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1 Università degli studi di Bari A. Moro Corso di laurea in Economia e commercio SCIENZA DELLE FINANZE Anno accademico 2015/2016 Prova scritta dell 11 gennaio traccia A - Prima parte (per un totale di 24 punti). Ove necessario, si arrotondi alla quarta cifra decimale a ogni passaggio Esercizio 1. (Grandezze economiche dell impresa) (punti 3) Si considerino le seguenti grandezze economiche di un impresa in un mercato di concorrenza perfetta nel lungo periodo: valore aggiunto (VA) = 100 le rimanenze finali eguali alle rimanenze iniziali (RF=RI) salari e stipendi (W) = 30 ammortamenti (A) = 5 Si calcoli: 1. il valore aggiunto tipo prodotto netto; 2. il valore aggiunto di cassa; 3. il reddito operativo; 4. la remunerazione del capitale investito; Punti: 0,75 per ogni risposta giusta Esercizio 2. (imposta progressiva) Data un imposta progressiva, a un certo livello di reddito imponibile l aliquota marginale è pari al 30% (t = 0,3) e l elasticità del reddito netto è 0.8 (η Y-T = 0,8). Calcolare l elasticità del gettito (η T ). 2,4 1

2 Esercizio 3 (beni pubblici) (punti: 6) I benefici marginali derivanti dal consumo di un bene q da parte di due individui a e b siano, rispettivamente: Bmg a = 6 2 q Bmg b = 4 q. Si determini: 1. la quantità Pareto efficiente nel caso si tratti di un bene privato quando il costo marginale è: Cmg = 2; 2. la quantità Pareto efficiente nel caso si tratti di un bene privato quando il costo marginale è: Cmg = 4 3. la quantità Pareto efficiente nel caso si tratti di un bene pubblico quando il costo marginale è: Cmg = 7; 4. la quantità Pareto efficiente nel caso si tratti di un bene pubblico quando il costo marginale è: Cmg = 1 Punti: 1,5 per ogni risposta giusta Esercizio 4 (ottimo paretiano e funzioni del benessere sociale). (punti: 3) Si considerino le distribuzioni del benessere (A, B, C) fra tre individui (1, 2, 3) riportate nella tabella, con U 1, U 2 e U 3 che indicano i livelli di benessere dell individuo 1, 2 e 3 rispettivamente. 1. Quale/i distribuzioni di benessere sono ottimi nel senso di Pareto? 2. Come sono ordinate le distribuzioni da una funzione di benessere sociale utilitarista? 3. Come sono ordinate le distribuzioni da una funzione di benessere rawlsiana? 1. B e C 2. C B A 3. C B A A B C U U U Esercizio 5 (monopolio) (punti: 4) La curva di domanda inversa di un monopolista è data da: 2

3 e il costo marginale è: Si determini: p = 60 1,5 q Cmg = 15 + q 1. la quantità che massimizza il ricavo del monopolista; 2. la quantità che massimizza il profitto del monopolista; 3. la perdita di benessere rispetto all equilibrio di un mercato concorrenziale; 4. il mark-up (o margine prezzo-costo o indice di Lerner) del monopolista , , ,3913 Esercizio 6 (incidenza delle imposte) Il governo decide di aumentare l accisa sulla benzina di 10 centesimi di euro per litro. Sapendo che l elasticità dell offerta è η s = 1,3 e che l elasticità della domanda è η d = - 0,7, si determini, in centesimi di euro, l aumento del prezzo al consumatore in seguito all aumento dell accisa. 6,5 Esercizio 7 (conto consuntivo) In relazione alla seguente tabella, relativa al conto consuntivo di un ente pubblico: Rendiconto di un ente pubblico - Spese Residui all'inizio dell'esercizio 100 Previsioni di competenza (stanziamenti) 480 Impegni 395 Pagamenti in conto competenza 320 Pagamenti in conto residui? Residui alla fine dell'esercizio 144 si calcolino i pagamenti in conto residui. 31 3

