professionisti, docenti ed esperti, personale amministrativo risorse tecniche: sistema informativo aziendale, materiali didattici e informatici RISULTATI ATTIVITA ANNO Le attività formative sono rendicontate annualmente dal sistema INFOLINE PRECEDENTE OBIETTIVI SPECIFICI Acquisizione e sviluppo di competenze tecnico-professionali, trasversali e relazionali, di miglioramento continuo e manageriali, coerenti con lo sviluppo professionale aziendale e individuale AZIONI DA SVOLGERE Corsi di formazioni regionali, di AVEN e aziendali METODOLOGIA OPERATIVA Sono realizzati interventi formativi pianificati a cui aderiscono i professionisti PROGRAMMI DI ATTIVITÀ e INDICATORI La programmazione della formazione dei professionisti SPSAL è riportata nel Piano Annuale delle attività formative PAF aziendale. MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE La verifica delle attività è attuata mediante specifica rendicontazione degli eventi formativi, in funzione del piano annuale della formazione e dossier formativo di gruppo. L attività è collegata a quanto previsto nel manuale di accreditamento del DSP PERIODICITA RILEVAZIONE Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 47

48 NO LEA PROGETTAZIONE REGIONALE E.1 PROGETTI PER L UTILIZZO DEI PROVENTI DELLE SANZIONI D.Lgs. 758/94 I progetti regionali riguardano l utilizzo degli introiti dell Azienda USL di Parma derivanti dalle sanzioni comminate da SPSAL e UOIA ex D.Lgs 758/94 e hanno lo scopo di potenziare le attività di prevenzione nei luoghi di lavoro. Con Delibera Giunta Regionale 1239 del , acquisita con Delibera del Direttore Generale AUSL Parma n del , sono stati adottati i progetti sottoelencati, anch essi assoggetati programmazione, budgettizzazione e rendicontazione specifica. AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 48

49 LEA ALTRI SERVIZI PROGRAMMI DPS OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE OBIETTIVI SPECIFICI F.1 TUTELA DELLA COLLETTIVITA DAL RISCHIO AMIANTO Pareri per interventi di bonifica amianto riferiti a luoghi con presenza di elementi sensibili Interventi a seguito di segnalazioni coperture Restituibilità Aggiornamento censimento siti con presenza di amianto friabile e compatto L attività è svolta su mandato normativo. E svolta in collaborazione con SISP e ARPA per quanto attiene la tutela degli elementi sensibili e dei cittadini in caso di segnalazioni Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progett0 specifico: 2.4 Ridurre le esposizioni ad amianto dei cittadini e dei lavoratori: piano amianto della Regione E-R D.Lgs. 81/08 e smi L. 257/92 e normativa di attuazione DPCM 8 agosto 1994 Decreto DM DM Circolare Ministero Sanità n. 10 del 10 luglio 1986 DGR n. 497 del Progetto Mappatura delle zone del territorio regionale interessate dalla presenza di amianto DGR 1302/04 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/ Progetto Specifico Setting 2 Comunità Programmi di Popolazione - Ridurre le esposizioni ad amianto dei cittadini e dei lavoratori: Piano Amianto della Regione Emilia- Romagna (PARER) Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente progetto regionale: Cinzia Gerbelli Équipe di lavoro: Manuela Cella, Massimiliana Marras, Andrea Mezzadri risorse umane: referente e professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica Sono stati effettuati n. 54 sopralluoghi a seguito di segnalazioni (richieste dai Comuni), sono stati emessi n. 65 pareri, effettuati n. 4 campionamenti e n. 4 pareri di restituibilità Pareri per interventi di bonifica amianto riferiti a luoghi con presenza di elementi sensibili Aggiornamento annuale della mappatura ARPA Aggiornamento annuale dell elenco degli edifici scolastici con presenza di amianto Pareri relativi alla verifica della presenza di materiale contenente amianto AZIONI DA SVOLGERE 1. collaborazione alla attivazione degli archivi dei lavoratori ex esposti ad amianto 2. collaborazione alla attivazione di archivi dei lavoratori attualmente esposti ad amianto 3. attivazione di un programma di assistenza informativa e sanitaria dedicata ai lavoratori ex esposti ad amianto presso i DSP della Regione ER; 4. promozione di procedure semplificate fra i diversi Enti Pubblici per la gestione delle azioni e dei provvedimenti derivanti dalla presenza di manufatti contenenti amianto 5. promozione di procedure semplificate per la rimozione e smaltimento di piccole quantità di materiali contenenti amianto 6. attivazione in ambito locale del sistema informativo regionale per la gestione AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 49

50 METODOLOGIA OPERATIVA PROGRAMMI DI ATTIVITÀ e INDICATORI MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE delle relazioni annuali ex art. 9 Legge 257/92, delle notifiche e dei piani di lavoro ex artt. 250 e 256 D.Lgs. 81/08 (SIRSA-ER) 7. comunicazione e informazione sul piano amianto regionale sui rischi legati alla presenza di amianto 8. gestione delle problematiche legate alla presenza di amianto nell acqua potabile Verifiche e sopralluoghi, valutazioni documentali, iniziative di comunicazione agli stakeholders Sono preventivate n. 270 ore. I relativi indicatori nella tabella B Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 50

