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1 PAGINE BOTANICHE PERIODICO DEL GRUPPO BOTANICO MILANESE N. 39 SOMMARIO Pag. Novità floristiche in Valmanenco (Valtellina, Lombardia, Italia settentrionale) Roberto Piazza 3 Notulae ad plantas advenas Longobardiae spectantes: 6 ( ) Gabriele Galasso & Enrico Banfi 15 Seminario di botanica Lampedusa aprile 2015 Alberto Sessi 41 Settimana botanica G.B.M. Val di Sole (Mezzana) giugno 2015 Alberto Sessi 47 Seminario di botanica Oristanese (Arborea) aprile 2016 Sandro Perego, Alberto Sessi, Giuseppe Casati & Jordi Orso 55 XLIII Mostra Micologica Milanese 4-5 ottobre 2014 Alberto Sessi & Benedetto Prinetti 67 XLIV Mostra Micologica Milanese ottobre 2015 Alberto Sessi & Benedetto Prinetti 73 Aria de Primavera Ella Torretta 78 Il G.B.M. ricorda Don Adriano Gelmini Giorgio Ceffali 79

2 Illustrazioni di Riccardo Mazza tratte dal Dizionario illustrato dei Funghi (Romar Edizioni, Segrate (Milano), 2012): 1) Phaeolepiota aurea; 2) Russula quercilicis con foglie e frutti di Arbutus unedo; 3) foglie e frutto di Quercus suber; 4) Lysurus periphragmoides; 5) Boletellus russellii; 6) Cortinarius hinnuleuns; 7) Tuber brumale; 8) Russula cistoadelpha (ecotipo) con foglie di Cistus sp. 2

3 NOVITÀ FLORISTICHE IN VALMALENCO (VALTELLINA, LOMBARDIA, ITALIA SETTENTRIONALE) PAG. BOT , 39: 3-14 Roberto Piazza* RIASSUNTO Viene presentato il riepilogo delle segnalazioni di nuove stazioni e di conferme di dati storici relativi a specie vegetali rare in Valmalenco: Aethionema saxatile subsp. saxatile, Epipogium aphyllum, Gentiana prostrata, G. utriculosa, Gentianella carinthiaca, Globularia bisnagarica, Neotinea ustulata, Neottia cordata, Ophrys insectifera, Orchis pallens, Primula halleri e Sedum villosum susbp. villosum. Infine viene illustrata l idea di una ricerca in valle da parte del Gruppo Floristico Massara mirata alle zone di natura carbonatica, poco frequenti ma di grande interesse come dimostrato dalle ultime scoperte. ABSTRACT FLORISTIC UPDATES IN VALMALENCO (VALTELLINA, LOMBARDIA, NORTHERN ITALY). The summary of new records and historical data confirmations, related to rare plant species in Valmalenco, is presented: Aethionema saxatile subsp. saxatile, Epipogium aphyllum, Gentiana prostrata, G. utriculosa, Gentianella carinthiaca, Globularia bisnagarica, Neotinea ustulata, Neottia cordata, Ophrys insectifera, Orchis pallens, Primula halleri and Sedum villosum susbp. villosum. Moreover a research project by the Gruppo Floristico Massara, focused to the carbonatic areas of the valley, is described. These areas are uncommon, yet of great interest as highlighted by recent findings. INTRODUZIONE Nel corso della lunga storia della ricerca floristica in Valtellina, la Valmalenco ha svolto un ruolo sicuramente importante, non solo per la sua posizione all interno del territorio provinciale di Sondrio ma anche e soprattutto per il suo sviluppo altitudinale, che dalla cittadina che dà il nome alla valle raggiunge i m del Pizzo Bernina. Questo ampio intervallo di quota favorisce la presenza di numerosi tipi di habitat, permettendo la crescita di piante sia eso- * Via dei Ciliegi 6, Fraz. Canonica, Triuggio (MB); robertopiazza89@gmail.com 3

4 tiche che alpine e mediterranee. Le esplorazioni floristiche sono iniziate già in tempi remoti, a opera di Giuseppe Comolli ( ) e Giuseppe Filippo Massara ( ), e sono continuate nel tempo, coinvolgendo anche diverse vallate secondarie, grazie all impegno di vari esperti e, ultimamente, degli appassionati del Gruppo Floristico Massara, che hanno considerato la Valmalenco tra le valli più ricche e interessanti del sondriese. Solo in quest ultimo decennio ci sono stati molti ritrovamenti, sia a conferma di specie segnalate nel passato sia di entità nuove per l intera provincia o addirittura per la Lombardia; alcune di queste sono riassunte qui di seguito. MATERIALI E METODI In questo contributo si riportano i dati di osservazione raccolti durante svariate escursioni effettuate tra il 2009 e il L elenco floristico è ordinato alfabeticamente. Dopo il nome, conforme alla nuova checklist della flora italiana in preparazione (BARTOLUCCI et al., 2016), seguono l eventuale sinonimo presente in PIGNATTI (1982), la famiglia secondo APG IV (2016), i dati stazionali e le osservazioni. ELENCO FLORISTICO Aethionema saxatile (L.) R.Br. subsp. saxatile (Brassicaceae) Lanzada (SO), Alpe Cima Sassa, m, Iun 2015, R. Piazza (osservazioni personali). È stato rinvenuto un singolo esemplare in una fessura della breccia di calcare presente poco a valle dell Alpe Cima Sassa. Questa entità è più frequente nelle alte valli dell Adda (R. FERRANTI, osservazioni personali 1997, 2009; REINALTER, 2004; G. DONADELLI, osservazioni personali 2013), ma storicamente è stata segnalata nella vicina Valmasino (RON- CHETTI, 1886). Epipogium aphyllum Sw. (Fig. 1) (Orchidaceae) Chiesa in Valmalenco (SO), Alpe Senevedo Inferiore, m, 7 Aug 2011, R. Piazza (Herb. Museo Morbegno; DONADELLI & FERRANTI, 2012). Primo ritrovamento in provincia di Sondrio di questa orchidea saprofita, osservata con diversi esemplari dispersi all interno della pecceta e presso alcune zone umide adiacenti ai ruscelli che scendono dalla località Palolungo verso Senevedo; ritrovata anche poco distante, presso la località San Giuseppe (R. MARCHINI, osservazioni personali 2012). Le stazioni note più vicine sono quelle della Val Bregaglia in territorio elvetico (MAU- RIZIO, 2009). Gentiana prostrata Haenke (Fig. 2) (Gentianaceae) Chiesa in Valmalenco (SO), alta Val Forasco, salendo presso il Passo Tre Mogge, m, 14 Aug 2011, R. Piazza (osservazioni personali; DO- NADELLI & FERRANTI, 2012); ibidem, 21 Aug 2011, R. Ferranti (Herb. Museo Morbegno; DONADELLI & FERRAN- TI, 2012). 4

5 PAGINE BOTANICHE Fig. 1: Alcuni esemplari di Epipogium aphyllum (Some individuals of Epipogium aphyllum) (Foto/Photo Roberto Piazza). 5

6 Fig. 2: Gentiana prostrata: condivide lo stesso habitat di Gentianella carinthiaca, sebbene più rara e anche con esemplari singoli (it shares the same habitat of Gentianella carinthiaca, altough more rare, also with only single individuals) (Foto/Photo Roberto Piazza). Primo ritrovamento in provincia di Sondrio e in Lombardia, nella medesima località di Gentianella carinthiaca, specie con la quale condivide la stessa ecologia (Fig. 3) (DONADELLI & FERRANTI, 2012). La scoperta di questa stazione ha aperto le porte a una ricerca ancor più vasta in Valmalenco, dimostrando la ricchezza di questa valle dal punto di vista floristico. Distribuita in diverse zone dell emisfero boreale, sulle Alpi G. prostrata è localizzata soltanto nel settore orientale tra Austria, Italia e Svizzera. Tuttavia questa popolazione, costituita da un minor numero di esemplari rispetto a quelli della convivente Gentianella carinthiaca, non è del tutto isolata: sono note, infatti, località non distanti in territorio elvetico, sia di recente scoperta come in Engadina (REINAL- TER, 2004, 2008), sia più datate come in Val d Avers (BRAUN-BLANQUET, 1951; KOCH, 1952; FAVARGER, ). Gentiana utriculosa L. (Fig. 4) (Gentianaceae) Chiesa in Valmalenco (SO), Alpe Lago, m, Iul 2016, R. Piazza (osservazioni personali). Questa località rappresenta la seconda dell intera provincia di Sondrio; qui è stato rinvenuto un unico esemplare, osservato presso l Alpe Lago di Chiesa lungo un margine stradale caratterizzato da accumuli e scarichi di materiale basico proveniente dalla soprastante Alpe Mastabbia. Il presente ritrovamento è avvenuto a soli tre 6

7 PAGINE BOTANICHE Fig. 3: Tra i massicci più interessanti della valle, quello del Tremoggia ospita la stazione delle rarissime Gentiana prostrata e Gentianella carinthiaca (Among the most interesting massifs of the valley, Pizzo Tremoggia harbours the very rare Gentiana prostrata and Gentianella carinthiaca) (Foto/Photo Roberto Piazza). anni di distanza dal primo (R. PIAZZA, osservazioni personali 2013), che era localizzato appena al di fuori del territorio della Valmalenco, in comune di Castione Andevenno; qui erano presenti alcuni esemplari che crescevano appena al di sotto della Bocchetta Valdone, che dunque confermavano le segnalazioni storiche di COMOLLI (1835) per le Alpi di Valdone. Gentianella carinthiaca (Wulfen) Galasso, Banfi & Soldano (Fig. 5) Lomatogonium carinthiacum (Wulfen) Rchb. (Gentianaceae) Chiesa in Valmalenco (SO), alta Val Forasco, salendo presso il Passo Tre Mogge, m, 28 Aug 2009, R. Piazza (osservazioni personali; DONADELLI & FERRANTI, 2012); ibidem, 27 Aug 2010, R. Ferranti (Herb. Museo Morbegno; DONADELLI & FERRANTI, 2012). L interessante ritrovamento di questa rara e affascinante genzianacea è avvenuto nell estate 2009 in alta Valle Forasco, sotto le bastionate rocciose del Pizzo Tremoggia (Fig. 3) (DONADELLI & FERRANTI, 2012). Si tratta della prima stazione certa in provincia di Sondrio e in Lombardia, dato che l antica segnalazione di FURRER & LONGA (1915) per la IV Cantoniera dello Stelvio non è mai stata riconfermata. La pianta è stata rinvenuta in un elineto su substrato di tipo calcareo e siliceo; la stazione non è lontana da quelle note per la Val d Avers in territorio elvetico. 7

8 Fig. 4: Con pochissimi esemplari presenti in valle, Gentiana utriculosa si riconosce per il calice tipicamente alato (With very few individuals in the valley, Gentiana utriculosa is recognizable by typical winged calyx) (Foto/Photo Roberto Piazza). 8

9 PAGINE BOTANICHE Fig. 5: Gentianella carinthiaca in alta Val Forasco, dove si presenta in gruppi numerosi (Gentianella carinthiaca in upper Val Forasco, where it occurs in large groups) (Foto/ Photo Roberto Piazza). 9

10 Globularia bisnagarica L. = Globularia punctata Lapeyr. (Plantaginaceae) Torre Santa Maria (SO), Ciappanico, m, Mai 2016, R. Piazza (osservazioni personali). Nuovo e interessante ritrovamento per la provincia di Sondrio, primo per la Valmalenco. Come risulta anche dagli habitat di tutte le altre segnalazioni per la bassa Valtellina (PICCAPIETRA, ; R. FERRANTI, osservazioni personali 1999, 2006; G. DONADELLI, osservazioni personali 2009, 2013), si tratta di una pianta tipica dei substrati carbonatici. Neotinea ustulata (L.) R.M.Bateman, Pridgeon & M.W.Chase Orchis ustulata (L.) R.Br. (Orchidaceae) Torre Santa Maria (SO), Alpe Son, m, Iul 2016, R. Piazza (osservazioni personali). Recentissimo e importante ritrovamento di questa orchidea, primo per la Valmalenco. Distribuita maggiormente in bassa Valtellina (G. DONA- DELLI, osservazioni personali 2004, 2009), ma con stazioni disgiunte in alta valle (R. FERRANTI, osservazioni personali 2011) e in Val Bregaglia italiana (R. PIAZZA, osservazioni personali 2016), in Valmalenco risale i pascoli dell Alpe Son, fin verso il soprastante Alpeggio di Acquabianca, con numerosi esemplari quasi tutti distribuiti nell Alpeggio di Son. Neottia cordata (L.) Rich. (Fig. 6) Listera cordata (L.) R.Br. (Orchidaceae) Chiesa in Valmalenco (SO), Alpe Senevedo, m, Iun 2010, R. Piazza (osservazioni personali). Questa piccola orchidea è stata rinvenuta con numerosi esemplari presso l Alpe Senevedo, tra i muschi e i mirtilli al margine di alcune torbiere alle pendici del Monte Senevedo nella zona di Chiareggio. Qui le torbiere si trovano all interno della pecceta, formando radure distribuite a vari livelli su di un altopiano in destra idrografica del Torrente Mallero; esse ospitano altre interessanti specie di recente scoperta, come Carex nigra (L.) Reichard subsp. nigra (D. DONADELLI, osservazioni personali 2011), C. pauciflora Lightf. (D. DONADELLI, osservazioni personali 2011), C. rostrata Stokes (D. DONADELLI, osservazioni personali 2011), Drosera rotundifolia L. (R. PIAZZA, osservazioni personali 2010) e Viola palustris L. (R. PIAZZA, osservazioni personali 2010). Ophrys insectifera L. (Orchidaceae) Lanzada (SO), Alpe Cima Sassa, m, Iun 2015, R. Piazza (osservazioni personali). Nuova stazione per la provincia e prima per la Valmalenco, situata poco a valle dell Alpe Cima Sassa in un bosco aperto di Pinus sylvestris L. su substrato calcareo. Questa esile orchidea è l unica specie del genere Ophrys che risale in quota senza particolari difficoltà, spingendosi nelle vallate alpine dove forma popolamenti piccoli e isolati, come evidenziato dalla presente stazione (costituita da una decina di esemplari) e da quelle riportate per 10

11 PAGINE BOTANICHE Fig. 6: Particolare di Neottia cordata, rinvenuta con numerosi esemplari presso le torbiere dell Alpe Senevedo (Detail of Neottia cordata, found with a lot of individuals near the peat bogs at Alpe Senevedo) (Foto/Photo Roberto Piazza). 11

12 l alta Valtellina (R. FERRANTI, osservazioni personali 2001; G. DONADELLI, osservazioni personali 2013). Orchis pallens L. (Orchidaceae) Torre Santa Maria (SO), Val Dagua, loc. Scaia, m, 25 Apr 2011, R. Ferranti (Herb. Museo Morbegno; DONADELLI & FERRANTI, 2012); ibidem, m, 25 Apr 2011, R. Ferranti (Herb. Museo Morbegno; DO- NADELLI & FERRANTI, 2012). Nuova stazione per la provincia di Sondrio, costituita da due popolazioni poco distanti tra loro in Val Dagua, laterale destra della Valmalenco che si sviluppa tra i monti Foppa e Palino. La stazione è prossima a quella recentemente segnalata da REINALTER (osservazioni personali 2012) per i monti di Spriana. L unica altra località conosciuta in provincia è quella descritta da FER- RANTI & FIOLETTI (2000) per la zona di Sondalo. Primula halleri J.F.Gmel. (Primulaceae) Torre Santa Maria (SO), Valle Airale, m, Iun 2016, R. Piazza (osservazioni personali). Nuova stazione, rinvenuta in alta Valle Airale a monte dell Alpe Mastabbia. È una specie rara in provincia di Sondrio, con stazioni disgiunte in Val Chiavenna (R. FERRANTI, osservazioni personali 1997, 2001) e nella media Valtellina (R. FERRANTI, osservazioni personali 1997, 2014); in Valmalenco è presente in numerose località (PI- ROLA & CREDARO, 1985; R. FERRANTI, osservazioni personali 1978, 1997, 2007; R. PIAZZA, osservazioni personali 2012; D. DONADELLI, osservazioni personali 2013). Sedum villosum L. subsp. villosum (Crassulaceae) Chiesa in Valmalenco (SO), Val Forasco, m, Aug 2014, G. Donadelli & R.Ferranti (osservazioni personali). Si tratta di una nuova stazione in Valmalenco di questa piccola pianta, rara sia provincia sia in valle. Questa popolazione si aggiunge a quelle già conosciute dell Alpe Painale (R. FERRANTI, osservazioni personali 2009), delle Alpi di Campagneda (FERRANTI, 2005; D. DONADELLI, osservazioni personali 2011) e al più recente ritrovamento sulle montagne sopra Chiareggio (R. PIAZZA, osservazioni personali 2012) che riconferma la segnalazione più datata di FORNACIARI (1953). CONCLUSIONI Queste ultime ricerche effettuate in Valmalenco hanno dimostrato come questa valle sia tra le più interessanti e ricche a livello floristico e vegetazionale dell intera provincia di Sondrio. Esse sono tutt ora concentrate nelle zone di affioramento carbonatico o comunque caratterizzate da suoli calcificati (Fig. 7) e stanno dando i primi risultati, sia in bassa valle sia in quota, confermando specie già conosciute o segnalate nel passato, come Chamorchis alpina (L.) Rich., Pedicularis verticillata L. subsp. verticillata, Primula halleri e Gentiana utriculosa. Quest ultima era stata segnalata storicamente anche 12

13 PAGINE BOTANICHE sui monti sopra Caspoggio e Lanzada, dove affiorano altre zone carbonatiche incluse nel presente progetto di esplorazione. Altri piccoli affioramenti calcarei, in buona parte ancora da esplorare, sono presenti nella selvaggia Val Dagua, nella Valle Airale sopra Torre Santa Maria, nell alta Valle di Chiareggio, alla base del massiccio del Piz- zo Scalino presso il Piano di Campagneda, in Val Scerscen con una grossa porzione compresa tra i ghiacciai di Scerscen inferiore e il cimitero degli alpini e una vena interessante che parte da quest ultima e attraversa l intero circo roccioso delle Cime di Musella, valicando la Bocchetta di Fellaria fin verso il Rifugio Bignami. Fig. 7: Una tra le zone esplorate in alta valle, dove affiorano rocce di natura carbonatica (One of the surveyed areas in the upper valley, with carbonatic outcrops) (Foto/Photo Roberto Piazza). BIBLIOGRAFIA APG IV (THE ANGIOSPERM PHYLOGENY GROUP: BYNG J. W., CHASE M. W., CHRISTEN- HUSZ M. J. M., FAY M. F., JUDD W. S., MABBERLEY D. J., SENNIKOV A. N., SOLTIS D. E., SOLTIS P. S., STEVENS P. F., BRIGGS B., BROCKINGTON S., CHAUTEMS A., CLARK J. C., CONRAN J., HASTON E., MÖLLER M., MOORE M., OLMSTEAD R., PERRET M., SKOG L., SMITH J., TANK D., VORONTSOVA M. & WEBER A.), An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the orders and families of flowering plants: APG IV. Bot. Journ. Linn. Soc., London, 181 (1): BARTOLUCCI F., PERUZZI L., GALASSO G. & CONTI F., Checklist aggiornata della flora vascolare autoctona d Italia. In: Minilavori della Riunione 13

14 scientifica del Gruppo per la Floristica, Sistematica ed Evoluzione ottobre 2016, Roma. Domina G. & Peruzzi L. (eds.). Not. Soc. Bot. Ital., Firenze, 0: 5-6. BRAUN-BLANQUET J., Parc National Suisse, Zernez et Bernina. Bull. Soc. Bot. France, Paris, 98 (10): COMOLLI G., Flora comense disposta secondo il sistema di Linneo. Tipi di C. Pietro Ostinelli, Como, 2. DONADELLI G. & FERRANTI R., Nuove segnalazioni floristiche per la provincia di Sondrio (Lombardia, Italia settentrionale). Natur. Valtell., Morbegno, 22 (2011): FAVARGER C., Flore et végétation des Alpes. Delachaux e Niestle, Neuchatel, Paris, 1-2. FERRANTI R., Flora alpina di Valtellina e Valchiavenna. Lyasis Edizioni, Sondrio. FERRANTI R. & FIOLETTI L., Nuovo contributo alla conoscenza della flora della provincia di Sondrio e del Piano di Spagna (Lombardia, Italia Settentrionale). Natur. Valtell., Morbegno, 11: FORNACIARI G., Su alcune piante rare, o non comuni, rinvenute in Val Malenco. Atti Accad. Sc. Lett. Arti Udine, Udine, s. 6, 11 ( ): FURRER E. & LONGA M., Flora von Bormio. Beih. Bot. Centralbl., Dresden, 33 (2): KOCH W., Zur Flora der oberitalienischen Reisfelder. Ber. Schweiz. Bot. Ges., Zürich, 62: MAURIZIO R., Flora des Bergell mit Andeutung der Grenzgebiete. Boissiera, Genève, 62: PICCAPIETRA A., (ined.) - Rapporti fra componente floristica e comunità entomologica nell ambito delle praterie xeriche del versante retico della bassa Valtellina. Tesi di laurea, Università degli Studi di Milano, Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Corso di Laurea di Scienze Naturali. PIGNATTI S., Flora d Italia. Edagricole, Bologna, 1-3. PIROLA A. & CREDARO V., Contributo alla flora di Lombardia. Atti Ist. Bot. Univ. Lab. Critt. Pavia, Pavia, s. 7, 2 (1983): REINALTER R., Zur Flora der Sedimentgebeite im Umkreis der Sudrätischen Alpen, Livignasco, Bormiese, Engadin Ota (Schweiz - Italien). Denkschr. Schweiz. Akad. Naturwiss., Basel, Boston, Berlin, 105: REINALTER R., Zur Flora der Sedimentgebiete der Val Tasna und ihrer Umgebung (Ardez und Ftan, Engiadina Bassa/Unterengadin, Kanton Graubunden). Höhere Fachschule für Tourismus, Graubunden. RONCHETTI P., Il mio erbario (Continuazione e fine al N. 12). Natur. Valtell., Sondrio, 1 (13) (1885):

