Programma Servizio Idro-Meteo-Clima di ARPA Emilia-Romagna

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1 Programma 2010 Servizio Idro-Meteo-Clima di ARPA Emilia-Romagna Dicembre 2009

2 INDICE INDICE... 2 INTRODUZIONE: PRIORITÀ DI PROGRAMMA DI ARPA-SIMC Previsioni ed effetti dei cambiamenti climatici: proposta di un Osservatorio Clima Presidio integrato dei fattori di rischio idrologico ed idrogeologico. Il ruolo di Centro Funzionale della regione Emilia-Romagna Modellistica numerica e radarmeteorologia per la Protezione Civile Attività istituzionali in campo ambientale: inquinamento dell aria e del mare Servizi DI MONITORAGGIO E PREVISIONE Previsioni meteorologiche, climatologiche, del disagio bioclimatico e meteo-marine Previsioni meteorologiche Previsioni climatiche Disagio Bioclimatico e Previsioni degli allergeni Previsioni meteo-marine Monitoraggio integrato meteorologico e idrologico RIRER e Radar Elaborazione e previsione dati idrologici Modellistica Idro Centro Funzionale Regionale idrometeo per la Protezione Civile Centro di competenza in modellistica e radarmeteorologia e progetto ModMet Monitoraggio e previsione agrometeorologica Meteorologia ambientale e modellistica della qualità dell aria SUPPORTO TECNICO RER ATTIVITÀ PER STUDI/PROGETTI REGIONALI, NAZIONALI, UE, INTERNAZIONALI Progetti regionali Alluv Monitoraggio e modellistica dell'intrusione del cuneo salino nel delta del fiume Po Monitoraggio idrologico portate /aggiornamento scale di deflusso Base Alpha: campagna di misure intensiva per lo studio degli scambi di energia tra il suolo e l atmosfera, il contenuto d acqua disponibile nel terreno, la turbolenza nella bassa troposfera Previbalneazione: sviluppo di un sistema di previsione dell inquinamento occasionale delle acque di balneazione dell Emilia-Romagna Rischio Costiero: attività meteomarine in collaborazione con la Protezione Civile Regionale per il biennio NINFA Extended Manutenzione evolutiva NINFA (potenziamento centro di calcolo) Indagine sul consumo di biomassa legnosa in Emilia-Romagna CO2:Valutazione dell assorbimento di CO2 dal comparto forestale Tecnologie da satellite per la valutazione della qualità dell aria Supersito: progetto per la realizzazione di un sistema di monitoraggio dell inquinamento atmosferico. Ristrutturazione della Base di San Pietro Capofiume Sito Web Siccità Sp-Agro Servizio Idro-Meteo-Clima 2

3 Zonazione Progetti nazionali Agroscenari: Scenari di adattamento dell agricoltura italiana ai cambiamenti climatici Ambiente Salute MOD-MET 2: Modellistica Meteorologica Numerica finalizzata alla previsione meteorologica a brevissimo, breve e medio termine MOD PO Nebbia Progetti Europei MACC (Monitoring Atmospheric Composition and Climate) Micore Coastance Water Core Weather Partecipazione a gruppi di lavoro nazionali e internazionali ATTIVITÀ DI PREVISIONE IDROMETEO SU SPECIFICA RICHIESTA ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE/DIFFUSIONE DATI AMBIENTALI Organizzazione convegni Educazione ambientale SCHEMA DI BUDGET APPENDICE A : TABELLA RIEPILOGATIVA DEI PROGETTI LISTA DI SIGLE E ACRONIMI USATI NEL TESTO E NELLE APPENDICI Servizio Idro-Meteo-Clima 3

4 INTRODUZIONE: Ad un anno dalla modifica della struttura organizzativa interna che si è resa necessaria anche a causa della nomina del nuovo Direttore Generale e del Direttore del SIMC, si evidenzia un buon livello di assestamento della Struttura Tematica. Il processo di integrazione delle attività che venivano prima svolte in altre Aree, diverse da quelle attuali, sembra ormai ben avviato. Nello specifico, sia il Centro Funzionale, ora trasferito all Area Reti e CF, sia le attività nel settore climatico, ora inserite all interno dell Area Agrometeorologia, Territorio e Clima, sono state ben assimilate e con esse anche il processo di trasferimento di personale all interno del SIMC che si è reso necessario e che non sembra aver determinato ripercussioni negative ma anzi ha sviluppato nuove sinergie interne e collaborazioni promettenti. Ne è un esempio la buona integrazione del personale che operava nel settore Clima (interno alla non più esistente Area Sala Operativa, Centro Funzionale e Clima) ora collocato all interno dell Area Agrometeorologia e Territorio, dove sicuramente trova terreno fertile e le competenze necessarie per trasferire i risultati delle attività di ricerca e sviluppo svolte nel campo dei cambiamenti climatici, a beneficio di nuove applicazioni in studi di impatto sul territorio e sulle attività umane, che sicuramente rappresentano uno degli obiettivi strategici del SIMC. Parallelamente, anche la criticità che veniva esposta nel programma delle attività del 2009 relativa alla non ottimale integrazione del SIMC all interno di Arpa sembra essere in buona parte superata, anche grazie all efficace azione svolta dal Tavolo di Coordinamento dell Agenzia presieduto dalla Direzione Tecnica. Nel 2009, nel corso di importanti riunioni di coordinamento tra la DT e i Centri Tematici Regionali (CTR), le Strutture Tematiche e i Servizi Centrali dell Agenzia, si sono discusse varie tematiche connesse allo sviluppo di servizi e progetti sulle matrici Aria e Acqua marino costiera (da svolgersi ancora l incontro sulle Acque Interne). Questi incontri hanno evidenziato l importanza del confronto tecnico che permette, sia l integrazione delle competenze e delle risorse disponibili, sia la non duplicazione di sforzi su tematiche di interesse comune. L incontro sul tema delle acque marine di balneazione avvenuto presso la ST SOD (Daphne) ha permesso, ad esempio, di porre le premesse per lo sviluppo di una rilevante azione progettuale comune che sarà finanziata nel 2010 dalla Regione (DG Ambiente e difesa del suolo e della costa con il sostegno anche della DG Sanità e politiche sociali) centrata sulla realizzazione di previsioni della qualità delle acque di balneazione, in ottemperanza agli obblighi comunitari previsti dalla nuova direttiva UE 2006/7/CE, recepita nell ordinamento italiano dal D.Lgs 116/2008. Anche nel settore delle acque fluviali interne regionali il SIMC ha visto riconosciuto il proprio ruolo di gestore del monitoraggio idrologico delle portate, elemento essenziale per garantire il processo di controllo della qualità delle acque, previsto dalla recente normativa europea (Direttiva CE2000/60 sulla Qualità delle Acque) e nazionale (D.Lgs. 156/2006). Nel 2009, a seguito di un importante azione di coordinamento con il CTR acque interne della DT, è stato elaborato un importante progetto di monitoraggio delle portate e di ricalibrazione delle scale di deflusso sui bacini regionali, in stretta connessione con le attività di monitoraggio della qualità delle acque gestito dalle sezioni provinciali (Servizi Sistemi Ambientali) con il coordinamento della Direzione Tecnica. Nel corso del 2010 il SIMC sarà impegnato, accanto alle attività istituzionali che hanno come core business il capillare presidio del monitoraggio meteorologico e idrologico e la realizzazione di previsioni meteorologiche a scala provinciale ad uso sia generalista che specialistico (esempio: servizio Teleneve per le Autostrade), in attività di sviluppo focalizzate sulle modellistiche meteorologica, marina, idrologica e della qualità dell aria. Queste attività, che hanno una notevole componente di ricerca e sviluppo, e usufruiscono di risorse da progetti regionali e nazionali (si Servizio Idro-Meteo-Clima 4