51 OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE F.2 CONTROLLO E VIGILANZA REGOLAMENTO REACH E CLP Verifica dell ottemperanza alla normativa di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che utilizzano sostanze chimiche, miscele e articoli Promuovere l attuazione dei Regolamenti comunitari da parte di fabbricanti, importatori, distributori, fornitori e utilizzatori a valle di sostanze e miscele chimiche, al fine di ridurre l esposizione, professionale e non, ad agenti chimici presenti nei prodotti immessi sul mercato, commercializzati ed in uso. L attività è eseguita in collaborazione con il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica. Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progett0 specifico: 2.3 Piano Regionale dei controlli e della formazione sul REACH e CLP D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progetto Specifico Setting 2 Comunità Programmi di popolazione - Piano Regionale dei controlli e della formazione sul REACH e CLP Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma Regolamento CE 1907/06 REACH Regolamento CE 1272/08 CLP Regolamento CE 830/15 SDS DPR 21/09 di esecuzione del Regolamento CE 648/04 (detergenti) e Regolamento CE 528/12 (biocidi) Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Coordinatrice Nucleo: Lucia Reverberi (SISP) Referente: Paola Pizzi Équipe di lavoro/nucleo ispettivo: Cinzia Gerbelli, Rita Pileggi risorse umane: nucleo ispettivo REACH e CLP risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica Imprese sottoposte a controllo 5 Campionamenti 1 Corso formazione sul campo per Nucleo Ispettivo 1 Corso aggiornamento operatori DSP, accreditato ECM 1 Corso di formazione all esterno 1 Gestione sportello informativo (risposte a quesiti) 29 OBIETTIVI SPECIFICI Controllo e vigilanza REGOLAMENTO REACH E CLP Esecuzione di campionamenti AZIONI DA SVOLGERE 1. attività di vigilanza e controllo sull applicazione dei Regolamenti REACH e CLP rivolti a imprese della Regione Emilia-Romagna che entrano nel campo di applicazione del REACH e CLP. Le aziende selezionate devono soddisfare il piano dei controlli proposto dal Ministero della Salute ed approvato dal Coordinamento Interregionale REACH 2. controlli su etichettatura e Schede di Dati di Sicurezza. In riferimento a queste ultime il controllo prevederà una verifica più ampia rispetto a quanto effettuato negli anni scorsi e riguarderà pertanto, oltre alla completezza delle SDS, la correttezza delle informazioni e la loro coerenza 3. campionamento di sostanze o miscele pericolose 4. corso di aggiornamento, accreditato ECM, per operatori dei DSP 5. corso di formazione per responsabili e consulenti aziendali sull applicazione del REACH e CLP 6. gestione dello Sportello Informativo su sito aziendale e rispondere ai quesiti che le aziende della provincia di Parma indirizzano allo Sportello Informativo Telematico di UNIONCAMERE regionale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 51

52 METODOLOGIA OPERATIVA vigilanza e controllo in imprese selezionate con i criteri di cui sopra utilizzo delle check list proposte dal Forum dell ECHA PROGRAMMI DI ATTIVITÀ e INDICATORI Imprese da sottoporre a controllo 6 Controlli su etichettature e SDS 6 Campionamenti 1 Corso aggiornamento operatori DSP, accreditato ECM 1 Corso di formazione all esterno 1 Gestione sportello informativo su domanda MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE I relativi indicatori nella tabella B Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 52

53 OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE OBIETTIVI SPECIFICI AZIONI DA SVOLGERE F.3 CONTROLLO DISTRIBUTORI PRODOTTI FITOSANTIARI Verifica dell ottemperanza alla normativa di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nelle sedi di utilizzo agricolo e commercio fitosanitari, attraverso sopralluoghi congiunti con il SIAN L attività è collegata al controllo e vigilanza AGRICOLTURA L attività è svolta su mandato normativo Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/2015 Progett0 specifico: 1.4 Tutela della salute e della sicurezza in Agricoltura e Silvicoltura D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Piano regionale della prevenzione Costruire Salute DGR 771/ Progetto Specifico Setting 1 Ambienti di Lavoro - Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura e silvicoltura Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente: Donatella Ponzi Équipe di lavoro: Paola Pizzi, Gianpietro Dall Argine, Paolo Ghizzi Professionisti incaricati risorse umane: referente, équipe di lavoro, professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica Sono stati effettuati controlli ufficiali in n. 11 esercizi di vendita CONTROLLO DISTRIBUTORI PRODOTTI FITOSANITARI Esecuzione di campionamenti Controllo DISTRIBUTORI PRODOTTI FITOSANITARI, nell ambito dell applicazione del piano regionale fitosanitari SIAN, nelle UU.LL. riportate nella tabella 6 Utilizzo di apposita procedura, istruzione operativa e collegate liste di controllo Partecipazione alla Commissione provinciale esaminatrice per il rilascio di patentini acquisto e utilizzo fitosanitari ad uso professionale Partecipazione alla Commissione DSP esaminatrice per l abilitazione alla vendita di fitosanitari METOLOGIA OPERATIVA vigilanza e controllo (controlli ufficiali) in ambienti e luoghi di lavoro, su programmazione (80%) e su segnalazione (20% - dati storici) utilizzo di procedure e liste di controllo collegate è stata predefinita una tempistica per ogni tipologia di intervento (ispezione e verifiche), per consistenza e tipo; sono considerati i tempi pre e post intervento, e una quota parte per atti conseguenti (prescrizioni, informative, sanz ioni amministrative disposizione) e follow up (verifiche) PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE Sono previsti controlli ufficiali in n. 7 esercizi di vendita Gli elenchi delle aziende soggette ai piani sono disponibili presso RSOT I relativi indicatori nella tabella B Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 53