15 NOTULAE AD PLANTAS ADVENAS LONGOBARDIAE SPECTANTES: 6 ( ) PAG. BOT , 39: Gabriele Galasso* & Enrico Banfi* Notula 311 Maurizio Minora, Alberto Isnenghi & Luca Gariboldi* WWF Oasi Il Caloggio, via Caloggio ang. via Verdi, Bollate (MI); ilcaloggio@wwf.it *Via Ghisolfa 3, Rho (MI); info@ lucagariboldi.it 311. Impatiens glandulifera Royle (Balsaminaceae) + (NAT) MI: Bollate (MI), entro i confini del Parco delle Groane, presso l Oasi Il Caloggio, incolto umido rimboschito presso la risorgiva Cavo Porro (UTM ED50: 32T ), ca. 156 m s.l.m., no exp., incolto umido rimboschito, una ventina di individui, Iun 2012, A. Isnenghi (MSNM, fotografia); ibidem, 5 Mai 2014, M. Minora, A. Isnenghi & L. Gariboldi (MSNM). - Neofita naturalizzata nuova per la provincia di Milano. La specie è stata fotografata in fiore nel 2012 da Isnenghi e confermata allo stato vegetativo nel 2014 da Minora, Isnenghi e Gariboldi, ma subito dopo tagliata a seguito di un azione di ripulitura del rimboschimento. Impatiens glandulifera è già segnalata in Lombardia nelle provincie di Varese, Como, Lecco, Monza e Brianza, Sondrio, Bergamo, Brescia, Pavia (AR- DENGHI et al., 2010) e Mantova (TRUZ- ZI, 2014). Altre specie rinvenute nella stazione, molte delle quali esotiche, sono: Acer negundo L., Alnus glutinosa (L.) Gaertn., Panicum dichotomiflorum Michx., Persicaria dubia (Stein.) Fourr. (= Polygonum mite Schrank), Phytolacca americana L., Potentilla indica (Andrews) Th.Wolf ( Duchesnea i. (Andrews) Focke), Rubus sp., Salix cinerea L. e Urtica dioica L. subsp. dioica. BIBLIOGRAFIA ARDENGHI N., ARRIGONI P., ASSINI S., BANFI E., BONA I., BONALI F., BRUSA G., CATTANEO G., CEFFALI G., COLA- TORE A., FEDERICI G., FENAROLI F., FERRANTI R., FRATTINI S., GALASSO G., GARIBOLDI L., GIORDANA F., GRUPPO BOTANICO MILANESE, GRUPPO FLORA ALPINA BERGAMASCA, GRUPPO BRE- SCIANO DI RICERCA FLORISTICA, GUIGGI * Sezione di Botanica, Museo di Storia Naturale di Milano, corso Venezia 55, Milano; gabriele.galasso@comune.milano.it; enrbanfi@yahoo.it 15

16 A., KLEIH M., MARTINI F., MAURI S., PAROLO G., PERICO M., PROSSER F., ROVELLI P., SARTORI F., TRUZZI A., VIL- LA M. & ZANOTTI E., Dati su presenza e distribuzione provinciale. In: La flora esotica lombarda. Banfi E. & Galasso G. (eds.). Museo di Storia Naturale di Milano, Milano. TRUZZI A., Notulae In: Notulae ad plantas advenas Longobardiae spectantes: 4 ( ). Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 37 (2013): Notula 312 Nicola M. G. Ardenghi Dipartimento di Scienze della Terra e dell Ambiente, Università degli Studi di Pavia, via Sant Epifanio 14, Pavia (PV); sahfen@hotmail.com 312. Cardamine occulta Hornem. (Brassicaceae) (= Cardamine debilis D.Don, nom. illeg. Cardamine flexuosa With. subsp. debilis O.E.Schulz Cardamine hamiltonii G.Don) + (NAT) CR: Casalmaggiore (CR), via G. Favagrossa, rondò, lato Palazzo Favagrossa (UTM ED50: 32T ), 26 m s.l.m., no exp., aiuola pubblica con rose coltivate, infestante la pacciamatura, 26 Sep 2015, N. Ardenghi (MSNM). - Neofita naturalizzata nuova per la provincia di Cremona. Analogamente a quanto già osservato nel pavese, nel milanese e in Toscana da ARDENGHI & MOSSINI (2014), a Casalmaggiore Cardamine occulta (per la priorità dell epiteto specifico si veda MARHOLD et al., 2016) si comporta da infestante all interno di un aiuola pubblica, dove forma un denso popolamento con elevata produzione di semi. La specie è sicuramente più diffusa e da ricercare nelle provincie limitrofe. BIBLIOGRAFIA ARDENGHI N. M. G. & MOSSINI S., Cardamine flexuosa subsp. debilis O. E. Schulz. In: Euro+Med- Checklist Notulae, 3. Notulae ad floram euro-mediterraneam pertinentes No. 32. Raab-Straube E. von & Raus T. (eds.). Willdenowia, Berlin, 44 (2): 292. MARHOLD K., ŠLENKER M., KUDOH H. & ZOZOMOVÁ-LIHOVÁ J., Cardamine occulta, the correct species name for invasive Asian plants previously classified as C. flexuosa, and its occurrence in Europe. PhytoKeys, 62: Notulae Andrea Truzzi Via Concetto Marchesi 21, Suzzara (MN); andreatruzzi1@virgilio.it 313. Acalypha australis L. (Euphorbiaceae) + (NAT) MN: Volta Mantovana (MN), Corte Boschi, loc. Bassa dei Bonomi (UTM ED50: 32T ), 50 m s.l.m., no exp., nelle crepe di una condotta idrica in cemento e ai margini di un seminativo a mais, 30 Aug 2015, A. Truzzi (MSNM). - Neofita naturalizzata nuova per la provincia di Mantova. 16

17 PAGINE BOTANICHE Successivamente a questo primo ritrovamento, la specie è stata rinvenuta in altre località a nord della città di Mantova, sempre ai margini di campi di mais Bidens connata Muhl. ex Willd. (Asteraceae) + (CAS) MN: Motteggiana (MN), alveo secondario del Fiume Po, tra un isola fluviale e la riva naturale in destra idrografica (UTM ED50: 32T ), 20 m s.l.m., no exp., alveo fluviale su substrato di sabbia e fango, 8 Sep 2015, A. Truzzi (MSNM). - Neofita casuale nuova per la provincia di Mantova. Sono state osservate soltanto due piante ravvicinate in procinto di fiorire; l innalzamento del livello dell acqua dopo pochi giorni non ha permesso di eseguire ulteriori osservazioni e per questo la specie viene indicata come casuale. Notulae Milena Villa Via Lauro 4, Rovagnate (LC); milena. villa@libero.it 315. Ammannia coccinea Rottb. (Lythraceae) + (CAS) LC: Cernusco Lombardone (LC), loc. Casate, campi tra via San Dionigi e la ferrovia (UTM ED50: 32T ), 251 m s.l.m., no exp., campo umido incolto, 27 Sep 2016, M. Villa (MSNM). - Neofita casuale nuova per la provincia di Lecco. Un nucleo di piante lungo circa 1,5 m è presente in un campo umido incolto precedentemente coltivato a mais Calocedrus decurrens (Torr.) Florin (Cupressaceae) ( Libocedrus decurrens Torr.) + (CAS) LC: Olgiate Molgora (LC), loc. Bruggione (UTM ED50: 32T ), ca. 313 m s.l.m., E, bosco acidofilo a prevalenza di Castanea sativa, 15 Iul 2016, M. Villa (MSNM). - Neofita casuale nuova per la provincia di Lecco. In Lombardia, il cipresso della California era sinora noto per le sole provincie di Como e Cremona (ARDENGHI et al., 2010). A Olgiate Molgora ne è stata trovata una sola plantula alta cm, cresciuta nel sottobosco di un castagneto Campsis radicans (L.) Boreau (Bignoniaceae) ( Bignonia radicans L. Campsis radicans (L.) Seem., isonym) + (CAS) LC: Olgiate Molgora (LC), loc. Monticello, sentiero campestre che si diparte da via C. Battisti (UTM ED50: 32T ), 325 m s.l.m., SE, margine di sentiero campestre, sotto il muro di cinta di una villa, entro la quale si trova la pianta madre, 15 Iun 2016, M. Villa (MSNM). - Neofita casuale nuova per la provincia di Lecco. La stazione qui segnalata è costituita da 3-4 giovani piante, nate da seme al di sotto la pianta madre, che si trova avvinghiata a un albero all interno di 17

18 un giardino e sporgente oltre il muro di cinta con i fiori e i frutti Erysimum cheiri (L.) Crantz (Brassicaceae) ( Cheiranthus cheiri L.) + (CAS) LC: Missaglia (LC), loc. Albareda (via Albareda), muretto esterno che circonda la Cascina Albareda (UTM ED50: 32T ), 297 m s.l.m., S, muro, 13 Iul 2016, M. Villa (MSNM). - Neofita casuale nuova per la provincia di Lecco. Sono sate osservate diverse piante di varie età e dimensioni, cresciute sia sul muretto esterno della Cascina Albareda sia alla sua base, in terra. Il proprietario, con il quale ho parlato, dichiara di non averle messe a dimora e che sono comparse spontaneamente. In Lombardia, la violaciocca gialla era sinora nota come naturalizzata nelle provincie di Como, Bergamo e Brescia (ARDENGHI et al., 2010), oltre che Pavia (ARDENGHI & POLANI, 2010) Hibiscus trionum L. (Malvaceae) + (CAS) LC: Cernusco Lombardone (LC), loc. Casate, campi tra via San Dionigi e la ferrovia (UTM ED50: 32T ), 252 m s.l.m., no exp., campo umido incolto, 27 Sep 2016, M. Villa (MSNM). - Neofita casuale nuova per la provincia di Lecco. È stata rinvenuta una sola pianta in un campo umido incolto precedentemente coltivato a mais Paspalum thunbergii Kunth ex Steud. (Poaceae) + (NAT) LC: Sirtori (LC), loc. Peschierone (UTM ED50: 32T ), ca. 415 m s.l.m., ESE, margine di sentiero campestre, 23 Sep 2016, M. Villa (MSNM). - Neofita naturalizzata nuova per la provincia di Lecco. Paspalum thunbergii (panico di Thunberg) è già stata segnalata in Lombardia da VERLOOVE et al. (2016) per le provincie di Monza e Brianza e Pavia (cfr. GALAS- SO, 2017). Nel lecchese è stata rinvenuta lungo il margine di un sentiero che costeggia alcuni campi coltivati a ortaggi Saxifraga stolonifera Curtis (Saxifragaceae) + (CAS) LC: Sirtori (LC), loc. Ceregallo, rudere sul lato W della cascina (UTM ED50: 32T ), 451 m s.l.m., no exp., ruderato, 25 Iun 2015, M. Villa (MSNM). - Neofita casuale nuova per la provincia di Lecco. Diffusasi probabilmente in seguito all abbandono di scarti vegetali, la specie si è insediata e sviluppata mediante gli stoloni radicanti, che hanno generato numerose piante sparse tra le macerie e i sassi Sporobolus vaginiflorus (Torr. ex A.Gray) Alph.Wood (Poaceae) ( Vilfa vaginiflora Torr. ex A.Gray) + (CAS) LC: Viganò (LC), loc. Bandeggera, parcheggio ghiaioso in via A. Volta (UTM ED50: 32T ), 387 m s.l.m., no exp., incolto ghiaioso, 26 Sep 2016, 18

19 PAGINE BOTANICHE M. Villa (MSNM). - Neofita casuale nuova per la provincia di Lecco. Sono presenti numerose piante. BIBLIOGRAFIA ARDENGHI N., ARRIGONI P., ASSINI S., BANFI E., BONA I., BONALI F., BRUSA G., CATTANEO G., CEFFALI G., COLATORE A., FEDERICI G., FENAROLI F., FERRANTI R., FRATTINI S., GALASSO G., GARIBOLDI L., GIORDANA F., GRUPPO BOTANICO MI- LANESE, GRUPPO FLORA ALPINA BERGA- MASCA, GRUPPO BRESCIANO DI RICERCA FLORISTICA, GUIGGI A., KLEIH M., MAR- TINI F., MAURI S., PAROLO G., PERICO M., PROSSER F., ROVELLI P., SARTORI F., TRUZZI A., VILLA M. & ZANOTTI E., Dati su presenza e distribuzione provinciale. In: La flora esotica lombarda. Banfi E. & Galasso G. (eds.). Museo di Storia Naturale di Milano, Milano. ARDENGHI N. M. G. & POLANI F., Notulae In: Notulae ad plantas advenas longobardiae spectantes: 1 (1-28). Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 34: GALASSO G., Notulae redazionali In: Notulae ad plantas advenas Longobardiae spectantes: 6 ( ). Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 39 ( ): VERLOOVE F., BRUSA G. & ARDENGHI N.M.G., Studies in the genus Paspalum (Paniceae, Poaceae) in Europe: 3. Paspalum thunbergii, a new naturalized neophyte in W Europe. Willdenowia, Berlin, 46 (1): Notulae Fabrizio Bonali Via Miglioli 7, Sesto ed Uniti (CR); fabrizio.bonali@gmail.com 323. Aspidistra elatior Blume (Ruscaceae) + (CAS) CR: Cremona (CR), periferia W della città, via Eridano, a fianco della recinzione della raffineria Tamoil, sotto un filare di Populus canadensis (UTM ED50: 32T ), 35 m s.l.m., no exp., cumulo di rifiuti vari sul margine stradale, 24 Nov 2014, F. Bonali (MSNM, Herb. F. Bonali). - Neofita casuale nuova per la provincia di Cremona. Sono stati rinvenuti alcuni esemplari, costituiti da 2-3 foglie, che crescevano tra i rifiuti. Questa risulta la terza segnalazione per l Italia e la seconda per la Lombardia, dopo quelle di MARCHETTI (2011) per la Toscana e ARDENGHI (2012) per la Lombardia in provincia di Pavia Catharanthus roseus (L.) G.Don. (Apocynaceae) (Fig. 1) ( Vinca rosea L. Ammocallis rosea (L.) Small Lochnera rosea (L.) Rchb., comb. inval. Lochnera rosea (L.) Rchb. ex Endl. Lochnera rosea (L.) K.Schum., isonym Pervinca rosea (L.) Gaterau Pervinca rosea (L.) Moench, isonym) + (CAS) LOM (CR): Cremona (CR), via Antica Porta Tintoria (UTM ED50: 32T ), 40 m s.l.m., no exp., cordolo del marciapiede, 4 Nov 2014, F. Bonali (MSNM). - Neofita casuale nuova per la Lombardia e per la provincia di Cremona. La pervinca del Madagascar è una specie originaria del Madagascar, coltivata a scopo ornamentale e nota 19

20 Fig. 1: Catharanthus roseus (Foto/Photo Fabrizio Bonali). anche per le sue proprietà medicinali. In Italia è stata segnalata per la prima volta in Calabria (CARUSO & PIGNOT- TI, 2007); successivamente in Sicilia (SCUDERI & PASTA, 2009), Puglia (OLI- VIERI, 2010), Campania (STINCA et al., 2012), Sardegna (PODDA et al., 2012) e Toscana all Isola d Elba (FERRETTI et al., 2013) Citrus trifoliata L. (Rutaceae) ( Poncirus trifoliata (L.) Raf.) + (CAS) CR: Cremona (CR), periferia W della città, via Eridano, a fianco della recinzione della raffineria Tamoil, sotto un filare di Populus canadensis (UTM ED50: 32T ), 35 m s.l.m., no exp., cumulo di rifiuti vari sul margine stradale, 24 Nov 2014, F. Bonali (MSNM). - Neofita casuale nuova per la provincia di Cremona. Specie già osservata in provincia di Mantova (TRUZZI, 2014) e Milano (GALASSO, 2015). A Cremona è stato rinvienuto un solo esemplare di dimensioni ridotte Hylotelephium spectabile (Boreau) H.Ohba (Crassulaceae) (Fig. 2) ( Sedum spectabile Boreau) + (CAS) CR: Cremona (CR), periferia W della città, via Milano, presso l incrocio con via Sesto, su un cornicione della volta del ponte sulla 20

21 PAGINE BOTANICHE Fig. 2: Hylotelephium spectabile (Foto/Photo Fabrizio Bonali). roggia Baraccona (UTM ED50: 32T ), 39 m s.l.m., S, cornicione, in fiore, 16 Oct 2015, F. Bonali (MSNM, fotografia). - Neofita casuale nuova per la provincia di Cremona. Il reperto qui citato è rappresentato da un immagine digitale in quanto gli esemplari osservati risultano materialmente irraggiungibili. Specie originaria dell Asia orientale e coltivata in Europa, è in grado di sopportare gli inverni rigidi. Segnalata per la prima volta in Lombardia in provincia di Lecco in base a un exsiccatum del 1920 (GALLO & ARRIGO- NI, 2014), è stata di recente osservata a Pavia (BONALI & ARDENGHI, 2015). Si nota quindi la sua capacità di diffondersi spontaneamente in ambito urbano Pittosporum tobira (Thunb.) W.T.Aiton (Pittosporaceae) ( Euonymus tobira Thunb.) + (CAS) LOM (MI): Milano (MI), piazza Cincinnato (UTM ED50: 32T ), ca. 120 m s.l.m., no exp., base di cordolo di marciapiede, un esemplare, 13 Apr 2016, F. Bonali (MSNM). - Neofita casuale nuova per la Lombardia e per la provincia di Milano. Pittosprum tobira (pittosporo) è una specie originaria di Giappone, Corea 21

22 e Taiwan (ZHANG et al., 2003), introdotta in Italia intorno al 1820 nell orto botanico di Padova (SACCARDO, 1909). In Italia è frequentemente coltivata come pianta da giardino o da siepe ed è spontaneizzata (casuale o naturalizzata) in quasi tutte le regioni. BIBLIOGRAFIA ARDENGHI N. M. G., Notulae In: Notulae ad plantas advenas longobardiae spectantes: 2 (29-140). Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 35 (2011): BONALI F. & ARDENGHI N. M. G., Notula 281. In: Notulae ad plantas advenas Longobardiae spectantes: 5 ( ). Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 38 (2014): 30. CARUSO G. & PIGNOTTI L., Notulae: In: Notulae alla checklist della flora vascolare italiana: 4 ( ). Conti F., Nepi C., Peruzzi L. & Scoppola A. (eds.). Inform. Bot. Ital., Firenze, 39 (2): FERRETTI G., LAZZARO L., GIULIANI C. & FOGGI B., Secondo contributo alla conoscenza della flora esotica dell Arcipelago Toscano, Italia. Atti Soc. it. Sci. nat. Museo civ. Stor. nat. Milano, Milano, 154 (2): GALASSO G., Notula 273. In: Notulae ad plantas advenas Longobardiae spectantes: 5 ( ). Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 38 (2014): GALLO L. & ARRIGONI P., Notula 242. In: Notulae ad plantas advenas longobardiae spectantes: 4 ( ). Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 37 (2013): MARCHETTI D., Note floristiche tosco-liguri-emiliane. VIII. Fanerogame nuove o rare per la Regione Apuana (Liguria-Toscana) e note critiche. Ann. Mus. civ. Rovereto, Sez. Arch, St., Sc. nat., Rovereto, 26 (2010): OLIVIERI N., Notulae: In: Notulae alla checklist della flora vascolare italiana: 10 ( ). Notulae alla flora esotica d Italia: 3 (38-53). Nepi C., Peccenini S. & Peruzzi L. (eds.). Inform. Bot. Ital., Firenze, 42 (2): PODDA L., LAZZERI V., MASCIA F., MAYORAL O. & BACCHETTA G., The Checklist of the Sardinian Alien Flora: an Update. Not. Bot. Hort. Agrobot. Cluj, Cluj-Napoca, 40 (2): SACCARDO P. A., Cronologia della flora italiana ossia repertorio sistematico delle più antiche date ed autori del rinvenimento delle piante (Fanerogame e Pteridofite) indigene, naturalizzate e avventizie d Italia e della introduzione di quelle esotiche più comunemente coltivate fra noi. Tipografia del Seminario, Padova. SCUDERI L. & PASTA S., Contributi alla conoscenza della flora vascolare della provincia di Trapani (Sicilia Occidentale). II: Xenofite nuove per la provincia, per la Sicilia e per l Italia. Natur. Sicil., Palermo, s. 4, 33 (3-4): STINCA A., D AURIA G. & MOTTI R., Integrazioni alla flora aliena della Campania (Sud Italia). Inform. Bot. Ital., Firenze, 44 (2):

23 PAGINE BOTANICHE TRUZZI A., Notulae In: Notulae ad plantas advenas Longobardiae spectantes: 4 ( ). Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 37 (2013): ZHANG Z., ZHANG H. & TURLAND N. J., Pittosporaceae. In: Flora of China. Wu Z. Y., Raven P. H. & Hong D. Y. (eds.). Science Press, Beijing, and Missouri Botanical Garden Press, St. Louis, 9 (Pittosporaceae through Connaraceae): Notula 328 Gabriele Galasso, Rodolfo Gentili* & Chiara Montagnani* Sezione di Botanica, Museo di Storia Naturale di Milano, corso Venezia 55, Milano (MI); gabriele.galasso@comune.milano.it *Dipartimento di Scienze della Terra e dell Ambiente, Università degli Studi di Milano-Bicocca, piazza della Scienza 1, Milano (MI); rodolfo.gentili@unimib.it, chiara. montagnani@unimib.it 328. Elaeagnus pungens Thunb. (Elaeagnaceae) + (NAT) CO: Blevio (CO), sentiero tra Brunate e Monte Piatto, sopra Blevio, presso un impluvio (UTM ED50: ca. 32T ), ca. 540 m s.l.m., SSW, bosco di latifoglie in impluvio, 11 Apr 2016, G. Galasso (MSNM, APP); Blevio (CO), sentiero tra Brunate e Monte Piatto, sopra Blevio, presso la cappelletta (UTM ED50: 32T ), ca. 521 m s.l.m., WNW, margine boschivo, 11 Apr 2016, G. Galasso (MSNM). - Neofita naturalizzata nuova per la provincia di Como. Specie sinora nota come invasiva in provincia di Varese, naturalizzata in quelle di Lecco e Sondrio, casuale in quelle di Pavia, Bergamo, Cremona, Mantova (ARDENGHI et al., 2010) e Milano (GALASSO, 2012). Altri esemplari sono stati osservati sempre sopra Blevio (CO), nel bosco a monte della cappelletta (UTM ED50: 32T ). Tutte le piante portavano frutti più o meno abbondanti. In Europa la specie è casuale in Francia, Olanda (VALKENBURG et al., 2014) e Belgio (MANUAL OF THE ALIEN PLANTS OF BELGIUM, 2016), mentre è ritenuta invasiva in diversi stati degli USA (BARGERON et al., 2008). BIBLIOGRAFIA ARDENGHI N., ARRIGONI P., ASSINI S., BANFI E., BONA I., BONALI F., BRUSA G., CATTANEO G., CEFFALI G., COLA- TORE A., FEDERICI G., FENAROLI F., FERRANTI R., FRATTINI S., GALASSO G., GARIBOLDI L., GIORDANA F., GRUPPO BOTANICO MILANESE, GRUPPO FLORA ALPINA BERGAMASCA, GRUPPO BRE- SCIANO DI RICERCA FLORISTICA, GUIGGI A., KLEIH M., MARTINI F., MAURI S., PAROLO G., PERICO M., PROSSER F., ROVELLI P., SARTORI F., TRUZZI A., VIL- LA M. & ZANOTTI E., Dati su presenza e distribuzione provinciale. In: La flora esotica lombarda. Banfi E. & Galasso G. (eds.). Museo di Storia Naturale di Milano, Milano. BARGERON C. T., MINTEER C. R., EVANS C. W., MOORHEAD D. J., DOUCE G. K. & REARDON R. C. (eds.), Invasive Plants of the United States DVD-ROM: Identification, Biology and Control. USDA Forest Service, Forest Health Technology Enterprise 23

