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1 MURSIA

2 Nota dell autore Questo libro nasce dall idea di offrire ai giovani ed a coloro che si avvicinano alle professioni marittime uno strumento aggiornato e di sicuro ausilio per la professione o per il piacere della conoscenza. Esso unisce insieme amore per il mare ed anni di esperienza nel settore marittimo e nella scuola statale in qualità di docente di laboratorio. Questo connubio, a mio avviso, può offrire le giuste competenze per la creazione di uno strumento utile a cominciare l approccio e per una continua preparazione ai futuri naviganti. Non è un manuale ma neanche un libro di sola teoria. Ho cercato di dare il giusto equilibrio alla teoria ed alla pratica al fine di renderlo piacevole e semplice nella consultazione; l apprendimento risulta sicuramente più semplice grazie alla ricchezza di immagini ed ai richiami storici che contribuiscono alla crescita culturale di ogni uomo. Negli ultimi anni il settore navale ha subito una notevole evoluzione; le tecnologie multimediali e digitali sono utilizzate in larga parte nelle strumentazioni di bordo ed in molte delle attività che si svolgono sulle navi: comunicazioni, sicurezza, carico e così via, ma nonostante l avanzare della tecnologia vi sono elementi e tecniche che nessuno strumento elettronico potrà sostituire; tutto ciò serve a creare una coscienza marinara che ha quale obiettivo principale il rispetto e l amore per il mare e la salvaguardia della vita umana. I metodi moderni di insegnamento si avvalgono anch essi delle moderne tecnologie e questo è un bene, perché ciò consente agli studenti di avere una visione più ampia ed efficiente della loro futura professione, ma il libro è e resterà sempre uno dei migliori strumenti di apprendimento perché è consultabile in ogni momento, non ha bisogno di energia elettrica, è comodo da trasportare e infine ricorda sempre la tradizione che è bene non dimenticare mai. Gli argomenti trattati in questo testo comprendono il programma di Scienze e Tecnologie Applicate previsto per il biennio degli Istituti Tecnici Nautici e del corso Operatori del Mare degli Istituti Professionali per le Attività Marinare, ma è utilizzabile anche in tutte le terze classi delle sezioni Capitani, Macchinisti e Logistica. Ringrazio i Colleghi che mi hanno sostenuto nella stesura di questo libro e l Editore che mi ha consentito di pubblicarlo dimostrando fiducia per il mio lavoro. Infine, un pensiero è rivolto a tutti coloro che svolgono la professione marittima che, seppur gratificante, comporta un enorme sacrificio, perché nessun compenso può ripagare la lontananza dal calore e dall affetto della famiglia. Enrico Veneruso 1

3 I N D I C E G E N E R A L E Nota dell autore Pag. 1 P A R T E P R I M A Capitolo 1 La Nave Le qualità essenziali 8 Le qualità nautiche 8 Assi e piani della nave 9 I movimenti della nave 10 Capitolo 2 Introduzione ai materiali I materiali 12 Generalità 12 Le proprietà 13 Materiali ferrosi 14 Materiali metallici non ferrosi 15 Materiali non metallici 18 2 Lo scafo Parti principali dello scafo 21 Struttura dello scafo 24 Scafo in legno 24 Scafo in ferro 31 Sistemi di costruzione, generalità 34 Sistemi di unione e collegamento 34 Scafo a struttura trasversale 37 Scafo a struttura longitudinale 37 Scafo a struttura mista 38 Fasi di costruzione di una nave in ferro 40 Capitolo 3 Suddivisione interna dello scafo e le sovrastrutture Suddivisione interna 41 Le sovrastrutture 48 Capitolo 4 Accessori principali dello scafo Timone 57 Struttura del timone 58 Differenti tipi di timone 60 Sistemi di trasmissione 64 Capitolo 5 Metrologia Definizioni generali 67 Dimensioni principali della nave Lunghezza 70 Larghezza 71 Altezza 71 Immersione e pescaggio 72

