ECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti:
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1 ECONOMIA URBANA Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre Contatti: 1
2 LA MICROECONOMIA LO STUDIO DEL COMPORTAMENTO DEI SINGOLI AGENTI IN UN SISTEMA ECONOMICO 2
3 LA PRODUZIONE NON DI MERCATO Il processo produttivo riguarda beni non-di-mercato (non destinati allo scambio di mercato): autoconsumi privati servizi da infrastrutture servizi pubblici 3
4 AUTOCONSUMI PRIVATI beni di mercato utilizzati dal produttore servizi dei beni comuni servizi personali INFRASTRUTTURE servizi produttivi o di consumo provenienti da risorse materiali o morali costituite da infrastrutture economiche infrastrutture naturali infrastrutture sociali 4
5 SERVIZI PUBBLICI servizi socialmente utili che non è conveniente produrre sulla base del tornaconto individuale non-rivalità nel consumo: il loro consumo non impedisce il consumo di altri non-escludibilità: una volta prodotti non è possibile impedire gli altri dal beneficiarne 5
6 Il valore della produzione non-di-mercato VALORE DEI BENI ACQUISTATI PRESSO ALTRE UNITÀ PRODUTTIVE VALORE DEI SERVIZI PRODUTTIVI VALORE DEI PRODOTTI AUTOCONSUMATI VALORE DEI BENI ACQUISTATI PRESSO UNITÀ PRODUTTIVE PRIVATE (stimato in base ai prezzi delle merci) VALORE DEI SERVIZI DA LAVORO VALORE DEI SERVIZI PUBBLICI (stimato sulla base dei costi) VALORE DEI SERVIZI PRODUTTIVI VALORE DEI PRODOTTI AUTOCONSUMATI AL NETTO DEL VALORE DEI BENI ACQUISTATI PRESSO ALTRE UNITÀ PRODUTTIVE VALORE DEI SERVIZI DA LAVORO VALORE DEI SERVIZI PUBBLICI AL NETTO DEL VALORE DEI BENI ACQUISTATI PRESSO UNITÀ PRODUTTIVE PRIVATE REDDITI FIGURATIVI AUTOCONSUMI: VALORE AGGIUNTO REDDITI DISTRIBUITI AI DIPENDENTI PUBBLICI SETTORE PUBBLICO: VALORE AGGIUNTO 6
7 Reddito e spesa: le due dimensioni della produzione PRODOTTO creazione di nuovo valore (incorporato in nuovi beni e servizi) REDDITO diritti sui (sul valore dei) nuovi beni e servizi prodotti SPESA appropriazione dei nuovi beni e servizi prodotti Circuito prodotto-reddito-spesa: Y Q E 7
8 PRODOTTO E BENESSERE Prodotto Beni/mali Benessere Comprende tutti (neutralità etica) inclusi i consumi difensivi Esclusi CONTENUTO Merci Autoconsumi Servizi pubblici Servizi privati autoconsumati Non comprende tutti, esclude i consumi difensivi e i consumi finalizzati alla realizzazione della produzione Comprende l attività domestica e i servizi da infrastrutture VALUTAZIONE Contabilità d impresa Correzioni e integrazioni (ISU) 8
9 DEFINIZIONE DI BENI PUBBLICI BENI Beni privati puri Beni quasi privati Beni quasi pubblici Beni pubblici puri Esclusivi, divisibili Non esclusivi, divisibili Non esclusivi, divisibili in parte Non esclusivi, indivisibili Rivalità nel consumo Pagamenti regolari per fornitura beni quasi collettivi Beni congestionabili Non rivalità nel consumo Spiagge Parchi BENI AMBIENTALI Aria Acqua Mare 9
10 CARATTERISTICHE DEI BENI PUBBLICI LA PRODUZIONE DI BENI PUBBLICI HA COSTI SOLO FISSI IL COSTO MARGINALE E (QUASI) NULLO POSIZIONE DI FREE RIDER (DIFFICOLTA DI ESCLUSIONE) x i X BENE PUBBLICO x 2 0XX max consumo bene privato xi X BENE PRIVATO CONDIZIONI DI EQUILIBRIO IN PRESENZA DI BENI PUBBLICI La somma dei SMS dei vari soggetti deve essere uguale al SMT X 0XXP max consumo bene pubblico P PROBLEMA DI SCELTA DELLA QUANTITA OTTIMA DI BENI PUBBLICI 1) Complessità nella rilevazione delle preferenze 0 X x 1 2) Problemi di congestione 10