5 ricorda che il SIMC è Centro di Competenza Nazionale per la Modellistica Meteorologica e la RadarMeteorologia e riceve dal Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, un finanziamento annuale rilevante), alimentano da un lato le attività operative della Sala Operativa meteo e del Centro Funzionale regionale e, dall altra, hanno vita a sè e si concatenano tra loro al fine di produrre servizi/prodotti polivalenti a scala nazionale, regionale e provinciale, sino a quella locale dei singoli comuni. Il sistema modellistico operativo al SIMC ha raggiunto un notevole livello di integrazione che si basa in prima battuta sulle catene modellistiche meteorologiche (modellistica COSMO, deterministica e di ensemble) che, oltre a offrire i prodotti modellistici necessari ai previsori meteo, garantisce l input meteorologico all intera modellistica della Qualità dell Aria (catene NINFA), alla modellistica (deterministica e di ensemble) idrologico-idraulica sull intero bacino del Po, sul Reno e sui bacini romagnoli e offre anche l input per le attività tecniche dell Area Agrometeorologia, Territorio e Clima. L attività nel settore della radarmeteorologia che, come si accennava l anno scorso, sta prendendo sempre più corpo grazie anche alla ormai strutturata ed operativa rete radar nazionale, vedrà nel 2010, un ulteriore sviluppo necessariamente coordinato a livello nazionale. Nel campo della Climatologia e dei Cambiamenti Climatici sono stati raggiunti due importanti traguardi nel corso del 2009: la pubblicazione dell Atlante Climatico regionale e la produzione di scenari locali di cambiamento climatico, nell ambito del progetto comunitario ENSEMBLE. Questi scenari ottenuti sono la linfa necessaria per permettere successivi studi di impatto in vari settori (es: l Agricoltura), lo sviluppo di scenari di disponibilità di risorsa idrica (il SIMC è stato coinvolto dalla DG Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa nel progetto Interreg IVC WaterCore), nel settore dei trasporti (progetto UE-FP7 Weather), per la valutazione di impatti sulla fascia costiera (progetto UE-FP7 COSTANCE), che costituirà senza dubbio un importante tema integrante anche all interno dell Agenzia (collaborazione stretta con la Direzione Tecnica nella gestione delle problematiche di erosione della fascia costiera). Nell ambito del progetto MODPO, è stato realizzato nel corso degli ultimi 5 anni presso l Area Idrologia, il moderno sistema di modellistica idrologica del PO, e ormai entrato in fase operativa, potrà essere testato già dal prossimo 2010 a supporto di tutti gli Enti che a vario titolo operano nel Bacino del Po (AIPO, Protezione Civile Nazionale, regioni Piemonte, Lombardia, Emilia- Romagna e Veneto, Autorità di Bacino del Po) e del Centro Funzionale regionale, permettendo un grande salto di qualità per nella previsione del rischio idraulico sul territorio regionale. Tale sistema modellistico, così come tutta l attività di monitoraggio e di previsione meteorologica e idrologico-idraulica, si avvarrà dei dati della rete RIRER per il monitoraggio idro-meteopluviometrico che il SIMC continua a gestire garantendone la manutenzione. Si sottolinea anche in questa sede di stesura del programma 2010 l importanza di mantenere un adeguato livello di manutenzione del sistema di monitoraggio RIRER che è il fulcro e l asse portante necessario a garantire il controllo del rischio meteorologico ed idrogeologico-idraulico del territorio, acuito sempre più dall elevato livello di antropizzazione. Negli ultimi anni l insicurezza nell ottenere i finanziamenti nazionali e regionali, necessari a garantire il livello quali-quantitativo della funzionalità della rete RIRER, ha creato non poche ansie e preoccupazioni che ci si augura di non rivivere nel prossimo futuro, visto che il buon funzionamento del sistema di monitoraggio idrometeopluvio è elemento essenziale per rendere efficace l azione di riduzione del rischio territoriale residuo, innescato dal verificarsi di eventi meteorologici, idrogeoloigici e idraulici di elevata intensità. Infine, nel prossimo 2010, si festeggerà il venticinquesimo anno di esistenza del Servizio Meteorologico Regionale in Emilia-Romagna che, dopo varie vicissitudini (prima collocato all interno dell ERSA, poi dell Assessorato all Agricoltura ed infine nell Arpa) è ora denominato Servizio Idro-Meteo-Clima. Nel corso degli anni il Servizio ha assunto una dimensione considerevole e realizza, ora, una notevole quantità di prodotti/servizi che lo rendono, a pieno Servizio Idro-Meteo-Clima 5

6 titolo, una struttura di eccellenza nel palcoscenico nazionale. La funzione di Centro di Competenza nella modellistica meteorologica nazionale e nella RadarMeteorologia è un esempio di quale sia il ruolo del SIMC dell Arpa anche in ambito nazionale. Il 2010 sarà quindi un anno particolare, che vedrà l organizzazione di un convegno (data da stabilire) che permetterà di fare il punto di stato dell arte delle conoscenze meteorologiche-idrologiche-agronomiche-ambientali e degli strumenti di monitoraggio e previsione già disponibili e sui processi/progetti di sviluppo futuri. Servizio Idro-Meteo-Clima 6