4 Lettura del pescaggio 74 Bordo libero 74 Capitolo 6 Ancore e catene Ancore 78 Ancore a bracci fissi 79 Ancore a bracci mobili 80 Ancore particolari 81 Differenti tipi di ancore 84 Ancore di una nave 86 Catene 86 Resistenza delle catene 87 Accessori per l unione delle catene tra loro e con le ancore 88 Lunghezza di catena e marcatura 89 Catene di bordo e meccanismi per la sistemazione e manovra a bordo di ancore e catene 89 Dotazione di ancore e catene, modulo d armamento 92 Capitolo 7 Classificazione delle navi Navi a vela 94 Navi a propulsione meccanica 100 Suddivisione delle navi in funzione del loro impiego 101 Navi mercantili 101 Navi da carico 101 Navi passeggeri 104 Navi roll on roll off 105 Navi miste 106 Navi cisterna 107 Navi O.B.O 109 Navi O.S.O 109 Navi Silo o cementiere 109 Navi idrografiche 111 Navi posacavi 112 Navi heavy o speciali 113 Navi da pesca 115 Navi frigorifere 115 Navi d appoggio alle piattaforme o supply vessel 116 Navi militari 116 Classificazione in funzione del tipo di scafo e delle sovrastrutture 118 Classificazione in funzione della navigazione 118 Capitolo 8 Alberatura delle navi in ferro Manovre fisse e manovre volanti 119 Manovre fisse 120 Manovre volanti 121 Tipi di alberi 123 Capitolo 9 Cavi e principali nodi Cavi vegetali 128 Struttura del cavo 128 3

5 4 Minutenze 130 Cavi sintetici 130 Cavi metallici 132 Nodi 132 Capitolo 10 Attrezzature di bordo Bozzelli e paranchi 136 Paranchi 138 Ferramenta di bordo 141 Capitolo 11 Imbarcazioni e mezzi salvataggio Apparecchi individuali di salvataggio 144 Mezzi collettivi di salvataggio 145 Requisiti delle lance di salvataggio 148 Sistemazioni delle lance a bordo 149 Dotazioni delle lance di salvataggio 150 Zattere di salvataggio 151 Capitolo 12 Imbarcazioni e natanti Definizioni e classificazioni 153 Struttura 153 Imbarcazioni in legno 153 Fasi di costruzione di un imbarcazione in legno 157 Costruzione delle imbarcazioni in vetroresina 158 Imbarcazioni in alluminio e battelli pneumatici 159 Imbarcazioni a remi 161 Imbarcazioni a vela 165 Imbarcazioni a motore 167 Capitolo 13 Alberatura e attrezzatura delle navi e imbarcazioni a vela Generalità 171 Alberatura 171 Pezzi di collegamento 174 Manovre fisse e manovre volanti 176 La vela 179 Cenni sulla propulsione velica 182 Effetti del vento sulle vele 185 Effetti del vento sullo scafo 186 Capitolo 14 L equilibrio dei corpi immersi Il principio di Archimede 187 Cenni sulla propulsione meccanica 188 Motore a combustione interna 188 Macchina motrice di tipo rotativo - Turbine 192 Motori a idrogetto - Water Jet 194 Il sistema di propulsione Azipod 197 Elica 200 Generalità 200 Elica di propulsione 201 Effetti evolutivi dell elica 203 Effetti dell elica sul timone 203

6 Effetti evolutivi di una nave bielica 203 Differenti tipi di eliche 204 Effetti evolutivi del timone 205 Andare all ancoraggio 206 Ancoraggio con due ancore: afforcaggio 207 Lasciare l ancoraggio 208 Ormeggio 209 Nomenclatura dei cavi di ormeggio 209 Manovre di ormeggio e disormeggio 212 Capitolo 15 Porti e strutture portuali Struttura fisica di un porto 217 Strutture e attrezzature portuali 220 Operazioni di scarico e carico 230 Trasporto intermodale 230 Carico e scarico di granaglie 232 Carico e scarico merci in generale 233 Strutture galleggianti in servizio nei porti 236 Servizi ausiliari 240 P A R T E S E C O N D A Capitolo 1 Cenni sulle Norme e Regolamenti marittimi Generalità 244 IMO 247 SOLAS STCWS MARPOL COLREG Norme per evitare gli abbordi in mare 249 Codice Internazionale dei Segnali (C.I.S) 274 Codice Internazionale dei Segnali - Segnali a una lettera 275 Capitolo 2 Cenni sui sistemi di comunicazione GMDSS 278 Segnali di soccorso, urgenza e sicurezza 280 Chiamata di soccorso 280 Segnale di urgenza 281 Segnale di sicurezza 281 Capitolo 3 Segnalamento marittimo Generalità 282 Distinzione tra fari e fanali 282 Sistema I.A.L.A. 284 Capitolo 4 Sopravvivenza, soccorso e salvataggio Generalità 290 Adattamento e comportamento 290 Razionamento di viveri e acqua 291 Consigli utili 291 Mal di mare 291 5