24 Team, Morgantown (WV), FHTET < (ultima consultazione il 3 maggio 2016). GALASSO G., Notulae In: Notulae ad plantas advenas longobardiae spectantes: 2 (29-140). Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 35 (2011): MANUAL OF THE ALIEN PLANTS OF BELGIUM, Manual of the Alien Plants of Belgium. < (ultima consultazione il 17 maggio 2016). VALKENBURG J. VAN, BRUNEL S., BRUNDU G., EHRET P., FOLLAK S. & ULUDAG A., Is terrestrial plant import from East Asia into countries in the EPPO region a potential pathway for new emerging invasive alien plants? EPPO Bulletin, 44 (2): Notula 329 Gabriele Galasso Sezione di Botanica, Museo di Storia Naturale di Milano, corso Venezia 55, Milano (MI); gabriele.galasso@comune.milano.it 329. Verbena bonariensis L. (Verbenaceae) + (CAS) MI: Milano (MI), corso Venezia 55, Giardini Pubblici, di fronte al Museo di Storia Naturale di Milano (UTM ED50: 32T ), 122 m s.l.m., no exp., nata spontaneamente da seme nel vialetto sterrato, 22 Sep 2015, G. Galasso (MSNM). - Neofita casuale nuova per la provincia di Milano. Sono stati osservati alcune piante nate spontaneamente sui vialetti sterrati adiacenti alle aiuole dove la specie era coltivata l anno precedente. Per la distinzione rispetto a Verbena incompta P.W.Michael si rimanda a GALASSO (2014). BIBLIOGRAFIA GALASSO G., Notulae In: Notulae ad plantas advenas Longobardiae spectantes: 4 ( ). Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 37 (2013): Notulae Simone Orsenigo & Ilda Vagge Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali - Produzione, Territorio, Agroenergia, Università degli Studi di Milano, via Celoria 2, Milano (MI); simone.orsenigo@unimi.it, ilda. vagge@unimi.it 330. Danaë racemosa (L.) Moench (Ruscaceae) ( Ruscus racemosus L.) + (CAS) MB: Seveso (MB), Parco Naturale Bosco delle Querce, nei pressi del cimitero di Seveso (UTM ED50: 32T ), 210 m s.l.m., ESE, boscaglia con Carpinus betulus, Hedera helix e Laurus nobilis, 15 Iun 2016, S. Orsenigo & I. Vagge (MSNM). - Neofita casuale nuova per la provincia di Monza e Brianza. È stato rinvenuto un singolo esemplare nei pressi della boscaglia che separa il muro perimetrale del cimitero di Seveso dal Bosco delle Querce. La specie è già nota come casuale nelle provincie di Mantova, Varese (AR- 24

25 PAGINE BOTANICHE DENGHI et al., 2010), Lecco (MAURI, 2012) e Milano (CEFFALI & GALASSO, 2015) Rorippa austriaca (Crantz) Besser (Brassicaceae) ( Nasturtium austriacum Crantz) + (NAT) MB: Seveso (MB), Parco Naturale Bosco delle Querce (UTM ED50: 32T ), 210 m s.l.m., no exp., prato mesofilo con Arrhenatherum elatius, Dactylis glomerata, Malva sylvestris e Centaurea nigrescens, 15 Iun 2016, S. Orsenigo & I. Vagge (MSNM). - Neofita naturalizzata nuova per la provincia di Monza e Brianza. Sono stati rinvenuti svariati esemplari in un prato stabile, noto come prato delle farfalle, ubicato nella porzione meridionale del Bosco delle Querce nei pressi del cimitero di Seveso. La specie è già nota come naturalizzata in tutta la regione, con l eccezione delle provincie di Como e di Lecco (ARDEN- GHI et al., 2010; ARDENGHI, 2010). BIBLIOGRAFIA ARDENGHI N. M. G., Notulae In: Notulae ad plantas advenas longobardiae spectantes: 1 (1-28). Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 34: ARDENGHI N., ARRIGONI P., ASSINI S., BANFI E., BONA I., BONALI F., BRUSA G., CATTANEO G., CEFFALI G., COLA- TORE A., FEDERICI G., FENAROLI F., FERRANTI R., FRATTINI S., GALASSO G., GARIBOLDI L., GIORDANA F., GRUPPO BOTANICO MILANESE, GRUPPO FLORA ALPINA BERGAMASCA, GRUPPO BRE- SCIANO DI RICERCA FLORISTICA, GUIGGI A., KLEIH M., MARTINI F., MAURI S., PAROLO G., PERICO M., PROSSER F., ROVELLI P., SARTORI F., TRUZZI A., VIL- LA M. & ZANOTTI E., Dati su presenza e distribuzione provinciale. In: La flora esotica lombarda. Banfi E. & Galasso G. (eds.). Museo di Storia Naturale di Milano, Milano. CEFFALI G. & GALASSO G., Notula 274. In: Notulae ad plantas advenas Longobardiae spectantes: 5 ( ). Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 38 (2014): MAURI S., Notulae In: Notulae ad plantas advenas longobardiae spectantes: 2 (29-140). Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 35 (2011): Notulae redazionali Gabriele Galasso Sezione di Botanica, Museo di Storia Naturale di Milano, corso Venezia 55, Milano (MI); gabriele.galasso@comune.milano.it Vengono qui riportate alcune segnalazioni apparse su altre riviste o alcune rettifiche di carattere redazionale Anigozanthos flavidus Redouté (Haemodoraceae) + (CAS) LOM (BG): Treviglio (BG), stazione ferroviaria di Treviglio (CFCE : Treviglio) (UTM ED50: ca. 32T ), ca. 120 m s.l.m., massicciata ferroviaria (F. Giordana in MARTINI et al., 2012: 161). - Neofita casuale nuova per l Italia, per la Lombardia e per la provincia di Bergamo. 25

26 Anigozanthos flavidus (zampa di canguro) è stata segnalata da MARTINI et al. (2012). Sebbene Taxonomic literature (STA- FLEU & COWAN, 1983) indichi Augustin Pyramus de Candolle quale autore del testo in cui è stato pubblicato il protologo di questa specie (Les Liliacées, vol. 3, ), non ci sono prove interne in tal senso (art dell ICN: MCNEILL et al., 2012) e i nomi pubblicati in quest opera vanno attribuiti a Redouté Avena sativa L. subsp. praegravis (Malzev) Mordv. (Poaceae) ( Avena fatua L. subsp. praegravis Malzev Avena sativa L. subsp. praegravis (Malzev) Tab.Morais, isonym Avena praegravis (Malzev) Roshev. = Avena georgica Zuccagni) + (CAS) LOM (MI): Motta Visconti (Milano), Bosco Maina, Centro Parco Geraci del Parco del Ticino, sponda E del Fiume Ticino (UTM ED50: 32T ), 72 m s.l.m., no exp., margine di sentiero in querceto a Quercus robur, con Rubus sect. Corylifolii e Oenothera stucchii, suolo sabbioso, 27 Iun 2014, N. Ardenghi & P. Cauzzi (FI, MSNM). - Archeofita casuale nuova per la Lombardia e per la provincia di Milano. Avena sativa L. subsp. praegravis (avena della Georgia) è stata segnalata da BANFI et al. (2015) Bidens vulgata Greene (Asteraceae) (= Bidens frondosa var. puberula Wiegand Bidens puberula (Wiegand) Rydb. Bidens vulgata Greene var. puberula (Wiegand) Greene Bidens vulgata Greene f. puberula (Wiegand) Fernald) + (NAT) LOM (CR): Casalmaggiore (CR), river Po/fiume Po, sinistra idrografica, Bosco di S. Maria (UTM ED50: 32T ), 28 m s.l.m., no exp., damp track in woodland/sentiero umido in bosco, locally frequent/ localmente frequente, 14 Sep 2014, F. Verloove (BR, MSNM). - Neofita naturalizzata nuova per la Lombardia e per la provincia di Cremona. + (NAT) LOM (MI): Milano (MI), stazione FFSS Milano-Rogoredo (UTM ED50: 32T ), 109 m s.l.m., N, aiuola, 28 Nov 2014, N. Ardenghi (MSNM). - Neofita naturalizzata nuova per la Lombardia e per la provincia di Milano. + (NAT) LOM (PV): Gambolò (PV), Cascina Portalupa (UTM ED50: 32T ), 73 m s.l.m., no exp., margine di sentiero in quercocarpineto, con Erigeron canadensis, Prunella vulgaris, Glechoma hederacea, 17 Oct 2014, N. Ardenghi, P. Cauzzi & S. Pedrini (MSNM); Stradella (PV), San Zeno, sponda destra del Torrente Versa all incirca all altezza della rotonda tra viale Resistenza e la SP201 (UTM ED50: 32T ), 86 m s.l.m., no exp., vigneto, 18 Oct 2014, N. Ardenghi (MSNM). - Neofita naturalizzata nuova per la Lombardia e per la provincia di Pavia. Bidens vulgata (forbicina volgare) è stata segnalata da VERLOOVE & AR- DENGHI (2015). 26

27 PAGINE BOTANICHE Si fa presente che, sebbene Linneo abbia trattato il genere Bidens come femminile, in base all art. 62.2(a) del Codice Internazionale di Nomenclatura Botanica (MCNEILL et al., 2012) deve essere considerato maschile. Vi è stata tuttavia una proposta di conservarlo al femminile (HARRIMAN, 1998), che, anche se inizialmente accolta e raccomandata dal Comitato per le Spermatophyta (BRUMMITT, 2000), non è stata in seguito recepita nell elenco dei nomi generici conservati (MC- NEILL et al., 2006, app. III; MCNEILL et al., 2012, app. III) poiché il Comitato Generale l aveva temporaneamente sospesa (BARRIE, 2006). Di recente la proposta è stata riesaminata e nuovamente approvata a maggioranza (AP- PLEQUIST, 2016), per cui Bidens è ora da considerare di genere femminile Cephalotaxus fortunei Hook. (Taxaceae) LOM (PV). - Neofita esclusa dalla flora d Italia, della Lombardia e della provincia di Pavia. LOM (VA). - Neofita esclusa dalla flora d Italia, della Lombardia e della provincia di Varese. Specie indicata per errore in Lombardia nelle provincie di Varese (CERA- BOLINI et al., 2008; BANFI et al., 2009; BANFI & GALASSO, 2010) e Pavia (ARDENGHI, 2013) al posto di Cephalotaxus harringtonii (GALASSO et al., 2016a) (vedi notula seguente) Cephalotaxus harringtonii (Knight ex J.Forbes) K.Koch (Taxaceae) ( Taxus harringtonii Knight ex J.Forbes = Cephalotaxus drupacea Siebold & Zucc. = Cephalotaxus pedunculata Siebold & Zucc. Cephalotaxus fortunei auct. p.p., non Hook.) + (CAS) LOM (LC): Montevecchia (LC), loc. Abbandonato, presso la destra idrografica di un piccolo affluente di destra del Torrente Curone (UTM ED50: 32T ), 270 m s.l.m., SE, margine boschivo, 12 Feb 2015, M. Villa (Herb. Parco Montevecchia); ibidem, 18 Feb 2016, M. Villa (FI, MSNM). - Neofita casuale nuova per l Italia, per la Lombardia e per la provincia di Lecco. + (CAS) LOM (PV): Pavia (PV), San Lanfranco, piazzale Tevere (CFCE : Pavia SW) (UTM ED50: 32T ), 69 m s.l.m., no exp., base di aiuola al margine di un parcheggio, un giovane esemplare a ca. 10 m dalla pianta madre (coltivata), 19 Mai 2011, N. Ardenghi (MSNM sub C. fortunei); ibidem, planta culta, pianta madre di un giovane esemplare nato da seme, 19 Mai 2011, N. Ardenghi (MSNM sub C. fortunei). - Neofita casuale nuova per l Italia, per la Lombardia e per la provincia di Pavia. + (CAS) LOM (VA): Castelveccana (VA), dopo Caldè, verso il confine con Porto Valtravaglia (UTM ED50: 32T ± 100 m), ca. 200 m s.l.m., NW, bosco caducifoglio, 22 Iun 2007, G. Galasso (MSNM sub C. fortunei). - Neofita casuale nuova per l Italia, per la Lombardia e per la provincia di Varese. 27

28 Cephalotaxus harringtonii (cefalotasso) è stata segnalata da GALASSO et al. (2016b). La specie era stata precedentemente riportata in Lombardia per le provincie di Varese (CERABOLINI et al., 2008; BANFI et al., 2009; BANFI & GALASSO, 2010) e Pavia (ARDENGHI, 2013) col nome errato di Cephalotaxus fortunei (GA- LASSO et al., 2016a) (vedi notula precedente) Chamaesyce serpens (Kunth) Small (Euphorbiaceae) ( Euphorbia serpens Kunth Anisophyllum serpens (Kunth) Klotzsch & Garcke Chamaesyce serpens (Kunth) Millsp., isonym = Euphorbia serpens Kunth var. fissistipula Thell. Chamaesyce serpens (Kunth) Small subsp. fissistipula (Thell.) Hügin Euphorbia serpens Kunth subsp. fissistipula (Thell.) Verloove & Lambinon = Euphorbia serpens Kunth var. montevidensis Casar. ex Boiss. = Euphorbia serpens Kunth var. radicans Engelm. ex Boiss.) + (NAT) LOM (PV): Voghera (PV), via Piacenza (SS10), all altezza di Cascina Fontana, Shopping Park Voghera Est (UTM ED50: 32T ), 87 m s.l.m., aiuole spartitraffico con ghiaietto e ciglio stradale su asfalto, 13 Aug 2014, N. Ardenghi & S. Mossini (FI). - Neofita naturalizzata nuova per la Lombardia e per la provincia di Pavia. Chamaesyce serpens (euforbia serpeggiante) è stata segnalata da AR- DENGHI & MOSSINI (2015) Cotoneaster coriaceus Franch. (Rosaceae) LOM (MI). - Neofita esclusa dalla flora d Italia, della Lombardia e della provincia di Milano. LOM (VA). - Neofita esclusa dalla flora d Italia, della Lombardia e della provincia di Varese. Specie indicata per errore in Lombardia (BANFI et al., 2009), nelle provincie di Varese (BANFI & GALASSO, 2010) e di Milano (GALASSO, 2010), al posto di Cotoneaster lacteus (GA- LASSO & BANFI, 2016a) (vedi notula seguente) Cotoneaster lacteus W.W.Sm. (Rosaceae) ( Cotoneaster coriaceus auct., non Franch.) + (CAS) LOM (MI): Milano (MI), Parco delle Cave (Baggio), incolti tra via E. Quarti e via P. Marchesi (Villa Marazzi) (UTM ED50: 32T ), 125 m s.l.m., no exp., vegetazione a Robinia pseudoacacia e Rubus spp., 6 Iun 2010, G. Galasso (MSNM sub C. coriaceus). - Neofita casuale nuova per l Italia, per la Lombardia e per la provincia di Milano. + (NAT) LOM (VA): Laveno- Mombello (VA), Punta San Michele, porzione N (UTM ED50: 32T ± 50 m), ca. 197 m s.l.m., NW, rupi sul lago, 22 Iun 2007, G. Galasso (MSNM sub C. coriaceus). - Neofita naturalizzata nuova per l Italia, per la Lombardia e per la provincia di Varese. 28

29 PAGINE BOTANICHE Cotoneaster lacteus (cotognastro latteo) è stata segnalata da GALASSO & BANFI (2016b). La specie era stata precedentemente riportata in Lombardia (BANFI et al., 2009), nelle provincie di Varese (BANFI & GALASSO, 2010) e di Milano (GALASSO, 2010), sempre col nome errato di Cotoneaster coriaceus (GALASSO & BANFI, 2016a) (vedi notula precedente) Crataegus azarolus L. (Rosaceae) + (CAS) CO: Rezzago (CO), Croce di Pizzallo (UTM ED50: 32T ), ca. 970 m s.l.m. (BANTI et al., 2015: 241). - Archeofita casuale nuova per la provincia di Como. Specie segnalata da BANTI et al. (2015) Cyperus glomeratus L. (Cyperaceae) + (NAT) CO: Como (CO), Bassone (UTM ED50: 32T ), ca. 270 m s.l.m. (BANTI et al., 2015: 614); Monte Bisbino (CO) (UTM ED50: ca. 32T ) (E. Schick in BANTI et al., 2015: 614). - Neofita naturalizzata nuova per la provincia di Como. Specie segnalata da BANTI et al. (2015) Elatine hexandra (Lapierre) DC. (Elatinaceae) ( Tillaea hexandra Lapierre) + (NAT) LC: Colico (LC), Piano di Colico (UTM ED50: ca. 32T ), ca. 200 m s.l.m. (COMOL- LI, 1836: 59; BECHERER, 1966: 83 (non ritrovata); BANTI et al., 2015: 303). - Amaurogena naturalizzata nuova per la provincia di Lecco. La precedente segnalazione di CO- MOLLI (1836) al Piano di Colico era sfuggita a BANFI & GALASSO (2010); la specie non era più stata ritrovata da BECHERER (1966), mentre recentemente è stata confermata da BANTI et al. (2015) Elodea canadensis Michx. (Hydrocharitaceae) + (NAT) CO: Carlazzo (CO), Lago di Piano (UTM ED50: ca. 32T ), 276 m s.l.m. (BANTI et al., 2015: 510). - Neofita naturalizzata nuova per la provincia di Como. Specie segnalata da BANTI et al. (2015) Ionopsidium acaule (Desf.) Rchb. (Brassicaceae) ( Cochlearia acaulis Desf.) + (CAS) LOM (PV): Pavia (PV), coltivato nell Orto botanico [di Pavia] e giardini e spesso avventizo in prossimità ad essi, 1905, P. A. Saccardo! (SACCARDO, 1909: 115). - Neofita casuale nuova per la Lombardia e per la provincia di Pavia. Jonopsidium acaule (bivonea acaule) era stata segnalata da SACCARDO (1909) Melissa officinalis L. (Lamiaceae) + (CAS) CO: dintorni di Como (CO) 29

30 (BANTI et al., 2015: 383). - Amaurogena casuale nuova per la provincia di Como. Specie segnalata da BANTI et al. (2015) Narcissus pseudonarcissus L. subsp. pseudonarcissus (Amaryllidaceae) + (CAS) CO: presso Como (CO), ca. 200 m s.l.m. (COMOLLI, 1835: 201); Como (CO), Camnago Volta (UTM ED50: ca. 32T ), ca. 300 m s.l.m. (COMOLLI, 1835: 201); Como (CO), Ponzate (UTM ED50: 32T ), ca. 500 m s.l.m. (COMOL- LI, 1835: 201). - Archeofita casuale nuova per la provincia di Como. Specie segnalata da COMOLLI (1835) Oenothera pedemontana Soldano (Onagraceae) + (NAT) LOM (PV): Bereguardo (PV), river Ticino close to the bridge (UTM ED50: 32T ), ca. 70 m a.s.l., no exp., sandy river bank, 11 Sep 2014, F. Verloove (BR). - Neofita naturalizzata nuova per la Lombardia e per la provincia di Pavia. Oenothera pedemontana (enagra piemontese) è stata segnalata da VERLOO- VE & ARDENGHI (2015) Origanum majorana L. (Lamiaceae) + (CAS) CO: Como (CO), lungo il Torrente Cosia (BANTI et al., 2015: 385); Eupilio (CO), Cascina Pozorello (UTM ED50: 32T ), ca. 500 m s.l.m. (BANTI et al., 2015: 385). - Archeofita casuale nuova per la provincia di Como. Specie segnalata da BANTI et al. (2015) Paspalum dasypleurum Kunze ex Desv. (Poaceae) (= Paspalum pachyrrhizum Steud.) + (NAT) LOM (LC): Olgiate Molgora (LC), Pianezzo, tra via Bagaggera e via Pianezzo, di fronte alla fontanella presso la chiesa (UTM ED50: 32T ), 280 m s.l.m., NNW, spigolo umido tra la strada e il muro, 2003, S. Mauri (MSNM sub P. dilatatum, scan in FI). - Neofita naturalizzata nuova per l Italia, per la Lombardia e per la provincia di Lecco. Paspalum dasypleurum (panico lateripeloso) è stata segnalata da VERLOO- VE et al. (2016a) Paspalum dilatatum Poir. (Poaceae) PV. - Neofita esclusa dalla flora della provincia di Pavia. Specie indicata per errore in provincia di Pavia da ARDENGHI (2013) al posto di Paspalum thunbergii (VERLOOVE et al., 2016b) (vedi notula seguente) Paspalum thunbergii Kunth ex Steud. (Poaceae) ( Paspalum scrobiculatum L. var. thunbergii (Kunth ex Steud.) Makino Paspalum dissectum sensu Thunb., non (L.) L.) 30