7 0. PRIORITÀ DI PROGRAMMA DI ARPA-SIMC Nel cap.0 sono descritte le attività che rivestono carattere prioritario per il SIMC e che si inquadrano nell ambito del preliminare di programma 2010 di ARPA, recentemente proposto alla Regione. 0.1 Previsioni ed effetti dei cambiamenti climatici: proposta di un Osservatorio Clima I segnali di cambiamento climatico, pur con differenze talvolta elevate, sono rilevabili anche (e spesso ancor più) a scale spaziali minori, come ad esempio quelle della nostra regione. Dall analisi statistica delle serie di dati disponibili realizzate da ARPA-SIMC emerge una diminuzione delle precipitazioni negli ultimi 50 anni, così come un altrettanto notevole aumento delle temperature, soprattutto nel periodo estivo e nei valori massimi. In particolare le precipitazioni hanno assunto delle caratteristiche quasi tropicali, sempre più intense e di breve durata, piuttosto che deboli e di più lunga durata. Le conseguenze che tali mutamenti climatici potranno determinare anche nel territorio della nostra regione, caratterizzata da un elevata vulnerabilità sono molteplici: aumento del rischio idrologico-idraulico (dissesti e inondazioni), impatto sulla disponibilità della risorsa idrica connesso al probabile aumento delle situazioni di siccità, impatto sul sistema energetico, aumento del livello dell Adriatico e della frequenza di mareggiate con conseguente accelerazione dell erosione delle coste, della salinità negli estuari e nei delta a causa dell ingresso del cuneo salino. Date tali premesse, diverrà sempre più strategico per ARPA sviluppare studi e proporre azioni di adattamento al cambiamento climatico, che sono orientate a limitare i danni potenziali delle conseguenze di tale cambiamento e, al contrario, sfruttarne le opportunità. Per controllare le interazioni tra il sistema energetico, la qualità dell aria ed il sistema climatico sarebbe quindi utile la costituzione in ARPA ( ) di un Osservatorio Clima che garantisca una serie di servizi e la produzione di periodici rapporti in merito a: - lo stato del clima regionale e degli scenari di cambiamento a scala regionale; - gli impatti del cambiamento climatico per l ambiente, la salute, i sistemi socio-economici regionali; - proposte di azioni di adattamento agli impatti.del cambiamento climatico sugli ecosistemi naturali (es: aree costiere, bacini idrografici), la biodiversità della flora e della fauna, i sistemi sociali (es: rischio sulla salute) e le attività umane (es: attività agricola, produzione e consumo di energia) presenti sul territorio regionale; - il sistematico monitoraggio delle emissioni di gas serra prodotte dal sistema regionale; - possibili politiche di mitigazione; - valutazione delle alterazioni climatiche a scala locale indotte dall urbanizzazione intensiva, dai flussi di calore antropogenico che generano isole di calore ed altre alterazioni micrometeorologiche, degli effetti delle politiche energetiche sulla qualità dell aria e sulla salute a scala regionale. 0.2 Presidio integrato dei fattori di rischio idrologico ed idrogeologico. Il ruolo di Centro Funzionale della regione Emilia-Romagna. Le attività caratterizzanti la difesa del suolo e il presidio dei fattori di rischio idrologico ed idrogeologico sono classificabili in base alla tempistica con cui tale presidio deve attuarsi: si parla di attività di tempo reale e di tempo differito. Le attività di tempo reale attengono alla valutazione speditiva del rischio idrogeologico e idraulico sul territorio, determinato dal verificarsi di situazioni meteorologiche avverse (precipitazioni intense, nevicate, mareggiate etc..). La finalità all interno del SIMC oppure presso la Direzione Tecnica, in stretta collaborazione con i CTR che presidiano le matrici Aria e Acqua e le tematiche Energia e Salute Servizio Idro-Meteo-Clima 7

8 di queste attività è realizzare e diffondere avvisi meteo e di criticità idrogeologico-idraulica a supporto del sistema di protezione civile nazionale e regionale in ottemperanza a quanto stabilito dalla Direttiva PCM del 27/2/2004 Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile. Analogamente a quanto svolto negli anni passati, e precisamente a partire da novembre 2005, da quando è diventato operativo presso ARPA-SIMC il Centro Funzionale dell Emilia-Romagna, anche nel 2010 ARPA SIMC presidierà queste attività in qualità di Centro Funzionale regionale (CFR). Le attività di tempo differito di difesa del suolo si esplicano invece attraverso misure, analisi ed elaborazione dei dati storici raccolti, redazione di rapporti meteo-idrologici su eventi di piena appena trascorsi, analisi idrogeologiche del territorio, e sono finalizzate alla costruzione di supporti tecnici necessari per la pianificazione territoriale su tempi medio-lunghi (mesi-anni). L insieme di queste azioni permette, agli Enti ed organismi che in Regione a vario titolo si occupano di sicurezza del territorio, di definire le strategie e azioni più approppriate, ad es. mediante progettazione di sistemi di difesa attiva e passiva dai rischi naturali, siano essi l innesco di dissesti idrogeologici, alluvioni fluviali, erosioni dei suoli e delle aree costiere, subsidenza, crisi delle risorse idriche, ingressioni saline, periodi prolungati di siccità, etc. Durante il 2010 il SIMC approfondirà il consolidamento di questa attività in collaborazione con la Direzione Tecnica (CTR acqua), nel tentativo di capitalizzare le conoscenze disponibili e condividerle in maniera proficua. In particolare è auspicabile che gli strumenti modellistici idrologici messi a punto dal SIMC possano essere usati anche come supporto della pianificazione (ad esempio della risorsa idrica nei periodi di magra, si vedano i progetti Pedro e Pedrito) e allo stesso tempo che le competenze e la modellistica usata come strumenti di pianificazione, dalla ex- Ingegneria Ambientale (ora confluita nella Direzione Tecnica) possano essere in qualche modo utilizzate anche al CFR del SIMC per fornire supporto alla difesa del suolo. 0.3 Modellistica numerica e radarmeteorologia per la Protezione Civile La funzione di Centro di Competenza in Modellistica Numerica e Radarmeteorologia, all interno del sistema nazionale di Protezione Civile e a supporto dei Centri Funzionali, rappresenta senza dubbio anche per il 2010 una funzione molto rilevante svolta da ARPA-SIMC a scala nazionale. Le attività più consolidate sono inquadrate all interno del progetto MODMET2 che dà continuità al precedente progetto MODMET. Le attività di Centro di Competenza prevedono la fornitura al sistema dei Centri Funzionali e al DPCN di prodotti e di know-how nel settore delle previsioni meteorologiche numeriche (sia di tipo deterministico che probabilistico di ensemble), del monitoraggio meteorologico, della previsione dello stato del mare, della radarmeteorologia e del nowcasting. L ampio spettro delle attività da svolgere rende necessario il coinvolgimento di tutte le aree di SIMC includendo anche lo Staff Amministrazione e Progetti Internazionali che ricopre un ruolo fondamentale nella gestione economico-amministrativa della convenzione. Per ciò che riguarda la modellistica previsionale, i sistemi di riferimento sono attualmente il sistema COSMO LAMI, per le previsioni deterministiche fino a tre giorni, ed il sistema COSMO LEPS, per le previsioni probabilistiche fino a 5 giorni. Nel corso del 2010 proseguirà inoltre la sperimentazione del nuovo sistema di Ensemble COSMO SREPS, ottimizzato per il breve termine (1-2 giorni) svolta all interno del Progetto COSMO CONSENS di cui ARPA-SIMC è coordinatore. Durante il 2010 l attività di sviluppo legata all assimilazione dati verrà portata avanti su più fronti. L utilizzo dei profili verticali ricavati da satellite tramite tecnica variazionale entrerà in sperimentazione pre-operativa; proseguirà la collaborazione con l Unità Radarmeteorologia Radarpluviometria Nowcasting e Reti non convenzionali per l assimilazione dei dati di pioggia ( Rain Rate ) stimata da dati radar; verranno sperimentati alcuni schemi per la stima dell umidità del suolo; verrà implementato un pacchetto di monitoraggio del ciclo di nudging per consentire un analisi delle impostazioni attuali e permettere di introdurre modifiche consistenti con l utilizzo delle nuove tipologie di dati. All inizio del 2010 sarà avviata la seconda fase della campagna Servizio Idro-Meteo-Clima 8