11 No Beni pubblici puri Rivalità nell'uso Sì Beni pubblici impuri Livello di esclusione Alto Basso e. Zone svantaggiate soggette a vincoli ambientali f. Misure agroambientali g.11 Proteggere l'ambiente i.2.6 Prevenzione degli incendi boschivi i.2.7 Mantenimento e miglioramento della stabilità ecologica delle foreste a fini di interesse pubblico t. Tutela dell'ambiente g.2 Favorire la creazione di nuovi sbocchi per la produzione agricola g.3 Migliorare o razionalizzare i circuiti di commercializzazione m. Commercializzazione prodotti agricoli di qualità n. Servizi essenziali per l'economia e la popolazione rurale r. Sviluppo infrastrutture rurali s. Incentivi turismo e artigianato u.2 Strumenti di prevenzione di disastri naturali Beni di club c.2 Formazione per metodi di produzione compatibili con la conservazione del paesaggio, con la tutela dell'ambiente e con l'igiene e il benessere degli animali g.6 Contribuire ad un migliore impiego o ad un'eliminazione dei sottoprodotti o dei rifiuti g.10 Migliorare e controllare le condizioni sanitarie h. + i.1 Imboschimento o. Protezione e tutela del patrimonio rurale q. Gestione risorse idriche a. Investimenti nelle az agr c. Formazione * g. Miglioramento condizioni trasformazione e commercializzazione prodotti agricoli * i.2.2 Investimenti finalizzati al raccolto, alla trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti della silvicoltura i.2.3 Promozione di nuovi sbocchi per i prodotti della silvicoltura p. Diversificazione per fonti plurime di reddito u.1 Ricostituzione del potenziale agricolo danneggiato da disastri naturali Beni privati 11
12 UN ESEMPIO DI BENE PUBBLICO GLOBALE: LA STABILITÀ CLIMATICA ovvero perché è necessario un Accordo Multilaterale per proteggere un bene pubblico globale 12
13 CAMBIAMENTO CLIMATICO Dilemma del Prigioniero SUD Mantenimento emissioni Riduzione emissioni Mantenimento emissioni NORD Riduzione emissioni 0,0 2,-1-1,2 1,1 13
14 Il governo pubblico dell economia Il settore pubblico comprende le unità economiche che intervengono nella produzione di servizi pubblici o nel processo di redistribuzione del reddito. Esso è costituito essenzialmente dalle Amministrazioni pubbliche (centrali, locali e enti di previdenza) 14
15 L azione del settore pubblico è diretta: alla definizione delle regole del vivere civile (con l attività legislativa, esecutiva e giudiziaria volta a garantire i diritti individuali e collettivi inclusi i diritti di proprietà e le condizioni di funzionalità del mercato); a correggere le inefficienze del mercato (a livello macroeconomico per contrastare disoccupazione e inflazione, a livello microeconomico con la produzione di beni pubblici e beni meritori e per regolare esternalità e asimmetrie informative); a compensare situazioni di iniquità sociale (con l uso della leva fiscale e della spesa pubblica per contrastare le condizioni di disuguaglianza tra i cittadini che possono essere causa di deprivazione e di ostacolo allo sviluppo delle potenzialità esistenti). 15
16 L operatore pubblico * decide gli obiettivi finali, attraverso un processo di scelta collettiva sulle priorità socialmente condivise * individua gli obiettivi intermedi, ovvero le grandezze micro e macroeconomiche che, sulla base della teoria economica, ritiene opportuno influenzare, * utilizza gli strumenti di politica economica a sua disposizione per il suo intervento. 16
17 La FORMAZIONE della volontà collettiva avviene attraverso gli organi della rappresentanza politica influenzata da valori generali e da interessi particolari La GESTIONE della volontà collettiva avviene attraverso organi amministrativi, la burocrazia, che attuano le decisioni politiche Limiti alla discrezionalità delle scelte dei politici e alla gestione dei burocrati, sono posti dall operare delle Autorità amministrative indipendenti. 17