31 PAGINE BOTANICHE (NAT) LOM (MB): Lentate sul Seveso (MB), Boscaccio (UTM ED50: 32T ), 280 m a.s.l., along a path in a woodland of Quercus robur and Pinus sylvestris, near a road, acid (heathland ecosystem), 2 Oct 2014, G. Brusa (BR). - Neofita naturalizzata nuova per l Italia, per la Lombardia e per la provincia di Monza e Brianza. + (NAT) LOM (PV): Mortara (PV), strada Cascina Gianolo, all altezza dell omonima cascina (CFCE : Mortara) (UTM ED50: 32T ), 109 m s.l.m., no exp., sponda di fossato, copioso, 20 Iul 2011, N. Ardenghi (MSNM sub P. dilatatum, Herb. N. Ardenghi sub P. dilatatum); ibidem (UTM ED50: 32T ), 110 m a.s.l., between an unsurfaced road and a rice field channel embankment, wet compacted sandy soil, 12 Aug 2015, N. Ardenghi & S. Mossini (BR). - Neofita naturalizzata nuova per l Italia, per la Lombardia e per la provincia di Pavia. Specie segnalata da VERLOOVE et al. (2016b); essa è presente in una seconda località in comune di Mortara, sempre sulla strada Cascina Gianolo, presso la curva per Cascina Bellardona (UTM ED50: 32T ). In provincia di Pavia era stata precedentemente segnalata col nome errato di Paspalum dilatatum (ARDENGHI, 2013) (vedi notula precedente). Nel frattempo è stata segnalata anche in provincia di Lecco (VILLA, 2017) Persicaria orientalis (L.) Spach (Polygonaceae) ( Polygonum orientale L.) + (CAS) CO: Como (CO), Bassone (UTM ED50: 32T ), ca. 270 m s.l.m. (BANTI et al., 2015: 121). - Neofita casuale nuova per la provincia di Como. Specie segnalata da BANTI et al. (2015) Persicaria pensylvanica (L.) M.Gómez (Polygonaceae) ( Polygonum pensylvanicum L.) + (NAT) MN: Viadana (MN), river Po W of the bridge, ca. 20 m a.s.l., no exp., sandy river bank, few plants, 15 Sep 2014, F. Verloove (BR). - Neofita naturalizzata nuova per la provincia di Mantova. Specie segnalata da VERLOOVE & AR- DENGHI (2015) Picris rhagadioloides (L.) Desf. (Asteraceae) ( Crepis rhagadioloides L. = Picris altissima Delile = Picris integrifolia DC.) + (CAS) LOM (CR): Soncino/Casaletto di Sopra (CR), complesso delle cave Danesi (CFCE : Casaletto di Sopra) (UTM ED50: ca. 32T ), ca. 90 m s.l.m., no exp., comunità annuali di erbe ruderali e agresti (Stellarietea mediae), Mar 2005-Oct 2006 (ANTONIOTTI & PE- TRAGLIA, 2007: 38). - Neofita casuale nuova per la Lombardia e per la provincia di Cremona. Picris rhagadioloides (aspraggine altissima) è stata segnalata da ANTO- NIOTTI & PETRAGLIA (2007). 31

32 355. Populus deltoides W.Bartram ex Marshall (Salicaceae) + (CAS) LO: San Rocco al Porto (LO), river Po W of the bridge (UTM ED50: ca. 32T ), ca. 48 m a.s.l., no exp., river bank, several young, self-sown trees, 13 Sep 2014, F. Verloove (BR). - Neofita casuale nuova per la provincia di Lodi. Specie segnalata da VERLOOVE & AR- DENGHI (2015) Punica granatum L. (Lythraceae) + (CAS) CO: Como (CO), Castello Baradello (UTM ED50: 32T ), ca. 400 m s.l.m., tra i sassi (COMOLLI, 1846: 9); Como (CO), Geno, presso la riva del Lago di Como (UTM ED50: 32T ), ca. 200 m s.l.m. (COMOLLI, 1846: 9); da Argegno (CO) (UTM ED50: ca. 32T ) sino a Tremezzina (CO), Spurano (UTM ED50: ca. 32T ), ca 200 m s.l.m., abbonda nelle siepi (CO- MOLLI, 1846: 9); Tremezzina (CO), diversi luoghi, ca. 200 m s.l.m., abbonda (COMOLLI, 1846: 9). - Archeofita casuale nuova per la provincia di Como. Specie segnalata da COMOLLI (1846) Rubia tinctorum L. (Rubiaceae) + (CAS) CO: Como (CO), fraz. Civiglio (UTM ED50: ca. 32T ), ca. 650 m s.l.m., nelle siepi, non frequente (COMOLLI, 1834: 194); Carlazzo (CO), Lago di Piano (UTM ED50: ca. 32T ), 276 m s.l.m., cariceto (PERIN, 2009: 89). - Archeofita casuale nuova per la provincia di Como. Specie segnalata da COMOLLI (1834) e PERIN (2009) Satureja hortensis L. (Lamiaceae) + (CAS) CO: Carlazzo (CO), Lago di Piano (UTM ED50: ca. 32T ), 276 m s.l.m. (COMOLLI, 1846: 383). - Archeofita casuale nuova per la provincia di Como. Specie segnalata da COMOLLI (1846) Sporobolus michauxianus (Hitchc.) P.M.Peterson & Saarela (Poaceae) ( Spartina michauxiana Hitchc. Spartina cynosuroides (L.) Roth var. michauxiana (Hitchc.) St.-Yves = Spartina pectinata Bosc ex Link, non Sporobolus pectinatus Hack.) + (CAS) LOM (MI): Milano (MI), parco Rubattino Maserati, tra via Caduti di Marcinelle e via R. Rubattino, incolto lungo il confine orientale del parco (UTM ED50: 32T ± 100 m), 116 m s.l.m., no exp., incolto, 21 Aug 2015, E. Banfi (FI, MSNM). - Neofita casuale nuova per l Italia, per la Lombardia e per la provincia di Milano. Sporobolus michauxianus (spartina delle praterie) è stata segnalata da BANFI & GALASSO (2016). 32

33 PAGINE BOTANICHE Syringa vulgaris L. (Oleaceae) + (CAS) CO: Torno (CO), siepi (COMOLLI, 1834: 9); Cucciago (CO) (UTM ED50: 32T ), ca. 340 m s.l.m., siepi (COMOLLI, 1834: 9); Tremezzina (CO), siepi (COMOLLI, 1834: 9); Como (CO), sulle mura della città presso Porta Sala (UTM ED50: ca. 32T ), ca. 200 m s.l.m., mura (COMOLLI, 1834: 9); Tavernerio (CO), Valle di Ponzate (BAN- TI et al., 2015: 344). - Neofita casuale nuova per la provincia di Como. Specie segnalata da COMOLLI (1834) e BANTI et al. (2015) Vitis aestivalis Michx. var. lincecumii (Buckley) Munson Vitis rupestris Scheele Vitis vinifera L. (Vitaceae) + (NAT) LOM (PV): Monticelli Pavese (PV), Umellina, lato N della strada (UTM ED50: 32T ), 48 m s.l.m., ciglio e scarpata stradale con Elytrigia repens e Rubus sect. Corylifolii, 3 Iun 2014, N. Ardenghi, P. Cauzzi & S. Bodino (MSNM). - Neofita naturalizzata nuova per l Italia, per la Lombardia e per la provincia di Pavia. Questo ibrido produttore diretto (vite euroamericana ibrida), utilizzato in varie parti d Europa inclusa l Italia, è stato segnalato da ARDENGHI et al. (2015b); allo stato spontaneo è conosciuto anche in Spagna (LAGUNA LUM- BRERAS, 2004) Vitis bacoi Ardenghi, Galasso & Banfi (Vitaceae) (= Vitis riparia Michx. Vitis vinifera L.) + (NAT) LOM (CR): Crema (CR), Ca delle Mosche (UTM ED50: ca. 32T ), 72 m s.l.m., bosco in evoluzione, Oct 2002, F. Giordana (fotografia online: < viewtopic.php?f=40&t=1965/>, ultima consultazione l 1 aprile 2015). - Neofita naturalizzata nuova per l Italia, per la Lombardia e per la provincia di Cremona. + (NAT) LOM (MI): Santo Stefano Ticino (MI), Cascina Fontana, lato N della ferrovia (UTM ED50: 32T ), 145 m s.l.m., no exp., robinieto su sponda di fossato alla base della massicciata ferroviaria, con Robinia pseudoacacia, Rubus sect. Corylifolii, Parthenocissus quinquefolia, 13 Sep 2014, N. Ardenghi (MSNM, FI). - Neofita naturalizzata nuova per l Italia, per la Lombardia e per la provincia di Milano. Vitis bacoi (Bacò) è stata descritta e segnalata da ARDENGHI et al. (2015a) Vitis goliath Ardenghi, Galasso & Banfi (Vitaceae) (= Vitis riparia Michx. Vitis rupestris Scheele Vitis vinifera L.) + (NAT) LOM (PV): Torrazza Coste (PV), loc. Riccagioia, Centro Vitivinicolo Riccagioia (Villa Riccagioia) (UTM ED50: 32T ± 50 m), 145 m s.l.m., no exp., planta culta, 6 Sep 2007, G. Galasso (MSNM sub Vitis riparia Vitis rupestris); Canneto Pavese (PV), Mon- 33

34 tué (CFCE : Stradella) (UTM ED50: 32T ), 232 m s.l.m., no exp., margine di sterrata a lato di un vigneto, 8 Aug 2009, N. Ardenghi (Herb. N. Ardenghi sub Vitis riparia Vitis rupestris); Stradella (PV), cavalcavia di via Valle Badia, lato S (UTM ED50: 32T ), 71 m s.l.m., S, robinieto su scarpata stradale, con Robinia pseudoacacia, Convolvulus sepium, Bryonia dioica, Sambucus ebulus, Phytolacca americana, Juglans regia, 20 Aug 2014, N. Ardenghi (MSNM); ibidem, 25 Aug 2014, N. Ardenghi (MSNM, APP, BR); Montù Beccaria (PV), lato NW dell incrocio tra la SP43 e la strada per Molino Quaroni, all altezza di Roncole (UTM ED50: 32T ), 117 m s.l.m., no exp., incolto con Robinia pseudoacacia, Acer negundo, Clematis vitalba, Elytrigia repens, Equisetum telmateia, Urtica dioica, 26 Aug 2014, N. Ardenghi (MSNM). - Neofita naturalizzata nuova per l Italia, per la Lombardia e per la provincia di Pavia. Vitis goliath (Golia) è stata descritta e segnalata da ARDENGHI et al. (2015a) Vitis novae-angliae Fernald (pro sp.) (Vitaceae) (= Vitis labrusca L. Vitis riparia Michx.) + (NAT) LOM (BG): Treviglio (BG), dietro alla stazione FFSS Treviglio Ovest, incrocio tra via Murena e via Istria (UTM ED50: 32T ), 121 m s.l.m., S, muretto e recinzione in cemento alla base della massicciata ferroviaria, 21 Sep 2013, N. Ardenghi (MSNM, Herb. N. Ardenghi); ibidem, muretto e recinzione in cemento alla base della massicciata ferroviaria, con Clematis vitalba e Hedera helix, 13 Sep 2014, N. Ardenghi (MSNM, APP, FI). - Neofita naturalizzata nuova per l Italia, per la Lombardia e per la provincia di Bergamo. + (NAT) LOM (LC): Missaglia (LC), Maresso, loc. Brughiera, a N di via San Franceso (UTM ED50: 32T ), 271 m s.l.m., E, margine boschivo, 23 Aug 2013, M. Villa (MSNM). - Neofita naturalizzata nuova per l Italia, per la Lombardia e per la provincia di Lecco. + (NAT) LOM (MI): Milano (MI), ex-scalo ferroviario di Milano- Porta Romana (UTM ED50: 32T ), 112 m s.l.m., no exp., binari di carico e scarico merci abbandonati, 15 Mai 2013, N. Ardenghi (MSNM); Milano (MI), ferrovia presso il ponte su via G. Pezzotti (UTM ED50: 32T ), 119 m s.l.m., N, massicciata ferroviaria, con Ulmus pumila, 15 Mai 2013, N. Ardenghi (MSNM); Milano (MI), ferrovia tra i ponti su via Fedro e via C. Bazzi (UTM ED50: 32T ), 119 m s.l.m., no exp., binari ferroviari, 15 Mai 2013, N. Ardenghi (MSNM); Milano (MI), ferrovia tra la stazione FFSS di Milano-San Cristoforo e quella di Milano-Romolo, all incirca all altezza di via Pesto (UTM ED50: 32T ), 118 m s.l.m., N, massicciata, con Robinia pseudo- 34

35 PAGINE BOTANICHE acacia, 15 Mai 2013, N. Ardenghi (MSNM); Santo Stefano Ticino (MI), stazione FFSS di Corbetta-Santo Stefano, binario 1, recinzione tra terreno incolto (cantiere edile in allestimento) e la massicciata ferroviaria (UTM ED50: 32T ), 144 m s.l.m., no exp., recinzione, con Rubus ulmifolius e Phytolacca americana, 20 Sep 2013, N. Ardenghi (MSNM); ibidem, recinzione, con Artemisia verlotiorum, Phytolacca americana, Rubus ulmifolius, si estende anche sulla massicciata, con Robinia pseudoacacia e Parthenocissus quinquefolia, 13 Sep 2014, N. Ardenghi (MSNM); Milano (MI), Parco delle Cave, presso la zona umida tra via Caldera e via Taggia (CFCE : Milano W) (UTM ED50: 32T ), 126 m s.l.m., no exp., margine di boschina, 9 Iun 2015, G. Galasso & E. Banfi (MSNM). - Neofita naturalizzata nuova per l Italia, per la Lombardia e per la provincia di Milano. + (NAT) LOM (PV): Bereguardo (PV), ca. 450 m SW da Cascina Orsine (UTM ED50: 32T ), 96 m s.l.m., no exp., margine degradato di querceto, con Quercus robur e Robinia pseudoacacia, 6 Iul 2012, N. Ardenghi & S. Mossini (MSNM); Albuzzano (PV), stazione FFSS (UTM ED50: 32T ), 72 m s.l.m., S, massicciata ferroviaria, con Humulus japonicus, Elytrigia repens, Fallopia convolvulus, Parthenocissus quinquefolia, Artemisia verlotiorum, 29 Aug 2014, N. Ardenghi (MSNM, APP, FI); Bereguardo (PV), Moriano, a W dell autostrada A7 Milano-Genova (UTM ED50: 32T ), 77 m s.l.m., E, robinieto su terrazzo fluviale: vegetazione: Robinia pseudoacacia, Rubus ulmifolius, Sambucus nigra, Chelidonium majus, Hedera helix, Phytolacca americana (Robinietea), suolo sabbioso-ghiaioso siliceo, 17 Oct 2014, N. Ardenghi, P. Cauzzi & S. Pedrini (MSNM, BR); Torre d Isola (PV), Cascina Santa Sofia, lato NE dell ex poligono militare (UTM ED50: 32T ), 63 m s.l.m., no exp., arbusteto a Rubus sect. Corylifolii, Corylus avellana e Crataegus monogyna, la popolazione si estende nel prato arido adiacente, 9 Mai 2015, N. Ardenghi (MSNM); Garlasco (PV), via Circonvallazione alle Bozzole (SP206), lato S, davanti al Bar Bordese (UTM ED50: 32T ), 98 m s.l.m., no exp., incolto con Artemisia verlotiorum; margine boschivo, con Robinia pseudoacacia, Ailanthus altissima e Sambucus nigra, 17 Mai 2015, N. Ardenghi (MSNM). - Neofita naturalizzata nuova per l Italia, per la Lombardia e per la provincia di Pavia. + (NAT) LOM (VA): Marcallo (VA), lungo la strada statale Vergiate- Besozzo (CFCE : Vergiate) (UTM ED50: 32T ), ca. 260 m s.l.m., no exp., margine stradale con Rubus ulmifolius, 16 Sep 2005, G. Galasso (MSNM sub V. riparia); Montegrino Valtravaglia (VA), strada tra Montegrino e Bosco (CFCE : Montegrino Valtravaglia) (UTM ED50: 32T ), ca. 450 m s.l.m., W, margine boschivo, 16 Sep 2005, G. Galasso (MSNM sub V. sp. cfr. labrusca riparia 35

36 vinifera subsp. vinifera Othello ); Cavaria con Premezzo (VA), stazione FFSS di Cavaria-Oggiona-Jerago, binario 2, sopra il sottopasso di via Monte Grappa (UTM ED50: 32T ), 278 m s.l.m., no exp., massicciata ferroviaria, con Clematis vitalba, Phytolacca americana, Hedera helix, 12 Oct 2013, N. Ardenghi (MSNM, Herb. N. Ardenghi). - Neofita naturalizzata nuova per l Italia, per la Lombardia e per la provincia di Varese. Vitis novae-angliae (Clinton) è stata segnalata da ARDENGHI et al. (2015b); ai vari campioni lì citati sono state aggiunte le raccolte al Parco delle Cave di Milano, a Marcallo e a Montegrino Valtravaglia. BIBLIOGRAFIA ANTONIOTTI A. M. C. & PETRAGLIA A., Analisi floristica di quattro ex-cave di argilla della provincia di Cremona. Riflessioni sull importanza della diversificazione ambientale nella pianificazione dei progetti di recupero per la promozione della biodiversità. Pianura, sci. St. amb. pad., Cremona, 21: APPLEQUIST W. L., 2016 (ed.) - Report of the Nomenclature Committee for Vascular Plants: 67. Taxon, Utrecht, 65 (1): ARDENGHI N. M. G., Notulae In: Notulae ad plantas advenas longobardiae spectantes: 3 ( ). Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 36 (2012): ARDENGHI N. M. G., BANFI E. & GA- LASSO G., 2015a - A taxonomic survey of the genus Vitis L. (Vitaceae) in Italy, part II: the Euro-American hybrids. Phytotaxa, 224 (3): ARDENGHI N. M. G., GALASSO G., BANFI E. & CAUZZI P., 2015b - Vitis novae-angliae (Vitaceae): systematics, distribution and history of an illegal alien grape in Europe. Willdenowia, Berlin, 45 (2): ARDENGHI N. M. G. & MOSSINI S., Notula: 254. In: Notulae alla flora esotica d Italia: 12 ( ). Galasso G., Nepi C., Domina G. & Peruzzi L. (eds.). Inform. Bot. Ital., Firenze, 47 (1): 80. BANFI E., ARDENGHI N. M. G., GA- LASSO G. & CAUZZI P., Notula: 296. In: Notulae alla flora esotica d Italia: 13 ( ). Galasso G., Nepi C., Domina G. & Peruzzi L. (eds.). Inform. Bot. Ital., Firenze, 47 (2): BANFI E. & GALASSO G. (eds.), La flora esotica lombarda. Museo di Storia Naturale di Milano, Milano. + CD-ROM. BANFI E. & GALASSO G., Sporobolus michauxianus (Hitchc.) P.M.Peterson & Saarela (Poaceae). In: Notulae to the Italian alien vascular flora: 2. Galasso G., Domina G., Ardenghi N. M. G., Arrigoni P., Banfi E., Bartolucci F., Bonari G., Buccomino G., Ciaschetti G., Conti F., Coppi A., Di Cecco V., Di Martino L., Guiggi A., Lastrucci L., Leporatti M. L., López Tirado J., Maiorca G., Mossini S., Olivieri N., Pennesi R., Romiti B., Scoppola A., Soldano A., Stinca A., Verloove F., Villa M. & Nepi C. Italian Botanist, Firenze, 2: 66. BANFI E., GALASSO G., ASSINI S., BRUSA G. & GARIBOLDI L., Regional Experts: Lombardia. In: A 36

37 PAGINE BOTANICHE thematic contribution to the National Biodiversity Strategy. Plant invasion in Italy, an overview. Celesti-Grapow L., Pretto F., Brundu G., Carli E. & Blasi C.(eds.). Ministry for the Environment Land and Sea Protection, Nature Protection Directorate, Roma: CD-ROM. BANTI L., GIANATTI G. & PIAZZA G., Flora del Lario da Giuseppe Comolli ai giorni nostri. New Press Edizioni, Cermenate (Como), 1. BARRIE F. R., 2006 (ed.) - Report of the General Committee: 9. Taxon, Utrecht, 55 (3): BECHERER A., Beiträge zur Flora des Comerseegebietes, von Chiavenna und des Veltlin. Bauhinia, Basel, 3 (1): BRUMMITT R. K., 2000 (ed.) - Report of the Committee for Spermatophyta: 49. Taxon, Utrecht, 49 (2): CERABOLINI B. E. L., BRUSA G. & GRANDE D., Analisi dei fattori che inducono modificazioni delle comunità forestali insubriche ad opera di specie esotiche invasive. In: Le specie alloctone in Italia: censimenti, invasività e piani di azione. Galasso G., Chiozzi G., Azuma M. & Banfi E. (eds.). Memorie Soc. it. Sci. nat. Museo civ. Stor. nat. Milano, Milano, 36 (1): COMOLLI G., Flora comense disposta secondo il sistema di Linneo. Tipi di C. Pietro Ostinelli, Como, 1. COMOLLI G., Flora comense disposta secondo il sistema di Linneo. Tipi di C. Pietro Ostinelli, Como, 2. COMOLLI G., Flora comense disposta secondo il sistema di Linneo. Tipi di C. Pietro Ostinelli, Como, 3. COMOLLI G., Flora comense disposta secondo il sistema di Linneo. Tipi di Pietro Bizzoni, Pavia, 4. GALASSO G., Notulae 3-4. In: Notulae ad plantas advenas longobardiae spectantes: 1 (1-28). Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 34: 21. GALASSO G. & BANFI E., 2016a - Cotoneaster coriaceus Franch. (Rosaceae). In: Notulae to the Italian alien vascular flora: 1. Galasso G., Domina G., Adorni M., Ardenghi N. M. G., Banfi E., Bedini G., Bertolli A., Brundu G., Calbi M., Cecchi L., Cibei C., D Antraccoli M., De Bastiani A., Faggi G., Ghillani L., Iberite M., Latini M., Lazzeri V., Liguori P., Marhold K., Masin R., Mauri S., Mereu G., Nicolella G., Olivieri N., Peccenini S., Perrino E. V., Peruzzi L., Petraglia A., Pierini B., Prosser F., Roma-Marzio F., Romani E., Sammartino F., Selvaggi A., Signorile G., Stinca A., Verloove F. & Nepi C. Italian Botanist, Firenze, 1 (1): 22. GALASSO G. & BANFI E., 2016b - Cotoneaster lacteus W.W.Sm. (Rosaceae). In: Notulae to the Italian alien vascular flora: 1. Galasso G., Domina G., Adorni M., Ardenghi N. M. G., Banfi E., Bedini G., Bertolli A., Brundu G., Calbi M., Cecchi L., Cibei C., D Antraccoli M., De Bastiani A., Faggi G., Ghillani L., Iberite M., Latini M., Lazzeri V., Liguori P., Marhold K., Masin R., Mauri S., Mereu G., Nicolella G., Olivieri N., Peccenini S., Perrino E. V., Peruzzi L., Petraglia A., Pierini B., Prosser F., Roma-Marzio F., Romani E., Sammartino F., Selvaggi A., Signorile G., 37