9 BASE ALFA, presso la base di S. Pietro Capofiume (la prima fase è stata effettuata nel 2009), durante la quale verranno effettuate numerose osservazioni meteorologiche che dovrebbero consentire una più accurata diagnosi dei problemi del modello COSMO nella previsione dei parametri superficiali in Val Padana. Nel corso dell anno proseguirà l implementazione del ciclo di assimilazione rapido, COSMO RUC, sui sistemi di calcolo interni di SIMC. COSMO RUC costituirà inoltre la catena di base sulla quale sperimentare le analisi LAMA28 (ad alta risoluzione con l introduzione dei dati provenienti dalle reti locali) necessarie alle applicazioni dell Area Meteorologia Ambientale marina e Oceonografica. L Area Modellistica continuerà le varie collaborazioni interne nel settore della modellistica dello stato del mare, del controllo di qualità dei dati e della gestione e manutenzione evolutiva dei sistemi di calcolo e delle librerie applicative di SIMC. Nel corso del 2010 proseguirà l attività di sviluppo di tecniche per la calibrazione delle precipitazioni di COSMO LEPS in collaborazione con l Area Centro Funzionale e Reti di Monitoraggio Idrometeo. Durante il 2010 proseguirà l attività di verifica oggettiva dei prodotti previsionali che, oltre ad un costante aggiornamento delle metodologie e del SW, prevede la scrittura di rapporti trimestrali e lo svolgimento di riunioni periodiche che rappresentano un momento importante di scambio tra chi gestisce la modellistica e chi ne fa un uso operativo all interno del servizio. Le attività di elaborazione di prodotti radar-meteorologici saranno prevalentemente indirizzate alla stima della precipitazione associata al passaggio dei sistemi meteorologici. In particolare nel corso del 2010 saranno validate le modalità di produzione applicate e verranno valutate le modalità di combinazione delle informazioni radar con le informazioni provenienti dalla rete pluviometrica superficiale. Come per i prodotti modellistici, l applicazione delle stime di precipitazione in campo idrologico sarà un importante area di collaborazione con l Area Idrologia di SIMC. Nel corso del 2010 verrà approfondita la tematica delle previsioni a brevissimo termine (nowcasting). A tutt'oggi questa tematica è trattata per mezzo della metodologia definita NOWMOS, sviluppata internamente a SIMC; nel corso dell'anno verranno valutate ulteriori metodologie per il nowcasting. Inoltre particolare attenzione verrà dedicata al problema della visualizzazione operativa e della sovrapposizione di informazioni provenienti da fonti diverse. Infine il SIMC svolgerà, in continuità con quanto già in essere, l attività di supporto tecnicoscientifico al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale nella conduzione dei contratti in essere per la realizzazione della rete radar nazionale e la sua attività operativa. In quest ambito continuerà la partecipazione di SIMC ai gruppi di lavoro sulla qualità del dato radar, sulla qualità dei prodotti di stima della precipitazione, sulla definizione dei nuovi prodotti del network radar. Nel 2010 verrano testati in modalità operativa i prodotti derivanti dall ammodernamento del sistema radar di San Pietro Capofiume. 0.4 Attività istituzionali in campo ambientale: inquinamento dell aria e del mare Nel corso del 2010 verrà ulteriormente rafforzata la attività istituzionale svolta da SIMC in campo ambientale, in particolare per quanto riguarda la qualità dell aria e l ecosistema marino-costiero, consolidando ulteriormente le collaborazioni con i propri referenti istituzionali (Regione e Province ed EE.LL.) e con le altre strutture ARPA. Per quanto riguarda la matrice aria, SIMC svolge, in collaborazione col Centro Tematico Regionale Aria, attività istituzionali di supporto alla valutazione e gestione della qualità dell aria. Nel 2010 gran parte di tali attività saranno realizzate nell ambito di specifici progetti a finanziamento regionale che garantiranno le risorse necessarie a sviluppare e realizzare i servizi di previsione richiesti dalle norme e dagli accordi vigenti. Tra questi si ricorda l accordo col Ministero dell Ambiente, ai sensi del DM 16 ottobre 2006, finalizzato alla realizzazione del Programma di finanziamenti per le esigenze di tutela ambientale connesse al miglioramento della qualità dell aria e alla riduzione delle emissioni di materiale particolato in atmosfera nei centri urbani., che ha dato luogo al progetto NINFA-Extended, e l accordo di programma sulla qualità Servizio Idro-Meteo-Clima 9