18 L intervento pubblico si svolge tra i due poli del sostegno delle RELAZIONI DI MERCATO (regolazione delle relazioni contrattuali, sostegno della domanda, infrastrutture, qualità dei beni pubblici) e della garanzia di equilibrio e STABILITÀ SOCIALE (protezione sociale a fronte dei rischi della perdita del lavoro, della malattie e della vecchiaia; riproduzione del capitale sociale) 18
19 La dinamica economica e quella sociale condizionano l azione pubblico Essa si presenta diversa nei diversi paesi caratterizzandosi a seconda del modo in cui il sistema politico affronta l ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERESSI e sceglie le forme del SISTEMA DI WELFARE 19
20 Per quanto riguarda l ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERESSI obiettivi e strumenti dell azione pubblica sono differenti nei sistemi PLURALISTI e nei sistemi NEOCORPORATIVISTI Nei sistemi pluralisti, le forme di rappresentanza degli interessi è poco concentrata e l intervento alle decisioni politiche si esprime attraverso politiche di pressione. Nei sistemi neocorporativisti, le forme di rappresentanza degli interessi è concentrata in poche organizzazioni e l intervento alle decisioni politiche si esprime attraverso forme di concertazione. 20
21 L azione pubblica trova nel BILANCIO PUBBLICO la sua rappresentazione contabile Esso registra tutte le ENTRATE e tutte le USCITE del settore distinte a seconda che interessino l attività CORRENTE (del periodo) o l accumulazione del CAPITALE (dei periodi futuri) 21
22 Il bilancio pubblico ENTRATE ENTRATE CORRENTI Imposte dirette Imposte indirette Contributi sociali Altre entrate correnti ENTRATE IN CONTO CAPITALE Imposte in conto capitale Altre entrate in conto capitale TOTALE: ENTRATE COMPESSIVE USCITE USCITE CORRENTI Acquisto di beni Redditi da lavoro Prestazioni sociali in natura Prestazioni sociali monetarie Contributi alla produzione Interessi passivi Altre uscite correnti USCITE IN CONTO CAPITALE Investimenti lordi Contributi agli investimenti Altre uscite in conto capitale TOTALE: USCITE COMPLESSIVE 22
23 I SALDI DEL BILANCIO PUBBLICO sono quindi: * l avanzo corrente (differenza tra entrate e uscite correnti) * l avanzo primario (differenza tra entrate e uscite correnti, queste ultime al netto degli oneri finanziari sul debito pubblico) * l avanzo complessivo (differenza tra tutte le entrate e tutte le uscite, sia correnti che in conto capitale) 23
24 I saldi del settore pubblico riguardano i flussi di prodotto, reddito e spesa della pubblica amministrazione AVANZO CORRENTE ENTRATE CORRENTI USCITE CORRENTI AVANZO PRIMARIO ENTRATE CORRENTI (USCITE CORRENTI INTERESSI PASSIVI) AVANZO IN CONTO CAPITALE ENTRATE IN CONTO CAPITALE USCITE IN CONTO CAPITALE AVANZO COMPLESSIVO ENTRATE CORRENTI E IN CONTO CAPITALE USCITE CORRENTI E IN CONTO CAPITALE ACCREDITAMENTO (+) INDEBITAMENTO (-) NETTO VARIAZIONE DEL DEBITO PUBBLICO 24
25 Il debito pubblico riguarda lo stock delle passività finanziarie della pubblica amministrazione Il debito pubblico è lo stock di debiti ancora in essere contratti dal settore pubblico nei periodi passati per finanziare i relativi disavanzi Il debito pubblico costa e gli interessi passivi che ne derivano incidono sul disavanzo di bilancio, il cui finanziamento aumenta lo stock del debito stesso 25
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