7 Colpo di sole 291 Colpo di calore 292 Ipotermia 292 Terapia consigliata 293 Assideramento 294 Congelamento 294 Salvataggio di una persona che annega 296 Asfissia da annegamento 296 Capitolo 5 Cenni sulle emergenze in mare Incendio 297 Sistemi di estinzione 297 Estinzione degli incendi 300 Incaglio 300 Rimorchio 301 Uomo in mare 301 P A R T E T E R Z A Capitolo 1 Nozioni di navigazione piana Generalità 303 Le coordinate geografiche, latitudine e longitudine 303 Differenza di latitudine e longitudine 305 Il miglio marino e il nodo 307 L orientamento 308 La rosa dei venti 310 Rotta, prora e rilevamento 311 Rotta quadrantale e rotta semicircolare 311 Campo magnetico terrestre 313 Declinazione magnetica 313 Formule di correzione e conversione 314 Rilevamenti circolari e polari 315 Formule di conversione 316 Bussola magnetica 317 Bussola marina 317 Struttura della bussola marina 318 Bussole di bordo 320 Requisiti della bussola magnetica 320 Deviazione magnetica 321 Tabella delle deviazioni 322 Carte nautiche 323 La carta di Mercatore 323 La carta gnomonica 324 Capitolo 2 Navigazione costiera Pianificazione della navigazione 326 Strumenti di misura e carteggio 326 Luoghi di posizione 327 Semiretta di rilevamento 328 Cerchio di uguale distanza 328 Allineamento 329 6

8 Cerchio capace 330 Linea di uguale profondità o isobata 330 Punto nave 331 Lossodromia per piccole distanze 332 Capitolo 3 Nozioni di meteorologia L atmosfera terrestre 335 Temperatura dell aria 336 Pressione atmosferica 337 Vento 340 Circolazione generale nell atmosfera 342 Venti permanenti e periodici 343 Venti catabatici e venti locali 343 Effetti del vento sul mare 344 Masse d aria 345 Umidità atmosferica 347 Nubi, nebbie e precipitazioni 349 I fronti 352 Tipi di fronti 352 Strumenti computerizzati per la meteorologia 356 Capitolo 4 Il mare, un bene da preservare e difendere Generalità 358 Il mare 358 Breve storia della navigazione 359 Inquinamento marino 362 Principali fonti d inquinamento 363 Glossario dei termini nautici 367 Bibliografia essenziale 370 Esercizi di verifica 371 Soluzioni agli esercizi 392 7