4 Esercizio 8 (aritmetica del debito pubblico) Si consideri un paese che non può fare ricorso al finanziamento monetario del disavanzo e le seguenti grandezze relative a un determinato esercizio finanziario: rapporto tra il debito pubblico e il Pil all inizio dell esercizio: 140% tasso di interesse corrisposto sul debito pubblico: 3%. tasso di crescita monetario del Pil: 1%. spesa pubblica complessiva in percentuale del Pil: 49,2% entrate pubbliche in percentuale del Pil: 47%. Si calcolino: 1. la spesa per interessi in percentuale del Pil; 2. il rapporto tra il debito pubblico e il Pil alla fine dell esercizio. 1. 4,2 % , 8% Spiegazione: Considerando la nota equazione che spiega la variazione nel tempo del rapporto debito/pil: abbiamo: b = g t + r x b b = g 0,47 + 0,03 0,01 1,40 [1] La spesa per interessi in percentuale del Pil è: r b = 0,03 1,40 = 0,042 = 4,2% (che costituisce la risposta alla prima domanda) Pertanto la spesa primaria (spesa pubblica al netto degli interessi) risulta: g = 0,492 0,042 = 0,45 Sostituendo nella [1] abbiamo: b = 0,45 0,47 + 0,03 0,01 1,40 = 0,008 [2] Quindi il rapporto tra il debito pubblico e il Pil alla fine dell esercizio è: (che costituisce la risposta alla seconda domanda) b + b = 1,40 + 0,008 = 1,408 = 140,8% 4

5 Seconda parte (per un totale di 10 punti). Indicare se le seguenti affermazioni sono vere o false. (Punti: 0,5 per ogni risposta esatta, -0,25 per ogni risposta sbagliata, 0 in caso di mancata risposta). 1. Un allocazione è detta Pareto efficiente quando non vi è la possibilità di migliorare la condizione di un individuo. F 2. In relazione ad un bene pubblico, se il saggio marginale di sostituzione di ciascun consumatore è eguale alla differenza tra il saggio marginale di trasformazione e la somma dei saggi marginali di sostituzione degli altri consumatori, la quantità di bene pubblico è ottima. V 3. Nella regolamentazione del monopolio la soluzione di first best è data dall uguaglianza tra prezzo e costo medio. F 4. Un bene pubblico è un bene fornito dallo Stato o da altro ente pubblico. F 5. L esternalità negativa è data dalla differenza tra costo marginale sociale e beneficio marginale sociale. F 6. Le esternalità tra imprese possono essere internalizzate con la fusione. V 7. Secondo il principio debole del Pareto il benessere sociale non diminuisce al crescere dell utilità di un individuo ferme restando le utilità degli altri individui. V 8. L esistenza di preferenze bi-modali è condizione necessaria ma non sufficiente del paradosso del voto. V 9. In contabilità nazionale il settore delle amministrazioni pubbliche è suddiviso in quattro sottosettori: 1) Stato e altre amministrazioni centrali; 2) regioni; 3) comuni e province; 4) enti previdenziali. F 10. Il Six-pack prevede che i paesi che hanno un rapporto debito pubblico/pil superiore al 60% riducano ogni anno la parte eccedente del 5%. V 11. Secondo il trattato di Maastricht l indebitamento netto del conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche non può essere superiore al 60% del Pil. F 12. Il rapporto debito pubblico/pil rimane costante se il rapporto indebitamento netto/ Pil è eguale al prodotto tra tasso nominale di crescita e rapporto debito/pil. V 13. La legge di stabilità ha sostituito la legge di bilancio. F 14. Il Governo deve presentare il Documento di Economia e finanza (DEF) al Parlamento entro il 30 giugno di ogni anno. F 15. Secondo il principio della capacità contributiva l onere della copertura del costo di un servizio pubblico è ripartito tra i beneficiari del servizio in ragione di una misura di benessere (reddito, patrimonio, consumo ecc.). F 16. Si ha traslazione in avanti quando il contribuente di diritto riesce ad aumentare il prezzo, comprensivo dell imposta, dei beni e dei servizi che vende. V 17. Nel caso di curva di domanda perfettamente rigida l imposta è per intero a carico dei venditori. F 18. L eccesso di pressione è dato dalla differenza tra variazione equivalente e imposta pagata. V 19. Un imposta generale con aliquota uniforme non produce eccesso di pressione nel mercato dei beni. V 20. L indice di Kakwani è pari alla differenza tra l indice del Gini dei redditi lordi e l indice del Gini dei redditi netti. F 5

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