PIANO DI MANUTENZIONE DELLE OPERE
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- Nicolina Marchi
- 6 anni fa
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1 Provincia di Varese Progetto per la realizzazione di mini alloggi per anziani in via Riazzo, nel Comune di Arcisate (VA) DELLE OPERE Data: Febbraio 0 N Commessa: 0300 Committente: Comune di Arcisate, via Roma n, 05 - Arcisate (VA) Progettista: Ing. Vincenzo Bizzozero Dott. Ing. VINCENZO BIZZOZERO Albo Ing. prov. Varese n 96 Via F. Crispi n 78, 00 Varese tel.: 033 / fax 033/835060
2 . Controlli U= controllo eseguito dall utente S= controllo eseguito da specializzato Controllo temperatura impianto termico: Controllare i valori del termostato e del sistema di regolazione della temperatura dell'acqua di mandata. Ogni Mesi Verificare le caratteristiche principali delle tubazioni dell'impianto con particolare riguardo al controllo di: tenuta delle congiunzioni a flangia; funzionalitá dei giunti (verificare la presenza di lesioni, sconnessioni,..); stabilità dei sostegni dei tubi; vibrazioni; presenza di acqua di condensa; serrande e meccanismi di comando; coibentazione dei tubi. Ogni Mesi Indagini ottiche e fotografiche (endoscopia, laser, olografia,..) Verifica ostruzione passaggio griglie di ventilazione forzata Ogni Mesi Pulizia e Verifica tiraggio canna fumaria Ogni Mesi Verifica presenza cartelli di segnalazione componenti Ogni Mesi Verifica tenuta valvole intercettazione combustibile Ogni Mesi Verifica efficienza pompe e pompe geotermiche e sonde geotermiche Ogni Mesi. Interventi manutentivi e frequenze U= intervento eseguito dall utente S= intervento eseguito da specializzato Gruppi termici: pulizia e regolazioni degli ugelli e degli elettrodi bruciatori Gruppi termici: Spurgo scarichi, pulizia fascio tubiero e giro fumi, taratura valvole di sicurezza, analisi dei fumi, controllo bruciatore Ogni 30 giorni Ogni Mesi.3 Normativa di riferimento
3 D.M. Sviluppo Economico..008 n.37; UNI EN 378-; UNI EN 64; UNI EN 86; UNI 806; UNI 8065; UNI 8; UNI 8364; UNI 885; UNI 8854; UNI 8855; UNI 8884; UNI 8364; UNI 95-; UNI 099; UNI 000; UNI 00; UNI 0339; UNI/TS 300-; UNI EN 536; UNI 04; UNI Impianti idrosanitari 3. Descrizione capitolato ed elaborati di progetto 3. Modalità di uso corretto Il gestore dell'immobile e gli utenti dell'' impianto dovranno provvedere alla corretta manutenzione dell'impianti e, comunque, vigilare sulla comparsa di eventuali anomalie. 3.3 Anomali riscontrabili Difetti ai raccordi Il difetto di cattivo raccordo é tipico delle giunzioni tra tubature; conseguentemente si possono avere perdite di fluido (liquido o gassoso). Intasamento Ostruzione di un condotto, di un pozzetto o altro a causa del deposito sullo stesso di sedimenti, detriti, materiale di risulta, fogliame, vegetazione ecc. 3.4 Controlli U= controllo eseguito dall utente S= controllo eseguito da specializzato Controllo temperatura acqua dell'impianto: Controllare che la temperatura dell'acqua dei vari circuiti corrisponda al diagramma di carico di progetto. ogni 6 Mesi Misurazioni