54 OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE F.4 TUTELA DELLE CONDIZIONI IGIENICHE E DI SICUREZZA DELLE STRUTTURE DESTINATE AD ATTIVITA SANITARIA, SOCIO-SANITARIA E SOCIO-ASSISTENZIALE Verifica dell ottemperanza alla normativa di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nelle strutture sanitarie pubbliche e private, poliambulatori con elevati livelli di rischio per tipologia di attività e attrezzature L attività è svolta su mandato normativo D.Lgs. 81/08 e smi D.Lgs. 758/94 Normativa di settore salute e sicurezza sul lavoro, attuativa e/o collegata al D.Lgs. 81/08 Piano delle Azioni regionale controllo delle strutture sanitarie pubbliche e private in esercizio Circolare 10 del PG Comunicazioni Procura della Repubblica di Parma DPR L.R. 34/98 e L. 4/2008 Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro Referente: Francesca Lovisatti Équipe di lavoro: Ademaro Pasqui, Luigi Marotta, Francesco Magnani risorse umane: referente, équipe di lavoro risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica Sono stati effettuati controlli ufficiali in n. 3 strutture sanitarie RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE OBIETTIVI SPECIFICI Controllo e vigilanza STRUTTURE SANITARIE AZIONI DA SVOLGERE Controllo e vigilanza STRUTTURE SANITARIE nelle UU.LL. riportate nella tabella 6 Utilizzo delle check list di AVEN METOLOGIA OPERATIVA vigilanza e controllo (controlli ufficiali) in strutture pubbliche e private con utilizzo di procedure e liste di controllo collegate è stata predefinita una tempistica per ogni tipologia di intervento (ispezione e verifiche), per consistenza e tipo; sono considerati i tempi pre e post intervento, e una quota parte per atti conseguenti (prescrizioni, informative, sanzioni amministrative disposizione) e follow up (verifiche) PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI I volumi di attività programmata sono riportati nella tabella A Gli elenchi delle aziende soggette ai piani sono disponibili presso RSOT I relativi indicatori nella tabella B MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate PERIODICITA RILEVAZIONE Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 54

55 OBIETTIVO GENERALE F.5 PARTECIPAZIONE A COMMISSIONI PER L AUTORIZZAZIONE AL FUNZIONAMENTO STRUTTURE SANITARIE, SOCIO-SANITARIE E SOCIO- ASSISTENZIALI Partecipazione a commissioni per l autorizzazione al funzionamento di strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali MOTIVAZIONE L attività è svolta su mandato normativo DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE PIANO RISORSE NECESSARIE DEL DPR L.R. 34/98 e L. 4/2008 DGR 327/04 DGR 564/2000 Direttiva regionale per l autorizzazione al funzionamento delle strutture residenziali e semiresidenziali per portatori di handicap, anziani e malati di AIDS DGR 1904/2011 direttiva in materia di affidamento familiare e accoglienza in comunità di bambini e ragazzi DGR 514/2009 primo provvedimento della Giunta regionale attuativo dell art. 23 della L.R. 4/08 in materia di accreditamento dei servizi sociosanitari Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro RSOT UOIA Referente strutture sanitarie: Francesca Lovisatti Équipe di lavoro: Ademaro Pasqui, Francesco Magnani, Flavio Pesci, Donatella Ponzi Referente strutture socio-assistenziali: Roberto Colla Équipe di lavoro: Francesco Magnani, Flavio Pesci, Donatella Ponzi, Rocco Nicosia risorse umane: referente, équipe e professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica Sono stati effettuati controlli in 21 UU.LL RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE AZIONI DA SVOLGERE Partecipazione alla commissione di esperti del DSP, gestita dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, per l autorizzazione al funzionamento delle strutture sanitarie e socio assistenziali Accertamento dei requisiti minimi previsti dalla normativa nelle strutture sanitarie e socio assistenziali Verifica del mantenimento dei requisiti previsti in materia di qualità strutturale, organizzativa e assistenziale nelle strutture già autorizzate, attraverso esame documentale e sopralluoghi Autorizzare nuove strutture pubbliche e private, mediante esame documentale e sopralluoghi Istruttorie per la valutazione della documentazione e dei progetti di nuove strutture Partecipazione agli incontri dell Organismo Tecnico di Ambito Provinciale OTAP OBIETTIVI SPECIFICI Espressione di pareri collegiali, su richiesta METOLOGIA OPERATIVA Esame collegi preliminare della documentazione, degli esiti dei sopralluoghi ed espressione del parere al Sindaco Sopralluoghi e verifiche del rispetto dei requisiti previsti dalla normativa PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI Partecipazione a commissioni per l autorizzazione al funzionamento di strutture sanitarie, socio-sanitarie e socioassistenziali SPSAL (ore) UOIA (ore) TOTALE (ore) MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE I relativi indicatori nella tabella B Controllo bimestrale e semestrale dello stato di programmate Trimestrale avanzamento delle attività AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 55

56 OBIETTIVO GENERALE MOTIVAZIONE DOCUMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO RESPONSABILI DELL ATTUAZIONE DEL PIANO RISORSE NECESSARIE RISULTATI ATTIVITA ANNO PRECEDENTE F.6 ALTRI PARERI Partecipazione alla Commissione provinciale esaminatrice per il rilascio di patentini acquisto e utilizzo fitosanitari ad uso professionale Partecipazione alla Commissione DSP esaminatrice per l abilitazione alla vendita di fitosanitari Partecipazione alla Commissione provinciale pubblico spettacolo Partecipazione Commissione gas tossici Partecipazione alla Commissione comunale pubblico spettacolo Partecipazione alla Commissione di collaudo impianti distribuzione carburanti Partecipazione alla Commissione provinciale per il rilascio dell autorizzazione alla condotta dei generatori di vapore Partecipazione alla Commissione provinciale per l abilitazione al mestiere di ascensorista Espressione di pareri sulla sicurezza di attrezzature e impianti, su richiesta di altri enti autorizzativi o di controllo L attività è svolta su mandato normativo DPR 55/12 semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, immissione in commercio e vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti D.Lgs. 150/12 attuazione direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l azione comunitaria ai fini dell utilizzo sostenibile dei pesticidi DGR 1722/14 DPR 290/01 DAL RER 98/12 R.D. 147/27 L.R. 4/82 Regolamento RER 2/2009 DPR L.R. 34/08 L.R. 4/09 DGR 564/00 DGR 846/07 D.Lgs. 32/98 D. L. 133 del 6 agosto 2008 DGR 355/02 DGR 208/09 Circolare RER prot. ASS/PRC/02/39034 del R.D , n. 635 DM DPR 1767/51 D.Lgs 81/08 e smi Direttore Servizio Responsabile dell area disciplinare medicina del lavoro e area disciplinare sicurezza ambienti di lavoro RSOT UOIA Coordinatore UOIA Professionisti incaricati risorse umane: professionisti incaricati risorse tecniche: applicativi e attrezzatura informatica SPSAL (ore) UOIA (ore TOTALE (ore) Partecipazione Commissione per il rilascio patentini acquisto fitosanitari Partecipazione a Commissione per l abilitazione alla vendita di fitosanitari Partecipazione a Commissione pubblico spettacolo Partecipazione a Commissione gas tossici 4-4 Partecipazione alla Commissione di collaudo impianti distribuzione carburanti Partecipazione alla Commissione provinciale per il rilascio dell autorizzazione alla condotta AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 56