10 dell'aria "per la gestione dell'emergenza da PM10 e per il progressivo allineamento ai valori fissati dalla UE di cui al DM 02/04/2002, n. 60" tra Regione Emilia Romagna Province, Comuni capoluogo e Comuni superiori a abitanti, per la cui applicazione viene realizzato un servizio regolare di previsioni della qualità dell aria. Per quanto riguarda l ecosistema marino-costiero, in risposta ad una esplicita domanda istituzionale formulata dagli Assessorati alla Sanità ed all Ambiente in seguito alla pubblicazione del D.Lgs 116/2008 relativo alla gestione della qualità delle acque di balneazione, è stato formulato il progetto di Sviluppo di un sistema di previsione dell inquinamento occasionale delle acque di balneazione dell Emilia-Romagna che verrà realizzato nel corso del biennio , coinvolgendo il SIMC in qualità di capofila, il CTR acque, le sezioni Provinciali di Rimini, Forlì- Cesena, Revenna e Ferrara e la Struttura Oceanografica Daphne. Servizio Idro-Meteo-Clima 10

11 1. SERVIZI DI MONITORAGGIO E PREVISIONE 1.1 Previsioni meteorologiche, climatologiche, del disagio bioclimatico e meteo-marine Previsioni meteorologiche All interno del Servizio Idro-Meteo-Clima le attività di previsione meteorologica e climatologica sono svolte dall Unità Operativa Sala Operativa Meteo e dall Area Agrometeorologia, Territorio e Clima. Il programma sarà articolato come segue: Tematica 1: Attività di gestione (o di linea ) e di sviluppo nel settore meteo previsionale. La principale attività operativa consiste nella realizzazione di previsioni meteorologiche a scala provinciale e di prodotti specialistici su richiesta, illustrati in seguito. Le attività di previsione meteo comprendono: - la visualizzazione e stampa dei supporti oggettivi (tabelle, carte); - la redazione quotidiana delle previsioni meteorologiche a brevissimo termine (nowcasting), a breve (2 giorni) e medio termine (5-8 giorni) mediante un processo di interpretazione delle carte meteo e dei prodotti numerici disponibili; - la compilazione dei bollettini di previsione a scala provinciale e loro diffusione su internet, via fax e radio private; - il supporto meteo al Centro Funzionale della Regione Emilia-Romagna; - l attività di verifica delle previsioni meteorologiche soggettive, realizzate il giorno precedente, e delle catene modellistiche in uso al SIMC; - la compilazione di un bollettino settimanale di previsioni a lungo termine (1 mese). Tematica 2: Attività di sviluppo della Sala Operativa. Questa attività, in parte finanziata dai progetti Alluv e ModMet2, è finalizzata al miglioramento dei supporti informativi (mappe, tabelle e grafici) necessari ai previsori, attraverso lo sviluppo di procedure informatiche di accesso agli archivi di dati osservati e previsti e di SW di grafica meteorologica. Nel 2010 si consoliderà il software applicativo sui server del SIMC aggiornando la parte di lancio automatico delle procedure (scheduling) e si metterà a regime l utilizzo dei dati di modellistica importati in un nuovo sistema di archiviazione che consentirà di gestire anche i GRIB edition 2 che saranno il prossimo standard per la distribuzione dei dati di modellistica meteorologica a partire dal Tra le attività di sviluppo svolte in collaborazione con l Area Modellistica Meteorologica e Centro di Competenza Nazionale merita attenzione la diagnostica delle catene modellistiche di ARPA- SIMC, mediante uso di SW specialistico finalizzato alla produzione di report delle catene modellistiche in uso (LAMI, ECMWF ecc..). I tecnici delle due aree collaboreranno, anche nel 2010, alla realizzazione di run di COSMO-LAMI su casi di studio di interesse definiti all interno del Consorzio COSMO allo scopo di indagare quanto gli errori più evidenti del modello dipendano dalla configurazione e dalla versione del modello e dai parametri usati nelle parametrizzazioni fisiche e nella numerica. Come negli anni precedenti i tecnici saranno chiamati a svolgere un intensa attività di reportistica su casi meteorologici accaduti in passato, anche su richiesta di utenti esterni pubblici e privati Previsioni climatiche L attività di sviluppo nel settore clima, (banche dati, previsioni stagionali e scenari climatici) proseguirà attraverso la realizzazione ed il consolidamento dei prodotti di analisi statistica dei dati di archivio. Le attività si basano sulla gestione del DB di dati storici, che sarà arricchito con la digitalizzazione di dati ancora su cartaceo. In tale ambito è da sottolineare il collegamento con Servizio Idro-Meteo-Clima 11