4 Controllo generale tubazioni: Verificare le caratteristiche principali delle tubazioni dell'impianto con particolare riguardo al controllo di: tenuta delle congiunzioni a flangia; funzionalitá dei giunti (verificare la presenza di lesioni, sconnessioni,..); stabilità dei sostegni dei tubi; vibrazioni; presenza di acqua di condensa; serrande e meccanismi di comando; coibentazione dei tubi. ogni Mesi Indagini ottiche e fotografiche (endoscopia, laser, olografia,..) 3.5 Interventi manutentivi e frequenze U= intervento eseguito dall utente S= intervento eseguito da specializzato 3 Pulizia tubazioni e filtri Pulizia delle tubazioni e dei filtri dell'impianto con appositi prodotti (liquidi disincrostanti,..). Pulizia vaso di espansione La pulizia prevede in genere il semplice risciacquo del vaso di espansione Pulizia caldaie a combustibile liquido Eliminare incrostazioni e fuliggini indotte dal passaggio dei prodotti della combustione. Ogni Mesi Ogni Mesi Ogni Mesi
5 3. Impianti di fognatura scarico acque meteoriche.3 Descrizione capitolato ed elaborati di progetto.3 Modalità di uso corretto Il gestore dell'immobile dovrà registrare e segnalare la comparsa di eventuali anomalie, con particolare riguardo per eventuali ostruzioni dei condotti..3 Anomali riscontrabili Difetti ai raccordi Il difetto di cattivo raccordo é tipico delle giunzioni tra tubature; conseguentemente si possono avere perdite di fluido (liquido o gassoso). Difetti dei chiusini Presenza di chiusini difettosi perché rotti, mal posati o sporgenti dalla sede. Difetti di tenuta ai liquidi Passaggio non controllato di fluido liquido da tubazioni (tale fuoriuscita si ha in genere tra le giunzioni dei vari elementi che compongono le tubazioni, pareti parimetrali, manto di copertura, infissi,..)..3 Controlli U= controllo eseguito dall utente S= controllo eseguito da specializzato Controllo del corretto funzionamento degli scarichi dei vasi. Verifica funzionalità con lavaggio forzato e relativo riempimento Controllo pozzetti: Controllare lo stato generale e l'integrità dei chiusini dei pozzetti, della base di appoggio e delle pareti laterali. ogni Mesi ogni 5 Anni 3 Ispezione gronde e pluviali ogni Mesi.3 Interventi manutentivi e frequenze U= intervento eseguito dall utente S= intervento eseguito da specializzato Disostruzione degli scarichi senza rimozione degli apparecchi, manuale o mediante lo smontaggio dei sifoni, l'uso di aria in pressione o sonde flessibili. ogni Anni Per scarico balconi, intervento semestrale eseguito da utente
6 Pulizia pozzetti: I pozzetti devono in generale essere mantenuti sgombri da ostruzioni tramite l'asportazione dei fanghi di deposito e detriti vari ed il lavaggio con acqua a pressione. ogni Anni 3 Pulizia di griglie parafoglie, canali, pozzetti ogni Mesi 4 Sigillatura dei condotti ogni 5 Anni Eventuale spurgo con acqua in pressione.3 Normativa di riferimento EN (canali e pluviali in alluminio o leghe di alluminio); pren 7 (canali e pluviali in rame); EN 04 (canali e pluviali in acciaio con rivestimento metallico a caldo con rivestimento in zinco); EN 04 (canali e pluviali in acciaio con rivestimento metallico a caldo con rivestimento in zinco-alluminio); EN 05 (canali e pluviali in acciaio con rivestimento metallico a caldo con rivestimento in alluminio-zinco); UNI EN 53. Legge 5 marzo 990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; D.P.R. 6 dicembre 99 n.447: "Regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti"; UNI EN 75-4; UNI 983; UNI 6363 (per tubi in acciaio zincato); UNI ISO 6594 (per tubi in ghisa); EN (canali e pluviali in acciaio inossidabili); pren 988 (canali e pluviali in zinco-rame-titanio); UNI EN 607; UNI EN 6; UNI EN 638; UNI EN 77; UNI EN 46. UNI 757 (per tubi in piombo); UNI EN 39 (per tubi in PVC); UNI EN 40 (per tubi in PVC); UNI EN 59 (per tubi in PE); UNI 763 (per tubi in PE); UNI EN 45 (per tubi in PP); UNI EN 75.
