fig.1 L impianto di Arzachena copre invece una superficie di circa m2, vedi fig.2 fig.2

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1 Depuratori : chiariamoci le idee?? ovvero diamo informazioni ai cittadini sulla possibile soluzione della depurazione dei reflui fognari del Tigullio. Ovviamente non vogliamo sostituire i progetti che purtroppo rimangono chiusi nei cassetti delle autorità competenti creando allarmismi anche a mezzo stampa. In questi anni, specie nel periodo estivo, si assiste ad episodi legati all inquinamento del mare ( che costringono i sindaci a vietare la balneazione ), ai fenomeni legati alla siccità ( che costringono i sindaci a vietare o diminuire il periodo di erogazione dell acqua potabile). I mutamenti climatici, secondi studi qualificati, sono destinati a peggiorare nel corso degli anni, inducendo la Provincia di Genova a realizzare la locandina (non è uno scherzo) sotto riportata ove si vede un noto sito ubicato in pieno deserto. Nel 2009 ( e negli anni precedenti ) i due eventi su riportati, che danneggiano in modo particolare il turismo e l agricoltura, si sono ripetuti più volte e nel Tigullio anche contemporaneamente. Arzachena ( Sardegna) per far fronte a questi eventi ha realizzato un nuovo impianto di depurazione. Tale impianto raccoglie e tratta i reflui fognari anche delle località costiere e depura l acqua trattata in modo da essere utilizzata per l agricoltura ed altri usi. Il nuovo depuratore comprensoriale che dovrebbe essere realizzato nel Tigullio e quello già realizzato ad Arzachena hanno le stesse caratteristiche, come la potenzialità e l ubicazione lontana dalla costa. Infatti le dimensioni dell impianto sono tali da trovare difficilmente sulla costa un area sufficientemente grande per la sua ubicazione. Nel Tigullio si è pensato di realizzare una colmata, lato Lavagna, sul fiume Entella e lo spazio riservato al depuratore è di m2,vedi fig.1. Tale impianto, secondo quanto comunicato dalla stampa, servirebbe il Comune di Lavagna e, con interventi divisi in fasi successive, tratterebbe anche gli scarichi di Cogorno, 1

2 Carasco, Sestri Levante, Castiglione Chiavarese, Casarza Ligure, Chiavari, una parte di Ne, una parte di Zoagli e la val Fontanabuona Questi depuratori devono essere realizzati entro il 2015, secondo quanto riportato nell articolo allegato del 28 maggio 2010 alla Nota 1 fig.1 L impianto di Arzachena copre invece una superficie di circa m2, vedi fig.2 fig.2 Appare ovvio che per realizzare il depuratore sulla colmata bisognerebbe rinunciare ad una grande parte dell area destinata ai cantieri navali, vedi fig.1. Essendo note le attuali restrizioni economiche ( vedi Tunnel della Fontanabuona), realizzando un depuratore comprensoriale di tipo industriale si otterrebbe un forte risparmio relativo agli investimenti, rispetto a diversi depuratori sparsi sul territorio, con il vantaggio inoltre di avere la sicurezza di un funzionamento continuo a messo di idonee procedure in caso eventuali di malfunzionamenti. Inoltre il depuratore comprensoriale consentirebbe il risparmio energetico con relativa produzione di energia elettrica e diminuzione di CO2 (vedi PATTO DEI SINDACI, Nota 1), il recupero di acqua trattata da usarsi per l agricoltura- l industria- l antincendio, il minor consumo di acqua potabile,ecc... Con i fanghi derivanti dalla depurazione si possono ottenere inoltre concimi specificamente studiati per l agricoltura, riducendo così il consumo di petrolio utilizzato per produrli (i concimi più usati in agricoltura sono i concimi azotati, derivati dal petrolio. Il loro costo quindi è strettamente legato alle quotazioni.). Visto che l impianto di Arzachena è stato già realizzato, pare ovvio indicarne il processo e gli impianti tecnologici in modo da far capire la complessità dell impianto da realizzare. Nella fig. 3 si vedono i collettori lunghi circa 27 Km che alimentano l impianto di depurazione di Arzachena 2

3 fig. 3 In scala ridotta, anche al fine di non identificare fin da ora il processo da utilizzare, lasciando quindi lo spazio ad altre tecnologie e processi che prevedono anche la produzione di energia elettrica da Biogas con la relativa eliminazione dei miasmi, viene ora riportato il processo dell impianto di Arzachena, vedi fig.4. fig.4 Come si può vedere l impianto è dotato anche di un laghetto di accumulo per l acqua di irrigazione od altri usi. 3

4 Viene ora proposta una serie di possibili tracciati della rete fognaria da realizzare mediante nuovi collegamenti che hanno in comune una nuova tubazione che collega i punti di scarico a mare dei reflui fognari degli impianti esistenti, ormai fuori legge. Tale nuova tubazione, in rosso, è costituita da tratti di tubi facilmente sostituibili in caso di rotture. Da questa tubazione sarà possibile inviare con unico nuovo collettore i reflui fognari ubicati (come prima ipotesi ) nella zona della Madonna della Neve sotto l autostrada ( S. Levante - Lavagna), o (come seconda ipotesi ) tramite il tunnel preesistente in località Cicagna, oppure (come terza ipotesi ), che pare essere la più fattibile, nella zona di S. Colombano Prima ipotesi Seconda ipotesi 4

5 Terza ipotesi 5

6 Esempio di ubicazione impianto di depurazione comprensoriale 6

7 NOTA1: Depuratori: «Levante in ritardo» Le condotte lunghe e gli impianti di trattamento primario non bastano. La scelta, fatta alcuni anni fa dai Comuni del Levante di costruire condotte sottomarine molto lunghe e sistemi di depurazione primaria non è sufficiente per rispettare le prescrizioni delle leggi nazionali ed europee che richiedono la costruzione di impianti di trattamento secondario entro il 31 dicembre NOTA2: Il patto dei sindaci PATTO DEI SINDACI è un'iniziativa comunitaria (hanno già aderito oltre 1300 città europee) che coinvolge i Sindaci nel raggiungimento degli obiettivi europei 20/20/20 impegnandoli alla riduzione delle emissioni di gas serra nel proprio territorio di oltre il 20% entro il