57 dei generatori di vapore Partecipazione alla Commissione provinciale per l abilitazione al mestiere di ascensorista Espressione di pareri sulla sicurezza di attrezzature e impianti OBIETTIVI SPECIFICI Espressione di pareri collegiali AZIONI DA SVOLGERE Partecipazione alle commissioni ed espressione di pareri METOLOGIA OPERATIVA Sono eseguite valutazioni documentali, individuali e di équipe, di atti e progetti e sono eseguiti sopralluoghi congiunti con espressione di un parere PROGRAMMI DI ATTIVITA E INDICATORI SPSAL (ore) UOIA (ore) TOTALE (ore) Partecipazione Commissione per il rilascio patentini acquisto fitosanitari 8-8 Partecipazione a Commissione per l abilitazione alla vendita di fitosanitari Partecipazione a Commissione pubblico spettacolo 20 Partecipazione a Commissione gas tossici Partecipazione alla Commissione di collaudo impianti distribuzione carburanti Partecipazione alla Commissione provinciale per il rilascio dell autorizzazione alla condotta dei generatori di vapore Partecipazione alla Commissione provinciale per l abilitazione al mestiere di ascensorista Espressione di pareri sulla sicurezza di attrezzature e impianti MODALITA DI VERIFICA E RENDICONTAZIONE PERIODICITA RILEVAZIONE I relativi indicatori nella tabella B Controllo bimestrale e semestrale dello stato di avanzamento delle attività programmate Trimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 57

58 G) ATTIVITA DI GOVERNO CLINICO Le attività di Governo Clinico sono il metodo di lavoro che deve permeare tutti i livelli dell organizzazione sanitaria, per consentire ai professionisti di raggiungere e mantenere elevati standard assistenziali, mediante: gestione delle strutture e dei processi organizzativi; utilizzo di meccanismi di valutazione delle attività; definizione e verifica delle performance e valutazione professionale; utilizzo dello strumento della formazione continua di Sanità Pubblica. Il DSP della Azienda USL di Parma ha proceduralizzato questo metodo di lavoro mediante la procedura PG.10.DSP.000/GC a cui si rimanda. Il Direttore del Servizio elabora il Programma annuale di Governo Clinico che definisce: gli obiettivi da raggiungere e le motivazioni; le necessità di formazione e addestramento collegate ed il personale coinvolto (équipe); il piano delle supervisioni, sia per la verifica della formazione che per la verifica del mantenimento del livello di appropriatezza raggiunto; programmazione delle riunioni delle équipe. AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 58

59 H) AZIONI E PROGETTI DI MIGLIORAMENTO Lo SPSAL gestisce il proprio sistema qualità nel rispetto degli standard della Regione Emilia Romagna e di quelli del DSP. Le attività di miglioramento, rappresentate da obiettivi di tipo organizzativo e procedurale che lo SPSAL si da per raggiungere uno standard operativo definito, si basano sulla realizzazione di azioni di miglioramento: 1. sul sistema della qualità, declinate nel progetto specifico di miglioramento della qualità ; 2. sul sistema dei controlli ufficiali, declinate nel progetto specifico di miglioramento dell attività di controllo. H.1 PROGETTO SPECIFICO DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA REFERENTE DEL PROGETTO Direttore del Servizio OBIETTIVO GENERALE Lo SPSAL intende sviluppare e consolidare il sistema di gestione delle attività attraverso il governo gestionale del Servizio MOTIVAZIONE Adesione alle indicazioni regionali e nazionali sull accreditamento, e al Regolamento DSP OBIETTIVI SPECIFICI 1. Funzionamento del Consiglio e Comitato Tecnico SPSAL, accreditato ECM, di supporto al DS per promuovere e coordinare le azioni tecniche sul territorio, definire e predisporre la documentazione nell ambito delle funzioni tecniche della direzione dello SPSAL per il governo gestionale e clinico 2. Funzionamento del Comitato Tecnico Area Sanitaria SPSAL, accreditato ECM, di supporto al DS per promuovere e coordinare le azioni sanitarie sul territorio, definire e predisporre la documentazione nell ambito delle funzioni sanitarie della direzione dello SPSL per il governo gestionale e clinico 3. Redazione del Manuale della Qualità MODALITA Organizzative e Operative CONTROLLO E MONITORAGGIO INDICATORI DI PROCESSO Funzionamento del Comitato Tecnico, a partire dal , minimo 6 riunioni, frequenza mensile. Redazione di verbale e suo invio a tutti i professionisti; Funzionamento del Comitato Tecnico Area Sanitaria, a partire dal , minimo 8 riunioni con cadenza quindicinale/mensile. Redazione di verbale e invio a tutti i partecipanti; Redazione del MQ entro il Responsabili operativi del progetto: RSOT SPSAL e UOIA Operatori coinvolti: RAQ e professionisti esperti L indicatore per la valutazione del progetto è di processo Indicatore: numero di riunioni eseguite/numero di riunioni programmate Standard: 90% Fonte dei dati e metodi di misurazione: sistema informativo, redazione verbali, reportistica per Ufficio Formazione, redazione dei documenti sopra indicati Responsabilità e frequenza monitoraggio: Direttore Servizio alla fine del progetto AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 59