38 Stinca A., Verloove F. & Nepi C. Italian Botanist, Firenze, 1 (1): GALASSO G., BANFI E., VILLA M. & ARRIGONI P., 2016a - Cephalotaxus fortunei Hook. (Taxaceae). In: Notulae to the Italian alien vascular flora: 2. Galasso G., Domina G., Ardenghi N. M. G., Arrigoni P., Banfi E., Bartolucci F., Bonari G., Buccomino G., Ciaschetti G., Conti F., Coppi A., Di Cecco V., Di Martino L., Guiggi A., Lastrucci L., Leporatti M. L., López Tirado J., Maiorca G., Mossini S., Olivieri N., Pennesi R., Romiti B., Scoppola A., Soldano A., Stinca A., Verloove F., Villa M. & Nepi C. Italian Botanist, Firenze, 2: 58. GALASSO G., BANFI E., VILLA M. & ARRIGONI P., 2016b - Cephalotaxus harringtonii (Knight ex J.Forbes) K.Koch (Taxaceae). In: Notulae to the Italian alien vascular flora: 2. Galasso G., Domina G., Ardenghi N. M. G., Arrigoni P., Banfi E., Bartolucci F., Bonari G., Buccomino G., Ciaschetti G., Conti F., Coppi A., Di Cecco V., Di Martino L., Guiggi A., Lastrucci L., Leporatti M. L., López Tirado J., Maiorca G., Mossini S., Olivieri N., Pennesi R., Romiti B., Scoppola A., Soldano A., Stinca A., Verloove F., Villa M. & Nepi C. Italian Botanist, Firenze, 2: HARRIMAN N. A., (1357) Proposal to conserve the name Bidens (Asteraceae) with a conserved gender. Taxon, Utrecht, 47 (2): LAGUNA LUMBRERAS E., Datos foliares de las especies e híbridos alóctonos de vides (género Vitis) en el territorio valenciano. Toll Negre, Vinaròs (Castellón), 3: MARTINI F., BONA E., FEDERICI G., FENAROLI F. & PERICO G., Flora vascolare della Lombardia centroorientale. Lint Editoriale, Trieste, vol. 1 Parte generale. MCNEILL J., BARRIE F. R., BURDET H. M., DEMOULIN V., HAWKSWORTH D. L., MARHOLD K., NICOLSON D. H., PRADO J., SILVA P. C., SKOG J. E., WIERSEMA J. H. & TURLAND N. J. (eds.), International Code of Botanical Nomenclature (Vienna Code). Adopted by the Seventeenth International Botanical Congress Vienna, Austria, July Regnum Veg., Königstein, 146. MCNEILL J., BARRIE F. R., BUCK W. R., DEMOULIN V., GREUTER W., HAWKSWORTH D. L., HERENDEEN P. S., KNAPP S., MARHOLD K., PRADO J., PRUD HOMME VAN REINE W. F., SMITH G. F., WIERSEMA J. H. & TURLAND N. J. (eds.), International Code of Nomenclature for algae, fungi, and plants (Melbourne Code) adopted by the Eighteenth International Botanical Congress Melbourne, Australia, July Regnum Veg., Königstein, 154. PERIN V., Guida alla Riserva Regionale Lago di Piano. Comunità Montana Alpi Lepontine, Naturameedia, Menaggio (Como). SACCARDO P. A., Cronologia della flora italiana ossia repertorio sistematico delle più antiche date ed autori del rinvenimento delle piante (Fanerogame e Pteridofite) indigene, naturalizzate e avventizie d Italia e della introduzione di quelle esotiche più comunemente coltivate fra noi. Tipografia del Seminario, Padova. 38

39 PAGINE BOTANICHE STAFLEU F. A. & COWAN R. S., Taxonomic literature. A selective guide to botanical publications and and collections with dates, commentaries and types. 2 nd ed. Bohn, Scheltema & Holkema, Utrecht, Antwerpen, dr. W Junk b.v., Publishers, The Hague, Boston, 4 (P-Sak). VERLOOVE F. & ARDENGHI N. M. G., New distributional records of non-native vascular plants in northern Italy. NHS, Atti Soc. it. Sci. nat. Museo civ. Stor. nat. Milano, Milano, 2 (1): VERLOOVE F., BANFI E., GALASSO G. & MAURI S., 2016a - Paspalum dasypleurum Kunze ex Desv. (Poaceae). In: Notulae to the Italian alien vascular flora: 1. Galasso G., Domina G., Adorni M., Ardenghi N. M. G., Banfi E., Bedini G., Bertolli A., Brundu G., Calbi M., Cecchi L., Cibei C., D Antraccoli M., De Bastiani A., Faggi G., Ghillani L., Iberite M., Latini M., Lazzeri V., Liguori P., Marhold K., Masin R., Mauri S., Mereu G., Nicolella G., Olivieri N., Peccenini S., Perrino E. V., Peruzzi L., Petraglia A., Pierini B., Prosser F., Roma-Marzio F., Romani E., Sammartino F., Selvaggi A., Signorile G., Stinca A., Verloove F. & Nepi C. Italian Botanist, Firenze, 1 (1): VERLOOVE F., BRUSA G. & ARDENGHI N. M. G., 2016b - Studies in the genus Paspalum (Paniceae, Poaceae) in Europe: 3. Paspalum thunbergii, a new naturalized neophyte in W Europe. Willdenowia, Berlin, 46 (1): VILLA M., Notulae In: Notulae ad plantas advenas Longobardiae spectantes: 6 ( ). Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 39 ( ):

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41 PAG. BOT , 39: SEMINARIO DI BOTANICA LAMPEDUSA APRILE 2015 Alberto Sessi Partecipano al seminario nove soci del Gruppo Botanico Milanese. Alloggiamo in una nuovissima e accogliente casa per vacanze posta sulla riva del Porto nuovo. L accoglienza è molto cordiale, come pure i rapporti con le numerose persone interpellate per avere informazioni di vario genere. Quanto ai ristoranti abbiamo solo l imbarazzo della scelta; data la bassa stagione il servizio è impeccabile. Ci si sposta a piedi per raggiungere comodamente supermercati e negozi dove fare provvista per le escursioni. Benché in aprile e quasi senza presenza di turisti, l autobus svolge un servizio apprezzabile, consentendoci di spostarsi agevolmente tra il paese e Capo Ponente oppure di raggiungere Albero Sole, la località disabitata più elevata dell isola (133 m), distante qualche chilometro. La porzione occidentale dell isola è in parte occupata da una base militare, cosicché non è possibile accedervi. Lampedusa era una delle poche isole italiane rimaste per me inesplorate. Questo estremo lembo dell Italia, più prossimo all Africa (133 Km) che alla Sicilia (215 Km), è attraente per le peculiarità geologiche e vegetazionali che lo distinguono dalle poco distanti isole vulcaniche situate intorno alla Sicilia, quali Pantelleria, Linosa, Ustica e le Eolie. L isola, infatti, è un piastrone di sedimenti calcarei del Miocene e appartiene alla Placca Africana, così come parte della Sicilia meridionale. Il mare circostante presenta fondali bassi, analogamente a quelli di Malta, isola con la quale condivide la medesima origine geologica e gran parte della flora. Il periodo per la ricerca floristica lo avevo stabilito ad hoc in base ai periodi di fioritura. Purtroppo la bassa stagione turistica ci ha costretti a uno scalo a Palermo, con qualche ora di attesa prima di riprendere il volo. Tuttavia ne è valsa la pena, poiché in aprile quest isola è meravigliosa, anzi oserei dire inimmaginabile per chi la frequenta esclusivamente nei mesi estivi. Ogni anno a luglio, quando il clima è torrido, l isola viene presa d assalto da un numero esagerato di bagnanti. L ambiente costiero è ovunque di straordinaria bellezza: mare trasparente e insenature nelle quali il versante roccioso degrada dolcemente verso il mare. Non mancano falesie impervie e spiagge, queste ultime, in verità, non molte ma di grande pregio. 41

42 Il periplo in barca intorno all isola non può essere tralasciato neanche da un turista frettoloso, poiché consente di ammirare le suggestive falesie strapiombanti che occupano tutto il versante settentrionale e parte di quello meridionale. Il tratto di costa che va dalla spiaggia di Guitgia fin quasi all Isola dei Conigli è invece dolcemente degradante verso il mare in un susseguirsi di insenature pittoresche. Il punto panoramico che rimane nel ricordo di ogni visitatore è senza dubbio l Isola dei Conigli (Fig. 1), un isolotto tuttora coperto dalla vegetazione originaria: fortunatamente l accesso è vietato e quindi questo frammento di Paradiso è regno esclusivo di una numerosa colonia di gabbiani. Il braccio di mare che circonda l isolotto e le falesie che gli stanno dirimpetto creano un paesaggio unico nel suo genere: l acqua è cristallina, il fondale alterna colori di rara bellezza che vanno dall azzurro al blu cupo, il che contrasta con il riverbero accecante dei calcari, di vario colore, strapiombanti, qua e là incisi dal moto ondoso e dagli agenti atmosferici. Fuori dall abitato, in piena estate l ambiente è desertico: una desolata spia- Fig. 1: Isola dei Conigli (Foto/Photo Alberto Sessi). 42

43 PAGINE BOTANICHE nata priva di vegetazione, salvo gli steli di Charybdis pancration ( Urginea maritima auct.) 1 che in gran copia mostrano compatti racemi di candide corolle. Questa pianta è diffusissima sull isola, il che non è un bene, poiché è indice di un ecosistema degradato e irreparabilmente compromesso dalla metà del XIX secolo per le ragioni che riassumerò brevemente in seguito. Per farci un idea di ciò che fu l isola in origine, bisogna recarsi nei luoghi distanti dall abitato, come ad esempio nei dintorni del Vallon della Forbice che conduce a Cala Pulcino. Da quelle parti esistono ancora popolamenti di Pinus halepensis subsp. halepensis, assieme a rari esemplari di Ceratonia siliqua (carrubo) e Juniperus phoenicea s.l., mentre è comune Pistacia lentiscus; qui è presente e inselvatichita anche l esotica Acacia provincialis ( A. retinodes auct.). Si tratta degli unici alberi e arbusti sopravvissuti dopo lo sciagurato disboscamento avvenuto al tempo della colonizzazione borbonica. L intento dei regnanti dell epoca era quello di rendere il terreno coltivabile per sfamare i coloni che erano stati appositamente trasferiti in gran numero sull isola. Purtroppo non era stato previsto che, una volta rimossa la copertura vegetale spontanea, i fenomeni erosivi dovuti alle severe condizioni meteorologiche locali, quali siccità, vento e dilavamento, avrebbero causato in breve tempo la scomparsa del sottile suolo agricolo e l affioramento del basamento roccioso calcareo. Le nostre escursioni, salvo quella da Capo Grecale a Punta Alaimo, situata a nord, sono dedicate al versante meridionale, dove dalla strada carrozzabile si possono agevolmente percorrere i valloni fino al raggiungimento della battigia, oltre che camminare lungo tutto lo sviluppo della costa. I ritrovamenti più interessanti sono naturalmente le emergenze floristiche, la più importante delle quali è Caralluma europaea subsp. europaea (Fig. 2), un apocinacea africana che in Europa è presente soltanto a Lampedusa e nelle isole maltesi. Il suo ritrovamento non è stato immediato, anche perché la pianta è poco appariscente: di colore grigiastro, cresce su suolo prevalentemente roccioso di colore analogo. Dopo un primo ritrovamento sul limitare delle falesie nei pressi dell Isola dei Conigli, ne sono seguiti altri grazie alla collaborazione dei miei compagni d escursione. Poiché la pianta cresce anche lungo i viottoli, ho provveduto a contornare diverse piante con un cerchio di pietre per evitare che qualche gitante distratto potesse calpestarle. Un altro ritrovamento degno di annotazione è quello di Echinops spinosissimus subsp. spinosus (Fig. 3), un asteracea facilmente riconoscibile per l infiorescenza sferica, irta di spine raggianti interposte fra le calatidi. Fra le altre piante interessanti ricordo 1 La nomenclatura delle specie spontanee segue la Checklist della flora italiana (e successivi aggiornamenti); tra parentesi è riportato il sinonimo secondo la Flora d Italia di Pignatti. 43

44 Fig. 2: Caralluma europaea subsp. europaea (Foto/Photo Alberto Sessi). 44

45 PAGINE BOTANICHE Fig. 3: Echinops spinosissimus subsp. spinosus (Foto/Photo Alberto Sessi). Periploca angustifolia ( P. laevigata subsp. angustifolia) (Fig. 4). Anche in questo caso si tratta di una pianta africana che forma cespugli intricati con caratteristici follicoli (frutti secchi deiscenti originati da un unico carpello) conici e appaiati; oltre che nelle Isole Pelagie, la pianta si trova anche nelle Egadi, a Pantelleria e nelle isole maltesi. Non abbiamo rilevato le orchidee, forse perché siamo in ritardo con la stagione. Anche altre piante che avevo messo in elenco non sono state osservate; tra queste: Carlina involucrata, Centaurea acaulis, Chiliadenus lopadusanus, Cistus parviflorus. Invece, Limonium lopadusanum, che è uno stenoendemismo, è stato individuato e fotografato sulla costa di fronte all Isola dei Conigli, ma senza i fiori, che sbocceranno più avanti. Nella gariga rinveniamo numerose specie fiorite, fra cui: Allium roseum subsp. roseum, A. vernale ( A. subvillosum auct.), Convolvulus althaeoides, Cynara cardunculus subsp. cardunculus, Euphorbia dendroides, Filago pygmaea, Gladiolus cfr. dubius, Hyoscyamus albus, Lycium intricatum subsp. intricatum, Moraea sisyrinchium ( Iris s.), Nigella damascena, Pallenis maritima ( Asteriscus m.), P. spinosa subsp. spinosa, Phagnalon rupestre subsp. rupestre, Prangos ferulacea ( Cachrys f.), Scolymus hispanicus subsp. hispanicus, Stachys major ( Prasium m.), oltre a Thymbra capitata ( Thymus c.) non ancora fiorita. Costeggiando il limitare delle falesie effettuiamo al- 45

46 Fig. 4: Periploca angustifolia (Foto/Photo Alberto Sessi). tri ritrovamenti, fra i quali: Anthemis secundiramea (= A. urvilleana), Convolvulus lineatus, Dianthus rupicola subsp. lopadusanus, Frankenia laevis subsp. laevis, Glebionis coronaria ( Chrysanthemum c.), Hypericum aegypticum, Linaria reflexa subsp. reflexa, Lotus cytisoides, Malva arborea ( Lavatera a.), Mesembryanthemum cristallinum, Ononis variegata, Teucrium fruticans subsp. fruticans, Thymelaea hirsuta. 46

47 PAG. BOT , 39: SETTIMANA BOTANICA G.B.M. VAL DI SOLE (MEZZANA) GIUGNO 2015 Alberto Sessi Il tradizionale raduno annuale, dal 20 al 27 giugno 2015, ci ha condotti sulle tracce di una precedente analoga esperienza svoltasi nella medesima località nel Dopo dodici anni ci siamo così ritrovati, un po meno giovani di allora ma sempre entusiasti all idea di ripercorrere i meravigliosi sentieri di queste valli. È stato un piacere constatare la partecipazione di nuovi soci che negli ultimi anni hanno infoltito le nostre schiere di escursionisti un po speciali. In tutto ben cinquantanove partecipanti. Benché le previsioni meteorologiche risalenti a qualche giorno prima della partenza fossero scoraggianti, il tempo si è poi messo al bello e tale è rimasto per tutta la settimana, salvo una brevissima manifestazione piovosa che non ha pregiudicato i nostri programmi. L Hotel Val di Sole, che ci ha ospitato a Mezzana (940 m), è stato giudicato da tutti molto buono, sia per le camere sia per il ristorante, l accurata confezione dei cestini al sacco e la memorabile grigliata in Val di Rabbi, arricchita con assaggi di prodotti locali veramente prelibati. Durante la settimana, gli intrattenimenti serali dopo la cena sono stati di vario genere. Di particolare interesse è stata la conferenza sulla geologia della Val di Sole e luoghi limitrofi, tenuta dalla nostra socia Jordi, la quale ha introdotto l argomento con una panoramica sulla successione delle ere geologiche dal Permiano ai nostri giorni, le cui tracce sono state evidenziate e commentate durante le diverse escursioni. L esposizione è continuata richiamando l attenzione sulla cosiddetta Linea Insubrica o Periadriatica, il noto sistema di faglie che, partendo dal Canavese, percorre l arco alpino passando per la Valtellina, l alta Val Camonica e, appunto, la Val di Sole, per continuare poi in Val Pusteria e oltre. Come da programma, parte dei soci ha partecipato all intrattenimento danzante con musica live, mentre altri hanno preferito dedicarsi al gioco delle carte o agli approfondimenti botanici col supporto degli esperti muniti di appropriata bibliografia. 20 giugno Val di Non, Santuario di San Romedio Consumato il pranzo del giorno dell arrivo, molti soci colgono l opportunità di visitare il Santuario di 47

48 San Romedio in Val di Non, situato in una forra molto spettacolare, per altro interessante per gli aspetti geologici e vegetazionali. 21 giugno Val d Ultimo, Rifugio Canziani Visto il tempo bello, si decide di affrontare la tappa automobilistica più impegnativa che ci porterà, dopo settanta chilometri di rally, in Val d Ultimo al Lago artificiale di Fontana Bianca. L ambiente è molto suggestivo, talché qualche partecipante si domanda se l appellativo di Val d Ultimo voglia forse significare ultimo paradiso. Un nutrito manipolo di soci comincia subito a salire lungo il sentiero per il Rifugio Canziani. Il dislivello è di circa 700 m. Il percorso è molto piacevole e per un tratto attraversa un rado lariceto, dove tra i massi, sparsi sul pendio erboso, la nostra socia Jordi scopre un masso erratico granitoide, arrivato da molto lontano in epoca glaciale; precipitando si spaccò in due come una mela, mostrando un intrusione di quarzite. Poco distante osserviamo un altro reperto geologico interessante: si tratta di un micascisto, roccia metamorfica che a seguito dei fenomeni orogenetici ha cambiato la sua composizione originaria, così che si evidenziano strati alternati di colore bianco, grigio e nero. Ora il sentiero si inerpica decisamente fra la vegetazione tipica d alta quota, tra la quale riconosciamo Leucanthemopsis alpina subsp. alpina 1, Minuartia sedoides, Pedicularis kerneri, Ranunculus glacialis, Sabulina verna subsp. verna ( Minuartia v.), Saxifraga bryoides, S. exarata subsp. moschata ( S. moschata), Silene exscapa ( S. acaulis subsp. e.), Veronica officinalis. Pensavamo di fare colazione in rifugio, ma al nostro arrivo troviamo i posti occupati, talché ci sistemiamo all esterno della struttura mentre il vento e la neve cominciano a turbinare. Si ripete così la stessa situazione di dodici anni fa. Fortunatamente, dopo una mezz ora torna il sole e la valle ci offre una veduta spettacolare. Terminato il pasto frugale, torniamo per lo stesso comodo sentiero e, ripresa l auto, scendiamo a Santa Gertrude per visitare i famosi larici millenari, i cui tronchi sono di dimensioni veramente eccezionali. 22 giugno Val di Pejo, Lago Palù e Laghetto di Covel Lunedì, terzo giorno, ci trasferiamo in Val di Pejo. Parte della comitiva si dirige al Lago Palù, ma, a causa di una frana, trova la strada interrotta e allora ripiega su di un itinerario alternativo, ugualmente interessante. La maggior parte della comitiva, invece, sfruttando la guest card gra- 1 La nomenclatura delle specie spontanee segue la Checklist della flora italiana (e successivi aggiornamenti); tra parentesi è riportato il sinonimo secondo la Flora d Italia di Pignatti. 48