12 l Area Idrologia titolare dell importantissimo ruolo di editing degli Annali Idrologici. I prodotti principali realizzati vengono in generale anche utilizzati per la redazione degli Annali Idrologici, importante attività trasferita al SIMC con il passaggio dell ex Servizio Idrografico alle Regioni, per l annuario di ARPA e per la Relazione sullo Stato dell Ambiente della Regione Emilia-Romagna. Inoltre i dati organizzati nel DB costituiscono la base per la attuazione di progetti di ricerca su previsioni stagionali e climatiche. E in fase realizzazione anche la costituzione di un importante DB di dati climatologici per il Nord Italia a cui concorrono i tecnici delle regioni e delle ARPA di tutto il Nord Italia (progetto ARCIS). Il personale del gruppo clima interno all Area Agrometeorologia,Territorio e Clima opera anche all interno del tavolo Interagenziale costituito da ISPRA (tavolo SCIA) per la realizzazione dell annuario climatico nazionale. Parte delle attività climatologiche saranno svolte su finanziamenti esterni derivati da progetti (Watercore e Weather). Per tutto il 2010, su richiesta del Dipartimento di Protezione Civile, continuerà, su tutto il territorio nazionale, un uso pre-operativo delle previsioni stagionali. Questo prodotto è uno dei risultati dello Special Project SPIT-SPIA (Seasonal Prediction for Italian Agricolture) attivo da due anni presso il Centro Europeo di Reading (ECMWF), che il SIMC porta avanti in collaborazione con CRA- CMA, e ECMWF. All interno di questo progetto e del progetto Europeo ENSEMBLES è stata messa a punto una procedura per produrre previsioni di resa agricola e di irrigazione a partire dalle previsioni stagionali primaverili ed estive regionalizzate sul Nord Italia, che sarà perfezionata nel Sempre nel corso del 2010 si cercherà anche di affinare la tecnica di regionalizzazione mediante un uso ottimale dei dati dei modelli accoppiati CGCM e sarà valutata la possibilità di aumentare il numero delle catene modellistiche che forniscono gli input (i predittori) al sistema di regionalizzazione realizzato, aggiungendo, se disponibili, le previsioni del Centro Climatico del Mediterraneo (CMCC). Parallelamente alle attività che comprendono lo sviluppo di prodotti di tipo climatologico, proseguirà nel 2010 lo sviluppo di metodologie di downscaling statistico applicate a scenari climatici ottenuti con modelli AOGCM. Questo porterà ad una stima dei cambiamenti climatici futuri a scala locale per i periodo e Questi prodotti costituiscono uno dei principali contributi di ARPA-SIMC ai Progetti Europei Watercore, CIRCE e Weather. Nel corso del 2010 continueranno infine le attività relative al Gruppo Dati, un gruppo di natura trasversale mirato alla manutenzione, ottimizzazione e controllo di funzionamento del Data Base Oracle che costituisce il principale archivio dati di ARPA-SIMC. Le attività comprendono il controllo del flusso dei dati osservativi in Oracle, e del continuo funzionamento delle procedure di invalidazione dati ed eventuali manutenzioni delle stazioni, il controllo e l aggiornamento delle informazioni di anagrafica delle stazioni caricate sul data-base, e il miglioramento delle modalità di archiviazione dati in termini di varabili archiviate e reti. Saranno infine messe a punto della procedure di controllo qualità dei dati archiviati in data-base, condivise da tutto ARPA-SIMC Disagio Bioclimatico e Previsioni degli allergeni Continuerà anche nel 2010 la collaborazione tra SIMC e il CTR Ambiente Salute di ARPA per quanto riguarda lo sviluppo e l applicazione operativa di strumenti di previsione del disagio bioclimatico in regione, a supporto del settore Sanità regionale. Nel corso degli anni questi strumenti si sono molto raffinati e permettono di fornire durante il periodo estivo un importante supporto in merito alle misure da adottare per diminuire il disagio prodotto dall occorrenza di onde di calore. In particolare i bollettini realizzati dal SIMC in stretta sinergia con CTR Ambiente Salute sono diffusi a medici e a strutture ospedaliere ubicate su tutto il territorio regionale offrendo, senza dubbio, un supporto alla prevenzione del rischio sanitario che sembra abbia avuto un notevole successo negli anni passati. Va sottolineato come il problema dell impatto delle onde di calore sulla salute sarà sempre più sentito nel futuro, alla luce dei sempre più raffinati scenari di cambiamento del clima prodotti alle varie scale globali e continentale ora disponibili, ancorchè raffinabili e migliorabili, anche alla scala locale. Tale presidio dovrà quindi necessariamente Servizio Idro-Meteo-Clima 12

13 rafforzarsi già a partire dal prossimo anno migliorando ancor di più le sinergie e le collaborazioni all interno dell agenzia e mettere a sintesi diverse competenze necessarie per realizzare un prodotto di utilità. Nel 2010 l Area Agrometeorologia, Territorio e Clima continuerà a coordinare la rete dei pollini allergenici, costituita dalle sezioni di ARPA e da attori pubblici e privati della sanità e della ricerca, con la raccolta ed elaborazione dei dati pollinici e la redazione dei bollettini settimanali tramite il programma originale GEPO, in via di completa revisione per accogliere gli output delle previsioni polliniche. A tal fine continuerà la collaborazione con il CTR Ambiente e Salute per la traduzione, in sede operativa, degli strumenti previsionali sulla diffusione dei pollini allergenici, attraverso l uso del cluster di calcolo disponibile presso il SIMC, e la pubblicazionedelle previsioni sul sito web. Nel 2010, in collaborazione con le strutture della sanità e della ricerca già operanti nel settore, è previsto lo sviluppo di un progetto per favorire le interazioni con le realtà locali interessate ad un maggior dettaglio informativo su base territoriale. I bollettini regionali sono pubblicati sul nuovo sito web dedicato ed in quello nazionale della rete RIMA Previsioni meteo-marine Come negli anni precedenti, l Area di Meteorologia Ambientale, Marina e Oceanografica fornirà anche nel 2010 un servizio di previsione numerica del moto ondoso (sistema MedItaRe), correnti, temperatura, salinità e livello del mare Adriatico (AdriaROMS). Nel 2010 le previsioni numeriche verranno utilizzate per realizzare un servizio prototipale di allertamento costiero secondo le procedure messe a punto nell ambito del progetto rischio costiero realizzato in collaborazione con l Agenzia Regionale di Protezione Civile. Verrà altresì proseguita, nel corso del prossimo anno, la fornitura dei servizi di previsione dello stato del mare su tutti i mari nazionali, sull intero Mediterraneo e su alcune aree costiere al Dipartimento della Protezione Civile nazionale, nell ambito dei compiti di Centro di Eccellenza. Le previsioni di altezza e direzione dell onda verranno verificate sistematicamente con i dati della stazione ondametrica Nausicaa e di altri dati disponibili. 1.2 Monitoraggio integrato meteorologico e idrologico RIRER e Radar Le attività di monitoraggio meteorologico e idrologico, che costituiscono uno dei principali compiti di questo Servizio, sono svolte, in collaborazione, dalle aree Centro Funzionale e Reti di Monitoraggio e Idrologia nonchè dall Unità RadarMeteorologia RadarPluviometria Nowcasting e Reti non convenzionali, con l indispensabile supporto dell area Informatica. Tale funzione, svolta mediante reti di monitoraggio (attualmente quelle gestite dal Servizio sono 7), prevede l impiego di strumentazione fissa, automatica e manuale, mentre campagne di misura ad hoc permettono di acquisire dati e di determinare indicatori specifici per l analisi, la valutazione e la previsione. Le più recenti normative in materia di acque (D.Lgs. 152/99 modificato e integrato dal D.Lgs. 258/00 e la Direttiva 2000/60/CE sulla tutela delle acque) prevedono il monitoraggio integrato degli aspetti qualitativi e quantitativi dei corsi d acqua attraverso l adozione di adeguati programmi di conoscenza per comprendere quanto e come le pressioni antropiche influenzino gli ecosistemi idrici. Per sottolineare la rilevanza di queste attività, è utile ricordare come già nell ormai lontano anno 2000 la Giunta regionale aveva emanato una Direttiva (DG n. 27 del 18/1/2000) dal titolo Gestione della rete regionale di monitoraggio delle acque superficiali. Prima ottimizzazione, sostituita successivamente dalla DG n del 2/8/2002, dove veniva chiaramente prevista la necessità di definire un programma di misure di portata da effettuarsi in corrispondenza temporale con i prelievi di qualità. Per quanto concerne la rete RIRER nei primi mesi del 2010 sarà completata l ottimizzazione della rete con l installazione di 1 stazione sul crinale appenninico presso il Corno alle Scale (BO); tale Servizio Idro-Meteo-Clima 13