60 H.2 PROGETTO SPECIFICO DI MIGLIORAMENTO DELL ATTIVITA DI CONTROLLO REFERENTE DEL PROGETTO Direttore del Servizio OBIETTIVO GENERALE Lo SPSAL intende proceduralizzare le principali attività di controllo ufficiale MOTIVAZIONE Adesione alle indicazioni regionali e nazionali sull accreditamento, e al Regolamento DSP OBIETTIVI SPECIFICI 1. Funzionamento del Gruppo Tecnico controlli ufficiali SPSAL, accreditato ECM, per la definizione e predisposizione di documentazione nell ambito delle attività di controllo e vigilanza, e condivisione del sistema procedurale con tutti i professionisti dello SPSAL e UOIA; 2. Redazione di manuale e lista di controllo collegata per i controlli ufficiali per cancerogeni (legno), prevenzione patologie muscolo scheletriche, valutazione stress lavoro correlato, REACH e CLP; 3. Redazione di manuale delle verifiche periodiche e correlate check list MODALITA Organizzative e Operative CONTROLLO E MONITORAGGIO INDICATORI DI PROCESSO Funzionamento del Gruppo Tecnico controlli ufficiali SPSAL, a partire dal , minimo 5 riunioni, due edizioni (SOT Sud Est-Parma SOT Valli Taro e Ceno-Fidenza), frequenza bimestrale. Redazione di verbale e suo invio a tutti i professionisti SPSAL; Redazione delle 5 procedure sopra elencate entro il e conseguente loro sperimentazione nei controlli ufficiali. Responsabili operativi del progetto: RSOT SPSAL e UOIA Operatori coinvolti: RAQ e professionisti esperti L indicatore per la valutazione del progetto è di processo Indicatore: numero di procedure eseguite/numero di procedure previste Standard: 90% Fonte dei dati e metodi di misurazione: sistema informativo, redazione verbali, reportistica per Ufficio Formazione, redazione dei documenti sopra indicati Responsabilità e frequenza monitoraggio: Direttore Servizio alla fine del progetto AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 60

61 I) PIANO ORGANIZZATIVO Lo SPSAL effettua l apertura al pubblico negli orari dal lunedì al venerdì (Valli Taro e Ceno il lunedì e il giovedì ). L utenza può accedere al Servizio, su prenotazione: 1. per informazioni tecniche, previo appuntamento telefonico; 2. per informazioni tecniche da parte di UOIA al mattino dalle 8.30 alle Per garantire adeguate risorse in caso di attivazione per indagini su infortuni mortali e infortuni con lesioni particolarmente gravi sono organizzati due turni per SOT, al mattino dalle 8.00 alle e al pomeriggio dalle alle 17.30, in cui almeno due operatori sono disponibili. La definizione delle presenze dei singoli operatori nei turni del mattino e del pomeriggio è proposta da un coordinatore incaricato della SOT all RSOT per l approvazione. Eventuali modifiche o variazioni del programma, su base settimanale, sono gestite dal coordinatore al fine di garantire la copertura, e approvate dal RSOT. I criteri di assegnazione dei turni di disponibilità a rotazione giornaliera prevedono anche l individuazione di sostituti (presenze a scalare). Il pr o- spetto delle presenze settimanali è disponibile in segreteria. Le attività istituzionali, organizzate come da programmazione ed effettuate da operatori in coppia, sono riportate su apposito modulo settimanale a cura del coordinatore, approvate dal RSOT. Il prospetto è disponibile in segreteria. Dalle ore fino alle 8.00 del mattino successivo, dalle ore del venerdì alle ore 8.00 del lunedì successivo, è attivo il servizio di pronta disponibilità (delibera n. 899 del ). I turni dei reperibilità mensili sono comunicati con lettera, alla Centrale Operativa 118 Emilia Ovest, all UO Emergenza Territoriale di Fidenza e alla Direzione Sanitaria Azienda Ospedaliero-Universitaria. In attesa dell informatizzazione della prenotazione delle attività sanitarie, l accesso agli ambulatori di Medicina del Lavoro avviene tramite prenotazione telefonica, o mail, diretta, presso le sedi territoriali di erogazione delle prestazioni. AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 61