49 PAGINE BOTANICHE tuita sale in quota con l impianto di risalita di Pejo Terme. Scesi alla prima stazione, ci incamminiamo percorrendo in discesa una ripida pista da sci e poi, lungo un facile sentiero pianeggiante, proseguiamo lungo il perimetro dell incantevole conca del Laghetto di Covel. La comitiva procede lentamente mentre le guide richiamano l attenzione su numerose piante, fra le quali: Arnica montana subsp. montana, Campanula barbata, Coeloglossum viride, Equisetum sylvaticum, Hypochaeris uniflora, Paradisea liliastrum, Polygala alpestris subsp. alpestris, Stellaria nemorum, Veronica fruticans, Viola saxatilis (= V. tricolor subsp. subalpina). 23 giugno Rifugio Orso Bruno Martedì, quarto giorno. Le previsioni della sera precedente consigliavano di non partire con la solita colazione al sacco; di conseguenza il mattino trascorre con attività individuali, fra cui la visita ai vari negozi che vendono prodotti gastronomici locali. Di pomeriggio, sfruttando ancora la nota guest card, un gruppo di soci sale in cabinovia da Daolasa alla cresta del Monte Spolverino (2.078 m), da dove parte una comoda carrareccia che conduce al Rifugio Orso Bruno (2.180 m). Appena scesi dall impianto siamo presto avvolti dalle nubi, con successiva pioggia battente e vento gelido. Decidiamo comunque di proseguire fino al rifugio. Dopo una bevanda ristoratrice, con sorpresa la pioggia si esaurisce e presto il vento spazza il cielo dalla nuvolaglia residua. Saliti su un cucuzzolo poco distante, abbiamo la fortuna di cogliere l immenso panorama sul Gruppo del Brenta. Ora il cielo è limpido, mentre al di là del Brenta nuvole plumbee fanno da sfondo mettendone in risalto le pareti verticali, esaltate dalla luce radente del pomeriggio. Ci apprestiamo al ritorno, senza tralasciare di osservare i numerosi fiori che mostrano con caparbietà di volersi riappropriare dello spazio occupato dalle piste da sci; incontriamo numerosissimi esemplari di Antennaria dioica, Trifolium alpinum e Veronica bellidioides. 24 giugno Val di Rabbi Mercoledì, quinto giorno. È la giornata dedicata al riposo, programmata dall albergatore in Val di Rabbi. Dapprima si visita, a gruppi, un vecchio mulino oggi adibito a museo. La guida, oltre a mostrare oggetti e vecchi macchinari, ci narra della vita vissuta dei personaggi che dimorarono in quel luogo per generazioni. Commuovente l episodio tragico della morte per cancro al cervello di una figlia del mugnaio, cui fece seguito la disgrazia della sorella, scivolata d inverno con la slitta nel torrente sottostante e lì deceduta per assideramento. Sulla facciata del mulino appare, ben conservato, un affresco con la Vergine e la protettrice dei mugnai, Santa Caterina, che regge in mano una foglia di palma. Saliti al maso per una ripidissima mulattiera asfaltata, troviamo la ta- 49

50 vola apparecchiata con speck, salami e formaggi locali (Fig. 1). Dopo la festosa presentazione a cura del produttore delle varie leccornie, si passa alla degustazione, in vero molto apprezzata. Allo stesso modo, graditissima è la grigliata. La festa finisce in allegria con canti alpini, stimolati dalle abbondanti libagioni. Una breve perlustrazione nei pressi del maso ci consente il ritrovamento di Campanula patula subsp. patula, Lilium aurantiacum (= L. bulbiferum subsp. croceum), Saxifraga aspera e Valeriana officinalis s.l. 25 giugno Lago di Tovel Giovedì, sesto giorno. Avendo programmato due escursioni nel Gruppo del Brenta, rinunciamo alla salita al Rifugio Peller poiché ci informano che la carrareccia da percorrere in auto è oltremodo sconnessa; di conseguenza si parte per il Lago di Tovel. Il percorso di avvicinamento da Tuenno è quanto mai suggestivo. Percorriamo piacevolmente, mediante strada asfaltata, una forra lunga e profonda, con pareti a tratti verticali, prima di pervenire all ampio parcheggio e, finalmente, al lago poco distante. Parte della comitiva si organizza per il suggestivo giro intorno a questo specchio di acque cristalline, contornato da una cornice di abetaie e rilievi dolomitici. Fino ai primi anni sessanta del secolo scorso, a primavera il lago si tingeva di rosso rubino a causa della proliferazione di un alga, la Tovellia Fig. 1: Soci del Gruppo Botanico Milanese a pranzo in una baita in Val di Rabbi (Members of Gruppo Botanico Milanese eating lunch in a baita in Val di Rabbi) (Foto/ Photo Alberto Sessi). 50

51 PAGINE BOTANICHE sanguinea Moestrup, Gert Hansen, Daugbjerg, Flaim & D Andrea (sino a pochi anni fa erroneamente conosciuta come Glenodinium sanguineum Marchesoni, non (H.J.Carter) Diesing, nom. illeg.), le cui cellule contengono un pigmento carotenoide con funzioni fotosintetiche analoghe a quelle della clorofilla. Una delle ipotesi pubblicate sulla rarefazione dell alga e sulla conseguente fine della colorazione del lago invoca la progressiva riduzione delle deiezioni bovine, che confluendo per stillicidio nelle acque costituivano una risorsa di fosforo per il metabolismo dell alga. La realtà celata, svelataci in loco da persona attendibile, è che la moria delle alghe fu causata invece dall insipienza di chi, sfruttando le acque del lago in maniera sconsiderata, arrecò un danno incalcolabile e purtroppo irreversibile. In mancanza delle alghe rosse, oggi ci accontentiamo di quelle verdi, che sono pure belle e che, copiose, riempono questo incantevole specchio d acqua conferendogli la caratteristica colorazione smeraldina. I più animosi della comitiva, invece, puntano in direzione di Malga Pozzol, mentre quelli ancor più intraprendenti mirano addirittura alla Malga Flavona. Il percorso si svolge per breve tratto in riva al lago, con scorci panoramici di rara bellezza, poi la carrareccia sale attraversando un immensa abetaia. Numerosi i ritrovamenti floristici, dei quali si riporta una modesta parte: Aquilegia atrata, Botrychium lunaria, Cirsium alsophilum (= C. montanum, nom. illeg.), C. erisithales, Crepis aurea subsp. aurea, Cypripedium calceolus, Geranium phaeum, Leontopodium alpinum, Linnaea borealis (Fig. 2), Fig. 2: Linnaea borealis (Foto/Photo Alberto Sessi). 51

52 Linum catharticum, Lycopodium annotinum subsp. annotinum, Maianthemum bifolium, Moehringia muscosa, Neottia nidus-avis, Phytheuma ovatum subsp. ovatum, Platanthera bifolia, Polygonatum verticillatum, Potentilla nitida, Pseudofumaria lutea ( Corydalis l.). 26 giugno Passo del Tonale Venerdì, settimo giorno. Per l escursione al Passo del Tonale (Fig. 3) è stata ingaggiata per tempo una guida d eccezione, uno dei soci fondatori del Gruppo Botanico Milanese: Silvio Frattini, noto pubblicista scientifico, autore eclettico di monografie sulla flora del Parco Adamello-Brenta. L itinerario scelto ha una forte valenza storica, poiché questi luoghi videro le gesta eroiche di alpini italiani e austriaci durante la Prima Guerra Mondiale. Dopo aver ascoltato la cronaca di una delle ultime battaglie dell anno 1918, in lunga fila saliamo le pendici orientali del Tonale, incontrando qua e là tracce di trincee e voragini prodotte dalle bombe. Quello che fu un inferno per molti soldati di un secolo fa, ora è ammantato da una coltre erbosa. L escursione a piedi inizia da una prateria alpina caratterizzata dall abbondante presenza di Festuca Fig. 3: Passo del Tonale visto da Bocchetta di Bleis; a sinistra il gruppo della Presanella, a destra quello dell Adamello (Passo del Tonale from Bocchetta di Bleis: on the left Presanella, on the right Adamello) (Foto/Photo Sandro Perego). 52

53 PAGINE BOTANICHE luedii ( F. scabriculmis subsp. l.) adornata da una moltitudine di fiori, fra i quali: Achillea erba-rotta subsp. moschata ( A. moschata), Androsace obtusifolia, Arctostaphylos uvaursi, Astragalus australis, A. penduliflorus, Bartsia alpina, Gentiana acaulis (= G. kochiana), G. bavarica (Fig. 4), G. verna subsp. verna, Geranium sylvaticum, Myosotis alpestris, Oxytropis halleri, Paradisea liliastrum, Pedicularis verticillata, Ranunculus kuepferi subsp. orientalis ( R. pyrenaeus auct.), Sabulina verna subsp. verna ( Minuartia v.), Salix serpillifolia, Saxifraga bryoides, Senecio doronicum s.l., Soldanella pusilla subsp. alpicola ( Soldanella pusilla auct.) (Fig. 5), Thephroseris longifolia subsp. gaudinii ( Senecio g.), Vaccinium gaultherioides, V. vitis-idaea, Veronica alpina, Viola biflora. Superato un rilievo, dopo poche centinaia di metri di dislivello il sentiero divalla fino a raggiungere la Città dei morti, sede del comando austriaco ai tempi della Grande Guerra. Aleggia un atmosfera inquietante: ovunque muretti diroccati, che lasciano indovinare le costruzioni che furono i ricoveri della truppa per la notte, gli alloggi degli ufficiali, i depositi di armi e munizioni. Il pensiero va alle sofferenze patite dai militi che si contendevano questi luoghi impervi, specialmente nella stagione invernale, quando, a questa quota, le temperature scendono normalmente Fig. 4: Gentiana bavarica (Foto/Photo Alberto Sessi). 53

54 oltre i 20 C sotto zero. Noi, molto più fortunati, facciamo la colazione al sacco mentre commentiamo i numerosi reperti floristici incontrati lungo il percorso. Molti degli escursionisti hanno fatto incetta di foto, mentre gli esperti hanno raccolto qualche esemplare da portare in albergo per le consultazioni bibliografiche. Il rientro al posteggio delle auto, poco sopra il Passo del Tonale, si svolge percorrendo una lunghissima mulattiera militare, pressoché pianeggiante, costruita dagli austriaci per far giungere alle prime linee i rifornimenti dalla Val di Sole e per collegare le postazioni fortificate incombenti sull omonima valle. Fig. 5: Soldanella pusilla subsp. alpicola (Foto/Photo Sandro Perego). 54

55 PAG. BOT , 39: SEMINARIO DI BOTANICA ORISTANESE (ARBOREA) APRILE 2016 Sandro Perego, Alberto Sessi, Giuseppe Casati & Jordi Orso Seminario di studio multidisciplinare, non previsto dal programma ufficiale del Gruppo Botanico Milanese, che ha visto la partecipazione di 17 persone alloggiate presso alcuni Bed & Breakfast ad Arborea (OR). Partenza il 19 aprile, con imbarco a Genova e navigazione notturna. 20 aprile Da Porto Torres ad Arborea Arrivati a Porto Torres si comincia subito l escursione, previa sosta a Sassari per le provviste. A Ghilaza ci incontriamo con Rosario Lollo e Velia, nostri soci ormai felicemente residenti in Sardegna, che ci hanno procurato gli indirizzi per i B&B. Raggruppiamo la comitiva, distribuita su varie vetture, presso la chiesa di San Palmerio, quindi proseguiamo per Tadsuni, poco distante dal Lago Omodeo. Nel giardino locale ci sono spettacolari alberi di Quercus petraea subsp. petraea 1, alla cui ombra consumiamo la colazione intanto che ci divertiamo a determinare le numerose piante del prato. Riprese le automobili costeggiamo il lago, che poi diven- ta Fiume Tirso, fermandoci ogni tanto per riconoscere le peculiarità floristiche di questi posti, tanto belli quanto poco frequentati in questa amena stagione. Durante il tragitto rileviamo: Allium subhirsutum subsp. subhirsutum, Anacamptis papilionacea ( Orchis p.), Anagyris foetida, Fumaria capreolata subsp. capreolata, Hyparrhenia sinaica (= Cymbopogon hirtus subsp. villosus), Lathyrus clymenum, Lonicera etrusca, Lotus tetragonolobus ( Tetragonolobus purpureus), Phagnalon rupestre subsp. rupestre, Quercus petraea subsp. petraea, Q. suber, Rumex bucephalophorus s.l., Sedum caeruleum, Smyrnium olusatrum. Di buona fattura appare la facciata della chiesa di San Palmerio a Ghilaza, realizzata in pietra vulcanica di vario colore. A proposito dei materiali vulcanici, la nostra socia Jordi coglie l occasione per illustrarci alcuni aspetti geologici della Sardegna, che rendono quest isola del tutto diversa dal resto del territorio italiano. Le caratteristiche più spiccate, infatti, sono la quantità e la diversità delle 1 La nomenclatura delle specie spontanee segue la Checklist della flora italiana (e successivi aggiornamenti); tra parentesi è riportato il sinonimo secondo la Flora d Italia di Pignatti. 55

56 sue rocce magmatiche, di origine ed età disparate, che ricoprono quasi due terzi del suo territorio; nel Sulcis e nell Iglesiente affiorano le rocce più antiche in assoluto del nostro Paese, risalenti al Cambriano (circa 570 Ma -milioni di anni fa-) e ricche di fossili quali i trilobiti, antichissimi crostacei marini estinti da moltissimo tempo. Successivamente richiama l attenzione sulla faglia presente al di sotto del Lago Omodeo, che separa in modo molto evidente due provincie magmatiche di diversa composizione ed età: le rocce basaltiche scure del Pliocene (4 Ma), che si estendono a ovest fino alla costa, e le rocce riolitiche rosse (ignimbriti) del Miocene (15 Ma) a est. Proseguiamo lungo il Fiume Tirso, percorrendo la comoda e panoramica carrozzabile che conduce a Fordongianus. La sosta in questa località è opportuna per visitare le rovine delle terme romane. Un singolare ritrovamento riguarda alcune alghe verdi filamentose, presenti nelle sorgenti termali con temperatura elevata costante. Nel pomeriggio arriviamo ad Arborea per la sistemazione in due B&B poco distanti l uno dall altro. 21 aprile Aree paludose a nord di Oristano e sito archeologico di Tharros Oggi visita alle aree paludose situate a nord di Oristano. Durante il percorso, poco prima di Oristano, allo stagno di Santa Giusta cogliamo l occasione per fotografare i fenicotteri, poi proseguiamo per Riola Sardo e, infine, Porto Mandriola. Arrivati sulla costa, ci incamminiamo per raggiungere il faro di Capo Mannu. Lungo il percorso, negli incolti presso le paludi osserviamo spettacolari fioriture: si va dal rosso dei Papaver rhoeas subsp. rhoeas al giallo dei numerosi Glebionis segetum ( Chrysanthemum s.), al bianco degli innumerevoli capolini di Anacyclus clavatus o al rosa degli spinosi Galactites tomentosus. Alquanto numerose le specie tipiche della gariga, che in parte sono qui trascritte: Allium roseum subsp. roseum, Arum italicum subsp. italicum in frutto, Asparagus horridus (= A. stipularis), Convolvolus althaeoides, Cytisus spinosus ( Calicotome s.), Echium plantagineum, Eudianthe coeli-rosa ( Silene c.-r.), Filago pygmaea ( Evax p.), Gladiolus italicus, Glebionis coronaria ( Chrysanthemum c.), Helianthemum caput-felis (Fig. 1), Juniperus turbinata ( J. phoenicea auct. p.p.), Lotus cytisoides, L. dorycnium ( Dorycnium pentaphyllum), L. hirsutus ( Dorycnium h.), Moraea sisyrinchium ( Iris s.), Osyris alba, Pistacia lentiscus, Plantago serraria, Reseda alba subsp. alba, Rosmarinus officinalis, Rubia peregrina, Stachys major ( Prasium m.), Sulla capitata (= Hedysarum glomeratum), Thymelaea hirsuta, T. tartonraira subsp. tartonraira (Fig. 2). Nel pomeriggio spostamento a Tharros (Fig. 3) per la visita al sito archeologico e l esplorazione floristica dei dintorni; le interessanti osservazioni botaniche sono inserite nel resoconto della successiva escursione del 26 aprile. Tharros è situata nei pressi di 56

57 PAGINE BOTANICHE Fig. 1: Helianthemum caput-felis (Foto/Photo Sandro Perego). Fig. 2: Thymelaea tartonraira subsp. tartonraira (Foto/Photo Sandro Perego). 57

58 Fig. 3: Penisola di Tharros (Tharros peninsula) (Foto/Photo Alberto Sessi). San Giovanni di Sinis; quest area, oltre alla straordinaria bellezza paesaggistica, possiede un sito archeologico ben conservato di notevole rilievo. La visita richiede parecchio tempo a motivo della sua vastità; l assistenza di una guida locale, che ci accompagna per una parte del percorso, ci fornisce l essenziale descrizione storica. A Tharros, come del resto in molti altri luoghi costieri, è frequente Tymelaea hirsuta, specie in regressione sia per il disturbo antropico sia per la scarsa vitalità dei suoi semi. Interessante la presenza di Helianthemum caput-felis (Fig. 1), rara cistacea endemica sarda, presente solo lungo le coste oristanesi, la cui etimologia si riferisce alla te- sta di un gatto: tale è la forma tondeggiante del fiore prima di sbocciare, il cui calice ha una caratteristica peluria patente. 22 aprile Giara di Gesturi L escursione odierna ci porta all interno per circa 1,5 Km, lungo una carrareccia in terra battuta, fino a Pauli Oromeo (in sardo pauli significa palude). Visitiamo il nuraghe Bruncu Maduli, posto a 500 metri dall ingresso della Giara: si tratta del più importante esempio di megalitismo dell isola, la cui origine risale al I Nuragico ( a.c.). Altri 21 nuraghi sono distribuiti presso i punti 58

59 PAGINE BOTANICHE più panoramici dei 37 km perimetrali dell altopiano. Questo luogo singolare si originò 2 Ma fa durante l ultima fase geodinamica dell isola, iniziata circa 8-7 Ma e continuata nel Pliocene (4 Ma) e nel Quaternario. La Giara di Gesturi (600 m) è costituita da basalto, dovuto a magmatismo di tipo fissurale imputabile al processo di estensione crostale associato all apertura del Tirreno (A. Bosellini: Storia Geologica d Italia). Questo esteso edificio roccioso domina l immensa pianura del Campidano, che si estende per 100 km dall oristanese fino al cagliaritano, con una larghezza di circa 30 km. Da un punto di vista geologico si tratta di un graben, cioè di una depressione tettonica dovuta ai fenomeni distensivi in atto nel Pliocene (4-2 Ma), che si è gradualmente riempito di sedimenti provenienti dai rilievi circostanti dando luogo all attuale pianura. Tra le specie rilevate: Anacamptis laxiflora ( Orchis l.), A. longicornu ( Orchis l.), Anemone hortensis subsp. hortensis, Arum pictum subsp. pictum in frutto, Asphodelus macrocarpus subsp. macrocarpus, Cistus creticus subsp. creticus, C. monspeliensis, Crataegus monogyna, Cyclamen repandum subsp. repandum, Euphorbia characias, Illecebrum verticillatum, Ophrys annae, O. apifera, O. bombyliflora, O. incubacea (= O. sphegodes subsp. atrata), O. tenthredinifera subsp. aprilia, Orchis provincialis, Ranunculus cordiger subsp. cordiger, R. ophioglossifolius, Romulea ligustica, R. requienii, Scrophularia trifoliata, Serapias lingua, S. parviflora, S. vomeracea. La copertura arborea è costituita quasi esclusivamente dalla sughera (Quercus suber); spettacolare la bianca fioritura di un Ranunculus del gruppo aquatilis, galleggiante sui laghi temporanei della Giara. Gli stagni ospitano un piccolo crostaceo di circa 12 mm, Lepidurus apus (L., 1758), per altro diffuso in vari paesi europei nei quali si formano stagni temporanei analoghi a quelli qui visitati. Questo artropode si può riprodurre anche per partenogenesi ed è un autentico fossile vivente, immutato dal Giurassico (200 Ma). Durante l escursione incontriamo alcuni esemplari di cavalli bradi della Giara (Fig. 4), della quale sono il simbolo. Se ne contano circa 500 capi e si tratta di equini la cui origine potrebbe risalire al IX-VIII secolo a.c. in seguito alle migrazioni dei fenici. Fino alla metà del secolo scorso i cavalli erano di proprietà privata in quanto servivano ai contadini per la trebbiatura del grano. Con l arrivo delle mietitrebbie l impiego degli animali divenne antieconomico e fu abbandonato, cosicché questa razza rischiò l estinzione. Fortunatamente il grido di allarme lanciato da studiosi e ambientalisti fu ben accolto dalla Regione Sardegna e dalla ex Comunità Montana della Giara, che acquistarono il bestiame affinché continuasse a vivere in piena libertà, per la gioia degli amanti della natura. Prima del ritorno all albergo, alcuni partecipanti visitano anche il complesso nuragico di Barumini, poco distante da Gesturi. 59

60 Fig. 4: Cavalli bradi della Giara di Gesturi (Wild horses on the Giara di Gesturi) (Foto/ Photo Alberto Sessi). 23 aprile Dune della Costa Verde presso Piscinas Nonostante la segnaletica stradale vieti il transito veicolare sul precario ponte di Marceddi, le automobili lo percorrono regolarmente a senso unico alternato; peccato che non esista un semaforo per coordinare gli accessi Dunque, imitando la disinvoltura degli abitanti locali, lo attraversiamo anche noi senza problemi, risparmiandoci parecchi chilometri. Così accediamo alla strada litoranea che porta a Marina di Arbus, località da cui ha inizio la cosiddetta Costa Verde, che si estende fino a Piscinas. Durante il tragitto sono opportune soste periodiche per alcune osservazioni botaniche e paesaggistiche. Nei pressi di Piscinas il percorso diventa sterrato, cosicché gli ammortizzatori delle vetture sono messi a dura prova, con qualche preoccupazione per autisti e passeggeri. Percorriamo a piedi un tratto dell immensa spiaggia e poi risaliamo, non senza fatica, alcune dune. Conclusa l escursione, per il ritorno utilizziamo una strada alternativa, fortunatamente migliore della precedente, passando per l ex complesso minerario di Montevecchio, indi Arbus, Guspini, Terralba e finalmente Arborea. 60

61 PAGINE BOTANICHE Queste le specie rilevate: Bellardia trixago, Bryonia marmorata, Cakile maritima subsp. maritima, Cistus monspeliensis, Convolvulus soldanella ( Calystegia s.), Cytisus scoparius subsp. scoparius, C. spinosus ( Calicotome s.), Juniperus macrocarpa ( J. oxycedrus subsp. macrocarpa), J. phoenicea, Lavandula stoechas subsp. stoechas, Limonium sp., Marcuskochia ramosissima ( Malcolmia r.), Matthiola incana subsp. incana, Ononis natrix subsp. natrix, Ophrys tenthrendinifera subsp. neglecta ( O. tenthrendinifera auct.), Pancratium maritimum, Rhamnus alaternus subsp. alaternus, Senecio leucanthemifolius subsp. leucanthemifolius, Silene colorata, S. succulenta subsp. corsica, Trifolium stellatum, Tuberaria guttata. Di particolare interesse micologico il ritrovamento di diversi esemplari di Gyrophragmium delilei Mont. (Fig. 5), un fungo gasteromicete agaricoide alquanto singolare per la presenza di un imenio esterno, appunto agaricoide, mentre è noto che generalmente i gasteromiceti hanno l imenio racchiuso in un peridio. Imponenti, per altezza e vastità, le dune. La loro parte superiore è coperta prevalentemente da Juniperus macrocarpa ( J. oxycedrus subsp. macrocarpa) e J. phoenicea, mentre la fascia più vicina al mare ospita Cakile maritima subsp. Fig. 5: Gyrophragmium delilei (Foto/Photo Alberto Sessi). 61