9 La Nave Capitolo 1 Qualsiasi galleggiante di legno, ferro, acciaio, vetroresina o altro materiale, che grazie al principio di Archimede si mantiene in equilibrio quando è immerso in un liquido, e quindi galleggia, che è in grado di spostarsi da un luogo all altro con mezzi propri sfruttando la forza del vento o quella motrice e che trasporta merci o passeggeri, assume la definizione di nave. Naturalmente deve avere anche delle qualità particolari definite qualità essenziali e qualità nautiche. Le qualità essenziali che una nave deve possedere per essere tale sono: 1. Galleggiabilità - È la qualità che consente alla nave di rimanere a galla opponendosi alle forze che tendono a farla sommergere; questa qualità si basa sul già menzionato principio di Archimede in quanto un corpo immerso in un liquido riceve una spinta dal basso verso l alto pari al peso del volume del liquido spostato e quindi la nave riceve una spinta dall alto verso il basso dovuta al suo peso e una spinta dal basso verso l alto che deve essere pari allo stesso affinché le due forze si equilibrino e la nave galleggi. 2. Impermeabilità - È la qualità che rende lo scafo completamente stagno, impedendo al liquido in cui è immersa di penetrarvi all interno. 3. Solidità - È la qualità che garantisce alla nave una robustezza adeguata che le consente di resistere alle forze esterne che agiscono sullo scafo (mare grosso, vento, ecc.) anche quando è a pieno carico e senza comprometterne la struttura. Le qualità nautiche, invece, non essendo essenziali fanno sì che ogni nave abbia differenti qualità migliori o peggiori rispetto ad un altra. 1. Stabilità - Permette alla nave di ritornare nella condizione di equilibrio iniziale quando ne viene spostata da una causa esterna. 2. Velocità - Consente alla nave di percorrere una distanza nel più breve tempo possibile. 3. Manovrabilità - Consiste nel poter evoluire (vale a dire eseguire evoluzioni seguendo determinate regole) agevolmente anche in specchi d acqua ristretti. 4. Comportamento al rollio - Consente alla nave delle regolari oscillazioni trasversali che tendono lentamente ad estinguersi fino a riportare l imbarcazione alla sua condizione iniziale di equilibrio. 8 Fig. 2 Vari tipi di nave (foto dell autore Enrico Veneruso)

10 Assi e piani della nave Lo scafo è fondamentalmente la parte più importante della nave; esso ha una forma geometrica non perfettamente definita e comunque la sua è una struttura a tre dimensioni, ha un baricentro o centro di gravità che è il punto per il quale passano tre assi immaginari e perpendicolari tra loro, sui quali poggiano tre piani. X = asse longitudinale che va da poppa a prua Y = asse trasversale che va dalla murata di dritta alla murata di sinistra Z = asse verticale che va dalla chiglia verso l alto Fig. 3 Su queste assi immaginarie, poggiano i tre piani rappresentati sotto (Fig. 4) Fig. 4 9

11 Unendo gli assi e piani in un unico disegno si ottiene una visione tridimensionale degli elementi geometrici della nave. (Fig. 5) 10 Fig. 5 Dalla figura 5, si nota chiaramente che gli assi incrociandosi tra loro danno origine a tre piani : piano diametrale longitudinale tra asse verticale Z e asse longitudinale X, è detto anche asse di simmetria perché divide la nave in due parti uguali (Fig. 4). piano trasversale tra asse verticale Z e asse trasversale Y se coincide con la parte di massima larghezza della nave, da origine alla sezione maestra (Fig. 4). piano orizzontale tra asse longitudinale X e asse trasversale Y, se questo piano coincide con la linea di galleggiamento prende il nome di piano di galleggiamento (Fig. 4) I movimenti della nave Intorno agli assi avvengono i movimenti della nave che sono: Beccheggio - Movimento di rotazione intorno all asse trasversale: la nave s immerge a prua, solleva la poppa e viceversa (Figg. 6 e 8). Rollio - Movimento di rotazione intorno all asse longitudinale: la nave s inclina alternativamente a dritta e a sinistra con movimenti veloci o lenti a seconda della posizione del baricentro, che aumenta o riduce la stabilità: più è basso il baricentro maggiore è la stabilità e viceversa (Figg. 6 e 7). Quando il baricentro è molto basso si dice che la nave è dura in quanto una volta che si è inclinata tende a ritornare velocemente nella posizione originaria, questa è la situazione più fastidiosa a bordo delle navi, mentre quando il baricentro è in una buona posizione i movimenti di rollio risultano dolci e meno fastidiosi, in questo caso si dice che la nave è dolce al rollio. Accostata - Movimento di rotazione attorno all asse verticale: la prua si gira da un lato e la poppa dal lato opposto; questo movimento è in genere originato dall effetto del timone, o dalla rotazione delle eliche o dalle vele.