62 ALLEGATO A RIPARTIZIONE CARICHI DI LAVORO SPSAL 2016 p PROGETTI / ATTIVITA' Borgo taro Fidenza Langhirano Parma TOTALE AZIENDE 2016 UULLBorgo taro UULLFidenza UULLLanghira no UULLParma TOTALE UULL EDILIZIA GRANDI OPERE - CANTIERI COMP **GRANDI OPERE - A AMIANTO cantieri Bonifiche affidatarie autonomi 1.3 Prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali in edilizia AGRICOLTURA sicurezza macchine AGRICOLTURA FITOSANITARI (1 ) aziende agricole utilizzo Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura e silvicoltura Emersione e prevenzione malattie muscolo schelettriche Monitoraggio e contenimento del rischio cancerogeno professionale prevenzione del rischio stress lavoro correlato e promozione del miglioramento del benssere organizzativo e della responsabilità sociale d'impresa Tutela della salute degli operatori sanitari A1 MONITORAGGIO 81/ VIGILANZA in FORMAZIONE SPECIFICA TOTALE aziende controllate in ATTIVITA PROGRAMMATA ATTIVITA' SANITARIE RICHESTE ESTERNE INCH. INFORTUNI INCH. MAL. PROF B1 TOTALE aziende controllate in ATTIVITA NON PROGRAMMATA funzioni Dipartimentali /Aziendali Sviluppo rete epidemiologia ambientale Piano regionale dei controlli e della formazione sul REACH e CLP AMIANTO igiene/camp AMIANTO censimento AMIANTO segnalazioni coperture AGRICOLTURA FITOSANITARI (2 ) esercizi di vendita Ridurre le esposizioni ad amianto dei cittadini e dei lavoratori: Piano Amianto della Regione Emilia-Romagna Prevenzione degli infortuni stradali in orario di lavoro La gestione delle emergenze del Dipartimento di Sanità Pubblica; malattie infettive, sicurezza alimentare, ambientali, chimiche, calamità naturali ed epidemiche degli animali Verso un lavoro più sicuro in Costruzioni e Agricoltura 2.21 C Formazione e informazione per promuovere l empowerment dei cittadini e degli operatori sanitari STRUTTURE SANITARIE Autorizzazione STRUTTURE SOCIO-ASSISTENZIALI Autorizzazione STRUTTURE SANITARIE VIGILANZA STRUTTURE SOCIO-ASSISTENZIALI VIGILANZA TOTALE aziende controllate in ATTIVITA Dipartimentzle Aziendale TOTALE AZIENDE e UULL CONTROLLATE AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 62

63 ALLEGATO A RIPARTIZIONE CARICHI DI LAVORO UOIA 2016 Totale ore lavoro svolgimento LEA programmati settore Sollevamento Cose + Sollevamento Persone + Gas Vapore Riscaldamento Piani + Attività di VP Ore Progr Ore consunt Ispezioni program Tempi Standard Ispezioni consunt Verifiche program Verifiche consunt n Operatori Isp 1.1 Accertamento di conformità per impianti elettrici di cantiere Isp 1.2 Accertamento di conformità impianti elettrici in attività permanenti Isp 2.1 Accertamento di conformità impianti di sollevamento cose Isp 2.2 Accertamento di conformità impianti sollevamento persone e persone accompagnate da cose Isp 3.1 Accertamento conformità per impianti a pressione di gas o vapore Isp 3.2 Accertamento di conformità per impianti di riscaldamento asserviti a ciclo produttivo Isp 4.1 Accertamento di conformità Ascensori e montacarichi in ambienti di lavoro Isp 5 Vigilanza strutture sanitarie VP 6.1 Verifica periodica impianti elettrici di cantiere e attiivtà permanenti Mod B VP 6.2 Omologazione/verifica IE in luoghi con pericolo esplosione VP 6.3 Verifica dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche VP 7.1 Verifica periodica impianti di sollevamento cose VP 7.2 Verifica periodica impianti sollevamento persone e persone accompagnate da cose VP 8.1 Verifica periodica impianti a pressione di gas o vapore AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 63

64 VP 8.2 Verifica periodica impianti GPL ex DM 29/02/1988 VP 8.3 Verifica periodica impianti centrali di riscaldamento e in allegato VII D.Lgs 81/ VP 9.1 Verifica periodica Ascensori e montacarichi TRT 10.1 Taratura VdS Apparecchi a pressione CS 1.1 Commissione di autorizzazione strutture sanitarie CS 1.2 Commissione DSP SSA 1 CS 1.3 Commissione collaudo impianti carburante 1 CS 1.4 Commissione provinciale per la vigilanza pubblici spettacoli CS 1.5 Commissioni comunali vigilanza pubblico spettacolo 1 CS 1.6 Commissione per il rilascio dell'abilitazione alla condotta di GV 1 1 CS 1.7 Commissione provinciale per l'abilitazione alla professione di Ascensorista 1 CS 2.1 Consulenza specialistica Su Segnalazione dell' AG o altri enti pubblici ed interventi in emergenza o su segnalazione Riv.1 Rivisite , Totali AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 64

65 ALLEGATO B - INDICATORI PIANO DI ATTIVITA 2016 codice prodotto 3.1 prodotto piano di riferimento/tipo caratteristiche individuate indicatori fonte dei dati e metodo di misurazione frequenza di monitoraggio LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SANITARIA DELLO SPSAL E UOIA INDIVIDUAZIONE, ACCERTAMENTO E CONTROLLO DEI FATTORI DI NOCIVITA, PERICOLOSITA E DETERIORAMENTO NEGLI AMBIENTI DI LAVORO ANCHE ATTRAVERSO LA FORMULAZIONE DI MAPPE DI RISCHIO standard azioni correttive 3.2 DETERMINAZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA E CONTROLLO DEI FATTORI DI RISCHIO DI TIPO CHIMICO, FISICO, BIOLOGICO E ORGANIZZATIVO PRESENTI NEI LUOGHI DI LA- VORO 3.3 CONTROLLO DELLA SICUREZZA E DELLE CARATTERISTICHE ERGONOMICHE E DI IGIENE DI AMBIENTI, MACCHINARI, IMPIANTI E PRESTAZIONI DI LAVORO 3.5 INDICAZIONE DELLE MISURE IDONEE ALL ELIMINAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO E AL RISANAMENTO DEGLI AMBIENTI DI LAVORO 3.7 ATTUAZIONE DEI COMPITI DI VIGILANZA RELATIVI ALLE AZIENDE CON RISCHI DI INCIDENTI RILEVANTI 3.CU.1 3.CU.2 3.CU.3 controllo e vigilanza della sicurezza, dei rischi chimici, fisici, biologici, organizzativi ed ergonomici nei luoghi di lavoro (programmata e su domanda) vigilanza tecnico-specialistica per controlli di conformità impianti e attrezzature verifiche periodiche impianti e attrezzature Mandato normativo Mandato normativo Mandato normativo COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi n. UULL controllate/ n. UULL programmate n. UULL controllate/ n. UULL programmate n. verifiche effettuate/n. verifiche richieste Sistema informativo Sistema informativo Sistema informativo Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione 3.CU.4 taratura valvole Mandato normativo COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi n. tarature effettuate/n. tarature richieste Sistema informativo Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione 3.4 SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E COSTRUZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO SU RISCHI E DANNI DA LAVORO sorveglianza epidemiologica e costruzione del sistema informativo su rischi e danni da lavoro Mandato normativo COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi n. flussi informativi gestiti Sistema informativo Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione 90% 90% 90% 90% 90% Riprogrammazione dei controlli rispetto alla programmazione bimestrale Riprogrammazione dei controlli rispetto alla programmazione bimestrale Riprogrammazione dei controlli rispetto alla programmazione bimestrale Riprogrammazione dei controlli rispetto alla programmazione bimestrale Riprogrammazione dei controlli rispetto alla programmazione bimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 65