7 4. IMPIANTO ELETTRICO - ILLUMINAZIONE 5. Descrizione capitolato ed elaborati di progetto 5. Modalità di uso corretto. 5.3 Anomalie riscontrabili Corto circuiti Situazione anomala di un circuito elettrico che si verifica quando due punti tra cui esiste una tensione vengono accidentalmente collegati con un conduttore di resistenza molto piccola. Difetti di alimentazione di energia elettrica Non corretta alimentazione di energia alle parti elettriche dei macchinari, degli impianti,.. Difetti di isolamento elettrico Non adeguato isolamento delle apparecchiature verso massa o verso terra. Diminuzione di tensione Calo della tensione di alimentazione afferente alle apparecchiature elettriche. 5.4 Controlli U= controllo eseguito dall utente S= controllo eseguito da specializzato Quadri elettrici, prese ed interruttori, connessioni, contatori Enel: Controllo quadri elettrici: Dovranno essere oggetto di controllo stato degli interblocchi elettrici (si procederà effettuando delle manovre di apertura e chiusura) e la pressione di serraggio delle lame dei sezionatori e delle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori. Controllo visivo delle cassette e delle spie, prove delle serrature Verifica del funzionamento degli interruttori differenziali di sicurezza Verifica del funzionamento degli interruttori bipolari degli orologi temporizzatori, ecc. Verifica delle condizioni dei fusibili e delle batterie tampone Ogni 6 Mesi Ogni 3 Mesi Ogni 3 Mesi Ogni 3 Mesi Ogni 3 Mesi
8 6 Verifica del funzionamento delle prese e degli interruttori Ogni 3 Mesi 7 Misura dei valori dei conduttori di terra Ogni 6 Mesi 8 9 Verifica delle connessioni delle pres e degli interruttori Controllo generale impianto elettrico: Controllare : che i vari componenti (quali conduttori, ecc.) siano in buone condizioni, che siano presenti cartelli indicatori degli schemi elettrici, che i conduttori di protezione arrivino fino al nodo equipotenziale (tramite controlli a campione), che i componenti (quali connessioni, pozzetti, capicorda, ecc.) del sistema di dispersione siano in buone condizioni e non ci sia presenza di corrosione di detti elementi, che siano in buone condizioni i serraggi dei bulloni, lo stato generale e l'integrità dei contenitori a vista, dei coperchi delle cassette e delle scatole di passaggio, verificando anche la presenza delle targhette nelle morsetterie, che ci sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitare corto circuiti, lo stato degli interblocchi elettrici con prova delle manovre di apertura e chiusura, che vi sia la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori e delle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori, l'efficienza delle lampade di segnalazione e delle spie di segnalazione dei sezionatori di linea. Ogni 6 Mesi Ogni 6 Mesi Illuminazione interna: 3 Esame visivo corpi illuminanti: verifica dello stato degli scafi, dei proiettori, delle parabole, delle schermature, delle griglie, dei binari, delle sospensioni Misura del livello di illuminamento al fine di valutare eventuali cali di rendimento Controllo del funzionamento delle apparecchiature di comando punti luce Ogni mesi Ogni mesi Ogni mesi
9 4 5 Controllo del funzionamento meccanico degli interruttori automatici di protezione Controllo dello stato di conservazione delle apparecchiature di accensione e rifasamento Ogni 6mesi Ogni 6 mesi Illuminazione esterna: Controllo visivo dello stato di conservazione dei corpi illuminanti Controllo funzionamento delle lampade corpi illuminanti Controllo funzionamento dei comandi manuali remoti Controllo funzionamento e messa a punto orologio e crepuscolare Controllo funzionamento interruttori automatici di protezione Controllo dello stato di conservazione delle apparecchiature di accensione e rifasamento Ogni mesi Ogni 3 mesi Ogni mesi Ogni 6 mesi Ogni 6 mesi Ogni 6 mesi Illuminazione di emergenza: Controllo funzionamento sistemi di alimentazione a tampone Esame visivo dei corpi illuminanti: verifica degli scafi e delle schermature Ogni 3 mesi Ogni mesi 3 Controllo funzionamento lampade Ogni 3 mesi 4 Controllo stato batterie a tampone Ogni mesi 5.5 Interventi manutentivi e frequenze U= intervento eseguito dall utente S= intervento eseguito da specializzato
10 Quadri elettrici, prese ed interruttori, connessioni, contatori Enel: Riserraggio dei morsetti di connessione Ogni 6 mesi Lubrificazione delle cerniere e delle serrature Ogni 6 mesi 3 Sostituzione di fusibili e batterie All occorrenza Illuminazione di emergenza: Pulizia degli scafi, dei proiettori, delle schermature Ogni 4mesi Serraggio dei fissaggi meccanici e delle connessioni elettriche Ogni 4 mesi 3 Sostituzione delle lampade e delle batterie All occorrenza Si richiede controllo e relativa certificazione dell impianto (con rilascio di certificazione di avvenuta verifica da conservare nel registro di manutenzione) da parte di un ente certificatore riconosciuto, con cadenza biennale.