62 maritima, Convolvulus soldanella ( Calystegia s.), Limonium sp., Pancratium maritimum e Senecio leucanthemifolius subsp. leucanthemifolius. Passando per le città minerarie ricordiamo che la Sardegna è stata molto ricca di risorse minerarie, ricchezza dovuta al suo passato magmatico che ha fornito la base idrotermale ai minerali sfruttati dall attività estrattiva. Oggi l attività mineraria è in declino, ma fin dai tempi dei fenici la Sardegna è stata terra di conquista, una sorta di Isola del Tesoro. 24 aprile Monte Arci (812 m) e costa di Pistis Oggi temperatura alquanto fredda e presenza di vento. La parte alta del Monte Arci, meta dell escursione odierna, è ricoperta da una fitta lecceta (Quercus ilex subsp. ilex), con i tronchi degli alberi completamente ricoperti dal muschio Hypnum cupressiforme Hedw., segno di clima molto umido. Il sottobosco non presenta molte specie, tuttavia incontriamo copiose fioriture di Cyclamen repandum subsp. repandum; nella radura troviamo pochi esemplari di Cephalanthera damasonium in procinto di fiorire e di Anacamptis longicornu ( Orchis l.). Nel pomeriggio ci trasferiamo alla costa di Pistis, vicino alla Torre dei Corsari, dove le condizioni meteorologiche sono decisamente migliori. Esploriamo un tratto a ridosso dell arenile. Qui domina la flora costiera: Achillea maritima subsp. maritima ( Otanthus m.), Carpobrotus acinaciformis, Juniperus macrocarpa ( J. oxycedrus subsp. macrocarpa), Matthiola tricuspidata, Melomphis arabica ( Ornithogalum a.), Ranunculus asiaticus (presumibilmente inselvatichito), Sixalix atropurpurea subsp. grandiflora (= Scabiosa maritima), Stachys major ( Prasium m.). 25 aprile Capo Pecora (con spettacolare mareggiata), Buggerru e Cala Domestica Dopo aver percorso la superstrada per Cagliari, transitiamo da Guspini, Arbus, Passo Bidderdi, Portixeddu e, finalmente, pervieniamo a Capo Pecora. L ambiente è molto suggestivo, anche perché il mare è inavvicinabile per la burrasca in atto. La località presenta interessanti sculture naturali, i cosiddetti tafoni: rocce erose dagli agenti atmosferici, grazie ai quali hanno assunto fogge bizzarre, dalle quali, con un po di fantasia, si possono scorgere profili di mostri. A Capo Pecora è presente Bellium crassifolium, endemismo sardo, che purtroppo in questa stagione non è ancora in fiore. Nel tratto di costa compreso tra la carrozzabile e il mare si osservano numerosi cespugli di Pistacia lentiscus modellati dall azione del vento, che per l occasione soffia alquanto impetuoso. Nel pomeriggio sostiamo a Buggerru e poi, percorrendo la comoda strada asfaltata, raggiungiamo Cala Domestica. Il sito è un incantevole insenatura, contornata da alte falesie e da un esteso arenile, vero paradiso per i bagnanti. In seguito alla mareggiata 62

63 PAGINE BOTANICHE la spiaggia è invasa da una miriade di Velella velella L., 1758, medusa della classe degli idrozoi comunemente chiamata barchetta di San Pietro. Ogni esemplare, di colore blu intenso e sormontato da una membrana trasparente che funge da vela (caratteristica all origine del nome scientifico), è una colonia di minuscoli idrozoi, ciascuno dei quali specializzato in determinate funzioni: nutrizione, riproduzione o difesa. L alimentazione è costituita da plancton. La sua proliferazione è in costante aumento e ciò potrebbe essere una conseguenza del crescente riscaldamento dei nostri mari. Tra le specie floristiche osservate: Ammophila arenaria subsp. arundinacea (= A. littoralis), Asparagus albus, Euphorbia dendroides, E. paralias, Frankenia laevis subsp. laevis, Limonium sp., Matthiola tricuspidata, Medicago marina, Spergularia rubra e Urospemum dalechampii. 26 aprile Giro del promontorio di Tharros In alcuni tratti, dove sono ammassati macigni basaltici, la costa del promontorio appare rocciosa; altrove spiccano pittoresche falesie calcaree. Un comodo sentiero consente di percorrere il perimetro del promontorio offrendo suggestivi scorci panoramici, sui quali domina la torre di avvistamento spagnola (Fig. 3). La vegetazione è una gariga. Interessante l abbondante presenza di Chamaerops humilis, l unica rappresentante autoctona delle famiglia delle palme in Italia. È pure presente Cynomorium coccineum subsp. coccineum (famiglia Cynomoriaceae) (Fig. 6), chiamato fungo di Malta, specie parassita su radici di varie piante, molto rara ma tipica di ambienti marini alofili, cioè ricchi di sale. In Italia è segnalata in Basilicata, Sicilia (inclusa Lampedusa) e Sardegna. Tra le specie rilevate: Artemisia arborescens, Echium plantagineum, Eudianthe coeli-rosa ( Silene c.-r.), Hyoscyamus albus, Lobularia maritima, Lonicera implexa subsp. implexa, Lotus hirsutus ( Dorycnium h.), Ophrys tenthrendinifera subsp. neglecta ( O. tenthrendinifera auct.), Paronychia argentea (Fig. 7), Phedimus stellatus ( Sedum s.), Thymelaea hirsuta. 27 aprile Viaggio verso Porto Torres per l imbarco e il ritorno Percorriamo la bella strada litoranea occidentale per Santa Caterina di Pittinuri. Poco distante dal paese, parcheggiamo le automobili per dedicarci alla visita del famoso archittu (Fig. 8), ovvero lo spettacolare arco di roccia calcarea detritico-fossilifera risalente al Miocene medio inferiore (ca Ma), che domina la scogliera, vero monumento naturale scolpito dal moto ondoso e dagli agenti atmosferici. Riprese le vetture, proseguiamo per Bosa, alla cui periferia sostiamo per la colazione al sacco fra gli scogli riolitici, sui quali la nostra geologa Jordi richiama l attenzione spiegandoci che si sono originati da nubi ardenti, ovvero ignimbriti, vale a dire da materiale piroclastico eruttato in modo esplosivo che, ricadendo al 63

64 Fig. 6: Cynomorium coccineum subsp. coccineum (Foto/Photo Alberto Sessi). suolo, si è solidificato in coltri di notevole spessore e resistenza. Il tratto di strada litoranea che porta ad Alghero è molto panoramico a causa dei contrafforti rocciosi e delle insenature, il tutto incorniciato da una ricca vegetazione multicolore, fra cui spiccano i pulvini di Euphorbia dendroides, ciascuno con sfumature cromatiche diverse: dal verde, al giallo, all arancione. È noto che questa pianta comincia la quiescenza vegetativa ben prima della fine della primavera, perdendo precocemente il fogliame per poi rinnovarlo in autunno, esattamente il contrario di quanto si verifica abitualmente nella maggior parte delle piante caducifoglie. Prima di raggiungere Alghero ci fermiamo per fotografare e commentare un fenomeno geologico singolare. Sul versante destro della strada osserviamo un appariscente parete rocciosa bianca, incastonata tra strati vulcanici rossi. La parete presenta tracce bizzarre di erosione, mentre le rocce color ruggine sovrastanti sembrano molto più resistenti, tanto da sporgere nella parte sommitale a guisa di tettoia. Siamo di fronte alla testimonianza di uno dei cicli vulcanici dell Oligo- Miocene (30-14 Ma) e dei suoi prodotti piroclastici: la parete bianca rappresenta un flusso ceneritico (tufo), che si è inserito tra due eruzioni a carattere esplosivo-riolitico e oggi, si- 64

65 PAGINE BOTANICHE Fig. 7: Paronychia argentea (Foto/Photo Sandro Perego). Fig. 8: S Archittu a Santa Caterina di Pittinuri (S Archittu at Santa Caterina di Pittinuri) (Foto/Photo Sandro Perego). 65

66 milmente alle piramidi di terra, risulta protetta dall erosione dal cappello delle ignimbriti (Fig. 9). Non sono mancati i rilevamenti floristici, qui brevemente riassunti: Allium subhirsutum subsp. subhirsutum, Cistus monspeliensis, Cytisus spinosus ( Calicotome s.), Limonium sp., Lonicera implexa subsp. implexa, Moraea sisyrinchium ( Iris s.), Ononis variegata, Pancratium illyricum, Phalaris coerulesens, Plantago serraria, Rubia peregrina, Solanum linnaeanum ( S. sodomaeum auct.). Fig. 9: Particolari erosioni risalenti all Oligo-Miocene che testimoniano antiche attività vulcaniche (Characteristic erosions dating back to Oligo-Miocene, attesting ancient volcanic activity) (Foto/Photo Alberto Sessi). 66

67 PAG. BOT , 39: XLIII MOSTRA MICOLOGICA MILANESE 4-5 OTTOBRE 2014 Alberto Sessi & Benedetto Prinetti La 43 a Mostra Micologica è stata realizzata, come in passato, grazie alla numerosa partecipazione di soci e simpatizzanti. La situazione meteorologica, non proprio favorevole, ha condizionato negativamente il numero di specie esposte; tuttavia, grazie all impegno di circa 15 persone, soci o semplici simpatizzanti, sono state presentate al pubblico 231 specie fungine provenienti da ogni parte della nostra regione e da aree limitrofe: Valtellina, Valganna, valli bergamasche, Val Camonica e valli dell Appennino. Altrettanto fondamentali sono state le prestazioni dei volonterosi che si sono dedicati ai lavori manuali di allestimento dei tavoli ed esposizione del materiale raccolto. Ci piace ricordare che alla buona riuscita della manifestazione hanno partecipato anche alcuni soci del Gruppo Micologico Milanese. Qui citiamo soltanto Emilio Rigoni il quale, oltre ad assicurarci ogni anno una ricca fornitura di materiale fungino, ci regala periodicamente originali conferenze dedicate alla gastronomia sperimentale a base di miceti; ma non possiamo tralasciare Giorgio Colla, che anche quest anno ha contribuito con un ricco bottino micologico proveniente da Zambla. Giorgio è nostro socio da molti anni e contemporaneamente occupa una carica di rilievo nel Gruppo Micologico Milanese. La determinazione del materiale è stata sapientemente diretta, come in numerose precedenti edizioni, dal nostro socio onorario dr. Riccardo Mazza, che qui ringraziamo calorosamente. Egli è autore di numerosi e pregevoli libri di micologia, fra i quali ricordiamo l ultimo, il Dizionario illustrato dei funghi, opera rigorosa, unica nel suo genere, che fa onore alla micologia italiana. Infine non possiamo tralasciare di segnalare e ringraziare sentitamente Stefano Vianello che, anche per il 2014, ha realizzato la locandina pubblicitaria. Per ultimo complimenti a Giorgio Ceffali, Sandro Perego e Gabriele Galasso, che hanno determinato ed esposto quasi un centinaio di piante spontanee. 67

68 Elenco delle specie fungine esposte* (231) Agaricus essettei Bon Agaricus haemorrhoidarius Schulzer Agrocybe aegerita (V.Brig.) Fayod Albatrellus ovinus (Schaeff. : Fr.) Kotl. & Pouzar Albatrellus subrubescens (Murrill) Pouzar Aleuria aurantia (Pers. : Fr.) Fuckel Amanita citrina (Schaeff.) Pers. Amanita excelsa (Fr. : Fr.) Bertill. Amanita muscaria (L. : Fr.) Pers. Amanita ovoidea (Bull. : Fr.) Link Amanita pantherina (DC. : Fr.) Krombh. Amanita porphyria (Alb. & Schwin. : Fr.) Mlady Amanita rubescens Pers. : Fr. Armillaria cepistipes Velen. Armillaria gallica Marxm. & Romagn. Artomyces pyxidatus (Pers. : Fr.) Jülich Aureoboletus gentilis (Quél.) Pouzar Bjerkandera adusta (Willd. : Fr.) P.Karst. Boletus aereus Bull. : Fr. Boletus calopus Pers. : Fr. Boletus edulis Bull. : Fr. Boletus erythropus Pers. : Fr. Boletus pinophilus Pilát & Dermek Boletus torosus Fr. Calvatia excipuliformis (Scop. : Pers.) Perdeck Cantharellus cibarius (Fr. : Fr.) Fr. var. cibarius Cantharellus lutescens (Pers. : Fr.) Fr. Cantharellus melanoxeros Desm. Chroogomphus rutilus (Schaeff. : Fr.) O.K.Mill. Clavariadelphus flavoimmaturus F.H.Petersen Clavariadelphus pistillaris (L. : Fr.) Donk Climacocystis borealis (Fr. : Fr.) Kotl. & Pouzar Clitocybe cerussata (Fr. : Fr.) P.Kumm. Clitocybe houghtonii (W.Phillips) Dennis Clitocybe inornata (Sowerby : Fr.) Gillet Clitocybe nebularis (Batsch. : Fr.) P.Kumm. Clitocybe odora (Bull. : Fr.) P.Kumm. Clitopilus prunulus (Scop. : Fr.) P.Kumm. Collybia butyracea (Bull. : Fr.) P.Kumm. var. asema (Fr. : Fr.) Quél. Collybia butyracea (Bull. : Fr.) P.Kumm. var. butyracea Collybia dryophila (Bull. : Fr.) P.Kumm Collybia fusipes (Bull. : Fr.) P.Kumm. Collybia maculata (Alb. & Schwein. : Fr.) P.Kumm. Coltricia perennis (L. : Fr.) Murrill Coprinus comatus (O.F.Müll. : Fr.) Pers. Cortinarius alboviolaceus (Pers.: Fr.) Fr. Cortinarius aleuriosmus Maire Cortinarius anomalus (Fr. : Fr.) Fr. Cortinarius balteatus (Fr.) Fr. Cortinarius bolaris (Pers. : Fr.) Fr. Cortinarius bulbosus (Sowerby: Fr.) Fr. Cortinarius bulliardii (Pers. : Fr.) Fr. Cortinarius caerulescens (Schaeff.) Fr. Cortinarius camphoratus (Fr. : Fr.) Fr. * La nomenclatura è quella in uso alle mostre dell'associazione Micologica Bresadola. 68

69 PAGINE BOTANICHE Cortinarius caninus (Fr.: Fr.) Fr. Cortinarius cephalixus Fr. Cortinarius delibutus Fr. Cortinarius dibaphus Fr. Cortinarius fraudulosus Britzelm. Cortinarius hinnuleuns Fr. Cortinarius infractus (Pers. : Fr.) Fr. Cortinarius largus Fr. Cortinarius melanotus Kalchbr. Cortinarius odorifer Britzelm. Cortinarius paleaceus (Weinm.) Fr. Cortinarius percomis Fr. Cortinarius preastans (Cordier) Gillet Cortinarius purpurascens (Fr.) Fr. Cortinarius rufo-olivaceus (Pers. : Fr.) Fr. Cortinarius sertipes Kühner Cortinarius sodagnitus Rob.Henry Cortinarius torvus (Fr. : Fr.) Fr. Cortinarius trivialis J.E.Lange Cortinarius variecolor (Pers. : Fr.) Fr. Cortinarius variegatus Bres. Cortinarius varius (Schaeff. : Fr.) Fr. Cortinarius violaceus (L. : Fr.) Gray Cratarellus cornucopioides (L.) Pers. Cystoderma carcharias (Pers.) Fayod Entoloma nitidum Quél. Fistulina hepatica (Schaeff. : Fr.) Fr. Ganoderma lipsiense (Batsch) Atk. Ganoderma lucidum (Leyss. : Fr.) P.Karst. Ganoderma pfeifferi Bres. Ganoderma resinaceum Boud. Geastrum fimbriatum Fr. : Fr. Geastrum rufescens Pers. Gloeophyllum odoratum (Wulfen : Fr.) Imazeki Gloeophyllum sepiarium (Wulfen : Fr.) P.Karst. Gomphidius glutinosus (Fr.) Fr. Gomphidius roseus (Nees : Fr.) Gillet Grifola frondosa (Dicks. : Fr.) Gray Gyromitra infula (Schaeff. : Fr.) Quél. Gyroporus castaneus (Bull. : Fr.) Quél. Hebeloma radicosum (Bull. : Fr.) Ricken Hebeloma sinapizans (Paulet) Gillet Helvella elastica Bull. : Fr. Hydnellum aurantiacum (Batsch : Fr.) P.Karst. Hydnum repandum L. : Fr. Hygrophorus agathosmus (Fr.) Fr. Hygrophorus discoideus (Pers. : Fr.) Fr. Hygrophorus discoxanthus (Fr.) Rea Hygrophorus hypotheius (Fr. : Fr.) Fr. Hygrophorus lucorum Kalchbr. Hygrophorus pudorinus (Fr. : Fr.) Fr. Hygrophorus pustulatus (Pers. : Fr.) Fr. Hygrophorus russula (Schaeff. : Fr.) Quél. Hygrophorus speciosus Peck Hypholoma capnoides (Fr. : Fr.) P.Kumm. Hypholoma fasciculare (Huds. : Fr.) P.Kumm. Hypholoma sublateritium (Schaeff.) Quèl. Inocybe geophylla (Fr. : Fr.) P.Kumm. Lactarius albocarneus Britzelm. Lactarius bertillonii (Neuhoff ex Z.Schaef.) Bon Lactarius blennius (Fr. : Fr.) Fr. Lactarius chrysorrheus Fr. Lactarius controversus Pers. : Fr. Lactarius deterrimus Gröger Lactarius fuliginosus (Fr. : Fr.) Fr. Lactarius glaucescens Crossl. Lactarius hysginus (Fr. : Fr.) Fr. Lactarius luridus (Pers.) Gray Lactarius mitissimus (Fr. : Fr.) Fr. Lactarius porninsis Rolland Lactarius pubescens (Schrad.) Fr. Lactarius pyrogalus (Bull. : Fr.) Fr. Lactarius rufus (Scop. : Fr.) Fr. 69

70 Lactarius salmonicolor R.Heim & Leclair Lactarius sanguifluus (Paulet) Fr. Lactarius scrobiculatus (Scop. : Fr.) Fr. Lactarius torminosus (Schaeff. : Fr.) Pers. Lactarius trivialis (Fr. : Fr.) Fr. Lactarius turpis (Weinm.) Fr. Lactarius volemus (Fr. : Fr.) Fr. Leccinum aurantiacum (Bull.) Gray Leccinum duriusculum (Schulzer ex Fr.) Singer Leccinum quercinum (Pilát) E.E.Green & Watling Leccinum scabrum (Bull. : Fr.) Gray Leccinum vulpinum Watling Lepiota aspera (Pers. : Fr.) Quél. Lepiota ignivolvata Bousset & Joss. ex Joss. Lepiota ventriospora D.A.Reid Lepista flaccida (Sowerby) Pat. var. inversa (Scop.) Chiari Lepista glaucocana (Bres.) Singer Lepista nuda (Bull. : Fr.) Cooke Lycoperdon piriforme Schaeff. : Pers. Lyophyllum connatum (Schumach. : Fr.) Singer Lyophyllum decastes (Fr. : Fr.) Singer Lyophyllum transforme (Britzelm.) Singer Macrolepiota mastoidea (Fr. : Fr.) Singer Macrolepiota rhacodes (Vittad.) Singer Melanoleuca cognata (Fr.) Konrad & Maubl. Melanoleuca subalpina (Britzelm.) Bresinsky & Stangl. Mycena pelianthina (Fr. : Fr.) Quél. Mycena pura (Pers. : Fr.) P.Kumm. Omphalotus olearius (DC. : Fr.) Singer Oudemansiella longipes (Bull. ex P.Kumm.) M.M.Moser Paxilllus atrotomentosus (Batsch : Fr.) Fr. Paxillus involutus (Batsch) Fr. Paxillus rubicondulus P.D.Orton Peziza badia Pers. : Fr. Phaeocollybia lugubris (Fr. : Fr.) R.Heim Phellodon niger (Fr. : Fr.) P.Karst. Pholiota astragalina (Fr. : Fr.) Singer Pholiota squarrosa (Weigel : Fr.) P.Kumm. Phylloporus rhodoxanthus (Schwein. : Fr.) Bres. Piptoporus betulinus (Bull. : Fr.) P.Karst. Polyporus mori (Pollini : Fr.) Fr. Polyporus varius (Pers. : Fr.) Fr. Postia stiptica (Pers. : Fr.) Jülich Psathyrella spadiceogrisea (Schaeff.) Maire Pseudocraterellus sinuosus (Fr.) Reid Pseudohydnum gelatinusum (Scop. : Fr.) P.Karst. Pycnoporus cinnabarinus (Jacq. : Fr.) P.Karst. Ramaria flavescens (Schaeff.) Petersen Ramaria formosa (Pers. : Fr.) Quèl. Ramaria pallida (Schaeff.) Ricken Rhodocybe gemina (Fr.) Kuyper & Noordel. Russula acrifolia Romagn. Russula adusta (Pers. : Fr.) Fr. Russula atropurpurea (Krombh.) Britzelm. f. atropurpurea Russula aurora Krombh. Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr. Russula densifolia Gillet Russula emetica (Schaeff. : Fr.) Pers. Russula foetens Pers. : Fr. Russula heterophylla (Fr.) Fr. Russula integra (L.) Fr. 70