12 Sussultorio - Movimento lungo l asse verticale: la nave si solleva o si abbassa rispetto al fondo del mare; la causa in genere sono i colpi di mare se ci si trova in navigazione, gli effetti del carico o dello scarico se la nave si trova in porto. Tangheggio - Questo termine è usato in gergo marinaro per indicare il rollio e il beccheggio che avvengono contemporaneamente, chiaramente in particolari condizioni di cattivo tempo. Fig. 6 Fig. 7 rollata a dritta Fig. 8 colpo di mare beccheggio 11

13 ESERCIZI DI VERIFICA CAPITOLO 1 Secondo il principio di Archimede un corpo immerso in un liquido affonda: 1 Quando è più pesante del liquido. 2 Quando la spinta dal basso è minore della forza peso o di gravità. 3 Quando il corpo è di forma quadra. Un corpo immerso in un liquido è in equilibrio indifferente: 1 Quando la forza di gravità e la forza di spinta si equivalgono. 2 Quando la forza di spinta dal basso è maggiore della forza di gravità. 3 Quando la somma delle due forze è uguale a 1. Che cosa è il baricentro di un corpo? 1 È il centro i applicazione delle forze peso. 2 È il punto di unione delle forze peso e di spinta. 3 È il punto di partenza della forza di spinta. Il principio di Archimede si applica: 1 Alle navi in bacino quando sono all asciutto. 2 Ai corpi galleggianti. 3 Solo alle navi in navigazione a pieno carico Kg. 2 1 Kg gr. Quanto pesa un decimetro cubo di acqua dolce? Che cosa è la forza di gravità? La forza che spinge il corpo dall alto verso il basso. 2 Il peso specifico del corpo. 3 Il peso che agisce sul baricentro. 4 La spinta che si oppone all affondamento. Che cosa è il centro di carena? 1 Il punto di applicazione delle forze di spinta. 2 Il centro della carena. 3 Il centro di applicazione del timone. Il principio di Archimede si applica ai sommergibili? 1 Si. 2 Si ma solo quando sono in emersione. 3 No. Il principio di Archimede si applica agli aerei? 1 Si. 2 Si ma solo agli idrovolanti. 371

14 CAPITOLO 2 Esercizio n. 1 Quali sono le proprietà dei materiali? Più dell 8%. 2 Meno del 2%. 3 Tra il 4 % e il 15 %. 1 Ghisa. 2 Acciaio inox. 3 Ferro magnetizzato. Che percentuale di carbonio contiene l acciaio? Quali dei seguenti materiali ha maggiore durezza? Si può usare la vetroresina per costruire navi? 1 Si. 2 No. 3 Solo se sono minori di 10 metri. Quali sono le qualità nautiche? 1 Manovrabilità, stabilità, comportamento al rollio,galleggiabilità. 2 Manovrabilità, stabilità, comportamento al rollio, velocità. 3 Manovrabilità, stabilità, impermeabilità, velocità. 1 No. 2 Si. 4 Solo per alcuni tipi. Le qualità essenziali sono uguali per tutte le navi? Quali sono le qualità essenziali? 1 Manovrabilità, galleggiabilità, impermeabilità, navigabilità. 2 Galleggiabilità, manovrabilità, solidità, impermeabilità. 3 Impermeabilità, galleggiabilità, navigabilità, solidità. Le qualità nautiche sono le stesse per tutte la navi? Sì, sempre. 2 No. 3 No solo per le navi passeggeri e Ro-Ro. 4 Sì, ma solo per le navi costruite dopo il Dipende dal tipo di nave. Quante assi immaginarie ha una nave? 372

15 Esercizio n. 9 CAPITOLO 5 Specificare cosa indicano i seguenti simboli: da = T = h = Kg = Pa = rad = C = Esercizio n. 10 Convertire le seguenti unità di misura: h 10,5 = m Kg 0,7 = g 1 = rad 45 = h Tonn 1 = hg m 100 = Km Esercizio n Inserire nel disegno sotto, al posto giusto, le seguenti definizioni: lunghezza fuori tutto, lunghezza tra le perpendicolari, perpendicolare avanti e perpendicolare addietro, Iav e Iad, linea di costruzione, linea di galleggiamento. Continuare l esercizio rispondendo alle domande seguenti: 2. Che cosa s intende per pescaggio? 3. Quanto misura il singolo numero arabo della scala del pescaggio? 379