66 3.6 VERIFICA DELLA COMPATIBILITA DEI PROGETTI NUOVI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI, DI SERVIZI E DI ATTIVITA LAVORATIVE IN GENERE CON LE ESIGENZE DI TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI verifica della compatibilità dei progetti nuovi insediamenti industriali, di servizi e di attività lavorative in genere con le esigenze di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori (supporto tecnico) Mandato normativo COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi n. pratiche con parere espresso in 20 gg./n. totale pratiche valutate Sistema informativo Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione 3.8 CONTROLLO DELLA SALUTE DEI MINORI E ADOLESCENTI E INFORMAZIONE IN RELAZIONE ALLA LORO COLLOCAZIONE AL LAVORO controllo della salute dei minori e adolescenti e informazione in relazione alla loro collocazione al lavoro Mandato normativo COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi n. pareri rilasciati/n. pareri richiesti Sistema informativo Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione 3.9 VALUTAZIONE DELLE IDONEITA AL LAVORO SPECIFICO NEI CASI PREVISTI DALLA LEGGE 90% 90% Riprogrammazione dei controlli rispetto alla programmazione bimestrale Riprogrammazione dei controlli rispetto alla programmazione bimestrale Monitoraggio bimestrale dell attività n. visite o certificazioni effettuate/ n. dei controlli rispet- Riprogrammazione attività specialistica di medicina del lavoro e identificazione dei danni da lavoro visite o certificazioto alla programma- Mandato normativo Sistema informativo degli operatori, semestrale per riesa- 90% ni richieste zione bimestrale me della direzione 3.10 ELABORAZIONE E CONDUZIONE DI PROGRAMMI DI RICERCA PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO elaborazione e conduzione di programmi di ricerca per il miglioramento delle condizioni di salute, di igiene e sicurezza del lavoro Mandato normativo COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi n. programmi di ricerca n. sedute Organismo prov.le sezione permanente n. tirocini professionalizzanti studenti universitari Sistema informativo 3.11 INDAGINI PER INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI inchieste per infortuni e malattie professionali di iniziativa del servizio o delegate dall autorità giudiziaria Mandato normativo COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi n. inchieste infortuni n. inchieste malattie professionali Sistema informativo Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione 3.12 CONTROLLO SULL UTILIZZO DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI IN AMBIENTE DI LAVORO FINALIZZATO ALLA TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI attività relative al regime autorizzativo delle pratiche inerenti l uso di radiazioni ionizzanti Mandato normativo COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi n. sedute commissione Organismo tecnico Sistema informativo Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione 90% 90% 90% Riprogrammazione dei controlli rispetto alla programmazione bimestrale Riprogrammazione dei controlli rispetto alla programmazione bimestrale Riprogrammazione dei controlli rispetto alla programmazione bimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 66

67 3.13 INFORMAZIONE E FORMAZIONE ALL UTENZA IN MATERIA DI IGIENE, SICUREZZA E SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO comunicazione, informazione e formazione all utenza in materia di igiene, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro progettazione ed esecuzione di corsi di informazione, formazione, addestramento e/o asistenza al sistema di prevenzione aziendale (datori di lavoro, servizi prevenzione e protezione, medici competenti, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ecc) e a gruppi di lavoratori esposti a rischi specifici attivazione di iniziative di comunicazione per la promozione della salute e sicurezza luoghi di lavoro Mandato normativo Mandato normativo Mandato normativo COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi n. corsi di formazione espletati n. interviste n. pubblicazioni e/o articoli n. corsi di formazione espletati Sistema informativo Sistema informativo n. iniziative Sistema informativo 3.14 TUTELA DELLA SALUTE DELLA LAVORATRICE MADRE tutela della salute della lavoratrice madre Mandato normativo D D.1 tutela della collettività dal rischio amianto Mandato normativo COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi n. pareri rilasciati/n. pareri richiesti PROGRAMMI DSP n. sopralluoghi effettuati su richiesta Sistema informativo Sistema informativo Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione 90% 90% 90% 90% 90% Riprogrammazione degli eventi rispetto alla programmazione bimestrale Riprogrammazione degli eventi rispetto alla programmazione bimestrale Riprogrammazione dei controlli rispetto alla programmazione bimestrale Riprogrammazione dei controlli rispetto alla programmazione bimestrale Riprogrammazione dei controlli rispetto alla programmazione bimestrale D.2 controllo e vigilanza regolamento REACH e CLP Mandato normativo COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi n. UULL controllate/ n. UULL programmate Sistema informativo Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione 90% Riprogrammazione dei controlli rispetto alla programmazione bimestrale D.3 controllo distributori prodotti fitosanitari Mandato normativo COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi n. UULL controllate/ n. UULL programmate Sistema informativo Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione 90% Riprogrammazione dei controlli rispetto alla programmazione bimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 67