11 5. IMPIANTO DI ASCENSORE O APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO PER DISABILI 6. Descrizione Vedi cap. 5 capitolato ed elaborati di progetto 6. Modalità di uso corretto Il gestore dell'immobile, oltre a rispettare scrupolosamente le indicazioni contenute nel presente Piano di Manutenzione, dovrá registrare e segnalare la comparsa di eventuali anomalie dell'impianto. 6.3 Anomalie riscontrabili Difetti degli ammortizzatori Difetti degli ammortizzatori pneumatici o ad accumulo di energia. Difetti dei dispositivi di blocco Cattivo funzionamento di dispositivi di blocco. Difetti del limitatore di velocità Velocitá del limitatore di velocità non adeguata e, quindi, da verificare. Difetti del paracadute Comportamento difettoso del paracadute della cabina ascensore con conseguenti valori non adeguati di energia assorbita in caso di sua attivazione. Difetti di isolamento elettrico Non adeguato isolamento delle apparecchiature verso massa o verso terra. 6.4 Controlli U= controllo eseguito dall utente S= controllo eseguito da specializzato Controllo generale ascensore Dell'impianto fisso di trasporto si dovranno verificare: lo stato generale della cabina ed in particolare le serrature, i sistemi di bloccaggio ed i leveraggi delle porte, gli interruttori di fine corsa e di piano, le condizioni generali e lo stato di usura delle funi controllando anche il normale scorrimento delle stesse, il corretto funzionamento di tutte le apparecchiature elettromeccaniche, delle cinghie e delle pulegge, l'efficienza del paracadute, del limitatore di Ogni 6 mesi
12 velocità e degli apparati di sicurezza, l'integrità delle guide, dei pattini e degli organi di scorrimento presenti nel vano corsa, la presenza dei cartelli di segnalazioni e indicatori delle caratteristiche dell'impianto, che la fossa ascensore sia libera da materiale di risulta. Controllo interruttori ascensore: Controllare l'efficienza degli isolatori di poli degli interruttori a volume d'olio ridotto, il livello dell'olio di tali interruttori e la pressione del gas a freddo. Verificare inoltre il regolare funzionamento dei motori, dei relè, dei blocchi a chiave e dei circuiti ausiliari. Ogni 6 mesi 3 Controllare l'eguagliamento delle funi e delle catene dell'ascensore. Ogni 6 Mesi 4 Verifica funzionalità pulsantiera di comando Ogni 6 Mesi 5 Verifica presenza protezioni organi di movimento Ogni 6 Mesi 6 Verifica condizioni contrappeso Ogni 6 Mesi Interventi manutentivi e frequenze U= intervento eseguito dall utente S= intervento eseguito da specializzato Sostituzione appareccchiature elettromeccaniche Sostituire le apparecchiature elettromeccaniche degradate o comunque mal funzionanti. Ogni 6 Mesi Sostituire le funi qualora i fili integri che le compongono raggiungano una sezione stimabile pari a meno del 90 % di quella originaria. All occorrenza 3 Ingrassaggio funi o pistoni Ogni 6 Mesi