16 4. Che cos è il bordo libero? 5. Definizione di stazza: 6. Definizione di portata e dislocamento: 7. Scrivi le definizioni delle seguenti abbreviazioni della marca di bordo libero: R.I ADT INA E I AD ET CAPITOLO 6 Esercizio n Definizione di ancora: 2. Scrivi il nome delle ancore nei disegni sottostanti: A B C D E 3. Quali sono le ancore di una nave? 4. Quanto misura una lunghezza di catena? 5. Com è chiamata la maglia che si può smontare in emergenza? 6. Che cosa è lo strozzatoio? 7. Come si chiama l accessorio che serve a virare la catena? 8. Che cos è il gancio a scocco? 9 Qual è la caratteristica della catena marina e perché? 380

17 Esercizio n. 13 Descrivi le parti che compongono l ancora in figura CAPITOLO 7 Esercizio n In quante grandi categorie si dividono le navi e quali sono? 2. Le navi in funzione del loro mezzo propulsivo si dividono in: 3. Elenca la classificazione delle navi in funzione delle sovrastrutture: 4. Classificazione delle navi a seconda della navigazione esercitata: 5. Cosa significa nave Ro-Ro? 6. L acronimo O.B.O. significa? 7. Qual è il limite di distanza a cui devono attenersi le navi abilitate alla navigazione costierà? 381

18 CAPITOLO 8 Esercizio n Descrivi le manovre e gli elementi del disegno 2. Assegna a ogni manovra della figura il corretto nominativo 382

19 CAPITOLO 9 Esercizio n In base al materiale con cui sono costruiti, i cavi possono essere divisi in tre categorie, quali sono? 2. Quali sono le qualità di un cavo? 3. Scrivi i nomi dei componenti del cavo vegetale in figura: 4. Scrivi le definizioni dei seguenti cavi: Gomena Gherlino 5. Associa il nome ai nodi sottostanti: A B C D E 6. Con quali materiali si costruiscono i cavi sintetici? 7. Che cos è la manilla? 8. Cosa si calcola con la formula R = K C 2? 9. Che cos è il lezzino? 10. Che cos è il commando? 383

20 CAPITOLO 3 Esercizio n I segnali marittimi si dividono in: 2 Quali sono i segnali galleggianti? 3 Qual è l acronimo di I.A.L.A.? che cos è questo segnale? cosa indica questo segnale? 7 come si chiama questo segnale? cosa significa questo segnale? 8 Quali sono le regioni dei segnalamento IALA? 9 Di che colore nella Regione A sono le boe a sinistra? 10 Di che colore sono i segnali speciali? CAPITOLO 4 Esercizio n Che cos è l assideramento? 2 Quando avviene il congelamento? 3 Descrivi l annegamento: 4 Cosa indica il grafico in Fig. 519? 5 Come si salva una persona che annega? CAPITOLO 5 Esercizio n Elementi necessari all incendio: 2 Quanti sono le classi d incendio? 3 Cosa sono gli sprinkler? 4 Di che colore sono i cartelli antincendio? 5 Con quali estintori si spegne un incendio di metalli? 6 L incendio si spegne per: 7 Quanti tipi d incaglio esistono? 8 Che cos è il paglietto turafalle? 388