68 D.4 tutela delle condizioni igieniche e di sicurezza delle strutture destinate ad attività sanitaria, socio-sanitaria e socioassistenziale Mandato normativo COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi n.uull controllate/n. UULL programmate Sistema informativo Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione 90% Riprogrammazione dei controlli rispetto alla programmazione bimestrale D.5 partecipazione a commissioni per l'autorizzazione al funzionamento strutture sanitarie, socio-sanitarie e socioassistenziali Mandato normativo COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi n. partecipazioni alle sedute delle commissioni/n. convocazioni Sistema informativo Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione 90% Riprogrammazione dei controlli rispetto alla programmazione bimestrale D.6 altri pareri Mandato normativo COMPLETEZZA: verifica dei requisiti normativi n. partecipazioni alle sedute delle commissioni/n. convocazioni Sistema informativo Monitoraggio bimestrale dell attività degli operatori, semestrale per riesame della direzione 90% Riprogrammazione dei controlli rispetto alla programmazione bimestrale AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 68

69 ALLEGATO C MODULISTICA PER L ASSEGNAZIONE PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE SPSAL 2016 operatore 1 operatore 2 operatore 3 operatore 4 operatore 5 operatore 6 totale ore totale giorni piani di vigilanza QUANTITA' Sistema Informativo Regionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro Promozione della salute nei luoghi di lavoro 1.3 EDILIZIA 1.3 GRANDI OPERE - CANTIERI COMP. 1.3 **GRANDI OPERE - A AMIANTO cantieri Bonifiche affidatarie autonomi Prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali in edilizia AGRICOLTURA sicurezza macchine AGRICOLTURA FITOSANITARI (1 ) aziende agricole utilizzo Tutela della salute e della sicurezza in agricoltura e silvicoltura 1.5-Emersione e prevenzione malattie muscolo schelettriche Monitoraggio e contenimento del rischio cancerogeno professionale prevenzione del rischio stress lavoro correlato e promozione del miglioramento del benssere organizzativo e della responsabilità sociale d'impresa Tutela della salute degli operatori sanitari MONITORAGGIO 81/08 TOTALE aziende controllate in ATTIVITA' PROGRAMMATA NIP Agibilità ATTIVITA' SANITARIE RICHESTE ESTERNE INCH. INFORTUNI INCH. MAL. PROF. TOTALE aziende controllate in ATTIVITA NON PROGRAMMATA Sviluppo rete epidemiologia ambientale Piano regionale dei controlli e della formazione sul REACH e CLP AMIANTO igiene/camp AMIANTO censimento AMIANTO segnalazioni coperture AGRICOLTURA FITOSANITARI (2 ) esercizi di vendita funzioni Dipartimentali /Aziendali Ridurre le esposizioni ad amianto dei cittadini e dei lavoratori: Piano Amianto della Regione Emilia-Romagna Prevenzione degli infortuni stradali in orario di lavoro La gestione delle emergenze del Dipartimento di Sanità Pubblica; malattie infettive, sicurezza alimentare, ambientali, chimiche, calamità naturali ed epidemiche degli animali Verso un lavoro più sicuro in Costruzioni e Agricoltura Formazione e informazione per promuovere l empowerment dei cittadini e degli operatori sanitari STRUTTURE SANITARIE Autorizzazione STRUTTURE SOCIO-ASSISTENZIALI Autorizzazione STRUTTURE SANITARIE VIGILANZA STRUTTURE SOCIO-ASSISTENZIALI VIGILANZA TOTALE aziende controllate in ATTIVITA Dipartimentale Aziendale N rivisite N prescrizioni N disp/ sanz Amm informativa di infortunio inf. di infortunio "breve" informativa di malattia prof. TOTALE AZIENDE e UULL CONTROLLATE Parma, prot. n. carico di lavoro di.. firma Direttore Servizio. firma Responsabile SOT.. firma. AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 69

70 ALLEGATO C MODULISTICA PER L ASSEGNAZIONE PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE UOIA Carichi Lavoro Periodo 2016 TOTALI 2016 PARMA Isp 1.1 Accertamento conformità IE cantiere Isp 1.2 Accertamento Conformità IE attività permanenti Isp 2.1 Accertamento di conformità impianti sollevamento cose Isp 2.2 Accertamento di conformità impianti sollevamento persone e persone accompagnate da cose Isp 3.1 Accertamento di conformità per impianti a pressione di gas e vapore Isp 3.2 Accertamento di conformità di impianti di riscaldamento in allegato VII D.Lgs 81/08 e smi Isp 4.1 Accertamento di conformità Ascensori e Montacarichi Riv 1 RIVISITE Isp 5 vigilanza strutture sanitarie Verifiva periodica impianti e attrezzature su richiesta (VP 6.1, 6.2,6.3,7.1,7.2,8.1) VP 8.2 Verifica periodica impianti GPL VP 8.3 Verifica impianti centrali di riscaldamento VP 9.1 Vrifica periodica Ascensori e Montacarichi TRT 10.1 Taratura VDS apparecchi a pressione CS Partecipazioni a Commissioni (CS 1.1,1.2,1.3,1.4,1.5,1.6,1.7) CS 2.1 Consulenza specialistica su segnalazione Avanzamento Carichi Cont. ORE come da budget 2015 OPERATORE 1 OPERATORE 2 OPERATORE 3 OPERATORE 4 OPERATORE 5 OPERATORE 6 OPERATORE 7 OPERATORE 8 ASSEGNATO #RIF! 0 0 Accessi FATTO Ore Preventivate #RIF! 0 Ore fatte 0 0 Parma Prot. n. carico di lavoro di... firma Direttore del Servizio firma Responsabile SOT firma. AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 70

71 ALLEGATO D PROGRAMMA MENSILE DI ATTIVITA DELL OPERATORE UOIA (CONTROLLI UFFI- CIALI E VERIFICHE PERIODICHE) AUSL di Parma Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro DSP 71

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