71 PAGINE BOTANICHE Russula mustelina Fr. Russula nigricans Fr. Russula ochroleuca (Alb. : Schwein.) Fr. Russula persicina Krombh. Russula queletii Fr. Russula romellii Maire Russula torulosa Bres. Russula virescens (Schaeff.) Fr. Sarcodon scabrosus (Fr.) P. Karst. Scleroderma bovista Fr. Scleroderma citrinum Pers. : Pers. Scleroderma verrucosum (Bull. : Pers.) Pers. Suillus granulatus (L. : Fr.) Roussel Suillus grevillei (Klotzch : Fr.) Singer Suillus luteus (L. : Fr.) Roussel Suillus placidus (Bonord.) Singer Suillus variegatus (Sw. : Fr.) Kuntze Suillus viscidus (L.) Roussel Thelephora palmata (Scop. : Fr.) Fr. Trametes versicolor (L. : Fr.) Lloyd Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quél. Tricholoma aurantium (Schaeff. : Fr.) Ricken Tricholoma boudieri (Barla) Barla Tricholoma columbetta (Fr. : Fr.) P.Kumm. Tricholoma equestre (L.) P.Kumm. Tricholoma gausapatum (Fr. : Fr.) Quél. Tricholoma orirubens Quél. Tricholoma portentosum (Fr. : Fr.) Quél. Tricholoma saponaceum (Fr. : Fr.) P.Kumm. var. saponaceum Tricholoma saponaceum (Fr. : Fr.) P.Kumm. var. squamosum (Cooke) Rea Tricholoma scalpturatum (Fr.) Quél. Tricholoma sciodes (Pers.) C.Martin Tricholoma sejunctum (Sowerby : Fr.) Quél. Tricholoma sulphureum (Bull. : Fr.) P.Kumm. Tricholoma ustale (Fr. : Fr.) P.Kumm. Tricholoma vaccinum (Schaeff. : Fr.) P.Kumm. Tricholoma viridilutescens M.M.Moser Xerocomus badius (Fr. : Fr.) E.-J.Gilbert Xerocomus ferrugineus (Schaeff.) Bon Xerocomus pruinatus (Fr.) Quél. Xerocomus pulverulentus (Opat.) E.-J.Gilbert Xerocomus subtomentosus (L. : Fr.) Quél. Xylaria polymorpha (Pers. : Fr.) Greville Elenco delle specie vegetali esposte (91) Abies alba Mill. Acer campestre L. Acer negundo L. Acer platanoides L. Acer pseudoplatanus L. Acer saccharinum L. subsp. saccharinum Alnus glutinosa (L.) Gaertn. Aria nivea Host Arundo donax L. Berberis vulgaris L. subsp. vulgaris Betula pendula Roth Buxus sempervirens L. Calluna vulgaris (L.) Hull Carpinus betulus L. Celtis australis L. susbp. australis Cercis siliquastrum L. subsp. siliquastrum Cornus sanguinea L. s.l. Corylus avellana L. 71

72 Cotinus coggygria Scop. Crataegus levigata (Poir.) DC. Crataegus monogyna Jacq. Cupressus sempervirens L. Diospyros kaki Thunb. Diospyrus lotus L. Emerus major Mill. subsp. major Euonymus europaeus L. Fagus sylvatica L. subsp. sylvatica Ficus carica L. Frangula alnus Mill. subsp. alnus Fraxinus excelsior L. subsp. excelsior Fraxinus ornus L. subsp. ornus Gleditsia triacanthos L. Hedera helix L. Hesperotropsis leylandii (A.B.Jacks. & Dallim.) Garland & Gerry Moore Hibiscus syriacus L. Juglans nigra L. Juglans regia L. Juniperus communis L. Juniperus horizontalis Moench Larix decidua Mill. Laurus nobilis L. Lavandula angustifolia Mill. Ligustrum lucidum W.T.Aiton Ligustrum sinense Lour. Ligustrum vulgare L. Mespilus germanica L. Morus alba L. Nandina domestica Thunb. Nerium oleander L. subsp. oleander Olea europaea L. Ostrya carpinifolia Scop. Picea abies (L.) H.Karst. Pinus nigra J.F.Arnold subsp. nigra Pinus pinea L. Pinus strobus L. Pinus sylvestris L. Pittosporum tobira (Thunb.) W.T.Aiton Platanus orientalis L. Platycladus orientalis (L.) Franco Populus alba L. Populus canescens (Aiton) Sm. Populus nigra L. Prunus avium (L.) L. Prunus cerasifera Ehrh. Prunus cerasus L. Prunus laurocerasus L. Prunus mahaleb L. subsp. mahaleb Punica granatum L. Pyracantha coccinea M.Roem. Quercus cerris L. Quercus ilex L. subsp. ilex Quercus petraea (Matt.) Liebl. subsp. petraea Quercus pubescens Willd. subsp. pubescens Quercus robur L. subsp. robur Quercus rubra L. Robinia pseudoacacia L. Rosmarinus officinalis L. Ruscus aculeatus L. Salix alba L. Salix eleagnos Scop. Salix viminalis L. Salvia officinalis L. Sambucus nigra L. Thymus vulgaris L. subsp. vulgaris Tilia americana L. Torminalis clusii K.R.Robertson & J.B.Phipps Ulmus minor Mill. subsp. minor Ulmus pumila L. Viburnum lantana L. Viburnum rhytidophyllum Hemsl. Ziziphus jujuba Mill. 72

73 PAG. BOT , 39: XLIV MOSTRA MICOLOGICA MILANESE OTTOBRE 2015 Alberto Sessi & Benedetto Prinetti La 44 a Mostra Micologica è stata preceduta da un periodo poco favorevole alla crescita dei funghi, cosicché il numero delle specie è stato inferiore rispetto alle precedenti analoghe manifestazioni. Non sono tuttavia mancate specie molto interessanti. Come di consueto Riccardo Mazza ha curato la determinazione del materiale esposto, mentre Stefano Vianello ha fornito i suoi pregevoli poster di funghi ripresi in ambiente naturale. Encomiabile la partecipazione di molti soci, che si sono recati negli abituali luoghi di raccolta lombardi, senza trascurare l Appennino emiliano e ligure. Elenco delle specie fungine esposte* (177) Abortiporus biennis (Bull. : Fr.) Singer Agaricus cupreobrunneus (Iul.Scaff. & Steer ex F.H.Møller) Pilát Agaricus praeclaresquamosus A.E.Freeman Agaricus xanthodermus Genev. var. griseus (A.Pearson) Bon & Cappelli Agrocybe aegerita (V.Brig.) Fayod Albatrellus ovinus (Schaeff. : Fr.) Kotl. & Pouzar Aleuria aurantia (Pers. : Fr.) Fuckel Amanita citrina (Schaeff.) Pers. Amanita crocea (Quél.) Singer Amanita junquillea Quél. Amanita muscaria (L. : Fr.) Pers. Amanita pantherina (DC. : Fr.) Krombh. Amanita phalloides (Vaill. ex Fr. : Fr.) Link Amanita rubescens Pers. : Fr. Armillaria cepistipes Velen. Armillaria ostoyae (Romagn.) Herink Artomyces pyxidatus (Pers. : Fr.) Jülich Boletinus cavipes (Opat.) Kalchbr. Boletus aestivalis (Paulet) Fr. Boletus edulis Bull. : Fr. Boletus erythropus Pers. : Fr. Boletus luridus Schaeff. : Fr. Boletus radicans Pers. : Fr. Calocera viscosa (Pers. : Fr.) Fr. Camarophyllus pratensis (Pers. : Fr.) P.Kumm. Cantharellus cibarius (Fr. : Fr.) Fr. var. ferruginascens (P.D.Orton) Courtec. Cantharellus cinereus (Pers. : Fr.) Fr. * La nomenclatura è quella in uso alle mostre dell'associazione Micologica Bresadola. 73

74 Cantharellus friesii Quél. Cantharellus melanoxeros Desm. Cantharellus tubaeformis Fr. : Fr. Chroogomphus rutilus (Schaeff. : Fr.) O.K.Mill. Clavariadelphus truncatus (Quél.) Donk Clavulina coralloides (Schaeff. : Fr.) Corner Clavulina rugosa (Bull. : Fr.) J.Schröt. Clitocybe geotropa (Bull. : Fr.) Quél. Clitocybe nebularis (Batsch. : Fr.) P.Kumm. Clitocybe nitrophila Bon Collybia butyracea (Bull. : Fr.) P.Kumm. Collybia confluens (Pers. : Fr:) P.Kumm. Collybia fusipes (Bull. : Fr.) P.Kumm. Collybia kuehneriana Singer Collybia ocior (Pers.) Vilgalys & O.K.Milll. Cortinarius camphoratus (Fr. : Fr.) Fr. Cortinarius cinnabarinus Fr. Cortinarius crassus Fr. Cortinarius cumatilis Fr. Cortinarius hinnulens Fr. Cortinarius napus Fr. Cortinarius preastans (Cordier) Gillet Cortinarius purpurascens (Fr.) Fr. Cortinarius sebaceus (Pers.) Gray Cortinarius triumphans Fr. Cortinarius trivialis J.E.Lange Cortinarius variecolor (Pers. : Fr.) Fr. Cortinarius variegatus Bres. Cortinarius venetus (Fr. : Fr.) Fr. Cratarellus cornucopioides (L.) Pers. Cystoderma carcharias (Pers.) Fayod Daedalea quercina (L. : Fr.) Pers. Entoloma prunuloides (Fr. : Fr.) Quèl. Fistulina hepatica (Schaeff. : Fr.) Fr. Fomitopsis pinicola (Sw. : Fr.) P.Karst. Ganoderma lucidum (Leyss. : Fr.) P.Karst. Gomphidius glutinosus (Fr.) Fr. Gyroporus cyanescens (Bull. : Fr.) Quèl. Hebeloma crustuliniforme (Bull.) Quél. Hebeloma edurum Métrod ex Bon Hebeloma longicaudum (Pers. : Fr.) P.Kumm. Hebeloma sinapizans (Paulet) Gillet Helvella crispa (Scop. : Fr.) Fr. Hydnum repandum L. : Fr. Hydnum rufescens Pers. : Fr. Hygrocybe conica (Schaeff. : Fr.) P.Kumm. Hygrophoropsis aurantiaca (Wulfen : Fr.) Maire Hygrophorus discoideus (Pers. : Fr.) Fr. Hygrophorus eburneus (Bull. : Fr.) Fr. Hygrophorus erubescens (Fr. : Fr.) Fr. Hygrophorus persoonii Arnolds Hygrophorus pustulatus (Pers. : Fr.) Fr. Hygrophorus speciosus Peck Hypholoma sublateritium (Schaeff.) Quèl. Inocybe pyriodora (Pers.) P.Kumm. Inocybe rimosa (Bull. : Fr.) P.Kumm. Laccaria affinis (Singer) Bon Laccaria amethystina (Huds.) Cooke Lactarius bertillonii (Neuhoff ex Z.Schaef.) Bon Lactarius blennius (Fr. : Fr.) Fr. f. viridis (Schrad.) Quél. 74

75 PAGINE BOTANICHE Lactarius controversus Pers. : Fr. Lactarius deterrimus Gröger Lactarius luridus (Pers.) Gray Lactarius porninsis Rolland Lactarius pyrogalus (Bull. : Fr.) Fr. Lactarius quietus (Fr. : Fr.) Fr. Lactarius scrobiculatus (Scop. : Fr.) Fr. Lactarius serifluus (DC. : Fr.) Fr. Lactarius subdulcis (Pers. : Fr.) Gray Lactarius torminosus (Schaeff. : Fr.) Pers. Lactarius turpis (Weinm.) Fr. Lactarius zonarius (Bull.) Fr. Leccinum scabrum (Bull. : Fr.) Gray Lenzites betulina (L. : Fr.) Fr. Lepiota aspera (Pers. : Fr.) Quél. Lepiota ignivolvata Bousset & Joss. ex Joss. Lepista glaucocana (Bres.) Singer Lepista nuda (Bull. : Fr.) Cooke Leucoagaricus barssii (Zeller) Vellinga Limacella guttata (Pers. : Fr.) Konrad & Maubl. Lycoperdon molle Pers. : Pers. Lycoperdon perlatum Pers. : Pers. Lyophyllum connatum (Schumach. : Fr.) Singer Lyophyllum decastes (Fr. : Fr.) Singer Macrolepiota konradii (Huijsmann ex P.D.Orton) M.M.Moser Macrolepiota procera (Scop. : Fr.) Singer Macrolepiota rhacodes (Vittad.) Singer Marasmius oreades (Bolt. : Fr.) Fr. Meripilus giganteus (Pers. : Fr.) P.Karst. Mycena galericulata (Scop. : Fr.) Gray Mycena haematopus (Pers. : Fr.) P.Kumm. Mycena zephirus (Fr. : Fr.) P.Kumm. Omphalotus olearius (DC. : Fr.) Singer Otidea onotica (Pers. : Fr.) Fuckel Paxillus involutus (Batsch) Fr. Paxillus rubicondulus P.D.Orton Pisolithus arhizus (Scop. : Pers.) Rausch. Pleurotus ostreatus (Jacq. : Fr.) P.Kumm. Pluteus cervinus (Schaeff.) P.Kumm. Porphyrellus porphyrosporus (Fr.) E.-J.Gilbert Psathyrella candolleana (Fr. : Fr.) Maire Pseudohydnum gelatinosum (Scop. : Fr.) P.Karst. Ramaria pallida (Schaeff.) Ricken Ramaria stricta (Pers. : Fr.) Quèl. Russula aeruginea Lindblad ex Fr. Russula atropurpurea (Krombh.) Britzelm. f. dissidens (Zvara) Bon Russula badia Quél. Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr. Russula emetica (Schaeff. : Fr.) Pers. Russula fellea (Fr. : Fr.) Fr. Russula integra (L.) Fr. Russula langei Bon Russula laurocerasi Melzer Russula mairei Singer Russula mustelina Fr. Russula nigricans Fr. Russula ochroleuca Pers. Russula parazurea Jul.Schäff. Russula pectinata Fr. Russula subfoetens W.G.Sm. Russula viscida Kudřna Russula xerampelina (Schaeff.) Fr. Sarcodon imbricatus (L. : Fr.) P.Karst. 75

76 Scleroderma citrinum Pers. : Pers. Scleroderma polyrhyzum (J.F.Gmel. : Pers.) Pers. Scleroderma verrucosum (Bull. : Pers.) Pers. Suillus grevillei (Klotzsch : Fr.) Singer Suillus placidus (Bonord.) Singer Trametes hirsuta (Wulfen : Fr.) Pilát Trametes versicolor (L. : Fr.) Lloyd Tricholoma acerbum (Bull. : Fr.) Quél. Tricholoma album (Schaeff. : Fr.) P.Kumm. Tricholoma columbetta (Fr. : Fr.) P.Kumm. Tricholoma gausapatum (Fr. : Fr.) Quél. Tricholoma inamoenum (Fr. : Fr.) Gillet Tricholoma lascivum (Fr. : Fr.) Gillet Tricholoma macrocephalus (Schulzer) Kühner Tricholoma portentosum (Fr. : Fr.) Quél. Tricholoma pseudoalbum Bon Tricholoma saponaceum (Fr. : Fr.) P.Kumm. Tricholoma sejunctum (Sowerby : Fr.) Quél. Tricholoma sulphureum (Bull. : Fr.) P.Kumm. Tricholoma vaccinum (Schaeff. : Fr.) P.Kumm. Tricholomopsis rutilans (Schaeff. : Fr.) Singer Tubaria furfuracea (Pers. : Fr.) Gillet Xerocomus badius (Fr. : Fr.) E.-J.Gilbert Xerocomus ferrugineus (Schaeff.) Bon Xerocomus pruinatus (Fr.) Quél. Xerocomus rubellus Quél. Xerocomus subtomentosus (L. : Fr.) Quél. Elenco delle specie vegetali esposte (62) Abies alba Mill. Acer campestre L. Ailanthus altissima (Mill.) Swingle Arundo donax L. Bidens vulgata Greene Carpinus betulus L. Castanea sativa Mill. Cedrus atlantica (Endl.) G.Manetti ex Carrière Celtis australis L. subsp. australis Cephalotaxus harringtonii (Knight ex J.Forbes) K.Koch Cornus sanguinea L. s.l. Corylus colurna L. Crataegus monogyna Jacq. Cyperus glomeratus L. Euonymus europaeus L. Fraxinus excelsior L. subsp. excelsior Hedera helix L. Humulus japonicus Siebold & Zucc. Juncus effusus L. subsp. effusus Laurus nobilis L. Ligustrum ovalifolium Hassk. Metasequoia glyptostroboides Hu & W.C.Cheng Morus alba L. Ostrya carpinifolia Scop. Parietaria officinalis L. Pathenocissus tricuspidata (Siebold & Zucc.) Planch. Phytolacca americana L. Picea abies (L.) H.Karst. Pinus mugo Turra 76

77 PAGINE BOTANICHE Pinus nigra J.F.Arnold subsp. nigra Pinus pinea L. Pinus wallichiana A.B.Jacks. Populus alba L. Populus canescens (Aiton) Sm. Populus nigra L. Prunus avium (L.) L. Prunus cerasifera Ehrh. Prunus laurocerasus L. Prunus spinosa L. subsp. spinosa Pterocarya fraxinifolia (Lam.) Spach Quercus acutissima Carruth. Quercus cerris L. Quercus ilex L. subsp. ilex Quercus palustris Münchh. Quercus petraea (Matt.) Liebl. subsp. petraea Quercus pubescens Willd. subsp. pubescens Quercus robur L. subsp. robur Quercus rubra L. Rhus typhina L. Robinia pseudoacacia L. Rubus corylifolius Sm. aggr. Salix fragilis L. Salix alba L. Salix cinerea L. Sambucus nigra L. Styphnolobium japonicum (L.) Schott Symphyotrichum lanceolatum (Willd.) G.L.Nesom Taxodium distichum (L.) Rich. Taxus baccata L. Tilia americana L. Tilia platyphyllos Scop. s.l. Trachycarpus fortunei (Hook.) H.Wendl. 77

78 ARIA DE PRIMAVERA PAG. BOT , 39: 78 Ella Torretta Aria de Primavera El praa l è quattaa da la rosada me ona collana che sberlusiss sui fil d erba. On mantell sfumaa con tanti gradazion de verd el balla el minuett conte l vent ch el carezza i scuffiett bianch di margheritt e i ogitt de la Madònna, celest. Sott a l ombria d ona pobbia zabetten i mamm, voeuna la ricama on camisoeu de primm mett. El ciel senza nivol, l è lusent, lughii. I germoeuj sbottisen per i basitt del sô ninaa da l aria tevedina, aria de Primavera! Aria di Primavera Il prato è coperto dalla rugiada come una collana che brilla sui fili d erba. Un mantello sfumato con tante gradazioni di verde balla il minuetto con il vento che accarezza i capolini bianchi di margherite e gli occhi della Madonna, azzurri. Sotto l ombra di un pióppo chiacchierano le mamme, una ricama un camicino di prima misura. Il cielo senza nuvole è luminoso, pulito. I germogli sbocciano per i baci del sole cullati dall aria tiepida, aria di Primavera! Milano, 20 agosto

79 PAG. BOT. 2015/2016, 39: IL G.B.M. RICORDA Foto/Photo Benedetto Prinetti DON ADRIANO GELMINI Mezzano Inferiore (Parma), 18 maggio 1919 Arese (Milano), 13 giugno 2016 Giorgio Ceffali È con grande commozione che mi appresto a ricordare la scomparsa, avvenuta lo scorso 13 giugno 2016 all età di 97 anni, del decano dei soci del Gruppo Botanico Milanese don Adriano Gelmini, sacerdote salesiano, professore di scienze ed educatore, come è proprio del carisma della congregazione fondata da San Giovanni Bosco. Malgrado i suoi impegni sacerdotali come insegnante era ormai in pensione da tempo appena poteva presenziava alle riunioni del lunedì sera, qualche volta alle nostre gite sociali e una volta anche alla Settimana Botanica a Bormio. Lo ricordiamo per le sue speciali doti umane: era brillante in compagnia, amante della buona cucina da buon parmigiano, attento alle persone e al valore della cultura da loro trasmessa, in particolare a quelle del mondo popolare e contadino con le loro tradizioni di vita familiare e di lavo- 79

80 Foto/Photo Benedetto Prinetti ro lo testimoniano i suoi deliziosi libri sulle erbe spontanee e il loro utilizzo nell alimentazione e nella medicina popolare e povera, affabilmente disponibile con tutti, capace di insegnare e di voler continuamente apprendere e arricchire il suo già notevole bagaglio di cultura umana e scientifica che partecipava a tutti con grandissima modestia e senza la minima ombra di sussiego, attento a tutto ciò che è nuovo, soprattutto alla conoscenza delle persone e alla partecipazione alla vita di varie associazioni. Fra queste ultime vorrei ricordare la sua appartenenza alla Società Italiana di Scienze Naturali, nella quale rinsaldava amicizie con tutti, in particolare con il grande Giuseppe Nangeroni che lui chiamava maestro e amico e del quale ha lasciato scritto un commovente ricordo, come pure ne ha lasciato un altro per il grande scienziato e naturalista Luigi Fenaroli, pubblicato sulle Pagine Botaniche n 28 del Altro tratto saliente del carattere di don Adriano è stato quello di non rinunciare mai a lottare in tutta la sua vita, dal tempo dell università fino all età avanzata, sempre con lealtà e rispetto, non sempre ricambiati, contro ogni tipo di prevaricazione e di potere. Vale la pena ricordare come con grande pazienza e perseveranza si adoperò nei confronti del Comune di Milano, che si è sempre rifiutato di intitolare una via a Gregorio Mendel, scopritore delle leggi che regolano l ereditarietà e padre fondatore della genetica, scienza di enorme importanza soprattutto oggigiorno per l ormai ineludibile problema dell alimentazione del genere umano. Finalmente riuscì a ottenere almeno la dedicazione al grande scienziato di un giardinetto in viale Restelli, tra i viali Stelvio e Nazario Sauro, inaugurato alla sua presenza il 3 maggio 2006, come ricordato nelle Pagine Botaniche n 32 del Memorabili infine i suoi auguri natalizi ai soci del G.B.M., con dottissime citazioni di svariati importanti uomini di cultura relative al Natale. Caro don Adriano, ora sei per sempre presso il più grande potere, che è l amor che move il sole e l altre stelle. 80

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