21 PARTE TERZA Esercizio n Che cos è la latitudine? CAPITOLO 1 2 Definizione di parallelo: 3 Definizione di meridiano: 4 Definizione di differenza di latitudine: 5 Quali sono i valori massimi di Δ φ e Δ λ? 6 Quanto misura la latitudine all equatore? 7 Come si chiama il 1 meridiano? 8 Quanto è il valore massimo della longitudine? 9 Quali cardini si danno alla latitudine e alla longitudine? 10 Quanto è il valore massimo della latitudine? 11 Calcolare il Δ φ e Δ λ tra tutti i seguenti punti: A φ N λ E B φ S λ W C φ N λ E D φ S λ W E φ N λ E 12 Quanti metri misura un miglio marino? Esercizio n Un miglio marino è metri? 2. Quali sono i punti cardinali? 3. La rotta circolare 225 equivale alla rotta quadrantale per: 4. Quanti sono i quadranti? 5. Definizione di rotta: 6. La rotta quadratale si misura da a 7. Definizione di prua vera? 8. La rotta circolare si misura da a 9. La rotta vera è sempre uguale alla prua vera? 10. Converti le seguenti rotte circolari in rotte quadratali: Converti le seguenti rotte quadrantali in circolari:n 45 E N 001 E N 90 E N 57 W S 43 E S 76 W S 25 E S 25 W S 001 W S 29 E. 12 Ril b + d + δ = --- Rv d = ---- d + δ = 389

22 Esercizio n Che cos è la declinazione magnetica? 2 Definizione di deviazione magnetica: 3 Quali sono le parti che compongono una bussola magnetica? 4 Nella bussola magnetica in assenza di influenze esterne che direzione indica l ago della bussola? 5 Com è composto il liquido della bussola? 6 Il rilevamento preso con una bussola magnetica è un rilevamento vero? 7 Su una nave di legno quali correzioni devono apportarsi alla bussola magnetica? 8 Quale direzione indica l ago della bussola magnetica caricato negativamente? 9 Di quanti gradi è composto un quadrante? Esercizio n. 31 CAPITOLO 2 Il giorno 20 gennaio 2008 alle 14 h 25 m la nave Cielo Rosso si trova nella posizione φ N W e naviga con Rv 180 e Vp 25 Kts. Calcolare la distanza, la data e l ora di arrivo all equatore. Esercizio n. 32 Il giorno 18 gennaio 2008 alle 12 h 30 m la nave Aldebaran si trova nella posizione φ N W e naviga con Rv 180 e Vp 21 Kts. Calcolare la distanza, la data e l ora di arrivo all equatore. Esercizio n. 33 Il giorno 24 febbraio 2008 alle 10 h.00 m la nave Sirio si trova in posizione A = φ N W e naviga con rotta Nord con Vp 19 nodi per raggiungere il punto B φ N W. Calcolare il cammino totale e l ETA in B. Esercizio n. 34 Il giorno 3 febbraio 2008 la nave Solaro si trova in navigazione nel sud Atlantico alle 12 h 20 m si trova nella posizione A = φ S W con Vp 26 kts e riceve l ordine di dirigersi nel punto B = φ W alla massima velocità di 31 kts. Dopo due giorni di navigazione riceve l ordine di ridurre la velocità a 25 kts e proseguire come da ordini precedenti. 1. Calcolare le coordinate del punto in cui la nave riduce la velocità; 2. Calcolare le miglia percorse fino al punto in cui riduce la velocità; 3. Calcolare la data e l ora di arrivo al punto B; 4. Calcolare le miglia totali percorse dal punto A al punto B. 390

23 392 SOLUZIONI AGLI ESERCIZI CAPITOLO CAPITOLO 2 Esercizio n Chimiche Fisiche Meccaniche tecnologiche Prodiera Maestra poppiera Esercizio n. 2 Vedi la Figura n. 25 a pagina 27 del libro Esercizio n. 3 1 È l incastro praticato lungo i due lati della chiglia dove si incastra il primo corso di fasciame. 2 È un incastro particolare che si utilizza per unire due pezzi di chiglia. 3 È il primo corso di fasciame. È il rivestimento della nave che chiude lo scafo, può essere esterno e interno. È il rivestimento interno nella parte bassa dello scafo. 4 La costa o ordinata. 5 Sotto la chiglia. 6 Tre. 7 Longitudinale. 8 È un asse a struttura quadra o rettangolare che corre sul fondo dello scafo da prua a poppa senza interruzioni, è il primo pezzo che si imposta per la costruzione della nave in legno a struttura trasversale. 9 Sotto la testa del baglio. Esercizio n. 4 Vedi Figura 40d a pagina 38 del libro. 1 Correnti Aperture praticate nelle lamiere che mettono in comunicazione le varie zone dei DD.FF o le sentine e permettono il passaggio di una persona. 4 Un eccesso di spinta nella parte centrale dello scafo. 5 Acciaio dolce, alluminio. 6 Piatta. 7 Trasversale. 8 Sistema per impermeabilizzare lo scafo. 9 Sono saldate. Esercizio n. 5 Vedi Figura 16 a pagina 23 del libro.