13 Normativa di riferimento D.P.R n.547 (Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro); Legge n.46 (Norme per la sicurezza degli impianti); D.P.R n.447 (Regolamento di attuazione della L n.46 in materia di sicurezza degli impianti); D.M (Approvazione del modello di dichiarazione di conformità dell impianto alla regola dell arte di cui all art.7 del regolamento di attuazione della L n.46, recante norme per la sicurezza degli impianti); D.P.R. n.6 del 999; UNI EN 8-/; UNI EN 67; UNI ISO 490-//3/5/6; UNI 875; UNI 8999; UNI 980; UNI 05; UNI 06. Si richiede controllo e relativa certificazione dell impianto (con rilascio di certificazione di avvenuta verifica da conservare nel registro di manutenzione) da parte di un ente certificatore riconosciuto, con cadenza biennale. 6. IMPIANTI DI MESSA A TERRA 7. Descrizione Capitolato ed elaborati di progetto 7. Modalità di uso corretto Il gestore dell'immobile, oltre a rispettare scrupolosamente le indicazioni contenute nel presente Piano di Manutenzione, dovrà registrare e segnalare la comparsa di eventuali anomalie dell'impianto. 7.3 Anomalie riscontrabili Corrosione Puó essere di tipo chimico o elettrochimico; il secondo caso, che si verifica quando due metalli diversi sono a contatto e immersi in liquido salino, non riguarda in genere i sistemi edilizi. Il primo caso é invece assai frequente: infatti si parla di corrosione chimica quando agenti atmosferici (ossigeno, umiditá, anidride carbonica, anidride solforosa,ecc.) attivano nei metalli la loro trasformazione in ossidi. Lo strato di ossido che si forma puó essere piú o meno compatto e, in base a questo, la corrosione procede piú o meno in profonditá. La corrosione interessa tipicamente i ferri d'armatura, i componenti metallici degli impianti (tubazioni di adduzione, scambiatori,..) e piú in generale gli elementi metallici non protetti adeguatamente in relazione a tale fenomeno. Difetti di isolamento elettrico Non adeguato isolamento delle apparecchiature verso massa o verso terra.
14 7.4 Controlli U= controllo eseguito dall utente S= controllo eseguito da specializzato Controllo strumentale dei valori dei singoli dispersori Ogni mesi Controllo della continuità elettrica della rete Ogni mesi 3 Controllo connessioni dispersori Ogni 6 mesi 4 Controllo connessioni e giunzioni impianto captazione con impianto dispersione Ogni mesi 5 Controllo cartelli indicatori Ogni mesi 6 Controllo collegamenti interni Ogni 6 mesi 7 Controllo strumentale impianto interno con misurazione sui punti di utilizzo Ogni 6 mesi 7.5 Interventi manutentivi e frequenze U= intervento eseguito dall utente S= intervento eseguito da specializzato Ingrassaggio dei bulloni pressacavo sui dispersori Ogni mesi Serraggio dadi connessioni dispersore Ogni mesi 3 4 Normativa di riferimento D.P.R. 547/955; Legge 86/968; CEI. fasc. 06 bis; CEI.8 fasc. 85; CEI 64.8 fasc. 96; della Legge 5 marzo 990 n.46, in materia di sicurezza degli impianti". CEI. fasc. 47 e variante S 468; CEI S/43 - Impianti di terra negli edifici civili - Raccomandazioni per l'esecuzione; Legge 5 marzo 990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti"; D.P.R. 6 dicembre 99 n.447: "Regolamento di attuazione Si richiede controllo e relativa certificazione dell impianto (con rilascio di certificazione di avvenuta verifica da conservare nel registro di manutenzione) da parte di un ente certificatore riconosciuto, con cadenza biennale.
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