14 attività era prevista dal programma per l adeguamento tecnologico delle reti di monitoraggio idrometeopluviometriche, finanziate per un importo di euro dalla Regione Emilia- Romagna con DGR n. 1446/2006. Tra le attività di manutenzione evolutiva si realizzeranno le seguente attività: - completamento dell adeguamento delle frequenze radio delle stazioni idropluviometriche secondo la normativa del D.M. 349/98. Il progetto è per la massima parte finanziato dalla Regione con DGR 2040 del ; - realizzazione delle attività connesse agli interventi di messa in sicurezza del territorio a seguito di eventi e dissesti idrogeologici Ordinanza PCM e ; - collaborazione con il Servizio Geologico e Sismico dei Suoli al loro progetto di acquisizione di una rete freatimetrica da installare lungo gli argini del Fiume Po, con assistenza informatica; - trasformazione di stazioni automatiche termopluviometriche dotate di modulo di memoria a stazioni con datalogger per la trasmissione dati via GPRS, e installazione delle stesse al posto di stazioni meccaniche; - incremento della rete anemometrica regionale con l aggiunta di sensori per la misura del vento a stazioni idropluviometriche esistenti, per una migliore definizione del campo di vento sul territorio regionale. Inoltre si sta pianificando un aggiornamento tecnologico di un lotto di stazioni idropluviometriche, automatiche di vecchia generazione e ormai fuori produzione. Operando in tal modo, nell arco di 3-4 anni l intero parco di stazioni regionali risulterebbe allineato alle più recenti tecnologie, con maggiori prestazioni per la rete di registrazione e trasmissione dei dati meteorologici. Le attività di manutenzione ordinaria comprenderanno anche nel 2010 la boa Nausicaa, mentre saranno gestiti ed integrati in database i dati delle boe CNR-ISMAR, senza ulteriori costi aggiuntivi di manutenzione. Si continuerà anche l attività di radiosondaggio atmosferico presso la base di San Pietro Capofiume per mezzo del sistema Autosonda; si realizzeranno dei lanci supplementari (fino 4 al giorno) durante la campagna invernale del progetto Base Alfa, volto tra l altro ad una migliore definizione dello strato atmosferico denominato surface layer. Per quanto concerne gli aspetti economici, si sottolinea che, a fronte di una possibile diminuzione (rilevante) di trasferimento di fondi dallo Stato e/o dalla Regione per la manutenzione della rete RIRER si dovranno apportare dei tagli al nuovo contratto di manutenzione con la ditta CAE per le stazioni idropluviometriche ed i relativi sistemi di trasmissione ed elaborazione dati (ripetitori radio, centrali di acquisizione hw e sw di visualizzazione dati presso il CF). Per far fronte a questa esigenza di contenere al massimo i costi, si continuerà a svolgere internamente al SIMC alcune tipologie di servizi (es. la manutenzione integrativa-telemanutenzione di parte o tutte le stazioni,) prima affidati alle ditte di manutenzione. Questo si è potuto realizzare grazie al fondamentale ausilio di nuove procedure informatiche realizzate ad hoc dal settore informatico del SIMC. E stato riscontrato nel corso del 2009 che tale operazione non penalizza troppo la qualità complessiva della manutenzione della rete CAE e permette parimenti di ridurre i costi di quasi il 10%. Sono stati concordati scambi di dati in tempo reale con le reti idropluviometriche delle Regioni Liguria e Veneto, oltre al ripristino dello scambio con la Regione Marche; unitamente ai dati già presenti della rete fiduciaria del Po (Regioni Valle d Aosta, Piemonte e Lombardia) e della Regione Toscana, ciò consentirà di avere in tempo reale i dati meteorologici di tutte le Regioni circostanti l Emilia-Romagna, al fine di migliorare l attività di monitoraggio del Centro Funzionale. E migliorata nel corso del 2009 l integrazione dei dati idropluviometrici acquisiti dai sistemi di Parma e di Bologna, sfruttando la nuova modalità di scambio dati tra i server CAE dislocati nelle due sedi tramite il più veloce ed efficiente collegamento ADSL che ha di recente sostituito i collegamenti ISDN, ciò al fine di ridurre il lasso di tempo che intercorre tra l acquisizione del dato da parte dei server CAE e la loro archiviazione e disponibilità in database. Si sta valutando inoltre la possibilità di aumentare (raddoppiandole) le acqusizioni dati per avere un aggiornamento degli stessi presso la Sala Operativa ogni 15 anziché 30; questa modifica è basilare per l immediata Servizio Idro-Meteo-Clima 14