24 CAPITOLO 3 Esercizio n. 6 1 Sono divisioni verticali longitudinali e verticali trasversali dello scafo. 2 Sono divisioni longitudinali-trasversali e orizzontali dello scafo. 3 Tra il pagliolo e il fondo della nave nella parte centrale. 4 Per depositarvi le acque nere di bordo. 5 Paratia di collisione. 6 È stagna. 7 È il ponte che va da prua a poppa senza interruzioni. 8 Divisioni interne dello scafo. 9 Un locale stagno formato dalla prua estrema e la paratia pressatrecce. 10 Sette. 11 È una piccola apertura di forma quadra o circolare praticata nei ponti che serve a consentire il passaggio di un uomo e di raggiungere il locale sottostante. 12 Sono sovrastrutture parziali a uno o più ordini che si trovano al di sopra del ponte principale o, se esiste, del più altro ponte di sovrastruttura. 13 Sono l estremità esterna di condotti cilindrici sui due lati in alto a prua della nave, in essi vi alloggia il fuso dell ancora. 14 È una piccola struttura a forma di abbaino, dotata di portelli apribili e di vetri, servono a dar luce e arieggiare i locali sottostanti. 15 Sono gli spazi compresi tra due ponti e vengono numerati dall alto verso il basso. 16 Lo spazio interno della nave adibito al carico. 17 Tutte le costruzioni al di sopra del ponte principale. 18 Castello. 19 Due. Esercizio n. 7 Vedi Figura n. 57 a pagina 48 del libro. CAPITOLO 4 Esercizio n bitta galloccia Bocca di rancio Manica a vento Ombrinale Portello Argano verticale 8 Comune, semicompensato, compensato. 9 Pala, anima e testa. 10 È un foro in cui alloggia la testa del timone. 11 Poggiata o sospesa. 12 Ruota, sistema di trasmissione, agghiaccio, pala. Esercizio n. 9 da = Deca T = Tera h = Ora Kg = Kilogrammo Pa = Pascal rad = radiante C = Gradi celsius CAPITOLO 5 393

25 Uno strumento didattico aggiornato e di facile consultazione per gli allievi degli istituti nautici e professionali. Il testo segue il programma di esercitazioni previsto per il biennio degli Istituti Tecnici Nautici e per il Corso operatori del mare degli Istituti Professionali per le At - tività Marinare, ed è utilizzabile anche nelle terze classi. Quest opera costituisce anche uno strumento prezioso per i professionisti del mare, per coloro che praticano la navigazione da diporto e per i semplici appassionati del mondo marino. Il contenuto si sviluppa in tre parti: la nave nella sua geometria e struttura, dalla classificazione delle imbarcazioni all armamento e ai mezzi di salvataggio, dalla propulsione navale agli organi di governo e alla manovra navale; i regolamenti e le convenzioni internazionali (SOLAS, MARPOL, COLREG, IALA); problemi della sopravvivenza, del soccorso e delle emergenze in mare; navigazione costiera, meteorologia e cenni di lossodromia. Le numerose illustrazioni consentono un più rapido apprendimento dei concetti tecnici. Enrico Veneruso è nato a Ercolano (NA) nel Diplomatosi come Aspirante al Comando delle Navi Mercantili, espleta il servizio di leva nella Marina Militare Italiana e, in seguito, inizia la carriera da ufficiale nella Marina Mercantile, conseguendo il titolo professionale di Capitano di Lungo Corso. Dopo anni di esperienza in mare, ottiene l abilitazione all insegnamento a cui si dedica dal È webmaster del sito

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