15 caratterizzazione e quantificazione degli eventi convettivi intensi, per l avvio del progetto di previsione dei temporali, a cui si farà cenno più avanti. Infine sono stati resi disponibili, a fine 2009, per la visualizzazione sui sistemi CAE, i dati freatrimetrici della nuova rete auotmatica di ARPA, già acquisiti e presenti in database e in DEXTER, a cui si sono aggiunte 2 stazioni installate dalla Regione nel Comune di Rimini per monitorare l ingressione salina nella falda freatica. Con riferimento al monitoraggio idrologico, nel 2010 si continuerà a svolgere l attività di definizione e aggiornamento delle scale delle portate, con particolare riguardo ai regimi di magra, in corrispondenza delle sezioni fluviali individuate al fine di ottimizzare il programma di monitoraggio delle acque superficiali della Regione Emilia-Romagna. Per quanto concerne la rete radar, l attività di maggior rilievo nel 2010 sarà la validazione dei prodotti disponibili a seguito dell upgrade del sistema radar di San Pietro Capofiume. Inoltre risorse nuove saranno dedicate all aggiornamento sostanziale del software di base che regola l elaborazione dei dati radar. Quest aggiornamento sarà possibile a seguito della fornitura di software commissionata nel corso del Ulteriori attività di rilievo, relative alla rete radar, saranno: - sviluppo di procedure di controllo periodiche per il funzionamento dei sistemi, da svolgersi con personale interno in parallelo alle attività di manutenzione programmata; - prosecuzione del servizio di report radar d evento per la descrizione dei fenomeni meteorologici sulla regione, quest attività sarà portata avanti in collaborazione con il personale dell unità Sala Operativa. Infine, per quanto riguarda l archivio dei dati, è prevista l integrazione in database e, ove opportuno, in DEXTER dei dati della nuova rete freatimetrica e delle boe a gestione ISMAR. Proseguirà il lavoro di ristrutturazione e potenziamento del database al fine di aumentare la velocità di accesso ai dati da parte degli utenti e delle procedure applicative. 1.3 Elaborazione e previsione dati idrologici Modellistica Idro Lo svolgimento delle attività di monitoraggio idrologico svolto dall Area Idrologia implica l elaborazione delle grandezze pluviometriche ed idrometriche campionate mediante la strumentazione di misura. Tra le possibili elaborazioni si annoverano il calcolo dell afflusso sul bacino idrografico sotteso da un assegnata sezione di chiusura, la determinazione dei deflussi in una determinata sezione idrometrica e quindi i bilanci idrologici nelle sezioni di interesse. Tali elaborazioni risultano fondamentali per le attività conoscitive del territorio e, in particolare, sono necessarie per qualsiasi programmazione di gestione delle risorse idriche (ad esempio, realizzazioni di opere di difesa, concessioni di derivazioni idriche, controllo della qualità dell acqua, ecc ). Elaborazioni, analisi e studi idrologici verranno svolti con continuità dall Area Idrologia per tutto l anno Per evitare la dispersione di risorse e di conoscenze e al fine di mantenere uno scambio sulle attività in corso e sulle criticità presenti nel territorio, anche attraverso sopralluoghi diretti, particolare attenzione sarà rivolta anche alla gestione delle relazioni con gli Enti coinvolti nella gestione delle risorse idriche. Per quanto riguarda la realizzazione di un sistema previsionale delle piene fluviali, l Area Idrologia ha avviato e quasi ultimato l applicazione di tre modellistiche idrologiche\idrauliche (Mike11 NAM e HD, Efforts TOPKAPI e PAB, Sobek, HMS HMS e RAS) a tutti i corsi d acqua che interessano il territorio della Regione Emilia-Romagna; contemporaneamente è stato sviluppato un sistema di ambiente informatico tale da consentire la gestione di catene di simulazione remota e locale. Il sistema è stato sviluppato per l applicazione del calcolo parallelo in un contesto di simulazione di tipo ensemble meteo-idrologico. Durante il 2010 il sistema verrà ottimizzato avvalendosi di tecniche avanzate per l assimilazione dei dati osservati in tempo reale e per la stima dell incertezza previsionale. Servizio Idro-Meteo-Clima 15

16 Continuerà nell Area Idrologia, anche con la collaborazione dell Area Reti, l attività di misure a campo. Molto rilevante è anche l attività post-evento che consiste nella raccolta delle informazioni sui dissesti idraulici, idrogeologici e frane avvenute in concomitanza di eventi meteo-idrologici intensi. Tale attività comprende anche la redazione di relazioni di evento di cui si tratterà anche in seguito. E previsto infine il consolidamento dei sistemi di calcolo e delle diverse reti coinvolte nei progetti di modellistica idrologica gestiti presso la sede di Parma. Verranno rese operative le procedure di scambio dati e i flussi di informazioni tra i nodi di Parma, Milano e Torino in grado di supportare il sistema FEWS. Verrà inoltre attivata la distribuzione dei risultati della modellistica mediante applicazioni web based già in buona parte sviluppate nel 2009 e quasi completamente operative. 1.4 Centro Funzionale Regionale idrometeo per la Protezione Civile Le principali attività operative del Centro Funzionale consistono in: - realizzazione dei bollettini quotidiani di vigilanza idro-geologica e di bollettini e avvisi allorché si verificano fenomeni meteo-idrologici intensi (Avviso Meteo, di Attenzione Meteorologica e Avviso di Criticità) così come previsto dalla normativa nazionale e regionale; - azioni di base in campo idrologico-idraulico necessarie a costruire il necessario bagaglio informativo per la gestione delle crisi idrologico-idraulico. Come accennato in precedenza, il ruolo di process owner del Centro Funzionale Regionale è stato attribuito, nella nuova organizzazione, all Area Centro Funzionale e Reti di monitoraggio idrometeo. Si rammenta tuttavia che il Centro Funzionale rappresenta un processo trasversale le cui attività al suo interno si avvalgono, esattamente come in passato, della strettissima collaborazione tra tutte le Aree di SIMC, in particolare il coinvolgimento dell Unità Sala Operativa Previsioni Meteorologiche, dell Area Idrologia, dell Area Modellistica Meteorologica e Centro di Competenza Nazionale e dell Unità Radarmeteorologia Radarpluviometria Nowcasting e Reti non convenzionali, oltre all indispensabile supporto dell Area Servizi Informatici. Data la particolare rilevanza operativa, anche nel 2010 saranno effettuati: - il monitoraggio quotidiano dell operatività della rete e della qualità dei dati, che prevede anche il controllo quotidiano dell operatività dei modelli idrologici e di previsione frane; - l utilizzo sperimentale, in collaborazione con l Area Idrologia, della modellistica ideologico-idraulica del sistema FEWS sviluppata dalla stessa Area, direttamente per quanto attiene agli affluenti emiliani del Po, per il fiume Reno ed i fiumi romagnoli, in collaborazione con AIPO per gli eventi di piena che dovessero riguardare il fiume Po; - la raccolta di informazioni di dissesti idraulici, idrogeologici e frane (rassegna stampa locale, informazioni da Protezione Civile Regionale ed STB) accaduti sul territorio regionale; - la validazione e archiviazione di dati pluviometrici e idrometrici attraverso i programmi specifici disponibili. A supporto dell operatività, saranno riviste le procedure operative del CF, alla luce della nuova organizzazione regionale di allertamento della Protezione Civile, per recepire pienamente gli indirizzi della Direttiva Sistema del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile del dicembre Per quanto concerne l attività di sviluppo nel 2010 sarà dedicata particolare attenzione al nuovo progetto Rischio marino, che verrà finanziato dall Agenzia Regionale di Protezione Civile e verrà svolto con le collaborazioni interna dell Area Modellistica Meteo-marina ed esterna del Servizio geologico e Sismico dei Suoli. Un obiettivo primario di tale progetto è la definizione di soglie di pericolosità per mareggiate e l individuazione di aree omogenee lungo la costa (macroaree costiere) cui applicare queste soglie; le condizioni al contorno, sia geomorfologiche che antropiche, Servizio Idro-Meteo-Clima 16

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